Grammatica essenziale
della Lingua Tedesca
Indice
• L'infinito
• Il presente
• Verbi regolari
• Verbi con cambio di vocale
• Verbi con prefisso separabile
• Il verbo sein
• Il verbo haben
• I verbi modali e wissen
• L'imperativo
• Verbi regolari
• Verbi irregolari
• Verbi con prefisso separabile
• Il Passato prossimo (Perfekt)
• Verbi regolari (deboli)
• Verbi irregolari (forti)
• Verbi misti
• Verbi con prefisso separabile
• Il preterito
• Verbi regolari (deboli)
• Verbi irregolari (forti)
• Verbi misti
• Verbi con prefisso separabile
• Il trapassato prossimo (Plusquamperfekt)
• Il futuro
• Il futuro II
• Il passivo
• Formazione del passivo
• Verbi che reggono il dativo nella forma passiva
• La forma impersonale con il passivo
• I verbi modali nella forma passiva
• Alcune forme alternative al passivo
• Il congiuntivo
• Il congiuntivo preterito
• Verbi regolari
• Verbi irregolari
• Il congiuntivo trapassato ( Konjunktiv Plusquamperfekt)
• La costruzione con "würde"
• Il congiuntivo con als ob e als wenn
• Il congiuntivo nel discorso indiretto
• Il congiuntivo presente
• Il congiuntivo perfetto
• Il congiuntivo futuro
• La forma ottativa
Sostantivi, articoli e pronomi
• I generi
• I casi
• Nominativo (l'articolo determinativo e indeterminativo - der e ein)
• Accusativo (l'articolo determinativo e indeterminativo - der e ein)
• Dativo (l'articolo determinativo e indeterminativo - der e ein)
• Genitivo (l'articolo determinativo e indeterminativo - der e ein)
• Riepilogo
• I derivati di der e ein
• Il pronome
• I quattro casi
• Riepilogo
• Il pronome riflessivo
• Il pronome relativo
L'aggettivo e l'avverbio
• L'aggettivo predicativo
• L'aggettivo attributivo
• Aggettivi non preceduti dall'articolo
• Participi con valore di aggettivo
• Il grado comparativo e superlativo dell'aggettivo
• Il grado comparativo e superlativo dell'avverbio
• L'aggettivo sostantivato
Le preposizioni
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Accusativo
Dativo
Dativo/Accusativo
Genitivo
Le preposizioni in particolari accezioni di significato
L'ordine della frase
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Frasi affermative ed interrogative
Le frasi reggenti e le congiunzioni coordinative
Le frasi secondarie e le congiunzioni subordinative
Le frasi indirette affermative ed interrogative
I comandi indiretti
L'infinito dipendente dai verbi modali e da hören, sehen e müssen
Il doppio infinito
La costruzione con zu e l'infinito
um ... zu, anstatt ... zu, ohne ... zu
La costruzione participiale
I numeri
• Cardinali
• Ordinali
Appendice
• Le nuove regole ortografiche
• Glossario
Il verbo
L'infinito
L' infinito è la forma base del verbo. In tedesco tutti i verbi all'infinito terminano con la
desinenza en o n. La maggior parte di essi termina in en.
es.: lernen, kommen, gehen, wandern, tun
Dall' infinito, togliendo la desinenza en o n, si può ricavare il tema verbale.
es.: lern, komm, geh, wander, tu
Per formare ad esempio il tempo presente, basta aggiungere al tema verbale le desinenze personali
(vedi sotto).
Il presente
In tedesco il tempo presente si usa per esprimere un'azione che si svolge nel momento presente o
nel futuro (sempre che dal contesto non sorgano ambiguità).
Similmente all'italiano, azioni iniziate nel passato e che continuano nel presente vengono espresse
con il tempo presente. Per tradurle in inglese bisognerebbe invece ricorrere alla forma durativa
(es.: I have been studying German for a year, che equivale a: studio tedesco da un anno).
La frase Ich lerne Deutsch potrà avere, a seconda del contesto in cui è inserita, i seguenti
significati:
• Studio il tedesco
• Sto studiando il tedesco
• Studierò il tedesco
Coniugazione dei verbi regolari (debole)
Per formare il tempo presente si aggiungono al tema verbale (l'infinito meno -en o -n) le desinenze
personali:
Le desinenze personali sono:
lernen – imparare, studiare
ich lerne , du lernst, er/es/sie lernt, wir lernen, ihr lernt, sie/Sie lernen
Note:
• Ad eccezione del verbo sein (essere), la prima, la terza persona plurale e la forma di cortesia
(wir, sie, Sie) sono simili all'infinito.
• Al plurale, tutti i verbi eccetto il verbo sein sono regolari!
Se il tema verbale termina in d o t o in un gruppo consonantico (e cioè tre o più consonanti di
seguito – ad es. öffnen - aprire) si deve aggiungere una e in più prima delle desinenze personali
seconda e terza singolare (du e er/es/sie) e la seconda plurale (ihr).
Esempio:
arbeiten - lavorare (tema verbale = arbeit )
ich arbeite, du arbeitest, er/es/sie arbeitet, wir arbeiten, ihr arbeitet, sie/Sie arbeiten
Se il verbo termina con una sibilante (s, ss, z, ß, z) non c'è bisogno di aggiungere un'altra s alla
seconda persona singolare. In pratica, ciò significa che la seconda e la terza persona singolare
(er/es/ sie) avranno la stessa desinenza.
Esempio:
heißen = du heißt, er heißt
sitzen = du sitzt, er sitzt
Verbi con prefisso separabile
I prefissi sono particelle che si aggiungono all'inizio di un verbo (di qui prefisso) per modificarne o
variarne il significato. Un esempio di prefisso in italiano potrebbe essere descrivere, in cui la
sillaba de trasforma completamente il significato del verbo scrivere.
In tedesco vi sono due tipi di prefissi:
• I prefissi non separabili (be, ent, er, ge, miss, ver, zer) che rimangono sempre attaccati al
verbo
• I prefissi separabili (come: ein, auf, an) che in certi casi si separano dal verbo a cui
appartengono
Così diremo: Ich verkaufe das nicht o Ich verstehe Sie nicht, perchè ver è un prefisso non
separabile.
Mentre invece, nel tempo presente delle frasi principali, i prefissi separabili vengono staccati dal
verbo coniugato e trasferiti alla fine della frase.
Esempi:
• Wir kaufen heute ein. (verbo inf. = einkaufen)
• Er steht erst spät auf. (verbo inf. = aufstehen)
• Sie kommen erst um zehn Uhr an. (verbo inf. = ankommen)
Di fatto, i prefissi separabili vengono sempre staccati dal verbo quando questo presenta una
desinenza personale, e dunque nel presente, nelle forme del passato e nell'imperativo.
Così:
• Wir kaufen heute ein.
• (einkaufen è il verbo che presenta la desinenza personale – il verbo coniugato)
Ma:
• Wir wollen heute einkaufen.
• (wollen è il verbo che presenta la desinenza personale - il verbo
coniugato, e einkaufen è l'infinito dipendente)
Il verbo sein
Il verbo sein (essere) è completamente irregolare al presente e bisogna così impararlo a memoria:
ich bin, du bist, er/es/sie ist, wir sind, ihr seid, sie/Sie sind
Verbi irregolari con cambio di vocale
Alcuni verbi tedeschi subiscono nella coniugazione del presente una mutazione della vocale
tematica.
Questa mutazione riguarda solamente la seconda e la terza persona singolare.
Ecco alcuni di questi verbi:
[e] —› [i] geben, nehmen, essen, treffen, messen
[e] —› [ie] sehen, lesen, geschehen, stehlen,
[a] —› [ä] fahren, schlafen, fallen, wachsen
[au] —› [äu] laufen, saufen
Non è difficile ricordare i possibili cambiamenti della vocale tematica:
[e] può mutare in [i] o [ie]
geben - du gibst, er/sie/es gibt sehen - du siehst, er/sie/es sieht
[a] può mutare in [ä]
fahren - du fährst, er/sie/es fährt
[au] può mutare in [äu]
laufen - du läufst, er/sie/es läuft
Il verbo haben
Il verbo haben rientra nella categoria dei verbi che presentano una forma irregolare alla seconda e
terza persona singolare:
ich habe, du hast, er/es/sie hat, wir haben, ihr habt, sie/Sie haben
Si noti che la b del tema hab è scomparsa sia dalla seconda che dalla terza persona singolare.
Il presente dei verbi modali e del verbo wissen
In tedesco vi sono sei verbi modali, che appartengono alla categoria degli ausiliari. Essi implicano
le sfumature di significato rispettivamente indicate tra parentesi:
1) können (abilità) er/es/sie kann
2) dürfen (permesso) er/es/sie darf
3) mögen (gradimento) er/es/sie mag
4) wollen (desiderio) er/es/sie will
5) müssen (costrizione) er/es/sie muss
6) sollen (obbligo) er/es/sie soll
NOTA: Tutti, escluso il verbo sollen, subiscono un cambiamento della vocale tematica nelle
persone singolari del presente.
Tutti i verbi modali presentano forme regolari al plurale:
es: wir müssen, ihr müsst, sie müssen
Il verbo wissen - che non è un verbo modale – muta anch'esso la vocale tematica al singolare
wissen (sapere): ich weiß, du weißt er/es/sie weiß
Il plurale di wissen, è, naturalmente, regolare (wir wissen, ihr wisst, sie/Sie wissen)
Passiamo ora alla coniugazione di un verbo modale.
NOTA: La prima persona singolare e la terza sono prive della desinenza e le persone
plurali sono regolari.
Esempio:
ich kann _ , du kann st, er/es/sie kann _
wir können, ihr könnt, sie/Sie können
Il verbo wissen si comporta allo stesso modo:
ich weiß, du weißt, er/es/sie weiß
wir wissen, ihr wisst, sie wissen
L' imperativo
L' imperativo serve per formulare richieste ed impartire ordini o comandi:
Dato che in tedesco, così come in italiano, vi sono tre modi di rivolgersi al destinatario del
messaggio comunicativo (du, ihr e Sie), ne consegue che vi sono tre forme di imperativo.
L' imperativo dei verbi regolari (deboli)
Per le persone a cui ci rivolgiamo con il du (tu - forma confidenziale singolare), useremo
semplicemente il tema verbale (l' infinito senza -en o -n).
es.: komm(e)! mach(e)!
A volte viene aggiunta una e , che attenua il tono del comando.
Per quei verbi terminanti con una t o una d o con un gruppo di consonanti, bisogna aggiungere
una e al tema verbale prima di aggiungere le desinenze personali.
es.: arbeite! öffne! lande!
Per le persone a cui ci rivolgiamo con ihr (voi – forma confidenziale plurale), useremo il verbo
coniugato alla seconda persona plurale senza il pronome.
es.: kommt! macht! arbeitet! öffnet! landet!
Per le persone infine a cui ci rivolgiamo con il Sie (Lei o Loro – forma di cortesia), dovremo
invertire il pronome e il verbo della forma di cortesia.
es.: kommen Sie! machen Sie!, arbeiten Sie!, öffnen Sie! landen Sie!
Nota: I tedeschi usano spesso il punto al posto del punto esclamativo come segno di interpunzione
per l'imperativo. In questi esempi però si è preferito usare il punto esclamativo per evidenziare il
fatto che si tratta di comandi diretti.
L' imperativo dei verbi irregolari (forti)
Il verbo sein (essere) presenta le seguenti forme dell'imperativo:
du = sei! - ihr = seid! - Sie = seien Sie!
Tutti gli altri verbi tedeschi hanno imperativi regolari per il plurale, (e cioè, per wir, ihr e Sie).
Così solamente l'imperativo della seconda persona singolare può essere irregolare per i verbi ad
eccezione di sein, che è tutto irregolare.
Ci sono due gruppi relativamente ristretti di verbi con l'imperativo irregolare:
1) Verbi con cambiamento della vocale da [e] in [i] o [ie] nel tempo presente: tali verbi
mutano la [e] in [i] o in [ie] anche nell'IMPERATIVO della SECONDA PERSONA
SINGOLARE.
es.: geben = gib, sehen = sieh
2) Quando il tema verbale (l'infinito senza -n o -en) termina con una t, una d o un gruppo
consonantico (es.: öffnen), si aggiunge una e all'imperativo della seconda persona
singolare.
es.: arbeiten = arbeite, landen = lande, öffnen = öffne
L'imperativo dei verbi con prefisso separabile
Nell' imperativo (la cui funzione è esprimere un comando) il prefisso viene staccato dal verbo
e posto alla fine della frase.
es.: Ute, kauf morgen ein! Frau Schmidt, nehmen Sie meine Tochter mit!
Kinder, steht morgen früher auf!
Il passato prossimo (Perfekt)
Il Perfekt viene usato per esprimere un'azione che ha avuto luogo nel passato e non continua nel
momento in cui essa viene riferita. Si può considerare un equivalente del passato prossimo italiano,
anche se nel linguaggio parlato può venire usato anche con il valore del nostro imperfetto o passato
remoto.
es.: ich habe gelernt - ich bin gekommen
Così, in tedesco la frase Ich habe Deutsch gelernt potrà corrispondere alle seguenti frasi italiane:
• Ho imparato il tedesco
• Imparavo il tedesco
• Imparai il tedesco
Il passato prossimo dei verbi regolari (deboli)
Il Perfekt è formato dal presente dell'ausiliare haben - (in alcuni casi dall'ausiliare sein) – e
il participio passato del verbo. Il participio passato occupa l'ultimo posto nella frase.
Ich habe da sehr oft gearbeitet.
Er hat so etwas noch nie gekauft.
Il participio passato dei verbi regolari si forma aggiungendo al tema verbale (e cioè all' infinito
senza -n o -en) il prefisso ge- e la desinenza -t o -et .
lernen = gelernt,
kaufen = gekauft
Se il tema verbale termina con una t o d, oppure con un gruppo consonantico (es.: öffnen) bisogna
aggiungere -et al tema verbale.
arbeiten = gearbeitet,
öffnen =geöffnet
Se il verbo inizia con un prefisso non separabile (p. es.: be, ent, emp, er, ge, miss, ver, zer), o
termina in -ieren, non si deve aggiungere ge- al tema verbale.
•
•
•
•
bezahlen = bezahlt
erleben = erlebt
diskutieren = diskutiert
studieren = studiert
Il passato prossimo (Perfect) dei verbi irregolari (forti)
Come per i regolari, nei verbi irregolari il passato prossimo si forma con
il presente dell'ausiliare haben (e in alcuni casi con l'ausiliare sein) e il participio passato del
verbo, che viene posto alla fine della frase. Il participio passato dei verbi irregolari si forma
aggiungendo al tema verbale il prefisso ge- e la desinenza -en. Se il verbo inizia con un prefisso
non inseparable, o termina in -ieren, non bisogna premettere ge- (vedi sopra).
• kommen = gekommen
• schwimmen = geschwommen
Vi sono alcuni verbi che richiedono l'ausiliare sein: Si tratta di verbi intransitivi – che cioè non
ammettono un complemento oggetto, e che segnalano un cambiamento di stato o posizione. Molti
verbi di movimento (attraverso cui viene descritto un cambiamento da una posizione ad un'altra),
rientrano in questa categoria.
Esempi:
gehen (gegangen), kommen (gekommen), fahren (gefahren), schwimmen
(geschwommen), fliegen (geflogen), ziehen (gezogen)
Anche i verbi sein, werden, e bleiben vogliono sein come ausiliare.
Ecco alcuni esempi di passato prossimo con verbi irregolari:
Presente: Ich schwimme da sehr oft.
Passato prossimo: Ich bin da sehr oft geschwommen.
Presente: Er schreibt mir manchmal einen Brief.
Passato prossimo: Er hat mir manchmal einen Brief geschrieben.
Il passato prossimo dei verbi misti
Alcuni verbi come kennen formano il participio passato aggiungendo al tema verbale (l'infinito
senza en or n) il prefisso ge- e la desinenza -t. Trattandosi di verbi misti, però, nel participio
passato si verifica anche un cambiamento della vocale tematica.
Quindi, il participio passato di kennen sarà: gekannt
Tali verbi sono denominati verbi misti appunto perchè presentano caratteristiche di entrambi i
gruppi di verbi, regolari ed irregolari. Elenchiamone alcuni. Si noti che anche rennen (correre)
e schwimmen (nuotare) vengono coniugati con sein:
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brennen (Es hat gebrannt)
denken (Er hat es gedacht)
kennen (Ich habe ihn gekannt)
bringen (Er hat es gebracht)
nennen (Ich habe sie genannt)
wissen (Du hast es gewußt)
rennen (Er ist gerannt)
schwimmen (Ich bin geschwommen)
haben (Sie hat es gehabt)
Il passato prossimo dei verbi con prefisso separabile
I verbi con prefisso separabile formano il passato prossimo secondo la regola (e cioè
il presente di haben e sein e il participio passato alla fine della frase).
Il participio si forma al solito modo (e cioè: tema verbale + prefisso ge- e desinenza -t o -en ),
ponendo il prefisso del verbo all'inizio del participio stesso, e cioè prima di ge-:
kaufen = gekauf t
einkaufen = eingekauf t
Esempi:
Ich habe da gestern eingekauft
Sie ist schon sehr früh aufgestanden.
Il preterito
Il preterito si usa per descrivere azioni svolte e concluse nel passato, senza continuità con il
presente. Lo si trova nelle narrazioni e nel tedesco formale.
es.: ich lernte (imparai)- ich kam (venni)
Equivale al passato remoto e all'imperfetto italiano. Così, la frase Ich lernte Deutsch potrà essere
resa nei seguenti modi:
• Imparai il tedesco
• Imparavo il tedesco
Il preterito dei verbi regolari (deboli)
Nei verbi regolari (deboli) la formazione del preterito non causa la mutazione del tema verbale (l'
infinito senza -en o -n):
es.: spielen - ich spielte, warnen - ich warnte
Si noti che tutte le persone, eccetto la prima e la terza singolare, per formare il preterito aggiungono
delle desinenze al suffisso -te; queste desinenze personali sono del tutto simili a quelle del presente.
Prendiamo come modello il verbo kaufen:
ich kauf te, du kauftest er/es/sie kaufte, wir kauften, ihr kauftet, sie/Sie kauften
Il suffisso del preterito -te diventa -ete quando il tema verbale termina con una d o t, oppure in
presenza di un gruppo consonantico (3 o più consonanti di seguito - es.: ich öffnete):
ich arbeitete,
ich öffnete
Il preterito dei verbi irregolari (forti)
Nella formazione del preterito, i verbi forti generalmente presentano un cambiamento della vocale
tematica
es.: schwimmen = ich schwamm
Alcuni verbi presentano anche un cambiamento della consonante.
es.: ziehen = ich zog
Ecco il preterito del verbo sein (essere):
ich war, du warst, er/es/sie war, wir waren, ihr wart, sie/Sie waren
e del verbo schwimmen (nuotare):
ich schwamm, du schwammst, er/es/sie schwamm, wir schwammen, ihr schwammt, sie/Sie
schwammen
Si notino le seguenti caratteristiche:
Non vi sono desinenze personali nella prima e nella terza persona singolare. Ne consegue che nel
preterito la prima e la terza persona singolare saranno sempre uguali.
Le desinenze delle altre persone saranno identiche a quelle del presente.
Non essendoci una regola fissa per la sua formazione, il preterito dei verbi forti va imparato a
memoria, così come il simple past dell'inglese. Comunque, per facilitare l'apprendimento, diremo
che i verbi con l'infinito simile presentano spesso lo stesso cambiamento della vocale tematica:
essen —› aß
vergessen —› vergaß
messen —› maß
Per chi ha famigliarità con la lingua inglese, diremo che molti verbi che sono irregolari in inglese lo
sono anche in tedesco, con una similarità anche nel cambiamento del suono vocalico. Così, se vi
troverete per forza a dover indovinare, seguite il modello della lingua inglese: avrete buone
probabilità di giungere ad una risposta corretta.....
IN INGLESE: IN TEDESCO:
swim —› swam schwimmen —› schwamm
eat —› ate essen —› aß
Il preterito dei verbi misti
Alcuni verbi sono irregolari in quanto presentano un cambiamento della vocale tematica, ma
poi aggiungono desinenze regolari: questa è la ragione per cui sono denominati "verbi misti".
Nennen –> ich nannte, du nanntest, er nannte
kennen –> ich kannte, du kanntest, er kannte
Ecco il preterito di un tipico verbo misto: kennen = conoscere
ich kannte, du kanntest, er/es/sie kannte, wir kannten, ihr kanntet, sie/Sie kannten
Si noti che in kennen la vocale tematica cambia da e in a , ma allo stesso tempo le desinenze sono
quelle dei verbi regolari.
Il preterito dei verbi modali
I verbi modali nel preterito hanno desinenze regolari e perdono la dieresi. Osserviamoli:
können = ich konnte
dürfen = ich durfte
mögen = ich mochte
müssen = ich musste
wollen = ich wollte
sollen = ich sollte
Si noti che sollen e wollen, non avendo la dieresi nell'infinito, si comportano nel preterito come
qualsiasi verbo regolare.
Ma osserviamone uno nella sua coniugazione completa!
dürfen (campo semantico: permesso)
ich durfte, du durftest, er/es/sie durfte,wir durften, ihr durftet, sie/Sie durften
Il preterito dei verbi con prefisso separabile
Nel preterito, il prefisso dei verbi separabili viene staccato e trasferito alla fine della frase.
einkaufen = Er kaufte da immer ein.
aufstehen = Manchmal stand er sehr früh auf.
Il trapassato prossimo (Plusquamperfekt)
Il Plusquamperfekt si usa per esprimere un'azione completata nel passato prima di un'altra azione
passata.
es.: Ich hatte gelernt (avevo imparato) - Ich war gekommen (ero venuto)
Per formare questo tempo verbale, il tedesco si serve del preterito degli ausiliari sein o haben e
del participio passato; quest'ultimo occupa l'ultimo posto nella frase. La struttura appare molto
simile a quella del passato prossimo
Esempi:
Ich hatte da sehr oft gearbeitet.
Er hatte so etwas noch nie gekauft.
Er war nie vorher gekommen.
La formazione del participio passato è la stessa del passato prossimo.
Il futuro
Il futuro in tedesco si usa per esprimere azioni che avranno luogo in un tempo futuro. Al suo posto
è però spesso usato il presente, eccetto quando si vuole enfatizzare che l'azione avrà luogo nel
futuro, o quando nella frase non vi sono altre indicazioni che segnalino un tempo futuro.
Wir gehen morgen einkaufen. - Domani andiamo a fare compere
Wir werden einkaufen gehen. - Andremo a fare compere
Ich werde mit euch an den Strand fahren. - Verrò con voi in spiaggia
Come per certe forme della lingua inglese, anche in tedesco l'uso del futuro implica intenzionalità
Ich werde nächstes Jahr Italienisch lernen è come dire: intendo imparare l'italiano il
prossimo anno
Il futuro in tedesco è formato dal presente dell'ausiliare werden e dall' infinito del verbo che deve
esprimere l'azione futura. L' infinito occupa l' ultimo posto nella frase.
es.: Ich werde nächstes Jahr Deutsch studieren.
Si ricordi che il presente di werden è irregolare.
werden (i)
ich werde, du wirst, er wird, wir werden, ihr werdet, sie/Sie werden
Si noti infine che la consonante d scompare nella seconda persona singolare, e che la terza termina
invece con una d.
Il futuro II
Il futuro II in tedesco serve ad esprimere un'azione che sarà terminata nel futuro prima dell'inizio di
un'altra azione sempre futura. Questo uso del futuro II non è comunque molto frequente.
Er wird bis acht Uhr gearbeitet haben und dann zu uns kommen.
Questo tempo verbale in tedesco si usa più comunemente per esprimere la probabilità che qualche
cosa si sia già verificato nel momento in cui si parla. Spesso si usano wohl, sicher o espressioni
simili per enfatizzare e rendere più chiaro questo tipo di messaggio.
Italiano: L'avrà sicuramente già fatto.
Tedesco: Er wird das sicher schon getan haben.
Il futuro II è formato dal presente di werden, il participio passato del verbo, e l' infinito
di haben o sein.
Er wird den ganzen Tag gearbeitet haben.
Ich werde nach Hause gekommen sein.
Wir werden unsere Prüfungen geschrieben haben.
Il passivo
Nella forma attiva (es.: Il cane mi morde) il soggetto (cane) compie l'azione espressa dal verbo.
Nella forma passiva (es.: Vengo morso dal cane) il soggetto ("io" sottinteso) subisce l'azione
espressa dal verbo. Chi compie l'azione viene rappresentato dal complemento di agente (dal cane).
Il passivo in tedesco si forma con un tempo appropriato dell'ausiliare werden e dal participio
passato del verbo.
PRESENTE - ich werde gebissen
PRETERITO - ich wurde gebissen
PASSATO PROSSIMO - ich bin gebissen worden
TRAPASSATO PROSSIMO - ich war gebissen worden
FUTURO - ich werde gebissen werden
FUTURO II - ich werde gebissen worden sein
Si noti che werden presenta una forma speciale di participio passato (worden) quando viene usato
nel passato prossimo, trapassato prossimo e futuro II del passivo. Negli esempi seguenti le frasi
attive sono state trasposte al passivo. Osservate quali cambiamenti si verificano: ad esempio, il
complemento oggetto (accusativo) delle frasi attive diventa il soggetto (nominativo) delle frasi
passive.
Presente:
F. attiva: Er schlägt mich.
F. passiva: Ich werde von ihm geschlagen.
Preterito:
F. attiva: Er schlug mich.
F. passiva: Ich wurde von ihm geschlagen.
Passato prossimo:
F. attiva: Er hat mich geschlagen.
F. passiva: Ich bin von ihm geschlagen worden.
Trapassato prossimo:
F. attiva: Er hatte mich geschlagen.
F. passiva: Ich war von ihm geschlagen worden.
Futuro:
F. attiva: Er wird mich schlagen
F. passiva: Ich werde von ihm geschlagen werden
Future Perfect:
F. attiva: Er wird mich geschlagen haben
F. passiva: Ich werde von ihm geschlagen worden sein
Il complemento di agente viene generalmente espresso da von più il dativo se si ritiene che l'agente
abbia compiuto l'azione deliberatamente, mentre si usa durch più l'Accusativo quando esso non
costituisce altro che il mezzo attraverso il quale l'azione è stata compiuta.
es.: Ich wurde von meiner Mutter geschickt.
Er wurde durch die Nachricht betrübt.
Verbi che reggono il Dativo nella forma passiva
Ricordate che in tedesco vi è un gruppo di verbi che reggono sempre il dativo? Ricordate anche
quali sono? Eccovi una lista dei più importanti:
antworten - befehlen - begegnen - danken - dienen - folgen - fehlen - gefallen - gelingen glauben - gehorchen - gehören - helfen - leid tun - passen - passieren - raten - schmecken verzeihen - weh tun
Molti di questi verbi possono venire usati nella forma passiva: in questo caso, il loro dativo non si
trasforma in nominativo come avviene per gli altri verbi.
Riportiamo qui alcuni esempi di costruzione passiva con il dativo:
F. attiva: Ich helfe ihm oft. F. passiva: Ihm wird oft von mir geholfen.
F. attiva: Er tut mir nie weh. F. passiva: Mir wird nie von ihm weh getan.
F. attiva: Wir raten es euch. F. passiva: Es wird euch von uns geraten.
F. attiva: Er hat mir gedient. F. passiva: Mir ist von ihm gedient worden
F. attiva: Er wird mir glauben. F. passiva: Mir wird von ihm geglaubt werden.
In questi esempi non compare alcun caso nominativo. Al suo posto, colui che subisce l'azione nella
forma passiva viene espresso dal dativo.
Talvolta in questi costrutti viene inserito il soggetto pleonastico es:
Ad esempio, Mir wird von ihm geholfen può essere reso con: Es wird mir von ihm geholfen
La forma impersonale con il Passivo
In tedesco sono possibili costruzioni passive con valore impersonale. Queste possono venir usate
quando il parlante non desidera rivelare chi compie l'azione o non lo considera un dato importante.
Allo stesso scopo in italiano potremmo ad esempio dire: Si è riso molto.
In tedesco questa frase si esprimerà così:
Es wurde viel gelacht.
Si noti che il pronome es svolge semplicemente la funzione di soggetto pleonastico.
I verbi modali nella forma passiva
I verbi modali vengono frequentemente usati al passivo. Si osservi ad esempio:
F. attiva: Man kann es machen. F. passiva: Es kann gemacht werden.
F. attiva: Wir werden es machen müssen. F. passiva: Es wird gemacht werden müssen.
F. attiva: Wir haben es machen können. F. passiva: Es hat gemacht werden können.
F. attiva: Wir konnten es machen. F. passiva: Es konnte von uns gemacht werden.
Queste frasi ci offrono degli esempi per il presente, futuro, passato prossimo e preterito di questo
costrutto. Avete notato che cosa accade ai verbi modali e al verbo werden?
Alcune forme alternative al passivo
Ecco alcuni modi, peraltro molto usati, per eludere la forma passiva in tedesco:
Il "trucco" più frequente è costituito dall'uso del pronome impersonale man (si, uno).
es.: es wurde gemacht > man machte es
sein...zu più infinito è spesso usato per sostituire costrutti passivi che esprimono possibilità o
necessità.
es.: man kann es machen > es ist zu machen
sich lassen più infinito può essere usato per sostituire costrutti passivi che esprimono possibilità.
es.: man kann es machen > es läßt sich machen
Talvolta la forma riflessiva può sostituire il passivo.
es.: das wird gemacht > das macht sich
Riepiloghiamo ora attraverso degli esempi tutte alternative alla forma passiva:
Forma passiva: Eine Sprache wird leicht gelernt.
ALTERNATIVE:
Man kann eine Sprache leicht lernen.
Eine Sprache läßt sich leicht lernen.
Eine Sprache ist leicht zu lernen.
Eine Sprache lernt sich leicht.
Come potete vedere, lo stesso concetto può essere espresso in diversi modi.
Il congiuntivo preterito
Il congiuntivo preterito si può usare per esprimere:
• condizioni non realizzabili (Se potessi lo farei)
• desideri introdotti da "se solo" (Se solo fossi ricco!)
• la conseguenza di una condizione o ipotesi introdotta da "se" (Se... Non lo farei. Anche
espressioni come se fossi in te...)
• richieste cortesi (Potrebbe farlo?)
In italiano corrisponde al congiuntivo imperfetto e al condizionale presente.
Verbi regolari
Il congiuntivo preterito dei verbi regolari è identico al preterito indicativo:
ich kaufte, du kauftest, er/es/sie kaufte, wir kauften, ihr kauftet, sie/Sie kauften
Verbi irregolari
Il congiuntivo preterito dei verbi irregolari si basa anch'esso sul preterito indicativo. Si tenga però
presente che, dove possibile (con a, o, u), si devono aggiungere le dieresi e alcune desinenze
specifiche del congiuntivo.
Esempio:
Indicativo - Congiuntivo preterito
ich kam - ich käme
du kamst - du kämest
er/es/sie kam - er/es/sie käme
wir kamen - wir kämen
ihr kamt - ihr kämet
sie/Sie kamen - sie/Sie kämen
Si noti la presenza di una e in tutte le desinenze del congiuntivo preterito.
Per quanto riguarda i verbi modali, quelli che presentano l'infinito con la dieresi, la mantengono
anche nel congiuntivo preterito. I verbi sollen e wollen si comportano come verbi regolari (e cioè,
come al preterito indicativo regolare).
Esempio:
Indicativo – Congiuntivo preterito
ich konnte - ich könnte
ich durfte - ich dürfte
ich mochte - ich möchte
ich sollte - ich sollte
ich wollte - ich wollte
ich mußte - ich müßte
Il congiuntivo trapassato (Konjunktiv Plusquamperfekt)
Il congiuntivo trapassato si forma in modo simile all'indicativo Plusquamperfekt.
Si prende il congiuntivo preterito di haben o sein e si aggiunge il participio passato, ponendolo alla
fine della frase:
Er hätte es noch gemacht. Er wäre auch gerne mitgekommen.
Per inciso:
Ricordate bene il congiuntivo preterito di haben e sein?
Ve lo proponiamo di nuovo:
ich hätte du hättest er/es/sie hätte wir hätten ihr hättet sie/Sie hätten
ich wäre du wärest er/es/sie wäre wir wären ihr wäret sie/Sie wären
Eccovi ora alcuni esempi di congiuntivo trapassato usato per esprimere azioni inadempibili o irreali:
Er hätte es gemacht, wenn er Zeit gehabt hätte. Es wäre schön gewesen, wenn es
möglich gewesen wäre.
Con i verbi modali ci troveremo di fronte alla costruzione con il doppio infinito (e cioè, il participio
passato si trasforma in un infinito, che viene immediatamente preceduto dall'infinito dipendente – di
qui la denominazione di "doppio infinito").
Er hätte es machen können, wenn er es hätte tun dürfen.
Vi consigliamo di studiare con particolare attenzione questo costrutto, specialmente la frase
introdotta da wenn: si noti infatti la particolare costruzione, in cui hätte compare prima del doppio
infinito.
Ancora un esempio:
Wir hätten mehr lernen können, wenn wir mehr hätten lernen wollen
La costruzione con würde
La costruzione con würde può sostituire ogni forma di congiuntivo, salvo i casi in cui apparirebbe
più astruso del congiuntivo stesso.
Può corrispondere sia al nostro congiuntivo che al condizionale.
Per sostituire il congiuntivo preterito, questo costrutto si compone del congiuntivo preterito
di werden più l'infinito del verbo. Naturalmente, l'infinito va posto alla fine della frase.
Ecco alcuni esempi della costruzione "würde + infinito" con valore di congiuntivo preterito:
ich würde morgen kommen
du würdest morgen kommen
er/es/sie würde morgen kommen
wir würden morgen kommen
ihr würdet morgen kommen
sie/Sie würden morgen kommen
Ed alcuni esempi della forma "würde + infinito" con valore di congiuntivo trapassato
(plusquamperfekt)
ich würde gekommen sein
du würdest gekommen sein
er/es/sie würde gekommen sein
wir würden gekommen sein
ihr würdet gekommen sein
sie/Sie würden gekommen sein
ich würde es gemacht haben
du würdest es gemacht haben
er/es/sie würde es gemacht haben
wir würden es gemacht haben
ihr würdet es gemacht haben
sie/Sie würden es gemacht haben
Spesso la forma "würde + infinito" viene usata per esprimere la frase condizionale di un periodo
ipotetico, mentre il congiuntivo si trova nella frase che esprime l'ipotesi (e che è introdotta
da wenn - se):
Ich würde es machen, wenn ich könnte.
Ich würde gekommen sein, wenn ich Geld gehabt hätte.
Il congiuntivo con als ob e als wenn
Dopo le espressioni als ob e als wenn – le quali significano entrambe come se – si usa il
congiuntivo. Le due espressioni sono sempre precedute da una virgola:
Er sieht aus, als ob er krank wäre.
Er sieht aus, als ob er krank gewesen wäre.
Er sieht aus, als wenn er krank wäre.
Er sieht aus, als wenn er krank gewesen wäre.
Anche se non implica particolari difficoltà, bisogna però fare attenzione al tempo richiesto dalla
frase introdotta da als wenn/als ob
Il congiuntivo nel discorso indiretto
Il congiuntivo nel discorso indiretto si usa in contesti formali.
Quando citiamo direttamente ciò che ha detto qualcuno, useremo le virgolette per delimitarne
l'enunciato:
Gianni disse: "Domani non potrò venire alla vostra festa."
Il discorso indiretto invece si usa quando riportiamo ciò che ha detto qualcun altro senza citarne le
esatte parole:
Gianni disse che il giorno seguente non sarebbe potuto venire alla nostra festa
Si noti in questo esempio che il futuro è stato sostituito dal condizionale e il
pronome vostra in nostra. Anche l'avverbio di tempo domani si è relativizzato in il giorno seguente.
In contesti informali, i tedeschi per riportare ciò che ha detto qualcuno tendono ad usare
semplicemente l'indicativo:
Hans hat gesagt, dass er heute nicht kommt.
In contesti più formali, per riferire ciò che ha detto qualcuno, sentirete usare il congiuntivo:
Hans hat gesagt, dass er heute nicht käme (or kommen würde).
Dunque nel tedesco scritto formale, nei giornali, riviste, notizie radiofoniche o televisive, e,
naturalmente, in letteratura, verrà spesso usato il congiuntivo.
Hans hat gesagt, dass er heute nicht komme (or kommen werde).
Il verbo "originale" del discorso diretto può esprimere un senso passato, presente o futuro. Il verbo
del discorso indiretto dovrà mantenere questo senso: tra il verbo della frase principale ("egli disse")
e della secondaria (la citazione) vi può dunque essere un rapporto di contemporaneità, posteriorità o
anteriorità, che viene reso con il congiuntivo presente o passato.
Alcuni esempi in italiano:
Egli disse: "Lo farò in seguito." = Disse che in seguito lo avrebbe fatto. (posteriorità)
Egli disse: "L'ho già fatto." = Disse che lo aveva già fatto. (anteriorità)
Egli disse: "Lo sto facendo proprio adesso." = Disse che lo stava facendo proprio in quel
momento. (contemporaneità)
Il congiuntivo presente
Qui di seguito riportiamo la coniugazione del congiuntivo presente, che si usa nel disorso indiretto
per esprimere un rapporto di contemporaneità tra il tempo della citazione e del verbo introduttivo
(es.: er sagte):
ich komme, du kommest, er/es/sie komme, wir kommen, ihr kommet, sie/Sie kommen
Si noterà che queste forme sono molto simili al presente indicativo: in altre parole, si prende il tema
verbale e si aggiungono le seguenti desinenze:
ich = e, du = est, er/es/sie = e, wir = en, ihr = et, sie/Sie = en
Congiuntivo presente del verbo sein:
ich sei, du seist, er/es/sie sei, wir seien, ihr seiet, sie/Sie seien
Congiuntivo presente del verbo haben:
ich habe, du habest, er/es/sie habe, wir haben, ihr habet, sie/Sie haben
Congiuntivo presente del verbo werden:
ich werde, du werdest, er/es/sie werde, wir werden, ihr werdet, sie/Sie werden
Alcuni esempi:
Sie sagte: "Ich komme heute nicht." > Sie sagte, sie komme heute nicht.
Er sagt: "Sie hat doch kein Geld." > Er sagt, sie habe doch kein Geld.
In entrambi i casi avremmo potuto usare il congiuntivo preterito (...sie käme heute nicht / sie hätte
doch kein Geld) o la forma con würde (...sie würde heute nicht kommen). In genere queste forme
si usano quando si vogliono prendere un po' le distanze da ciò che si sta riferendo.
Il congiuntivo perfetto
Il congiuntivo perfetto si usa nel discorso indiretto per dare un senso passato al verbo della
citazione, ovvero di anteriorità rispetto al verbo introduttivo (er sagt). Esso è formato dal presente
congiuntivo dell'ausiliare haben o sein e dal participio passato del verbo. E' strutturato in modo
molto simile al perfetto indicativo:
Er sagt, er habe es gemacht. (nel discorso diretto: "Ich habe es gemacht.")
Sie sagt, sie sei gegangen. (nel discorso diretto: "Ich bin gegangen.")
Il congiuntivo futuro
Il futuro congiuntivo è formato dal presaente congiuntivo dell'ausiliare werden e dall' infinitio del
verbo. E' strutturato in modo del tutto simile al futuro indicativo:
Sie sagte, er werde es noch machen (nel discorso diretto: "Er wird es noch machen.")
La forma ottativa
Il congiuntivo presente si usa talvolta per esprimere desideri:
Lange lebe der König! Möge er lange leben! Gott sei Dank!
E inoltre sulle lapidi si legge spesso:
Sie ruhe in Frieden!
Il genere dei sostantivi
In tedesco gli esseri di sesso maschile sono generalmente (vi è qualche eccezione) anche di genere
maschie, e così quelli di sesso femminile sono di genere femminile. Gli oggetti inanimati possono
essere invece maschili, femminili o neutri.
Non essendoci corrispondenza con l'italiano, la cosa migliore è imparare a memoria i nomi con il
loro genere (vale a dire con l'articolo che li accompagna). Vi sono tuttavia delle linee generali su cui
ci si può basare orientativamente per dedurre il genere dei vocaboli che non si conoscono.
Sostantivi di genere maschile:
Persone di sesso maschile (eccetto dimunitivi), animali, giorni della settimana, mesi e
stagioni, bevande alcoliche (ma: das Bier!), direzioni spaziali e la maggior parte dei
fenomeni connessi con il tempo atmosferico.
I sostantivi con desinenza in -ig, -ing, -ast, -m (generalmente), -er, i sostantivi che derivano
dal tema di un verbo forte (irregolare) e non terminano in -t o -e.
Sostantivi neutri:
I diminutivi (segnalati dal suffisso -chen o -lein), nomi generici di animali di entrambi i
sessi, città, paesi (eccetto: die Schweiz, die Türkei, die Tschechoslowakei, die USA
[plurale]), metalli (ma: der Stahl), lettere dell'alfabeto, colori, lingue, aggettivi sostantivati.
I nomi con desinenza in -um e -tum (ma: der Reichtum, der Irrtum), verbi sostantivati, (altri
nomi con desinenza in -en sono di solito maschili.)
Sostantivi di genere femminile:
Persone di sesso femminile (eccetto Mädchen, Fräulein, che sono dimunitivi), animali di
sesso femminile, nomi di frutti (ma: der Apfel, das Ananas), nomi di fiori ed alberi, nomi di
fiumi (ma: der Rhein, der Main, der Neckar, der Inn), i numeri se usati come sostantivi.
I nomi con desinenza in -ei, -ie, -in, -ion, -ik, -tät, -heit, -keit, -schaft, -ung e in -e quando il
sostantivo è di due sillabe (eccetto das Auge, das Ende, der Käse, der Name, der Glaube, e
persone o animali di sesso maschile), -t o -e quando il nome deriva dal tema di un verbo
forte.
I Casi
I casi segnalano la particolare funzione che ha un nome all'interno della frase. In tedesco vi sono
quattro casi:
Il nominativo
designa il soggetto della frase, ovvero colui/ciò che compie l'azione espressa dal verbo attivo
e la subisce nella forma passiva
Die Frau gibt dem Mann das Buch des Nachbarn. (Die Frau = il soggetto/nominativo)
L'accusativo
designa il complemento diretto della frase (ovvero chi/ciò che subisce l'azione espressa dal
verbo attivo)
Die Frau gibt dem Mann das Buch des Nachbarn, (das Buch = l'oggetto diretto/accusativo)
Il dativo
designa l'oggetto indiretto della frase, ovvero il complemento di termine (colui/ciò che trae
vantaggio dall'azione compiuta dal soggetto)
Die Frau gibt dem Mann das Buch des Nachbarn. (dem Mann = l'oggetto indiretto/dativo)
Il genitivo
designa il possessore di quc. od esprime relazioni
Die Frau gibt dem Mann das Buch des Nachbarn (des Nachbarn = il possessore/genitivo)
N.B.: I casi si usano anche con le preposizioni.
Il nominativo
Le forme al nominativo dell'articolo determinativo, dimostrativi (es.: dieser), articolo
indeterminativo ed aggettivi possessivi (es.: unser) sono:
Maschile: der Mann, dieser Mann - ein Mann, unser Mann
Neutro: das Boot, dieses Boot - ein Boot, unser Boot
Femminile: die Frau, diese Frau - eine Frau, unsere Frau
Plurale: die Frauen, diese Frauen - keine Frauen, unsere Frauen
N.B.: Si può notare che al nominativo le desinenze degli articoli ed aggettivi possessivi sono simili
solamente nel femminile. Nel il maschile ed il neutro esse variano.
L' accusativo
Le forme all'accusativo dell'articolo determinativo, dimostrativi (es.: dieser), articolo
indeterminativo e aggettivi possessivi (es.: unser) sono:
Maschile: den Mann, diesen Mann - einen Mann, unseren Mann
Neutro: das Boot, dieses Boot - ein Boot, unser Boot
Femminile: die Frau, diese Frau - eine Frau, unsere Frau
Plurale: die Frauen, diese Frauen - keine Frauen, unsere Frauen
N.B.: Solamente il maschile cambia forma dal nominativo all'accusativo.
Il dativo
Le forme al dativo dell'articolo determinativo, dimostrativi (es.: dieser), articolo indeterminativo ed
aggettivi possessivi (es.: unser) sono:
Maschile: dem Mann, diesem Mann - einem Mann, unserem Mann
Neutro: dem Boot, diesem Boot - einem Boot, unserem Boot
Femminile: der Frau, dieser Frau - einer Frau, unserer Frau
Plurale: den Frauen, diesen Frauen - keinen Frauen, unseren Frauen
N.B.: Nel dativo plurale, a tutti i nomi che non terminano già in -n o con desinenza in -s si deve
aggiungere -n o -en (es.: den Leuten)
Il genitivo
Le forme al genitivo dell'articolo determinativo, dimostrativi (es.: dieser), articolo indeterminativo
ed aggettivi possessivi (es.: unser) sono:
Maschile: des Mann(e)s, dieses Mann(e)s - eines Mann(e)s, unseres Mann(e)s
Neutro: des Boots, dieses Boots - eines Boots, unseres Boots
Femminile: der Frau, dieser Frau - einer Frau, unserer Frau
Plurale: der Frauen, dieser Frauen - keiner Frauen, unserer Frauen
N.B.: Ai nomi maschili e neutri nel caso genitivo si deve aggiungere una -s (con alcune eccezioni come des Herrn, des Kollegen)
Riepilogo di der e ein
Ecco un riepilogo di tutti i casi:
CASO
maschile
neutro
femmin.
plurale
der Mann
das Auto
die Frau
die Leute
ein Mann
ein Auto
eine Frau keine Leute
den Mann
das Auto
die Frau
einen Mann
ein Auto
eine Frau keine Leute
dem Mann
dem Auto
der Frau
einem Mann
einem Auto einer Frau keinen Frauen
des Mannes
des Autos
Nominativo
die Leute
Accusativo
den Frauen
Dativo
der Frau
der Frauen
Genitivo
eines Mannes eines Autos einer Frau keiner Frauen
I derivati di der e ein
I derivati di der si comportano come l'articolo determinativo der.
Essi sono: dieser, jeder, jener, mancher, solcher, welcher, alle (pl.)
Quindi: der = dieser, den = diesen, dem = diesem, des = dieses, die = diese
Esempi: Kennst du diesen Mann? Für welches Kind ist das? Alle Kollegen kommen mit.
I derivati di ein si comportano come l'articolo indeterminativo ein.
Essi sono: kein, mein, dein, sein, ihr, unser, euer, Ihr
Quindi: ein = unser, eine= unsere, einen = unseren, einer = unserer, einem = unserem,
eines = unseres
Esempi: Wir sehen unser Auto. Das ist für unseren Lehrer. Er kommt mit einem Freund.
Il pronome
I pronomi sono parti del discorso che sostituiscono dei nomi. Il loro comportamento è molto simile
a quello dei nomi: essi mutano la loro forma a seconda del genere, numero e caso.
Vi sono pronomi personali, riflessivi e relativi.
I casi dei pronomi
Nominativo ich
du
er
es
Accusativo
mich dich ihn es
Dativo
mir
dir
sie wir ihr
sie / Sie
sie uns euch sie / Sie
ihm ihm ihr uns euch ihnen / Ihnen
Il pronome riflessivo
I pronomi riflessivi sono elementi che si riferiscono al soggetto della frase.
Il pronome (mich) nell'esempio seguente non è riflessivo:
1. Sie sieht mich. (Lei [soggetto] vede me [oggetto]).
Nel prossimo esempio invece il pronome (mich) è reflessivo:
2. Ich sehe mich im Spiegel. (Io [soggetto] mi [oggetto] vedo allo specchio)
Nel primo esempio, il soggetto e il complemento oggetto (lei e me) non sono la stessa cosa o
persona. Nel secondo esempio, invece, il soggetto e il complemento oggetto (io e mi) sono la stessa
persona.
I pronmi riflessivi sono identici ai pronomi personali di cui si è già discusso, eccetto che nella terza
persona singulare (er/es/sie) e plurale (sie), e nella forma di cortesia (Sie), in cui il pronome
riflessivo è sich.
I pronomi riflessivi potranno essere o al dativo o all'accusativo, a seconda della loro funzione nella
frase. Si vedano gli esempi seguenti:
Ich sehe mich im Spiegel. (mich = accusativo – Mi guardo allo specchio - "mi" è il
complemento oggetto)
Ich kaufe mir ein Buch. (mir = dativo – Mi compro un libro – "un libro" è il complemento
oggetto)
Ich helfe mir oft selbst. (mir = dativo = Ce la faccio (lett. = "Mi aiuto") spesso da solo helfen è un verbo che vuole il dativo)
Ecco un riepilogo:
Accusativo: mich dich ihn es
Dativo:
mir
dir
sie uns euch sie
Sie
ihm ihm ihr uns euch ihnen Ihnen
Si tenga presente che i pronomi sono così ordinati: io, tu, lui, esso, lei, noi, voi, essi, lei/loro (forma
di cortesia).
Il pronome relativo e la frase relativa
I pronomi relativi (in italiano: che, il quale, di cui, ecc.) introducono le frasi relative. Le frasi
relative danno informazioni su nomi o pronomi contenuti in un'altra frase. Si vedano gli esempi
seguenti in italiano:
L'uomo che vedi è mio fratello.
Ecco lo studente di cui ti ho parlato.
L'uomo che ha fatto ciò è scappato.
Le frasi in grassetto sono le frasi relative. Queste frasi danno informazioni sui i nomi nelle frasi
principali, specificandoli ulteriormente. Nel terzo periodo ad esempio non stiamo parlando di un
uomo qualsiasi, ma di uno particolare, e cioè quello che ha fatto ciò.
In tedesco, a differenza dell'inglese, il pronome relativo deve sempre essere espresso.
es.: Inglese: The man you see is my brother. Tedesco: Der Mann, den du siehst, ist mein
Bruder
Ma quali sono i pronomi relativi in tedesco?
Come si può vedere dalla tabella seguente, essi sono simili all'articolo determinativo:
Pronomi relativi
Caso
maschile neutro femmin. plur.
Nominativo: der
das
die
die
Accusativo: den
das
die
die
Dativo:
dem
dem
der
denen
Genitivo:
dessen
dessen deren
deren
Si può dire anzi che le forme del pronome relativo sono identiche all'articolo determinativo eccetto
che nel dativo plurale e nel genitivo sia singolare che plurale.
Ora che conosciamo le forme del pronome relativo, non ci resta che osservarne l'uso:
Riprendiamo gli esempi precedenti:
L'uomo che vedi è mio fratello.
Ecco lo studente di cui ti ho parlato.
L'uomo che ha fatto ciò è scappato.
Osserviamo nel primo esempio il pronome relativo che, e chiediamoci a che cosa si riferisce. La
risposta è: a "uomo", nome maschile e singolare - Chiediamoci poi quale funzione il pronome
riservi all'interno della frase; scopriremo che si tratta delcomplemento oggetto (accusativo).
Ne consegue che la forma corretta del pronome relativo sarà maschile, singolare, accusativo = den
Con lo stesso procedimento scopriremo che di cui nel secondo esempio sarà o von dem o über
den, a seconda di quale preposizione useremo, e che nel terzo esempio sarà der.
Così, è bene ricordare:
Guardiamo il nome a cui il pronome relativo si riferisce per determinare il genere e il
numero (singolare or plurale) del pronome relativo stesso.
Osserviamo infine la funzione grammaticale del pronome all'interno della frase per
determinarne il caso.
Importante:
Ribadiamo che in tedesco il pronome relativo non va mai omesso! Inoltre: le relative sono frasi
subordinate, il che significa che il verbo deve essere posto alla fine della frase. Le frasi relative
infine, come di norma le frasi subordinate in tedesco, devono essere precedute dalla virgola.
Ecco alcuni esempi di frasi e pronomi relativi:
ITALIANO
1) L'uomo che vedi è mio fratello.
2) Lui conosce la ragazza la cui madre fa le spese qui.
3) I ragazzi che hanno fatto questo abitano qui.
TEDESCO
1) Der Mann, den du siehst, ist mein Bruder.
2) Er kennt das Mädchen, dessen Mutter hier oft einkauft.
3) Die Kinder, die das gemacht haben, wohnen hier.
L'aggettivo predicativo
Gli aggettivi predicativi (quelli che seguono il nome che qualificano) non hanno desinenze.
Esempi:
der Mann ist nett, die Frau ist nett,das Kind ist nett, die Frauen sind nett
L'aggettivo attributivo
Gli aggettivi attributivi precedono il nome e prendono desinenze, determinate da ciò che li precede
(ad es. un articolo determinativo o indeterminativo, oppure nessun elemento).
Esempi:
das ist ein nettes Kind, ich sehe das nette Kind, anstatt eines netten Kindes
Analizziamo ora le desinenze dell'aggettivo attributivo dopo l'articolo determinativo e
indeterminativo:
AGGETTIVI ATTRIBUTIVI AL SINGOLARE
Caso:
maschile
Nominativo: der nette Mann
neutro
femmin.
das nette Kind
die nette Frau
ein nettes Kind
ein netter Mann
eine nette Frau
den netten Mann
das nette Kind
die nette Frau
einen netten Mann
ein nettes Kind
eine nette Frau
dem netten Mann
dem netten Kind
der netten Frau
einem netten Mann
einem netten Kind
einer netten Frau
des netten Mannes
des netten Kindes
der netten Frau
Accusativo:
Dativo:
Genitivo:
eines netten Mannes eines netten Kindes einer netten Frau
N.B.: Oltre all'articolo determinativo: derjenige, derselbe, dieser, jener e jeder.
Oltre all'articolo indeterminativo: kein e gli aggettivi possessivi (mein, dein, ecc.)
Ad un primo sguardo la declinazione dell'aggettivo può apparire complicata. Si consideri tuttavia
che:
• La desinenza del dativo e genitivo dopo gli articoli determintivi e indeterminativi è sempre
-en.
• L'accusativo maschile è sempre -en.
• Il nominativo è sempre -e eccetto che con ein (nel qual caso le desinenze sono -er/masc. o
-es/neutro.).
Al plurale le desinenze dell'aggettivo attributivo dopo l'articolo determinativo e indeterminativo
sono le seguenti:
die netten Leute
Nominativo:
keine netten Leute
die netten Leute
Accusativo:
keine netten Leute
den netten Leuten
Dativo:
keinen netten Leuten
der netten Leute
Genitivo:
keiner netten Leute
Semplificando, si può dire che le desinenze plurali dell'aggettivo attributivo dopo l'articolo
determinativo e indeterminativo sono sempre -EN.
Riepilogo:
Le desinenze attributive dopo der e ein sono le seguenti:
dopo der - e [gute] (maschile, singolare), en [guten] (femminile, singolare), en [guten] (plurale)
dopo das - e [gute] (neutro, singolare)
dopo die - e [gute] (femminile, singolare), en [guten] (plurale)
dopo den - en [guten]
dopo dem - en [guten]
dopo des - en [guten]
dopo kein - er [guter] (maschile, singolare), es [gutes] (neutro, singolare)
dopo keine - e [gute] (femminile, singolare), en [guten] (plurale)
dopo keinen - en [guten]
dopo keinem - en [guten]
dopo keines - en [guten]
dopo keiner - en [guten]
L'aggettivo attributivo: aggettivi non preceduti dall'articolo
Se l'aggettivo attributivo non è preceduto da alcun articolo, le desinenze, ad eccezione del genitivo
maschile e neutro, sono le stesse dell' articolo determinativo, e costituiscono la
cosiddetta declinazione forte. Seguono questa declinazione anche gli aggettivi preceduti da dessen,
deren, wessen, manch, solch e welch.
Analizziamo queste desinenze attraverso la seguente tabella:
Caso:
maschile
neutro
femmin.
plurale
Nominativo: guter Wein
gutes Bier
gute Milch gute Kinder
Accusativo: guten Wein
gutes Bier
gute Milch gute Kinder
Dativo:
gutem Wein gutem Bier guter Milch guten Kindern
Genitivo:
guten Weins guten Biers guter Milch guter Kinder
Se ci ricordiamo la declinazione dell'articolo determinativo (der), non dovrebbero sorgere problemi
con le desinenze dell'aggettivo attributivo. In ogni caso, attenzione al genitivo maschile e neutro!
Il participio con valore di aggettivo
In tedesco, sia il participio presente che il passato possono essere usati in funzione di aggettivi.
Usati con questa funzione, prendono le dovute desinenze attributive.
PARTICIPIO PRESENTE:
Sehen Sie das schlafende Kind?
Was machen wir mit dem weinenden Kind?
PARTICIPIO PASSATO:
Wir haben einen gebrauchten Wagen.
Hier sind die gekochten Kartoffeln.
Finchè ricordiamo le corrette desinenze dell'aggettivo attributivo, non dovrebbero sorgere difficoltà.
Il grado comparativo e superlativo dell'aggettivo
In tedesco, per formare un comparativo, si deve sempre aggiungere -er alla forma base
dell'aggettivo. Ciò è simile ad una forma di comparativo in inglese (es.: She is nicer than my sister).
Se usiamo un aggettivo con funzione attributiva, dovremo aggiungere anche le opportune
desinenze.
Esempi:
Sie ist netter als meine Schwester
Sie ist schöner als meine Schwester
Sie ist das nettere Mädchen
Sie ist das schönere Mädchen
Per formare il superlativo, si aggiunge -st, o -est se l'aggettivo termina con t, d, o con un gruppo
consonantico. Si noti anche stavolta la similitudine con una delle forme di superlativo in inglese
(es.: She is the nicest girl in the class). Se usiamo un aggettivo in funzione attributiva, dovremo
aggiungere anche le opportune desinenze.
Esempi:
Sie ist das netteste Mädchen in der Klasse
Sie ist das schönste Mädchen in der Klasse
Non è complicato, ma non bisogna dimenticare che vi sono anche forme irregolari.
Ve le ricordate?
FORMA BASE - COMPARATIVO - SUPERLATIVO
gut, besser, besthoch, höher, höchstnah, näher, nächst-
Il grado comparativo e superlativo dell' avverbio
La formazione del comparativo dell'avverbio in tedesco è simile a quella dell'aggettivo predicativo.
Dunque, si aggiunge sempre -er:
Sie singt besser.
Sie singt schöner.
Si ricordi che talvolta bisogna mettere la dieresi, come ad esempio per: er kommt öfter!
Per formare il superlativo di un avverbio si usa l'espressione invariabile am ...sten . Se il tema
dell'avverbio termina in t, d o in un gruppo consonantico, si userà l'espressione am ...esten.
Esempi:
Sie singt am besten.
Sie singt am lautesten.
Anche per il superlativo non si dimentichi che talvolta compare anche la dieresi: er kommt
am öftesten.
Naturalmente, vi sono anche le forme irregolari:
FORMA BASE - COMPARATIVO - SUPERLATIVO
gern, lieber, am liebsten
gut, besser, am besten
hoch, höher, am höchsten
nah, näher, am nächsten
viel, mehr, am meisten
L'aggettivo sostantivato
In tedesco, è possibile trasformare un aggettivo in sostantivo usando la lettera maiuscola. Per gli
aggettivi attributivi, le desinenze rimangono invariate.
Esempi:
Aggettivo attributivo:
Ein alter Mann ist an der Tür.
Der alte Mann ist an der Tür.
Aggettivo sostantivato:
Ein Alter ist an der Tür.
Der Alte ist an der Tür.
Preposizioni che reggono l'accusativo
Le preposizioni bis, durch, entlang (posticipato al
nome), für, gegen, ohne, um sono sempre seguite dall'accusativo. Si noti che la
preposizione entlang segue il nome che accompagna.
Esempi:
Er macht das für seinen Vater.
Ohne meinen Bleistift kann ich nicht schreiben.
Er geht dann den Weg entlang.
Für einen Freund gehe ich durchs Feuer.
Preposizioni che reggono il dativo
Le seguenti preposizioni si usano sempre con il dativo:
aus, außer, bei, gegenüber (posticipato al nome), mit, nach, seit, von, zu
Ecco alcuni esempi di preposizioni usate con il dativo:
Er kommt bald aus dem Haus.
Sie wohnt jetzt bei uns.
Dem Haus gegenüber steht ein Baum.
Nach langer Zeit kam sie auch mit.
Preposizioni che reggono sia il dativo che l'accusativo
Un certo numero di preposizioni può essere seguito o dal dativo o dall'accusativo, a seconda del
significato che assumono nel discorso.
Ad esempio, la preposizione in può avere una duplice valenza: di stato oppure di moto:
Se si vuole indicare uno stato in luogo, si userà in + dativo.
Se si vuole indicare un moto a luogo, si userà invece in + accusativo.
Vi sono nove preposizioni in tedesco che, per le medesime ragioni, possono reggere o il dativo o
l'accusativo.
Ne seguirà un elenco. Riassumendo, si può dire che se rispondono alla domanda wo? (dove? In
quale luogo?), sono seguite dal dativo. Se invece rispondono alla domanda wohin? (dove? Verso
quale luogo?) o woher? (da dove?) sono seguite dall'accusativo.
PREPOSIZIONI CON IL DATIVO/ACCUSATIVO:
an, auf, hinter, in, neben, über, unter, vor, zwischen
Nonostante non implichino eccessive difficoltà, nell'usarle è consigliabile prestare la massima
attenzione.
Ecco alcuni esempi:
Ich bin im Wohnzimmer. (Dativo - wo?)
Wann kommst du ins Wohnzimmer? (Accusativo - wohin?)
Ich lege das Buch neben das Regal. (Accusativo - wohin?)
Jetzt liegt das Buch neben dem Regal. (Dativo - wo?)
Preposizioni che reggono il genitivo
Le preposizioni più comuni usate con il genitivo sono:
anstatt [o: statt], trotz, während, wegen, außerhalb/innerhalb, diesseits/jenseits
oberhalb/unterhalb
Esempi:
Trotz des schlechten Wetters gingen sie spazieren
Während des Sturmes blieben wir im Hotel.
Oberhalb meines Fensters baut eine Schwalbe ein Nest.
Preposizioni con il dativo/accusativo in particolari accezioni
In diversi casi in tedesco (e, per chi ha famigliarità con l'inglese, anche in questa lingua) le
preposizioni si usano in senso per così dire "figurato", in quanto non indicano alcuna relazione
spaziale.
E cioè, ad es. la frase Er wartet auf seinen Freund significa, naturalmente, che egli sta
aspettando il suo amico e non su di lui.
Vi forniamo alcuni esempi comuni di preposizioni usate in senso non letterale:
an der Reihe sein (Reihe = Dat.), Angst haben vor (+ Dat.), antworten auf (+ Accus.),
denken an (+ Accus.), diskutieren über (+Accus.), gehen an (+ Accus.), gehen auf (+
Accus.), lachen über (+ Accus.), schreiben an (+ Accus.), sprechen über (+ Accus.),
studieren an (+ Dat.), warten auf (+ Accus.), wohnen auf (+ Dat.)
Esempi:
Ich habe Angst vor ihm.
Sie antwortet auf meine Frage.
Ich denke viel an dich.
Wir warten schon lange auf ihn.
Vi sono moltri altri usi di preposizioni come quelli riportati sopra. Provate a cercarli nel vostro
dizionario!
L'ordine delle parole nelle frasi affermative ed interrogative
Nelle frasi affermative reggenti il verbo coniugato occupa generalmente il secondo posto, ed è
spesso preceduto dal soggetto
Esempio:
Er geht gerne einkaufen.
Ma per enfatizzare una determinata parola o frase, questa può essere posta all'inizio della frase.
Applicando questo criterio, il verbo rimane al secondo posto, seguito dal soggetto. Inoltre,
solamente un elemento può precedere il verbo coniugato.
Esempi:
Morgen geht er einkaufen.
Bei schönem Wetter gehen wir oft spazieren.
Le frasi interrogative si possono formulare in tedesco in tre diversi modi:
• Domande introdotte da un avverbio interrogativo
• Wann kommt der nächste Zug?
• Domande con inversione di soggetto e verbo
• Gehen wir heute einkaufen?
• Domande retoriche (con l'aggiunta di "nicht [wahr]" alla fine)
• Das macht Spass, nicht wahr?
Le frasi reggenti e le preposizioni coordinative
Le frasi reggenti (o principali) costituiscono asserzioni indipendenti, che per così dire "stanno in
piedi da sole" e non hanno bisogno di altri elementi al di fuori di esse per completarle.
Esempio:
Das Wetter ist schön.
Le frasi introdotte da congiunzioni coordinative (aber, denn, sondern, und) sono dunque frasi
reggenti
Das Wetter ist schön, und wir machen sicher wieder einen Ausflug.
Si noti anche che dopo le congiunzioni aber, denn, sondern e und l'ordine della frase seguente
resta immutato.
Le frasi secondarie e le congiunzioni subordinative
Le frasi secondarie non costituiscono asserzioni autonome, e sono dipendenti da qualche altro
elemento del periodo che ne completi il significato perchè abbiano senso.
La frase che lui sia qui, ad esempio, resta priva di significato finchè non troviamo degli elementi al
di fuori di essa che la completino: prendiamo Sono felice.
Il periodo Sono felice che lui sia qui ha significato. La frase che lui sia qui è una frase secondaria.
Le frasi secondarie sono introdotte da congiunzioni subordinative.
La versione tedesca dell'esempio appena preso in esame è: Ich freue mich, dass er hier ist.
La congiunzione dass è una congiunzione subordinativa.
Alcuni elementi (come ad esempio i pronomi relativi e gli avverbi interrogativi) possono
comportarsi anche come congiunzioni subordinative.
Esempio:
Niemand weiß, woher er gekommen ist.
Der Mann, den ich meine, hat das aber nicht gesagt.
Sarebbe bene imparare a memoria le congiunzioni subordinative di uso più frequente, e cioè:
als, als ob, anstatt dass, bevor, bis, da, damit, dass, ehe, falls, indem, nachdem, ob,
bogleich, obschon, obwohl, ohne dass, seit(dem), sobald, so dass, solange, sooft,
während, weil, wenn
Esempi:
Wir wussten es gleich, als er bei uns ankam.
Wir bleiben zu Hause, obschon es heute wirklich sehr schön ist.
Lass mich erst ausreden, bevor du damit anfängst.
Frasi indirette affermative ed interrogative
Le frasi indirette, sia affermative che interrogative, si esprimono con il congiuntivo. Vengono
applicate le regole del discorso indiretto.
Le frasi indirette sono generalmente introdotte da dass. Il dass si può omettere, senza che venga
intaccato l'ordine delle parole.
Esempio:
Er sagte, dass sie heute nicht kommen könnte. (o könne).
Er sagte, sie könnte (or könne) heute nicht kommen.
Le domande introdotte da un avverbio o pronome interrogativo vogliono il verbo coniugato alla fine
della frase.
Er fragte, wann wir morgen kommen könnten.
Le domande che non iniziano con un avverbio o pronome interrogativo (come wer, wo, wie)
vengono introdotte dalla congiunzione ob e sono frasi secondarie (e cioè, il verbo coniugato va posto
alla fine della frase).
ob si traduce con se .
Ecco un esempio:
DOMANDA DIRETTA: Er fragt: "Hat sie heute Zeit?"
DOMANDA INDIRETTA: Er fragt, ob sie heute Zeit hätte. Oppure: Er fragt, ob sie heute Zeit
habe.
Se la domanda è introdotta da un avverbio o pronome interrogativo (come wer, wo, wie), anche la
domanda indiretta verrà introdotta da quell'elemento interrogativo, e il verbo coniugato verrà posto
alla fine della frase.
DOMANDA DIRETTA: Er fragt: "Wann hat sie Zeit?"
DOMANDA INDIRETTA: Er fragt, wann sie Zeit hätte. Oppure: Er fragt, wann sie Zeit habe.
Come è illustrato in questi esempi, dovremo prestare una certa attenzione ai tempi verbali!
Se Erna ha chiesto "lui viene oggi?" noi useremo il congiuntivo presente.
Se Erna ha chiesto "lui verrà oggi?" noi useremo il congiuntivo futuro.
Se Erna ha chiesto "lui è venuto oggi?" noi useremo il congiuntivo perfetto.
I comandi indiretti
Come per le frasi indirette, anche i comandi indiretti richiedono l'uso del congiuntivo.
Un comando indiretto viene espresso attraverso un tempo appropriato del congiuntivo del
verbo sollen. (In questo vi è una similitudine con l'inglese).
Si osservino i seguenti esempi:
COMANDO DIRETTO: Egli disse: fallo ora!
COMANDO INDIRETTO: Egli disse di farlo ora.
E la loro traduzione in tedesco e in inglese:
COMANDO DIRETTO: Er sagte: "Mache es jetzt!" Ingl.:He said: "Do it now!"
COMANDO INDIRETTO: Er sagte, ich sollte es jetzt machen. Ingl.: He said that I should
do it now
L'infinito dipendente dai verbi modali e da hören, sehen e lassen
L'infinito dipendente dai verbi modali (können, dürfen, mögen, wollen, müssen, sollen) e dai
verbi hören e sehen, così come da altri verbi di percezione e dal verbo lassen, è posto alla fine
della frase e senza zu.
Esempi:
Ich kann heute nicht mehr viel arbeiten.
Er muss es bald machen.
Ich höre ihn jeden Morgen nach Hause kommen.
Wir lassen das Auto reparieren.
Il doppio infinito con i verbi modali e i verbi hören, sehen, lassen
Se noi usiamo questi verbi al passato prossimo (Perfekt) senza alcun infinito dipendente, i loro
rispettivi participi passati sono i seguenti:
können - gekonnt
dürfen - gedurft
müssen - gemusst
sollen - gesollt
mögen - gemocht
wollen - gewollt
hören - gehört
sehen - gesehen
lassen - gelassen
Quando invece i verbi modali, hören, sehen e lassen nei loro tempi composti sono usati con un
infinito dipendente, essi stessi compariranno all'infinito (al posto del participio passato), e saranno
immediatamente preceduti dall'infinito dipendente – di qui si parla di costruzione con il doppio
infinito.
Alcuni esempi:
Er hat es gekonnt (nessun infinito dipendente)
Er hat es tun können (infinito dipendente tun)
Ich habe ihn gehört (nessun infinito dipendente)
Ich habe ihn kommen hören (infinito dipendente kommen)
La costruzione con zu e l' infinito
Come abbiamo visto, l'infinito dipendente dai verbi modali e dai verbi hören, sehen (e certi altri
verbi di percezione come fühlen) e lassen viene collocato alla fine della frase.
Esempi:
Ich sehe ihn manchmal morgens kommen.
Er muss es noch heute abend machen.
Con tutti gli altri verbi l'infinito dipendente non solo è posto alla fine della frase, ma è anche
preceduto dalla congiunzione zu.
Esempi:
Er hofft es noch heute zu machen.
Wir brauchen es wirklich nicht zu tun.
Si incontrano anche diverse espressioni che incorporano la "costruzione con zu".
Zeit haben, ...zu - Wir haben keine Zeit, das zu tun.
Lust haben, ...zu - Hast du Lust, ein Bier zu trinken?
Schön sein, ...zu - Es ist schön, am Wochenende nichts zu tun.
I prefissi separabili precedono il zu, cosicchè si avranno costruzioni simili a queste:
zumachen: Er hofft, die Tür zuzumachen.
einkaufen: Es ist nötig einzukaufen.
Le costruzioni um...zu, (an)statt...zu e ohne...zu
Nelle costruztioni um...zu, (an)statt...zu e ohne...zu l' infinito dipendente preceduto da zu viene
posto alla fine della frase.
Esempi:
Man muss viel studieren, um gut Deutsch zu sprechen.
Man sieht oft fern, anstatt zu studieren.
Man kann nichts lernen, ohne Zeit dafür zu haben.
La costruzione participiale (das erweierte Partizip)
Mentre in italiano se vogliamo aggiungere una serie di informazioni ad un sostantivo dobbiamo
ricorrere ad una perifrasi o ad una frase secondaria, in tedesco tramite la cosiddetta "costruzione
participiale" si può incorporare nella frase stessa, prima del nome, tutta una serie di informazioni
aggiuntive ad esso.
Per capire meglio di che cosa si tratta, seguiamo questi passaggi:
Siamo certo in grado di tradurre prontamente espressioni come le seguenti:
das wartende Kind = il bimbo che aspetta
der lächelnde Mann = l'uomo che sorride (o: sorridente)
Ma ecco che la traduzione si fa più difficoltosa non appena ci troviamo di fronte a costruzioni come
la seguente:
die schon lange vor dem Haus wartende Frau
Essa si può rendere con: la donna che aspettava da lungo tempo davanti alla casa
Come si può vedere, in tedesco è possibile introdurre un certo numero di informazioni su un dato
sostantivo prima del sostantivo stesso, o più precisamente tra l'articolo e il nome.
Sia il participio presente che il passato, coniugati con le corrette desinenze aggettivali, nella lingua
tedesca si incontrano abbastanza di frequente con questa costruzione.
I numeri ordinali
I numeri cardinali (uno, due, tre) in tedesco non assumono desinenze, eccetto "ein" (con valore di
"un", "uno" ecc.)
Esempio:
Wir haben zwei Bäume in unserem Garten.
Mit zwei Bäumen ist der Garten voll.
I numberi ordinali (primo, secondo, terzo) assumono invece le desinenze degli aggettivi attributivi.
Esempi:
Am ersten Januar muß ich nach Deutschland fliegen.
Heute ist der erste Januar.
Heute haben wir den ersten Januar.
I numeri ordinali da 1 a 25 sono i seguenti (Il trattino dopo il numero sta a significare che va
aggiunta la corretta desinenza):
erst-, zweit-, dritt-, viert-, fünft-, sechst-, siebent-, acht-, neunt-, zehnt-, elft-, zwölft-,
dreizehnt-, vierzehnt-, fünfzehnt-, sechzehnt-, siebzehnt-, achtzehnt-, neunzehnt-,
zwanzigst-, einundzwanzigst-, zweiundzwanzigst-, dreiundzwanzigst-,
vierundzwanzigst-, fünfundzwanzigst-
I numberi cardinali
In tedesco i numeri da 1 a 12 devono essere memorizzati. Vediamoli nella tabella:
Numeri cardinali
1 eins 4 vier
7 sieben 10 zehn
2 zwei 5 fünf
8 acht
3 drei 6 sechs 9 neun
11 elf
12 zwölf
Tutti gli altri numeri al di sopra di venti (zwanzig) sono una combinazione di questi numeri.
es.: 13 = dreizehn, 14 = vierzehn, 15 = fünfzehn, 16 = sechzehn, 17 = siebzehn, 18 = achtzehn, 19 =
neunzehn
Poi, vanno memorizzati anche i seguenti:
20 = zwanzig, 30 = dreißig , 40 = vierzig, 50 = fünfzig, 60 = sechzig, 70 = siebzig, 80 = achtzig, 90
= neunzig,
100 = (ein)hundert, 200 = zweihundert, 300 = dreihundert, 400 = vierhundert ecc.
Ora dobbiamo semplicemente unire i numeri che abbiamo imparato frapponendo fra loro und:
Il numero 21 sarà quindi einundzwanzig, il numero 22 zweiundzwanzig ecc.
422 sarà vierhundertzweiundzwanzig, 598 sarà fünfhundertachtundneunzig ecc.
Poi avremo:
1000 = (ein)tausend, 2000 = zweitausend, 3000 = dreitausend, 4000 = viertausend ecc.
E così,
1001 = tausendeins, 1002 = tausendzwei,
1101 = tausend hunderteins, 2222 = zweitausend zweihundertzweiundzwanzig
Le nuove regole ortografiche
Ecco alcune linee guida sulla nuova ortografia della lingua tedesca. Per una trattazione più
dettagliata si consulti la Home Page on Rechtschreibung dell' Institut für Deutsche Sprache.
Le maiuscole
Tutti i sostantivi o parole sostantivate vanno scritte con la lettera iniziale maiuscola (es.: der
Einzelne).
Nelle lettere, Sie, Ihr, Ihnen ecc. restano maiuscoli, mentre du, dein, euch, euer vanno
scritti minuscoli.
I nomi dopo heute, morgen, gestern vanno scritti con la maiuscola (es.: heute Morgen).
Cambiamenti ortografici rilevanti
Le parole appartenenti alla stessa famiglia mantengono la vocale tematica (es.: Hand,
behände; Band, Bändel). Il sostantivo Eltern però si scrive ancora Eltern.
Dopo le vocali brevi, la ß viene sostituita da ss, dopo le vocali lunghe e i dittonghi (ai, ei, eu,
ie, au äu) viene mantenuta ß. E dunque, ich weiß ma ihr wisst e ich muss, ihr müsst. Ma
soprattutto daß si scrive ora dass.
I nomi composti conservano tutte le consonanti: Schifffahrt, Baletttournee.
Regole ortografiche per i composti
Di norma le espressioni composte si scrivono separatamente: Wir müssen Staub saugen.
- Wie viel kostet das? So viel ich weiß..
Anche gli infiniti composti vanno scritti singolarmente: Ich möchte sie kennen lernen.
Se le espressioni separabili contengono dei sostantivi, questi vanno scritti con la maiuscola:
Ich fahre Rad, ich bin Rad gefahren.
Tutti i numeri al di sotto di un milione si scrivono come una parola
sola: hundertneunundzwanzig.
La parola etwas può formare i seguenti composti: irgendetwas, irgendjemand.
Divisione in sillabe e di parole tramite il trattino
In aggiunta alle regole tradizionali per la divisione in sillabe e di parole tramite il trattino, ne
sono state introdotte delle nuove:
La divisione in sillabe segue la scansione della loro dizione (a-ber, spe-ziell).
Le sillabe singole possono stare alla fine ma non all'inizio di una riga (a-ber).
Il gruppo consonantico st si divide ora in s-t (bes-tens).
I gruppi consonantici ck, ch, sch, th, sh, rh invece non vengono più separati, e vengono a
formare l'inizio della sillaba seguente: A-cker, ha-cken, ma Deutsch-land (perchè nome
composto).
Va evitato l'uso del trattino per espressioni che renderebbero complicata la dizione
(es.: Sprecher-ziehung).
Il trattino comunque ha assunto oggi un uso abbastanza comune, specie dopo i numeri: 3jährig.
L'interpunzione
Va evitata la virgola prima di und e di aber a meno che non risulti necessaria perchè la frase
abbia senso.
La virgola prima dell'infinito con zu è diventata facoltativa (o: Ich hoffe mich mit dir zu
treffen oppure: Ich hoffe, mich mit dir zu treffen).
Tutte le citazioni vanno incluse tra le virgolette.
Glossario dei termini grammaticali
Accusativo: E' il caso che individua il complemento diretto del verbo (es.: Ich sehe den Mann). Si
usa inoltre con le seguenti preposizioni: durch, für, gegen, entlang, ohne, um
Aggettivo: Serve ad indicare la qualità di un nome (Das schöne Schloss)
Aggettivo attributivo: E' l'aggettivo che precede il nome a cui si riferisce. Prende determinate
desinenze.
Aggettivo predicativo: E' un aggettivo separato dal nome a cui si riferisce tramite il verbo. E' privo
di desinenze (Das Haus ist schön.)
Aggettivo possessivo: Gli aggettivi possessivi sono: mein, dein, sein, ihr, unser, euer, Ihr
Antecedenti: E' una parte del discorso già menzionata a cui ci si riferisce. (L'uomo che vedi è mio
padre – "l'uomo" è l' antecedente di "che"
Articolo determinativo: E' rappresentato dagli articoli der, das, die con tutte le loro varie forme
Articolo indeterminativo: E' rappresentato dagli articoli ein, eine, ein con le loro declinazioni
Ausiliari (Verbi): Servono appunto di ausilio ad altri verbi (ad es. per formare tempi verbali
composti), e sono sein, haben, werden e i verbi modali (Ich muss es machen, Ich habe es gemacht,
Ich bin gekommen, Ich werde es tun)
Avverbio: E' una parola che determina un verbo, un aggettivo o un altro avverbio (Er singt schön,
Das sehr schöne Schloss ist beliebt, Er läuft wirklich schnell)
Avverbio interrogativo: Comprende parole come wann, wie, wo, woher, wohin, wofür,
womit, ecc.
Caso: E' la funzione che riveste un dato sostantivo (con relativo articolo e aggettivo) o pronome
all'interno della frase. I casi indicano se queste parti del discorso sono un soggetto, complemento
diretto o indiretto o esprimono un possesso. Il tedesco contempla quattro casi: Nominativo,
Accusativo, Dativo, Genitivo
Comparativo: E' la forma dell'aggettivo o avverbio che si usa per confrontare due o più cose (Sie
ist größer als er, Er fährt schneller als ich)
Complemento: Serve appunto a completare l'informazione relativa ad un nome o ad un verbo. Può
essere diretto o indiretto (Ich sehe ihn, Ich kaufe ihm ein Auto)
Composto: E' la combinazione di due o più sostantivi, verbi, ecc. (Hauptpostamt, kennen lernen)
Concordanza: E' la corretta relazione tra le parti del discorso, come ad es. tra soggetto e verbo o tra
aggettivo e nome
Congiuntivo: E' il modo che esprime serve ad esprimere dubbio, possibilità, condizioni non reali o
cortesia; corrisponde non solo al congiuntivo, ma anche al condizionale italiano. Si usa anche nel
discorso indiretto (Das könnte stimmen, Wenn ich könnte, würde ich kommen, Würden
Sie bitte so nett sein, Er sagte, er käme erst morgen)
Congiunzione: Le congiunzioni sono parole che servono a connettere le frasi tra loro (Ich
weiß, dass er heute kommt)
Congiunzione coordinativa: Sono le congiunzioni aber, denn, sondern, e und. Non influenzano
l'ordine della frase.
Congiunzione subordinativa: Sono subordinative le congiunzioni come daß, ob, weil, wenn. Con
esse il verbo va posto alla fine della frase, proprio perchè introducono frasi subordinate (Es ist
wahr, dass er auch kommen will.)
Costruzione participiale: Si tratta di informazioni aggiuntive costituite da aggettivi, avverbi, verbi,
nomi ecc. che vengono attribuiti ad un nome. Il tedesco ha la peculiarità di inglobare molti elementi
in questi costrutti posti prima del nome a cui si riferiscono. Per renderli in italiano bisogna ricorrere
ad una frase secondaria (Die schon seit ziemlich langer Zeit wartende Frau ging plötzlich weg)
Dativo: Costituisce l'oggetto indiretto del verbo (= il complemento di termime); indica cioè a chi è
rivolta l'azione compiuta dal soggetto (es.: Ich kaufe ihm das Buch). Il dativo si usa anche dopo le
prepositioni aus, außer, bei, mit, nach, seit, von, zu
Forma attiva: Si ha quando è il soggetto a compiere l'azione espressa dal verbo (Er schreibt den
Brief)
Forma passiva: Nella forma passiva il soggetto subisce l'azione espressa dal verbo (Ich wurde von
einem Hund gebissen)
Frase: E' l'unità più piccola del periodo. Il periodo può essere costituito anche da una sola frase (Er
kommt nach Hause) – Sinonimo: proposizione
Frase reggente: E' la frase che possiede autonomamente un senso compiuto (Er singt schön.) Sinonimo: frase principale
Frase relativa: Si tratta di una frase secondaria che fornisce un'informazione specifica su un nome
o un pronme (Der Mann, den du siehst, ist mein Vater)
Frase subordinata: E' una frase che dipende da altri elementi esterni per avere un significato
compiuto (es.: dass er hier ist, ob er kann) – Sinonimo: frase secondaria
Genere: Indica se un determinato nome è maschile (der), neutro (das) o femminile (die)
Genitivo: E' il caso che indica un possesso o relazione tra persone, animali o cose (Ich wohne im
Haus meiner Mutter, Peters Buch liegt hier, Das Dach unseres Hauses ist kaputt)
Imperativo: Questo modo verbale si usa per esprimere richieste, dare ordini o comandi (Geh in die
Küche!, Kommen Sie bitte um zwei)
Infinito: E' la forma base del verbo, che costituisce la voce nei dizionari e negli elenchi verbali
(lernen, machen, tun, wandern, sein)
Modo: Indica se il verbo è al congiuntivo, indicativo, interrogativo, o imperativo
Nome: E' la parte del discorso che designa persone, animali, cose, luoghi, idee e qualità. I nomi
tedeschi hanno un genere (maschile, neutro, femminile - der, das die), e presentano un caso
(Nominativo, Accusativo, Dativo, Genitivo). Possono essere singolari o plurali. I nomi nei dizionari
o altre liste di parole sono elencati al caso nominativo. - Sinonimo: sostantivo
Nominativo: E' il caso che designa il soggetto di una frase. Il soggetto è colui che svolge l'azione
attiva espressa dal verbo (Er macht es) e ne subisce la passiva (Das Kind wird gewaschen)
Numeri cardinali: Sono i numeri che usiamo per esprimere una data quantità di oggetti (eins, zwei,
drei, vier, fünf ...)
Numeri ordinali: Sono numeri che definiscono un dato ordine di cose (erst-, zweit-, dritt= primo, secondo, terzo)
Numero: Il numero riferito ad un nome o ad un pronome ci dice se questo è singolare o plurale
Participio: E' una forma verbale usata o come aggettivo o per formare un tempo composto. Il
participio presente si forma aggiungendo -d all' infinito (Sie hört das weinende Kind nicht,
Das fehlende Handtuch war schmutzig); Il participio passato di norma è formato dal prefisso ge- e
dalla desinenza -t, -et o -en (Sie hat es gehört, Er ist gekommen), ma vi sono alcuni verbi che non
ammettono il -ge (Ich habe studiert).
Parti del discorso: Si tratta dei singoli elementi della frase come il nome, il pronome, l'aggettivo
Periodo ipotetico: E' un periodo formato da due proposizioni, una principale ed una subordinata
introdotta da wenn (= se) ed indicante una condizione o una ipotesi (wenn das Wetter schön ist,
gehen wir spazieren)
Pleonastico: Si dice di elemento grammaticalmente o concettualmente non necessario
Possessivo: vedi genitivo
Predicato nominale: E' presente con determinati verbi come sein, heißen, werden. Il nome dopo
questi verbi è il predicato nominale ed è al caso nominativo. Il predicato Nominale e il soggetto
della frase coincidono (Ich bin ein kleiner Mensch)
Preposizione: E' un elemento di connessione tra le parti del discorso, che ne segnala la relazione
(es.: Er geht durch den Garten)
Pronome: E' la parte del discorso che sostituisce il nome (der Mann = er, das Haus = es, die Frau
= sie, die Leute = sie). I pronomi si comportano in modo identico ai nomi
Pronome interrogativo: Comprende wer e was, in tutte le loro forme
Pronome personale: I pronomi personali sono: ich, du, er, es, sie, wir, ihr, sie/Sie
Pronome relativo: E' il pronome (come "che" o "il quale") che introduce la frase relativa (Der
Mann, den du siehst, ist mein Vater)
Pronome riflessivo: E' un pronome che si riferisce al soggetto di una frase di cui è
complemento (Ich sehe mich im Spiegel, Ich kaufe mir Aspirin)
Soggetto: Vedi Nominativo
Superlativo: E' il grado più elevato di un aggettivo o avverbio (Sie ist die größte, Sie läuft am
schnellsten)
Tema verbale: E' quella parte del verbo a cui si aggiungono suffissi e desinenze necessari per la
coniugazione. Si tratta dell'infinito senza la sua desinenza en o n (lern, arbeit, tu, sei, hab)
Tempo: E' quella forma del verbo che indica il tempo in cui si svolge l'azione, e può essere
presente, passato o futuro
Verbi misti: Si tratta di verbi deboli irregolari, che mostrano cioè le caratteristiche sia dei verbi
regolari, sia degli irregolari. Presentano una mutazione della vocale tematica, ma hanno la
desinenza regolare (Es brannte gestern)
Verbi modali: Sono verbi ausiliari che indicano la modalità con cui vengono eseguite le azioni.
Essi sono: können, dürfen, müssen, sollen, wollen, mögen
Verbo: Parte del discorso esprimente azione, esistenza o evento (Er kommt schon, Der
Winter ist kalt, Es regnet bald).
Verbo debole: Si tratta di un verbo regolare. I verbi regolari si coniugano secondo determinate
regole (ich lernte, du lerntest, er/es/sie lernte, wir lernten, ihr lerntet, sie lernten)
Verbo finito: E' il verbo che contempla un soggetto e viene coniugato secondo le varie persone
(Ich will es machen, Ich gehe, Ich bin gekommen)
Verbo forte: E' un verbo irregolare. I verbi irregolari presentano, nella formazione del passato, una
mutazione del tema o delle desinenze (ich war, du warst, er/es/sie war, wir waren, ihr wart,
sie/Sie waren)