Tensione Ø Le funi sono dispositivi che permettono di trasmettere l’ azione di una forza applicata in un dato punto ad un punto diverso. Ø La fune viene considerata inestensibile e priva di massa ed il modulo della forza esercitata in un qualsiasi punto della fune è lo stesso in tutti i punti della fune Ø Se quindi applico una forza a un estremo di una fune tesa, questa risponde con una forza che si trasmette lungo la fune in modo tale che ogni punto della corda abbia accelerazione nulla relativamente a tutti gli altri. ⇒ le forze ai capi della corda sono uguali ed opposte Ø Q!uando un corpo viene tirato mediante una fune ancorata ad esso, la fune esercita una forza T sul corpo ! Ø La forza T è diretta lungo la fune nel verso di allontanamento dall’oggetto ed il modulo T di questa forza viene detta tensione della fune Ø La fune viene concepita solo come un collegamento tra i due corpi e questo concetto vale anche se la fune passa per una carrucola (o puleggia), La fune permette di “trasportare” le forze, e di cambiare la direzione della loro retta di azione. Esempio di tensione : carrucola Un facchino utilizza una fune passante attorno a due carrucole per sollevare un pianoforte del peso di 2000 N. Quale forza deve esercitare sulla fune? NB: Per funi di massa trascurabile il modulo della tensione è lo stesso in ogni punto della fune La forza applicata da facchino è uguale in modulo alla ! tensione della fune T FT = T Se consideriamo le forze applicate sul pianoforte avremo: ! ! ! ! ! ∑ F = ma = T + T + Fg ⇒ ma = 2T − mg Per far muovere il pianoforte dovremo avere: ma = 2T − mg ≥ 0 E quindi: ! mg FT = T ≥ 2 NB : per risolvere esercizi con carrucole potete immaginare di chiudere la carrucola in una scatola ed ad ogni fune uscente ed entrante associare una forza (tensione). Se il sistema è in equilibrio le forze uscenti e le forze entranti devono compensarsi sommandole come vettori. y Forze di attrito Ø La presenza delle forze di attrito fa parte dell'esperienza quotidiana. Ø Se si tenta di far scorrere un corpo su una superficie scabra, si sviluppa una resistenza allo scorrimento detta forza di attrito. Ø A livello microscopico l’attrito è dovuto alle microfusioni che si formano in corrispondenza delle asperità delle due superfici a contatto Ø La forza di attrito può essere schematizzata come una forza tangente alla superficie Attrito statico Consideriamo un oggetto poggiato sul pavimento su cui viene applicata una forza F orizzontale( per esempio verso sinistra) La forza di Attrito statico è la forza che contrasta F e che impedisce all’oggetto di muoversi Corpo in quiete (non viene applicata alcuna forza sul corpo oltre alla forza peso ed alla reazione vincolare) quiete Viene applicata una forza F < fsmax, Il corpo continua a rimanere fermo Aumentando F, fin quando F < fsmax, Il corpo continua a rimanere fermo F = fsmax, Il corpo continua a rimanere fermo Non appena F>fsmax il corpo comincia a muoversi Attrito dinamico Quando F ha superato fsmax, il corpo ha cominciato a muoversi con un’accelerazione nel verso della forza applicata e la forza di attrito diminuisce e viene detta Forza di attrito dinamica La forza risultante Fnet=F-fd determina un’accelerazione nel suo stesso verso ( 2° legge di Newton) F > fd Se riduciamo F fino ad avere che F=fd la forza risultante sarà nulla così come l’accelerazione ed il corpo procederà di moto rettilineo uniforme F = fd Se riduciamo ancora F (fino ad avere F=0 ) la forza risultante sarà solo la forza di attrito dinamico (che si oppone al moto) => l’accelerazione avrà verso opposto alla velocità => la velocità diminuirà fino ad annullarsi Attrito Sperimentalmente si trova che: La direzione della forza d’attrito è sempre parallela alla superficie ed il verso è sempre opposto al verso del moto ( o alla forza applicata che cerca di produrre il moto) L’intensità sia della forza di attrito statico che quella di attrito dinamico sono proporzionali al modulo della forza normale esercitata dalla superficie sul corpo f s ≤ f s max = µ s N f d = µd N ! fs = fs ! fd = fd ! N= N Dove : µ s = coefficiente di attrito statico ⎫ ⎬ µ d = coefficiente di attrito dinamico⎭ µs > µd I valori dei coefficienti di attrito µs e µd dipendono dalla natura delle superfici a contatto ed in prima approssimazione µd NON dipende dalla velocità tra le due superfici Attrito (riassunto) Esempio Attrito y ESEMPIO: Scatola contro il muro x Come può una forza orizzontale impedire ad un oggetto di muoversi verticalmente? 1) Ho bisogno di attrito 2) Devo premere abbastanza Corpo fermo ! ma = 0 ⎧max = F − N = 0 ⎨ ⎩ma y = −mg + µ s N = 0 ⇔ ! ! ! ! ! ma = F + Fg + N + f s = 0 ⎧F = N ⇒ µ s F = mg ⎨ ⎩µ s N = mg Si avrà quindi che se: µ s F ≥ mg La scatola NON scivola giù µ s F < mg La scatola scivola giù Esempio Piano inclinato con attrito Se un corpo di massa 10 kg rimane in equilibrio senza scivolare su un piano inclinato di un angolo α= 40° rispetto al piano orizzontale, ne deduciamo che soggetto ad una forza di attrito statico il cui coefficiente di attrito è maggiore o y uguale a: ! ⎧ma x = 0 ! 1)0.54 ! F = ma = 0 ⇒ ⎨ ∑ P = mg sinα ⎧ FN x 2)0.74 ⎩ma y = 0 ⎨ 3)0.84 ⎩Py = −mg cosα ! ! ! ! ! ! 4)0.94 ∑ F = ma = P + N + f Ftot s x = tan α ⎧ma x = Px - f s = +mg sinα - f s = 0 ⎨ ⎩ma y = Py + N = −mg cosα + N = 0 ⎧f s = + mg sinα ⎨ ⎩N = mg cosα Ma: mg sinα µs = mg cosα fs = µs N ! θ Fg θ mg sinα = µs mg cosα µs = tanα = tan 40° = 0.84 Forze di attrito viscoso Durante le lezioni precedenti.. Per studiare i moti di caduta libera o qualsiasi moto possa avvenire nell’esperienza quotidiana.. Tra le condizioni imposte c’è stata sempre quella di “trascurare la resistenza dell’aria” La presenza dell’aria infatti da vita ad una “forza resistiva” o di attrito viscoso su un corpo in movimento che si oppone sempre al moto… ed è quindi diretta sempre in verso opposto al moto stesso. Questa forza aumenta all’aumentare della velocità del corpo ma la sua dipendenza dalla velocità è complessa ed è funzione di molti parametri In generale la forza di attrito viscoso viene descritta mediante due diversi modelli: 1) Il primo modello valido in caso di basse velocità ( es: una sfera che cade nell’acqua). In questo modello la forza di attrito viscoso aumenta proporzionalmente con la velocità 2) Il secondo modello è invece valido quando si studia il moto di oggetti di grandi dimensioni che si muovo ad elevata velocità ( aereo, paracadutista, automobile). In questo modello la forza aumenta con il quadrato della velocità Forze di attrito viscoso a bassa velocità In certe condizioni un corpo (basse velocità) che si muove in un fluido (liquido o gas) è sottoposto ad un forza di attrito viscoso, ovvero ad una forza che si oppone al moto proporzionale alla velocità del corpo: dove b è una costante che dipende dalle proprietà del mezzo v L’accelerazione del corpo soggetta ! ! alla sola forza di attrito viscoso e’ data dalla seconda legge di Newton: Ftot = ma ! ! f = −bv ! a= ! Ftot ! fv ! ! dv b ! a= =− v dt m b ! = =− v m m m L’accelerazione dovuta all’attrito viscoso non è quindi costante, ma decresce con la velocità. La soluzione di tale equazione (differenziale di primo grado) è di tipo esponenziale decrescente: v v(t) = vo e ⎛b⎞ −⎜⎜ ⎟⎟t ⎝m⎠ ⎛b⎞ −⎜⎜ ⎟⎟t ⎝m⎠ dv de = vo dt dt = v0 ⋅ − b e m ⎛b⎞ −⎜⎜ ⎟⎟t ⎝m⎠ =− b vo e m ⎛b⎞ −⎜⎜ ⎟⎟t ⎝m⎠ =− b v m La velocità di un corpo in presenza di un fluido viscoso parte da un valore iniziale v0 e decresce esponenzialmente nel tempo => così anche l’accelerazione dovuta all’attrito viscoso => non si può avere una condizione di equilibrio statico perché fv =0 solo se v=0. Velocità limite Consideriamo il caso di un corpo di massa m che venga lasciato cadere in un fluido, assumendo che le uniche forza agenti siano la forza peso e la forza di attrito viscoso (es un corpo in acqua o un paracadutista). In tal caso l’equazione del moto è data (nella direzione verticale con y positive verso l’alto) da: Cioè: ! ! ! dv Ftot = Fg + fv ⇒ Ftot = ma = m = −mg + bv dt dv b = v− g dt m La soluzione è questa volta della forma: ⎛b⎞ ⎛b⎞ ⎛ −⎜⎜ ⎟⎟t −⎜⎜ ⎟⎟t ⎞ ⎝m⎠ m⎜ ⎝m⎠ ⎟ v(t) = −g 1− e + v0e ⎟ b ⎜⎝ ⎠ (provate a derivarla) Se il corpo parte da fermo, v0=0 e quindi l’equazione che descrive la velocità di un corpo che cade sotto l’azione della forza peso attraversando un fluido viscoso è: ⎛b⎞ ⎛ −⎜⎜ ⎟⎟t ⎞ m⎜ m v(t) = −g 1− e ⎝ ⎠ ⎟ ⎟ b ⎜⎝ ⎠ Velocità di caduta nel mezzo viscoso di un corpo che parte da fermo Per tempi lunghi rispetto a m/b l’esponenziale tende a 0 e la velocità cresce in modulo e tende ad un valore costante detto velocità limite: Velocità limite v(t → ∞) = vlim = −g m b Attrito viscoso per alte velocità • Per oggetti di grandi dimensioni che si muovo nell’aria con velocità elevate (aerei paracadutisti… palle da baseball) la forza di attrito viscoso ha modulo approssimativamente proporzionale al quadrato della velocità 1 2 fv = ρ DAv 2 • Dove: ρ = densità del fluido (aria) D = coefficiente di resistenza (che dipende dalla forma del corpo) A = area della sezione dell'oggetto in moto D può andare da valori molto bassi (es: 0.04 per una forma a goccia) a valori maggiori di 1 per oggetti di forma irregolare Velocità limite • Consideriamo ora il moto di un corpo in caduta libera su cui agisce la forza d’attrito dovuta alla presenza dell’aria : ! ! ! 1 Ftot = Fg + fv ⇒ Ftot = ma = mg − ρ DAv2 2 ! fv ! fv 1 ρ DA 2 a=g− v 2 m Da questa equazione differenziale si può ricavare la funzione che descrive la velocità nel tempo. Si può inoltre determinare la velocità limite per la quale fv compensa totalmente la forza gravitazionale (cioè la velocità per la quale a=0) 1 ρ DA 2 a = −g + vL = 0 ⇒ 2 m vL = 2mg ρ DA Velocità limite Il moto circolare e la seconda legge di Newton Un corpo che si muove con velocità in modulo costante v e lungo una traiettoria circolare di raggio r subisce un’accelerazione centripeta ac =v2/r Se c’è un’accelerazione deve esserci una FORZA Risultante non nulla che genera tale variazione del moto FORZA CENTRIPETA diretta verso il centro della circonferenza, sempre ortogonale alla velocità e di modulo pari a: v2 Fc = m r FORZA CENTRIPETA La forza centripeta NON è un nuovo tipo di forza, ma è una qualsiasi forza che causa un’accelerazione centripeta, imponendo al corpo un moto lungo una traiettoria circolare Esempi di forza centripeta (1) Palla trattenuta da un filo: La palla di massa m tenderebbe a mantenere il moto lungo un percorso rettilineo ( per la prima legge di Newton), ma il filo impedisce questo moto esercitando una forza radiale sulla pallina che lo mantiene sulla traiettoria circolare => è la tensione del filo che causa il moto circolare ! ! Fc = T Se si spezza il filo, e viene a mancare la tensione la pallina procederà di moto rettilineo uniforme con direzione e velocità date dalla velocità all’istante della rottura (vedi il lancio delle “bolas”) Giostra Rotor: Quando la giostra comincia a girare, le persone all’interno (poggiate già alla parete) tenderebbero per inerzia a rimanere al loro posto originario, ma il pavimento ruota e la parete le costringe a girare ! ! Fc = N Esempi di forza centripeta (2) Satellite che orbita intorno alla terra: Forza gravitazionale: ogni particella nell’universo attrae un’altra particella con una forza che è direttamente proporzionale al prodotto delle due masse ed inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza e la forza è diretta lungo la congiungente le due masse ! m1m2 Fg = G 2 rˆ r G=6,67· 10-11 Nm2 / kg2 Il satellite sarà vincolato a ruotare intorno alla Terra a causa della sua attrazione gravitazionale ! ! msatellite ⋅ mterra Fc = Fg = G rˆ 2 (Rterra + h)