Unità Semplice di MST (Malattie Sessualmente Trasmissibili

Unità Semplice di MST
(Malattie Sessualmente Trasmissibili)
Responsabile Dott. Andrea Barelli
Azienda ULSS12 Veneziana
U.O. di Malattie Infettive e Tropicali
Dip. Medicina Clinica
Ospedale dell’Angelo - Mestre
Ospedale S. Giovanni e Paolo -Venezia
Malattie Sessualmente Trasmesse
Sempre infezioni (IST)
Talora malattie (MST)
INFEZIONE (definizione)
= Penetrazione e moltiplicazione di
microrganismi
(virus, batteri miceti, protozoi, metazoi)
in un macrorganismo
(pianta, animale, uomo)
L'infezione è la premessa per lo sviluppo di
una malattia infettiva
MALATTIA INFETTIVA (definizione)
Contagio da parte di
agenti infettivi
dell'organismo umano
sintomi caratteristici
di quella specifica malattia
(patologia)
Infezione  malattia
La sola presenza di un determinato
microrganismo nel corpo umano non
significa sempre malattia (infezione)
La malattia è il risultato della complessa
interazione tra ospite (sistema immunitario)
ed agente infettivo
MALATTIE INFETTIVE E MORTALITA’
NEL MONDO
“1/4 delle morti è dovuto a malattie infettive”
WHO/OMS 2012
AIDS:
 quarta causa di morte globale
 seconda causa di morte per malattia infettiva
Worldwide mortality due to infectious diseases
WHO/OMSWorld Health 2012

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
All infectious diseases
1 Lower respiratory infections
2 AIDS
3 Diarrheal diseases
4 Tuberculosis
5 Malaria
6 Measles
7 Pertussis
8 Tetanus
9 Meningitis
10 Syphilis
11 Hepatitis B
12 Tropical diseases
25.9%
3.9%
2.8%
1.8%
1.6%
1.3%
1.1%
0.5%
0.4%
0.3%
0.3%
0.2%
0.2%
SORGENTI DI INFEZIONE
Soggetto (uomo o animale) che elimina i
parassiti consentendone la trasmissione
all’ospite recettivo
soprattutto: uomo malato (animali  ZOONOSI)
ma anche: portatori (uomini o animali) sani,
convalescenti, cronici
TRASMISSIONE DELLE INFEZIONI
DIRETTA
per contatto
INDIRETTA
parassita soggiorna più o
meno a lungo nell’ambiente
(sorgente  ospite)
catene di trasmissione  prevenzione
PREVENZIONE DELLE
MALATTIE INFETTIVE
insieme di comportamenti che prevengono le
infezioni e l’insorgenza di malattie infettive
 interruzione delle catene di trasmissione
(sorgente  ospite)
Prevenzione “rischio infettivo”
Agente infettivo
Prevenzione
primaria
Infezione
Prevenzione
secondaria
Malattia
Diversi tipi di prevenzione
comportamento
aspecifica 
educazione sanitaria
attiva
specifica

(vaccini)
immunita’
passiva (sieri)
fattori influenti sulla prevenzione
Il progresso sociale ed economico ed il
conseguente miglioramento delle condizioni
igieniche, dei sistemi di preparazione e
conservazione del cibo e dell’acqua, hanno
rappresentato i capisaldi della lotta alle infezioni
Le vaccinazioni sistematiche hanno permesso
l’eradicazione di alcune malattie
ed il sensibile aumento della vita media
Prevenzione 
massimo impatto sulla salute
con minori risorse
MST - IST
Malattie infettive a trasmissione diretta
Le MST costituiscono uno dei più seri
problemi di salute pubblica in tutto il
mondo, sia nei paesi industrializzati
che in quelli in via di sviluppo
Epidemiologia delle MST

Secondo le stime WHO le MST hanno una
incidenza annua di 333 milioni di casi
escludendo l’AIDS

L’incidenza delle MST nel mondo è in continuo
aumento (maggiore mobilità, rapporti sessuali
precoci, più partners).

WHO ha incluso la lotta alle MST tra le
assolute priorità di salute pubblica
Prevenzione delle MST

comportamenti sessuali responsabili
(informazione, uso del preservativo)

Diagnosi delle infezioni

Screening partner sessuali
Che sintomi danno?
Le MST si possono manifestare a livello genitale con:







prurito
bruciori
arrossamenti
piccole escrescenze
vescicole
ulcere
anomale secrezioni genitali
Possono essere causa di altre
patologie a distanza di tempo?
In assenza di terapia queste infezioni
possono persistere per lunghi periodi
dando talora luogo ad infezioni croniche
e potenziali danni irreversibili.
Elenco MST
Agente eziologico
(Microrganismo responsabile)

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


HSV-1
HSV-2
Cytomegalovirus
HPV
HAV
HBV
HCV
HIV
Treponema pallidum
Neisseria gonorrhoeae
Haemophilus ducreyi
Chlamydia trachomatis
Calymmatobacterium
granulomatis
malattia

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
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
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
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
Herpes simplex tipo 1
Herpes simplex tipo 2
Infezione da CMV
Condilomatosi; neoplasie
Epatite virale A
Epatite virale B
Epatite virale C
AIDS
Sifilide
Gonorrea
Ulcera venerea
Linfogranuloma venereo uretriti
PID
Granuloma inguinale
Elenco MST (2)
Agente eziologico
(Microrganismo responsabile)

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








Campylobacter fetus
Shigella spp.
Gardnerella vaginalis
Ureaplasma urealyticum
Mycoplasma hominis
Bacteroides
Candida albicans, C. tropicalis
Trichomonas vaginalis
Giardia lamblia
Entamoeba histolytica
Sarcoptes scabiei
Phtirus pubis
malattia
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
Proctite
Enterite
Vaginosi
Uretrite o colpite
Uretrite o colpite
Vaginite
Candidasi genitale
Tricomoniasi
Giardiasi
Amebiasi
Scabbia
Pediculosi
Quali le MST più frequenti in
Italia?
Le più frequenti MST in Italia sono:
 la condilomatosi genitale
 le vaginiti batteriche
 le uretriti maschili batteriche
90% in eterosessuali, l'8% in omosessuali
Come curarsi?
Fortunatamente per la maggior parte di
queste malattie sono oggi disponibili
terapie semplici ed efficaci a base di
antibiotici ed antivirali.
Proprio perché queste infezioni si
trasmettono attraverso i rapporti
sessuali, è fondamentale che anche il
partner effettui controlli, anche in
assenza di sintomi specifici (infezione).
MST E MODALITÀ DI TRASMISSIONE



HIV
HBV
HCV
sistemiche
tr. parenterale



HSV
HPV
SIFILIDE
sistemiche
tr. contatto

SCABBIA
cutanea
tr. contatto
HIV/AIDS
L'AIDS è una sindrome clinica caratterizzata
da un progressivo deterioramento del sistema
immunitario causato dal Virus HIV.
Questo stato degenerativo progredisce finché
il sistema immunitario diventa incapace di
contrastare l’attacco di alcuni microrganismi
(opportunisti), portando all’insorgenza di gravi
infezioni e tumori.
“sieropositivo”
Con il termine “sieropositivo” si intende
comunemente una persona che ha nel
sangue gli anticorpi anti-HIV. Chi è
sieropositivo può trasmettere il virus ad
altre persone.
 Lo stadio di sieropositività è un stato
latente e solitamente asintomatico che
precede la fase conclamata (AIDS).

Le MST possono favorire il contagio
del virus HIV?

La presenza di un'infezione genitale
aumenta la probabilità di contagiarsi con
il virus HIV

Secondo i dati del Sistema di
Sorveglianza Nazionale, il 9,5% dei
soggetti con MST in Italia è anche
HIV-positivo.
MST e AIDS

Le lesioni e le infiammazioni genitali
date dalle diverse MST aumentano
consistentemente il rischio di
trasmissione dell’AIDS.
Epidemiologia mondiale HIV
Global Report 2012 UNAIDS stima le
persone infettate da HIV nel mondo in
34,0 milioni (oltre 30 milioni nei Paesi in
via di sviluppo; 1,8 milioni decedute per
AIDS)
HIV in Italia
ISS 2010

Persone con infezione da HIV (stima): 157.000

nel 2010 diagnosticati 5,5 nuovi casi di infezione da HIV
ogni 100.000 residenti (rapporto italiani/stranieri = 1/5)

Quasi una persona su tre diagnosticate come HIV
positive è di nazionalità straniera

il contagio è diminuito tra i tossicodipendenti mentre
cresce la trasmissione per via sessuale

Nel 2010 la maggioranza delle nuove infezioni è
attribuibile a contatti sessuali non protetti (80,7% di tutte
le segnalazioni; eterosessuali 49,8%, MSM 30,9%)
Analogamente ad altre nazioni europee, si stima
che un sieropositivo su quattro non sappia di
essere infetto.
Attualmente, in Italia la principale via di
trasmissione è rappresentata dai contatti
sessuali non protetti, che tuttavia non vengono
sufficientemente percepiti come a rischio, in
particolare dalle persone di età matura.
Liquidi biologici in grado di trasmettere
l’infezione da HIV

sperma, secrezioni vaginali. sangue, latte
materno

non è necessario il contatto con ferite aperte
o piccoli traumi: è sufficiente il contatto del
virus con le mucose intatte
Come si trasmette?

Con rapporti sessuali non protetti: sono a
rischio. TUTTI i tipi di rapporto (orale, anale,
vaginale). Un solo contatto sessuale può
provocare il contagio

Tramite scambio di siringhe, rasoi, spazzolini o altri
oggetti che possano venire a contatto con il sangue
Con trasfusioni di sangue infetto
Tramite passaggio del virus dalla madre sieropositiva
al bambino durante il parto o l’allattamento


Rischio HIV
Il rapporto sessuale ricettivo non protetto con
una persona HIV+ ha una probabilità di infezione
che varia:
tra lo 0,05% e lo 0,2% se vaginale e
tra lo 0,3% e lo 0,8% se anale
Il sesso attivo, sia anale che vaginale, ha una
probabilità di contagio tra lo 0,03% e lo 0,09%
Inoculo di ago contaminato in vena 0.7%
Che il sesso orale venga definito “pratica sessuale a
basso rischio” è dovuto solo al fatto che non è stato
possibile monitorare e isolare i casi di contagio mediante
questa pratica.
Il sesso orale non è una pratica esente da contagio HIV
anche se ha un rischio minore degli altri rapporti.
Queste percentuali vengono aumentate da qualsiasi
infiammazione o infezione dei genitali o dell’ano ed ancor
più se ci sono ulcere o ferite, piuttosto frequenti nel sesso
anale.
Come NON viene trasmesso?
Tramite contatto cutaneo attraverso la
pelle integra, carezze e baci
 Attraverso la puntura di insetti
 Tramite starnuti o colpi di tosse
 Nei servizi igienici
 Utilizzando stoviglie comuni
 Sui mezzi di trasporto
 Tramite asciugamani

Come si previene?

Utilizzando sempre il profilattico durante qualsiasi tipo
di rapporto sessuale (orale, anale, vaginale)

Rapporti sessuali “responsabili”: basso numero di
partner, conoscenza dello stato di salute del partner
Utilizzando il profilattico fin dall’inizio del rapporto
sessuale (anche durante i rapporti orali)
Effettuando il test periodicamente (ogni 6 mesi) se si
hanno rapporti occasionali e frequenti con più persone
Utilizzando siringhe sterili monouso, che non vanno
scambiate con altre persone
Tramite profilassi post-esposizione in seguito a contatto
accertato con materiale infetto




Prevenzione HIV

Comportamentale
SI

Vaccino
NO !!!

Profilassi post-esposizione (ppe)
si
!!!
Epatite B (HBV)
“Epatite”: stato di infiammazione del fegato
dovuto a diversi fattori o a sostanze tossiche
(alcool, farmaci, sostanze chimiche, virus e altri
microbi)
Spesso asintomatica. A volte affaticamento,
nausea, vomito, feci chiare, ittero, urine scure,
dolore al fianco destro.
In casi rari l’Epatite B ha un decorso detto “fulminante" e in
pochissimi giorni si va incontro al coma e alla morte
(0.1%).
Circa il 10% diventa portatore cronico, contagioso per via
sessuale. Con il tempo si può avere un’infiammazione
cronica che può trasformarsi in cirrosi epatica
Rischio HBV
La sorgente d’infezione è rappresentata da
soggetti affetti da malattia acuta o da portatori
d’infezione cronica, che hanno il virus nel
sangue ma anche in diversi liquidi biologici:
saliva, bile, secreto nasale , latte materno,
sperma , muco vaginale ecc..
L’Italia ha una prevalenza di portatori cronici
(HBsAg +) intorno ad 1,5%
Prevalenza di HBsAg tra gravide
per area di provenienza
Intensa immigrazione da aree di elevata
endemia per HBV come l’Est Europeo,
l’Africa sub-sahariana, la Cina
Italiane
Immigrate
1.4%
5.9%
Trasmissione HBV

La circolazione del virus avviene
prevalentemente per via sessuale (omo
ed etero, prostituzione) ed in misura
minore attraverso l’uso di droghe ev

Nuovi rischi di contagio: piercing e
tatuaggio

PREVENIBILE: VACCINO
Prevenzione HBV

Comportamentale
SI
!!!

Vaccino
SI
!!!

Profilassi post-esposizione (Ig)
si
Epatite C (HCV)
ha una bassa probabilità di essere trasmessa
tramite rapporti sessuali, anche se esiste la
possibilità che avvenga
il virus viene trasmesso soprattutto tramite
scambio di sangue, non tramite contatto cutaneo
il 70% delle persone contagiate da questo virus
non ha sintomi; quando compaiono, sono gli
stessi della epatite A o B
cronicizza nella stragrande maggioranza dei casi
e questo può portare a cirrosi e cancro del fegato
Rischio HCV
La prevalenza è inferiore al 3% nei
soggetti di età inferiore ai 50 anni
aumenta con il crescere dell’età, con
punte di oltre il 40% tra gli
ultrasessantenni in alcune aree.
Contrariamente all’epatite B, la trasmissione
sessuale di HCV è poco efficiente, benché la
confezione con HIV ne potenzi il rischio.
L’uso di droghe per via parenterale costituisce
un rischio elevato (fino all’80% di td HCV +)
Piercing e tatuaggio
Prevenzione HCV

Comportamentale
SI
!!!

Vaccino
NO !!!

Profilassi post-esposizione
no
Herpes simplex (HSV)

Infezione virale cronica sessualmente
trasmissibile.

La trasmissione può essere asintomatica.
Agente patogeno è l’Herpes simplex virus
HSV1 infetta soprattutto la parte superiore (volto /
labbra).
HSV2 responsabile soprattutto dell’herpes nelle
regioni genitali.
Il contagio interessa prevalentemente giovani adulti di
entrambi i sessi.




Herpes genitale: aspetti clinici
primo episodio





durata tra i 5 ed i 7 giorni
eritema/dolore/vescicole
disuria /vulvovaginite acuta
febbre/malessere /mialgia
linfoadenopatia inguinale monolat.
LESIONI MUCO CUTANEE:
 arrossamento
 vescicole/pustole (con erosione e/o ulcerazione)
 croste
Herpes genitale: aspetti clinici
recidive


simile al primo episodio, si differenzia per la
durata e l’intensità (manifestazioni cliniche che
risultano attenuate e si risolvono in un lasso di
tempo più breve)
la frequenza spesso è molto alta, fino a 8-10
volte/anno
LESIONI MUCO CUTANEE:
 simili a quelle del primo episodio ma
generalmente meno gravi
Herpes genitale
Malattia
(20%)
Asintomaticità
+ sierologica
(80%)
Herpes genitale
20%  MANIFESTAZIONI TIPICHE
60%  MANIFESTAZIONI ATIPICHE
20%  NESSUNA
RICORRENZA
TUTTI (+ o -)  VIRAL SHEDDING
(quindi rischio contagio)
Prevenzione HSV

Comportamentale
si

Vaccino
NO !!!

Profilassi post-esposizione
no

Profilassi recidive
(si)
Sifilide
È causata da un batterio (Treponema
pallidum)
La sifilide si può presentare in una delle
quattro diverse fasi: primaria, secondaria,
latente e terziaria; può presentarsi anche
come malattia congenita.
Si trasmette principalmente per contatto
sessuale o durante la gravidanza dalla madre
al feto.
La spirocheta è in grado di passare attraverso
le mucose intatte o attraverso la cute
danneggiata.
È quindi trasmissibile attraverso contatti orali e
attraverso rapporti sessuali vaginale e anali.
Circa il 30 e il 60% delle persone esposte alla
sifilide primaria o secondaria contrarranno la
malattia
Se non trattata, l'infezione, ha una mortalità
che va dall'8% al 58%.
I sintomi della sifilide sono oggi meno gravi
grazie alla diffusa disponibilità di trattamenti
efficaci.
Con il trattamento precoce si verificano poche
complicazioni.
La sifilide aumenta il rischio di trasmissione
dell'HIV da due a cinque volte e la coinfezione
è frequente (30-60%)
Scabbia
Causata da un parassita della pelle, il
Sarcoptes scabiei, un acaro invisibile a
occhio nudo che scava cunicoli sotto la
cute umana e vi depone le uova
Si trasmette tramite contatto prolungato
con una persona infetta, con lenzuola
infestate dal parassita, con indumenti
contaminati
Manifestazioni cutanee

Sulla cute compaiono lesioni di vario tipo
corrispondenti ai cunicoli scavati
dall’acaro o provocate da grattamento.

Le zone più frequentemente colpite
sono: gli spazi fra le dita delle mani, i
polsi, i gomiti, le ascelle, la regione sotto
mammaria, l’addome, i genitali maschili
e le natiche.
Se si è venuti in contatto con una persona affetta
da Scabbia è consigliabile:




effettuare il trattamento preventivo consigliato dal
medico, dopo il bagno o la doccia
sostituire la biancheria personale, le lenzuola e gli
asciugamani dopo ogni applicazione
lavare la biancheria in lavatrice a temperatura
superiore ai 60° C
porre in un sacco impermeabile tutto ciò che non
è lavabile ad alte temperature (coperte, cuscini,
capi in lana), lasciarlo chiuso per almeno 48 ore e
poi esporlo all’aria. L’acaro non può sopravvivere
a lungo lontano dalla pelle umana.
attraversando la strada
senza guardare
si può vivere a lungo o
…morire subito.
Meglio guardare bene!
“Secondo le tue conoscenze quali delle seguenti
malattie si possono trasmettere attraverso i
rapporti sessuali?” (Possibili più risposte)
98%
96%
AIDS
19%
17%
gonorrea
40%
35%
41%
40%
sifilide
epatite virale
anem ia m editerranea
3%
4%
alcuni tum ori
non so
F
M
8%
12%
2%
4%
0%
Dati mancanti: 0,2%
50%
100%
“Secondo le tue conoscenze come si può
prendere l’AIDS?” (Possibili più risposte)
80%
75%
avendo rapporti sessuali senza preservativo
57%
da madre a figlio durante la gravidanza
51%
12%
14%
stringendo la mano di una persona malata
35%
39%
nei bagni pubblici
66%
usando lo stesso ago o siringa
60%
34%
attraverso la puntura di zanzare o altri insetti
40%
28%
29%
facendo un esame del sangue
50%
donando il sangue
45%
0%
50%
M
Dati mancanti: 10%
100%
F
“Secondo le tue conoscenze come si può
prendere l’EPATITE VIRALE?” (Possibili più
risposte)
avendo rapporti sessuali senza
preservativo
35%
32%
da madre a figlio durante la
gravidanza
stringendo la mano di una persona
malata
38%
42%
30%
35%
37%
36%
nei bagni pubblici
37%
usando lo stesso ago o siringa
42%
attraverso la puntura di zanzare o
altri insetti
facendo un esame del sangue
donando il sangue
0%
45%
50%
30%
36%
35%
37%
50%
M
Dati mancanti: 12%
100%
F