DR. GAETANO GIOVI MEDICO CHIRURGO SPEC. IN PSICOTERAPIA GALLARATE VIA MAGENTA 3 TEL 3496783330 e-mail:[email protected] SISTEMA NERVOSO Il sistema nervoso è diviso in due sistemi principali il centrale ed il periferico. Il sistema centrale(cervello, cervelletto, tronco encefalico ) è costituito prevalentemente dalle cellule nervose e dai loro prolungamenti, che si raggruppano in aree funzionalmente specifiche, ma correlate fra loro, con il compito di ricevere ,elaborare e modulare le informazioni che giungono dalla periferia per formulare, in frazioni infinitesimali di secondo, l’ adeguata risposta. Il sistema periferico è costituito prevalentemente dai sensori ( per le variazioni termiche, tattili, visive, uditive, della pressione, del ritmo cardiaco, ecc. ecc.) che rilevano l’informazione, dagli effettori che ricevono ed attuano la risposta proveniente dal sistema nervoso centrale. Inoltre appartiene al sistema periferico la rete dei nervi , che provvede al trasporto delle informazioni in entrambe le direzioni, con scambi, stazioni di controllo, ecc. ecc. A COSA SERVE? Semplicemente a tenere in contatto l’organismo con l’ambiente , al fine di permettere allo stesso , nel suo insieme, di vivere al meglio delle sue possibilità. Quindi il sistema nervoso di qualsiasi essere vivente funziona in un modo molto complesso utilizzando una rete fittissima di connessioni che servono ad elaborare, modulare, amplificare, ridurre gli stimoli provenienti dalla periferia al centro, per formulare le più adeguate risposte, in tempi strettissimi, anche se poi il risultato non è detto che sia sempre positivo. Il solo assumere una posizione qualsiasi(eretta, seduta o sdraiata fa poca differenza), ad esempio, implica un continuo invio di informazioni dalla periferia al centro inerenti la posizione in ogni frazione infinitesimale di secondo e, nella stesso tempo, contempla l’ inviare dal centro alla periferia gli impulsi adeguati a tutti i muscoli(il cui numero totale è nell’ordine delle centinaia), per permettere la posizione stessa. Non sempre la risposta è sufficiente o adeguata: infatti, ad esempio, per cercare di mantenere l’equilibrio in una situazione critica…si può anche cadere! DA CHE COSA È COMPOSTO IL SISTEMA NERVOSO? -dalle cellule nervose dette anche neuroni, che formano la sostanza grigia, - dagli assoni o neuriti ,cioè prolungamenti delimitati anch’essi dalla membrana cellulare che nascono, uno solo per cellula, da un cono di emergenza -dai dendriti – che sono delle estroflessioni(tipo a dita di guanto) che nascono numerosi dalla superficie del corpo cellulare e delimitati anche loro dalla membrana cellulare che li tiene in comunicazione con il corpo cellulare -dalla guaina mielinica di colore bianco, che fa da isolante e velocizza la trasmissione . Fascia il neurite poco dopo il cono di emergenza e fino alla sinapsi, -dalla sostanza bianca ,che si forma per raggruppamento in aree dei neuriti. Il colore bianco è dovuto alla guaina mielinica bianca che ricopre i neuriti stessi. -dai nervi, che possono essere molto lunghi e sono bianchi anche loro. -dalle sinapsi che sono organelli veri e propri, che permettono la trasmissione degli impulsi da una cellula nervosa ad un’altra cellula (sempre nervosa o di altro genere:muscolare, cardiaca ,intestinale, ghiandolare, vasale, ecc) neurone E’ costituito dal corpo cellulare(pirenoforo), delimitato da una membrana cellulare, contiene il nucleo e produce i neurotrasmettitori. Lungo la membrana cellulare si forma e corre l’impulso elettrico formatosi in base all’impulso ricevuto. La superficie del neurone non è regolare perché presenta delle estroflessioni(tipo dita di guanto) che si chiamano dentriti e che ricevono gli impulsi(informazioni)che vengono dalla periferia. In un punto del corpo cellulare si forma un cono di emergenza da dove, in effetti, emerge l’assone o neurite che va verso la periferia per portare l’impulso di risposta che viaggia lungo la membrana, protetta e isolata dalla guaina mielinica. assone o neurite E’ un prolungamento che nasce dal corpo cellulare e può essere estremamente corto o lungo( anche nell’ordine dei metri). E’ delimitato dalla membrana cellulare che è la continuazione di quella del corpo. Lungo la membrana del corpo cellulare si forma e si diffonde l’impulso elettrico, che si propaga alla membrana dei neuriti per raggiungere la periferia. All’interno del neurite si spostano i neurotrasmettitori- che si sono assemblati nel corpo cellulare- per raggiungere l’estremità del neurite stesso. Poco dopo il cono di uscita, il neurite viene ricoperto dalla guaina mielinica, che perde poco prima di entrare in contatto(sinapsi) con la cellula ricevente. Persa la guaina mielinica, il neurite si allarga a bottone(bottone sinaptico) Il neurite può anche dividersi in più parti e dare origine a più bottoni sinaptici. dentriti neurite dentriti Pirenoforo 1 2 A dentriti B neurite C Pirenoforo Parte finale neurite neurotrasmettitori D neurotrasmettitori sinapsi neurotrasmettitori Nella figura 1 si vede il neurone “tipo” con tanti dendriti ed un assone solo. I punti bianchi sono i neurotrasmettitori che vengono assemblati e quelli gialli i loro trasportatori Nella figura 2 si vede in neurite della figura 1 che si allarga a bottone e forma la sinapsi. I cordoncini bianchi fanno vedere il trasporto dei neurotrasmettitori e le bolle sono le vescicole che contengono il neurotrasmettitore. sinapsi E’ un vero e proprio organo di trasmissione costituito dalla parte terminale del neurite(bottone sinaptico) e da quella del dentrite. Fra queste due, c’è un spazio infinitesimale, detto spazio sinaptico. Nel bottone sinaptico si raccolgono le vescicole che contengono i neurotrasmettitori provenienti dal corpo cellulare che si “addossano” alla membrana cellulare. L’impulso elettrico, che arriva al bottone lungo la membrana dell’assone, provoca l’ apertura delle vescicole ed il versamento dei neurotrasmettitori all’interno dello spazio sinaptico. Il neurotrasmettitore che può avere azione eccitante o inibente, riversato nello spazio , verrà captato e riconosciuto dallo specifico recettore. Il recettore permetterà la nascita di un nuovo impulso elettrico . In poche parole, in questo strumento di trasmissione che è la sinapsi ,avviene che l’ impulso elettrico che arriva tramite il neurite, è trasformato in segnale biochimico, che a sua volta viene ritrasformato in un impulso elettrico dalla cellula ricevente. SCHEMA DI SINAPSI neurite Neurotrasmettitori Scissi nelle loro componenti Bottone sinaptico neurotrasmettitori recettori Estremità dentrite oppure parte di superficie di corpo cellulare neurotrasmettitori Sono sostanze chimiche che possono avere una funzione di eccitazione o di inibizione. Gli eccitatori principali sono adrenalina, serotonina, acetilcolina, dopamina . L’inibitore principale è l’acido amminobutirrico, detto più comunemente GABA. IL neurotrasmettitore ,svolta la sua funzione, in parte viene riassorbito dal bottone dell’assone così com’è pronto per essere riutilizzato subito(costituendo una specie di riserva “pronto uso”) grazie a sostanze che favoriscono il riassorbimento ed in parte viene scomposto tramite le MAO(MonoAmminOssidasi) nei suoi elementi essenziali che vengono riassorbiti, a loro volta, dal neurite . Dal quantitativo di eccitatore od inibitore che si trova nello spazio sinaptico, dipenderà il buon funzionamento della trasmissione, dove l’alternarsi di impulsi eccitatori o inibitori o modulatori garantiranno sempre una risposta adeguata al fenomeno registrato in quel momento. COSA SUCCEDE QUANDO LE SINAPSI NON FUNZIONANO AL MEGLIO? Capita che per vari motivi, le sinapsi di determinate aree non funzionino più bene, o perché siamo in presenza di una mancanza di eccitatori che porterà di fatto ad un effetto inibitore o perché siamo in presenza dell’esatto opposto, cioè la mancanza di neurotrasmettitori inibitori che porterà di fatto ad un effetto di fatto eccitatore. COME POSSIAMO INTERVENIRE FARMACOLOGICAMENTE? In entrambi i casi si potrà intervenire con sostanze che: - riducono la distruzione dei neurotrasmettitori per cui ne rimangono in maggior quantità nello spazio sinaptico - favoriscono il riassorbimento del neurotrasmettitore per cui ce n’è di più a disposizione nel bottone sinaptico - agiscono sui recettori potenziandone la risposta - favoriscono l’aumento della produzione dei neurotrasmettitori stessi. PERCHE’ CI SONO SEMPRE GLI EFFETTI COLLATERALI? Perché i farmaci non possono fare distinzione fra le cellule nervose situate nelle varie aree cerebrali o all’interno degli organi, per cui la loro azione è su tutte le cellule perché la neurotrasmissione avviene per tutte nello stesso modo . Il valium, per esempio, lo usiamo per sedare gli stati ansiosi o come ipnoinducente, ma lo si usa anche per gli esami endoscopici del tubo digerente per rilassare la muscolatura dell’intestino e facilitare il passaggio dello strumento e la distensione delle pareti del tubo digerente(esofago, stomaco, intestino). I farmaci, pur cercando di essere selettivi il più possibile, non lo possono essere più di tanto e quindi agiscono sui recettori del sistema nervoso ,ma anche su quelli del cuore o dell’intestino, dei vasi sanguigni , ecc. ecc. ed è per questo che ci sono sempre effetti collaterali. ESISTONO SOSTANZE CHE NON DANNO EFFETTI COLLATERALI? Allo stato attuale dell’arte, non esistono sostanze naturali, artificiali o di sintesi che abbiano un’azione fisiologica reale(escluso dunque l’effetto placebo),che non abbiano effetti collaterali- più o meno gravi,anche se questi possono essere influenzati da fattori che dal punto di vista biologico e fisiologico non c’entrano per nulla con l’azione del farmaco stesso(vedi la lettura del foglietto di un farmaco). Ma questa è un’altra storia. Dr. Gaetano Giovi