UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PAVIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL FARMACO MASTER DI II LIVELLO IN “PRODOTTI NUTRACEUTICI: PROGETTAZIONE, SVILUPPO FORMULATIVO, CONTROLLO E COMMERCIALIZZAZIONE” Coordinatore: Prof.ssa Maria Daglia ATTIVITA’ ANTIBATTERICA E CARATTERIZZAZIONE CHIMICA DI ESTRATTI DI PIANTE MEDICINALI TRADIZIONALI DELL’ ECUADOR Candidata: Dott.ssa Patricia Alexandra Chávez Carvajal Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Maria Daglia ANNO ACCADEMICO 2012-2013 INDICE 1. INTRODUZIONE .................................................................................................................... 1 1.1. Medicina tradizionale ....................................................................................................... 1 1.2. Medicina complementare e alternativa ............................................................................. 1 1.3. L'uso tradizionale delle piante medicinali ........................................................................ 2 1.4. Medicina tradizionale nel mondo ..................................................................................... 4 1.5. Medicina tradizionale nei paesi latino-americani ............................................................. 4 1.6. Medicina tradizionale nell’Ecuador .................................................................................. 5 2. LO SCOPO DELLA RICERCA .............................................................................................. 8 3. DESCRIZIONE ETNOBOTANICA DELLE PIANTE ........................................................ 10 3.1. Famiglia Asteraceae ........................................................................................................ 10 3.1.1. Descrizione botanica................................................................................................ 10 3.1.2. Classificazione e distribuzione ................................................................................ 10 3.1.3. Piante e prodotti d’interesse economico .................................................................. 11 3.1.4. Ambrosia arborescens Mill ..................................................................................... 11 3.1.5. Chuquiraga jussieui J.F. Gmel ................................................................................ 12 3.2. Famiglia Myrtaceae ........................................................................................................ 12 3.2.1. Descrizione botanica................................................................................................ 12 3.2.2. Classificazione e distribuzione ................................................................................ 13 3.2.3. Piante e prodotti d’interesse economico .................................................................. 13 3.2.4. Myrcianthes hallii (Berg) McVaugh ....................................................................... 14 3.3. Famiglia Solanaceae ....................................................................................................... 14 3.3.1. Descrizione botanica................................................................................................ 14 3.3.2. Classificazione e distribuzione ................................................................................ 15 3.3.3. Piante e prodotti d’interesse economico .................................................................. 15 3.3.4. Solanum americanum Mill ...................................................................................... 15 3.4. Famiglia Tropaeolaceae .................................................................................................. 16 3.4.1. Descrizione botanica................................................................................................ 16 3.4.2. Classificazione e distribuzione ................................................................................ 16 4. 3.4.3. Piante e prodotti d’interesse economico .................................................................. 16 3.4.4. Tropaeolum tuberosum Ruiz & Pav ........................................................................ 16 MATERIALI E METODI ...................................................................................................... 18 4.1. Materiali .......................................................................................................................... 18 4.1.1. Reattivi .................................................................................................................... 18 4.1.2. Strumentazione ........................................................................................................ 18 4.2. Metodi ............................................................................................................................. 18 4.2.1. Preparazione degli estratti vegetali .......................................................................... 18 4.2.2. Determinazione dell’attività antibatterica ............................................................... 20 4.2.3. Analisi UPLC-PDA-hESI-MSn............................................................................... 20 5. RISULTATI E DISCUSSIONE ............................................................................................. 22 6. CONCLUSIONI ..................................................................................................................... 37 BIBLIOGRAFIA ........................................................................................................................... 38 RINGRAZIAMENTI .................................................................................................................... 43 1. INTRODUZIONE 1.1. Medicina tradizionale Nelle General Guidelines for Methodologies on Research and Evaluation of Traditional Medicine (Ginevra, 2000) l’OMS fornisce per la medicina tradizionale la seguente definizione: “La medicina tradizionale ha una lunga storia. È la somma di conoscenze, competenze e pratiche basate su teorie, credenze ed esperienze indigene di diverse culture, siano esse spiegabili o meno, utilizzate per il mantenimento della salute, così come nella prevenzione, diagnosi, cura o miglioramento di malattie fisiche e mentali”. La medicina tradizionale è un insieme di pratiche empiriche incorporate nella conoscenza di un gruppo sociale, spesso trasmesse oralmente di generazione in generazione con lo scopo di risolvere i problemi di salute (Bussmann & Sharon, 2006). Le pratiche di medicina tradizionale variano notevolmente da paese a paese e da regione a regione, in quanto sono influenzate da fattori quali la cultura, la storia, le attitudini personali e la filosofia (OMS, 2000). Si tratta di un’alternativa alla medicina occidentale ed è anche fortemente legata a credenze religiose (Bussmann & Sharon, 2006). Esistono numerose forme di medicina tradizionale, tra cui: la medicina tradizionale cinese, l’ayurveda indiano, l’unani arabo, la medicina tradizionale occidentale a base di erbe, la medicina tradizionale omeopatica, l’aromaterapia e altri medicine indigene (OMS, 2002). Nella medicina tradizionale possono essere incluse le terapie che comportano l’uso di medicinali, siano questi a base di erbe medicinali, parti di animali e/o minerali; e le terapie che non comportano l’uso di medicinali come nel caso dell’agopuntura, delle tecniche manuali e delle terapie spirituali (OMS, 2002). 1.2. Medicina complementare e alternativa Nei paesi in cui il sistema sanitario dominante si basa sulla medicina allopatica o convenzionale, o dove la medicina tradizionale non è stata incorporata nel sistema sanitario nazionale, la 1 medicina tradizionale è spesso classificata come “medicina complementare e alternativa” (OMS, 2002). L’OMS (2004) fornisce per la medicina complementare e alternativa la seguente definizione: “La medicina complementare e alternativa si riferisce a un vasto insieme di pratiche di assistenza sanitaria che non fanno parte della tradizione propria di un paese e non sono integrate nel sistema sanitario dominante. Tra gli altri termini usati per descrivere queste pratiche di assistenza sanitaria: “medicina naturale”, “medicina non convenzionale'' e ''medicina olistica". Il termine "medicina tradizionale" è generalmente utilizzato quando si fa riferimento all’Africa, all’America Latina, al Sud-Est asiatico e/o al Pacifico occidentale; mentre il termine "medicina complementare e alternativa" è più adatto quando si fa riferimento all’Europa, al Nord America e all’Australia. L'uso della medicina tradizionale è ancora molto diffuso nei paesi in via di sviluppo, mentre l'uso della medicina alternativa e complementare sta aumentando rapidamente nei paesi sviluppati (OMS, 2002). 1.3. L'uso tradizionale delle piante medicinali Sin dai tempi antichi, diverse società sono ricorse alla natura, soprattutto alle piante, come fonti mediche e sanitarie (Tene et al., 2007). La conoscenza delle erbe medicinali è una componente importante della medicina tradizionale (Bussmann & Sharon, 2006). L'uso delle piante nella medicina tradizionale deriva dalla conoscenza, soprattutto locale, acquisita da esperienze basate su un processo di “trial and error” e raramente è incorporato nelle teorie complete e sistematiche della medicina (Srithi et al., 2009). I prodotti erboristici comprendono: erbe, materiali e preparati erboristici e prodotti erboristici finiti che contengono come ingredienti attivi parti di piante o altri materiali vegetali, o combinazioni di questi. L’OMS precisa quanto segue: 2 Erbe: Comprendono i materiali vegetali grezzi, come foglie, fiori, frutti, semi, gambi, legno, corteccia, radici, rizomi o altre parti di piante intere, frammentate o polverizzate. Materiali erboristici: Comprendono, oltre alle erbe, succhi freschi, gomme, oli non volatili, oli essenziali, resine e polveri secche di erbe. In alcuni paesi è possibile che questi materiali siano trattati secondo diverse procedure locali, al vapore, alla piastra, o miscelati con miele, bevande alcoliche o altri materiali. Preparati erboristici: Sono alla base di prodotti erboristici finiti e possono comprendere materiali sminuzzati o polverizzati, estratti, tinture, oli grassi ricavati da materiali erboristici. Sono prodotti per estrazione, frazionamento, depurazione, concentrazione o altri processi fisici e biologici. Comprendono anche quelli realizzati facendo macerare o riscaldando i materiali erboristici in bevande alcoliche e/o miele e altre sostanze. Prodotti erboristici finiti: Sono preparati erboristici realizzati con una o più erbe. Se si utilizza più di un’erba, si può usare anche il termine di prodotto erboristico miscelato. I prodotti erboristici finiti o miscelati possono contenere eccipienti in aggiunta agli ingredienti attivi, ma quelli ai quali sono aggiunte sostanze chimiche definite attive, compresi composti sintetici e/o costituenti isolati di materiali erboristici, non sono considerati in sé prodotti erboristici (OMS, 2000; 2004). I prodotti naturali svolgono un ruolo importante nei programmi di sviluppo farmaceutico (Gachet et al., 2010). Farmaci e prodotti naturali sono stati strettamente collegati attraverso l'uso di medicine tradizionali e veleni naturali. Gli studi clinici, farmacologici e chimici dei medicinali tradizionali, derivati principalmente da piante, hanno fornito la base per la scoperta e progettazione della maggior parte dei primi farmaci come: aspirina, digitossina, morfina, chinino e pilocarpina (Butler, 2004). Attualmente numerosi studi pubblicati su prestigiose riviste scientifiche hanno confermato l'efficacia clinica dei trattamenti tradizionali. In studi “in vitro” e “in vivo”, gli estratti vegetali hanno dimostrato di avere una varietà di effetti farmacologici, tra i quali si includono: vasodilatatori, antimicrobici, anticonvulsivanti, sedativi, antipiretici, antinfiammatori, etc. (OMS, 2002). 3 Tuttavia, per garantire l’uso sostenibile e razionale di tali piante e per fornire ulteriori prove della loro sicurezza ed efficacia si rende necessario un approfondimento della ricerca scientifica. Nella conduzione degli studi e della valutazione scientifica della medicina tradizionale dovrebbero essere rispettate la conoscenza e l'esperienza acquisite attraverso nel corso del tempo (Srithi et al., 2009; OMS, 2000). 1.4. Medicina tradizionale nel mondo Durante l'ultimo decennio, l'uso della medicina tradizionale si è ampliato in tutto il mondo e ha guadagnato popolarità. Non solo essa è ancora usata per l'assistenza sanitaria primaria nei paesi in via di sviluppo, ma è utilizzata anche nei paesi in cui la medicina convenzionale è predominante nel sistema sanitario nazionale (OMS, 2000). Le medicine tradizionali sono utilizzate da circa il 60% della popolazione mondiale e in alcuni paesi sono ampiamente integrate nel sistema sanitario pubblico (OMS, 2000). In Africa, fino all’80% della popolazione utilizza la medicina tradizionale per soddisfare i bisogni sanitari. In Asia e in America Latina, le popolazioni continuano a utilizzare la medicina tradizionale come conseguenza di circostanze storiche e credenze culturali. In Cina, la medicina tradizionale rappresenta circa il 40% dell'assistenza sanitaria. Contemporaneamente in molti paesi sviluppati, la medicina complementare e alternativa sta diventando sempre più popolare (OMS, 2002). 1.5. Medicina tradizionale nei paesi latino-americani Nei paesi latino-americani, la medicina tradizionale è profondamente radicata ed è utilizzata ampiamente da gruppi indigeni, e frequentemente anche da un’ampia porzione della società in generale. Spesso è un’alternativa economicamente inevitabile alla medicina occidentale costosa. La conoscenza si trasmette da una generazione alla successiva, dai guaritori tradizionali, sciamani o “curanderos”, ed è sopravvissuta ai rigori della conquista spagnola e un vasto “mestizaje” o meticciato razziale. La medicina erboristica è tuttavia in continua evoluzione e ulteriori conoscenze sono state acquisite nel corso dei secoli (Bussmann & Sharon, 2006). 4 1.6. Medicina tradizionale nell’Ecuador La Repubblica dell'Ecuador si trova nel nord-ovest del Sud America, il suo nome deriva dalla sua posizione a cavallo dell'equatore. Confina a nord con la Colombia, a sud e ad est con il Perù, e ad ovest con l’Oceano Pacifico. Le Isole Galapagos appartengono all’Ecuador e sono localizzate a circa 1000 km dalla terraferma. Nel complesso, l'Ecuador si estende su una superficie di 255234 km2. Ci sono tre principali regioni geografiche in terraferma: la costa, gli altipiani (formati dalla Cordigliera delle Ande) e la foresta amazzonica. Il clima in tutto l'Ecuador è fortemente influenzato dall'altitudine. Negli altipiani andini è temperato, mentre nella zona costiera del Pacifico e nella regione della foresta amazzonica il clima è tropicale. Circa il 50% della superficie del paese è coperto da foreste, principalmente le foreste sempreverdi dell’Amazzonia, le falde delle Ande e le Ande. Più di 6,8 milioni di ettari di foresta appartengono ai popoli ancestrali, alle comunità indigene e alle comunità afro-ecuadoriane (Bertzky et al., 2010). Si tratta di uno dei paesi più ricchi di biodiversità grazie alle sue varietà di clima e di territori. In Ecuador si trovano innumerevoli specie animali e vegetali. Secondo il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP, 2005) l’Ecuador fa parte dei 17 paesi cosiddetti megadiversi. Figura 1. Mappa geografica dell'Ecuador 5 Per quanto riguarda la flora, in Ecuador sono presenti più di 17000 specie di piante vascolari, tra le quali 5172 vengono utilizzate in modo differente: 3 specie su 10 che crescono in Ecuador sono utili alle persone. Di questi ultimi il 60% sono medicinali, il 55% sono fonti di materiali grezzi come quelli utilizzati per la costruzione, il 30% sono commestibili e il 20% sono utilizzate nelle cosiddette pratiche sociali, che includono riti religiosi e simili. La somma di queste percentuali supera il 100%, ciò significa che molte delle specie hanno molteplici usi. Le piante utilizzate per scopi medicinali (60%) appartengono a 206 famiglie. Il 75% sono native e il 5% sono endemiche, mentre l'11% sono introdotte. Alcune specie introdotte sono ampiamente utilizzate nel paese. Le famiglie con il maggior numero di specie medicinali sono: Asteraceae, Fabaceae, Rubiaceae, Solanaceae e Araceae (De la Torre, 2008). L’Ecuador, oltre alla sua elevata diversità biologica, è caratterizzato per essere un paese multietnico e pluriculturale, composto da popolazione meticcia, indigena, discendenti africani, mulatti e popolazione bianca (OPS, 2000). Sono stati riconosciuti 14 gruppi etnici e 18 popoli indigeni (CODENPE, 2014). Figura 2. Mappa dei gruppi etnici e popoli indigeni dell’Ecuador (CODENPE, 2014) In Ecuador la popolazione locale conserva le sue tradizioni ancestrali nell'uso di rimedi naturali e tra i diversi gruppi indigeni la conoscenza etnobotanica è ancora trasmessa di generazione in generazione (Tene et al., 2007). 6 Nella medicina tradizionale in Ecuador il mondo reale e il magico, quest’ultimo popolato da spiriti, dei e demoni, sono due facce di una medaglia che si completano e si giustificano a vicenda. In questo contesto, le malattie non sono conseguenze di disfunzioni fisiologiche o dell'invasione di microrganismi patogeni; ma il risultato delle influenze di esseri e forze soprannaturali (De la Torre, 2008). L'uso delle piante medicinali è quotidiano per i suoi abitanti. La medicina tradizionale è praticata prevalentemente dai residenti rurali, ma anche dai cittadini di tutte le classi sociali. È possibile trovare una grande varietà di piante con usi medicinali che sono vendute nei mercati di tutto il paese (De la Torre, 2008). Sebbene la flora dell'Ecuador sia stata studiata da qualche tempo, la ricerca fitochimica è piuttosto scarsa. 7 2. LO SCOPO DELLA RICERCA Questa ricerca è stata condotta presso il Laboratorio di Chimica degli Alimenti e Nutraceutica del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università di Pavia ed è stata svolta in collaborazione con il Professore Francesco Bracco del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia e la Professoressa Anna Marchese dell’Università di Genova. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di determinare l’attività antibatterica e condurre la caratterizzazione chimica di estratti vegetali ottenuti da piante medicinali tradizionali impiegate in Ecuador. Allo scopo sono state selezionate cinque piante liberamente vendute nei mercati locali e che secondo il loro uso tradizionale, potrebbero avere un’attività antibatterica contro batteri Grampositivi e Gram-negativi. Le piante selezionate per questa ricerca appartengono a quattro diverse famiglie botaniche e sono di seguito dettagliate: Tabella 1. Specie botaniche in studio Famiglia Asteraceae Asteraceae Myrtaceae Solanaceae Tropaeolaceae Genere Ambrosia Chuquiraga Myrcianthes Solanum Tropaeolum Specie arborescens jussieui hallii americanum tuberosum Autore Mill J.F. Gmel (Berg) McVaugh Mill Ruiz & Pav Nome comune Marco Chuquiragua Arrayán Hierba Mora Mashua Sulla base dei risultati ottenuti dallo svolgimento di un’accurata ricerca bibliografica, si può affermare che a oggi non sono presenti sufficienti studi relativi a queste piante che possano convalidarne scientificamente gli usi correnti riportati nella medicina tradizionale. Tuttavia si possono trovare sul sito internet “PubMed” (US National Library of Medicine’s medline and premedline database, la banca dati che comprende oltre 23 milioni di citazioni di letteratura biomedica da MEDLINE, riviste di scienze della vita e libri online) le seguenti informazioni che sono riassunte su Tabella 2: 8 Tabella 2. Pubblicazioni scientifiche riportate per specie Famiglia Asteraceae Asteraceae Myrtaceae Solanaceae Tropaeolaceae Nome scientifico Nome comune Ambrosia arborescens Mill Chuquiraga jussieui J.F. Gmel Myrcianthes hallii (Berg) McVaugh Solanum americanum Mill Tropaeolum tuberosum Ruiz & Pav Marco Chuquiragua Arrayán Hierba Mora Mashua Pubblicazioni su PubMed 3 0*1 0*2 31 5 *1 Anche se non ci sono pubblicazioni che corrispondono alla specie, ci sono 14 pubblicazioni dello stesso genere. *2 Anche se non ci sono pubblicazioni che corrispondono alla specie, ci sono 10 pubblicazioni dello stesso genere. Per questa ricerca sono state selezionate piante che, secondo le loro applicazioni etnobotaniche, sono utilizzate nel trattamento di infezioni, ferite e altre affezioni della pelle o tessuti sottocutanei, disturbi del sistema respiratorio, digerente e urogenitale e che mostrano proprietà antisettica, cicatrizzante, astringente, balsamica, diuretica, antidiarroica, etc. 9 3. DESCRIZIONE ETNOBOTANICA DELLE PIANTE Di seguito vengono riportate le informazioni ottenute sulle piante studiate, che si riferiscono principalmente alla famiglia di appartenenza, a causa delle limitate conoscenze rinvenute sulle specie descritte in Tabella 1. 3.1. Famiglia Asteraceae 3.1.1. Descrizione botanica A questa famiglia appartengono alberi sempreverdi, erbe annuali o perenni, arbusti e liane. Gli alberi di grandi dimensioni sono scarsamente rappresentati e le piante acquatiche sono molto rare (Castrillón et al., 2003). Le foglie sono alterne e spitalate, opposte o verticillate, semplici, ma a volte profondamente lobate o sette, con margine intero o variamente dentato, di solito penninervie o palminervie; le stipole sono assenti. I fiori sono densamente raggruppati in capolini indefiniti circondanti da un involucro di brattee; i capolini sono disposti in infiorescenze secondarie definite, terminali o ascellari. I fiori sono ermafroditi o unisessuali, a volte sterili, attinomorfi o zigomorfi. Il frutto è un achenio sormontato da un pappo persistente, a volte appiattito, alato o spinoso; l’endosperma è scarso o assente (Judd et al., 2007). 3.1.2. Classificazione e distribuzione Le Asteraceae sono una delle famiglie di angiosperme più variegate, altamente rappresentate e mostrano tuttora un’intensa e attiva speciazione (Strasburger, 2004). La famiglia comprende 1535 generi e 23000 specie con distribuzione cosmopolita e comune soprattutto nelle regioni temperate e tropicali, montane e in luoghi aperti e/o aridi. I generi principali sono Senecio, Vernonia, Cousinia, Eupatorium, Centaurea, Hieracium, Helichrysum, Artemisia, Baccharis, Mikania, Saussurea, Cirsium, Aster, Jurinea, Bidens, Gnaphalium e Solidago (Judd et al., 2007). 10 3.1.3. Piante e prodotti d’interesse economico Piante d’interesse alimentare sono Cichorium (cicoria), Cynara (carciofo), Helianthus (girasole), Taraxacum (tarassaco) e Lactuca (lattuga). Il genere Artemisia contiene piante utilizzate come spezie (assenzio, dragoncello). Tanacetum (piretro) e Pulicaria (incensaria) contengono specie con proprietà insetticide. Ambrosia è nota in quanto provoca allergie respiratorie. Alcuni generi contengono importanti piante infestanti, infine sono piante ornamentali alcune specie dei generi Calendula (calendula), Dendranthema, Argyranthemum, Leucanthemum (crisantemo), Dahlia, Tagetes (tagete), Senecio, Helianthus (girasole) e molti altri. Le piante di questa famiglia presentano oligosaccaridi, poliacetileni e olii aromatici terpenoidi, e lattoni sesquiterpenici ma senza composti iridoidi (Judd et al., 2007). 3.1.4. Ambrosia arborescens Mill Ambrosia arborescens Mill. è una pianta aromatica che cresce nella parte occidentale del Sud America (Ecuador, Bolivia, Perù), dove è comunemente conosciuta come "marco" e tradizionalmente utilizzata per scacciare gli insetti e dagli sciamani per “togliere i fantasmi” (De Leo et al ., 2010). Numerose sono le applicazioni terapeutiche nella medicina tradizionale in Perù, Bolivia ed Ecuador riportate in letteratura: Foglie e fusti sono usati come antisettici, antinfiammatori e repellenti per gli insetti (Rojas et al., 2003); per curare reumatismi e dolori muscolari le foglie devono essere arrostite e messe sulla zona dolente prima di coricarsi (De la Cruz et al., 2007); come abortiva, un decotto delle parti aeree della pianta viene ingerito (Macía et al., 2005); la pianta fresca è utilizzata per curare l’ "Espanto", come decotto per i reumatismi ed è utilizzato anche nei bagni post-partum (Tene et al., 2007). "Espanto", è una patologia tipica andina, mal definita, in cui i problemi psicosomatici provenienti da fattori fobici, producono una profonda debolezza biologica e psicologica (Tene et al., 2007). 11 Tutte le specie Ambrosia sono caratterizzate da un elevato contenuto di lattoni sesquiterpenici con proprietà antibatterica, antimicotica, citotossica, etc.. Due studi precedenti su Ambrosia arborescens hanno riferito l'isolamento, dalle parti aeree della pianta, di quattro lattoni sesquiterpenici: damsina, coronopilina, psilostachina e psilostachina C (De Leo et al., 2010). 3.1.5. Chuquiraga jussieui J.F. Gmel Chuquiraga è un genere del Nuovo Mondo con 25 specie distribuite nelle montagne delle Ande e la Patagonia del Cile e dell'Argentina (Flagg et al., 1999) Numerose sono le applicazioni terapeutiche nella medicina tradizionale riportate in letteratura: Le foglie, fusti e fiori di Chuquiraga spinosa, ingeriti come infuso riducono le infiammazioni renali e della prostata, sono depurativi, diuretici (De la Cruz et al., 2007), antinfiammatori e sono utilizzati anche per trattare la gonorrea (Rojas et. al, 2003). Le foglie e fusti di Chuquiraga atacamensis conservati in etanolo vengono usati come preparazione topica per curare i reumatismi, febbre e infiammazione. La resina della pianta si applica come cataplasma per trattare contusioni e ferite e per consolidare lussazioni e fratture (Alberto et al., 2009). Chuquiraga ulicina è usata come rimedio per l’iperglicemia (Flagg et al., 1999). Nel caso di Chuquiraga jussieui J. F. Gmel l’ intera pianta è utilizzata sotto forma di decotto per il trattamento di allergie, infezioni interne e malaria (Tene et al., 2007). In Chuquiraga erinacea e Chuquiraga ulicina sono stati trovati, diversi triterpeni pentaciclici che possiedono un gran numero di attività biologiche, tra cui l’azione antinfiammatoria e chemopreventiva (Vela et al, 2011;. Flagg et al, 1999.). 3.2. Famiglia Myrtaceae 3.2.1. Descrizione botanica Alla famiglia delle Mirtacee appartengono alberi o arbusti, spesso con corteccia desquamante. Le foglie sono opposte o alterne e spiralate, raramente verticilate, intere, di solito penninervie, con punti pellucidi sparsi (cioè cavità secretrici sferiche contenenti terpenoidi e altri composti aromatico-resinosi); le stipole sono piccole o assenti. Le infiorescenze sono definite, ma talvolta 12 apparentemente indefinite, terminali o ascellari, talvolta sono ridotte a un unico fiore. I fiori sono di solito ermafroditi, attinomorfi. Il frutto è generalmente a bacca o a capsula loculicida, di rado a noce (Judd et al., 2007). 3.2.2. Classificazione e distribuzione La famiglia Myrtaceae comprende 144 generi e 3100 specie con una distribuzione pantropicale, diffuse in un’ampia varietà d’ambienti; molto differenziata nella regione temperato-calda dell’Australia. I generi principali sono Eucalyptus, Eugenia, Myrcia, Syzygium, Melaleuca, Psidium e Calyptranthes, altri generi d’interesse sono Rhodomyrtus e Myrcianthes (Judd et al., 2007). 3.2.3. Piante e prodotti d’interesse economico Le Myrtaceae sono piante legnose, sempreverdi, contraddistinte dalla presenza regolare di ghiandole lisigene contenenti olii eterei, da cui deriva la loro grande importanza come piante medicinali e aromatiche. Alcune specie possono raggiungere i 100 m di altezza ed essere quindi considerate tra gli alberi giganti della terra. Alcune specie sono coltivate per la loro crescita rapida, in particolare Eucalyptus globulus, nelle regione più calde come quella mediterranea, dove vive l’unica specie europea, il mirto (Myrthus communis) che viene spesso coltivato (Strasburger, 2004). Molti generi includono specie ornamentali apprezzate per i loro sepali, petali e/o stami appariscenti; tra questi Myrtus (mirto), Eucalyptus (eucalipto) Callistemon, Melaleuca, Leptospermum e Rhodomyrtus. Il genere Eucalyptus è importante per la produzione di legname. I bocci di Syzygium aromaticum sono i chiodi di garofano e i frutti di Pimenta dioica sono denominati pepe di Giamaica. Molte specie forniscono frutti commestibili, come Psidium guajava (guava), Syzygium jambos, Syzygium malaccense, Myrciaria cauliflora, Eugenia uniflora e Feijoa sellowiana. Da parecchie specie di Eucalyptus viene estratto un olio, usato come aroma e antisettico. Al genere Malaleuca appartengono alberi infestanti, molto dannosi dal punto di vista economico ed ecologico. 13 Le piante di questa famiglia contengono terpeni (Judd et al., 2007). 3.2.4. Myrcianthes hallii (Berg) McVaugh Esistono circa 50 specie di Myrcianthes, presenti nella regione Neotropicale (Cole et al., 2008). Ci sono anche le specie ampiamente distribuite nei paesi sudamericani, come Myrcianthes pungens, un albero che si trova principalmente in Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay (Andrade et al., 2011). Numerose sono le applicazioni terapeutiche nella medicina tradizionale riportate in letteratura: L'infuso delle foglie e il decotto del legno di Mycianthes cisplatensis sono noti per le proprietà astringenti, toniche, stimolanti, febbrifughe e diuretiche (Kott et al., 1998). E’ particolarmente utile per lavare e curare le ulcere ed è considerato anche come un buon rimedio per le affezioni polmonari e bronchiali (Penna, et al., 2001). Il frutto di Myrcianthes pungens è commestibile e le foglie sono utilizzate nella medicina popolare, principalmente come antidiarroico e tonico (Andrade et al., 2011). L'infuso delle foglie e della corteccia di Myrcianthes rhopaloides viene assunto come tonico e in casi di gastrite (Tene et al., 2007). Le foglie di Myrcianthes discolor sono utilizzate come anti-infiammatorio (Bussmann et al., 2010), in caso di reumatismi, raffreddori, mal di stomaco, per regolarizzare il ciclo mestruale e per la pulizia orale (Bussmann et al., 2009). 3.3. Famiglia Solanaceae 3.3.1. Descrizione botanica Secondo Judd et al. (2007) a questa famiglia appartengono erbe, arbusti, alberi o rampicanti, generalmente con floema interno. Le foglie sono alterne o spiralate, spesso a coppie con ambedue le foglie sullo stesso lato del fusto, semplici, talvolta profondamente lobate o anche pennatocomposte, intere o serrate, penninervie; le stipole sono assenti. Le infiorescenze sono definite, talvolta ridotte a un singolo fiore, terminali, ma di solito in apparenza laterali. I fiori sono in genere ermafroditi e attinomorfi. Il frutto è in genere a bacca, capsula settifraga o schizocarpo di nucule; i semi sono spesso appiattiti. 14 3.3.2. Classificazione e distribuzione La famiglia Solanaceae comprende 147 generi e 2930 specie diffuse un po’ ovunque, ma rappresentate soprattutto nelle regioni neotropicali. Molte specie crescono in climi avversi. I generi principali sono Solanun, Lycianthes, Cestrum, Nicotiana, Physalis e Lycium. (Judd et al., 2007). 3.3.3. Piante e prodotti d’interesse economico Le Solanaceae sono molto importanti per l’economia (Strasburger, 2004). I membri della famiglia sono, per lo più, velenosi per la presenza di tropano o alcaloidi steroidei. Le Solanaceae forniscono diverse droghe per farmaci, alcune delle quali sono potenti narcotici; fra queste Nicotiana (tabacco), Atropa (belladonna) e Datura (stramonio). Sorprendentemente, comunque, la famiglia fornisce anche frutti commestibili come caienna, peperoncini, pomodori, melanzane, etc. I tuberi di Solanun tuberosum (patata) sono un’importante fonte di amido. Molti generi forniscono piante ornamentali, fra cui Brunfelsia, Cestrum, Datura, Petunia e Solanum. Le piante di questa famiglia presentano vari tipi di alcaloidi (Judd et al., 2007). 3.3.4. Solanum americanum Mill Numerose sono le applicazioni terapeutiche nella medicina tradizionale riportate in letteratura: Le foglie di Solanum americanum sono usate per curare la tosse (Braga, 2007). L'estratto acquoso preparato con le foglie fresche è usato per pulire le ferite e ridurre l'infiammazione (De la Cruz et al., 2007). Il fusto, le foglie e i fiori sono usati, come infusi, in casi di: infiammazione, mal di testa, mal di stomaco, dolore epatico, ematoma, dermatite, febbre, influenza, infezioni interne, polmonite e problemi renali (Tene et al., 2007). Tutta la pianta fresca è usata per trattare la sinusite, l’influenza, la febbre, vesciche e l’herpes labiale (Bussmann, 2010). Le foglie di Solanum nigrum contengono quantità apprezzabili di minerali come calcio, ferro e fosforo, vitamine A e C, così come proteine e aminoacidi come la metionina, scarsi in altre piante comunemente commercializzati (Padulosi & Hoeschle-Zeledon, 2004). 15 3.4. Famiglia Tropaeolaceae 3.4.1. Descrizione botanica Questa piccola famiglia di erbe rampicanti e succulente (Strasburger, 2004) presenta un olio acre nella linfa e a volte produce tuberi. Si tratta di piante a portamento scadente il cui fusto cresce normalmente in posizione strisciante, intorno ad esso; le foglie sono disposte in maniera alterna, sono peltate, a volte profondamente lobate e senza stipole. I vistosi fiori sono bisessuali e irregolari. Il frutto è uno schizocarpo (Heywood, 1993). 3.4.2. Classificazione e distribuzione La famiglia è suddivisa in pochissimi generi, di cui i più rappresentati sono Tropaeolum con circa 90 specie e Magallana che ha soltanto una specie. Magallana differisce da Tropaeolum per il fatto che i frutti sono alati. La famiglia era un tempo collocata nella Geraniaceae, ma ora e tenuta separata, in quanto si differenzia per avere stami distinte e nessun becco sul frutto. Altre relazioni sono state suggerite con le famiglie Limnanthaceae e Sapindaceae. La famiglia è originaria principalmente delle montagne dal Messico al Cile centrale e dell'Argentina (Heywood, 1993). 3.4.3. Piante e prodotti d’interesse economico Circa otto specie sono piante ornamentali, come Tropaeolum majus e Tropaeolum peregrinum. I semi immaturi di Tropaeolum majus sono messi sotto aceto e utilizzati come capperi. Le foglie e tuberi di alcune specie come Tropaeolum tuberosum sono commestibili (Heywood, 1993). 3.4.4. Tropaeolum tuberosum Ruiz & Pav Tropaeolum tuberosum è un tubero indigeno andino coltivato per secoli in Argentina, Bolivia, Colombia, Ecuador, Perù e Venezuela e recentemente è stato introdotto in Nuova Zelanda. E’ una pianta erbacea, perenne, che cresce fra i 2400 e i 4300 metri sopra il livello del mare. Il portamento della pianta è prostrato o rampicante e cresce oltre 1 m di diametro e 0,5 m di altezza e produce foglie sottili. Questi tuberi presentano una diversità marcata nella morfologia e nel colore, che varia dal crema al viola scuro (Chirinos et al., 2008; Flores et al., 2003). 16 I montanari andini la usano sia come alimento sia come medicinale. Tutte le parti della pianta possono essere consumate, compresi i tuberi, le foglie e i fiori, ma il tubero è il più comunemente consumato a causa del suo sapore e valore nutritivo (Flores et al., 2003). Nella medicina popolare della regione andina se ne riscontrano numerosi usi medicinali. Le diete a base di Tropaeolum tuberosum hanno fama di avere effetti benefici sul fegato e sui reni e di alleviare i disturbi della prostata e delle vie urinarie. Ai tuberi sono associati effetti antibiotici, vermifughi e diuretici. Sono utilizzati per il trattamento di malattie della pelle, come l'eczema e le macchie cutanee e anche per il trattamento della tonsillite, della febbre dengue, della febbre malaria e le condizioni dopo il parto. Nelle pratiche medicinali moderne è usata come emmenagogo in quanto si ritiene che favorisca le mestruazioni. Tra i suoi numerosi e reputati effetti medicinali, questa pianta è meglio conosciuta nelle Ande per la sua presunta capacità negli uomini di sopprimere l'appetito sessuale e diminuire il potenziale riproduttivo e la funzione erettile. Invece nelle donne, si ritiene che aumenti la fertilità (Flores et al., 2003; Grau et al., 2003). Le proprietà medicinali di Tropaeolum tuberosum potrebbero essere correlate al contenuto in glucosinolati nonché al contenuto in composti fenolici antiossidanti in essi presenti (Chirinos et al., 2007). 17 4. MATERIALI E METODI 4.1.Materiali 4.1.1. Reattivi Metanolo Sigma Aldrich (HPLC grade) Acido formico 1 M Sigma Aldrich Acetonitrile Sigma Aldrich (LC grade) Acqua millipore grade Brodo Mueller-Hinton Biolife Agar Mueller-Hinton Biolife Agar McConkey Biolife 4.1.2. Strumentazione Piastra magnetica Hieidolph MR 3001 Evaporatori rotanti BÜCHI R-200 e BÜCHI R-II. Liofilizzatore Edwards Modulyo Membrane Spectra/Por Biotech Regenerated Cellulose MWCO: 3500 Termostato MEMMERT 4.2.Metodi 4.2.1. Preparazione degli estratti vegetali I campioni sono stati preparati mediante estrazione con soluzione idrometanolica acidificata con acido formico 0,1%, a partire dalla pianta essiccata e tritata. Le parti utilizzate di ogni pianta sono specificate nella seguente tabella: Tabella 3. Droga vegetale utilizzata di ogni specie Nome scientifico Ambrosia arborescens Mill Chuquiraga jussieui J.F. Gmel Myrcianthes hallii (Berg) McVaugh Solanum americanum Mill Tropaeolum tuberosum Ruiz & Pav Nome comune Marco Chuquiragua Arrayán Hierba Mora Mashua 18 Parte utilizzata Foglie Foglie, fiori Foglie Foglie, semi Tuberi Nel dettaglio, 10 g di pianta sono stati estratti con 100 mL di soluzione per 24 ore a temperatura ambiente e con agitazione costante. Dopo 24 ore l'estratto è stato filtrato con carta da filtro e il residuo è stato ri-estratto nelle stesse condizioni. Dopo 48 ore, l'estratto è stato filtrato e gli estratti risultanti sono stati riuniti e concentrati sotto vuoto per la rimozione dei solventi. L’estratto concentrato è stato liofilizzato per la determinazione del residuo secco. L’attività antibatterica di questi cinque estratti è stata valutata contro Staphylococus aureus ed Escherichia coli. Gli estratti di Chuquiraga jussieui, Myrcianthes hallii e Tropaeolum tuberosum, che hanno dimostrato attività antibatterica contro Staphylococcus aureus, sono stati sottoposti a ulteriore indagine. In particolare tali estratti sono stati divisi in 2 aliquote: la prima è stata liofilizzata e la seconda è stata dializzata contro acqua distillata (rapporto 1:100) utilizzando una membrana per dialisi (Spectra/Por) con cut-off molecolare nominale pari a 3500 Da, per 24 ore a 4°C e con agitazione costante. Le frazioni ottenute, cioè il dializzato (PM < 3500 Da) e il ritenuto (PM > 3500 Da) sono state liofilizzate. In questo modo sono stati ottenuti tre campioni per ciascun estratto che sono stati sottoposti a valutazione dell’attività antibatterica. Pianta essiccata e tritata Estrazione Filtrazione Liofilizzazione Concentrazione Campione 1 Dializzato (PM < 3500 Da) Liofilizazione Campione 2 Ritenuto (PM > 3500 Da) Concentrazione Liofilizzazione Dialisi Figura 3. Schema di preparazione degli estratti vegetali 19 Campione 3 4.2.2. Determinazione dell’attività antibatterica a. Preparazione della coltura cellulare batterica Sono stati studiati dieci ceppi di Staphylococus aureus, di cui 5 meticillino-resistenti (MRSA) e 5 meticillino-sensibili (MSSA); tra i cinque ceppi meticillino-resistenti, tre ceppi erano multiresistenti (resistenti ad almeno tre classi di antibiotici). Per quanto riguarda Escherichia coli, sono stati studiati 5 ceppi, di cui 3 multiresistenti (resistenti ad almeno tre classi di antibiotici) e 2 sensibili. Tutti questi ceppi sono conservati presso l'Istituto di Microbiologia dell’Università di Genova. Gli isolati sono stati identificati a livello di specie utilizzando un sistema API STAPH nel caso di Staphylococus aureus e API 20 E nel caso di Escherichia coli (bioMèrieux, Marcy l'Etoile, France). L’antibiotipo è stato determinato utilizzando il “disk diffusion test” suggerito dalle linee guida del Clinical and Laboratory Standards Institute (CLSI, 2006). I ceppi sono stati coltivati in brodo Mueller-Hinton, agar Mueller-Hinton e agar MacConkey (Biolife, Milano, Italia) a 37°C. b. Determinazione della minima concentrazione inibente (MIC) La minima concentrazione inibente (MIC) degli estratti è stata determinata con il metodo broth microdilution suggerito dalle linee guida del Clinical and Laboratory Standards Institute (CLSI, 2006 ). I batteri in crescita esponenziale (5 × 105 cellule per mL, inoculo finale) sono stati aggiunti, alle varie concentrazioni di estratto, 2 volte diluiti in 96 pozzetti di una piastra microtiter con terreno di cottura Mueller-Hinton. Dopo 18-24 ore d’incubazione a 37°C la concentrazione di estratto che ha impedito una crescita batterica visibile è stata registrata come la MIC. Tutti i test sono stati eseguiti in triplicato e sono stati ripetuti tre volte. 4.2.3. Analisi UPLC-PDA-hESI-MSn La frazione corrispondente al dializzato (PM < di 3500 Da) ottenuta da Myrcianthes hallii è stata sottoposta ad analisi UPLC-PDA-hESI-MSn. L’analisi è stata condotta utilizzando un sistema Jasco X-LC dotato di una pompa quaternaria, un detector UPLC-PDA e uno spettrometro di massa a trappola lineare LTQ-XL (Thermo Scientific) 20 attraverso una sorgente h-ESI. La separazione è stata effettuata utilizzando una colonna Purospher® RP-18 (5 µm) LiChroCART® 250-4 (250 mm x 4 mm i.d., 5 µm) (Merck) con la corrispondente precolonna (Merck). La fase mobile è rappresentata da acqua acidificata con acido formico allo 0,1 % (eluente A) e acetonitrile (eluente B), il flusso è stato impostato a 1 mL/min e il volume d’iniezione a 5 µL. Il gradiente di eluizione è mostrato nella seguente tabella: Tabella 4. Metodo di eluizione degli estratti vegetali. Tempo (min) 5 40 45 47 52 57 Acqua acida Acetonitrile (H3O+) (CH3CN) 98 2 60 40 0 100 0 100 98 2 98 2 La temperatura del sistema è stata mantenuta a 24 °C. I cromatogrammi sono stati registrati a λ 280 nm (oltre che a 220, 366, 520 nm); gli spettri sono stati registrati nel range 200-650 nm per tutti i picchi. La trappola ionica ha operato nelle condizioni di data dependent, full scan (80-1500 m/z), zoom scan e in modalità MSn. Per ottenere gli ioni frammento è stata applicata un’energia di collisione del 35%; il voltaggio è stato tenuto a 3 kV per la ionizzazione negativa e 5 kV per quella positiva, la temperatura del capilare era 275 °C, il flusso di gas nella guaina era di 20 unità arbitrarie e il flusso ausiliario di gas era di 17 unità arbitrarie. Poiché per la specie Myrcianthes hallii non erano presenti dati di letteratura relativi alla sua composizione chimica, sono state utilizzate per l‘ottimizzazione dello spettro di massa le condizioni operative standard dello strumento. 21 5. RISULTATI E DISCUSSIONE Gli estratti ottenuti da Ambrosia arborescens, Chuquiraga jussieui, Myrcianthes hallii, Solanum americanum e Tropaeolum tuberosum sono stati sottoposti ad analisi microbiologica come riportato in materiali e metodi. Prima di tali analisi per ogni estratto è stato determinato il residuo secco dopo la liofilizzazione (Tabella 5). Tabella 5. Quantità di residuo secco per campione Campione Ambrosia arborescens Mill Chuquiraga jussieui J.F. Gmel Myrcianthes hallii (Berg) McVaugh Solanum americanum Mill Tropaeolum tuberosum Ruiz & Pav Residuo secco (g) 0,9472 0,6426 1,2358 1,1529 0,9294 Corrispondenti a: (g pianta essicata) 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 I risultati riportati in Tabella 6, 7, 8 e 9 indicano che Myrcianthes hallii, Chuquiraga jussieui e Tropaeolum tuberosum sono attivi nei confronti di Staphylococus aureus; mentre Solanum americanum e Ambrosia arborescens non mostrano attività nei confronti di Staphylococus aureus, in quanto il valore di MIC range calcolato è maggiore della massima concentrazione testata (0,5 g\mL di droga vegetale). Tabella 6. MIC corrispondente a mg/mL di droga vegetale contro Staphylococus aureus MIC (mg/mL*) Range 50% > 500 > 500 250 – 500 500 3,91 – 7,81 3,91 > 500 > 500 500 - > 500 500 Campione Ambrosia arborescens Mill Chuquiraga jussieui J.F. Gmel Myrcianthes hallii (Berg) McVaugh Solanum americanum Mill Tropaeolum tuberosum Ruiz & Pav 22 90% > 500 500 7,81 > 500 > 500 Tabella 7. MIC corrispondente a mg/mL di residuo secco contro Staphylococus aureus MIC (mg/mL) Range 50% > 105,24 > 105,24 35,70 – 71,40 71,40 1,07 – 2,15 1,07 > 128,10 > 128,10 103,27 - > 103,27 103,27 Campione Ambrosia arborescens Mill Chuquiraga jussieui J.F. Gmel Myrcianthes hallii (Berg) McVaugh Solanum americanum Mill Tropaeolum tuberosum Ruiz & Pav 90% > 105,24 71,40 2,15 > 128,10 > 103,27 Per quanto riguarda Escherichia coli nessun campione ha mostrato attività antibatterica; il valore di MIC range calcolato risulta infatti maggiore della massima concentrazione testata (0,5 g\mL di droga vegetale). Tabella 8. MIC corrispondente a mg/mL di droga vegetale contro Escherichia coli MIC (mg/mL) Range 50% > 500 > 500 > 500 > 500 > 500 > 500 > 500 > 500 > 500 > 500 Campione Ambrosia arborescens Mill Chuquiraga jussieui J.F. Gmel Myrcianthes hallii (Berg) McVaugh Solanum americanum Mill Tropaeolum tuberosum Ruiz & Pav 90% > 500 > 500 > 500 > 500 > 500 Tabella 9. MIC corrispondente a mg/mL di residuo secco contro Escherichia coli Campione Ambrosia arborescens Mill Chuquiraga jussieui J.F. Gmel Myrcianthes hallii (Berg) McVaugh Solanum americanum Mill Tropaeolum tuberosum Ruiz & Pav Range > 105,24 > 71,40 > 137,31 > 128,10 > 103,27 23 MIC (mg/mL) 50% > 105,24 > 71,40 > 137,31 > 128,10 > 103,27 90% > 105,24 > 71,40 > 137,31 > 128,10 > 103,27 Le indagine sono quindi proseguite sugli estratti delle 3 piante risultate attive conto Staphylococcus aureus. Gli estratti sono stati sottoposti a dialisi nelle condizioni operative riportate in Materiali e Metodi. Sia il dializzato (PM < 3500 Da) sia il ritenuto (PM > 3500 Da) sono stati sottoposti ad analisi microbiologica (Tabella 11-16) dopo averne determinato il residuo secco. I risultati sono riportati in Tabella 10. Tabella 10. Quantità di residuo secco per campione Campione Chuquiraga jussieui J.F. Gmel Myrcianthes hallii (Berg) McVaugh Tropaeolum tuberosum Ruiz & Pav Residuo secco (g) C1 C2 < 3500 C3 > 3500 A1 A2 < 3500 A3 > 3500 M1 M2 < 3500 M3 > 3500 0,3732 0,4917 0,0666 1,2457 0,5432 0,5251 1,0977 1,0028 0,0545 Corrispondenti a: (g pianta essicata) 3,25 2,5 2,5 4,5 2,5 2,5 4,5 2,5 2,5 I risultati delle analisi microbiologiche indicano che l’estratto di Myrcianthes hallii è risultato essere il più attivo. Le sue frazioni di dialisi sono anche le più efficaci nell’inibire la crescita di Staphylococcus aureus. Tabella 11. MIC corrispondente a mg/mL di droga vegetale di Myrcianthes hallii contro Staphylococus aureus Campione M1 M2 < 3500 M3 > 3500 Range 3,91 - 7,81 7,81 - 15,63 3,91 - 7,81 24 MIC (mg/mL) 50% 3,91 15,63 7,81 90% 7,81 15,63 7,81 Tabella 12. MIC corrispondente a mg/mL di residuo secco di Myrcianthes hallii contro Staphylococus aureus Campione M1 M2 < 3500 M3 > 3500 Range 1,08 - 2,16 1,70 – 3,40 0,82 – 1,64 MIC (mg/mL) 50% 1,08 3,40 1,64 90% 2,16 3,40 1,64 Tabella 13. MIC corrispondente a mg/mL di droga vegetale di Chuquiraga jussieui contro Staphylococus aureus Campione C1 C2 < 3500 C3 > 3500 Range 250 - > 500 > 500 500 - > 500 MIC (g/mL) 50% 500 > 500 500 90% 500 > 500 500 Tabella 14. MIC corrispondente a mg/mL di residuo secco di Chuquiraga jussieui contro Staphylococus aureus Campione C1 C2 < 3500 C3 > 3500 MIC (mg/mL) Range 50% 28,71 - > 57,42 57,42 > 98,34 > 98,34 13,32 - > 13,32 13,32 90% 57,42 > 98,34 13,32 Tabella 15. MIC corrispondente a mg/mL di droga vegetale di Tropaeolum tuberosum contro Staphylococus aureus Campione T1 T2 < 3500 T3 > 3500 Range 500 - > 500 > 500 > 500 25 MIC (g/mL) 50% 500 > 500 > 500 90% > 500 > 500 > 500 Tabella 16. MIC corrispondente a mg/mL di residuo secco di Tropaeolum tuberosum contro Staphylococus aureus Campione T1 T2 < 3500 T3 > 3500 Range 121,97 - > 121,97 > 200,56 > 10,90 MIC (g/mL) 50% 121,97 > 200,56 > 10,90 90% > 121,97 > 200,56 > 10,90 Per quanto riguarda Chuquiraga jussieui e Tropaeolum tuberosum, sebbene siano risultate attive contro Staphylococcus aureus, il valore di MIC range calcolato è generalmente compreso tra 0,5 > 0,5; cioè è uguale o maggiore della massima concentrazione di droga vegetale studiata. È interessante osservare che, anche se i ceppi meticillino-resistenti di solito mostrano resistenza a diversi farmaci, in questo caso non sono state osservate differenze rilevanti tra i diversi ceppi meticillino-sensibili e resistenti. In base ai risultati ottenuti si è deciso di proseguire con la caratterizzazione chimica della frazione a basso peso molecolare (PM < 3500 Da) dell’estratto idrometanolico acidificato di Myrcianthes hallii. La scelta di tale frazione è dovuta al fatto che essendo tale frazione costituita da componenti a PM < 3500 Da, si può ipotizzare che siano presenti in essa composti polifenolici ai quali numerose pubblicazioni attribuiscono attività antibatterica (Daglia, 2012). Dall’analisi UPLC-PDA-hESI-MSn della frazione a basso peso molecolare (PM < 3500 Da) è stato ottenuto a λ 280 nm il seguente cromatogramma: 26 Figura 4. Cromatogramma ottenuto dall’analisi della frazione a basso peso molecolare (PM < 3500 Da) dell’estratto idrometanolico acidificato di Myrcianthes hallii. Sono stati identificati 23 composti (Tabella 17 e 18) sulla base del comportamento cromatografico e dello spettro di MS e MS2. Tabella 17. Tempo di ritenzione, valori m/z dello ione parent e degli ioni frammento e struttura chimica proposta nell’estratto di Myrcianthes hallii mediante UPLC-PDA-hESI-MSn con ionizzazione negativa Picco m/z [M+H]- m/z ioni frammento (% del picco di base) Struttura proposta 1 Tempo di ritenzione (min) 2,54 191 Acido chinico 2 3 3,14 5,95 133 481 4 5 11,03 11,62 169 633 173 (100), 127 (100), 111 (35), 93 (40), 85 (55) 115 (100), 89 (2) 301 (100), 257 (2), 229 (2), 275 (5) 81 (2), 125 (100) 301 (100), 275 (20), 249 (15), 615 (2), 463 (5), 421 (5) 27 Acido malico Esaidrossi difenoil glucosio Acido gallico Esaidrossi difenoil galloilglucosio 6 15,65 305 7 21,95 577 8 23,11 289 9 11 23,66 25,26 457 479 12 26,75 615 13 26,93 449 14 27,43 463 15 27,69 463 17 18 28,83 29,23 433 447 19 20 30,23 31,15 447 433 21 32,55 483 22 36,40 629 179 (100), 261 (45), 221 (90), 219 (80), 165 (25), 125 (20) 407 (40), 289 (15), 425 (100), 451 (20) 245 (100), 205 (35), 179 (10), 125 (5), 109 (2) 331 (65), 169 (100), 305 (40) 316 (100), 317 (90), 179 (5), 151 (2) 463 (100), 283 (2), 373 (2), 301 (10) 316 (100), 179 (2), 317 (30), 151 (2) 316 (100), 151 (2), 179 (2), 317 (60) 301 (100), 179 (2), 151 (2) 301 (100), 151 (2), 179 (2) 285 (95), 284 (100), 257 (5), 255 (10) 301 (100), 179 (2), 151 (2) 287 (40), 269 (100), 259 (10), 179 (5), 151 (2) 271 (60), 331 (2), 313 (100), 169 (100), 211 (20), 193 (2) 463 (85), 301 (100), 445 (10) Gallocatechina o Epigallocatechina Procianidina B1 Catechina o Epicatechina Epigallocatechina gallato Miricetina 3-O-galattoside Quercetina 3-O-β-galattoside6”-O-gallato Miricetina 3-O-arabinoside Miricetina 3-O-ramnoside Quercetina 3-O-galattoside o Quercetina 3-O-glucoside Quercetina 3-O-arabinosio Campferolo 3-O-glucoside Quercetina 3-O-ramnoside Aromadendrina-ramnoside Digalloilglucosio Cipellogina A o B Tabella 18. Tempo di ritenzione, valori m/z dello ione parent e degli ioni frammento e struttura chimica proposta nell’estratto di Myrcianthes hallii mediante UPLC-PDA-hESI-MSn con ionizzazione positiva Picco m/z [M+H]+ 10 Tempo di ritenzione (min) 25,25 m/z ioni frammento (% del picco di base) 481 319 (100) 16 28,56 197 23 43,72 343 179 (100), 161 (15), 151 (2), 119 (2), 105 (2) 343 (2), 325 (10), 301 (2), 240 (100) 28 Struttura proposta Quercetagetina 7-O-β-Dglucopiranoside Acido gluconico Pinobanksin 3-O-isobutirrato Time (min) Arrayan2 #483 RT: 2,33 AV: 1 NL: 1,05E4 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] 191,06 10000 Acido chinico 8000 6000 134,95 4000 2000 303,06 110,98 223,11 179,06 100 150 245,18 200 250 383,17 349,17 289,20 300 350 411,17 439,18 400 505,29 533,24 450 m/z 500 695,21 550 600 650 766,88 700 800,10 750 800 Arrayan2 #492 RT: 2,37 AV: 1 NL: 2,48E3 F: ITMS - c ESI d Full ms2 190,86@cid35,00 [50,00-395,00] 126,87 100 172,93 80 84,90 60 92,99 40 20 58,83 50 60 86,83 70,90 80,99 70 80 110,86 108,99 98,90 90 114,85 100 110 191,11 170,92 128,90 120 130 144,94 140 154,92 150 160 m/z 170 180 190 200 210 220 230 240 250 260 Figura 5. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 2,33 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii Time (min) Arrayan2 #651 RT: 3,14 AV: 1 NL: 1,68E4 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] 133,01 Acido malico 15000 10000 5000 114,89 90,95 191,08 100 150 275,14 200 250 431,15 320,94 300 350 400 500 776,87 643,34 513,28 450 m/z 550 600 650 700 750 800 Arrayan2 #656 RT: 3,16 AV: 1 NL: 4,63E3 F: ITMS - c ESI d Full ms2 133,01@cid35,00 [50,00-280,00] 114,73 100 80 60 40 20 55 60 65 70 132,93 86,88 89,00 70,90 72,88 50 75 80 85 90 95 100 m/z 105 110 115 120 125 130 135 140 145 150 Figura 6. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 3,14 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii Time (min) Arrayan2 #1226 RT: 5,95 AV: 1 NL: 1,13E4 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] 481,07 Esaidrossi difenoil glucosio 10000 5000 482,16 631,27 603,34 483,21 420 440 460 480 500 520 540 560 580 600 632,31 655,77 620 640 660 680 700 720 740 760 780 800 m/z Arrayan2 #1231 RT: 5,97 AV: 1 NL: 9,69E3 F: ITMS - c ESI d Full ms2 481,12@cid35,00 [120,00-975,00] 301,00 100 80 60 40 20 229,32 220 249,13 257,18 240 260 275,14 280 302,03 318,24 289,06 300 320 335,05 346,88 340 361,21 360 m/z 421,01 422,10 437,12 377,13 380 400 420 440 460 480 500 Figura 7. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 5,95 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii 29 Time (min) Arrayan2 #2245 RT: 11,03 AV: 1 NL: 3,68E3 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] 168,92 Acido gallico 3000 331,13 329,22 2000 277,19 90,85 1000 112,87 100 150 323,04 421,15 451,18 309,21 170,10 200 250 499,13 375,05 300 350 140 160 400 450 m/z 180 200 m/z 609,14 555,47 500 550 645,28 600 650 700 750 800 Arrayan2 #2250 RT: 11,05 AV: 1 NL: 1,91E3 F: ITMS - c ESI d Full ms2 168,92@cid35,00 [50,00-350,00] 124,90 100 80 60 40 20 80,81 0 60 168,85 80 100 120 220 240 260 280 300 320 340 Figura 8. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 11,03 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii Time (min) Arrayan2 #2365 RT: 11,62 AV: 1 NL: 5,38E3 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] Esaidrossi difenoil galloilglucosio 633,15 5000 4000 3000 634,22 2000 1000 635,15 540 560 580 600 620 777,31 640 660 680 700 720 740 760 804,91 780 800 m/z Arrayan2 #2370 RT: 11,64 AV: 1 NL: 1,49E3 F: ITMS - c ESI d Full ms2 633,05@cid35,00 [160,00-1280,00] 300,95 100 80 60 40 20 230,98 220 249,01 257,16 240 260 275,06 302,00 276,13 280 300 331,10 320 373,30 340 360 401,09 380 400 421,10 445,28 420 440 463,10 460 481,23 549,22 560,96 480 500 520 540 560 589,32 605,09 615,18 580 600 620 m/z Figura 9. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 11,62 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii Time (min) Arrayan2 #3145 RT: 15,65 AV: 1 NL: 1,00E4 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] 305,20 10000 Gallocatechina o Epigallocatechina 8000 6000 4000 611,21 350,89 2000 347,30 299,07 250 300 419,10 350 400 483,26 451,29 450 607,29 500 550 612,19 600 679,34 650 783,65 710,97 700 750 800 m/z Arrayan2 #3154 RT: 15,70 AV: 1 NL: 2,54E3 F: ITMS - c ESI d Full ms2 305,11@cid35,00 [70,00-625,00] 178,90 100 220,99 218,98 80 60 261,08 40 124,94 136,96 20 110,88 80 100 120 140 164,87 161,01 160 167,02 180 246,91 233,03 258,84 263,01 191,09 203,12 200 220 240 m/z 260 287,06 280 300 320 340 360 380 400 Figura 10. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 15,65 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii 30 Time (min) Arrayan2 #4369 RT: 21,95 AV: 1 NL: 4,45E4 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] Procianidina B1 577,19 40000 30000 20000 578,24 10000 525,32 535,19 520 579,31 567,28 540 560 614,04 592,36 580 600 676,98 640,04 620 640 660 m/z 691,11 680 728,53 736,23 700 720 759,21 740 777,58 760 796,26 780 800 Arrayan2 #4382 RT: 22,01 AV: 1 NL: 4,81E3 F: ITMS - c ESI d Full ms2 577,13@cid35,00 [145,00-1165,00] 425,07 100 80 60 407,12 40 289,07 20 161,10 187,09 160 180 203,08 245,13 227,06 200 220 240 273,00 260 280 451,25 299,20 300 331,07 320 357,15 340 381,29 393,24 360 380 449,27 409,13 400 420 467,23 440 491,16 500,60 460 480 500 m/z Figura 11. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 21,95 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii Time (min) Arrayan2 #4593 RT: 23,11 AV: 1 NL: 1,19E4 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] 289,15 Catechina o Epicatechina 6000 4000 335,11 245,22 0 445,29 454,25 357,18 379,45 403,13 250 300 579,10 453,25 2000 350 400 450 577,36 515,32 500 728,60 597,40 550 638,18 600 650 785,22 745,27 671,07 690,63 700 750 815,21 800 m/z Arrayan2 #4602 RT: 23,15 AV: 1 NL: 1,35E3 F: ITMS - c ESI d Full ms2 289,10@cid35,00 [65,00-590,00] 245,00 100 80 60 205,00 40 20 124,93 136,92 108,88 80 100 120 140 179,02 165,00 160 203,14 206,13 180 200 231,08 220 247,13 240 m/z 271,11 260 280 300 320 340 360 380 400 Figura 12. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 23,11 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii Time (min) Arrayan2 #4701 RT: 23,66 AV: 1 NL: 9,02E3 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] Epigallocatechina gallato 457,21 8000 6000 4000 2000 377,24 393,28 307,29 300 350 453,27 431,32 400 502,86 458,21 571,09 461,21 493,19 503,98 450 500 584,10 550 m/z 631,33 652,45 607,22 736,33 671,60 600 650 700 780,59 795,10 750 800 Arrayan2 #4706 RT: 23,68 AV: 1 NL: 2,01E3 F: ITMS - c ESI d Full ms2 457,14@cid35,00 [115,00-925,00] 169,01 100 80 331,11 60 305,09 40 20 193,00 160,97 120 140 160 180 205,03 200 231,17 220 240 257,29 269,13 260 287,06 280 318,99 300 320 332,01 351,18 340 360 373,15 380 395,29 400 413,16 420 439,21 440 460 480 500 m/z Figura 13. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 23,66 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii 31 Time (min) Arrayan2 #5007 RT: 25,25 AV: 1 NL: 2,95E4 F: ITMS + c ESI Full ms [80,00-1500,00] Quercetagetina 7-O-β-D-glucopiranoside 481,10 15000 10000 5000 319,17 109,94 145,00 100 150 200 335,13 273,44 288,64 195,13 217,19 0 250 300 503,27 455,22 399,43 418,40 350 400 450 m/z 541,16 500 579,19 550 632,76 600 731,20 673,51 650 700 747,87 750 800 Arrayan2 #5012 RT: 25,27 AV: 1 NL: 3,21E4 F: ITMS + c ESI d Full ms2 481,01@cid35,00 [120,00-975,00] 318,97 100 80 60 40 20 271,10 200 220 240 260 289,38 301,32 315,09 280 300 329,03 320 361,13 373,23 385,19 397,05 343,11 340 360 m/z 380 415,20 427,08 400 463,05 445,11 420 440 481,41 460 480 500 Figura 14. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 25,25 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii Time (min) Arrayan2 #5009 RT: 25,26 AV: 1 NL: 2,28E4 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] Miricetina 3-O-galattoside 479,15 20000 15000 10000 5000 307,09 250 333,22 334,13 300 481,24 513,30 539,43 453,34 399,37 350 400 450 500 584,44 599,59 550 652,12 600 729,25 751,61 775,10 679,25 650 700 750 813,06 800 m/z Arrayan2 #5014 RT: 25,28 AV: 1 NL: 1,06E4 F: ITMS - c ESI d Full ms2 479,13@cid35,00 [120,00-970,00] 316,10 317,03 100 80 60 40 20 179,06 151,07 120 140 160 197,02 207,06 180 200 233,10 245,18 220 240 271,12 260 318,05 341,13 313,18 289,14 280 300 320 m/z 359,20 340 360 461,16 417,21 433,32 389,14 380 400 420 440 460 480 500 Figura 15. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 25,26 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii Time (min) Arrayan2 #5305 RT: 26,75 AV: 1 NL: 2,20E4 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] 615,19 Quercetina 3-O-β-galattoside-6”-O-gallato 20000 15000 10000 616,21 5000 547,31 540 565,47 560 584,33 592,32 580 611,15 600 617,28 637,06 620 652,54 668,25 675,24 640 660 702,09 680 700 713,21 728,97 744,40 720 760,32 770,15 740 760 787,18 780 804,44 800 m/z Arrayan2 #5310 RT: 26,77 AV: 1 NL: 1,50E4 F: ITMS - c ESI d Full ms2 615,13@cid35,00 [155,00-1245,00] 463,22 100 80 60 40 20 241,16 240 255,07 260 271,21 283,15 280 301,09 300 464,20 313,16 331,19 320 343,09 340 372,99 360 435,33 380 400 420 440 453,16 460 480,23 489,23 480 507,19 500 m/z 2 Figura 16. Spettro MS e spettro MS del picco con tempo di ritenzione 26,75 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii 32 Time (min) Arrayan2 #5341 RT: 26,93 AV: 1 NL: 2,33E4 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] Miricetina 3-O-arabinoside 449,14 20000 15000 10000 450,27 399,33 5000 316,03 250 401,31 300 350 441,33 400 509,29 452,22 591,29 615,25 636,91 563,04 450 500 550 600 668,57 691,39 650 728,25 754,16 700 796,56 750 800 m/z Arrayan2 #5346 RT: 26,96 AV: 1 NL: 1,35E4 F: ITMS - c ESI d Full ms2 449,10@cid35,00 [110,00-910,00] 316,10 100 80 60 40 317,04 20 150,91 120 140 160 179,02 197,03 207,08 180 200 233,07 245,14 220 240 271,10 260 289,12 280 318,12 341,12 313,11 300 320 340 359,19 431,10 389,25 405,14 360 380 400 420 440 460 480 500 m/z Figura 17. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 26,93 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii Time (min) Arrayan2 #5441 RT: 27,43 AV: 1 NL: 6,07E4 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] Miricetina 3-O-ramnoside 463,22 40000 30000 20000 449,25 10000 113,01 0 316,30 100 150 200 250 465,26 431,48 300 350 400 450 m/z 523,38 500 577,08 550 622,92 705,31 600 650 700 751,76 805,09 750 800 Arrayan2 #5446 RT: 27,46 AV: 1 NL: 2,87E4 F: ITMS - c ESI d Full ms2 463,13@cid35,00 [115,00-940,00] 316,07 100 80 317,06 60 40 20 151,01 120 140 160 179,01 180 233,18 245,14 207,14 200 220 240 271,18 260 318,12 337,04 301,24 280 300 320 m/z 340 359,11 360 389,17 401,24 380 400 427,16 420 445,23 440 460 480 500 Figura 18. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 27,43 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii Time (min) Arrayan2 #5493 RT: 27,69 AV: 1 NL: 3,40E4 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] Quercetina 3-O-galattoside 463,18 Quercetina 3-O-glucoside 30000 20000 441,24 10000 301,15 377,33 300 350 395,41 435,28 400 442,32 464,25 465,24 450 509,09 565,18 577,12 597,46 526,11 500 550 m/z 660,40 600 706,85 728,90 650 700 755,26 799,77 750 800 Arrayan2 #5498 RT: 27,72 AV: 1 NL: 2,37E4 F: ITMS - c ESI d Full ms2 463,13@cid35,00 [115,00-940,00] 301,00 100 80 60 40 20 151,02 120 140 160 179,03 189,09 180 200 221,14 233,16 220 240 255,19 260 316,08 273,16 285,24 280 300 320 343,14 340 373,02 385,26 360 380 409,12 400 435,13 445,21 420 440 463,03 460 480 500 m/z Figura 19. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 27,69 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii 33 Time (min) Arrayan2 #5667 RT: 28,56 AV: 1 NL: 1,33E4 F: ITMS + c ESI Full ms [80,00-1500,00] 197,07 Acido gluconico 6000 4000 238,02 2000 109,98 130,17 219,17 178,90 242,20 371,19 0 100 150 200 250 421,12 437,01 451,08 331,24 305,18 300 350 493,17 419,02 400 450 m/z 540,37 500 684,21 701,25 592,88 608,38 550 600 650 731,20 751,26 700 750 800 Arrayan2 #5676 RT: 28,61 AV: 1 NL: 4,16E3 F: ITMS + c ESI d Full ms2 196,93@cid35,00 [50,00-405,00] 178,99 100 80 134,90 60 40 20 161,05 104,84 106,99 109,05 92,85 90 95 100 105 133,06 118,93 121,02 123,25 110 115 120 125 130 137,05 140,81 135 m/z 140 151,06 145 155,98 150 155 160 165 170 175 180 Figura 20. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 28,56 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii Time (min) Arrayan2 #5721 RT: 28,83 AV: 1 NL: 8,69E3 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] Quercetina 3-O-arabinosio 433,18 8000 6000 4000 435,12 2000 377,41 389,22 350 463,27 431,61 400 489,13 450 517,08 539,40 500 562,32 660,29 607,37 625,30 584,07 550 600 729,36 743,21 755,06 650 700 788,53 750 800 m/z Arrayan2 #5926 RT: 29,86 AV: 1 NL: 4,23E4 F: ITMS - c ESI d Full ms2 433,10@cid35,00 [105,00-880,00] 301,08 100 80 60 40 20 125,07 120 150,99 140 179,09 191,07 160 180 217,17 229,06 200 220 255,05 271,28 285,14 240 260 280 331,02 343,14 301,99 300 320 340 373,11 360 415,19 380 400 420 440 460 480 500 m/z Figura 21. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 28,83 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii Time (min) Arrayan2 #5801 RT: 29,23 AV: 1 NL: 1,32E4 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] Campferolo 3-O-glucoside 447,24 10000 5000 433,28 275,14 250 300 448,23 463,31 401,19 321,10 350 400 489,32 515,09 450 549,21 500 567,11 550 599,32 625,20 600 653,42 675,33 650 740,28 700 804,84 818,30 750 800 m/z Arrayan2 #5810 RT: 29,28 AV: 1 NL: 4,32E3 F: ITMS - c ESI d Full ms2 447,14@cid35,00 [110,00-905,00] 284,13 100 285,02 80 60 40 20 255,03 254 257,12 256 258 264,17 265,14 259,24 260 262 264 266 267,10 268 269,13 270 271,12 272 m/z 273,21 274 281,14 276 278 280 282 283,13 284 286,05 286 286,93 288 289,11 290 Figura 22. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 29,23 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii 34 Time (min) Arrayan2 #5985 RT: 30,15 AV: 1 NL: 3,99E4 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] Quercetina 3-O-ramnoside 447,23 30000 20000 10000 300,25 250 433,21 403,29 300 350 400 492,96 510,12 449,26 450 561,11 500 601,38 550 739,27 631,21 600 650 700 784,79 750 800 m/z Arrayan2 #5990 RT: 30,17 AV: 1 NL: 3,09E4 F: ITMS - c ESI d Full ms2 447,14@cid35,00 [110,00-905,00] 301,04 100 80 60 40 20 151,09 120 140 179,08 191,19 160 180 217,22 231,27 200 220 255,16 240 302,11 321,15 285,14 260 280 300 320 343,10 429,19 373,17 385,23 403,11 340 360 380 400 420 440 460 480 500 m/z Figura 23. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 30,15 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii Time (min) Arrayan2 #6185 RT: 31,15 AV: 1 NL: 2,99E3 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] 433,25 Aromadendrina-ramnoside 505,25 2000 417,13 449,24 420 440 460 569,47 509,32 524,19 463,37 478,45 400 547,23 506,29 1000 480 500 520 540 560 652,40 657,55 594,96 580 600 m/z 620 640 688,26 660 680 700 719,79 739,29 720 740 762,15 760 780,25 796,52 780 800 Arrayan2 #6186 RT: 31,16 AV: 1 NL: 6,79E2 F: ITMS - c ESI d Full ms2 433,10@cid35,00 [105,00-880,00] 268,95 100 80 301,06 60 287,05 40 271,09 20 178,93 150,96 140 160 259,08 241,17 180 200 220 240 300,08 286,31 260 280 m/z 302,04 355,27 300 320 340 373,30 383,09 360 403,25 415,21 380 400 420 Figura 24. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 31,15 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii Time (min) Arrayan2 #6461 RT: 32,55 AV: 1 NL: 9,28E3 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] Digalloilglucosio 483,34 8000 6000 4000 371,31 2000 338,31 300 372,28 350 417,16 431,18 447,35 400 484,35 473,16 450 505,27 528,74 500 551,31 585,20 597,14 550 m/z 625,20 680,57 600 650 723,12 700 753,30 783,32 750 800 Arrayan2 #6466 RT: 32,57 AV: 1 NL: 6,08E2 F: ITMS - c ESI d Full ms2 483,11@cid35,00 [120,00-980,00] 313,16 168,93 100 80 271,08 60 40 20 140 150,96 149,01 153,13 150 168,11 160 169,99 170 181,08 180 210,95 209,19 212,03 193,07 190 200 210 223,09 220 233,13 241,07 230 240 253,10 250 272,13 265,03 260 270 314,22 287,13 295,19 280 290 300 310 320 331,33 330 m/z Figura 25. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 32,55 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii 35 Time (min) Arrayan2 #7229 RT: 36,40 AV: 1 NL: 1,95E3 F: ITMS - c ESI Full ms [80,00-1500,00] Cipellogina A or B 629,33 1500 599,36 1000 500 630,24 635,34 611,47 541,01 560 580 600 620 703,28 640 660 680 m/z 728,36 700 720 758,26 740 760 780 800 Arrayan2 #7234 RT: 36,42 AV: 1 NL: 5,54E2 F: ITMS - c ESI d Full ms2 629,29@cid35,00 [160,00-1270,00] 301,06 100 463,20 80 60 40 20 185,05 180 220 302,15 255,09 271,10 283,21 210,88 200 240 260 280 300 343,23 320 387,23 340 360 426,80 380 400 420 464,25 445,21 440 460 480 537,77 503,44 500 520 540 559,42 593,52 611,09 560 580 600 m/z Figura 26. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 36,40 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii Time (min) Arrayan2 #8701 RT: 43,72 AV: 1 NL: 1,26E4 F: ITMS + c ESI Full ms [80,00-1500,00] Pinobanksin 3-O-isobutirrato 343,30 4000 2000 109,89 144,86 240,19 181,05 217,11 283,18 0 100 150 200 250 371,38 300,36 300 350 413,46 425,41 400 464,25 450 m/z 502,37 525,38 500 573,09 590,50 550 643,36 664,31 600 650 722,67 700 767,56 750 810,73 800 Arrayan2 #8709 RT: 43,76 AV: 1 NL: 1,46E3 F: ITMS + c ESI d Full ms2 343,26@cid35,00 [80,00-700,00] 240,25 100 80 60 40 325,30 20 145,13 80 100 120 140 243,20 270,83 289,11 301,10 171,31 160 180 200 220 240 260 280 300 m/z 343,20 320 340 360 380 400 420 440 460 480 500 Figura 27. Spettro MS e spettro MS2 del picco con tempo di ritenzione 43,72 min della frazione a basso peso molecolare (MWCO < 3500 Da) dell’estratto di Myrcianthes hallii 36 6. CONCLUSIONI Attraverso questa ricerca è stato dimostrato che gli estratti idrometanolici ottenuti da piante medicinali tradizionali impiegate in Ecuador, quali Chuquiraga jussieui, Myrcianthes hallii e Tropaeolum tuberosum mostrano attività antibatterica contro ceppi meticillino-resistenti (MRSA) e meticillino-sensibili (MSSA) di Staphylococcus aureus. È importante sottolineare che Myrcianthes hallii è attivo a basse concentrazioni, con valori di MIC 50 di 1,08 mg/mL (residuo secco) e MIC 90 di 2,16 mg/mL (residuo secco). Pertanto su tale estratto è stata proseguita la ricerca. L’estratto è stato frazionato sulla base del peso molecolare mediante dialisi. Dell’analisi del dializzato (PM < 3500 Da) e ritenuto (PM > 3500 Da) è emerso che l’attività antibatterica si mantiene in entrambe le frazioni. Si è quindi proceduto con la caratterizzazione chimica della frazione a basso peso molecolare per verificare la presenza in essa di polifenoli, metaboliti secondari delle piante a cui è ascritta attività antibatterica. Le analisi condotte mediante la tecnica UPLC-PDA-hESI-MSn hanno portato a isolare e individuare 23 composti di cui 20 polifenoli (acidi fenolici e flavonoidi) e 3 acidi organici (acido chinico, malico e gluconico). 37 BIBLIOGRAFIA Alberto, M. R., Zampini, I. C., & Isla, M. I. (2009). Inhibition of cyclooxygenase activity by standardized hydroalcoholic extracts of four Asteraceae species from the Argentine Puna. Brazilian Journal of Medical and Biological Research, 42(9), 787-790. Andrade, J. M., Aboy, A. L., Apel, M. A., Raseira, M. C., Pereira, J. F., & Henriques, A. T. (2011). Phenolic composition in different genotypes of guabiju fruits (Myrcianthes pungens) and their potential as antioxidant and antichemotactic agents. Journal of food science, 76(8), C1181C1187. 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P., & Sancho López, P. (2011). Cytotoxic effects induced by combination of heliantriol B2 and dequalinium against human leukemic cell lines. Phytotherapy Research, 25(4), 603-610. 42 RINGRAZIAMENTI AGRADECIMIENTOS A Dios por darme la capacidad y fortaleza para seguir adelante cada día. A mis Padres Vinicio y Rosario por su guía, su amor y su apoyo incondicional; a mi hermano Vinicio y a mi hermana Ma. Angeles por cada “la amo enana” en el momento justo. A mi abuelita Piedad por sus consejos y sus palabras de aliento. A Luis por acompañarme cada día durante esta experiencia, por motivarme, escucharme y apoyarme siempre. A la Profesora Maria Daglia por permitirme formar parte de esta Maestría y por su guía durante la elaboración de este trabajo. Al Profesor Francesco Bracco y Erika Copoo por su gran ayuda, disponibilidad y gentileza. A la familia Bombelli, en especial a la Profe Nadia, Giovanna, Sergio, Marco y la Nona Lucia por todo el tiempo compartido, la ayuda brindada y por hacerme sentir parte de su familia. A mis amigos: Dany, Mily, Daniel, Sebas y Jairo los cuales pese a la distancia me han acompañado. A mis lojanos queridos: Kary, Vladimir, Jorge, Luis, Paty y Santi por todos los momentos vividos y la ayuda brindada. A mis compañeras de laboratorio, en especial a: Lara, Giorgia, Arianna y Ornella por mostrarse siempre gentiles y dispuestas a darme una mano. Por último un especial agradecimiento a la Secretaría Nacional de Educación Superior, Ciencia, Tecnología e Innovación “SENESCYT” por el financiamiento otorgado para la realización de esta Maestría. 43