P194 CARATTERIZZAZIONE GENETICA E CLINICA

P194
CARATTERIZZAZIONE GENETICA E CLINICA DELLE POLIPOSI ADENOMATOSE DEL COLON
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S. Miccoli , V. Gismondi , L. Ricciardiello , M. Seri , L. Varesco , D. Turchetti
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U.O. Genetica Medica, Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, Bologna
2
S.S. Centro Tumori Ereditari, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova
3
U.O. Gastroenterologia, Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, Bologna
La Poliposi Adenomatosa Familiare (FAP) è responsabile dell’1% dei casi di carcinoma del colon ereditario: una mutazione
germinale del gene APC si riscontra nel 70% circa dei casi con forma classica e nel 20-30% di quelli con forma attenuata.
Mutazioni bi-alleliche del gene MutYH sono responsabili di un altro 2% di casi, che sono pertanto affetti da MutYH Associated Polyposis (MAP).
Dal gennaio 2004 al dicembre 2011 presso il nostro ambulatorio sono stati valutati 68 pazienti con polipi multipli del colon:
di questi, 38 presentavano una verosimile poliposi adenomatosa ereditaria e sono stati sottoposti all’analisi mutazionale dei
geni APC e/o MutYH. Nel 55% dei pazienti (21/38) è stata riscontrata la mutazione causativa della poliposi, distinguendo
pazienti FAP e MAP e consentendo una corretta gestione clinica degli affetti ed un appropriato counselling genetico dei
familiari. Nei pazienti FAP (n=15) l’età media alla diagnosi è stata di 35 anni, 11/15 pazienti (73%) hanno familiarità per
poliposi e/o CRC con pattern di ereditarietà dominante, la numerosità dei polipi è tale da richiedere la colectomia e 5/15
pazienti (33%) presentano manifestazioni extra-coloniche. Nei pazienti MAP (n=6) l’età media alla diagnosi è 49 anni,
3/6 pazienti (50%) hanno familiarità per poliposi e/o CRC con pattern di ereditarietà recessivo, nella metà dei pazienti
la numerosità dei polipi è <100 e 2/6 pazienti (33%) presentano adenoma duodenale. In 2/38 pazienti il test genetico
ha rilevato una variante di significato incerto, mentre nei restanti 15/38 pazienti non sono state identificate varianti: in
quest’ultimo gruppo, clinicamente più eterogeneo, l’età media alla diagnosi è 48 anni, 10/15 pazienti (67%) non hanno
familiarità, in 11/15 pazienti (73%) il numero dei polipi è <100 e nessuno presenta manifestazioni extra-coloniche.
Minore è il numero di polipi e maggiore è l’età alla diagnosi, minore è la probabilità di riscontrare mutazioni con i test
disponibili, lasciando incertezza circa il corretto management clinico del paziente e dei familiari. I pazienti con caratteristiche
suggestive di poliposi geneticamente determinata senza mutazione identificata saranno oggetto di uno studio mirato ad
identificare nuovi geni causativi di poliposi.