I climi freddi

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- Il clima e le sue variazioni
1
Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Che cosa s’intende per clima?
• Secondo L’ O.M.M. per clima s’intende l’insieme delle
condizioni fisico-meteorologiche ( temperatura,
umidità, pressione, venti ) che caratterizzano per
almeno trent’anni una determinata zona.
• Lo studio del clima è importante non solo per
prevedere l’andamento del tempo su lunghi periodi, ma
anche per comprendere gli effetti che esso produce
sulla morfologia terrestre e sulla distribuzione degli
organismi vegetali e animali.
Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Elementi e fattori climatici
• Gli elementi climatici (variabili) che costituiscono il
clima sono:
- insolazione
- temperatura
- umidità
- pressione
- venti
- precipitazioni
• .
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IL MOTORE DEL CLIMA
INSOLAZIONE
-ZONE DI
ALTA PRESSIONE
EVAPORAZIONE
PRECIPITAZIONI
-ZONE DI BASSA
PRESSIONE
VENTI
NUVOLOSITA’
Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Elementi e fattori climatici
•
-
I Fattori climatici ( costanti ), sono legati alla
posizione geografica del luogo considerato . I principali
sono:
latitudine,
altitudine,
presenza di corpi idrici,
correnti calde e fredde,
vegetazione
attività umane
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Che cos’è un climatogramma ?
• Il climatogramma è un diadramma
climatico in cui si rappresentano sia
la temperatura sia a le precipitazioni
medie di un anno
Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Climatogramma
Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Climatogramma
Osservazioni :
• Se la linea che rappresenta le variazioni annuali di
temperatura è lontana dalle colonne che
rappresentano le preciptazioni annuali vuol dire che c’è
scarsa disponibilità idrica in alcuni periodi dell’anno,
quindi una certa influenza sull’ambiente;
• Viceversa.....
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
I CLIMI DEL PIANETA
• Sulla terra si possono individuare cinque
gruppi climatici fondamentali, che si
susseguono procedendo dall’Equatore
verso i poli
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ZONE CLIMATICHE
DELLA TERRA
CIRCOLO POLARE
ARTICO
ZONA TEMPERATA
TROPICO DEL
CANCRO
EQUATORE
ZONA FREDDA
ZONA TORRIDA
ZONA TORRIDA
TROPICO DEL CAPRICORNO
CIRCOLO
POLARE
ANTARTICO
ZONA TEMPERATA
ZONA FREDDA
1. I climi del pianeta
In base alle
temperature
e alle
precipitazioni
sono stati
individuati 5
gruppi climatici
fondamentali
Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
1. I climi del pianeta
Clima e vegetazione
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
2. I climi caldi umidi
I climi caldi umidi
13
I climi caldo umidi
•
I climi caldo umidi si trovano nella fascia intertropicale
I climi caldo umidi comprendono :
-
clima equatoriale
-
clima monsonico
-
clima della savana
Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
2. I climi caldi umidi
Il clima equatoriale
Foresta pluviale
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Il clima equatoriale
• Il C. E. Ha le seguenti caratteristiche:
- non esistono vere e proprie stagioni;
- Il dì e la notte hanno la stessa durata circa, i raggi
solari giungono quasi perpendicolari tutto l’anno;
- La temperatra intorno ai 25 gradi
- Le precipitazioni sono uniformi e abbondanti tutto
l’anno.
- La copertura vegetale caratteristica è la foresta
equatoriale ( es.Amazzonia, Asia meridionale.)
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
2. I climi caldi umidi
Il clima monsonico
Giungla
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Il clima monsonico
• Il clima monsonico ha:
- Forti precipitazioni estive durante lo spirare del
monsone estivo* e siccità durante lo spirare di quello
invernale
- La vegetazione caratteristica è la giungla, fitta
boscaglia nella quale molte piante perdono le foglie
durante l’inverno.
•
•
N.B.
I venti sono flusso d’aria da zona ad alta pressiona ( anticiclonica) a zone a bassa pressione ( ciclonica ). Possiamo distinguere :
venti costanti che spirano tutto l’anno nella stessa direzione ( Alisei, venti occidentali e venti orientali ) ;
venti periodici perchè invertono periodicamente la loro direzione (brezze e monsoni); i monsoni interessano vaste aree geografiche mentre le
brezze sono deboli venti locali che giornalmente invertono il movimento in modo periodico :brezza di mare verso la terraferma di giorno. e brezza
di terra durante la notte verso il mare..
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Che cosa sono i Monsoni?
•
Venti periodici che coinvolgono
regioni molto ampie ( es.Oceano
Indiano e nella fascia continentale
che va dalla Somalia a quelle della
Cina orientale ;
•
Monsone estivo : l’aria sopra
l’Oceano è carica di umidità ( aria più
fresca –alta pressione) soffia dal mare verso
i continenti ( aria più calda –bassa pressione.)
PIOGGE FORTI
•
Monsone invernale secco : l’aria
presente sopra l’oceano si raffredda
più lentamente , quindi è meno ricca di
umidità ( bassa pressione) mentre sui
continenti l’aria è più fresca ( alta
pressione) ; i venti spirano dall’area
continentale verso l’oceano aria secca
.
ASSENZA DI PIOGGE.
Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
2. I climi caldi umidi
Il clima della savana
Vegetazione tipica della savana
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Il clima della savana
•
Il clima della Savana si estende ai margini delle
regioni a clima equatoriale; si trova in tutti i continenti
tranne in EUROPA.
• E ‘ caratterizzato da:
- temperature medie annue di circa 20 gradi
- si possono distinguere due stagioni calde e umide e
due stagioni meno calde e secche
- la vegetazione tipica è la savana ( acacie e alberi con
fusto robusto nell’ambito di praterie con erbe rigogliose
solo nel periodo con abbondanti piogge.
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
2. I climi caldi umidi
Il paesaggio della savana cambia con il trascorrere dei mesi dell’anno
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
3. I climi aridi
I climi aridi
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
CLIMI ARIDI
• Sono caratterizzati da scarsità di precipitazioni( meno
250mm all’anno)
• Escursione termica molto elevata durante tutto l’anno
• Vegetazione scarsa ( arbusti e piante spinose )
• Fauna: animali che resistono alla sete
• La presenza di falde acquifere consente che il deserto
sia spesso interrotto da oasi
I climi aridi sono:
- Clima predesertico
- Clima del deserto caldo
- Clima del deserto freddo
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
3. I climi aridi
Il predeserto
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Il clima predesertico
• Si trova intorno ai deserti
• Presenta escursioni termiche meno marcati rispetto a
quelle del deserto
• È caratterizzato da precipitazioni medie ( 250mm
all’anno con qualche acquazzone
• Vegetazione bassa con arbusti e cespugli sparsi o
isolati su terreni sabbiosi e argillosi
• Il predeserto è molto diffuso in Africa a sud del
Sahara ...
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
3. I climi aridi
I deserti caldi
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Il clima del deserto caldo
• La temperatura media annua supera sempre i 18 gradi,
• La temperatura media del mese più caldo è circa 28
gradi
• I climi caldi aridi si trovano nelle fasce tropicali
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
3. I climi aridi
I deserti freddi
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Il clima del deserto freddo
•
Forti escursioni termiche annue ( mese più freddo fino
a – 30 gradi )
• I deserti freddi si trovano a latitudini intermedie al
centro dei continenti (es. regioni centrali asiatiche);
• L’aridità dei deserti freddi è dovuta alla notevole
distanza dal mare o alla presenza di alti rilievi che
impediscono alle masse d’aria umida proveniente dagli
Oceani di penetrarvi
• La vegetazione è costituita da radi cespugli e ciuffi
d’erba ( steppe ) che tendono a scomparire man mano
che si procede verso zone più interne
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
4. I climi temperati
I climi temperati
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
CLIMI TEMPERATI
• I climi temperati interessano soprattutto le regioni
poste alle medie latitudini nell’emisfero boreale.
• Sono caratterizzati da inverni non troppo rigidi ( -3 a +
18 ) e da precipitazioni moderate ( tra i 400 e gli 800
mm/anno)
• Fanno parte di questo gruppo di climi :
- Il clima mediterraneo
- Il clima temperato fresco
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
4. I climi temperati
Il clima mediterraneo
La macchia mediterranea
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Il clima mediterraneo
• E’ caratterizzato da estati calde e secche e inverni
tiepidi e umidi
• La vegetazione spontanea è costituita dalla macchia
mediterranea, diffusa nelle regioni che si affacciano sul
bacino del Mediterraneo;
• La vegetazione è formata da arbusti sempreverdi e
cespugli che riescono a sopportare la calura
dell’estate. Le piante caratteristiche di questo bioma
sono : ulivo, mandorlo, fico, agrumi, quercia sughero,
l’alloro, rosmarino e l’eucalipto.
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
4. I climi temperati
La foresta decidua
La brughiera
Il clima temperato fresco
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
il clima temperato fresco
•
E’ caratterizzato da estati freschi e inverni miti
• È mediamente umido ( le precipitazioni medie 7001500 mm )
• La vegetazione caratteristica è la foresta decidua di
latifoglie (querce, betulle, aceri e castagni ) ;
nelle regioni meno umide predominano le brughiere
costituite da arbusti e cespugli bassi( erica, ginestra )
• All’aumentare della latitudine o dell’altitudine *alla
foresta decidua si sostituisce la foresta sempreverde
( abeti e larici ) .
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
5. I climi freddi e i climi nivali
I climi freddi
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
5. I climi freddi e i climi nivali
Clima
freddo a
estate calda
Clima
freddo a
inverno
prolungato
Steppe-praterie
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
I climi freddi e nivali
• I C.F. O microtermici sono caratterizzati da inverni
lunghi e rigidi; durante il mese più caldo la temperatura
media supera i 10 gradi C;
• Le precipitazioni sono soprattutto estive e non sono
molto abbondanti (300 - 1000 mm )
• La copertura vegetale varia da zona a zona a seconda
della latitudine , dell’altitudine e dalla distanza dal
mare;
• Si distinguono due tipi climatici:
- Clima freddo a estate calda
- Clima freddo a inverno prolungato
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Climi freddi
•
Il clima freddo a estate calda , con inverni rigidi, che
durano fino a 8 mesi, ed estati brevi relativamente
calde ;
• Il clima freddo a inverno prolungato , con inverni
che durano più di 8 mesi , estati molto brevi e stagioni
intermedie assenti;
• La vegetazione in entrambi i climi è la taiga
(conifere..);
• I climi freddi sono caratteristici anche delle zone di
alta montagna , indipendentemente dalla latitudine.
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
I climi nivali
• I climi nivali interessano soprattutto le regioni a
latitudini superiori ai circolo polari ( regioni artiche e
antartiche) ;
• Non hanno un periodo caldo e le precipitazioni sono
piuttosto scarse;
• Sono climi nivali:
- il clima della tundra
- Il clima delle nevi perenni
- Al gruppo dei climi nivali appartengono anche i climi di
alta montagna indipendentemente dalla latitudine
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Clima della tundra
• Fino a una certa latitudine la vegetazione spontanea è
la tundra ( muschi, licheni, qualche salice nano e rare
piante di betulla);
• A latitudini superiori solo muschi e licheni, dato che il
suolo per quasi tutto l’anno è gelato per qualche metro
di profondità ( permafrost ), disgela in estate solo in
superficie.
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
5. I climi freddi e i climi nivali
Sui fianchi delle
montagne è possibile
osservare una
successione di «piani»
– detti piani altitudinali –
ciascuno caratterizzato
da condizioni climatiche
proprie e da particolari
tipi di vegetazione e di
fauna
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CONTINUARE!!!
CONTINUARE!!!
CONTINUARE!!!
Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Il clima predesertico
• Si trova intorno ai deserti
• Presenta escursioni termiche meno marcati rispetto a
quelle del deserto
• Vegetazione con arbusti e cespugli su terreni sabbiosi
e argillosi
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La temperatura
La temperatura è il calore solare che la Terra immagazzina
durante il giorno. La differenza da luogo a luogo dipende dal
diverso riscaldamento della superficie terrestre con riferimento alla
latitudine, all'altitudine e al materiale geologico, alla minore o alla
maggiore vegetazione e alla diversa distribuzione delle terre e
delle acque, alla diversa esposizione al sole e ai venti.
Essendo trasparente, l'aria non viene riscaldata direttamente, ma
riceve il calore dalla superficie terrestre.
Di giorno, l'aria sarà più calda sulle terre che sui mari, di notte
viceversa. Come per la pressione, anche per la temperatura si
ricorre a delle linee che in questo caso vengono denominate
isoterme.
Isoterme di Gennaio
Isoterme di luglio
L’UMIDITA’
L'aria non è mai completamente secca.
Il vapore è fornito dall'acqua contenuta nella terreferme
e nei mari; le piogge poi, restituiscono l'acqua alla
superficie. La presenza dell'acqua nell'atmosfera, sotto
forma di nubi, nebbie, precipitazioni è responsabile
delle condizioni del tempo.
Per umidità si intende la misura della quantità di
vapore acqueo contenuto in una data porzione
dell'atmosfera.
L’UMIDITÀ
Può essere espressa direttamente riferendosi al
numero di grammi di vapore contenuto in un metro
cubo (umidità assoluta) oppure alla quantità massima
che può essere contenuta in un dato volume d'aria
(umidità relativa).
Particolare attenzione si deve fare all'umidità relativa,
che è il rapporto espresso in percentuale fra la quantità
di vapore acqueo contenuto in un dato volume d'aria e
la quantità massima che potrebbe esservi contenuta
alla stessa temperatura, quindi il livello di
saturazione. Infatti essa è importante perché è
l'umidità registrata dagli igrometri, gli strumenti per la
misurazione dell'umidità.
CARTA DELLE ISOIETE
I FATTORI CHE INFLUENZANO IL CLIMA
I fattori che influenzano il clima sono:
• la latitudine,
• La presenza di montagne più o meno elevate.
• Distanza dal mare o da altri bacini idrici
• Correnti marine calde e fredde
LA LATITUDINE
La latitudine è un fattore geografico molto importante,
indica infatti la distanza di una località dall’equatore.
La temperatura dell'aria sull'equatore è elevata e quasi
sempre costante in tutti i mesi dell'anno, mentre
diminuisce sempre più gradatamente, variando poi da
mese a mese, man mano che si giunge ai poli.
Questa è una conseguenza del fatto, a parità di
stagione, la radiazione solare incontra la superficie
terrestre con diverse inclinazioni a seconda della
latitudine e ha perciò un minore potere calorifico.
LA LATITUDINE
Generalmente anche l'umidità e l'evaporazione diminuiscono
passando dall'equatore ai poli.
Le precipitazioni si presentano piuttosto abbondanti sulla fascia
equatoriale ove si ha la convergenza dei venti.
Sono invece variamente distribuite nell'anno nella fascia
compresa tra il 30°ed il 60°di latitudine (sia Nord che Sud): nella
zona cioè che comunemente viene detta "temperata" e nella
quale, per il predominio in tutti i periodi dell'anno di correnti
occidentali, mancano regolari stagioni asciutte.
Nelle altre zone terrestri, come quelle comprese tra il 20°ed il 30°
di entrambi gli emisferi o nelle calotte polari, prevale, per solito, un
basso regime pluviometrico.
ALTITUDINE
L'influenza dell'altitudine si manifesta soprattutto con
una diminuzione sensibile della escursione termica
diurna, mensile e annua.
La diminuzione della temperatura con la quota (che, in
media è di circa 0,56°C per ogni 100 metri di salita) è
di minore entità durante la stagione invernale mentre in
quella primaverile questo divario risulta per solito molto
accentuato.
Naturalmente ciò vale per località ubicate su rilievo
montuosi non soggetti a venti costanti e particolari che
possono modificare questo andamento.
RILIEVO
La presenza di rilievi assume notevole importanza
specie nella determinazione dei climi locali in quanto
può provocare variazioni anche marcate nella
temperatura e nell'andamento delle precipitazioni.
Per quanto riguarda la temperatura, si può affermare
che le località situate in zone concave del suolo, in valli
o bacini chiusi, mostrano un andamento termico
irregolare con sensibili variazioni di temperatura,
mentre le località situate in zone convesse (come le
sommità dei rilievi) mostrano variazioni di temperatura
generalmente più regolari e meno accentuate.
RILIEVO
Considerando le precipitazioni, poi, si può dire che sui
rilievi esse aumentano con la quota: come regola
generale, dal fondovalle alla montagna, si ha un
incremento delle precipitazioni medie annue di circa 50
millimetri per ogni 100 metri di quota.
Va sottolineato infine che la diversa esposizione dei
pendii può determinare piccole zone a clima
diversissimo, a seconda che la zona sia ubicata sul
versante rivolto a nord o su quello rivolto a sud: tali
differenziazioni climatiche possono sopravvenire anche
in caso di rilievi non molto elevati.
CONTINENTALITA’ ED OCEANICITA’
Le grandi distese d'acqua e di terra emersa esplicano i
loro effetti soprattutto sui climi regionali: la ragione del
loro influsso climatico sta nella diversa capacità di
riscaldarsi e di raffreddarsi che hanno le due superfici
(le terre emerse e le acque).
Le terre, infatti, si riscaldano più delle distese acquee.
sia durante il giorno, sia durante la stagione estiva;
viceversa, sia di notte che d'inverno, le terre si
raffreddano più velocemente.
Il risultato di questo comportamento disuguale è che le
escursioni termiche diurne e annuali sono più ampie
sulla terra, specie nell'interno dei continenti, che non
sul mare.
CONTINENTALITA’ ED OCEANICITA
I periodi dell'anno in cui si raggiungono le temperature estreme
(valori massimi e minimi dell’anno) giungono in ritardo rispetto a
quanto avviene nell'interno dei continenti.
I climatologi hanno assunto l'escursione annua della temperatura
come misura che serve per misurare la "continentalità" di un
clima, costituendone l'effetto più notevole (tenendo conto, però,
anche della latitudine). Per esempio, una zona del continente
europeo si può definire "continentale" o di clima rigido se la
differenza della temperatura media del mese più caldo e quella
del mese più freddo è superiore a 20°c (per esempio Mosca), nel
caso in cui risulti compresa tra 10°ed i 20°c, la l ocalità viene
catalogata a clima temperato (come Napoli); mentre se
l'escursione è inferiore ai 10°c essa viene classif icata come
località "marittima" (è il caso di San Diego).
CONTINENTALITA’ ED OCEANICITA
L'influenza dei mari e delle terre influisce anche sulle
precipitazioni: esse risultano in genere più abbondanti
sui continenti che sulle fasce costiere dei mari o degli
oceani.
Rispetto alle varie zone di uno stesso continente, le
maggiori precipitazioni si hanno sulla fascia
occidentale, in quanto più direttamente interessata
dalle predominanti correnti occidentali, umide per la
loro provenienza oceanica.
1. I climi del pianeta
Il climatogramma
(o diagramma climatico)
1. I climi del pianeta
Clima e vegetazione
2. I climi caldi umidi
I climi caldi umidi
2. I climi caldi umidi
Il clima equatoriale
Foresta pluviale
2. I climi caldi umidi
Il clima monsonico
Giungla
2. I climi caldi umidi
Il clima della savana
Vegetazione tipica della savana
2. I climi caldi umidi
Il paesaggio della savana cambia con il trascorrere dei mesi dell’anno
3. I climi aridi
I climi aridi
3. I climi aridi
Il predeserto
3. I climi aridi
La vegetazione dal predeserto al deserto
3. I climi aridi
I deserti caldi
3. I climi aridi
I deserti freddi
4. I climi temperati
I climi temperati
Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Climi temperati
• I C.T. sono detti mesotermici ( variazioni max di temperatura tra 2 e
15 gradi C);
• Le precipitazioni relativamente modeste e variano da
zona a zona;
• Questi climi si trovano a modeste latitudini
nell’emisfero boreale, mentre in quello australe alle
stesse latitudini prevalgono grandi distese oceaniche
• Fanno parte di questo gruppo di climi :
- clima mediterraneo
- Clima temperato fresco
Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
4. I climi temperati
Il clima mediterraneo
La macchia mediterranea
78
Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Il clima mediterraneo
• Il C. M. è caratterizzato da estati calde e secche ( T.
22-28 gradi ) e inverni tiepidi e umidi
• Le precipitazioni sono inferiori ai 1000 mm all’anno
• La vegetazione tipica è la macchia mediterranea
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
4. I climi temperati
La foresta decidua
La brughiera
Il clima temperato fresco
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Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Il clima temperato fresco
• Il clima T.F. È caratterizzato da estati fresche e inverni
miti ( precipitazioni tra i 500 e i 1500mm all’anno)
• Sono interessate da questo clima : Europa centrale,
Asia e USA nord – orientali
• Nel C. T. F. La vegetazione spontanea è costituita
prevalentemente da foreste latifoglie decidue ( piante a
foglie larghe...) e nelle regioni meno umide dalle brughiere
( arbusti e cespugli bassi)
N.B. Molte foreste temperate sono state nel tempo sostituite da coltivazioni e
insediamenti urbani).
Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010
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5. I climi freddi e i climi nivali
I climi freddi
5. I climi freddi e i climi nivali
Clima
freddo a
estate calda
Clima
freddo a
inverno
prolungato
Steppe-praterie
Taiga in
Siberia
5. I climi freddi e i climi nivali
I climi nivali
Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
I CLIMI NIVALI
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5. I climi freddi e i climi nivali
Permafrost
Clima di alta montagna
5. I climi freddi e i climi nivali
Sui fianchi delle
montagne è possibile
osservare una
successione di «piani»
– detti piani altitudinali –
ciascuno caratterizzato
da condizioni climatiche
proprie e da particolari
tipi di vegetazione e di
fauna
6. I climi dell’Italia
Le zone climatiche italiane
6. I climi dell’Italia
Le caratteristiche
delle zone climatiche
I climi dell’Italia
7. I cambiamenti climatici
Campioni di ghiaccio prelevati
in profondità in Antartide
7. I cambiamenti climatici
La temperatura atmosferica media annua degli ultimi 750 000 anni
è variata da condizioni di clima più freddo (chiamate glaciali) a
condizioni di clima più caldo (chiamate interglaciali)
7. I cambiamenti climatici
L’andamento della concentrazione di anidride carbonica
nell’atmosfera da 650 000 anni fa a oggi
7. I cambiamenti climatici
L’aumento della temperatura media globale dell’atmosfera dal 1860 a oggi
7. I cambiamenti climatici
Le due fotografie, scattate dallo stesso punto di osservazione nel 1910
e nel 2001, mostrano di quanto si è ridotto il Ghiacciaio di Tschierva,
nelle Alpi svizzere
8. Il riscaldamento globale
Il grafico hockey stick
8. Il riscaldamento globale
Una manifestazione organizzata da Greenpeace a Pechino in sostegno
del Protocollo di Kyoto
Scienze della Terra per il cittadino.
La distruzione della foresta pluviale
Un tratto di foresta
amazzonica
Scienze della Terra per il cittadino.
La distruzione della foresta pluviale
Ciò che rimane
della foresta dopo
un incendio
Scienze della Terra per il cittadino.
La distruzione della foresta pluviale
L’«autostrada»
transamazzonica
Unità 8 - Il clima e le sue variazioni
Un branco di bisonti (Bison bison) nella steppa-prateria
dell’America Settentrionale (Parco di Yellowstone, Wyoming).
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