- Il clima e le sue variazioni 1 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Che cosa s’intende per clima? • Secondo L’ O.M.M. per clima s’intende l’insieme delle condizioni fisico-meteorologiche ( temperatura, umidità, pressione, venti ) che caratterizzano per almeno trent’anni una determinata zona. • Lo studio del clima è importante non solo per prevedere l’andamento del tempo su lunghi periodi, ma anche per comprendere gli effetti che esso produce sulla morfologia terrestre e sulla distribuzione degli organismi vegetali e animali. Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 2 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Elementi e fattori climatici • Gli elementi climatici (variabili) che costituiscono il clima sono: - insolazione - temperatura - umidità - pressione - venti - precipitazioni • . Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 3 IL MOTORE DEL CLIMA INSOLAZIONE -ZONE DI ALTA PRESSIONE EVAPORAZIONE PRECIPITAZIONI -ZONE DI BASSA PRESSIONE VENTI NUVOLOSITA’ Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Elementi e fattori climatici • - I Fattori climatici ( costanti ), sono legati alla posizione geografica del luogo considerato . I principali sono: latitudine, altitudine, presenza di corpi idrici, correnti calde e fredde, vegetazione attività umane Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 5 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Che cos’è un climatogramma ? • Il climatogramma è un diadramma climatico in cui si rappresentano sia la temperatura sia a le precipitazioni medie di un anno Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 6 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Climatogramma Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 7 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Climatogramma Osservazioni : • Se la linea che rappresenta le variazioni annuali di temperatura è lontana dalle colonne che rappresentano le preciptazioni annuali vuol dire che c’è scarsa disponibilità idrica in alcuni periodi dell’anno, quindi una certa influenza sull’ambiente; • Viceversa..... Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 8 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni I CLIMI DEL PIANETA • Sulla terra si possono individuare cinque gruppi climatici fondamentali, che si susseguono procedendo dall’Equatore verso i poli Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 9 ZONE CLIMATICHE DELLA TERRA CIRCOLO POLARE ARTICO ZONA TEMPERATA TROPICO DEL CANCRO EQUATORE ZONA FREDDA ZONA TORRIDA ZONA TORRIDA TROPICO DEL CAPRICORNO CIRCOLO POLARE ANTARTICO ZONA TEMPERATA ZONA FREDDA 1. I climi del pianeta In base alle temperature e alle precipitazioni sono stati individuati 5 gruppi climatici fondamentali Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 1. I climi del pianeta Clima e vegetazione 12 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 2. I climi caldi umidi I climi caldi umidi 13 I climi caldo umidi • I climi caldo umidi si trovano nella fascia intertropicale I climi caldo umidi comprendono : - clima equatoriale - clima monsonico - clima della savana Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 2. I climi caldi umidi Il clima equatoriale Foresta pluviale 15 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Il clima equatoriale • Il C. E. Ha le seguenti caratteristiche: - non esistono vere e proprie stagioni; - Il dì e la notte hanno la stessa durata circa, i raggi solari giungono quasi perpendicolari tutto l’anno; - La temperatra intorno ai 25 gradi - Le precipitazioni sono uniformi e abbondanti tutto l’anno. - La copertura vegetale caratteristica è la foresta equatoriale ( es.Amazzonia, Asia meridionale.) Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 16 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 2. I climi caldi umidi Il clima monsonico Giungla 17 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Il clima monsonico • Il clima monsonico ha: - Forti precipitazioni estive durante lo spirare del monsone estivo* e siccità durante lo spirare di quello invernale - La vegetazione caratteristica è la giungla, fitta boscaglia nella quale molte piante perdono le foglie durante l’inverno. • • N.B. I venti sono flusso d’aria da zona ad alta pressiona ( anticiclonica) a zone a bassa pressione ( ciclonica ). Possiamo distinguere : venti costanti che spirano tutto l’anno nella stessa direzione ( Alisei, venti occidentali e venti orientali ) ; venti periodici perchè invertono periodicamente la loro direzione (brezze e monsoni); i monsoni interessano vaste aree geografiche mentre le brezze sono deboli venti locali che giornalmente invertono il movimento in modo periodico :brezza di mare verso la terraferma di giorno. e brezza di terra durante la notte verso il mare.. Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 18 Che cosa sono i Monsoni? • Venti periodici che coinvolgono regioni molto ampie ( es.Oceano Indiano e nella fascia continentale che va dalla Somalia a quelle della Cina orientale ; • Monsone estivo : l’aria sopra l’Oceano è carica di umidità ( aria più fresca –alta pressione) soffia dal mare verso i continenti ( aria più calda –bassa pressione.) PIOGGE FORTI • Monsone invernale secco : l’aria presente sopra l’oceano si raffredda più lentamente , quindi è meno ricca di umidità ( bassa pressione) mentre sui continenti l’aria è più fresca ( alta pressione) ; i venti spirano dall’area continentale verso l’oceano aria secca . ASSENZA DI PIOGGE. Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 2. I climi caldi umidi Il clima della savana Vegetazione tipica della savana 20 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Il clima della savana • Il clima della Savana si estende ai margini delle regioni a clima equatoriale; si trova in tutti i continenti tranne in EUROPA. • E ‘ caratterizzato da: - temperature medie annue di circa 20 gradi - si possono distinguere due stagioni calde e umide e due stagioni meno calde e secche - la vegetazione tipica è la savana ( acacie e alberi con fusto robusto nell’ambito di praterie con erbe rigogliose solo nel periodo con abbondanti piogge. Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 21 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 2. I climi caldi umidi Il paesaggio della savana cambia con il trascorrere dei mesi dell’anno 22 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 3. I climi aridi I climi aridi 23 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni CLIMI ARIDI • Sono caratterizzati da scarsità di precipitazioni( meno 250mm all’anno) • Escursione termica molto elevata durante tutto l’anno • Vegetazione scarsa ( arbusti e piante spinose ) • Fauna: animali che resistono alla sete • La presenza di falde acquifere consente che il deserto sia spesso interrotto da oasi I climi aridi sono: - Clima predesertico - Clima del deserto caldo - Clima del deserto freddo Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 24 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 3. I climi aridi Il predeserto 25 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Il clima predesertico • Si trova intorno ai deserti • Presenta escursioni termiche meno marcati rispetto a quelle del deserto • È caratterizzato da precipitazioni medie ( 250mm all’anno con qualche acquazzone • Vegetazione bassa con arbusti e cespugli sparsi o isolati su terreni sabbiosi e argillosi • Il predeserto è molto diffuso in Africa a sud del Sahara ... 26 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 3. I climi aridi I deserti caldi 27 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Il clima del deserto caldo • La temperatura media annua supera sempre i 18 gradi, • La temperatura media del mese più caldo è circa 28 gradi • I climi caldi aridi si trovano nelle fasce tropicali Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 28 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 3. I climi aridi I deserti freddi 29 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Il clima del deserto freddo • Forti escursioni termiche annue ( mese più freddo fino a – 30 gradi ) • I deserti freddi si trovano a latitudini intermedie al centro dei continenti (es. regioni centrali asiatiche); • L’aridità dei deserti freddi è dovuta alla notevole distanza dal mare o alla presenza di alti rilievi che impediscono alle masse d’aria umida proveniente dagli Oceani di penetrarvi • La vegetazione è costituita da radi cespugli e ciuffi d’erba ( steppe ) che tendono a scomparire man mano che si procede verso zone più interne Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 30 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 4. I climi temperati I climi temperati 31 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni CLIMI TEMPERATI • I climi temperati interessano soprattutto le regioni poste alle medie latitudini nell’emisfero boreale. • Sono caratterizzati da inverni non troppo rigidi ( -3 a + 18 ) e da precipitazioni moderate ( tra i 400 e gli 800 mm/anno) • Fanno parte di questo gruppo di climi : - Il clima mediterraneo - Il clima temperato fresco Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 32 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 4. I climi temperati Il clima mediterraneo La macchia mediterranea 33 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Il clima mediterraneo • E’ caratterizzato da estati calde e secche e inverni tiepidi e umidi • La vegetazione spontanea è costituita dalla macchia mediterranea, diffusa nelle regioni che si affacciano sul bacino del Mediterraneo; • La vegetazione è formata da arbusti sempreverdi e cespugli che riescono a sopportare la calura dell’estate. Le piante caratteristiche di questo bioma sono : ulivo, mandorlo, fico, agrumi, quercia sughero, l’alloro, rosmarino e l’eucalipto. Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 34 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 4. I climi temperati La foresta decidua La brughiera Il clima temperato fresco 35 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni il clima temperato fresco • E’ caratterizzato da estati freschi e inverni miti • È mediamente umido ( le precipitazioni medie 7001500 mm ) • La vegetazione caratteristica è la foresta decidua di latifoglie (querce, betulle, aceri e castagni ) ; nelle regioni meno umide predominano le brughiere costituite da arbusti e cespugli bassi( erica, ginestra ) • All’aumentare della latitudine o dell’altitudine *alla foresta decidua si sostituisce la foresta sempreverde ( abeti e larici ) . Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 36 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 5. I climi freddi e i climi nivali I climi freddi 37 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 5. I climi freddi e i climi nivali Clima freddo a estate calda Clima freddo a inverno prolungato Steppe-praterie 38 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni I climi freddi e nivali • I C.F. O microtermici sono caratterizzati da inverni lunghi e rigidi; durante il mese più caldo la temperatura media supera i 10 gradi C; • Le precipitazioni sono soprattutto estive e non sono molto abbondanti (300 - 1000 mm ) • La copertura vegetale varia da zona a zona a seconda della latitudine , dell’altitudine e dalla distanza dal mare; • Si distinguono due tipi climatici: - Clima freddo a estate calda - Clima freddo a inverno prolungato Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 39 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Climi freddi • Il clima freddo a estate calda , con inverni rigidi, che durano fino a 8 mesi, ed estati brevi relativamente calde ; • Il clima freddo a inverno prolungato , con inverni che durano più di 8 mesi , estati molto brevi e stagioni intermedie assenti; • La vegetazione in entrambi i climi è la taiga (conifere..); • I climi freddi sono caratteristici anche delle zone di alta montagna , indipendentemente dalla latitudine. Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 40 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni I climi nivali • I climi nivali interessano soprattutto le regioni a latitudini superiori ai circolo polari ( regioni artiche e antartiche) ; • Non hanno un periodo caldo e le precipitazioni sono piuttosto scarse; • Sono climi nivali: - il clima della tundra - Il clima delle nevi perenni - Al gruppo dei climi nivali appartengono anche i climi di alta montagna indipendentemente dalla latitudine Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 41 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Clima della tundra • Fino a una certa latitudine la vegetazione spontanea è la tundra ( muschi, licheni, qualche salice nano e rare piante di betulla); • A latitudini superiori solo muschi e licheni, dato che il suolo per quasi tutto l’anno è gelato per qualche metro di profondità ( permafrost ), disgela in estate solo in superficie. Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 42 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 5. I climi freddi e i climi nivali Sui fianchi delle montagne è possibile osservare una successione di «piani» – detti piani altitudinali – ciascuno caratterizzato da condizioni climatiche proprie e da particolari tipi di vegetazione e di fauna 43 CONTINUARE!!! CONTINUARE!!! CONTINUARE!!! Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Il clima predesertico • Si trova intorno ai deserti • Presenta escursioni termiche meno marcati rispetto a quelle del deserto • Vegetazione con arbusti e cespugli su terreni sabbiosi e argillosi 48 La temperatura La temperatura è il calore solare che la Terra immagazzina durante il giorno. La differenza da luogo a luogo dipende dal diverso riscaldamento della superficie terrestre con riferimento alla latitudine, all'altitudine e al materiale geologico, alla minore o alla maggiore vegetazione e alla diversa distribuzione delle terre e delle acque, alla diversa esposizione al sole e ai venti. Essendo trasparente, l'aria non viene riscaldata direttamente, ma riceve il calore dalla superficie terrestre. Di giorno, l'aria sarà più calda sulle terre che sui mari, di notte viceversa. Come per la pressione, anche per la temperatura si ricorre a delle linee che in questo caso vengono denominate isoterme. Isoterme di Gennaio Isoterme di luglio L’UMIDITA’ L'aria non è mai completamente secca. Il vapore è fornito dall'acqua contenuta nella terreferme e nei mari; le piogge poi, restituiscono l'acqua alla superficie. La presenza dell'acqua nell'atmosfera, sotto forma di nubi, nebbie, precipitazioni è responsabile delle condizioni del tempo. Per umidità si intende la misura della quantità di vapore acqueo contenuto in una data porzione dell'atmosfera. L’UMIDITÀ Può essere espressa direttamente riferendosi al numero di grammi di vapore contenuto in un metro cubo (umidità assoluta) oppure alla quantità massima che può essere contenuta in un dato volume d'aria (umidità relativa). Particolare attenzione si deve fare all'umidità relativa, che è il rapporto espresso in percentuale fra la quantità di vapore acqueo contenuto in un dato volume d'aria e la quantità massima che potrebbe esservi contenuta alla stessa temperatura, quindi il livello di saturazione. Infatti essa è importante perché è l'umidità registrata dagli igrometri, gli strumenti per la misurazione dell'umidità. CARTA DELLE ISOIETE I FATTORI CHE INFLUENZANO IL CLIMA I fattori che influenzano il clima sono: • la latitudine, • La presenza di montagne più o meno elevate. • Distanza dal mare o da altri bacini idrici • Correnti marine calde e fredde LA LATITUDINE La latitudine è un fattore geografico molto importante, indica infatti la distanza di una località dall’equatore. La temperatura dell'aria sull'equatore è elevata e quasi sempre costante in tutti i mesi dell'anno, mentre diminuisce sempre più gradatamente, variando poi da mese a mese, man mano che si giunge ai poli. Questa è una conseguenza del fatto, a parità di stagione, la radiazione solare incontra la superficie terrestre con diverse inclinazioni a seconda della latitudine e ha perciò un minore potere calorifico. LA LATITUDINE Generalmente anche l'umidità e l'evaporazione diminuiscono passando dall'equatore ai poli. Le precipitazioni si presentano piuttosto abbondanti sulla fascia equatoriale ove si ha la convergenza dei venti. Sono invece variamente distribuite nell'anno nella fascia compresa tra il 30°ed il 60°di latitudine (sia Nord che Sud): nella zona cioè che comunemente viene detta "temperata" e nella quale, per il predominio in tutti i periodi dell'anno di correnti occidentali, mancano regolari stagioni asciutte. Nelle altre zone terrestri, come quelle comprese tra il 20°ed il 30° di entrambi gli emisferi o nelle calotte polari, prevale, per solito, un basso regime pluviometrico. ALTITUDINE L'influenza dell'altitudine si manifesta soprattutto con una diminuzione sensibile della escursione termica diurna, mensile e annua. La diminuzione della temperatura con la quota (che, in media è di circa 0,56°C per ogni 100 metri di salita) è di minore entità durante la stagione invernale mentre in quella primaverile questo divario risulta per solito molto accentuato. Naturalmente ciò vale per località ubicate su rilievo montuosi non soggetti a venti costanti e particolari che possono modificare questo andamento. RILIEVO La presenza di rilievi assume notevole importanza specie nella determinazione dei climi locali in quanto può provocare variazioni anche marcate nella temperatura e nell'andamento delle precipitazioni. Per quanto riguarda la temperatura, si può affermare che le località situate in zone concave del suolo, in valli o bacini chiusi, mostrano un andamento termico irregolare con sensibili variazioni di temperatura, mentre le località situate in zone convesse (come le sommità dei rilievi) mostrano variazioni di temperatura generalmente più regolari e meno accentuate. RILIEVO Considerando le precipitazioni, poi, si può dire che sui rilievi esse aumentano con la quota: come regola generale, dal fondovalle alla montagna, si ha un incremento delle precipitazioni medie annue di circa 50 millimetri per ogni 100 metri di quota. Va sottolineato infine che la diversa esposizione dei pendii può determinare piccole zone a clima diversissimo, a seconda che la zona sia ubicata sul versante rivolto a nord o su quello rivolto a sud: tali differenziazioni climatiche possono sopravvenire anche in caso di rilievi non molto elevati. CONTINENTALITA’ ED OCEANICITA’ Le grandi distese d'acqua e di terra emersa esplicano i loro effetti soprattutto sui climi regionali: la ragione del loro influsso climatico sta nella diversa capacità di riscaldarsi e di raffreddarsi che hanno le due superfici (le terre emerse e le acque). Le terre, infatti, si riscaldano più delle distese acquee. sia durante il giorno, sia durante la stagione estiva; viceversa, sia di notte che d'inverno, le terre si raffreddano più velocemente. Il risultato di questo comportamento disuguale è che le escursioni termiche diurne e annuali sono più ampie sulla terra, specie nell'interno dei continenti, che non sul mare. CONTINENTALITA’ ED OCEANICITA I periodi dell'anno in cui si raggiungono le temperature estreme (valori massimi e minimi dell’anno) giungono in ritardo rispetto a quanto avviene nell'interno dei continenti. I climatologi hanno assunto l'escursione annua della temperatura come misura che serve per misurare la "continentalità" di un clima, costituendone l'effetto più notevole (tenendo conto, però, anche della latitudine). Per esempio, una zona del continente europeo si può definire "continentale" o di clima rigido se la differenza della temperatura media del mese più caldo e quella del mese più freddo è superiore a 20°c (per esempio Mosca), nel caso in cui risulti compresa tra 10°ed i 20°c, la l ocalità viene catalogata a clima temperato (come Napoli); mentre se l'escursione è inferiore ai 10°c essa viene classif icata come località "marittima" (è il caso di San Diego). CONTINENTALITA’ ED OCEANICITA L'influenza dei mari e delle terre influisce anche sulle precipitazioni: esse risultano in genere più abbondanti sui continenti che sulle fasce costiere dei mari o degli oceani. Rispetto alle varie zone di uno stesso continente, le maggiori precipitazioni si hanno sulla fascia occidentale, in quanto più direttamente interessata dalle predominanti correnti occidentali, umide per la loro provenienza oceanica. 1. I climi del pianeta Il climatogramma (o diagramma climatico) 1. I climi del pianeta Clima e vegetazione 2. I climi caldi umidi I climi caldi umidi 2. I climi caldi umidi Il clima equatoriale Foresta pluviale 2. I climi caldi umidi Il clima monsonico Giungla 2. I climi caldi umidi Il clima della savana Vegetazione tipica della savana 2. I climi caldi umidi Il paesaggio della savana cambia con il trascorrere dei mesi dell’anno 3. I climi aridi I climi aridi 3. I climi aridi Il predeserto 3. I climi aridi La vegetazione dal predeserto al deserto 3. I climi aridi I deserti caldi 3. I climi aridi I deserti freddi 4. I climi temperati I climi temperati Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Climi temperati • I C.T. sono detti mesotermici ( variazioni max di temperatura tra 2 e 15 gradi C); • Le precipitazioni relativamente modeste e variano da zona a zona; • Questi climi si trovano a modeste latitudini nell’emisfero boreale, mentre in quello australe alle stesse latitudini prevalgono grandi distese oceaniche • Fanno parte di questo gruppo di climi : - clima mediterraneo - Clima temperato fresco Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 77 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 4. I climi temperati Il clima mediterraneo La macchia mediterranea 78 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Il clima mediterraneo • Il C. M. è caratterizzato da estati calde e secche ( T. 22-28 gradi ) e inverni tiepidi e umidi • Le precipitazioni sono inferiori ai 1000 mm all’anno • La vegetazione tipica è la macchia mediterranea Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 79 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 4. I climi temperati La foresta decidua La brughiera Il clima temperato fresco 80 Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Il clima temperato fresco • Il clima T.F. È caratterizzato da estati fresche e inverni miti ( precipitazioni tra i 500 e i 1500mm all’anno) • Sono interessate da questo clima : Europa centrale, Asia e USA nord – orientali • Nel C. T. F. La vegetazione spontanea è costituita prevalentemente da foreste latifoglie decidue ( piante a foglie larghe...) e nelle regioni meno umide dalle brughiere ( arbusti e cespugli bassi) N.B. Molte foreste temperate sono state nel tempo sostituite da coltivazioni e insediamenti urbani). Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 81 5. I climi freddi e i climi nivali I climi freddi 5. I climi freddi e i climi nivali Clima freddo a estate calda Clima freddo a inverno prolungato Steppe-praterie Taiga in Siberia 5. I climi freddi e i climi nivali I climi nivali Unità 8 - Il clima e le sue variazioni I CLIMI NIVALI Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 86 5. I climi freddi e i climi nivali Permafrost Clima di alta montagna 5. I climi freddi e i climi nivali Sui fianchi delle montagne è possibile osservare una successione di «piani» – detti piani altitudinali – ciascuno caratterizzato da condizioni climatiche proprie e da particolari tipi di vegetazione e di fauna 6. I climi dell’Italia Le zone climatiche italiane 6. I climi dell’Italia Le caratteristiche delle zone climatiche I climi dell’Italia 7. I cambiamenti climatici Campioni di ghiaccio prelevati in profondità in Antartide 7. I cambiamenti climatici La temperatura atmosferica media annua degli ultimi 750 000 anni è variata da condizioni di clima più freddo (chiamate glaciali) a condizioni di clima più caldo (chiamate interglaciali) 7. I cambiamenti climatici L’andamento della concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera da 650 000 anni fa a oggi 7. I cambiamenti climatici L’aumento della temperatura media globale dell’atmosfera dal 1860 a oggi 7. I cambiamenti climatici Le due fotografie, scattate dallo stesso punto di osservazione nel 1910 e nel 2001, mostrano di quanto si è ridotto il Ghiacciaio di Tschierva, nelle Alpi svizzere 8. Il riscaldamento globale Il grafico hockey stick 8. Il riscaldamento globale Una manifestazione organizzata da Greenpeace a Pechino in sostegno del Protocollo di Kyoto Scienze della Terra per il cittadino. La distruzione della foresta pluviale Un tratto di foresta amazzonica Scienze della Terra per il cittadino. La distruzione della foresta pluviale Ciò che rimane della foresta dopo un incendio Scienze della Terra per il cittadino. La distruzione della foresta pluviale L’«autostrada» transamazzonica Unità 8 - Il clima e le sue variazioni Un branco di bisonti (Bison bison) nella steppa-prateria dell’America Settentrionale (Parco di Yellowstone, Wyoming). 102