Parrot simplex repeater Il pappagallo elettronico o parrot è un “piccolo” ripetitore simplex che, abbinato ad un qualunque apparecchio ricetrasmittente , è in grado di registrare e ripetere i segnali ricevuti. Da quanto detto si evince che il parrot è un dispositivo, che si presta egregiamente ad essere impiegato come ripetitore su frequenze vhf, uhf, shf ecc. Esso infatti, se posizionato in posti strategici, per esempio su una collina o su un’ altura, e’ in grado di aumentare drasticamente la portata delle radio che vi si collegano. Solitamente questo genere di circuiti vengono utilizzati per creare ripetitori PMR e LPD. Come possiamo vedere dall’immagine, il parrot, se posizionato in “posti strategici”, e’ in grado di aumentare notevolmente la portata delle radio che vi si collegano. Le stazioni contrassegnate con le lettere A, B e C, infatti, fra di loro non si ascolterebbero senza l’ausilio del parrot; con il parrot invece riescono a comunicare in modo efficace e sicuro. Il concetto del simplex repeater è molto semplice da comprendere: un simplex repeater non fa altro che registrare il messaggio ricevuto e ritrasmetterlo sulla stessa frequenza. Il termine parrot (pappagallo) deriva proprio da questa sua caratteristica di funzionamento, che lo accomuna al simpatico animale, che appunto ascolta il nostro parlato e lo ripete meccanicamente. Un simplex repeater quindi, a differenza di un normale ripetitore, usa una sola frequenza, sia in ricezione che in trasmissione; quindi riceve, memorizza e ritrasmette subito dopo; in questo modo si ripetono i segnali ricevuti ad una maggiore potenza, ma ritardati nel tempo. Il parrot, creato dalla nostra azienda grazie alle sue doti di semplicità costruttiva e d’impiego e alla sua economicità; ci permette di allestire un semplice ripetitore utile sia per fini sperimentali che per l’utilizzo in condizioni di emergenza. Il Progetto La parte logica del nostro circuito è gestita dal comunissimo microcontrollore 16f84, mentre la registrazione dei messaggi è affidata al “famoso” registratore/riproduttore digitale ISD-2560, un tempo utilizzato nelle segreterie telefoniche, nonostante questo chip sia caduto in disuso; pur tuttavia possiamo garantire che è in grado di offrire performance di elevato livello: ciò si evince dall’ottima qualità della riproduzione sonora, fornita dal nostro dispositivo. Questo circuito è in grado di operare anche con altri chip della serie ISD: a tal proposito citiamo l’ ISD2575, Il 2590, e il 25120, che effettuano rispettivamente 75, 90 e 120 secondi di registrazione del segnale audio. Funzionamento del circuito Il segnale audio che esce dal ricetrasmettitore, entra nel nostro circuito tramite il connettore CN1. A questo punto tramite il condensatore C2, viene applicato alla base del transistor TR1, il quale ponendosi in condizione di saturazione, porta la linea RB0 del pic a livello logico basso: il microcontrollore una volta ricevuto tale comando, impartisce al chip ISD il comando per iniziare la registrazione; simultaneamente il microcontrollore pilota l’accensione del led verde D4, il quale ci indica che è in atto la fase di registrazione. La regolazione del trimmer R10 da 100K ci consente di regolare la sensibilità del comando di registrazione; esso infatti va tarato osservando il led verde D4. La posizione corretta del trimmer R10 da 100K verrà ottenuta nel momento in cui il led passa in assenza di segnali audio da acceso a spento. Dopo aver completato la registrazione del messaggio, il transistor TR1 passerà in interdizione e, di conseguenza, la linea RB0 passerà nuovamente a livello logico alto. Tale variazione di stato logico fa si che il microcontrollore impartisca al chip ISD2560 il comando di iniziare la riproduzione del messaggio audio registrato. Il microcontrollore in fase di riproduzione, oltre a comunicare con il chip ISD, commuterà a livello logico alto la linea RB4, tale variazione di stato logico causerà l’accensione del led rosso D5 e, contemporaneamente, porterà in saturazione il transistor TR2, il cui compito è quello di azionare la commutazione del circuito ptt del ricetrasmettitore. Ricordo che il segnale da registrare, viene applicato al chip ISD tramite il pin 20, mentre in fase di riproduzione il segnale registrato, viene prelevato dal pin 14 dell’integrato isd. Il trimmer da 10K R11 ci permette di regolare il livello del segnale audio da riprodurre; esso verrà regolato a un livello che permetta una corretta riproduzione, senza distorsione o disturbi; naturalmente la regolazione di tale trimmer va effettuata in funzione della sensibilità dell’ ”ingresso microfonico” del transceiver, che utilizzeremo. Sia la commutazione del ptt che il segnale audio da riprodurre vengono prelevati tramite il connettore rca CN2. Collegamento con il ricetrasmettitore Le connessioni tra il parrot e il ricetrasmettitore (è preferibile utilizzare un apparecchio portatile), vengono fatte tramite cavo schermato e connettori rca dal lato parrot; mentre dal “lato” ricetrasmettitore vengono effettuate tramite dei jack mono, rispettivamente da 2,5 e 3,5 mm. Il jack mono da 2,5 mm per il “prelievo” del segnale audio da registrare, va innestato al connettore “piccolo” del transceiver, mentre dal “lato parrot” va innestato al connettore CN1. Il jack mono da 3,5 mm invece, per la commutazione del ptt e il “trasporto” del segnale audio da trasmettere, va innestato al connettore CN2 dal lato del parrot e all’apposita presa da 3,5 mm sul nostro ricetrasmettitore portatile. Dopo aver effettuato le connessioni tra ricetrasmittente e scheda e dopo aver collegato l’antenna, il nostro parrot sarà pronto per entrare in funzione. Per verificare il corretto funzionamento sarà sufficiente trasmettere un segnale sulla frequenza, su cui è sintonizzata la ricetrasmittente collegata al parrot; se vedremo il led verde D4 accendersi, mentre stiamo trasmettendo, e una volte finita la trasmissione vedremo accendere il led rosso D5, evidentemente il parrot sta funzionando correttamente ed è pronto per diventare operativo. Il circuito va alimentato con una tensione continua di circa 13,8 volt tale tensione va applicata al circuito, tramite la morsettiera a vite CN4, mentre alla morsettiera CN5 applicheremo un piccolo interruttore, che ci permetterà di accendere il dispositivo; l’accensione del dispositivo verrà segnalata dal led rosso D3. Elenco componenti Resistenze: R1 = 1K R2 = 100 R3 = R6 = 330K R4 = 1,8K (da definire) R5 = 2,2K R8 = 22K R10 = 100K trimmer R11 = 10K trimmer R7 = R9 = R14 = R12 = R13 = 10K R15 = 1K ½ watt R16 = 4,7K R17 = 330 Condensatori: C1 = C2 = C3 = C4 = C7 = C8 = 100 nF poliestere C5 = C6 = 22 pF ceramico C9 = 22 uF 25V elettrolitico C10 = 10 uF 25V elettrolitico Semiconduttori: TR1 = TR2 = BC549 D1 = D2 = diodo 1n4148 D3 = D4 = D5 = diodo led da 2,5mm IC1 = microcontrollore pic 16f84 IC2 = integrato regolatore di tensione 7805 IC3 = integrati ISD2560 X1 = quarzo a 4 mhz Connettori: CN1 = CN2 = connettore rca da circuito stampato CN3 = connettore db9 maschio da circuito stampato CN4 = CN5 = morsettiera a 2 vie passo 5 mm