Le monete di bronzo del Mondo Greco

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Le monete di bronzo del Mondo Greco
Bilbilis fu una città preromana situata sulla collina di Bambola.
Appartenne al convento giuridico cesaraugustano nell’Hispania
Tarraconense. In questa città visse il poeta Marziale.
1. Bilbilis, Asse, (AE 12,86 gr.) D: Testa maschile a d., davanti
un delfino, dietro una S R: BILBILIS in caratteri iberici, cavaliere con lancia a d.,Villaronga 1, SPL
€ 350
Ex Numismatica Herrero.
Castulo è una città iberica situata a 7 Km da Linares in Andalusia,
Spagna.Già dal neolitico vi sono state trovate evidenze di presenza umana. Oretani era il nome della tribù iberica che abitava
nelle vicinanze a nord del fiume Guadalquivir dall’inizio del VI
secolo a.C. Una principessa locale chiamata Himilce sposò Annibale come parte di un’alleanza della città con l’impero
cartaginese. L’Impero Romano concluse un patto con i residenti
della città che tradirono i Cartaginesi, e la città ricevette lo status
di foederati di Roma.
2. Castulo, Bronzo, fine II sec. a.C. (AE 3,15 gr.) D: Anepigrafe,
testa maschile laureata a d. R: KASTILO in caratteri iberici in
esergo, cinghiale a d., stella in alto, Villaronga 48, qSPL € 200
Esemplare con bella patina verde chiaro.
Bella patina verde smalto.
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Ilipense,importante porto fluviale identificato dalla prima metà
del II secolo a.C. in Ilipa Magna. Battè moneta di bronzo di
tipologia punica, con la spiga.
4. Kelse, Bronzo, 45-44 a.C. (AE 17,10 gr.) D: CEL, testa virile
a d. R: KELSE, cavaliere al galoppo a d., Villaronga 17, Vives
tav. LXII, 9-10, BB
€ 240
Patina verde chiaro.
5. Kelse - Colonia Lepida, Asse, (AE 19,59 gr.) D: COL VIC
IVL LEP, busto femminile a d. R: in alto PR II VIR, in esergo L
NEP PL SVRA, toro a d., Villaronga 21 var., (R) SPL
€ 550
Ex Numismatica Herrero.
Bella patina verde.
3. Ilipense, Asse, (AE 22,45 gr.) D: Anepigrafe, spiga R:
ILIPENSE al centro, in alto tonno a d., sopra crescente, in esergo
A, Villaronga 2, SPL
€ 400
Ex Numismatica Herrero.
Bella patina verde.
La primitiva zecca iberica di Kelse cedette il passo alla Colonia
Victrix Iulia Lepida, fondata da Lepido nell’epoca in cui era
governatore della Citerior, emettendo tra il 48 ed il 36 a.C. monete dalla tipologia assai diversa.
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Obulco, un municipio romano dell’Hispania Baetica (Andalusia),
è ora chiamata Porcuna. Le sue monete, che sono autonome,
mostrano come tipo generalmente una testa femminile, talvolta
un cavaliere, altre un toro e la parola OBVLCO, con il nome dei
duumviri romani ed iscrizioni celtibere.
6. Obulco, Asse, I sec. a.C. (AE 16,40 gr.) D: OBVL NIG, testa
laureata di Apollo a d. R: Anepigrafe, spiga, aratro, giogo,
Villaronga 74, SPL
€ 270
Ex Arsantiqva IV, n. 36.
Esemplare con patina verde scuro; insolita qualità per questo
tipo.
I Senoni erano una popolazione della Gallia Celtica, che al tempo di Giulio Cesare viveva nel territorio oggi occupato dai distretti di Seine-et-Marne, Loiret e Yonne.
Dal 53 al 51 a.C. furono in guerra con Cesare, dopodiché scomparvero dalla storia. Furono poi inclusi nella Gallia Lugdunensis.
Stando a Polibio, un gruppo di Senoni, attorno al 400 a.C., attraversò le Alpi e, scacciati gli Umbri, si stanziò sulla costa orientale dell’Italia, da Rimini ad Ancona, in quello che venne denominato ager Gallicus, dove fondò Sena Gallica (Senigallia), che
divenne la loro capitale.
Nel 391 a.C. invasero l’Etruria e assediarono Chiusi. Gli abitanti di questa città chiesero aiuto a Roma che intervenne, ma fu
sconfitta nella battaglia del fiume Allia (18 luglio del 390 a.C. o
più probabilmente nel 387). La stessa Roma fu presa e saccheggiata dai Senoni, guidati da Brenno.
Per oltre 100 anni tra questi due popoli si verificarono molti
scontri, finché i galli non furono sottomessi nel 283 a.C. dal console Publio Cornelio Dolabella.
7. Senones, Bronzo (AE 3,90 gr.) D: Anepigrafe, testa umana
stilizzata a d. R: Anepigrafe, cavallo stilizzato a s., De La Tour
7508, SPL
€ 290
Esemplare di eccezionale qualità.
I Suessioni erano una tribù della Gallia Belgica del I secolo a.C.
che viveva tra i fiumi Oise e Marna. Il loro territorio ruotava
intorno all’odierna città di Soissons. Furono conquistati nel 57
a.C. da Giulio Cesare.
Nel De Bello Gallico Cesare racconta che nel 57 a.C. i Suessioni
erano governati da Galba e che un loro sovrano, Diviziaco, «era
stato l’uomo più potente di tutta la Gallia, tanto che governò sia
una gran parte di queste regioni sia della Britannia». Stando a
Cesare, la loro capitale era Noviodunum (cioè “Città nuova”,
forse l’odierna Soissons).
8. Suessiones, Potin, I sec. a.C. (AE 5,60 gr.) D: Anepigrafe,
svastica decorata da globetti R: Anepigrafe, cavallo a s., globetti,
Scheers D324, Blanchet fig. 341, De La Tour 7873, SPL € 700
Esemplare di eccezionale qualità.
Vetulonia è di origini etrusche. Di queste danno notizia Dionigi
di Alicarnasso, secondo cui Vetulonia nel VII secolo a.C. era
alleata dei Latini contro Roma, Silio Italico che dal borgo etrusco fa discendere le insegne del potere romano, Plinio e Tolomeo.
Famose le mura dell’Arce dette ciclopiche, costruite probabilmente nel VI-V secolo a.C., che sono la prova dell’esistenza di
un centro urbano importante. Il ritrovamento di molte monete
comprovano la sua autonomia e l’egemonia economica.
All’apice della sua potenza, la Vetulonia etrusca fu un importante centro commerciale, dove lavoravano molti orefici. In seguito
perse importanza e con la nascita dell’Impero Romano, divenne
un centro urbano di secondaria importanza.
9. Vetulonia, Sestante, IV sec. a.C. (AE 13,25 gr.) D: Anepigrafe,
testa maschile con ketos a d.; dietro, due globetti R: Anepigrafe,
tridente tra due delfini; due globetti, Catalli 66d, (RR) MB
€ 500
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10. Zecca incerta, Oncia, 215-211 a.C. (AE 8,60 gr.) D:
Anepigrafe, ruota a sei raggi, all’interno di due di essi un globetto
R: Bipenne tra un globetto ed una V, Catalli 77b, B.M.C. 1, 8,
(R) qSPL
€ 450
Ex Astarte II, n. 13.
Atella sorgeva su una terrazza naturale a sud del fiume Clanis.
L’abitato, di forma rettangolare, era delimitato da una cinta
muraria in parte ancora esistente. Di probabili origini osche,
conquistata poi dagli Etruschi, appartenne alla confederazione
delle città osche capeggiata da Capua. Nonostante questo carattere, la città mantenne una propria autonomia amministrativa
battendo moneta propria. Seguì le sorti di Capua nel 338 a.C.,
quando a seguito della conquista romana divenne municipio ed
ebbe la cittadinanza senza diritto di voto.
Nel 215 a.C. si unì ad Annibale. Nel 211, quando fu riconquistata
dai Romani, venne semidistrutta a causa di questa sua insubordinazione. In età imperiale Atella si risollevò diventando un centro abbastanza florido come testimoniano i numerosi e ricchi
edifici eretti in città.
Cales era la più importante città degli Ausoni, un’antica popolazione italica. Si trovava sulla via Latina, vicino alle montagne
sannitiche, pochi chilometri a nord di Casilinum (l’attuale Capua)
e poco a sud di Teanum.
Nel 335 a.C. i romani conquistano la città sotto la guida del
console Marco Valerio Corvo.
L’anno successivo viene dedotta una colonia di diritto latino. È
la prima colonia nella zona.
Importante e famoso era il vino caleno, come altrettanto famose
erano le ceramiche calene, stampate in rilievo e decorate, in
modo da sembrare stoviglie di bronzo.
12. Cales, Bronzo, 276-260 a.C. (AE 6,59 gr.) D: CALENO, testa
laureata del dio Apollo a s.; dietro, a d. un’ala R: Toro
androprosopo andante a d., la testa di fronte; tra le zampe E, in
alto una lira, Sambon 947, SNG ANS 183, SPL
€ 1.100
Ex NAC 21, n. 7.
La città di Capua fu fondata nell’856 da fuoriusciti dell’antica
città di Capua con il nome di Capua Nova sul sito dell’antico
porto fluviale romano di Casilinum, sul fiume Volturno.
Durante l’antichità era l’antica Casilinum, porto fluviale della
Capua antica, nonché centro abitato di modeste dimensioni, sorto in posizione strategica nelle vicinanze del ponte della via Appia
sul Volturno, oltre a punto di congiunzione tra l’Appia e la via
Latina; durante la seconda guerra punica, fu contesa tra
cartaginesi e romani.
Ebbe poi un lento regresso fino al I secolo d.C., quando venne
abbandonata dalla popolazione.
11. Atella, Sestante, 216-211 a.C. (AE 13,02 gr.) D: Anepigrafe,
testa laureata di Zeus a d.; dietro due globetti R: ADELL in esergo,
due soldati stanti l’uno di fronte all’altro, con le lance sguainate,
sostengono al centro un porcellino; due globetti a s., SNG Dan.
300, B.M.C. 1, 3 (RR) mBB
€ 2.900
Ex Triton V, n. 1; ex David Freedman Collection of Greek bronze
Coins.
Esemplare di notevole qualità.
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