A P P E N D I C E: Sintesi grammaticale I. Articolo determinativo singolare plurale maschile femminile il, lo, (l’) i, gli la, (l’) le Articolo indeterminativo singolare maschile femminile un, uno una, (un’) II. Indicativo Presente Essere io tu lui/lei noi voi loro Avere sono sei è siamo siete sono io tu lui/lei noi voi loro ho hai ha abbiamo avete hanno III. Forme regolari del presente indicativo dei verbi in –are in –ere in –ire Parlare Parl- Vendere Vend- Sentire Sent- io parl-o tu parl-i lui/lei parl-a noi parl-iamo voi parl-ate loro parl-ano io vend-o tu vend-i lui/lei vend-e noi vend-iamo voi vend-ete loro vend-ono io sent-o tu sent-i lui/lei sent-e noi sent-iamo voi sent-ite loro sent-ono Verbi in –ire che hanno forme in –iscPreferire io tu lui/lei noi voi loro prefer-isc-o prefer-isc-i prefer-isc-e prefer-iamo prefer-ite prefer-isc-ono 105 IV. Presente indicativo irregolare di alcuni verbi io tu lui/lei noi voi loro io tu lui/lei noi voi loro VOLERE DOVERE POTERE voglio vuoi vuole vogliamo volete vogliono devo devi deve dobbiamo dovete devono posso puoi può possiamo potete possono ANDARE VENIRE FARE vado vai va andiamo andate vanno vengo vieni viene veniamo venite vengono faccio fai fa facciamo fate fanno V. Aggettivi possessivi Singolare io tu Lei egli/lui/lei noi voi loro/essi/esse Loro Plurale M F M F il mio il tuo il Suo il suo il nostro il vostro il loro il Loro la mia la tua la Sua la sua la nostra la vostra la loro la Loro i miei i tuoi i Suoi i suoi i nostri i vostri i loro i Loro le mie le tue le Sue le sue le nostre le vostre le loro le Loro A T T E N Z I O N E! mio padre mia madre mia sorella mio zio … ma: il loro fratello la loro sorella le mie sorelle i miei zii … VI. Alcune preposizioni per esprimere la relazione di stato in luogo Sono a Abito in in Studio Lavoro in in Roma Capri Italia Sicilia centro periferia via Ferrante Aporti, n. 2 biblioteca banca 106 Vivo in Sono al dal dai da collina pianura montagna mare dentista miei (genitori) Luca VII. Alcune preposizioni per esprimere la relazione di moto a luogo Vengo a a in in per per a al in al al alla in in in in dal da dal Parto Vado Roma Capri Italia Sicilia Firenze l’Ungheria casa mare montagna ristorante bar mensa banca libreria chiesa pizzeria dentista Luca barbiere VIII. Alcune preposizioni per esprimere alcune relazioni di tempo Lavoro Esco Mi riposo Faccio gli esercizi Studio Partirò Rimango Pago 400 euro di di alle d’ in da fra per al giorno notte otto estate cinque minuti un mese una settimana un mese mese IX. Forma riflessiva e pronominale del verbo ALZARSI io tu lui/lei noi voi loro mi ti si ci vi si VERGOGNARSI alzo alzi alza alziamo alzate alzano io tu lui/lei noi voi loro mi ti si ci vi si 107 vergogno vergogni vergogna vergognamo vergognate vergognano X. Indicativo Passato prossimo È formato dal presente indicativo di „essere” o „avere” più il participio passato del verbo. Participio passato regolare: Verbi in-are …ato in –ere …uto in –ire …ito - Con il verbo ausiliare „avere” il participio passato rimane invariato: io tu lui/lei noi voi loro ho hai ha abbiamo avete hanno ascoltato ricevuto finito - Con il verbo ausiliare „essere” il participio passato concorda in genere e numero con il soggetto: io tu lui/lei noi voi loro sono sei andato/a è siamo siete andati/e sono Alcuni participi passati irregolari: INFINITO PARTICIPIO PASSATO AUSILIARE nascere vivere morire essere leggere scrivere tradurre comprendere chiedere rispondere dire fare vedere scendere giungere correre venire rimanere aprire chiudere accendere spegnere vincere nato/a vissuto morto/a stato letto scritto tradotto compreso chiesto risposto detto fatto visto sceso giunto/a corso/a venuto rimasto aperto chiuso acceso spento vinto essere essere/avere essere essere avere avere avere avere avere avere avere avere avere essere/avere essere essere/avere essere essere avere avere avere avere avere 108 perdere scegliere offrire bere mettere prendere rendere spendere perso scelto offerto bevuto messo preso reso speso avere avere avere avere avere avere avere avere I N S I N T E S I: 1. Si usa l’ausiliare „essere” con: a) i verbi che indicano azioni che hanno un punto di partenza o di arrivo, come: andare, venire, tornare, uscire, ecc.; b) i verbi essere, stare, rimanere; c) i verbi nascere, vivere, morire, diventare; d) i verbi piacere, sembrare, succedere; e) i verbi riflessivi e pronominali (alzarsi, vergognarsi…) 2. Se il passato prossimo è costruito con „essere” il participio passato si accorda con il soggetto in genere e numero, prendendo le terminazioni in –o, -a, -i, -e. 3. Si usa l’ausiliare „avere” con tutti gli altri verbi. XI. Indicativo Imperfetto I io tu lui/lei noi voi loro parl-avo parl-avi parl-ava parl-avamo parl-avate parl-avano II III vend-evo vend-evi vend-eva vend-evamo vend-evate vend-evano sent-ivo sent-ivi sent-iva sent-ivamo sent-ivate sent-ivano ESSERE AVERE io tu lui/lei noi voi loro avevo avevi aveva avevamo avevate avevano ero eri era eravamo eravate erano XII. Indicativo Futuro semplice I io tu lui/lei noi voi loro parl-erò parl-erai parl-erà parl-eremo parl-erete parl-eranno II III vend-erò vend-erai vend-erà vend-eremo vend-erete vend-eranno sent-irò sent-irai sent-irà sent-iremo sent-irete sent-iranno 109 ESSERE AVERE io tu lui/lei noi voi loro avrò avrai avrà avremo avrete avranno sarò sarai sarà saremo sarete saranno XIII. Trapassato prossimo È formato dall’imperfetto indicativo di „essere” o „avere” + il participio passato del verbo. VENDERE PARTIRE io tu lui/lei noi voi loro ero eri era eravamo eravate erano avevo avevi aveva avevamo avevate avevano venduto partito/a partiti/e XIV. Pronomi personali Pronomi diretti Pronomi indiretti Pronomi Pronomi soggetto Forma atona Forma tonica Forma atona Forma tonica riflessivi io mi me mi a me mi tu ti te ti a te ti lui lo lui gli a lui Lei La Lei Le a Lei si lei la lei le a lei noi ci noi ci a noi ci voi vi voi vi a voi vi loro li loro gli (loro) a loro si XV. Condizionale Presente I II III PARLARE parl- VENDERE vend- SENTIRE sent- io tu lui/lei noi voi loro vend-erei vend-eresti vend-erebbe vend-eremmo vend-ereste vend-erebbero sent-irei sent-iresti sent-irebbe sent-iremmo sent-ireste sent-irebbero parl-erei parl-eresti parl-erebbe parl-eremmo parl-ereste parl-erebbero 110 Passato È formato dal condizionale presente di „essere” o „avere” + il participio passato del verbo. PARLARE PARTIRE io tu lui lei noi voi loro sarei saresti partito/a sarebbe avrei avresti avrebbe parlato avremmo avreste avrebbero saremmo sareste partiti/e sarebbero Alcuni usi del condizionale presente: 1. Per esprimere azione condizionata da un’altra. Es.: Roberta partirebbe ma c’è lo sciopero dei treni. 2. Per esprimere un dubbio o un’ipotesi. Es.: Il ladro sarebbe un uomo sui 50 anni. 3. Per formulare una richiesta in modo cortese. Es.: Potrebbe chiudere il finestrino, per favore? 4. Per esprimere un desiderio. Es.: Mi piacerebbe parlare correttamente l’italiano. 5. Per dare un consiglio in forma gentile. Es.: Dovresti essere più prudente quando guidi la macchina. 6. Per esprimere un’opinione personale. Es.: Direi che la politica italiana sia piuttosto complicata. XVI. Imperativo I II III PARLARE parlparl-a (tu)! parl-i (Lei)! parl-iamo (noi)! parl-ate (voi)! parl-ino (Loro)! VENDERE vendvend-i (tu)! vend-a (Lei)! vend-iamo (noi)! vend-ete (voi)! vend-ano (Loro)! SENTIRE sentsent-i (tu)! sent-a (Lei)! sent-iamo (noi)! sent-ite (voi)! sent-ano (Loro)! XVII. Pronomi relativi FORME INVARIABILI FORME VARIABILI Soggetto il quale, la quale i quali, le quali CHE Oggetto (a) di da su in con per CUI del quale, della quale dei quali, delle quali dal quale, dalla quale dai quali, dalle quali sul quale, sulla quale sui quali, sulle quali, ecc. (Oggetto indiretto) 111 XVIII. Congiuntivo Presente che io che tu che lui/lei che noi che voi che loro PARLARE VENDERE SENTIRE parl-i parl-i parl-i parl-iamo parl-iate parl-ino vend-a vend-a vend-a vend-iamo vend-iate vend-ano sent-a sent-a sent-a sent-iamo sent-iate sent-ano parl-assi parl-assi parl-asse parl-assimo parl-aste parl-assero vend-essi vend-essi vend-esse vend-essimo vend-este vend-essero sent-issi sent-issi sent-isse sent-issimo sent-iste sent-issero Imperfetto che io che tu che lui/lei che noi che voi che loro Passato È composto dal presente congiuntivo di „essere” o „avere” + il participio passato del verbo. PARTIRE PARLARE che io che tu che lui/lei che noi che voi che loro abbia abbia abbia abbiamo abbiate abbiano parlato che io che tu che lui/lei che noi che voi che loro sia sia sia siamo siate siano partito/a partiti/e Trapassato È composto dal imperfetto congiuntivo di „essere” o „avere” + il participio passato del verbo. PARTIRE PARLARE che io che tu che lui/lei che noi che voi che loro avessi avessi avesse avessimo aveste avessero parlato che io che tu che lui/lei che noi che voi che loro XIX. Alcuni pronomi e aggettivi indefiniti 1. PRONOMI (invariabili) chiunque, niente, nulla 112 fossi fossi fosse fossimo foste fossero partito/a partiti/e 2. AGGETTIVI (invariabili, con il nome e il verbo sempre al singolare) qualche, ogni, qualsiasi, qualunque 3. PRONOMI ANCHE AGGETTIVI (variabili nel genere e nel numero) alcuno, altro, tale, tutto, molto, parecchio, tanto, poco, certo 4. PRONOMI ANCHE AGGETTIVI (variabili nel genere, ma non nel numero) ciascuno/a, nessuno/a XX. Infinito Presente Passato Parlare Vendere Partire Avere parlato Avere venduto Essere partito/a XXI. Participio Presente I PARLARE Parlante Parlante II TEMERE Temente Temente III SERVIRE Servente Servente Passato I PARLARE Parlato Parlato II TEMERE Temuto Temuto III SERVIRE Servito Servito Presente I PARLARE Parlando Parlando II VENDERE Vendendo vendendo III PARTIRE Partendo Partendo Passato PARLARE VENDERE PARTIRE Avendo parlato Avendo venduto Essendo partito/a XXII. Gerundio 113 VALORI DEL GERUNDIO: 1. Causale. Es.: Essendo stanco, non esco (= non esco perché sono stanco). 2. Temporale. Es.: Lo incontro andando al lavoro (= lo incontro quando vado al lavoro). 3. Ipotetico. Es.: Comprando un biglietto della Lotteria, puoi vincere molti milioni (= se compri un biglietto della Lotteria, puoi vincere molti milioni). 4. Modale. Es.: Mi rilasso ascoltando la musica (= mi rilasso con l’ascolto della musica). XXIII. Forma passiva del verbo La forma passiva è possibile con tutti i verbi transitivi e serve per mettere in evidenza l’oggetto diretto della forma attiva, che nella trasformazione diventa soggetto. Il ragazzo legge il libro. Il libro è letto dal ragazzo. Il passivo del verbo si forma fondamentalmente con l’ausiliare essere, accompagnato dal participio passato del verbo stesso. Nei tempi semplici essere può essere sostituito da venire, con significato sostanzialmente uguale. Es.: La macchina è aggiustata dal meccanico. La macchina viene aggiustata dal meccanico. Sempre nei tempi semplici, può essere impiegato il verbo andare, ma in questo caso la frase passiva esprime un valore di dovere o necessità. Es.: Le tasse vanno pagate. In presenza dei verbi dovere, potere, volere la trasformazione passiva riguarda soltanto il verbo che segue il modale. Es.: Gli operai devono sospendere lo sciopero lo sciopero deve essere sospeso dagli operai Il cosiddetto „sì passivante” rende passivo il valore di una frase attiva. Es.: Si vendono macchine usate (= macchine usate sono/vengono vendute). 114 CALENDARIO DELLE FESTE CIVILI E DELLA TRADIZIONE CATTOLICA IN ITALIA 1 gennaio: Capodanno. È tradizione salutare l’arrivo del nuovo anno con feste (veglioni) che iniziano la sera del 31 dicembre e si protraggono fino al mattino successivo. 6 gennaio: Epifania. I cristiani ricordano la visita dei re Magi a Gesù Bambino. In Italia c’è la tradizione della Befana, che porta doni ai bambini. È festa a tutti gli effetti civili. marzo-aprile: Pasqua. È la prima domenica dopo il plenilunio di primavera. Per i cristiani è la festa della Resurrezione di Gesù Cristo. Si regalano uova di cioccolato e dolci a forma di colomba. Lunedì dell’Angelo o Pasquetta. È il giorno dopo Pasqua. Gli italiani fanno festa con scampagnate e picnic. È giono festivo per i cristiani e anche agli effetti civili. 25 aprile: Anniversario della liberazione dall’occupazione nazista e della fine del regime fascista in Italia avvenute nel 1945. 1 maggio: Festa internazionale dei lavoratori. È una festa civile che si celebra per affermare il diritto al lavoro per tutti, in condizioni di sicurezza e giusta retribuzione. 2 giugno: Anniversario della Repubblica. 15 agosto: Festa dell’Assunta. I cattolici ricordano la salita al cielo di Maria, madre di Gesù Cristo. Festa civile di Ferragosto. È tradizionalmente una giornata di vacanza dedicata a brevi viaggi ed escursioni in località di interesse turistico. 1 novembre: Festa cattolica di Ognissanti. È giorno festivo a tutti gli effetti civili. 2 novembre: Commemorazione dei morti. Festa religiosa in cui le famiglie fanno visita alle tombe dei propri defunti in cimitero. 8 dicembre: Festa religiosa dell’Immacolata concezione. È giorno festivo anche agli effetti civili. 25 dicembre: Natale. I cristiani ricordano la nascita di Gesù Cristo. In Italia e tradizione preparare il presepio e l’albero di Natale. 26 dicembre: Festa di Santo Stefano. Il santo è venerato dai cristiani come primo martire della cristianità. È una giornata festiva anche civilmente. 115 ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA ITALIANA IL POPOLO ITALIANO Elettori: donne e uomini maggiorenni IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Eletto dal Parlamento ogni sette anni Potere legislativo IL PARLAMENTO Eletto dal popolo ogni cinque anni IL SENATO Composto da 315 senatori LA CAMERA Composta da 630 deputati Potere esecutivo IL GOVERNO IL CONSIGLIO DEI MINISTRI Nominato dal Presidente del Consiglio e approvato dal Parlamento IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Nominato dal Presidente della Repubblica Potere giudiziario LA MAGISTRATURA GIUSTIZIA PENALE Pretore, Tribunale, Corte d’Assise, Corte d’Appello, Corte d’Assise d’Appello, Corte di Cassazione GIUSTIZIA CIVILE Giudice conciliatore, Pretore, Tribunale, Corte d’Appello, Corte di Cassazione Stemma della Repubblica Italiana 116 L E R E G I O N I D’ I T A L I A Regioni, capoluoghi, province, sigle automobilistiche, C.A.P., prefissi telefonici: VALLE D’AOSTA Aosta AO PIEMONTE Torino TO Alessandria AL Asti AT Biella BI Cuneo CN Novara NO Verbania VB Vercelli VC LOMBARDIA Milano MI Bergamo BG Brescia BS Como CO Cremona CR Lecco LC Lodi LO Mantova MN Pavia PV Sondrio SO Varese VA 11100 0165 10100 011 15100 0131 14100 0141 13900 015 12100 0171 28100 0321 28900 0323 13100 0161 20100 02 24100 035 25100 030 22100 031 26100 0372 23900 0341 26900 0371 46100 0376 27100 0382 23100 0342 21100 0332 MARCHE Ancona AN 60100 Ascoli Piceno AP 63100 Macerata MC 62100 Pesaro PS 61100 UMBRIA Perugia PG 06100 Terni TR 05100 LAZIO Roma ROMA 00100 Frosinone FR 03100 Latina LT 04100 Rieti RI 02100 Viterbo VT 01100 ABRUZZO L’Aquila AQ 67100 Chieti CH 66100 Pescara PE 65100 Teramo TE 64100 MOLISE CampobassoCB 86100 Isernia IS 86170 117 071 0736 0733 0721 075 0744 06 0775 0773 0746 0761 0862 0871 085 0861 0874 0865 TRENTINO-ALTO ADIGE Trento TN 38100 0461 Bolzano BZ 39100 0471 VENETO Venezia VE 30100 041 Belluno BL 32100 0437 Padova PD 35100 049 Rovigo RO 45100 0425 Treviso TV 31100 0422 Verona VR 37100 045 Vicenza VI 36100 0444 FRIULI-VENEZIA GIULIA Trieste TS 34100 040 Gorizia GO 34170 0481 Pordenone PN 33170 0434 Udine UD 33100 0432 LIGURIA Genova GE 16100 010 Imperia IM 18100 0183 La Spezia SP 19100 0187 Savona SV 17100 019 EMILIA-ROMAGNA Bologna BO 40100 051 Ferrara FE 44100 0532 Forlì FO 47100 0543 Modena MO 41100 059 Parma PR 43100 0521 Piacenza PC 29100 0523 Ravenna RA 48100 0544 Reggio Emilia RE 42100 0522 Rimini RN 47900 0541 TOSCANA Firenze FI 50100 055 Arezzo AR 52100 0575 Grosseto GR 58100 0564 Livorno LI 57100 0586 Lucca LU 55100 0583 Massa CarraraMS 54100 0585 Pisa PI 56100 050 Pistoia PT 51100 0573 Prato PO 59100 0574 Siena SI 53100 0577 CAMPANIA Napoli NA Avellino AV Benevento BN Caserta CE Salerno SA PUGLIA Bari BA Brindisi BR Foggia FG Lecce LE Taranto TA BASILICATA Potenza PZ Matera MT CALABRIA Catanzaro CZ Cosenza CS Crotone KR Reggio Cal. RC Vibo Valentia VV SICILIA Palermo PA Agrigento AG Caltanissetta CL Catania CT Enna EN Messina ME Ragusa RG Siracusa SR Trapani TP SARDEGNA Cagliari CA Nùoro NU Oristano OR Sassari SS 118 80100 83100 82100 81100 84100 081 0825 0824 0823 089 70100 72100 71100 73100 74100 080 0831 0881 0832 099 85100 0971 75100 0835 88100 0961 87100 0984 88900 0962 89100 0965 89900 0963 90100 92100 93100 95100 94100 98100 97100 96100 91100 091 0922 0934 095 0935 090 0932 0931 0923 09100 08100 09170 07100 070 0784 0783 079 ALCUNI PROVERBI ITALIANI1 L’abito non fa il monaco Nem a ruha teszi az embert Chi la fa l’aspetti Kölcsönkenyér visszajár Chi va piano va sano e va lontano Lassan járj, tovább érsz Chi si contenta gode Könnyen él, ki kevéssel beéri Tra i due litiganti il terzo gode „Két ember veszekedéséből a harmadik húz hasznot” Chi troppo vuole, nulla stringe Una mano lava l’altra e tutte e due lavano il viso Kéz kezet mos Una rondine non fa primavera Egy fecske nem csinál nyarat Uomo avvisato mezzo salvato „Akit figyelmeztettek, félig már megmenekült” Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi „A gonosz cselekedeteket nem lehet eltitkolni” Si dice il peccato, non il peccatore Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei Madarat tolláról, embert barátjáról Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino Addig jár a korsó a kútra, amíg el nem törik La gatta frettolosa fece i gattini ciechi Hamar munka ritkán jó Impara l’arte e mettila da parte „Tanulj mesterséget, hasznát fogod venni” La lingua batte dove il dente duole Kinek hol fáj, ott tapogatja Chi nasce tondo non può morir quadrato Kutyából nem lesz szalonna Chi va con lo zoppo impara a zoppicare Chi non risica non rosica Aki mer, az nyer Il riso fa buon sangue „A nevetés jót tesz az egészségnek” 1 Le traduzioni in ungherese dei proverbi italiani che figurano in quest’appendice sono tratte dal volume Italianizmusok (v. bibliografia). 119 Sbagliando s’impara Saját kárán tanul az okos L’ozio è il padre dei vizi A lustaság az ördög párnája Lontano dagli occhi lontano dal cuore Távol a szemtől, távol a szívtől Occhio non vede, cuore non duole Amit a szem nem lát, azért a szív sem fáj L’uomo propone, Dio dispone Ember tervez, Isten végez Mal comune, mezzo gaudio „A közös baj kevéssé súlyos” Non parlar di corda in casa dell’impiccato Akasztott ember házában ne emlegess kötelet Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare Mondani és tenni kettő Se son rose fioriranno, se son spine pungeranno „Előbb-utóbb kiderül, hogy egy dolog valóban az-e, mint aminek látszik” Non c’è rosa senza spine Nincsen rózsa tövis nélkül Meglio soli che male accompagnati Jobb egyedül, mint rossz társaságban élni Chi fa da sé fa per tre „Ki a dolog végét maga fogja, ott jól megy a munka” Moglie e buoi dei paesi tuoi Nem jó messziről házasodni A buon intenditore poche parole Okos ember kevés szóból is ért A caval donato non si guarda in bocca Ajándék lónak ne nézd a fogát Ride bene chi ride ultimo Az nevet igazán/ a legjobban, aki utoljára nevet Scherza coi Fanti e lascia stare i Santi „A komoly dolgokból nem szabad tréfát űzni” A mali estremi estremi rimedi „Sulyos bajban radikális eszközökre van szükség” Bacco, Tabacco e Venere, riducono l’uomo in cenere „Az ital, a dohányzás és a szerelmi élvezet hajhászása tönkreteszi az férfit” Chi la dura la vince „Az állhatatosé a siker” Ogni lasciata è persa 120 Tempo di parlare è un sussidio didattico a circolazione interna, diretto a studenti e frequentatori del sito del nostro dipartimento. Avvertenza Per la realizzazione di questa dispensa mi sono avvalso, oltre ad alcuni siti web, dei testi riportati di seguito: AA.VV. (a cura di M. A. Rapacciuolo Strani), Articoli scelti da italia & italia, Firenze-Atene, 2002 AA.VV. (Gruppo META), Due, Secondo livello. Libro dello studente, Roma, 1993 Ballarin, E. – P. Begotti, Destinazione Italia, Roma, 1999 Ciulli, C. – A.L. Proietti, Da zero a cento. Test di autovalutazione della lingua italiana, Firenze, 2005 Di Francesco, A. – C. M. Naddeo, Bar Italia, Firenze, 2002 Fábián, Zs. – D. Gheno, Italianizmusok, Budapest, 1989 Ignone, A. – C. Rosati, Parlare in italiano, Perugia, 2002 Katerinov, K. – M. C. Boriosi Katerinov, Bravo!, Milano, 2000 Lizzadro, C. – E. Marinelli – A. Peloso (a cura di), Parlo italiano. Provo, è facile!, Verona, 2000 Ziglio, L. – G. Rizzo, Espresso 1, Firenze, 2005 Zoboli, A., Per…parlare, Parma-Atene, 2000 121