A P P E N D I C E: Sintesi grammaticale
I. Articolo determinativo
singolare
plurale
maschile
femminile
il, lo, (l’)
i, gli
la, (l’)
le
Articolo indeterminativo
singolare
maschile
femminile
un, uno
una, (un’)
II. Indicativo Presente
Essere
io
tu
lui/lei
noi
voi
loro
Avere
sono
sei
è
siamo
siete
sono
io
tu
lui/lei
noi
voi
loro
ho
hai
ha
abbiamo
avete
hanno
III. Forme regolari del presente indicativo dei verbi
in –are
in –ere
in –ire
Parlare
Parl-
Vendere
Vend-
Sentire
Sent-
io parl-o
tu parl-i
lui/lei parl-a
noi parl-iamo
voi parl-ate
loro parl-ano
io vend-o
tu vend-i
lui/lei vend-e
noi vend-iamo
voi vend-ete
loro vend-ono
io sent-o
tu sent-i
lui/lei sent-e
noi sent-iamo
voi sent-ite
loro sent-ono
Verbi in –ire che hanno forme in –iscPreferire
io
tu
lui/lei
noi
voi
loro
prefer-isc-o
prefer-isc-i
prefer-isc-e
prefer-iamo
prefer-ite
prefer-isc-ono
105
IV. Presente indicativo irregolare di alcuni verbi
io
tu
lui/lei
noi
voi
loro
io
tu
lui/lei
noi
voi
loro
VOLERE
DOVERE
POTERE
voglio
vuoi
vuole
vogliamo
volete
vogliono
devo
devi
deve
dobbiamo
dovete
devono
posso
puoi
può
possiamo
potete
possono
ANDARE
VENIRE
FARE
vado
vai
va
andiamo
andate
vanno
vengo
vieni
viene
veniamo
venite
vengono
faccio
fai
fa
facciamo
fate
fanno
V. Aggettivi possessivi
Singolare
io
tu
Lei
egli/lui/lei
noi
voi
loro/essi/esse
Loro
Plurale
M
F
M
F
il mio
il tuo
il Suo
il suo
il nostro
il vostro
il loro
il Loro
la mia
la tua
la Sua
la sua
la nostra
la vostra
la loro
la Loro
i miei
i tuoi
i Suoi
i suoi
i nostri
i vostri
i loro
i Loro
le mie
le tue
le Sue
le sue
le nostre
le vostre
le loro
le Loro
A T T E N Z I O N E!
mio padre
mia madre
mia sorella
mio zio
…
ma:
il loro fratello
la loro sorella
le mie sorelle
i miei zii
…
VI. Alcune preposizioni per esprimere la relazione di stato in luogo
Sono
a
Abito
in
in
Studio
Lavoro
in
in
Roma
Capri
Italia
Sicilia
centro
periferia
via Ferrante Aporti, n. 2
biblioteca
banca
106
Vivo
in
Sono
al
dal
dai
da
collina
pianura
montagna
mare
dentista
miei (genitori)
Luca
VII. Alcune preposizioni per esprimere la relazione di moto a luogo
Vengo
a
a
in
in
per
per
a
al
in
al
al
alla
in
in
in
in
dal
da
dal
Parto
Vado
Roma
Capri
Italia
Sicilia
Firenze
l’Ungheria
casa
mare
montagna
ristorante
bar
mensa
banca
libreria
chiesa
pizzeria
dentista
Luca
barbiere
VIII. Alcune preposizioni per esprimere alcune relazioni di tempo
Lavoro
Esco
Mi riposo
Faccio gli esercizi
Studio
Partirò
Rimango
Pago 400 euro
di
di
alle
d’
in
da
fra
per
al
giorno
notte
otto
estate
cinque minuti
un mese
una settimana
un mese
mese
IX. Forma riflessiva e pronominale del verbo
ALZARSI
io
tu
lui/lei
noi
voi
loro
mi
ti
si
ci
vi
si
VERGOGNARSI
alzo
alzi
alza
alziamo
alzate
alzano
io
tu
lui/lei
noi
voi
loro
mi
ti
si
ci
vi
si
107
vergogno
vergogni
vergogna
vergognamo
vergognate
vergognano
X. Indicativo Passato prossimo
È formato dal presente indicativo di „essere” o „avere” più il participio passato del verbo.
Participio passato regolare:
Verbi
in-are …ato
in –ere …uto
in –ire …ito
- Con il verbo ausiliare „avere” il participio passato rimane invariato:
io
tu
lui/lei
noi
voi
loro
ho
hai
ha
abbiamo
avete
hanno
ascoltato
ricevuto
finito
- Con il verbo ausiliare „essere” il participio passato concorda in genere e numero con il
soggetto:
io
tu
lui/lei
noi
voi
loro
sono
sei
andato/a
è
siamo
siete andati/e
sono
Alcuni participi passati irregolari:
INFINITO
PARTICIPIO PASSATO
AUSILIARE
nascere
vivere
morire
essere
leggere
scrivere
tradurre
comprendere
chiedere
rispondere
dire
fare
vedere
scendere
giungere
correre
venire
rimanere
aprire
chiudere
accendere
spegnere
vincere
nato/a
vissuto
morto/a
stato
letto
scritto
tradotto
compreso
chiesto
risposto
detto
fatto
visto
sceso
giunto/a
corso/a
venuto
rimasto
aperto
chiuso
acceso
spento
vinto
essere
essere/avere
essere
essere
avere
avere
avere
avere
avere
avere
avere
avere
avere
essere/avere
essere
essere/avere
essere
essere
avere
avere
avere
avere
avere
108
perdere
scegliere
offrire
bere
mettere
prendere
rendere
spendere
perso
scelto
offerto
bevuto
messo
preso
reso
speso
avere
avere
avere
avere
avere
avere
avere
avere
I N S I N T E S I:
1. Si usa l’ausiliare „essere” con:
a) i verbi che indicano azioni che hanno un punto di partenza o di arrivo, come:
andare, venire, tornare, uscire, ecc.;
b) i verbi essere, stare, rimanere;
c) i verbi nascere, vivere, morire, diventare;
d) i verbi piacere, sembrare, succedere;
e) i verbi riflessivi e pronominali (alzarsi, vergognarsi…)
2. Se il passato prossimo è costruito con „essere” il participio passato si accorda con il
soggetto in genere e numero, prendendo le terminazioni in –o, -a, -i, -e.
3. Si usa l’ausiliare „avere” con tutti gli altri verbi.
XI. Indicativo Imperfetto
I
io
tu
lui/lei
noi
voi
loro
parl-avo
parl-avi
parl-ava
parl-avamo
parl-avate
parl-avano
II
III
vend-evo
vend-evi
vend-eva
vend-evamo
vend-evate
vend-evano
sent-ivo
sent-ivi
sent-iva
sent-ivamo
sent-ivate
sent-ivano
ESSERE
AVERE
io
tu
lui/lei
noi
voi
loro
avevo
avevi
aveva
avevamo
avevate
avevano
ero
eri
era
eravamo
eravate
erano
XII. Indicativo Futuro semplice
I
io
tu
lui/lei
noi
voi
loro
parl-erò
parl-erai
parl-erà
parl-eremo
parl-erete
parl-eranno
II
III
vend-erò
vend-erai
vend-erà
vend-eremo
vend-erete
vend-eranno
sent-irò
sent-irai
sent-irà
sent-iremo
sent-irete
sent-iranno
109
ESSERE
AVERE
io
tu
lui/lei
noi
voi
loro
avrò
avrai
avrà
avremo
avrete
avranno
sarò
sarai
sarà
saremo
sarete
saranno
XIII. Trapassato prossimo
È formato dall’imperfetto indicativo di „essere” o „avere” + il participio passato del verbo.
VENDERE
PARTIRE
io
tu
lui/lei
noi
voi
loro
ero
eri
era
eravamo
eravate
erano
avevo
avevi
aveva
avevamo
avevate
avevano
venduto
partito/a
partiti/e
XIV. Pronomi personali
Pronomi diretti
Pronomi indiretti
Pronomi
Pronomi
soggetto Forma atona Forma tonica Forma atona Forma tonica riflessivi
io
mi
me
mi
a me
mi
tu
ti
te
ti
a te
ti
lui
lo
lui
gli
a lui
Lei
La
Lei
Le
a Lei
si
lei
la
lei
le
a lei
noi
ci
noi
ci
a noi
ci
voi
vi
voi
vi
a voi
vi
loro
li
loro
gli (loro)
a loro
si
XV. Condizionale
Presente
I
II
III
PARLARE
parl-
VENDERE
vend-
SENTIRE
sent-
io
tu
lui/lei
noi
voi
loro
vend-erei
vend-eresti
vend-erebbe
vend-eremmo
vend-ereste
vend-erebbero
sent-irei
sent-iresti
sent-irebbe
sent-iremmo
sent-ireste
sent-irebbero
parl-erei
parl-eresti
parl-erebbe
parl-eremmo
parl-ereste
parl-erebbero
110
Passato
È formato dal condizionale presente di „essere” o „avere” + il participio passato del verbo.
PARLARE
PARTIRE
io
tu
lui
lei
noi
voi
loro
sarei
saresti partito/a
sarebbe
avrei
avresti
avrebbe
parlato
avremmo
avreste
avrebbero
saremmo
sareste partiti/e
sarebbero
Alcuni usi del condizionale presente:
1. Per esprimere azione condizionata da un’altra. Es.: Roberta partirebbe ma c’è
lo sciopero dei treni.
2. Per esprimere un dubbio o un’ipotesi. Es.: Il ladro sarebbe un uomo sui 50
anni.
3. Per formulare una richiesta in modo cortese. Es.: Potrebbe chiudere il
finestrino, per favore?
4. Per esprimere un desiderio. Es.: Mi piacerebbe parlare correttamente l’italiano.
5. Per dare un consiglio in forma gentile. Es.: Dovresti essere più prudente
quando guidi la macchina.
6. Per esprimere un’opinione personale. Es.: Direi che la politica italiana sia
piuttosto complicata.
XVI. Imperativo
I
II
III
PARLARE
parlparl-a (tu)!
parl-i (Lei)!
parl-iamo (noi)!
parl-ate (voi)!
parl-ino (Loro)!
VENDERE
vendvend-i (tu)!
vend-a (Lei)!
vend-iamo (noi)!
vend-ete (voi)!
vend-ano (Loro)!
SENTIRE
sentsent-i (tu)!
sent-a (Lei)!
sent-iamo (noi)!
sent-ite (voi)!
sent-ano (Loro)!
XVII. Pronomi relativi
FORME INVARIABILI
FORME VARIABILI
Soggetto
il quale, la quale
i quali, le quali
CHE
Oggetto
(a)
di
da
su
in
con
per
CUI
del quale, della quale
dei quali, delle quali
dal quale, dalla quale
dai quali, dalle quali
sul quale, sulla quale
sui quali, sulle quali, ecc.
(Oggetto indiretto)
111
XVIII. Congiuntivo
Presente
che io
che tu
che lui/lei
che noi
che voi
che loro
PARLARE
VENDERE
SENTIRE
parl-i
parl-i
parl-i
parl-iamo
parl-iate
parl-ino
vend-a
vend-a
vend-a
vend-iamo
vend-iate
vend-ano
sent-a
sent-a
sent-a
sent-iamo
sent-iate
sent-ano
parl-assi
parl-assi
parl-asse
parl-assimo
parl-aste
parl-assero
vend-essi
vend-essi
vend-esse
vend-essimo
vend-este
vend-essero
sent-issi
sent-issi
sent-isse
sent-issimo
sent-iste
sent-issero
Imperfetto
che io
che tu
che lui/lei
che noi
che voi
che loro
Passato
È composto dal presente congiuntivo di „essere” o „avere” + il participio passato del verbo.
PARTIRE
PARLARE
che io
che tu
che lui/lei
che noi
che voi
che loro
abbia
abbia
abbia
abbiamo
abbiate
abbiano
parlato
che io
che tu
che lui/lei
che noi
che voi
che loro
sia
sia
sia
siamo
siate
siano
partito/a
partiti/e
Trapassato
È composto dal imperfetto congiuntivo di „essere” o „avere” + il participio passato del verbo.
PARTIRE
PARLARE
che io
che tu
che lui/lei
che noi
che voi
che loro
avessi
avessi
avesse
avessimo
aveste
avessero
parlato
che io
che tu
che lui/lei
che noi
che voi
che loro
XIX. Alcuni pronomi e aggettivi indefiniti
1. PRONOMI
(invariabili)
chiunque, niente, nulla
112
fossi
fossi
fosse
fossimo
foste
fossero
partito/a
partiti/e
2. AGGETTIVI
(invariabili, con il nome e il verbo sempre al singolare)
qualche, ogni, qualsiasi, qualunque
3. PRONOMI ANCHE AGGETTIVI
(variabili nel genere e nel numero)
alcuno, altro, tale, tutto, molto, parecchio, tanto, poco, certo
4. PRONOMI ANCHE AGGETTIVI
(variabili nel genere, ma non nel numero)
ciascuno/a, nessuno/a
XX. Infinito
Presente
Passato
Parlare
Vendere
Partire
Avere parlato
Avere venduto
Essere partito/a
XXI. Participio
Presente
I
PARLARE
Parlante
Parlante
II
TEMERE
Temente
Temente
III
SERVIRE
Servente
Servente
Passato
I
PARLARE
Parlato
Parlato
II
TEMERE
Temuto
Temuto
III
SERVIRE
Servito
Servito
Presente
I
PARLARE
Parlando
Parlando
II
VENDERE
Vendendo
vendendo
III
PARTIRE
Partendo
Partendo
Passato
PARLARE
VENDERE
PARTIRE
Avendo parlato
Avendo venduto
Essendo partito/a
XXII. Gerundio
113
VALORI DEL GERUNDIO:
1. Causale. Es.: Essendo stanco, non esco (= non esco perché sono stanco).
2. Temporale. Es.: Lo incontro andando al lavoro (= lo incontro quando vado al
lavoro).
3. Ipotetico. Es.: Comprando un biglietto della Lotteria, puoi vincere molti milioni (=
se compri un biglietto della Lotteria, puoi vincere molti milioni).
4. Modale. Es.: Mi rilasso ascoltando la musica (= mi rilasso con l’ascolto della musica).
XXIII. Forma passiva del verbo
La forma passiva è possibile con tutti i verbi transitivi e serve per mettere in evidenza
l’oggetto diretto della forma attiva, che nella trasformazione diventa soggetto.
Il ragazzo
legge
il libro.
Il libro
è letto
dal ragazzo.
Il passivo del verbo si forma fondamentalmente con l’ausiliare essere, accompagnato
dal participio passato del verbo stesso. Nei tempi semplici essere può essere sostituito da
venire, con significato sostanzialmente uguale.
Es.: La macchina è aggiustata dal meccanico.
La macchina viene aggiustata dal meccanico.
Sempre nei tempi semplici, può essere impiegato il verbo andare, ma in questo caso la
frase passiva esprime un valore di dovere o necessità.
Es.: Le tasse vanno pagate.
In presenza dei verbi dovere, potere, volere la trasformazione passiva riguarda
soltanto il verbo che segue il modale.
Es.: Gli operai devono sospendere lo sciopero lo sciopero deve essere sospeso dagli
operai
Il cosiddetto „sì passivante” rende passivo il valore di una frase attiva.
Es.: Si vendono macchine usate (= macchine usate sono/vengono vendute).
114
CALENDARIO DELLE FESTE CIVILI E
DELLA TRADIZIONE CATTOLICA IN ITALIA
1 gennaio: Capodanno. È tradizione salutare l’arrivo del nuovo anno con feste (veglioni) che
iniziano la sera del 31 dicembre e si protraggono fino al mattino successivo.
6 gennaio: Epifania. I cristiani ricordano la visita dei re Magi a Gesù Bambino. In Italia c’è
la tradizione della Befana, che porta doni ai bambini. È festa a tutti gli effetti civili.
marzo-aprile: Pasqua. È la prima domenica dopo il plenilunio di primavera. Per i cristiani
è la festa della Resurrezione di Gesù Cristo. Si regalano uova di cioccolato e dolci a forma di
colomba. Lunedì dell’Angelo o Pasquetta. È il giorno dopo Pasqua. Gli italiani fanno festa con
scampagnate e picnic. È giono festivo per i cristiani e anche agli effetti civili.
25 aprile: Anniversario della liberazione dall’occupazione nazista e della fine del regime
fascista in Italia avvenute nel 1945.
1 maggio: Festa internazionale dei lavoratori. È una festa civile che si celebra per affermare
il diritto al lavoro per tutti, in condizioni di sicurezza e giusta retribuzione.
2 giugno: Anniversario della Repubblica.
15 agosto: Festa dell’Assunta. I cattolici ricordano la salita al cielo di Maria, madre di Gesù
Cristo. Festa civile di Ferragosto. È tradizionalmente una giornata di vacanza dedicata a
brevi viaggi ed escursioni in località di interesse turistico.
1 novembre: Festa cattolica di Ognissanti. È giorno festivo a tutti gli effetti civili.
2 novembre: Commemorazione dei morti. Festa religiosa in cui le famiglie fanno visita alle
tombe dei propri defunti in cimitero.
8 dicembre: Festa religiosa dell’Immacolata concezione. È giorno festivo anche agli effetti
civili.
25 dicembre: Natale. I cristiani ricordano la nascita di Gesù Cristo. In Italia e tradizione
preparare il presepio e l’albero di Natale.
26 dicembre: Festa di Santo Stefano. Il santo è venerato dai cristiani come primo martire
della cristianità. È una giornata festiva anche civilmente.
115
ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA ITALIANA
IL POPOLO ITALIANO
Elettori: donne e uomini maggiorenni
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Eletto dal Parlamento ogni sette anni
Potere legislativo
IL PARLAMENTO
Eletto dal popolo ogni cinque anni
IL SENATO
Composto da 315 senatori
LA CAMERA
Composta da 630 deputati
Potere esecutivo
IL GOVERNO
IL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Nominato dal Presidente del Consiglio e
approvato dal Parlamento
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Nominato dal Presidente della Repubblica
Potere giudiziario
LA MAGISTRATURA
GIUSTIZIA PENALE
Pretore, Tribunale, Corte d’Assise,
Corte d’Appello, Corte d’Assise
d’Appello, Corte di Cassazione
GIUSTIZIA CIVILE
Giudice conciliatore, Pretore,
Tribunale, Corte d’Appello,
Corte di Cassazione
Stemma della Repubblica Italiana
116
L E R E G I O N I D’ I T A L I A
Regioni, capoluoghi, province, sigle automobilistiche, C.A.P., prefissi telefonici:
VALLE D’AOSTA
Aosta
AO
PIEMONTE
Torino
TO
Alessandria AL
Asti
AT
Biella
BI
Cuneo
CN
Novara
NO
Verbania
VB
Vercelli
VC
LOMBARDIA
Milano
MI
Bergamo
BG
Brescia
BS
Como
CO
Cremona
CR
Lecco
LC
Lodi
LO
Mantova
MN
Pavia
PV
Sondrio
SO
Varese
VA
11100 0165
10100 011
15100 0131
14100 0141
13900 015
12100 0171
28100 0321
28900 0323
13100 0161
20100 02
24100 035
25100 030
22100 031
26100 0372
23900 0341
26900 0371
46100 0376
27100 0382
23100 0342
21100 0332
MARCHE
Ancona
AN
60100
Ascoli Piceno AP
63100
Macerata
MC
62100
Pesaro
PS
61100
UMBRIA
Perugia
PG
06100
Terni
TR
05100
LAZIO
Roma
ROMA 00100
Frosinone
FR
03100
Latina
LT
04100
Rieti
RI
02100
Viterbo
VT
01100
ABRUZZO
L’Aquila
AQ
67100
Chieti
CH
66100
Pescara
PE
65100
Teramo
TE
64100
MOLISE
CampobassoCB
86100
Isernia
IS
86170
117
071
0736
0733
0721
075
0744
06
0775
0773
0746
0761
0862
0871
085
0861
0874
0865
TRENTINO-ALTO ADIGE
Trento
TN
38100 0461
Bolzano
BZ
39100 0471
VENETO
Venezia
VE
30100 041
Belluno
BL
32100 0437
Padova
PD
35100 049
Rovigo
RO
45100 0425
Treviso
TV
31100 0422
Verona
VR
37100 045
Vicenza
VI
36100 0444
FRIULI-VENEZIA GIULIA
Trieste
TS
34100 040
Gorizia
GO
34170 0481
Pordenone
PN
33170 0434
Udine
UD
33100 0432
LIGURIA
Genova
GE
16100 010
Imperia
IM
18100 0183
La Spezia
SP
19100 0187
Savona
SV
17100 019
EMILIA-ROMAGNA
Bologna
BO
40100 051
Ferrara
FE
44100 0532
Forlì
FO
47100 0543
Modena
MO
41100 059
Parma
PR
43100 0521
Piacenza
PC
29100 0523
Ravenna
RA
48100 0544
Reggio Emilia RE
42100 0522
Rimini
RN
47900 0541
TOSCANA
Firenze
FI
50100 055
Arezzo
AR
52100 0575
Grosseto
GR
58100 0564
Livorno
LI
57100 0586
Lucca
LU
55100 0583
Massa CarraraMS
54100 0585
Pisa
PI
56100 050
Pistoia
PT
51100 0573
Prato
PO
59100 0574
Siena
SI
53100 0577
CAMPANIA
Napoli
NA
Avellino
AV
Benevento
BN
Caserta
CE
Salerno
SA
PUGLIA
Bari
BA
Brindisi
BR
Foggia
FG
Lecce
LE
Taranto
TA
BASILICATA
Potenza
PZ
Matera
MT
CALABRIA
Catanzaro CZ
Cosenza
CS
Crotone
KR
Reggio Cal. RC
Vibo Valentia VV
SICILIA
Palermo
PA
Agrigento
AG
Caltanissetta CL
Catania
CT
Enna
EN
Messina
ME
Ragusa
RG
Siracusa
SR
Trapani
TP
SARDEGNA
Cagliari
CA
Nùoro
NU
Oristano
OR
Sassari
SS
118
80100
83100
82100
81100
84100
081
0825
0824
0823
089
70100
72100
71100
73100
74100
080
0831
0881
0832
099
85100 0971
75100 0835
88100 0961
87100 0984
88900 0962
89100 0965
89900 0963
90100
92100
93100
95100
94100
98100
97100
96100
91100
091
0922
0934
095
0935
090
0932
0931
0923
09100
08100
09170
07100
070
0784
0783
079
ALCUNI PROVERBI ITALIANI1
L’abito non fa il monaco
Nem a ruha teszi az embert
Chi la fa l’aspetti
Kölcsönkenyér visszajár
Chi va piano va sano e va lontano
Lassan járj, tovább érsz
Chi si contenta gode
Könnyen él, ki kevéssel beéri
Tra i due litiganti il terzo gode
„Két ember veszekedéséből a harmadik húz hasznot”
Chi troppo vuole, nulla stringe
Una mano lava l’altra e tutte e due lavano il viso
Kéz kezet mos
Una rondine non fa primavera
Egy fecske nem csinál nyarat
Uomo avvisato mezzo salvato
„Akit figyelmeztettek, félig már megmenekült”
Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi
„A gonosz cselekedeteket nem lehet eltitkolni”
Si dice il peccato, non il peccatore
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei
Madarat tolláról, embert barátjáról
Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino
Addig jár a korsó a kútra, amíg el nem törik
La gatta frettolosa fece i gattini ciechi
Hamar munka ritkán jó
Impara l’arte e mettila da parte
„Tanulj mesterséget, hasznát fogod venni”
La lingua batte dove il dente duole
Kinek hol fáj, ott tapogatja
Chi nasce tondo non può morir quadrato
Kutyából nem lesz szalonna
Chi va con lo zoppo impara a zoppicare
Chi non risica non rosica
Aki mer, az nyer
Il riso fa buon sangue
„A nevetés jót tesz az egészségnek”
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Le traduzioni in ungherese dei proverbi italiani che figurano in quest’appendice sono tratte dal volume
Italianizmusok (v. bibliografia).
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Sbagliando s’impara
Saját kárán tanul az okos
L’ozio è il padre dei vizi
A lustaság az ördög párnája
Lontano dagli occhi lontano dal cuore
Távol a szemtől, távol a szívtől
Occhio non vede, cuore non duole
Amit a szem nem lát, azért a szív sem fáj
L’uomo propone, Dio dispone
Ember tervez, Isten végez
Mal comune, mezzo gaudio
„A közös baj kevéssé súlyos”
Non parlar di corda in casa dell’impiccato
Akasztott ember házában ne emlegess kötelet
Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare
Mondani és tenni kettő
Se son rose fioriranno, se son spine pungeranno
„Előbb-utóbb kiderül, hogy egy dolog valóban az-e, mint aminek látszik”
Non c’è rosa senza spine
Nincsen rózsa tövis nélkül
Meglio soli che male accompagnati
Jobb egyedül, mint rossz társaságban élni
Chi fa da sé fa per tre
„Ki a dolog végét maga fogja, ott jól megy a munka”
Moglie e buoi dei paesi tuoi
Nem jó messziről házasodni
A buon intenditore poche parole
Okos ember kevés szóból is ért
A caval donato non si guarda in bocca
Ajándék lónak ne nézd a fogát
Ride bene chi ride ultimo
Az nevet igazán/ a legjobban, aki utoljára nevet
Scherza coi Fanti e lascia stare i Santi
„A komoly dolgokból nem szabad tréfát űzni”
A mali estremi estremi rimedi
„Sulyos bajban radikális eszközökre van szükség”
Bacco, Tabacco e Venere, riducono l’uomo in cenere
„Az ital, a dohányzás és a szerelmi élvezet hajhászása tönkreteszi az férfit”
Chi la dura la vince
„Az állhatatosé a siker”
Ogni lasciata è persa
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Tempo di parlare è un sussidio didattico a circolazione interna, diretto a studenti e
frequentatori del sito del nostro dipartimento.
Avvertenza
Per la realizzazione di questa dispensa mi sono avvalso, oltre ad alcuni siti web, dei testi
riportati di seguito:
AA.VV. (a cura di M. A. Rapacciuolo Strani),
Articoli scelti da italia & italia,
Firenze-Atene, 2002
AA.VV. (Gruppo META),
Due, Secondo livello. Libro dello studente,
Roma, 1993
Ballarin, E. – P. Begotti,
Destinazione Italia,
Roma, 1999
Ciulli, C. – A.L. Proietti,
Da zero a cento. Test di autovalutazione della lingua italiana,
Firenze, 2005
Di Francesco, A. – C. M. Naddeo,
Bar Italia,
Firenze, 2002
Fábián, Zs. – D. Gheno,
Italianizmusok,
Budapest, 1989
Ignone, A. – C. Rosati,
Parlare in italiano,
Perugia, 2002
Katerinov, K. – M. C. Boriosi Katerinov,
Bravo!,
Milano, 2000
Lizzadro, C. – E. Marinelli – A. Peloso (a cura di),
Parlo italiano. Provo, è facile!,
Verona, 2000
Ziglio, L. – G. Rizzo,
Espresso 1,
Firenze, 2005
Zoboli, A.,
Per…parlare,
Parma-Atene, 2000
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