…Cycling for a new sense of life…
…è il momento di un nuovo approccio alla
Le Lesioni Spinali
Malattie ed incidenti a carico del Sistema Nervoso Centrale possono ridurre drammaticamente il grado
di funzionalità di una persona.
Una lesione del midollo spinale è seguita inevitabilmente da un deficit motorio conseguente ad una
paralisi, più o meno estesa a seconda del livello della lesione stessa.
Da un punto di vista fisiologico, la lesione provoca oltre alla distruzione delle strutture situate nel
segmento midollare colpito (livello di lesione), anche la totale o parziale abolizione di tutte le funzioni
(motorie, sensitive e viscerali) situate al di sotto del livello lesionale e normalmente controllate dai centri
superiori, a causa dell'interruzione delle vie ascendenti e discendenti che collegano il midollo spinale al
cervello.
Nei casi più gravi di tetra e paraplegia, la paralisi determina l’insorgenza di una serie di importanti
processi degenerativi secondari che peggiorano la qualità della vita della persona e, spesso, ne
precludono i benefici di future auspicabili conquiste scientifiche.
…Le complicanze…
Molteplici sono i problemi secondari correlati alla lesione spinale, che spesso colpiscono le persone
mielolese:
• ATROFIA: riduzione della massa dei muscoli degli arti inferiori a seguito dell’immobilità e
inattività.
• SPASTICITÀ (spasmi, contratture e rigidità muscolare)
Dopo la fase iniziale di shock spinale i riflessi spinali diventano attivi
molto rapidamente non essendo più inibiti dal cervello. In questo caso,
la persona ha degli spasmi, ossia, contrazioni violente e improvvise, o
veloci movimenti dei muscoli causati da reazioni a stimoli normali come
un dolore localizzato, lo stiramento muscolare, il riempimento completo
della vescica e dell’intestino,…
Gli spasmi, se continuano, possono causare delle
contratture (danni al muscolo e/o al tessuto circostante, che causano
una deformità ad un’articolazione).. Una serie di fattori scatenanti
possono innescare gli spasmi, ad esempio la stimolazione rettale,...
• OSTEOPOROSI: le ossa sono un tessuto vivo che, grazie ai costanti stress durante
il movimento, è interessato da continui processi di rinnovamento e deposito di
minerali. A causa dell’immobilità, in una persona mielolesa, mancando gli stress,
tali processi si riducono e con essi la massa e la densità minerale delle ossa,
mentre aumentano la porosità e la fragilità.
• Deterioramento della CIRCOLAZIONE PERIFERICA:
-
riduzione diametro della arteria femorale,
riduzione della capillarizzazione,
riduzione del flusso sanguigno agli arti inferiori.
L’immobilità porta ad uno scompenso della circolazione locale nel comparto venoso, che determina un
ristagno a livello degli arti inferiori ed un conseguente aumento del rischio di trombi, di infarto o ischemia
cerebrale.
• Diminuzione generale della funzionalità cardio-polmonare e muscolo-scheletrica
Passando per LA RICERCA e L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA NUOVE
del numero e della gravità delle complicanze e alla
miglioramento della qualità e
riabilitazione delle lesioni spinali…
Tali complicanze sono la causa principale della riduzione della qualità della vita del paziente per:
•
insorgenza di adesioni e contratture con conseguente ostacolo alla riabilitazione e
all’indipendenza nello svolgimento delle attività di vita quotidiana (ADL);
•
aumento del rischio di Trombosi Venose Profonde;
•
aumento del rischio di Infarto del Miocardio;
•
aumento del rischio di Ictus ischemico;
…Lo stato attuale…
Una fase importante del percorso riabilitativo dei mielolesi è rappresentata proprio dalla prevenzione delle
complicanze.
Attualmente, gli strumenti di prevenzione, in questo senso, sono fondamentalmente due:
- la riduzione del rischio di insorgenza di adesioni e contratture, attraverso continui esercizi passivi (fatti
da un fisioterapista) di movimentazione degli arti paretici e la somministrazione di farmaci e
trattamenti miorilassanti;
- la riduzione del rischio di trombosi, e patologie associate, attraverso la somministrazione di farmaci
anticoagulanti.
Molto poco, invece, si fa per prevenire la degenerazione del sistema cardio-polmonare e muscoloscheletrico. Ma le allettanti prospettive offerte dai progressi della chirurgia e dall’uso di cellule staminali,
si rivolgono, per ovvi motivi, in maniera elettiva a pazienti con un buono stato cardio-polmonare e muscoloscheletrico.
La teoria accettata correntemente è che la maggior parte delle persone con una lesione spinale ha una
ridotta aspettativa di recupero funzionale.
Le persone dimesse dai Servizi di Riabilitazione sono spronate ad adattare il proprio stile di vita accettando
la propria disabilità.
La Terapia convenzionale da sola non è efficace per il trattamento delle complicanze correlate ad una
mielolesione: rilassare gli spasmi, prevenire l’atrofia da immobilità dei muscoli, migliorare il range di
movimento o la circolazione locale.
METODOLOGIE TERAPEUTICHE e percorsi riabilitativi, volti alla riduzione
conservazione dello stato psico-fisico e quindi al
delle prospettive di vita dei pazienti.
FES Cycling: Una nuova “soluzione”
“My recovery means everything to me because while some people
La Terapia basata sul FES Cycling
La FES (Functional Electrical Stimulation) è, attualmente, la metodologia riabilitativa più efficace per
migliorare le condizioni cardio-circolatorie e muscolo-scheletriche del paziente tetra o paraplegico, attraverso
esercizi “attivi” (attraverso la contrazione dei muscoli del paziente) quotidiani con un FES-LCE (Functional
Electrical Stimulated Leg Cycle Ergometer).
…Il principio della Functional Electrical Stimulation…
La Functional Electrical Stimulation (FES) prevede
l’impiego di impulsi di corrente elettrica attraverso elettrodi
posti sulla cute (superficiali).
Tali impulsi, sostituendosi ai canali neuronali danneggiati
dalla patologia, vanno a stimolare i nervi periferici e ad
evocare la contrazione dei muscoli plegici in sequenze
funzionalmente utili allo svolgimento di un task motorio
complesso.
riabilitativa per il paraplegico e il tetraplegico
are able to accept living with a disability, I am not one of them”
…I Sistemi per FES Cycling…
La tecnologia impiegata per l’applicazione del FES Cycling prevede l’integrazione di uno stimolatore per FES
e di un ciclo ergometro opportunamente adattato.
FES LEG CYCLE
STIMOLATORE
FES
+
CICLO
ERGOMETRO
Un ciclo ergometro è una cyclette molto sofisticata, sensorizzata e predisposta per l’impiego da parte del
paziente in carrozzella, in cui possono essere impostati e tenuti sotto controllo molti dei parametri del moto
(la resistenza esercitata, la velocità di rotazione dei pedali,…).
Il principio del FES cycling è che tale dispositivo venga azionato direttamente dagli arti inferiori del paziente
con l’ausilio della Functional Electrical Stimulation.
Lo stimolatore FES, adeguatamente programmato in frequenza, corrente e larghezza degli impulsi, e fasi di
stimolazione per ogni gruppo muscolare interessato, attraverso le informazioni di posizione e velocità dei
pedali, produce il corretto tipo e pattern di stimolazione al fine di consentire alle gambe del paziente di
mettere in moto i pedali del ciclo ergometro con un movimento di pedalata il più possibile coordinato.
Nella particolare applicazione del FES Cycling, la FES ha,
quindi, il compito di attivare la sequenza di reclutamento
muscolare necessaria a generare un pattern di movimento
delle gambe del paziente, che consenta ai muscoli di
eseguire un lavoro di pedalata anche nel caso in cui il
paziente ne abbia perso il controllo volontario.
Il pattern di stimolazione ottimale presuppone il corretto
posizionamento degli elettrodi di superficie in corrispondenza dei
nervi e dei gruppi muscolari coinvolti nel task motorio del cycling.
…Requisiti clinici di idoneità alla terapia…
Sono idonee all’impiego di un sistema per FES Cycling le persone che rispondono ai seguenti requisiti:
• Lesioni unicamente del motoneurone superiore.
• Range di movimento delle articolazioni interessate compatibile con quello necessario al task di
pedalata.
• Tolleranza alla stimolazione superficiale.
• Emotivamente stabile e presente.
…I Benefici del FES Cycling…
La muscolatura dell’arto inferiore paralizzato è mantenuta in esercizio mediante l’utilizzo della Functional
Electrical Stimulation che:
• migliora lo stato di salute dei muscoli degli arti inferiori;
• aumenta l’irrorazione dei tessuti degli arti inferiori e, in generale, di tutto il corpo;
• stimola grandi risposte metaboliche e cardio-respiratorie.
Con la FES è possibile realizzare un programma appropriato di esercizi che allenino la resistenza e la
funzione cardio-polmonare. Si possono infatti eseguire:
•
•
•
•
contrazioni dinamiche concentriche ed eccentriche
sollevamento di un carico;
aumenti progressivi del carico sui muscoli;
contrazioni isometriche.
Gli esercizi di Fes Cycling, attivati dalla FES, si sono dimostrati efficaci per arrestare e far regredire molti dei
processi degenerativi secondari descritti ed in particolare favoriscono:
•
•
•
•
•
•
•
•
il miglioramento della funzione cardio-polmonare
l’aumento della forza muscolare
l’aumento della resistenza muscolare
l’aumento della circolazione sanguigna degli arti inferiori e la reversione del deterioramento dei
vasi sanguigni (un aumento della capillarizzazione è stata istologicamente dimostrata dopo 8
settimane di FES-LCE)
l’aumento della funzionalità del sistema immunitario
l’arresto della denervazione e dell’atrofia dei muscoli scheletrici
la riduzione dell’osteoporosi della colonna e dei tratti ossei vicini ai punti d’inserzione
muscolare
la riduzione del numero di cloni e spasmi muscolari
Recenti studi, suggeriscono, inoltre, una possibile riduzione del carico farmacologico nei soggetti che
utilizzano il FES Cycling come esercizio terapeutico quotidiano.
…I trial Clinici: risultati nell’ impiego del FES Cycling…
La visione personale di un utilizzatore di FES Cycling.
(Artificial Organs, 2002 Mar)
Roger Fitzwater
United Kingdom Spinal Injuries Association and Royal National Orthopaedic Hospital, London, United
Kingdom.
Quella che segue è una visione personale e sarà certo meno scientificamente rigorosa di altre presentazioni
ma spero tuttavia di valore. Di seguito, viene riportata la mia esperienza come medico generale con un
particolare interesse per la valenza dell’esercizio fisico, come ricercatore non professionista nel campo della
FES, ma molto più importante, come persona con una lesione spinale e utilizzatore del FES cycling.
Nel 1988, ho subito una lesione che mi ha lasciato con una paraplegia incompleta a livello T11. Prima del
FES cycling il mio livello motorio nella classificazione neurologica standard per la gamba sinistra era 0
(eccetto per gli estensori di ginocchio 1, e l’estensore lungo delle dita del piede 3). Riguardo la valutazione
della mia gamba destra, arrivava a 4 per tutte le misurazioni. Il mio livello sensoriale era uniformemente a 1.
Dopo l’incidente, ho dovuto utilizzare la carrozzina ma ero in grado di camminare lentamente per brevi
distanze con due grucce.
RISULTATI IN DUE ANNI DI FES CYCLING
Massa muscolare, aspetto estetico, ferite da pressione
Dopo l’inizio del mio allenamento mediante FES cycling (con stimolazione dei muscoli della gamba sinistra),
la massa muscolare è aumentata beneficiando l’aspetto estetico e riducendo la probabilità di insorgenza di
ferite da pressione. Misure ad ultrasuoni hanno mostrato aumenti nella consistenza degli arti inferiori. Le mie
cosce hanno mostrato un aumento medio in profondità del 14.5%, e i miei polpacci del 6.5%. La cosa ancora
più soddisfacente è stata che questo aumento nella dimensione è stato quasi completamente di massa
muscolare. La profondità media del muscolo della coscia è aumentata del 21%, ma quella del grasso solo
del 3.75%. Nei polpacci, la profondità media del muscolo è aumentata del 8.8% mentre quella del grasso
dell’ 1.75%.
Osteoporosi
Significativi cambiamenti si sono verificati riguardo la mia densità ossea. Nell’anca sinistra si è visto un
aumento della densità ossea del 4.3% e nella regione del ginocchio sinistro del 26%. Gli aumenti maggiori si
sono verificati nelle aree di inserzione dei muscoli stimolati. Un aumento del 44% si è avuto attorno
all’inserzione del legamento della patella sinistra.
Sono stato soddisfatto di vedere come le aree meno dense delle mie ossa esaminate abbiano mostrato un
incremento e che le indicazioni abbiano dato tale aumento come risultato della attività dei muscoli durante
l’esercizio di FES cycling.
Condizioni cardiovascolari
Credo che l’attività mediante FES cycling sia anche di beneficio alle mie condizioni cardiovascolari. La mia
frequenza cardiaca a riposo è in genere intorno a 60. Durante l’esercizio mantengo una frequenza cardiaca
di circa 100.
Umore
Mi sento sempre meglio dopo il mio esercizio di FES cycling.
Funzione
Ho avuto significativi miglioramenti nella mia funzione volontaria. Ci si aspettava che la forza di estensione
delle ginocchia generata dalla FES aumentasse dopo il FES cycling, e così è stato, a destra del 48% da 69 a
102Nm e a sinistra del 32% da 72 a 95Nm. Quello che non ci si aspettava era l’aumento della forza
volontaria. A destra è aumentata del 45% da 59 a 85.5Nm mentre a sinistra da 0 a 33.5Nm. Questo
incremento quantitativo misurato nella forza volontaria si è tradotto in un aumento qualitativo nell’abilità
funzionale. Adesso sono in grado di raccogliere un oggetto dal pavimento più facilmente quando sto in piedi,
cammino per brevi distanze con una stampella, e utilizzo di più le mie grucce e meno la mia carrozzella. Ora
posso muovere volontariamente la gamba sinistra…
Cambiamenti vascolari periferici in seguito ad allenamento mediante
FES cycling in persone con lesione spinale.
(Archives of Physical Medicine and Rehab., 2001 Giu)
Gerrits HL, de Haan A, Sargeant AJ, van Langen H, Hopman MT
Istituto di Scienze Fondamentali e Cliniche del Movimento Umano, Università di Vrije Amsterdam,
Amsterdam, Paesi Bassi.
OBBIETTIVI: Verificare se un breve periodo di allenamento porti ad adattamenti nell’area della sezione trasversale di
grandi arterie e ad un aumento del flusso sanguigno alle gambe paralizzate di persone con una lesione spinale.
STRUMENTI E METODI: E’ stato impiegato un ciclo ergometro controllato da un computer e attivato tramite functional
electrical stimulation (FES-LCE). La stimolazione elettrica, erogata attraverso elettrodi di superficie collocati in
corrispondenza dei muscoli femorali posteriori (bicipite, semitendineo, semimembranoso), glutei e quadricipiti femorali, è
stata applicata in una sequenza coordinata in modo da permettere un corretto e ciclico pattern di contrazione dei muscoli
risultante in un movimento di pedalata.
Nove soggetti, uomini, con lesioni spinali hanno seguito un allenamento di FES cycling per sei settimane, tre sessioni a
settimana di 30 minuti ciascuna. Ogni sessione iniziava con una fase di riscaldamento (senza stimolazione) seguita da
una progressiva fase attiva.
MISURE EFFETTUATE: Tramite esame quantitativo Duplex Doppler con ultrasuoni, sono state ottenute le immagini
longitudinali e la misura della velocità simultanea dell’arteria carotide comune (CA) e della femorale (FA). A riposo sono
stati calcolati i diametri delle arterie, i volumi del picco di afflusso sistolico (PSIVs), i volumi di afflusso medio (MIVs), e
un indice di velocità (VI), rappresentante le resistenza periferica. PSIVs e VI sono stati ottenuti durante 3 minuti di
iperemia successiva a 20 minuti di occlusione.
RISULTATI: L’allenamento è risultato in adattamenti strutturali significativi con un aumento del diametro (p<.01), dei
PSIVs (p<.01), e MIVs (p<.05), e in una riduzione del VI (p<.01) della FA, mentre i valori nella CA sono rimasti invariati.
Le risposte iperemiche post-occlusione sono risultate aumentate, con PSIVs significativamente maggiori (p<.01) ed una
tendenza verso un più basso VI.
CONCLUSIONI: I risultati hanno mostrato chiaramente come l’atrofia vascolare ed il ridotto afflusso di sangue agli arti
inferiori risultanti dalla ridotta attività in soggetti con lesione spinale possano essere in parte migliorati dopo sole sei
settimane di allenamento con FES cycling. L’aumento del diametro dell’arteria femorale e del volume di afflusso
sanguigno, la ridotta resistenza periferica a riposo, così come l’aumentata risposta durante l’iperemia, sono indice di un
globale aumento della capacità vascolare.
Aumento della massa muscolare in persone con lesione spinale
mediante un programma di esercizio con l’impiego della FES.
(Archives of Physical Medicine and Rehabilitation, 1999 Dic)
Scremin AM, Kurta L, Gentili A, Wiseman B, Perell K, Kunkel C, Scremin OU
Dipartimento di Medicina Fisica e Riabilitazione, Univ. della California, Los Angeles.Scuola di Medicina,USA.
OBBIETTIVO: Determinare l’entità dei cambiamenti che possono essere indotti nella massa muscolare e
agli arti inferiori, con un regime regolare di FES Leg Cycling, e la distribuzione di tali modificazioni della
massa muscolare tra i muscoli della coscia in persone con lesione spinale.
METODO e PROGRAMMA DELLO STUDIO: Tredici uomini con lesione spinale completa, sono stati
sottoposti ad un programma, in tre fasi, di esercizio mediante ergometro attivato da FES:
fase 1, rafforzamento dei quadricipiti femorali;
fase 2, stimolazione sequenziale progressiva per ottenere un movimento di pedalata ritmico (con elettrodi di
superficie posizionati in corrispondenza dei muscoli quadricipiti, femorali posteriori e glutei);
fase 3, FES cycling per 30 minuti.
I partecipanti sono passati da una fase alla successiva una volta raggiunti gli obbiettivi della fase corrente.
MISURE EFFETTUATE: Tomografia Computerizzata delle gambe per stimare le aree delle sezioni
trasversali dei muscoli e la proporzione di muscolo e di tessuto adiposo.
Ecografie all’inizio (prima che i soggetti cominciassero il programma), al primo follow up, tipicamente dopo
65.4 +/-5.6 (SD) sessioni settimanali, e al secondo follow up, in genere dopo 98.1+/-9.1 sessioni.
RISULTATI: Si è riscontrato un aumento nell’area delle sezioni trasversali dei seguenti muscoli: retto
femorale (31%, p<.001), sartorio (22%, p<.025), grande adduttore (26%, p<.001), vasto laterale (39%,
p=.001), vasto mediale-intermedio (31%, p=.025). Il rapporto muscolo-tessuto adiposo è aumentato
significativamente nelle cosce e nei polpacci. Non si è riscontrata alcuna correlazione tra il numero totale
delle sessioni di esercizio e l’entità dell’ipertrofia muscolare.
CONCLUSIONI: L’area di cross-sezione muscolare ed il rapporto muscolo-tessuto adiposo degli arti inferiori
è risultato aumentato durante un programma regolare di esercizi di 2.3 sessioni a settimana di FES cycling.
Riguardo alla distribuzione dei cambiamenti si è osservata una correlazione rispetto alla prossimità dei
muscoli agli elettrodi di stimolazione.
L’atrofia muscolare è prevenuta in pazienti con lesione spinale acuta
impiegando la stimolazione elettrica funzionale.
(Spinal Cord, 1998 Lug.)
Baldi JC, Jackson RD, Moraille R, Mysiw WJ
Dipartimento di Medicina Fisica e Riabilitazione, Università dell’Ohio, Columbus, USA.
In seguito a lesioni spinali traumatiche insorge rapidamente una atrofia muscolare severa. Ricerche
antecedenti hanno mostrato che la stimolazione neuromuscolare o la stimolazione elettrica ‘funzionale’
(SEF), in particolare il SEF-ciclo ergometro (SEF-CE), può portare un modesto grado di ipertrofia in persone
con lesione spinale cronica (> 1 anno). Non è invece noto se i trattamenti SEF sono efficaci quando
impiegati per prevenire, piuttosto che far regredire, l’atrofia muscolare in persone con lesione midollare
acuta.
Questo studio ha investigato se contrazioni isometriche indotte dalla SEF (SEF-CI) o il SEF cycling (SEFCE) diminuiscano l’atrofia muscolare conseguente ad una lesione acuta (< 3 mesi). Ventisei soggetti, a 1415 settimane dal trauma, sono stati assegnati o al gruppo di controllo, o di SEF-CI, o di SEF-CE contro una
resistenza progressivamente crescente. I soggetti sono stati coinvolti nello studio per 3 o 6 mesi. La massa
magra di tutto il corpo (TB-LBM), degli arti inferiori (LL-LBM) e dei glutei (G-LBM) è stata determinata prima
dello studio, a 3 e a 6 mesi, impiegando la assorbimetria a raggi X a doppia energia (DEXA). I soggetti di
controllo hanno perso una media del 6.1%, 10.1% ,12.4%, dopo 3 mesi e del 9.5%, 21.4%, 26.8%, dopo 6
mesi nella TB-LBM, LL-LBM e G-LBM rispettivamente. I soggetti nel gruppo SEF-CI hanno perso
coerentemente meno massa rispetto ai controlli, comunque, solo la perdita di G-LBM a 6 mesi è stata
significativamente attenuata. Nel gruppo SEF-CE, le perdite di LL-LBM e G-LBM sono state prevenute sia a
3 che 6 mesi, e la TB-LBM a 6 mesi. Inoltre, il SEF-CE ha aumentato significativamente la G-LBM e la LLLBM dopo 6 mesi di allenamento rispetto ai livelli di pre-allenamento. In conclusione, questo studio mostra
che l’allenamento mediante SEF-CE previene l’atrofia muscolare in pazienti spinali acuti dopo 3 mesi di
allenamento e porta ad una significativa ipertrofia dopo 6 mesi. L’entità delle differenze nella massa
localizzata tra soggetti di controllo e SEF-CE lascia sperare che tale trattamento possa davvero essere di
beneficio nella prevenzione delle complicanze secondarie di pazienti spinali se impiegato prima che si
instauri un’ampia atrofia post-trauma.
RT300-S
ERGOMETRO MOTORIZZATO FES-BASED
Mentre la Terapia convenzionale da sola non è efficace per rilassare
gli spasmi, prevenire la atrofia da immobilità dei muscoli, migliorare il
range di movimento o la circolazione, con i Sistemi RT, puoi fare più
di quello che avresti ritenuto possibile.
RT300-S. Osserva il tuo corpo cambiare e la tua
sicurezza crescere.
Il sistema RT300-S definisce un nuovo punto di riferimento nei
sistemi basati sulla Functional Electrical Stimulation (FES).
Si tratta inoltre dell’unico sistema motorizzato in cui controllore e
stimolatore sono completamente integrati.
Il ciclo ergometro dell’RT300-S consente al paziente di eseguire una terapia sia passiva (assistita da motori)
che attiva (assistita dalla stimolazione dei propri muscoli plegici).
Qual è la differenza tra terapia passiva e attiva?
Una terapia passiva si ha quando le braccia o le gambe sono mosse meccanicamente e senza l’attivazione
dei muscoli, per esempio da un motore di un ciclo ergometro.
La terapia attiva, invece, si attua quando sono i propri muscoli a compiere lavoro eseguendo movimenti sotto
il controllo volontario del soggetto, oppure, attivati tramite la FES. In questo caso, il motore può servire per
regolare l’intensità del lavoro compiuto dai propri muscoli aiutando o opponendo resistenza alla pedalata.
RT300-S è stato pensato per una riabilitazione generale.
Prevenire o ritardare l’atrofia da immobilità
Rilassare gli spasmi
muscolari
Pedalando e
usando i propri
muscoli, è
possibile:
Aumentare la circolazione
locale
Mantenere o aumentare il range di movimento
…Specifiche uniche per una
In che modo il motore dell’RT300-S può aiutarti?
Il Supporto Dinamico del Motore dell’RT300-S è un componente
essenziale:
• Fornisce assistenza per entrare nella fase di riscaldamento.
• Fornisce resistenza contro il lavoro dei muscoli nella fase
attiva.
• Se hai bisogno di assistenza durante la sessione, è lì pronto
per aiutarti.
• Se sei sensibile alla stimolazione elettrica, può assisterti nella
pedalata riducendo il livello di stimolazione richiesto.
Manubrio motorizzato opzionale…per un esercizio anche delle braccia
Sostituisce la maniglia standard e permette di eseguire attività passiva o attiva volontaria
usando le braccia. Sono disponibili supporti per gli avambracci.
Portatile e compatto, RT300-S va dove vai tu.
La cinghia anteriore e le ruote posteriori consentono di spostare facilmente l’RT300-S attraverso la stanza. Il
ciclo ergometro, inoltre, occupa uno spazio limitato grazie alle sue dimensioni molto compatte. L’RT300-S ha
un design liscio e resistente, pensato per un uso al domicilio o clinico.
Le Fasi della Terapia
1 Riscaldamento
Il motore del sistema muove le gambe
dell’utente e alcuni spasmi muscolari iniziali
vengono risolti.
2 transizione Attiva
Il livello di stimolazione aumenta finché l’utente
non supera la velocità del motore. L’assistenza
del motore viene ridotta e poi rimossa.
3a Attiva
La stimolazione elettrica evoca contrazioni muscolari
coordinate in modo che il paziente pedali usando la
propria forza muscolare contro la resistenza del motore.
3b Passiva
Se viene rilevata fatica muscolare, la stimolazione si
interrompe e il motore del sistema assisterà per la
rimanente fase attiva della terapia.
4 Raffreddamento
L’assistenza del motore viene ripristinata e
mantiene i muscoli in movimento mentre la
stimolazione viene gradualmente spenta.
Terapie completamente automatiche significano indipendenza e convenienza.
Il sistema RT300-S permette di completare l’intera terapia con sicurezza senza bisogno di assistenza, anche
se i muscoli si affaticano. La programmazione delle sessioni di terapia può essere adattata dal clinico alle
esigenze individuali del paziente.
Terapia efficace e sicura…
Set up facile con RT300-S
RT300-S è utilizzabile direttamente dalla sedia a rotelle. Non è infatti
necessario alcun trasferimento: pratico per persone con ridotta funzionalità
delle braccia.
E’ sufficiente assicurare i piedi nei pedali e sostenere le
gambe con gli appositi supporti.
Gli elettrodi di superficie sono posizionati in
corrispondenza dei muscoli quadricipiti, femorali
posteriori (bicipite, semitendineo e semimembranoso) e
glutei, e poi collegati da un cavo all’RT300-S.
Un computer controlla i pattern di stimolazione che sono inviati alle gambe,
generando un omogeneo movimento di pedalata.
Il Touch-screen del controllore rende facile iniziare e monitorare la terapia
Controlla ogni aspetto della tua sessione di terapia. Lo schermo touch-sensitive a
colori del controllore ed il software rendono il set up iniziale veloce e semplice.
All’utente basteranno pochi minuti per iniziare la terapia e con uno sguardo potrà
valutare il livello di stimolazione, la velocità, la distanza, la forza, la resistenza e il
tempo rimanente.
Asimmetria del Display
La asimmetria grafica del display aiuta ad
ottenere uguali performance e progressi per la
parte destra e sinistra.
La connettività a Internet permette di seguire i risultati raggiunti.
Tramite la connessione a Internet dell’RT300-S, l’utente ed il terapista possono
controllare e monitorare i progressi. Inoltre, è possibile la eventuale modifica online del
setting della terapia da parte del clinico, ottimizzando i risultati indipendentemente da
dove si trovi il paziente.
Estrema Sicurezza durante la terapia
Le misure di sicurezza previste comprendono:
•
Controllo automatico della velocità
•
Controllo automatico della resistenza
•
Rilevazione della fatica
•
Connessione internet
•
Rilevazione degli spasmi
•
Controllo elettrodi
•
Cinghie di sicurezza per sedia a rotelle
Smart Spasm System
Previene,
rileva
e
gestisce i tuoi spasmi
Informazioni importanti per medici e pazienti
L’RT300-S è controindicato in caso di pazienti con dispositivi medici impiantati attivi, come un pacemaker
cardiaco. Si tratta di un dispositivo prescritto dal medico e richiede un consulto per determinare l’idoneità ad
essere impiegato dal singolo paziente.
…Specifiche Tecniche…
115 V
230 V
Ergometro Motorizzato
Lunghezza
80 cm
Larghezza
49 cm
Altezza
103 cm
Lunghezza pedali
110 mm
Range velocità
0-55 r/min (± 2 r/min)
Massima Coppia Resistiva
22.5 Nm
Range momento di rotazione
0-16 Nm,
Tensione di alimentazione
Tensione in ingresso
Classe di sicurezza elettrica
Emissione rumore
Valore emissione rumore
Condizioni:
•
In uso
•
Trasporto/conservazione
115 V
, 50/60
Hz
230 V
130 VA
, 5/60 Hz
130 VA
I tipo BF
Lpa <= 70 dB (A)
Conformemente a DIN 45635-19-01KL2
5°C – 40°C
0-90% Rh
970-1030 hPa
-20°C - +50°C
0-90% Rh
970-1030 hPa
Controllore
Display/interfaccia
Comunicazione
Sistema Operativo
Touch-screen LCD
Wireless (BlueTooth)
Windows CE 2003 / Windows Mobile 5
Stimolatore integrato
Max tensione di uscita
N° canali di stimolazione
Corrente di uscita per canale
200 V
6
0-140 mA (± 2 mA) con carico 0-1500 Ω
Forma d’onda
Bifasica
Periodo impulso
30 msec
Ampiezza periodo
0-500 µs
Collegamento remoto del DB
Connessione LAN
Accesso Internet
LAN 10/100Base-T, connettore RJ45
www.rtidatalink.com
Movetronic soc. coop.
Via San Pio V,7
40131 Bologna
Tel. +39.051.2960277
Fax.+39.051.2916948