LA GUERRA DEI TRENT'ANNI (1618-1648) Una guerra aveva aperto il “lungo XVI secolo” (la Guerra dei Cent'anni), una guerra lo chiuse e fu ● il culmine finale delle guerre di religione ● una tappa fondamentale della guerra per l’Europa iniziata nel '500 e proseguita fino a metà del '700 tra ○ Asburgo (Spagna e Impero e Lega cattolica) ○ e Borbone (Francia e Unione evangelica) Lo scenario politico europeo all’inizio del Seicento ● l’Impero asburgico, frammentato politicamente e religiosamente ● la Francia di Richelieu, che andava recuperando solidità interna e prestigio internazionale ● la Spagna di Filippo III e Filippo IV, segnata dalle gravi difficoltà finanziaria ● l’Olanda dell’età d’oro ● la Svezia di Gustavo Adolfo, potenza militare in ascesa La causa della guerra: la frammentazione dell'Impero asburgico L'Impero, per quanto relativamente tranquillo dopo la Pace di Augusta, era ● frammentato dal punto di vista politico e religioso ○ in particolare a causa della penetrazione calvinista in Boemia ● e di conseguenza svantaggiato dal punto di vista dello sviluppo economico I contrasti si aggravarono quando il re di Boemia e Ungheria (futuro imperatore) Ferdinando II d'Asburgo rilanciò l'opera di tedeschizzazione e cattolicizzazione, facendo implodere il principio del “cuius regio, eius religio” ● 1618: la defenestrazione di Praga (tre rappresentanti cattolici vennero scaraventati dalla finestra) ○ innescò la più devastante guerra dell’Età moderna ○ che avrebbe progressivamente coinvolto quasi tutta l'Europa Giuliano Tosi - Progetto Erodoto Lo svolgimento 1) Fase boema (1618-25) ● Battaglia della Montagna bianca (1620): la Lega cattolica dell'Imperatore sconfigge i boemi e procede a reprimere nel sangue le eresie ● Sacro Macello di Valtellina (territorio svizzero) (1620): massacro di protestanti al fine di liberare il corridoio tra Spagna e Impero (per la guerra con i Paesi Bassi) 2) Fase danese (1625-1629) ● sostenuto da inglesi, francesi e olandesi, entra in guerra contro l'Impero Cristiano IV di Danimarca ma il suo tentativo fallisce ○ anche per l'emergere sull'altro fronte della figura di Albrecht von Wallenstein, a capo di un potentissimo esercito mercenario al servizio dell’imperatore ● L'imperatore tenta di realizzare gli obiettivi della politica di potenza asburgica: ○ emana l'Editto di restituzione (1629) dei beni confiscati alla Chiesa cattolica ○ e tenta (inutilmente) di rendere ereditaria la corona L'intermezzo italiano: Guerra di successione di Mantova e del Monferrato 3) Fase svedese (1629-35) ● Gustavo Adolfo di Svezia entra in guerra contro l'Impero ○ la Svezia (comprendente Finlandia ed Estonia) era diventata una potenza, grazie ■ alla riorganizzazione dello Stato ■ all’adesione alla Riforma luterana ■ all’organizzazione di un moderno esercito nazionale ● l’esercito svedese avanza inarrestabile attraverso la Germania fino a sconfiggere a Lützen (1632) lo stesso Wallenstein, ma Gustavo Adolfo muore in battaglia ● l'imperatore fa uccidere il Wallenstein (ormai troppo potente) e, grazie alle truppe spagnole, vince a Nördlingen (1634) ● la Pace di Praga segna il ritiro degli svedesi 4) Fase francese ● Luigi XIII (Richelieu) entra in guerra contro la Spagna ○ che si trova impegnata su quattro fronti: Francia, Germania, Paesi Bassi e la rivolta interna di Catalogna e Portogallo ● la sconfitta a Rocroi (1643) segna il declino spagnolo e l'ascesa francese La Pace di Westfalia (1648) pone fine al conflitto ● anche se la guerra tra Francia e Spagna proseguì fino alla Pace dei Pirenei (1659) Giuliano Tosi - Progetto Erodoto Le conseguenze La guerra lasciò intere regioni devastate (in particolare l'area tedesca) ● in un modo che non si vedeva dalle invasioni barbariche ○ agricoltura e finanze esauste ○ crolli demografici fino al 60% ○ diffondersi di nuove epidemie (peste, sifilide) La sconfitta dell’Impero segnò la fine del disegno asburgico di unità politica e religiosa ● la Germania si frammentava definitivamente in più di 350 unità politiche ● e il baricento dell'Impero asburgico si spostava definitivamente verso sud-est (Austria, Boemia, Ungheria, Balcani e Italia) ○ gli Asburgo però consolidarono la loro permanenza sul trono imperiale La Pace di Westfalia ● disegnò l'equilibrio politico dell'Europa moderna ○ affermando il principio di sovranità nazionale ○ avviando una politica internazionale fondata sull’equilibrio (ruolo fondamentale della diplomazia) ○ sancendo un nuovo scenario politico: ■ la netta egemonia continentale della Francia ■ il declino della Spagna e dell'Impero ■ il primo emergere della Prussia ■ l'affermarsi della Svezia sul Baltico ■ l'indipendenza della Svizzera e dell'Olanda ■ la marginalità dell'Italia e del papa ● e l'equilibrio religioso dell'Europa moderna ○ ponendo fine alle guerre di religione e affermando di fatto ■ un pluralismo confessionale ■ una parziale tolleranza ■ una iniziale laicità, nella comprensione che la separazione tra politica e religione era necessaria per garantire stabilità politica ○ NB: tutto questo avvenne ignorando le proteste del papa, i cui emissari, per la prima volta, non vennero ammessi alle trattative N.B. In effetti questa Europa delle nazioni rimarrà sostanzialmente immutata fino alla Grande Guerra (con le eccezioni della conquista napoleonica e delle unificazioni italiana e tedesca) Nota Una chiara immagine di quel che fu il “secolo di ferro” ce la dà il fatto che gli eserciti crebbero a dismisura (più di 1 milione di soldati “a spasso” per l'Europa), raggiungendo livelli mai più visti dai tempi dell'Impero romano. Il fenomeno comportò problemi di mantenimento e addestramento e fu in questo senso sia causa che effetto del rafforzamento dello Stato moderno. Giuliano Tosi - Progetto Erodoto