L’Informatica nelle scuole già c’è
Mettere in evidenza l’Informatica
che c’è già
Barbara Demo
Dipartimento Informatica, Università di Torino
Workshop
Informatica e scuola secondaria
DIDAMATICA 2011
4-6 maggio.Torino
• non parliamo degli applicativi usati per tanti scopi
diversi e utilissimi, ad esempio GeoGebra, Moodle, …
• intendiamo che concetti propri dell’Informatica sono
già presenti nelle nostre scuole anche se non ne
abbiamo consapevolezza perché non sono chiamati
col loro nome o non si mette in evidenza l’aspetto
informatico di certi argomenti:
– gli algoritmi sono presenti nelle nostre aule fin dalla
scuola primaria e anche prima
– alcuni personaggi presenti nelle lezioni di filosofia
come grandi filosofi sono ispiratori e precursori di
vari aspetti dell'Informatica
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WS Informatica e scuola secondaria
Gli algoritmi: tabella ALLARME
Gli algoritmi: tabella ALLARME in una scuola
Quando suona il segnale di ALLARME:
●
●
●
●
●
Interrompere ogni attività;
Lasciare dove sono gli oggetti personali, prendendo un
indumento per proteggersi dal freddo soltanto se a
portata di mano
in silenzio mettersi in fila dietro agli alunni apri fila, per
ultimi gli alunni serra fila
senza correre nè spingere i compagni, abbandonare il
locale seguendo il proprio insegnante;
………
Interrompere ogni attività
Lasciare dove sono gli oggetti personali, prendendo un
indumento per proteggersi dal freddo soltanto se a portata
di mano
In silenzio mettersi in fila dietro agli alunni apri fila, per
ultimi gli alunni serra fila
Senza correre nè spingere i compagni, sempre in fila,
abbandonare il locale seguendo il proprio insegnante
………………………….. una sequenza di azioni
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Gli algoritmi a scuola e nella vita di tutti i giorni*
● Addizione*
●
Ricerca di un numero in guida del telefono
senza esperienza
con esperienza
●
ce ne possiamo ricordare molti altri
–
(senza bisogno di citare le ricette)
tabella allarme sequenziale, qui algoritmi con
condizioni, cicli, ecc.
*
Everyday Mathematics “The most familiar algorithms are the
elementary school procedures for adding, subtracting,
multiplying, and dividing"
http://everydaymath.uchicago.edu/educators/Algorithms_final.pdf
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Potremmo scrivere il procedimento di addizione di due numeri a
più cifre in colonna come segue:
1. Mettiamo in colonna i due numeri, in modo che le cifre delle
unità dei due numeri siano in una colonna, quelle della decina
in un'altra e così via. Se un numero ha meno cifre dell’altro
completarlo a sinistra con degli 0
2. Sommiamo per prime le cifre delle unità. Se il risultato è
inferiore a 10 lo scrivo nella colonna delle unità altrimenti se il
risultato è 1 decina e qualche unità: scrivo le unità del risultato
nella colonna delle unità e mi ricordo che c’è un 1 di cambio
3. Sommiamo ora le decine sommando, se c’è, anche la decina di
cambio.
4. Continuiamo in analogo modo con le centinaia, poi con le
migliaia e così via ripetiamo i punti 2 , 3 e 4 finché ci sono
sulla sinistra cifre non ancora considerate .
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Pensiamo a specifiche per elaboratori differenti:
• specifica di cosa fare Quando suona il segnale di
ALLARME in genere comprensibile ad un
“elaboratore” bambino-di-scuola-elementare
• specifica del procedimento di addizione di due numeri
decimali a più cifre in genere comprensibile ad un
“elaboratore” bambino-del-triennio-di-scuolaelementare
• specifica della ricerca di un numero in guida del
telefono comprensibile ad un “elaboratore”
– bambino senza esperienza
– adulto con esperienza
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Gli algoritmi NON sono concetti estranei ai
ragazzi perché hanno vicinanza anche con
comportamenti di tutti i giorni, seppure con
qualche limitazione:
percorrere un itinerario prestabilito mini robot in
particolare le attività di robot dance (su youtube si
trovano molti esempi)
percorrere un itinerario dipendente da certe
condizioni
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Strutture dati con ruoli importanti nell’Informatica
sono autonomamente usate nella vita di tutti i giorni
- Grafi labellati e non
- Alberi tassonomici, l’Informatica le ha sfruttate a
fondo facendole percepire e poi usare non soltanto
come strutture statiche ma come strutture
dinamiche, su cui si opera per risolvere problemi
Quando introdurre un linguaggio formale per
Feuerstein, Rand, Rynders:
Lavorare con gli allievi sul concetto di algoritmo, e
condurre con loro attività relative, favorisce lo sviluppo di
capacità di base, trasversali e utili per l’apprendimento
efficace di numerose discipline :
- stabilire relazioni tra oggetti, situazioni, problemi,
concetti,
- costruire modelli esplicativi causa-effetto per mettere in
relazione determinati eventi.
Così che l’allievo sviluppi l’abitudine a costruire e
utilizzare modelli esplicativi per dire “perché” accadono
dati eventi e perché accadono proprio secondo quelle
modalità, secondo un processo deduttivo.
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Noti filosofi, matematici, logici sono ispiratori
e precursori dell’Informatica che poi esplode
quando anche la tecnologia segue
all'evoluzione del pensiero:
• Pascal
• …………
Per considerazioni a questo riguardo
rimandiamo all’intervento successivo
di Elio Giovannetti
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Honsell 2006: in un intervento del 2006 nella parte
dedicata all'Informatica quale lingua franca per il
dialogo interdisciplinare e intersettoriale diceva:
l’Informatica è la scienza delle metodologie generali
per risolvere i problemi
Interazione con altre discipline: dimostrazione di teoremi
Per considerazioni a questo riguardo
rimandiamo all’intervento successivo
di Giorgio Casadei e al workshop
“Problem solving e …”
Quali strutture dati e come?
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Risolvere problemi:
specificare algoritmi ?
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A Udine, per promuovere proprio questo tipo di
cultura informatica, una rete di oltre 15 scuole,
dall’infanzia alla secondaria, ha dato vita ad
un’iniziativa di didattica e di orientamento
all’informatica multidisciplinare, basata sul problem
solving, dal titolo “Il ciclo dell’informazione” in cui
hanno operato insieme insegnanti di materie
umanistiche e scientifiche negli anni 2000-2001
[http://www.dimi.uniud.it/cicloinf/]
Workshop GRIN, maggio 2010
Claudio Mirolo, Dip. Informatica, Udine
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Imparare a modellare parti di realtà
- per progettare e realizzare basi dati
- per risolvere un problema
- per capire quelle parti della realtà
A proposito del rapporto tra elaboratori ed
istruzione, Papert nel suo Mindstorms:
Children, Computers, and Powerful Ideas
del 1980
"Imparare ad usare un elaboratore con piena
competenza può cambiare il modo in cui un bambino
impara qualunque altra cosa…Il vero ruolo che
attribuisco all'elaboratore è quello di indurre uno stile
mentale" [Papert 1980].
grande convinzione che nella scuola dell’obbligo
l'informatica debba avere il duplice ruolo di strumento
tecnico trasversale ma soprattutto strumento
formativo e culturale di disciplina scientifica .
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Quando introdurre un linguaggio formale per
specificare algoritmi ?
Progettare una base dati:
• non si creda che sia soltanto compito di
supertecnici, basta avere Open Office per essere in
grado di avere una base dati con cui gestire i nostri
libri, i dvd, i cd, le foto ecc.
• Per modellare bisogna prima capire:
• analisi dei requisiti è un esercizio di analisi di
testi
• di comprensione di enunciati
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Riforma delle scuole secondarie occasione forte
di collaborazione tra atenei e scuole
Linee guida <-> curricula
Informatica <-> Matematica, Fisica, altre discipline
Con la circolare 76 del 30 agosto 2010 il MIUR delinea un
piano per progetti di collaborazione tra reti di scuole superiori
(primo biennio), università e aziende per attività di
•formazione
•innnovazione
• bando formazione già uscito
• bando innovazione atteso a breve.
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>>>> ma
qui
entriamo in
un altro
workshop
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Iniziative di collaborazione atenei-scuole:
• AICA
• GRIN gruppo di lavoro Informatica e
scuola
• nei vari dipartimenti :
• commissioni Rapporti con le scuole
• convenzioni con Associazioni di scuole
• …………..
• questo workshop
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