SOLUZIONI COSTRUTTIVE PER L’ISOLAMENTO DEGLI EDIFICI IN XLAM Si ringrazia Zoppelletto srl per la gentile concessione di immagini di cantiere. 2 Introduzione Con la dizione “edifici in XLam” si intende oggi una tipologia costruttiva di edifici realizzati con pannelli portanti massicci in legno utilizzati sia per le pareti che per i solai. I pannelli sono ottenuti con strati di tavole isorientate, sovrapposti in modo che esse risultino disposte ortogonalmente tra loro. Le tavole, e conseguentemente gli strati, sono incollate o inchiodate o collegate con perni lisci/ filettati. In questa tipologia costruttiva assumono particolare rilevanza le problematiche connesse all’isolamento termico e acustico dato il basso peso specifico del materiale. E’ necessario ricorrere a stratificazioni di materiali diversi per far si che il pacchetto del sistema di frontiera abbia prestazioni elevate tali da garantire il giusto grado di comfort igrotermico ed acustico. Per ottenere le prestazioni richieste, assumono rilevanza le caratteristiche proprie dei materiali che influenzano la trasmittanza termica, la trasmittanza termica periodica, lo sfasamento e conseguentemente la costante di tempo, l’isolamento acustico. Per quanto riguarda la conduttività termica λ, la parete in legno XLam presenta già di per sé un buon valore, se confrontato con altri materiali con caratteristiche portanti. La conduttività non ha un valore costante ed è funzione della densità caratteristica delle lamelle del pannello ρk , che a sua volta è funzione del contenuto di umidità u. Il valore di λ, a seconda del variare di ρk, si può ricavare dalla seguente formula: λ = 0,000146 ∙ ρk + 0,035449 La conduttività di un materiale e di conseguenza la trasmittanza termica di una parete perimetrale non sono però esaustive ai fini della determinazione del comfort ambientale in regime estivo. In questo caso assume un ruolo determinante la capacità del componente edilizio nel suo insieme di assorbire e rilasciare calore. È necessario quindi valutare grandezze quali calore specifico, trasmittanza termica periodica e sfasamento. Un’informazione importante nel caso di un edificio in XLam viene dalla determinazione della costante di tempo τ che consente di valutare la capacità della parete di smorzare e ritardare l’escursione termica esterna. Questo parametro può essere calcolato come segue: τ = Rt . Ct n Confronto fra i valori di resistenza termica di alcuni materiali edili J ] , dove: m2k ρk è la densità; ci è la capacità termica specifica del solo lato interno dello strato i-esimo; di è lo spessore dello strato i-esimo; Rt è la resistenza termica totale della parete. 4 3.5 3.5 Resistenza termica [m2K/W] In genere le normative vigenti riportano un valore di riferimento di ρk pari a 500 kg/m3, sulla base del quale si ottiene λ = 0,130 W/mK. Per i pannelli con spessori 94 mm e 125 mm, usati con maggior ricorrenza nell’edilizia a basso numero di piani, si hanno rispettivamente valori di U pari a 1,1 W/m2K e 0,88 W/m2K. Con un’opportuna stratificazione queste caratteristiche prestazionali possono essere incrementate con l’accoppiamento di idonei materiali isolanti. con Ct = ∑1 ρk ∙ ci ∙ di [ La massa volumica del legno varia considerevolmente da essenza a essenza e in base all’umidità del materiale. Per il valore di riferimento ρk ci si riferisce a un tasso di umidità pari a u = 12% (condizione defini- 3 2.5 2 1.4 1.5 1.2 1 0.81 0.5 0.08 0 ta “normale”) e, nel caso del legno di abete rosso, che è quello usato in prevalenza per la produzione dei pannelli, si ottiene ρk = 512 kg/m3 (da prova in laboratorio) e conseguentemente λ = 0,110 W/mK. Calcestruzzo Vetro Lana minerale Legno (Pino) Pannello XLam Per il rispetto delle prescrizioni dettate dal D.Lgs 311/2006 si deve garantire, in alcune aree geografiche, che il valore della massa superficiale Ms delle pareti opache verticali, orizzontali o inclinate, sia maggiore di 230 kg/m2. Nelle pareti multistrato in legno la massa superficiale, dato il basso peso specifico, è inferiore al valore normativo. La formula evidenzia che al diminuire della massa la capacità termica Ct diminuisce e, a parità di resistenza termica Rt, anche τ decresce. Un edificio con poca massa, quindi, solitamente ha oscillazioni termiche maggiori di uno con massa maggiore. Questo significa che in estate si avranno temperature massime più alte all’interno dell’edificio. Dall’analisi della costante di tempo si può evincere però che con pareti in legno e strati di isolante si possono ottenere condizioni di comfort ugualmente positive, se non addirittura migliori. 1 Nelle tabelle seguenti si riporta come esempio il calcolo della costante di tempo per una stessa parete realizzata con un pannello multistrato in legno, nel caso 1, e con un setto in calcestruzzo, nel caso 2. caso 1 parete realIZZata con pannello multIstrato In leGno Spessore s [m] Conduttività termica λ [W/mK] Calore specifico C [J/kgK] Densità p [kg/m3] Cartongesso 0.0125 0.210 1050 900 Intercapedine d’aria 0.015 0.025 1008 1 ACOUSTIC 225 PLUS 0.06 0.033 1030 70 Pannello multistrato in legno 0.14 0.13 1600 500 FRONTROCK MAX E 0.08 0.036 1030 90 Intonaco di calce e cemento 0.02 1 1130 1800 caso 2 Massa superficiale Ms [kg/m2] 128.67 Costante di tempo τ [h] 40.69 parete realIZZata con setto In cls Spessore s [m] Conduttività termica λ [W/mK] Calore specifico C [J/kgK] Densità p [kg/m3] Cartongesso 0.0125 0.210 1050 900 Intercapedine d’aria 0.015 0.025 1008 1 ACOUSTIC 225 PLUS 0.06 0.033 1030 70 Calcestruzzo 0.14 1.65 1000 2200 FRONTROCK MAX E 0.08 0.036 1030 90 Intonaco di calce e cemento 0.02 1 1130 1800 Massa superficiale Ms [kg/m2] 366.67 Costante di tempo τ [h] 14.44 Dal confronto si evince che nel caso di setti portanti in legno, a parità di spessore della parete, la costante di tempo risulta maggiore. Questo è possibile poiché il legno possiede un maggior valore di calore specifico ed un’elevata resistenza termica, che compensano la massa ridotta. In definitiva, quanto maggiore è la costante di tempo, tanto minori sono le oscillazioni termiche interne e questo migliora il comportamento termico in regime estivo dell’involucro edilizio. Si può perciò affermare che l’utilizzo del pannello XLam determina buoni effetti di smorzamento, pur avendo massa superficiale minore di 230 kg/m3. 2 Isolamento acustico Negli edifici in XLam lo smorzamento del materiale e l’elasticità dei componenti consentono di ottenere prestazioni equivalenti o superiori ai metodi costruttivi massicci. La presenza di più strati, sfruttando il principio massa-molla-massa, permette di creare una barriera alla propagazione del rumore. Le trasmissioni laterali possono essere facilmente controllate con l’installazione di strati intermedi resilienti fra gli elementi costruttivi della parete e del solaio. Una risoluzione costruttiva corretta delle correlazioni negli edifici in legno deve quindi prevedere: la separazione degli elementi costruttivi laddove essi possono facilitare il passaggio del suono (i controsoffitti continui, ad esempio, devono essere evitati); il disaccoppiamento parziale tra gli elementi costruttivi mediante l’utilizzo di materiali che possano ridurre la propagazione di rumori e vibrazioni; la schermatura delle pareti strutturali con contropareti che ostacolano la trasmissione dell’energia acustica; l’introduzione di materiali isolanti fibrosi per sfruttare il principio massa-molla-massa. Comportamento al fuoco Il legno ha un migliore comportamento al fuoco di quanto comunemente non si creda, grazie al contenuto di umidità del materiale stesso: prima che avvenga la combustione è necessario che l’acqua contenuta evapori. Inoltre, la carbonizzazione della superficie protegge gli strati interni dei pannelli cosicché, con un’adeguata progettazione, possano essere soddisfatte le caratteristiche di prestazione richieste. In relazione alle caratteristiche di reazione al fuoco, i pannelli multistrato in legno in XLam possono essere classificati in Euroclasse D-s2, d0, con una produzione di fumo non elevata e nessun gocciolamento o caduta di materiale ardente. La velocità di combustione di un pannello XLam, realizzato ad esempio in legno di conifere, è pari a 0,7 mm al minuto (EN 1995-1-2), e i pannelli possono fornire un contributo alla resistenza al fuoco, da valutare in base allo spessore e alla capacità portante richiesta. Un ulteriore incremento è possibile aumentando lo spessore del pannello nonché ricorrendo a idonee soluzioni costruttive che presentano, ad esempio, l’utilizzo di materiali isolanti non combustibili, lastre di cartongesso, ecc. Tenuta all’aria ed al vento Aspetto essenziale delle costruzioni è garantire la tenuta all’aria per evitare dispersioni termiche dell’edificio, la formazione di condensa localizzata nell’involucro, la presenza di spifferi ed eventuali ponti acustici. L’ermeticità all’aria di un elemento costruttivo o dell’intero edificio è una grandezza misurabile attraverso il tasso di ricambio d’aria, n50. Esso indica la quantità di aria all’ora [m3/h] che, ad una differenza di pressione di 50 Pa, passa attraverso l’elemento considerato. Per garantire una buona tenuta all’aria dell’involucro è opportuno garantire due strati di tenuta all’aria: uno strato interno che svolge anche la funzione di freno al vapore; uno strato esterno che garantisce l’impermeabilità al vento. Nel caso di costruzioni in XLam, i pannelli multistrato in legno sono sufficientemente stagni e possono quindi essere considerati, talvolta, come strato ermetico, evitando così, in alcuni casi, l’interposizione di un freno a vapore sul lato caldo. Particolare attenzione va posta alle giunzioni degli elementi, dove l’ermeticità viene garantita tramite una nastratura sigillante coprigiunto. L’impermeabilità al vento è solitamente garantita dalla rasatura del cappotto per pareti intonacate e, per pareti rivestite, dall’utilizzo di un telo traspirante resistente agli UV, da posizionare, con appositi nastri di giunzione, sul lato esterno di pareti e coperture. Ponti termici Il ponte termico si determina nell’involucro edilizio quando non c’è continuità materica oppure si verifica una brusca variazione nella geometria. In ambedue le condizioni si determinano perdite di calore concentrate di cui ci si può rendere conto osservando le variazioni dell’andamento del flusso termico attraverso grafici specifici. Negli involucri realizzati con elementi a secco, ad esempio legno, la continuità materica tra gli elementi isolanti non sempre può essere garantita, pertanto dovrà essere il più possibile ricercata. Emblematiche in tal senso sono le correlazioni tra pannelli nelle costruzioni a setti, come quelle realizzate in pannelli XLam, ovvero tra elementi di chiusura e pilastro, in quelle a scheletro portante. Quando sono presenti delle interruzioni, gli strati isolanti dovranno essere posti in modo da determinare una barriera continua che racchiuda tutti gli ambienti riscaldati che confinano con l’esterno o con ambienti non riscaldati. I punti nodali più significativi, ai quali va prestata particolare attenzione, sono tutte le correlazioni fra elementi, come quella parete-solaio di fondazione, parete-solaio intermedio, balcone-involucro esterno, parete-copertura. 3 Collegamento di parete in XLam con struttura in c.a. Nel collegamento fra parete XLam e basamento in calcestruzzo armato assume particolare rilevanza la protezione dall’acqua, sia essa di risalita che meteorica, al fine di garantire la durabilità e, quindi, il mantenimento della prestazione dei materiali in rapporto all’isolamento termico. Al pari sarà necessario isolare termicamente il nodo in maniera da eliminare la possibilità di formazione di ponti termici. A tal fine, come nel dettaglio riportato in figura, che rappresenta una delle possibili soluzioni perseguibili, gli sporti sono dotati di rompigoccia, una guaina impermeabile è interposta tra il calcestruzzo armato e le parti lignee e l’isolante termico avvolge completamente il nodo. 1. Controparete a singola orditura metallica con rivestimento in doppia lastra in gessofibra 2 x 12,5 mm (intercap. sp. 75 mm) 2. Pannello isolante ROCKWOOL ACOUSTIC 225 PLUS sp. 60 mm 3. Struttura portante in XLam sp. 94 mm 4. Pannello isolante ROCKWOOL VENTIROCK DUO sp. 120 mm 4 5 6 1 2 7 3 5. Telo di tenuta al vento 6. Montanti di supporto al rivestimento - intercapedine ventilata sp. 50 mm 7. Rivestimento esterno 8. Pavimento in legno duro sp. 15 mm 8 9 10 11 12 9. Massetto alleggerito per impianti sp. 60 mm 10. Telo antipolvere per il contenimento del getto del massetto 11. Isolamento termico pannello isolante ROCKWOOL STEPROCK HD sp. 80 mm 12. Guaina bituminosa 13. Solaio in c.a tralicciato con elementi di alleggerimento 14. Pannello isolante ROCKWOOL CEILINGROCK sp. 60 mm 13 14 Dati tecnici Valore Trasmittanza termica U = 0,16 Massa superficiale Ms = 83,40 Costante di tempo τ = 26,24 h Fattore di decremento (attenuazione) fd = 0,108 - Ritardo fattore di decremento (sfasamento) ϕ = 11,04 h Trasmittanza termica periodica Yie = 0,017 Unità di misura W/m2K kg/m2 W/m2K Commenti In una parete realizzata con pannelli XLam ed un isolamento prestazionale, è possibile ottenere valori di trasmittanza termica piuttosto bassi, mantenendo un ingombro limitato. Nel caso in esame, si raggiunge, con uno spessore totale di appena 31,6 cm, un valore di trasmittanza termica pari a 0,16 W/m²K, di molto inferiore al valore limite definito dal D.P.R. 59/2009, per la zona climatica più restrittiva (zona F), pari a 0,33 W/m²K. Dal calcolo risulta che la stessa stratigrafia presenta una costante di tempo pari a 26,24 ore che porta lo sfasamento a superare le 11 ore. Tale valore riduce in maniera considerevole l’escursione termica sul lato interno della parete: il contributo allo smorzamento è dato soprattutto dagli strati esterni e dalle proprietà fisiche del pannello multistrato in legno, che abbattono ulteriormente il valore. La parete risulta sicuramente molto efficiente in regime estivo in quanto il picco di calore si manifesta nelle ore notturne quando un’opportuna ventilazione naturale può contribuire al raffrescamento dello spazio abitativo. 4 analIsI IGrometrIca Come testimonia il grafico, si evidenzia infatti che la linea azzurra delle pressioni relative, date dalle condizioni climatiche reali, e la linea rossa delle pressioni di saturazione non s’intersecano in nessun punto interno alla parete. Andamento delle pressioni di vapore nella stratigrafia Pressione [Pa] Dalla verifica di Glaser effettuata sulla parete nel mese con condizioni più restrittive, collocando l’edifico in zona F, non si rileva formazione di condensa interstiziale. 2500.000 2000.000 1500.000 1000.000 L’andamento della pressione di saturazione è progressivo, senza zone critiche, ed inoltre, a partire dal pannello di legno, la sezione presenta un aumento graduale della permeabilità al vapore, cosa molto importante per garantire la traspirabilità e l’equilibrio igrometrico delle strutture. 500.000 4 12 0.000 0 3 6 7 5 1 2 3 Pressioni relative 4 5 6 Sd [m] Pressioni saturazione flusso termIco Le fondazioni di un edificio sono generalmente realizzate in calcestruzzo armato che, come noto, non ha capacità isolante. È quindi necessario che l’ambiente abitato e riscaldato sia isolato da elementi disperdenti quali le fondazioni. Per risolvere il problema risulta importante sviluppare adeguatamente il dettaglio della giunzione tra esse e le pareti dell’edificio per limitare la dispersione di energia. La regola principale è riuscire a dare continuità agli elementi con buone caratteristiche di isolamento termico ed ottenere quindi idealmente una superficie continua che racchiuda il volume riscaldato. Minori sono le interruzioni di questa superficie, maggiore è il grado di isolamento delle fondazioni e maggiori sono le qualità prestazionali energetiche dell’edificio. La continuità del materiale isolante all’interno della parete XLam e all’estradosso del solaio di base elimina completamente la formazione del ponte termico. Come si vede dal grafico di flusso termico, l’andamento della temperatura all’interno degli strati è omogeneo ed equilibrato in tutte le direzioni, non presentando particolari dispersioni. Frecce su superficie: Total heat flux Isolinee: Total heat flux (K) Superficie: Temperatura (K) 293,15 292,4 292,4 6400 290,9 6300 290 6200 289,4 287,9 6100 286,4 285 6000 284,9 283,4 5900 281,9 5800 280 280,4 278,9 5700 277,4 5600 275,9 275 5500 274,9 5400 272,9 271,4 5300 270 5200 269,9 268,4 266,9 5100 265 265,4 5000 -8900 -8800 -8700 -8600 -8500 -8400 -8300 -8200 -8100 -8000 -7900 -7800 263,15 263,9 263,9 spuntI proGettualI Il collegamento tra due strutture di materiali diversi, quali il calcestruzzo armato e il legno, costituisce una zona sensibile dell’edificio. E’ opportuno che gli elementi portanti in legno non siano mai posti a contatto diretto con il calcestruzzo, posizionando una guaina impermeabile per evitare la risalita capillare. La guaina va risvoltata anche sul lato esterno per circa 40-50 cm per evitare qualsiasi infiltrazione d’acqua. La soluzione costruttiva con parete ventilata, inoltre, necessita di una particolare attenzione per quanto riguarda la tenuta all’aria e al vento. Le connessioni fra pannelli XLam sono realizzate a tenuta all’aria tramite nastri adesivi fissati manualmente. La protezione dal vento si ottiene rivestendo l’isolamento con appositi teli di tenuta al vento traspiranti. L’isolamento esterno, realizzato con pannello rigido a doppia densità ROCKWOOL VENTIROCK DUO, è posto in opera a giunti sfalsati, tra loro ben aderenti, vincolati meccanicamente al pannello mediante specifiche viti da legno dotate di rondella di plastica di ripartizione del carico. La soluzione costruttiva con pannelli XLam garantisce condizioni ottimali per quanto riguarda l’isolamento acustico relativamente alla composizione e alla stratificazione della parete che, costituendo un sistema massa-molla-massa, favorisce l’abbattimento del suono. Tale comportamento virtuoso ha però il suo punto debole nelle giunzioni, laddove elementi costruttivi rigidi vengono a contatto e conseguentemente possono determinare l’insorgenza di ponti acustici, la cui eliminazione è tuttavia realizzabile con l’introduzione di materiali morbidi espansivi. Nel caso particolare del collegamento legno-calcestruzzo una banda di materiale elastico deve essere interposta sotto al pannello ligneo. 5 Collegamento tra parete e solaio Il collegamento tra solaio intermedio e pareti in XLam presenta criticità in rapporto alla tenuta all’aria, all’isolamento termico e acustico. Come nel dettaglio riportato in figura, che è una delle possibili soluzioni perseguibili, la tenuta all’aria è risolta con nastri adesivi di tenuta. L’isolamento termico e l’eliminazione dei ponti termici sono realizzati con la continuità materica degli strati coibenti esterni. L’interposizione di nastri di tenuta morbidi e il risvolto dei pannelli isolanti risolvono la trasmissione dei rumori e l’isolamento acustico. Parete esterna intonacata 1. Controparete a singola orditura metallica con rivestimento in doppia lastra in gessofibra 2 x 12,5 mm (intercap. sp. 75 mm) 2. Pannello isolante ROCKWOOL ACOUSTIC 225 PLUS sp. 60 mm 4 5 3. Struttura portante in XLam sp. 94 mm 1 2 3 4. Pannello isolante ROCKWOOL FRONTROCK MAX E sp. 120 mm 5. Finitura per cappotto su rasante con rete portaintonaco 6 7 8 9 Solaio intermedio 6. Pavimento in legno duro sp. 15 mm 7. Massetto alleggerito per impianti sp. 60 mm 8. Telo antipolvere 9. Pannello isolante ROCKWOOL STEPROCK LD sp. 20 mm 10. Struttura portante del solaio in XLam sp. 140 mm 11. Pannello isolante ROCKWOOL 220 sp. 50 mm 10 11 12 12. Lastra in gessofibra sp. 12,5 mm Dati tecnici Valore Trasmittanza termica U = 0,16 Massa superficiale Ms = 121,02 Costante di tempo τ = 28,53 h Fattore di decremento (attenuazione) fd = 0,105 - Ritardo fattore di decremento (sfasamento) ϕ = 11,96 h Trasmittanza termica periodica Yie = 0,016 Unità di misura W/m2K kg/m2 W/m2K Commenti La realizzazione di una parete esterna con pannelli XLam da 94 mm permette di ottenere alte prestazioni termiche con componenti di limitato spessore. Una chiusura verticale intonacata, isolata a cappotto con pannelli rigidi ROCKWOOL FRONTROCK MAX E di 12 cm, presenta una trasmittanza di 0,16 W/m²K con uno spessore complessivo di soli 33 cm. Tale valore soddisfa ampiamente i requisiti richiesti dal D.P.R. 59/2009 che pone, ad esempio per la zona climatica F, caratterizzata dai valori più restrittivi, una trasmittanza limite pari a 0,33 W/m²K. Nel caso della parete con finitura ad intonaco anche la costante di tempo risulta elevata (τ = 28,53 h) poiché il pannello XLam possiede un alto valore di calore specifico ed una buona resistenza termica, che compensano la massa ridotta. Le ottime prestazioni della parete sono dimostrate anche dallo sfasamento raggiunto, circa 12 ore, valore ideale per il controllo dell’escursione termica sul lato interno della parete. Il contributo allo smorzamento è dato congiuntamente dagli strati esterni e dalle proprietà fisiche del pannello multistrato in legno. 6 analIsI IGrometrIca Andamento delle pressioni di vapore nella stratigrafia Pressione [Pa] Dalla verifica di Glaser effettuata emerge che per la stratigrafia della parete intonacata, con un intonaco sufficientemente traspirante, l’andamento della pressione di vapore è graduale, senza zone critiche. Inoltre, a partire dal pannello di legno, la sezione presenta un aumento graduale della permeabilità al vapore, cosa molto importante per garantire la traspirazione e l’equilibrio igrometrico delle strutture. 2500.000 2000.000 1500.000 Con riferimento al grafico si evidenzia che la stratigrafia è disegnata in scala con il valore Sd, ovvero lo spessore equivalente d’aria, di ogni singolo materiale per rendere più evidente la valutazione dell’andamento della permeabilità dei vari strati e la loro corretta o meno disposizione. 1000.000 500.000 4 12 0.000 0 3 6 7 5 1 2 3 Pressioni relative 4 5 6 Sd [m] Pressioni saturazione flusso termIco Nella correlazione parete-solaio-parete non vi sono difficili problematiche relative al ponte termico per quanto riguarda la parte esterna, non essendoci soluzione di continuità del materiale isolante. Eventuali criticità possono insorgere all’interno, se non si ha materiale isolante sia sulla parete che all’intradosso e all’estradosso del solaio. Nel caso in cui una di queste superfici non sia isolata, nascono squilibri nei flussi termici che si concretizzano come ponte termico. Nel dettaglio costruttivo in figura il ponte termico è stato risolto completamente posizionando il materiale isolante sul lato interno delle pareti e sulle due facce del solaio. Il grafico del flusso termico dimostra l’efficacia della soluzione: le isoterme rimangono omogenee e parallele nello strato isolante, non subendo particolari distorsioni. Frecce su superficie: Total heat flux Isolinee: Total heat flux (K) Superficie: Temperatura (K) 293,15 1200 292,4 292,4 1100 290,9 290 1000 289,4 287,9 900 286,4 800 285 700 284,9 283,4 281,9 600 500 280 280,4 278,9 400 277,4 300 275,9 275 200 274,9 272,9 100 271,4 0 270 269,9 -100 268,4 -200 266,9 -300 -7900 -7800 -7700 -7600 -7500 -7400 -7300 -7200 -7100 -7000 -6900 -6800 265 265,4 263,15 263,9 263,9 spuntI proGettualI Per garantire la tenuta all’aria nel punto di connessione fra parete e solaio è necessario sigillare la giunzione con nastri duttili applicati all’interno della parete ed eventualmente mediante l’introduzione di ulteriori speciali guarnizioni ad espansione, applicate nella zona di contatto, che spesso coincidono con gli elementi preposti al taglio acustico. La nastratura può essere integrata da teli o membrane che consentano la tenuta all’aria e la traspirazione delle strutture nei confronti del vapore. Il solaio intermedio è composto da un pannello multistrato in legno di 14 cm (lo spessore è variabile in funzione dei calcoli statici) ed è isolato acusticamente con un pannello anticalpestio ROCKWOOL STEPROCK LD. Per evitare la trasmissione del suono per fiancheggiamento, questo ultimo va installato assieme ad una fascia perimetrale di taglio acustico o ad un risvolto del materassino stesso, che andrà poi rifilato una volta realizzato il pavimento. L’utilizzo di un telo traspirante di separazione fra il massetto e il pannello portante ha una funzione protettiva contro la polvere e di tenuta in caso di perdite delle tubazioni. Il controsoffitto, realizzato posando nell’intercapedine il prodotto ROCKWOOL 220 a media densità, ha la funzione di ridurre la trasmissione dei rumori di tipo aereo ed impattivo. 7 Collegamento tra parete e copertura Il collegamento tra parete in XLam e solaio della copertura inclinata presenta criticità in rapporto all’isolamento termico e alla tenuta all’aria. Come nel dettaglio riportato in figura, che rappresenta una delle possibili soluzioni perseguibili, la tenuta all’aria è risolta con nastri adesivi applicati sulle giunzioni dei pannelli in XLam mentre la protezione dal vento è garantita da teli antivento opportunamente sovrapposti nei punti di giunzione. L’isolamento termico e l’eliminazione dei ponti termici sono realizzati con il mantenimento della continuità del materiale coibente esterno. Solaio di copertura 8 7 6 5 1. Lastra in gessofibra sp. 12,5 mm 2. Pannello isolante ROCKWOOL 220 sp. 60 mm 3. Struttura portante in XLam sp. 94 mm 4. Freno a vapore 5. Pannello isolante ROCKWOOL DUROCK ENERGY sp. 120 mm 6. Telo sottomanto impermeabile traspirante 7. Listellatura di supporto - intercapedine ventilata sp. 40 mm 8. Manto di copertura in coppi Parete perimetrale ventilata 9. Controparete a singola orditura metallica con rivestimento in doppia lastra in gessofibra 2 x 12,5 mm (intercap. sp. 75 mm) 1 2 3 4 10. Pannello isolante ROCKWOOL ACOUSTIC 225 PLUS sp. 60 mm 11. Struttura portante in XLam sp. 94 mm 12. Pannello isolante ROCKWOOL VENTIROCK DUO sp. 120 mm 13. Telo di tenuta al vento 12 13 14 15 9 10 11 14. Montanti di supporto al rivestimento - intercapedine sp. 50 mm 15. Rivestimento esterno Dati tecnici Valore Trasmittanza termica U = 0,16 Massa superficiale Ms = 105,01 Costante di tempo τ = 33,80 h Fattore di decremento (attenuazione) fd = 0,106 - Ritardo fattore di decremento (sfasamento) ϕ = 12,10 h Trasmittanza termica periodica Yie = 0,017 Unità di misura W/m2K kg/m2 W/m2K Commenti Un pacchetto di copertura realizzato con pannelli XLam da 94 mm può presentare bassi valori di trasmittanza termica. Con una copertura inclinata ventilata, isolata all’estradosso con un pannello rigido ROCKWOOL DUROCK ENERGY di 12 cm e coibentata termicamente e acusticamente all’intradosso con Pannello ROCKWOOL 220, si raggiunge una trasmittanza termica pari a 0,16 W/m²K. Tale valore risulta ampiamente inferiore al limite definito dal D.P.R. 59/2009 per la zona climatica più restrittiva, la zona F, per la quale è prevista una trasmittanza pari a 0,29 W/m²K. Il materiale isolante in copertura deve, ancor più che nella parete esterna, essere performante termicamente sia per le condizioni estive che per quelle invernali, in quanto la copertura è esposta a forte irraggiamento e ad ampie escursioni termiche. Il pacchetto di copertura riportato in figura presenta uno sfasamento di 12 ore ed una costante di tempo τ elevata, determinando una situazione ottimale per la riduzione dell’ampiezza della sollecitazione termica, che subisce un forte smorzamento all’interno del pannello multistrato in legno. 8 analIsI IGrometrIca La scelta di un telo altamente traspirante permette di avere una verifica a condensa positiva, come nel caso del dettaglio in figura, per il quale tale verifica è stata fatta ponendo come presupposti il mese con condizioni più restrittive e collocando l’edificio in zona F. Andamento delle pressioni di vapore nella stratigrafia Pressione [Pa] La verifica di Glaser in un pacchetto di copertura è influenzata fortemente dalla necessità di inserire una guaina sottomanto, resistente agli agenti atmosferici, che può rallentare la traspirazione del vapore verso l’esterno. 2500.000 2000.000 1500.000 1000.000 Come si vede dal grafico, le linee della pressione di saturazione e delle pressioni relative si avvicinano, senza incrociarsi, sullo strato esterno del telo isolante laddove la ventilazione sottomanto comunque smaltirebbe ed eviterebbe il ristagno di umidità. 500.000 1 0.000 0 4 3 2 1 2 5 6 3 4 Pressioni relative 5 7 8 9 6 7 Sd [m] Pressioni saturazione flusso termIco Il giunto tra la copertura e la parete esterna rappresenta uno dei punti critici della struttura per via delle problematiche legate alla continuità dell’isolamento e alla tenuta all’aria. Particolare attenzione richiede la verifica dei ponti termici per geometria degli spigoli; come si osserva nel diagramma di flusso termico, in questi punti, infatti, la dispersione termica aumenta, per cui si suggerisce di mantenere la continuità del materiale isolante. Una scelta progettuale corretta, per evitare la formazione di un ponte termico, consiste nello scegliere materiali isolanti esterni uguali/compatibili per spessore e conformazione tra parete e copertura, per facilitare la connessione fra le due superfici. Come nel caso mostrato in figura, la copertura inclinata ventilata è isolata esternamente con un pannello rigido ROCKWOOL DUROCK ENERGY a doppia densità, mentre la parete è coibentata con il pannello rigido ROCKWOOL VENTIROCK DUO, sempre a doppia densità. Il grafico di flusso termico conferma un andamento omogeneo delle isoterme nel raccordo, senza presentare zone critiche. Frecce su superficie: Total heat flux Isolinee: Total heat flux (K) Superficie: Temperatura (K) 293,15 1100 292,4 292,4 290,9 290 1000 289,4 287,9 900 286,4 800 285 284,9 283,4 700 281,9 600 280,4 280 278,9 500 277,4 400 275,9 275 300 274,9 272,9 200 271,4 100 270 269,9 268,4 0 266,9 -100 265 265,4 263,15 263,9 263,9 -200 -200 -100 0 100 200 300 400 500 600 700 800 spuntI proGettualI L’isolamento acustico di un edificio in pannelli XLam presenta il suo punto debole nelle giunzioni strutturali, come quella fra il pannello di parete e quello di copertura. Nel dettaglio in figura l’eliminazione del ponte acustico è stato ottenuto con l’interposizione di materiali morbidi espansivi fra i due elementi rigidi. In questo modo si potrebbero anche soddisfare le esigenze di tenuta all’aria ed ermeticità dell’involucro, che vengono garantite con l’aggiunta di una nastratura interna. Nel raccordo inoltre si deve prestare particolare attenzione alla realizzazione della finitura esterna, poiché in queste zone potrebbe accadere che la membrana di tenuta al vento non sia risvoltata opportunamente. Tale situazione potrebbe portare ad eventuali discontinuità che conducono a consistenti perdite di calore e a infiltrazioni d’acqua. 9 Prodotti Rockwool ACOUSTIC 225 PLUS ® ® Pannello rigido in lana di roccia non rivestito a media densità, per l’isolamento termico e acustico di pareti divisorie e perimetrali leggere (tecnologia a secco) e massive. Il prodotto contribuisce in modo significativo all’incremento delle prestazioni acustiche e di sicurezza in caso di incendio. Formato 1200x600 mm. Dati tecnici Valore Norma Classe di reazione al fuoco A1 Conduttività termica dichiarata λ D = 0,033 W/(mK) Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo μ=1 UNI EN 13162 Calore specifico CP = 1030 J/(kgK) UNI EN 12524 Densità ρ = 70 kg/m3 UNI EN 13501-1 UNI EN 12667, 12939 UNI EN 1602 DUROCK ENERGY ® Pannello rigido in lana di roccia non rivestito a doppia densità, ad elevata resistenza a compressione, calpestabile, per l’isolamento termico, acustico e la sicurezza in caso di incendio di coperture inclinate e piane (tetto caldo). Coperture inclinate: particolarmente indicato nel caso di tetti in legno e ventilati dove apporta un significativo incremento delle prestazioni acustiche e del comfort invernale ed estivo. Coperture piane: raccomandato per applicazioni in cui l’impermeabilizzazione è realizzata con membrane o guaine bituminose. Formato 1200x600 mm e 2400x600 mm. Dati tecnici Valore Classe di reazione al fuoco A1 Conduttività termica dichiarata λ D = 0,037 W/(mK) Resistenza a compressione (carico distribuito) σ10 ≥ 50 kPa Resistenza al carico puntuale FP ≥ 600 N UNI EN 12430 Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo μ=1 UNI EN 13162 Calore specifico CP = 1030 J/(kgK) UNI EN 12524 Densità (doppia densità) ρ = 150 kg/m3 circa (210/130) 10 Norma UNI EN 13501-1 UNI EN 12667, 12939 UNI EN 826 UNI EN 1602 FRONTROCK MAX E ® ® Pannello rigido in lana di roccia non rivestito a doppia densità, per isolamento termico ed acustico, specificamente concepito per sistemi termoisolanti a cappotto. Il pannello viene sottoposto ad un trattamento termico aggiuntivo che lo rende idoneo alle severe condizioni di utilizzo tipiche dell’isolamento dall’esterno. La gamma degli spessori (fino a 280 mm) lo rende ideale per la realizzazione di edifici passivi. Formato 1000x600 mm per spessori ≤ 20 cm; 1000x500 mm per spessori > 20 cm Dati tecnici Valore Classe di reazione al fuoco A1 Conduttività termica dichiarata λ D = 0,036 W/(mK) Resistenza a compressione (carico distribuito) σ10 ≥ 20 kPa Resistenza al carico puntuale FP ≥ 250 N Resistenza a trazione nel senso dello spessore σmt ≥ 7,5 kPa per spessore 60 mm; σmt ≥ 10 kPa per spessori superiori a 60 mm Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo μ=1 UNI EN 13162 Calore specifico CP = 1030 J/(kgK) UNI EN 12524 Densità (doppia densità) ρ = 90 kg/m3 circa (155/80) VENTIROCK DUO Norma UNI EN 13501-1 UNI EN 12667, 12939 UNI EN 826 UNI EN 12430 UNI EN 1607 UNI EN 1602 ® ® Pannello rigido in lana di roccia non rivestito a doppia densità, per l’isolamento termico, acustico e la sicurezza in caso di incendio di facciate ventilate. Formato* 1000x600 mm. *Il prodotto è inoltre disponibile nel formato 1200x600 mm. Per ulteriori informazioni contattare i nostri uffici commerciali. Dati tecnici Valore Classe di reazione al fuoco A1 Norma Conduttività termica dichiarata λ D = 0,035 W/(mK) Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo μ=1 UNI EN 13162 Calore specifico CP = 1030 J/(kgK) UNI EN 12524 Densità ρ = 70 kg/m3 circa (115/40) UNI EN 13501-1 UNI EN 12667, 12939 UNI EN 1602 11 PANNELLO 220 ® ® Pannello semirigido in lana di roccia non rivestito a media densità, per l’isolamento termico ed acustico all’intradosso di coperture inclinate. Il prodotto è particolarmente indicato nelle ristrutturazioni e nei recuperi dei sottotetti quali ambienti abitabili. Formato 1200x600 mm. Dati tecnici Valore Norma Classe di reazione al fuoco A1 Conduttività termica dichiarata λ D = 0,035 W/(mK) Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo μ=1 UNI EN 13162 Calore specifico CP = 1030 J/(kgK) UNI EN 12524 Densità ρ = 50 kg/m3 UNI EN 13501-1 UNI EN 12667, 12939 UNI EN 1602 CEILINGROCK Pannello rigido in lana di roccia a media densità, finito su un lato con rivestimento minerale bianco, per l’isolamento termico e acustico all’intradosso di primi solai, piano pilotis, autorimesse e, più in generale, locali soggetti a rischio incendio. Il prodotto contribuisce alla correzione acustica di locali. Formato 1200x1000 mm. ® Dati tecnici Valore Norma Classe di reazione al fuoco A1 Conduttività termica dichiarata λ D = 0,035 W/(mK) Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo μ=1 UNI EN 13162 Calore specifico CP = 1030 J/(kgK) UNI EN 12524 Densità ρ = 70 kg/m3 UNI EN 13501-1 UNI EN 12667, 12939 UNI EN 1602 STEPROCK LD ® Pannello rigido in lana di roccia non rivestito ad alta densità, per isolamento acustico e termico del sottopavimento (massetti cementizi) e desolidarizzazione. Le caratteristiche meccaniche di Steprock LD sono ottimizzate per consentire lo smorzamento dei rumori impattivi all’interno di pavimenti galleggianti. Formato 1000x600 mm. Dati tecnici Valore Norma Classe di reazione al fuoco A1 Conduttività termica dichiarata λ D = 0,036 W/(mK) Compressibilità C = 5 mm Rigidità dinamica s’ = 15 MN/m Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo μ=1 UNI EN 13162 Calore specifico CP = 1030 J/(kgK) UNI EN 12524 Densità ρ = 100 kg/m3 UNI EN 13501-1 UNI EN 12667, 12939 UNI EN 12431 3 UNI EN 29052-1 UNI EN 1602 È inoltre disponibile il prodotto Steprock HD con densità ρ = 140 kg/m e conduttività termica λD=0,037 W/(mK), consigliato per spessori maggiori o uguali a 30 mm per l’applicazione all’interno di pavimenti galleggianti. Per ulteriori informazioni contattare i nostri uffici commerciali. 3 12 3 Il contenuto di questa brochure è stato sviluppato nell’ambito di una più ampia attività di ricerca che Rockwool Italia sta conducendo in stretta collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell’Università di Trento. Il Gruppo Rockwool Il Gruppo Rockwool è leader mondiale nella fornitura di prodotti e sistemi innovativi in lana di roccia, materiale che aiuta a proteggere l’ambiente migliorando la qualità della vita di milioni di persone. È presente prevalentemente in Europa e sta espandendo le proprie attività in Nord e Sud America oltre che in Asia. Il Gruppo è tra i leader mondiali nell’industria dell’isolamento. Infatti, oltre alla gamma di pannelli in lana di roccia per la coibentazione termo-acustica, Rockwool propone controsoffitti acustici e rivestimenti di facciata che permettono di realizzare edifici sicuri in caso di incendio, efficienti dal punto di vista energetico e caratterizzati da un comfort acustico ottimale. Rockwool offre anche soluzioni “green” per la coltivazione fuori terra, fibre speciali per l’utilizzo industriale, isolamento per l’industria di processo e per la coibentazione del settore navale, così come sistemi anti-vibrazione e anti-rumore per le moderne infrastrutture. Inoltre, i servizi di consulenza in fase preliminare e di realizzazione rappresentano un plus unico nel mercato dell’isolamento e rendono Rockwool il partner ideale nell’iter progettuale e costruttivo. Rockwool Italia S.p.A. Via Londonio, 2 20154 Milano 02.346.13.1 www.rockwool.it