cronologia essenziale della storia d`italia

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CRONOLOGIA ESSENZIALE DELLA STORIA D’ITALIA
con particolare attenzione a quanto accaduto nella Venezia Giulia
(ultimo aggiornamento 18 Luglio 2009)
a cura della Federazione Grigioverde - Trieste
IL NOME “ITALIA” ESISTE DA 2.500 ANNI.
L’ITALIA E’ UNA DELLE POCHISSIME NAZIONI AL MONDO CHE AFFONDA LE RADICI
NELL’ANTICHITA’ CLASSICA E NON NEL MEDIO EVO.
COME UNITA’ CULTURALE, DOTATA DI DIGNITA’ NAZIONALE, HA TRADIZIONI
MILLENARIE.
HA AVUTO INOLTRE UN RUOLO DI IMPORTANZA FONDAMENTALE NELLA STORIA DEL
MONDO INTERO.
753 a.C. : 21 aprile. Natale di Roma.
27 a.C. : Ha inizio l’Impero Romano. Cesare Ottaviano Augusto, 1° Imperatore,
suddivide l’Italia, (territorio metropolitano di Roma), in undici Regioni (escluse
Sicilia, Sardegna e Corsica) fra le quali la “Decima Regio Venetiae et Histriae”.
Tale Regione è chiamata Julia dal nome della famiglia di Ottaviano degli Julii.
395: Alla morte di Teodosio I l’Impero viene diviso in “Impero Romano
d’Occidente” e “Impero Romano d’Oriente”.
476 d.C. : Il Re degli Eruli, ODOACRE, condottiero germanico, depone l’ultimo
imperatore romano d’Occidente, Romolo Augusto, ponendo così fine all’ “Impero
Romano d’Occidente”.
Egli si proclama, ed è la 1^ volta, “Re d’Italia”.
Sarà sconfitto (493) dal Re degli Ostrogoti, Teodorico, che gli succederà.
Inizia il Medio Evo.
579: L’Italia è divisa fra Longobardi e Bizantini.
Trieste e l’Istria sono sotto il controllo dell’Imperatore bizantino GIUSTINIANO.
800: Carlo Magno istituisce il “Sacro Romano Impero” che comprende il Regno
d’Italia. Diverse città rivendicano l’autonomia.
Nascono i Liberi Comuni e le Repubbliche Marinare.
804: Con il Placito di Risano (località vicino a Capodistria) le varie città istriane,
tramite il Patriarca FORTUNATO, denunciano ai Messi Imperiali di Carlo Magno
l’eccessiva remissività del Duca friulano Giovanni verso gli Slavi sempre più
arroganti e invadenti. Ottengono così l’allontanamento dei nuovi venuti.
932: Le città costiere dell’Istria e della Dalmazia e loro isole, una dopo l’altra, a
cominciare da Capodistria, si legano alla serenissima Repubblica di Venezia sulla cui
potente flotta confidano per la difesa dei traffici marittimi.
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Tale legame, che dava continuità alla civiltà di Roma e di Bisanzio, durerà svariati
secoli, cessando solo alla caduta della Serenissima /12 maggio 1797).
XI – XII secolo: Molte città d’Italia si costituiscono in Liberi Comuni.
Sulla costa si formano le Repubbliche Marinare che si rendono indipendenti dal
potere feudale tramite il commercio. Le maggiori sono: Amalfi, Pisa, Genova,
Venezia e Ragusa, quest’ultima oggi in Croazia.
1152: Federico I Hohenstaufen, detto BARBAROSSA, è incoronato Imperatore del
Sacro Romano Impero.
1176: 29 maggio: La Lega Lombarda nella Battaglia di Legnano sconfigge
l’Imperatore Federico Barbarossa che nella pace di Costanza (1183) è costretto a
riconoscere ampie autonomie ai Comuni.
1202: la Repubblica di Venezia conquista la città di Trieste.
1265: Nasce, in Firenze, Dante ALIGHIERI, il “Sommo Poeta” (m. Ravenna 1321).
1300: A partire da questa data il “volgare illustre”, cioè la lingua italiana, inizia a
sostituire il latino come lingua ufficiale dei vari Stati Italiani.
1380: Dopo la guerra di Chioggia tra la Repubblica di Venezia e quella di Genova,
Trieste torna libera.
1382: Il 30 settembre i Triestini firmano un atto di dedizione all’Austria (retta
dall’Arciduca Leopoldo d’Asburgo) per sottrarsi alle mire di Venezia.
1453: 6 aprile-29 maggio. Costantinopoli, ultima roccaforte imperiale, è conquistata
dai Turchi ottomani guidati dal Sultano Maometto II.
L’ultimo Imperatore Romano d’Oriente, Costantino XI <Paleologo>, cade
eroicamente in battaglia.
Fine dell’Impero Romano d’Oriente: Costantinopoli diviene Istanbul.
1500: La lingua italiana comincia a sostituire il latino anche a livello accademico
(Giordano BRUNO, Galileo GALILEI…).
1503: “Disfida di Barletta”. Durante la guerra Franco-Spagnola per la conquista
della Capitanata (Puglia) 13 Cavalieri francesi, comandati da Charles de La Motte,
nei pressi di Trani, sono battuti da 13 Cavalieri italiani comandati da Ettore
Fieramosca.
Massimo D’AZEGLIO, nel 1833, esalterà la loro impresa nell’omonima opera.
Inizia il predominio spagnolo nella conquista del meridione d’Italia.
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1571: Battaglia navale di Lepanto (cittadina greca nella parte più interna del golfo di
Patrasso). L’Armata cristiana (naviglio messo a disposizione da Filippo II di Spagna,
dal Duca d’Aosta, da Malta, e dalle Repubbliche di Genova e Venezia, sotto
l’auspicio del Pontefice Pio V) al comando di Don Giovanni d’Austria, dopo aspro
combattimento, sbaraglia la flotta turca di Alì Pascià.
Il successo di Lepanto pone fine all’impeto aggressivo dei Turchi nel Mediterraneo.
1717: Il Principe Eugenio di Savoia, al comando di 70.000 Imperiali, sconfigge
150.000 Turchi e conquista Belgrado.
1765: Il Capodistriano Gian Rinaldo CARLI sul giornale milanese “Il caffè” scrive
nell’articolo“Della Patria degli Italiani”: “Divenghiamo finalmente Italiani per
non cessar d’essere uomini” rivolgendosi ai connazionali sotto giogo straniero.
Questo può essere considerato il 1° messaggio risorgimentale.
1796: Filippo BUONARROTI, pisano, discendente di Michelangelo, auspicò: “che le
frivole distinzioni d’essere nati a Napoli, Milano, Genova, o a Torino, sparissero per
sempre fra i Patrioti. Noi siamo tutti di un medesimo Paese e di una medesima
Patria. Gli Italiani sono tutti fratelli”.
Ha inizio il Risorgimento che conclude il suo percorso il 3 novembre 1918 (Vittoria
di Vittorio Veneto), quando l’Italia si porta sui suoi confini naturali d’Italia.
1797: 12 maggio. Il Doge Ludovico MANIN e il “Maggior Consiglio” dichiarano
decaduta la “Repubblica di Venezia” il cui territorio viene prontamente occupato
dall’Esercito napoleonico. Il Comune di Perasto, nei pressi di Cattaro, è l’ultimo
lembo della “Serenissima” a cadere (23 agosto). Il gonfalone di San Marco verrà
sepolto sotto l’altare nel corso di una toccante cerimonia presieduta dal Conte
Giuseppe VISCOVICH. Famosa l’orazione: “Per 377 anni...Ti con nu, nu con Ti .”
17 ottobre: Con il Trattato di Campoformido i territori della ex “Serenissima”
vengono ceduti all’Austria che in cambio riconosce la Repubblica Cisalpina (che,
assorbita la Repubblica Cispadana comprendeva l’attuale Lombardia, parte
dell’Emilia Romagna e la Toscana nord occidentale) battente per la prima volta
Bandiera Tricolore:
“…che si renda universale lo Stendardo o Bandiera di tre colori Verde Bianco e
Rosso”. E’ la nascita del Vessillo Nazionale.
1805: Napoleone Bonaparte si proclama Re d’Italia, con Milano capitale, indossando
la Corona Ferrea. Ponendosela sul capo dirà: <Dio me l’ha data, guai a chi la tocca>
1814: Congresso di Vienna. “Restaurazione”. Sconfitto Napoleone a Lipsia, le
potenze vincitrici Inghilterra, Austria, Prussia e Russia, riportano sul trono, in Italia, i
Principi spodestati.
Lombardia, Veneto, Istria, Dalmazia vengono assegnate all’Austria.
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1820 – 1821: Moti rivoluzionari a Napoli e Palermo (dove era Re Ferdinando di
Borbone), Alessandria, Torino, Novara (dove era Re Vittorio Emanuele I° Re di
Sardegna che verrà costretto ad abdicare in favore del fratello Carlo Felice).
I rivoltosi, tutti Carbonari, reclamavano la <Costituzione>. Le aspirazioni nazionali
erano incoraggiate da una schiera di scrittori come Silvio PELLICO, Federico
CONFALONIERI, Giovanni BERCHET.
1827: Niccolò TOMMASEO (n. Sebenico, Dalmazia, 1802 – m. Firenze 1874) scrive
il <Dizionario dei Sinonimi>. Nel 1858 scrive il <Dizionario della Lingua Italiana>.
1830 – 1831: Moti rivoluzionari a Modena, Parma e in Emilia Romagna, capitanati
da Ciro MENOTTI: anch’essi verranno soffocati dall’Austria, vero gendarme degli
Italiani per conto proprio e per conto dei Principi insediati sul nostro suolo.
Dopo gli sfortunati moti, Giuseppe MAZZINI fonda nel 1831 un’altra società segreta,
la Giovine Italia, fulcro per oltre 20 anni del movimento rivoluzionario italiano.
Muore (1831) Carlo Felice. Gli succede Carlo Alberto di Savoia, suo nipote.
1847: Goffredo MAMELI (Genova 1827 – Roma 1849) compone “Il canto degli
Italiani”, musicato da Michele NOVARO.
Dal 1946 è l’Inno Nazionale, avendo sostituito la Marcia Reale.
1848: 23 marzo. 1^ Guerra d’Indipendenza. Subito dopo le 5 Giornate di Milano
Carlo Alberto dichiara guerra all’Austria. Per la 1^ volta Volontari di diverse Regioni
si uniscono all’Esercito piemontese per combattere per una comune causa. Per la
prima volta si porta sul campo di battaglia il Tricolore Verde, Bianco e Rosso,
Bandiera in cui tutti si riconoscono. La guerra non portò ad alcuna modifica
territoriale. L’Italia restava divisa in 4 Regni: Sardo, Lombardo – Veneto, Pontificio,
Due Sicilie; 2 Ducati: Modena e Parma; 1 Granducato, quello di Toscana.
23 maggio. Nelle elezioni dei Rappresentanti da inviare all’Assemblea
Costituente di Vienna, l’Istria elegge 4 italiani (Antonio MADONIZZA, Carlo de
FRANCESCHI, Michele FACHINETTI, Francesco VIDULICH) e 1 croato (Josip
VLACH. Questo la dice lunga sui rapporti etnici in quella Regione ( !)
1859: 26 aprile. 2^ G. d’Indipendenza, alleati di Napoleone III (accordi segreti di
Plombières). Si ottiene la Lombardia (meno Mantova e Peschiera). Pace di
Villafranca, improvvisamente firmata dai Francesi, contravvenendo ai patti. L’anno
successivo si acquisisce, grazie a Garibaldi (impresa dei Mille), il Meridione d’Italia
e grazie alle libere Annessioni tutta l’area del Centro Nord della penisola.
La città di Nizza e la “Savoia” vengono cedute alla Francia.
1861: 17 marzo. A Torino viene proclamato il Regno d’Italia e Vittorio Emanuele
II è acclamato “Padre della Patria” e 1° Re d’Italia.
Al completamento del disegno risorgimentale mancano ancora Roma e le Venezie.
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Dopo due millenni d’attesa la “Nazione” italiana è divenuta “Stato”, con
organizzazione unitaria e personalità giuridica.
10 aprile: A Parenzo la “Dieta Provinciale Istriana”, chiamata a designare 2
suoi Rappresentanti al “Consiglio dell’Impero” a Vienna, espresse con la parola
“NESSUNO” i suoi sentimenti in armonia con quelli di tutta la popolazione da essa
rappresentata che era tutta e solo per l’Italia.
4 maggio: Il Regio Esercito prende il nome di Esercito Italiano.
6 giugno: Muore Camillo Benso Conte di Cavour, il più grande Statista
Italiano di tutti i tempi.
1863: Il glottologo goriziano Graziadio Isaia ASCOLI conia il termine “Venezia
Giulia” per sintetizzare gli influssi civilizzatori latini e veneti nella Regione.
1866: 16 giugno. 3^ G. d’Indipendenza, alleati della Prussia si ottiene il Veneto:
Pace di Vienna, 3 ottobre. Mancano all’Unità d’Italia “Trento e Trieste” e i loro
territori.
1870: 20 settembre, “Breccia di Porta Pia”. L’Esercito Italiano entra in Roma.
1871: Roma diviene Capitale del Regno d’Italia (giugno).
1872: 10 marzo. Muore Giuseppe MAZZINI.
1877: Matteo Renato IMBRIANI, deputato napoletano al Parlamento del Regno
d’Italia, già combattente della 2^ e della 3^ Guerra d’Indipendenza, conia il termine
“Terre Irredente” e giura sulla tomba del padre di dedicarsi al riscatto delle regioni
dell’Impero abitate da comunità italiane.
1878: 9 gennaio. Muore Vittorio Emanuele II, il “Padre della Patria”. Gli succede
Umberto I.
1882: 10 marzo: Il Governo Italiano acquista il possedimento di Assab in Egitto,
grazie all’intraprendenza del padre lazzarista (congregazione di San Vincenzo de’
Paoli) Giuseppe SAPETO e della compagnia guidata da Raffaele RUBATTINO.
Ha inizio il colonialismo italiano.
20 maggio. Il Capo del Governo, Agostino DEPRETIS, per contrastare la
politica francese (e inglese) nel Mediterraneo, si allea con la Germania e l’Impero
Austro-Ungarico dando vita alla “Triplice Alleanza”.
20 dicembre: Viene impiccato, a Trieste, Guglielmo OBERDAN “Morto
santamente per l’Italia, terrore, ammonimento, rimprovero ai tiranni di fuori, ai
vigliacchi di dentro” (CARDUCCI).
Egli disse: <Possa questo mio atto condurre l’Italia alla guerra contro il nemico>.
E’ stato condannato al capestro per avere avuto l’intenzione di uccidere l’Imperatore
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Francesco Giuseppe. Questi era atteso a Trieste per celebrare il 5° centenario della
“dedizione” della Città all’Austria.
Muore Giuseppe GARIBALDI.
1887: Il 26 gennaio. Una colonna italiana di circa 500 uomini, al comando del Ten.
Col. Tommaso de CRISTOFORIS, è sorpresa e annientata, dopo eroica resistenza,
presso il colle di Dogali (Eritrea), da circa 10.000 Abissini al comando di Ras
ALULA.
1890: Il possedimento di Assab, unito al porto di Massaua, origina la Colonia Eritrea,
con capitale Asmara. (Trattato di Uccialli del 2 maggio 1891).
1891: Nasce la Lega Nazionale sulle ceneri della “Pro Patria” costretta a chiudere
qualche anno prima dalla polizia austriaca.
1895: 7 dicembre. Il Presidio italiano (2.300 uomini circa) dell’Amba Alagi
(Etiopia), al comando del Magg. Pietro TOSELLI, è assalito e annientato da circa
30.000 Abissini di MENELIK.
1896: 1° marzo. Il Gen. Oreste BARATIERI, al comando di 15.000 uomini (Italiani,
Ascari e bande indigene), è battuto dall’Esercito di MENELIK (120.000 guerrieri).
1900: 29 luglio. Il Re UMBERTO I, felice sposo della Regina Margherita di
SAVOIA GENOVA, è assassinato a Monza dall’anarchico Gaetano BRESCI.
Gli succede al trono il figlio Vittorio Emanuele III nato a Napoli l’11 novembre 1869,
felice sposo della Regina Elena PETROVIC NJEGOS, principessa del Montenegro.
1905: La Somalia è dichiarata Colonia Italiana.
1910: Il censimento di Trieste (città e distretto) dà i seguenti risultati: 225.000
Italiani, 25.000 Sloveni.
1911: 7 febbraio. Il quotidiano sloveno “Edinost” scrive:
< “Non abbandoneremo la nostra lotta fino a quando non avremo sotto i piedi,
ridotta in polvere, l’Italianità di Trieste. Finora la nostra lotta era per
l’uguaglianza, domani diremo agli Italiani che la nostra lotta è per il dominio. Non
cesseremo finché non comanderemo noi. L’Italianità di Trieste che si trova agli
sgoccioli, festeggia la sua ultima orgia prima della morte. Noi Sloveni inviteremo
questi votati alla morte a recitare il confiteor” >. (!)
Dopo una breve guerra contro l’Impero Ottomano l’Italia acquista il controllo di
Tripolitania e Cirenaica.
Nasce la colonia italiana “Libia”, da noi detta 4^ sponda (accordi di Losanna).
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1914: 28 giugno. A Sarajevo viene ucciso per mano serba (Gavrilo PRINCIP),
l’erede al trono degli Asburgo Arciduca Francesco Ferdinando d’Austria e la sua
consorte. E’ la scintilla che innescherà la 1^ G. M.
28 luglio: L’Austria dichiara guerra alla Serbia; ad essa si affiancano la Russia,
la Francia e l’Inghilterra. La Germania si schiera con l’Austria.
L’Italia di SALANDRA decide di rimanere neutrale: è l’ inizio della 1^ G.M.
Nelle terre irredente:
• Molti “regnicoli” rientrano in Italia;
• Molti mobilitati rifiutano di indossare l’uniforme austroungarica e si
arruolano “Volontari” nell’E.I.; di Essi 12 saranno decorati di
M.O.V.M.: Guido BRUNNER, Guido CORSI, Fabio FILZI, Ugo
PIZZARELLO, Ugo POLONIO, Francesco RISMONDO, Nazario
SAURO, Guido SLATAPER, Carlo e Giani SUPARICH, Giacomo
VENEZIAN, Spiro Tipaldo XIDIAS.
• Altri mobilitati, (per lo più inseriti nei ranghi del 47° e del 97° Rgt f.)
destinati al fronte orientale, finiranno nei campi di prigionia della
Russia. Questi “Volontari” confluiti nel “Corpo di Spedizione Italiano
in Estremo Oriente” saranno impiegati per far fronte alla rivoluzione
bolscevica.
1915:: 26 aprile. “Patto di Londra”, (segreto), stipulato dall’Italia con la Triplica
Intesa (Inghilterra, Francia e Russia). Ne è fautore il Ministro degli Esteri Sidney
SONNINO. L’Italia entrerà in guerra contro gli Imperi Centrali (Austria, Ungheria e
Germania) con la promessa di ottenere il Trentino, l’Alto Adige, Trieste, Gorizia,
l’Istria e parte della Dalmazia: non Fiume. Conserverà inoltre il possesso del
Dodecaneso e il porto albanese di Valona.
3 maggio: L’Italia denunzia la Triplice Alleanza.
24 maggio: L’Italia, a fianco delle potenze dell’Intesa (Inghilterra, Francia e
Russia), dichiara guerra all’Austria Ungheria e nell’agosto dell’anno seguente alla
Germania.
1916: 9 agosto. Nella 6^ Battaglia dell’Isonzo viene conquistata Gorizia (4 agosto).
Entra per primo in città il Ten. Aurelio BARUZZI (M.O.V.M.) del 28° Rgt. f.
“Pavia”.
Il Gen. Luigi CADORNA sull’Isonzo aveva sferrato 11 “spallate”, dal 23 giugno del
1915 al 31 agosto del 1917, conseguendo scarsi successi territoriali a fronte di gravi
perdite. Il Comando austriaco, ancor più provato dalle cruenti battaglie, chiederà e
otterrà dall’alleata Germania in rinforzo 7 poderose Divisioni.
16 agosto. Il Comandante Nazario SAURO, Irredento di Capodistria, rimasto
incagliato con il sommergibile Pullino in alto Adriatico, viene catturato e impiccato.
21 novembre: Muore l’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe I, Imperatore
fin dal 1848.
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1917: 15 marzo: Lo Zar NICOLA II TOMANOV abdica in favore del fratello
Michele che non accetta: Inizia la Rivoluzione Russa.
2 aprile: Gli Stati Uniti entrano in Guerra a fianco dell’Intesa.
24 ottobre: In Russia LENIN s’impadronisce del potere.
Disfatta di Caporetto. Nella conca fra Plezzo e Tolmino la 14^ Armata
austro-tedesca comandata dal Gen. Otto von BELOW travolge la 2^ Armata italiana
al comando del Gen. Luigi CAPELLO.
Gli Italiani ripiegano fermandosi, il 10 novembre, sul Piave.
8 novembre: Convegno di Peschiera. V.E. III, contro il parere degli Alleati e
di alcuni suoi Alti Ufficiali, impone la linea difensiva sul fiume Piave. Scelta vincente
9 novembre: Il Gen. Armando DIAZ succede al Gen. Luigi CADORNA nella
carica di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito.
10 novembre-26 dicembre: 1^ battaglia del Piave (detta “Battaglia di
arresto”). L’E.I. arresta l’offensiva austro ungarica attestandosi fermamente sulla
linea Monte Grappa – fiume Piave.
21 novembre: Muore l’imperatore Francesco Giuseppe. Gli succede il nipote
Carlo I.
17 dicembre: Il MAS (Motoscafo Armato Silurante, ma anche Motoscafo Anti
Sommergibile; per D’ANNUNZIO “Memento Audere Semper”) del Tenente di
Vascello Luigi RIZZO affonda, nel porto di Trieste, la corazzata Wien.
1918: E.A. Mario (Giovanni GAETA), napoletano, scrive “La Leggenda del Piave” .
8 gennaio: Il Presidente U.S.A. Thomas Woodrow WILSON enuncia i suoi
“14 Punti”.
10-11 febbraio: “Beffa di Buccari” (Fiume). Gabriele D’ANNUNZIO, a bordo
di uno dei tre MAS che comandati da Costanzo CIANO hanno violato la munita base
nemica, lascia agli austro ungarici il seguente messaggio chiuso in una bottiglia:
“Mentre la flotta austriaca seguita a covare entro i porti sicuri la gloriuzza di Lissa,
sono venuti col ferro e col fuoco i Marinai d’Italia, che si ridono di ogni sorta di reti
e di sbarre, pronti sempre a osare l’inosabile…”
Febbraio: Già alla fine del mese il potenziale bellico italiano è riportato ad alti
livelli di efficienza e le scorte ripristinate.
Uno dei massimi artefici di ciò fu il Gen. Alfredo DALLOLIO.
3 marzo: La nuova Russia firma la pace di Brest Litowsk.
10 giugno: Il MAS del Cap. Corv. Luigi RIZZO affonda al largo dell’isola di
Premuda (acque dalmate) la corazzata austriaca Santo Stefano.
Lissa e i suoi morti, che giacevano lì vicino in fondo al mare, erano vendicati !
15 giugno-23 giugno: 2^ battaglia del Piave ( detta “Battaglia del solstizio”).
L’E.I. annienta ogni velleità offensiva austro ungarica imponendo
all’avversario perdite in uomini e mezzi non più ripianabili. L’Artiglieria Italiana
scrive la pagina più bella della sua storia. (Azione di fuoco detta
“Contropreparazione” – Fuoco di efficacia micidiale fin dalle prime salve grazie ai
“Dati di tiro calcolati”. Emerge la figura del Gen. d’Artiglieria Roberto SEGRE).
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9 agosto: 10 velivoli della squadriglia “La Serenissima” effettuano su Vienna
un volo spettacolare nel corso del quale Gabriele D’ANNUNZIO lancia un suo
messaggio su manifestini tricolori.
24 ottobre: 3^ battaglia del Piave (detta “Battaglia di Vittorio Veneto”).
Esattamente un anno dopo Caporetto l’Italia passa all’offensiva sbaragliando gli
avversari: è la Vittoria di “Vittorio Veneto”.
1° novembre: Forzato il porto di Pola, il Magg. G.N. (Genio Navale) Raffaele
ROSSETTI da Genova, con una “mignatta”, affonda la corazzata “Viribus Unitis”,
ammiraglia della flotta imperiale. Era con lui il Cap. Medico Raffaele PAOLUCCI.
3 novembre: Le Truppe italiane entrano in Trento e a Trieste.
Il Ten. Gen. Carlo PETITTI DI RORETO assume la carica di Governatore della
Venezia Giulia.
L’Austria è costretta all’Armistizio che sarà firmato a Villa Giusti.
Le tre precedenti guerre d’indipendenza si erano concluse con un compromesso
diplomatico: la IV G. d’Indipendenza si conclude con la schiacciante vittoria delle
Armate italiane ! ! !
1° dicembre: A Belgrado viene costituito il nuovo Regno Jugoslavo S.H.S. (di
Slovenia, Croazia e Serbia) favorito da Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti in
funzione anti italiana.
1919: 23 marzo. Benito MUSSOLINI, in Piazza San Sepolcro a Milano, fonda i
“Fasci di Combattimento”.
24 aprile: Vittorio Emanuele ORLANDO e Sidney SONNINO abbandonano
la conferenza di Parigi per protestare contro Thomas Woodrow WILSON che vuole
negare all’Italia il diritto alla parte orientale dell’Istria e alla Dalmazia.
I nostri torneranno al tavolo delle trattative il 7 maggio.
28 giugno: Il Trattato di Pace di Versailles (Parigi) impone pesantissime
condizioni alla Germania, creando le premesse per la 2^ Guerra Mondiale.
10 settembre: Il Trattato di Saint Germain fissa il confine italo–austriaco.
L’Italia annette la Venezia Tridentina (province di Trento e Bolzano) e la Venezia
Giulia (province di Trieste Gorizia e Pola, con l’esclusione di Fiume).
12 settembre: Gabriele D’ANNUNZIO reagisce alla sensazione generale di
“Vittoria mutilata” dando il via all’impresa fiumana. Con i suoi Legionari e i
Volontari provenienti dalle file dell’Esercito Italiano occupa la città di Fiume e ne
proclama l’annessione all’Italia (Reggenza italiana del Carnaro). Il Governo italiano
ne contrasta l’azione. D’ANNUNZIO appella Francesco Saverio NITTI “Cagoia”.
1920: 13 luglio. A Trieste, a seguito dei disordini in città per l’uccisione a Spalato del
Capitano di Corvetta Tommaso GULLI ad opera di elementi Slavi, viene incendiato
l’albergo Balkan, sede di associazioni politiche e culturali slovene, ceche, croate e
serbe, ma anche covo insurrezionale. Vi perde la vita il tenente Luigi CASCIANA,
colà presente in servizio d’ordine pubblico, vittima di una bomba lanciata
dall’edificio. Testimonianze controverse sulle responsabilità di quanto accaduto.
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12 novembre. Il Trattato di Rapallo definisce i nuovi confini tra il Regno
d’Italia e lo Stato dei Serbi, Croati, Sloveni (S.H.S.): l’intera Istria, la città di Zara e le
isole di Cherso, Lussino, Lagosta e Pelagosa, sono assegnate all’Italia.
Fiume è proclamata <città libera>: Gabriele D’ANNUNZIO, con il suo seguito, è
costretto a lasciarla sotto il peso dei bombardamenti voluti dal governo italiano
presieduto da Giovanni GIOLITTI (Natale di sangue).
1921: 7 novembre. Nasce il Partito Nazionale Fascista.
1922: 28 ottobre “Marcia su Roma” ed instaurazione del Regime Fascista in Italia.
30 ottobre: Benito MUSSOLINI diventa Capo del Governo.
30 novembre: Il governo fascista stabilisce che ogni città abbia un “Parco
della Rimembranza” con un albero e un cippo per ogni suo concittadino Caduto per
la Patria.
1923: 1° ottobre. In risposta ad un analogo provvedimento messo in atto in Dalmazia
a danno degli Italiani, in Istria vengono chiuse le scuole slave.
1924: 27 gennaio. Con i Patti di Roma (firmati da MUSSOLINI e PASIC) Fiume è
assegnata all’Italia, Porto Barros al regno dei Serbi, Croati e Sloveni, Stato mosaico
riunito sotto la corona del Re di Serbia Alessandro I KARAGJEORGJEVIC.
10 maggio: Giacomo MATTEOTTI, Deputato socialista, coraggioso
avversario di Mussolini, viene rapito e ucciso. L’opposizione rispose a tale evento
“ritirandosi sull’Aventino”.
1925: 5 ottobre. Un decreto fascista abolisce la lingua slava negli uffici e davanti ai
tribunali della Venezia Giulia.
1927: 7 aprile. La legge n. 494 dispone il ripristino nella forma italiana dei cognomi
slavizzati sotto l’Austria. Offre la facoltà a chi lo richieda di italianizzare anche
cognomi prettamente in forma slava.
Dal 1927 al 1943 il Tribunale Speciale Fascista ha condotto 978 processi di cui
131 contro Sloveni e Croati.
Ha pronunciato 4596 condanne di cui 476 a danno delle minoranze linguistiche.
Ha emesso 33 condanne a morte contro Sloveni e Croati di cui 19 saranno
effettivamente eseguite (vds. Ufficio Storico dello SME).
1929: 11 febbraio. Firma dei “Patti Lateranensi”. Concordato fra lo Stato Italiano e
lo Stato del Vaticano.
Il Re Alessandro KARAGJEORGJEVIC cambia il nome del “Regno dei Serbi Croati
Sloveni” in “Jugoslavia”.
1930: 5 settembre. A seguito di numerosi attentati dinamitardi fra i quali quello al
Faro della Vittoria e al giornale <Il popolo di Trieste> (il 10 febbraio precedente; vi
11
morì il giornalista Guido NERI e vi furono altri 3 feriti) il Tribunale Speciale per la
Sicurezza dello Stato di Trieste processa 87 slavi affiliati ai gruppi terroristici
“Borba” (Lotta) e TIGR (acronimo per Trst-Istra-Gorska-Rijeka) e commina 7
condanne a morte (di cui 4 eseguite il giorno dopo nei pressi di Basovizza nei
confronti di 4 cittadini italiani di lingua slovena: BIDOVEC, MARUSIC, MILOS,
VALENCIC).
Basovizza ricorda e onora questi 4 fucilati con un Cippo.
1931: 1^ trasvolata dell’Atlantico Meridionale Italia - Brasile.
E’ una delle maggiori imprese aeronautiche dell’Italia Fascista. La compie Il
Maresciallo d’Italia Italo BALBO con 11 idrovolanti di progettazione italiana.
1933: 30 gennaio. L’ex caporale austriaco Adolf HITLER sale al potere in Germania
prestando giuramento nella mani del vecchio Gen. Paul Ludwig HINDENBURG.
1° luglio-12 agosto. Nel decennale dell’istituzione della Regia Aeronautica,
Italo BALBO, con una formazione di 24 idrovolanti SAVOIA-MARCHETTI S-55X,
compie la 2^ trasvolata dell’Atlantico Italia New York. Impresa di vasta risonanza.
1934: 30 giugno. Nella “notte dei lunghi coltelli” HITLER si sbarazza delle SA
(Squadre d’Assalto) di Ernst ROHM.
Luglio: I nazisti assaltano la cancelleria austriaca (a Vienna) uccidendo il Capo
del Governo Engelbert DOLLFUSS. Il colpo di mano fu represso.
Mussolini invia alla frontiera del Brennero alcune Divisioni per attestare che l’Italia
avrebbe difeso l’indipendenza dell’Austria anche con l’uso delle armi.
1936: 5 maggio. Pietro BADOGLIO entra in Addis Abeba (Etiopia). Si proclama <il
ritorno dell’Impero sui Colli fatali di Roma>. Vittorio Emanuele III di Savoia è
proclamato Imperatore di Etiopia.
Etiopia, Somalia e Eritrea sono unificate sotto il nome di Africa Orientale Italiana.
18 luglio. In Spagna scoppia la guerra civile fra le sinistre del Fronte Popolare
al Governo e la Falange, forza rivoluzionaria appoggiata dalla Chiesa cattolica, e
militarmente da Italia e Germania.
1937: 25 marzo. A Belgrado, il Ministro degli Esteri Galeazzo CIANO firma con il
Presidente del Consiglio Jugoslavo Milan STOJADINOVIC il Trattato di Amicizia
fra i due Paesi.
1939: 4 febbraio Al suddetto subentra il Gen. Dragisa CVETKOVIC.
Marzo: Dopo tre anni termina vittoriosamente per Franco e per i Fascisti la
Guerra di Spagna che valse a bloccare l’espansione del comunismo nel Mediterraneo.
7 aprile: L’Italia occupa l’Albania. V.E. III è proclamato Re d’Albania.
22 maggio: Italia e Germania firmano il “Patto d’Acciaio”.
1° settembre: La Germania attacca la Polonia. La Francia e la Gran Bretagna
le dichiarano guerra. Mussolini dichiara la non belligeranza dell’Italia.
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L’Italia, nelle terre di confine, ha promosso con varie leggi l’integrazione culturale e
linguistica delle minoranze etniche. Non ha operato trasferimenti di popolazioni: nel
1939, infatti, si è riscontrato lo stesso numero di presenze di Slavi rilevato nel 1921
(vds: “APOLLONIO, Venezia Giulia e Fascismo”).
1940: 10 giugno. L’Italia dichiara guerra alla Francia e alla Gran Bretagna.
MUSSOLINI, convinto che la Germania sia vicina alla vittoria, nonostante il parere
dei Vertici Militari, trascina il Paese nel conflitto, certo di prendere parte alla
spartizione del copioso bottino.
14 giugno: Le Forze Armate tedesche entrano in Parigi.
27 settembre: L’Italia, la Germania e il Giappone firmano il Patto Tripartito.
28 ottobre: L’Italia aggredisce la Grecia senza valide ragioni.
11 novembre: Attacco aereo britannico alla base navale di Taranto.
1941: 25 marzo. A Vienna il Regno di Jugoslavia guidato dal Principe Reggente
Paolo aderisce al Patto Tripartito, Roma-Berlino-Tokio, ottenendo in cambio la
provincia greco-macedone di Salonicco.
Due giorni dopo il Generale serbo Dusan SIMOVIC rovescia il governo e le alleanze
ponendo sul trono il Re minorenne Pietro II.
6 aprile: Le forze dell’Asse invadono la Jugoslavia prevenendo l’occupazione
del suo territorio da parte britannica (Operazione 25).
17 aprile: Resa della Jugoslavia. Il Re Pietro II fugge a Londra.
23 aprile: Capitolazione della Grecia.
20 maggio: Il Duca d’Aosta si arrende agli Inglesi dopo l’epica resistenza
all’Amba Alagi. Africa Orientale Italiana (A.O.I.): addio !
22 giugno: Le truppe tedesche, in attuazione del piano “Barbarossa”,
attaccano l’URSS (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche).
8 luglio: Lo Stato jugoslavo ha cessato di esistere. La Germania si annette la
bassa Stiria e parte della Carniola; l’Ungheria il territorio tra la Drava e il Mur;
l’Italia la regione di Lubiana, la maggior parte della Dalmazia, quasi tutte le isole
adriatiche e la baia di Cattaro.
Ha inizio la guerriglia da parte dei partigiani slavi contro le FF. AA. Italiane
L’Italia nelle terre annesse ha salvato la vita a migliaia di Ebrei (perseguitati dai
Tedeschi) e di Serbi, (perseguitati dagli Ustascia croati prima, capitanati da Ante
PAVELIC e dai partigiani comunisti di Tito poi).
6-7 dicembre: Gli aerei giapponesi, decollati da portaerei, attaccano la flotta
americana ancorata a Pearl Harbor.
14 dicembre: Il Tribunale Speciale di Trieste condanna a morte nove
“comunisti terroristi”. Per cinque di loro la condanna sarà tramutata in ergastolo. Gli
altri quattro verranno fucilati nel poligono di Opicina.
19 dicembre: Gli incursori della Regia Marina (R.M.), X^ Flottiglia MAS:
• Ten. Vasc. Luigi DURAND de LA PENNE in coppia con il Capo
palombaro Emilio BIANCHI;
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• il Cap. A.N. (Armi Navali) Vincenzo MARTELLOTTA in coppia con il
Capo palombaro Mario MARINO;
• il Cap. G.N. (Genio Navale) Antonio MARCEGLIA in coppia con il
Palombaro Spartaco SCHERGAT,
su tre S.l.c. (Siluri a lenta corsa, in gergo “maiali”), violano il porto di Alessandria
d’Egitto ed affondano le corazzate britanniche “Valiant” e “Queen Elisabeth” e la
petroliera “Sagona” e danneggiano il C.T. (Cacciatorpediniere) “Jervis”.
I tre “maiali” erano salpati dal sommergibile “Scirè” comandato dal Principe Junio
Valerio BORGHESE.
1942: 23 agosto: leggendaria carica del “Savoia Cavalleria “ a Isbuscenski in
Russia.
23 ottobre. In Africa settentrionale, a El Alamein, ha inizio la battaglia che si
rivelerà funesta (termina il 3 novembre) per le nostre Forze Armate sul fronte
africano.
19 novembre: I sovietici liberano Stalingrado dall’assedio liquidando l’Armata
tedesca del feld-maresciallo Friedrich von PAULUS.
Inizia la parabola discendente delle fortune militari dell’esercito tedesco.
11 dicembre: Sul fronte russo ha inizio la 2^ battaglia difensiva sul fiume Don
che si concluderà con il nostro definitivo ripiegamento (22 dicembre – 8 gennaio
1943).
17 dicembre: Muore a Roma Teodoro MAYER che nel 1881 aveva fondato a
Trieste il giornale “Il Piccolo”.
Le Truppe italiane, nei territori occupati in Jugoslavia, subiscono una serie crescente
di imboscate da cui si difendono secondo le dure leggi di guerra.
1943: 19 febbraio: Gli italo-tedeschi battono gli americani a passo Kasserine.
20 febbraio: Il Gen. Giovanni MESSE assume il comando della 1^ Armata
italo-tedesca in Tunisia.
13 maggio Dopo i combattimenti di Enfidaville cessa ogni resistenza delle
nostre Forze Armate sul continente africano.
10 luglio: Truppe anglo americane sbarcano in Sicilia: la VII Armata (A) di
PATTON (a Gela) e l’VIII A. di MONTGOMERY (a Siracusa).
25 luglio: Benito MUSSOLINI, messo in minoranza alla Riunione del Gran
Consiglio del Fascismo, massimo organo consultivo del Partito (promossa da Dino
GRANDI, Presidente della Camera dei Fasci e delle Corporazioni), viene destituito
dalla carica di Capo del Governo da Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III.
Al suo posto viene nominato il Generale Pietro BADOGLIO. Il Duce viene arrestato.
BADOGLIO dà l’annuncio alla Nazione comunicando che “la guerra continua”.
27 luglio: Adolf HITLER prepara l’occupazione dell’Italia (Piano ALARICO)
e il disarmo delle FF.AA. italiane in previsione della nostra resa.
14 agosto: Ha inizio la conferenza “Quadrant” a Quebec fra ROOSVELT e
CHURCHILL che terminerà il 24 agosto.
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2 settembre: Il Comando Supremo delle FF.AA. italiane emana la famosa
“Direttiva 44”, segretissima, che perverrà solo a qualche Grande Unità.
Conteneva disposizioni da adottare, al caso, contro i Tedeschi.
In realtà non ha trovato pratica applicazione.
3 settembre: A Cassibile (in Sicilia) il Generale Giuseppe CASTELLANO,
per conto del Governo Italiano, firma in gran segreto gli accordi d’armistizio fra
l’Italia e le Potenze Alleate.
Il Gen. Dwight EISENHOWER definirà tale trattato uno sporco affare
(“crook deal”) da rendere noto almeno 10 anni dopo la fine della guerra (!)
Ingenti forze da sbarco alleate approdano sull’estremo lembo della Calabria.
8 settembre: Il Gen. EISENHOWER comunica da radio Algeri la notizia della
resa italiana.
Due ore dopo il Gen. Pietro BADOGLIO ne da l’annuncio alla radio.
Gli Alleati sbarcano a Salerno.
Subito dopo tale data:
• Nella Venezia Giulia i partigiani comunisti slavi, attivamente coadiuvati da
partigiani comunisti italiani, operano arresti, deportazioni, fucilazioni,
infoibamenti di Italiani con l’accusa di essere “nemici del popolo”.
• Le navi da guerra italiane, in obbedienza agli ordini del Governo Badoglio,
dirigono verso Brindisi.
• I Tedeschi occupano l’Italia. Per il Nord il comando sarà affidato al
Feldmmaresciallo Erwin ROMMEL, per il Centro e il Sud al Feldmaresciallo
Albert KESSELRING.
Ha inizio il disarmo e l’internamento in Germania dei nostri Reparti.
9 settembre, all’alba: La famiglia Reale, il Mar. BADOGLIO e i suoi Ministri
Militari più un congruo numero di Alti Ufficiali lasciano Roma per trasferirsi, con un
rocambolesco viaggio, a Brindisi, lembo d’Italia libero da occupazioni straniere.
Intorno alle ore 16.00, la corazzata “Roma”, nave ammiraglia della nostra Forza
Navale da Battaglia, colpita da una bomba radiocomandata sganciata da un aereo
tedesco, cola a picco: muoiono l’Ammiraglio Carlo BERGAMINI, 86 Ufficiali e
1264 marinai.
Nel golfo di Trieste cannoni nazisti inabissano la corvetta “Berenice” che tentava la
fuga.
10 settembre: Con ordinanza del Fuhrer è costituita la “Zona d’Operazioni
Litorale Adriatico” (Operationszone Adriatisches Kustenland) comprendente le
Province di Udine, Gorizia, Lubiana, Trieste, Pola e Fiume con chiari intenti
annessionistici.
Il luogotenente del Reich per la Carinzia, Friedrich RAINER, è nominato Alto
Commissario per il Litorale Adriatico (finirà impiccato a Lubiana il 19.7.47). Sarà
coadiuvato dal Gen. Lotario GLOBOKNIK, triestino della minoranza slovena, Capo
delle SS (morirà suicida il 31 maggio 1945). Costui è il primo responsabile della
“Risiera di San Sabba”, struttura, munita di forno crematorio…, adibita a campo di
raccolta e smistamento di prigionieri. E’ stata teatro di efferatezze e barbare torture.
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12 settembre: MUSSOLINI viene liberato dalla prigione di Campo Imperatore
sul Gran Sasso (Operazione Eiche”, ideata dal Gen. Kurt STUDENT, condotta dal
Ten. Otto SKORZENY) e portato in Germania.
13 settembre: Nel Castello di Pisino, i componenti del Comitato di
Liberazione dell’Istria colà affluiti al seguito della 13^ Divisione (D.) dell’Esercito di
Liberazione Jugoslavo, proclamano l’annessione della Regione Giulia alla Croazia.
22-25 settembre: A Cefalonia i Tedeschi annientano la D. “Acqui”: 2.000
morti in combattimento, 4.000 trucidati e 3.000 dispersi in mare.
In base all’articolo 8 del Trattato di Pace (Armistizio corto) e al “Documento di
Quebec” gli Alleati avrebbero dovuto farsi carico del recupero delle Grandi Unità
italiane stanziate sulle coste dell’Egeo, dello Ionio e dell’Adriatico (!)
23 settembre: MUSSOLINI annuncia la costituzione della Repubblica Sociale
Italiana (RSI).
26 settembre: A Pisino la “Dieta Istriana”, in un’assemblea (30 titini circa !)
proclama la separazione dell’Istria dall’Italia e il suo “ricongiungimento” (sic !) alla
Jugoslavia.
Hanno inizio la repressione, gli arresti, i processi farsa.
La studentessa universitaria Norma COSSETTO viene arrestata con altre 27 persone.
Tutte saranno buttate nella foiba di Surani il 4 -5 ottobre successivo.
Le “corriere della morte” vanno e vengono…..partono cariche e tornano vuote …
29 settembre: A Malta, sulla nave da battaglia “Nelson”, davanti al Gen.
Dwigt EISENHOVER, all’Amm. Andrew CUNNINGHAM e al Gen. Mac
FARLANE, il Mar. d’Italia Pietro BADOGLIO, con i Gen. Antonio AMBROSIO,
Mario ROATTA e Renato SANDALLI, firma l’ “Armistizio Lungo”, redatto in 44
articoli.
13 ottobre: I Tedeschi completano l’occupazione dell’Istria e ripristinano
l’ordine (operazione Wolkenbruch).
Il Governo BADOGLIO dichiara guerra alla Germania. In Italia ha inizio la Guerra
civile: Regno del Sud a fianco degli Alleati anglo americani da una parte e RSI a
fianco dei Tedeschi, dall’altra. Entrambi sono Stati-fantoccio, succubi di Eserciti
stranieri.
Nascono le prime formazioni partigiane.
16 ottobre: Iniziano i recuperi di salme dalle foibe ad opera dell’eroico
Maresciallo dei Vigili del Fuoco di Pola Arnaldo HARZARICH: 84 dalla foiba di
Vines, detta dei Colombi, (Albona); 44 dalle Cave di bauxite di Lindaro e Villa
Bassotti (Gallignana; 26 dalla foiba di Terli (Barbana); 26 da quella di Villa Surani
con i poveri resti di Norma COSSETTO; 8 da Cregli (Barbana); 4 da Pucicchi
(presso Gimino); 2 da Carnizza (Barbana); 2 da Treghelizza (Santa Domenica di
Visinada), il papà di Norma e suo genero Cap. Mario BELLINI; 3 da Vescovado (San
Lorenzo del Pasenatico).
18 ottobre: Gli Alleati riconoscono all’Italia lo “status” di Paese
cobelligerante. Bontà loro (!)
22 ottobre: Diventa Prefetto di Trieste Bruno COCEANI e Podestà Cesare
PAGNINI.
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29 novembre: L’AVNOJ (Consiglio Antifascista Popolare di Liberazione
della Jugoslavia) sancisce la legittimità dei decreti di annessione proclamati in Istria
dai Comitati di Liberazione croato e sloveno a danno dell’Italia.
8 dicembre: Si costituisce il 2° Reggimento “Istria” della Milizia di Difesa
Territoriale, su tre Battaglioni, al comando di Libero SAURO, figlio di Nazario.
E’ istituita la Guardia Nazionale Repubblicana al cui vertice è posto il Comandante
Renato RICCI. Ha giurisdizione su tutto il territorio della RSI meno le due Zone
Operative Speciali poste sotto controllo tedesco: “Voralpenland” e “Adriatisches
Kustenland”.
L’avanzata degli Alleati viene arrestata sulla LINEA GUSTAV, linea difensiva
tedesca a sud di Roma, che incernierata su Monte Cassino andava dal Tirreno (fiume
Garigliano) fino all’Adriatico (fiume Sangro).
.
1944: 11 gennaio. A Verona vengono fucilati Galeazzo CIANO e tutti coloro che il
25.7.43 avevano votato l’Ordine del Giorno GRANDI.
22 gennaio: Gli Alleati (1^ D. Britannica e 3^ D. Americana) sbarcano tra
Anzio e Nettuno.
15 febbraio: 220 bombardieri anglo americani scaricano sull’Abbazia di
Montecassino (sita sulla linea difensiva “Gustav”) 580 tonnellate di bombe ad alto
potenziale.
23 marzo: Attentato di Via Rasella (Roma) compiuto dal GAP (gruppo
d’azione partigiana) comunista di Roma costituito da Rosario BENTIVEGNA e
Carla CAPPONI. Perirono 33 militari del rgt.“Polizei Bozen”, altoatesini anziani
richiamati in servizio. Il giorno dopo per rappresaglia i Tedeschi trucidarono 335
Italiani alle Fosse Ardeatine.
2 aprile: In un attentato in un cinema a Opicina muoiono sette soldati tedeschi.
Per rappresaglia vengono fucilati nel vicino poligono 71 ostaggi. Le salme saranno
bruciate alla Risiera di San SABBA, attiva fino al 28 aprile del 1945.
Primo bombardamento aereo su Trieste ad opera degli Alleati (36 morti).
12 aprile: Vittorio Emanuele III nomina il figlio Umberto “Luogotenente del
Regno”.
15 aprile: Quattro “gappisti”(partigiani) uccidono il filosofo Giovanni
GENTILE.
23 aprile: A Trieste, in un attentato periscono cinque Tedeschi nel palazzo
Rittmayer. Per rappresaglia vengono impiccati 51 ostaggi politici.
30 aprile: In provincia di Fiume, a Lipa, i nazisti uccidono per rappresaglia
269 cittadini inermi di etnia croata.
17 maggio: Gli anglo americani sfondano la LINEA GUSTAV .
20 maggio: I tedeschi demoliscono il monumento a Nazario SAURO eretto a
Capodistria. Era stato inaugurato il 9 giugno 1935 dal Re d’Italia V.E. III.
4 giugno: Gli Alleati entrano in Roma.
5 giugno: Umberto di Savoia assume la carica di Luogotenente del Regno.
6 giugno: Gli Alleati sbarcano in Normandia.
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10 giugno: il CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia) invia il
seguente proclama:
“Italiani della V.G., il vostro dovere è quello di arruolarvi nei reparti che
combattono al comando del Maresciallo TITO… al fianco dei fratelli liberatori.” (!)
Il CLN di Trieste si dissocia staccandosi dal CLNAI.
Da allora agirà isolato, boicottato da tutti.
Trieste subisce il suo più forte bombardamento: 400 morti, 8oo feriti, e la distruzione
di un centinaio di edifici.
13 giugno: La prima bomba volante “V 1” viene lanciata su Londra.
18 giugno: Ivanoe BONOMI succede a Pietro BADOGLIO quale Capo del
Governo.
30 giugno: Nella RSI è istituito il Corpo delle “Brigate Nere” per il controllo
del territorio a nord della linea gotica.
20 luglio: Attentato a HITLER, nella foresteria della “tana del lupo” a
Rastenburg, ad opera del conte Claus Schenk STAUFFENBERG (operazione
Walchiria).
25 agosto: Gli Alleati entrano in Parigi.
28 agosto: Si suicida il Conte Carlo FECIA di Cossato, pluridecorato,
Capitano di Fregata, asso affondatore al comando del Sommergibile oceanico
“Enrico Tazzoli”.
Il suo fu un gesto di ribellione alle scelte dell’8 settembre.
8 settembre: I Tedeschi lanciano su Londra i primi missili “V 2”.
19 ottobre: Palmiro TOGLIATTI scrive a Vincenzo BIANCO, rappresentante
del PCI presso il Partito Comunista Jugoslavo (PCJ):
“Noi consideriamo come un fatto positivo di cui dobbiamo rallegrarci e che in tutti i
modi dobbiamo favorire, l’occupazione della Regione Giuliana da parte delle Truppe
del Maresciallo TITO.
Questo infatti significa che in questa Regione non vi sarà né un’occupazione inglese,
né una restaurazione dell’amministrazione reazionaria italiana...”. (!)
31 ottobre: Le truppe jugoslave entrano a Zara. La città contava 21.000
abitanti; conterà solo 12 famiglie alla fine della guerra. I bombardamenti, le violenze
titine e l’Esodo l’hanno prostrata.
7 dicembre: Il Comando del Corpo dei Volontari della Libertà sottoscrive un
documento che attesta la piena dipendenza del Corpo dal Comando supremo Alleato.
16 dicembre: Controffensiva tedesca nelle Ardenne.
1945: 4-11 febbraio. Conferenza di Jalta, in Crimea. Partecipano CHURCHILL,
ROOSEVELT, STALIN.
7 febbraio: A Porzus, nell’alto Friuli, un centinaio di partigiani comunisti
guidati da Mario TOFFANIN, detto Giacca, assale il comando della Divisione
Osoppo uccidendo una ventina di componenti fra cui il Comandante Francesco De
GREGORI (“Comandante BOLLA”).
Tra gli uccisi Guido PASOLINI, fratello di Pierpaolo.
13-14 febbraio: Dresda viene rasa al suolo dai bombardieri anglo-americani.
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7 marzo: Gli Americani si impadroniscono del ponte di Remagen sul Reno.
Marzo/aprile: Gli anglo americani sfondano la LINEA GOTICA, ultima
linea di difesa tedesca in Italia, che andava da Rimini fino a sud di Viareggio.
6 aprile: Palmiro TOGLIATTI fa affiggere nella sede della Federazione
comunista di Udine il seguente ordine:
“Friulani ! Dovete comprendere che il diritto dei nostri fratelli Sloveni a
raggiungere il confine del Tagliamento è pienamente giustificato da ragioni storiche,
geografiche ed etniche”. (!)
12 aprile: Muore il Presidente degli Stati Uniti Franklin Delano ROOSVELT.
Gli succede Harry TRUMAN.
13 aprile: I comunisti italiani e sloveni si fondono nei CEAIS (Comitati
Esecutivi Antifascisti Italo Sloveni) e si battono per l’ampliamento dei confini
jugoslavi a danno dell’Italia.
17 aprile: I Tedeschi fanno saltare gli impianti portuali di Fiume.
25 aprile: Il CLNAI emana l’ordine di insurrezione generale. Tutta l’Italia è
liberata. Termina la guerra in Italia ma non nella Venezia Giulia.
Reparti Americani e Sovietici si incontrano a Torgau, sul fiume Elba.
28 aprile: Gli Alleati liberano Venezia.
MUSSOLINI viene catturato dai partigiani a Dongo (Como) e fucilato, insieme a
Claretta PETACCI, in località Giulino di Mezzegra.
Ad ucciderlo pare sia stato Walter AUDISIO (Colonnello Valerio) poi eletto al
Parlamento italiano nelle file del Partito Comunista.
29 aprile: A Caserta i Tedeschi (Gen. Heinrich von VIETINGHOFF) firmano
la pace per tutte le truppe germaniche operanti in Italia, misura operativa dalle ore
14.00 del 2 maggio.
30 aprile: A Trieste Mons. Antonio SANTIN interviene presso i Tedeschi e
riesce a salvare il porto.
Appare in città un manifesto a firma di Palmiro TOGLIATTI, segretario del P.C.I. ,
che dice:
“Lavoratori di Trieste, vostro dovere è di accogliere le truppe di TITO come
liberatrici e di collaborare con esse nel modo più assoluto.” (!)
Insorgono i Volontari della Libertà liberando il centro cittadino. A sera il Tricolore è
riportato sul balcone del Palazzo Comunale e su quello della Prefettura.
Le truppe jugoslave del Generale Petar DRAPSIN vengono affrontate dai Tedeschi a
Opicina.
A Berlino Adolfo HITLER si suicida insieme alla consorte Eva BRAUN e pochi
intimi.
1° maggio: Le forze jugoslave entrano in Trieste, Gorizia e Monfalcone
arrivando fino all’Isonzo e disarmando i patrioti italiani del C.L.N.
Hanno preceduto di un giorno le truppe neozelandesi del Generale Bernard
FREIBERG.
Si noti che Lubiana sarà “liberata” dieci giorni dopo, il giorno 11. (!)
Inizia il GMA (Governo Militare Alleato) in tutta Italia meno che a Trieste e Gorizia.
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I titini riprendono la pratica degli infoibamenti già messa in atto in Istria dal 9
settembre al 13 ottobre del 1943 (e anche dopo ! ).
2 maggio: Il Generale jugoslavo Josip CERNI, cui succederà Dusan KVEDER,
assume i poteri di Governatore della città di Trieste.
I Sovietici conquistano Berlino.
“Ufficialmente” cessano le ostilità in tutta Italia.
3 maggio: Gli Jugoslavi emettono, in Trieste la prima tracotante ordinanza.
I Tedeschi asserragliati nel Castello di San Giusto e nel palazzo del Tribunale si
arrendono ai Neozelandesi.
Lo stesso giorno i Titini entrano in Fiume.
5 maggio: Nel centro urbano di Trieste, i seguenti dimostranti per il ritorno
all’Italia cadono sotto il fuoco di una pattuglia titina:
NOVELLI Graziano (anni 30), MURRA Carlo (anni 19), SANZIN Mirano (anni
26), BURLA Claudio (anni 21), DRASSICH Giovanna (anni 69).
Arresti, deportazioni, infoibamenti si succedono in città senza sosta. Spariscono,
mediamente, 100 persone al giorno (!)
L’OZNA, polizia segreta slavo comunista, spadroneggia incontrastata.
Gli jugoslavi entrano a Pola.
6 maggio: A Pola gli ultimi Combattenti della RSI si arrendono.
7 - 8 maggio: Firma della resa incondizionata della Germania a Reims e a
Berlino.
Fine della guerra in Europa.
9 maggio: Dusan KVEDER annuncia dal balcone del Municipio che Trieste è
definitivamente annessa alla Jugoslavia.
14 maggio: I governi inglese e americano ordinano a TITO di:
“ritirare le truppe dalla zona di occupazione anglo americana nell’Italia nord
orientale, Trieste compresa”.
17 maggio: Un’assemblea di 1384 “delegati” sloveni e croati, riuniti al
Politeama Rossetti di Trieste, proclama “Trieste autonoma nella Jugoslavia di
TITO” e decide la costituzione di un Tribunale del Popolo per “compiere
efficacemente l’opera di epurazione”. (!)
27 – 31 maggio: Nella Carinzia i militari britannici consegnano ai partigiani di
Tito 11.000 Cetnici (partigiani serbi, ortodossi, monarchici) e i membri della
Guardia Nazionale slovena (partigiani nazionalisti sloveni anti comunisti): verranno
tutti massacrati.
6 giugno: Washington ordina lo sgombero di Trieste definendo il
comportamento degli Slavi “indegno di un popolo civile”.
9 giugno: Accordo di Belgrado. Viene siglato fra la Jugoslavia e gli anglo
americani. La Regione Giulia viene divisa in due: Zona “A” e “B” :
• la “B” rimane sotto il controllo jugoslavo;
• la “A”, più la città di Pola, viene posta, al momento, sotto controllo anglo
americano.
12 giugno: Le truppe jugoslave sono costrette ad abbandonare Trieste e a
portarsi al di là di un allineamento chiamato Linea MORGAN.
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Andando via depredano la città, compreso 183.000.000 (Lire) dalla Banca d’Italia (!)
Secondo dati del G.M.A. (Governo Militare Alleato) le milizie titine hanno arrestato
17.000 triestini dei quali 8.000 successivamente rilasciati, 6.000 internati (la maggior
parte nel campo di Borovnica), e 3.000 uccisi, la gran parte infoibati.
26 giugno: A San Francisco nasce l’ONU (Organizzazione delle Nazioni
Unite).
29 luglio: A cura del CLN di Pola esce il 1° numero del quotidiano “L’Arena
di Pola”: Direttore è il socialista Guido MIGLIA.
Dopo l’Esodo il giornale diviene settimanale. Direttore è Pasquale DE SIMONE.
6 agosto: Gli Americani sganciano una bomba atomica su Hiroshima.
9 agosto: Seconda bomba atomica: questa volta su Nagasaki.
28 agosto: Dal pozzo della miniera di Basovizza vengono recuperati 250
chilogrammi di resti umani. Subito dopo gli Inglesi sospendono le operazioni
adducendo difficoltà tecniche: in realtà politiche (!)
2 settembre: A Tokio i Giapponesi firmano la resa agli Alleati.
10 ottobre: A Cherso muore l’eroico Tenente Stefano PETRIS che con i suoi
200 Volontari aveva lottato fino all’ultimo contro la tracotanza teutonica prima e la
invasione slavo comunista poi. Nessuno ricorda questo Valoroso Italiano. (!)
6 novembre: L’Italia, tramite il suo Ambasciatore Alberto TARCHIANI,
chiede il plebiscito per le popolazioni dell’Istria al Consiglio dei Ministri degli Esteri
riuniti a New York. Richiesta non accolta.
31 dicembre: Cessa il GMA in tutta Italia meno che a Trieste e Gorizia.
1946: 5 marzo A Fulton W. CHURCHILL dice:
“da Stettino nel Baltico a Trieste nell’Adriatico una Cortina di Ferro è caduta
attraverso il continente”.
La definizione Cortina di Ferro entrerà nella storia.
4 maggio: A Parigi la Conferenza dei Ministri degli Esteri, per la definizione
del Confine Orientale italiano, accetta la Linea Francese che cede alla Jugoslavia la
parte centrale, meridionale e occidentale dell’Istria:
l’orientale se l’erano già presa (!)
9 maggio: Il Re Vittorio Emanuele III abdica in favore del figlio Umberto II di
Savoia, Principe di Piemonte, s’imbarca sull’incrociatore “Duca degli Abruzzi” e
parte per l’esilio in Egitto. Non tornerà più in Patria. La sua tomba è nella Chiesa di
Santa Caterina ad Alessandria d’Egitto.
25 maggio: Le elezioni a Trieste e circondario danno i seguenti risultati:
112 mila voti ai partiti favorevoli all’Italia, 33.000 ai comunisti italiani, 27.000 agli
Indipendenti e 8.000 alle liste slave.
2 giugno: Proclamazione della Repubblica.
13 giugno: Il Re Umberto II parte in aereo da Ciampino per Cascais
(Portogallo) in volontario esilio dopo aver regnato per 35 giorni. Terrà un contegno
di esemplare attaccamento alla Patria perduta. La sua tomba è ad Altacomba nella
Savoia (Francia).
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22 giugno: Palmiro TOGLIATTI, Ministro della Giustizia, decreta l’amnistia
per i reati di guerra commessi entro il 31 luglio 1945.
Ne beneficiarono criminali fascisti e comunisti.
28 giugno: Enrico DE NICOLA viene proclamato Capo provvisorio dello
Stato.
2 luglio: Sono rese note le decisioni prese a Parigi dalle potenze alleate in
merito alla delimitazione dei confini e alla costituzione del TLT (Territorio Libero di
Trieste).
18 agosto: Grande esplosione a Vergarolla (Pola): più di 65 i morti e 54 feriti,
tutti italiani. Uno degli attentatori è KOVACICH Giuseppe, membro dell’OZNA
(Efferata polizia politica di quel regime) (!)
3 novembre: Il Governo italiano si appella ai Quattro Grandi (CHURCHILL,
STALIN, TRUMAN, DE GAULLE) perché “si proceda alla delimitazione della
frontiera secondo il criterio della linea etnica e si ricorra al plebiscito nelle zone in
contestazione”.
7 novembre: Palmiro TOGLIATTI propone, Tito consenziente, il baratto di
Trieste con Gorizia. I Goriziani e i Triestini reagiscono duramente indignati.
23 dicembre: La popolazione di Pola, appresa la notizia dell’accettazione della
linea francese, inizia compatta l’esodo verso l’Italia: 28.000 Esuli su 30.000 abitanti.
24 dicembre: Il piroscafo “Toscana” esegue il primo dei dodici viaggi carico
di Esuli, 2.000 alla volta, da Pola, verso i porti di Bari, Ancona, Venezia.
1947: gennaio. Gli Esuli, al loro arrivo in Italia, tacciati di essere <fascisti> e
<nemici del popolo>, vengono accolti malissimo: a Venezia vennero fischiati; ad
Ancona se ne ostacolò lo sbarco; a Bologna fu impedita loro la distribuzione di generi
di conforto; in Liguria furono paragonati ai “banditi” che infestavano la Sicilia.
10 febbraio: TRATTATO DI PACE DI PARIGI.
Per l’Italia ha firmato l’ambasciatore Antonio MELI LUPI Marchese di Soragna, su
delega del Conte SFORZA: sarebbe stato più dignitoso rifiutarne la sottoscrizione,
anche se il gesto sarebbe stato privo di effetti reali perché, trattandosi di “Diktat”,
esso sarebbe comunque entrato in vigore (!)
La Venezia Giulia, a disprezzo di ogni criterio etnico, linguistico, storico, geografico
e culturale, è divisa dalla Linea Morgan in 2 Zone, “A” (Trieste, Gorizia e Pola) e
“B” (tutto il resto con l’Istria, Fiume, Cherso e Lussino).
• La parte occidentale della “A” (Gorizia e Monfalcone) è restituita all’Italia;
• La parte sud, Pola compresa , e orientale della “B” è lasciata alla Jugoslavia.
• Sulla restante parte è istituito il Territorio Libero di Trieste (TLT). Questo
viene diviso in:
o ZONA “A”: quanto è rimasto della Provincia di Trieste con i Comuni
di Muggia, S. Dorligo della Valle, Duino-Aurisina, Sgonico, Monrupino.
Essa verrà sottoposta all’amministrazione anglo americana;
o ZONA “B”: lembo dell’Istria fra Muggia e il fiume Quieto. Ne fanno
parte Salvore, Capodistria, Isola, Pirano, Portorose, Umago, Cittanova
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d’Istria e Buie. Già occupata dagli Slavi, sarà sottoposta
all’amministrazione della Jugoslavia di TITO.
L’Italia è privata anche delle Colonie Africane, delle isole del Dodecaneso, di Briga e
di Tenda.
Maria PASQUINELLI, insegnante, a Pola, uccide a colpi di pistola il Gen. inglese
Robert DE WINTON. Si lascia arrestare e motiva il suo gesto come protesta nei
confronti dei Quattro Grandi per la cessione di Pola e dell’Istria alla Jugoslavia. Sarà
condannata a morte (9 aprile 1947). La pena sarà poi (21 maggio 1947) commutata in
ergastolo. Nel 1964 sarà graziata.
17 febbraio: Sono rese note le clausole del Trattato di Pace fino ad allora
vergognosamente tenute nascoste.
20 marzo: Il piroscafo “Toscana”, nell’ultimo viaggio da Pola, imbarca le
salme di Nazario SAURO e di Fabio FILZI, Irredenti decorati di M.O.V.M. .
19 giugno: Il Vescovo di Trieste, Mons. Antonio SANTIN, in visita pastorale a
Capodistria per la festa del Patrono “San Nazario”, è aggredito e ferito da una turba
di Slavi comunisti.
31 luglio: il Parlamento italiano ratifica il Trattato di Pace:
262 “Si”, 80 “astenuti” e 68 “No”.
Hanno votato <No> Benedetto CROCE e Vittorio Emanuele ORLANDO.
12 settembre: A Gorizia torna a sventolare la Bandiera Italiana. Rende gli
onori il 114° Rgt. di Fanteria.
Pola, inglobata nella Repubblica Federativa di Jugoslavia diviene definitivamente
“Pula”.
15 settembre: Entra in vigore il Trattato di Pace.
16 settembre: Il Gen. Terence AIREY è nominato Comandante della Zona
“A” del T.L.T.
Ottobre-novembre: Definitiva chiusura dei confini e isolamento completo
della popolazione italiana dell’Istria. La <Cortina di ferro> diviene invalicabile.
16 dicembre: Viene proclamato il TLT: Zona “A” da Duino a Muggia, Zona
“B” da Muggia a Cittanova d’Istria.
22 dicembre: Il Parlamento italiano approva la Costituzione che entrerà in
vigore il 1° gennaio 1948.
28 dicembre: Muore in esilio, ad Alessandria d’Egitto, a 78 anni, il Re d’Italia
V.E. III. La sua salma giace ancora lì (!)
1948: 20 marzo: Dichiarazione Tripartita. Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia
propongono di ricondurre sotto sovranità italiana l’intero TLT . Jugoslavia e Russia si
oppongono.
Marzo: Vengono accolte le prime “opzioni”, previste dal Trattato di Pace, a
favore dell’Italia.
Gli “optanti” , andando via, dovranno abbandonare ogni loro avere.
18 aprile: Hanno luogo le elezioni per il primo Parlamento della Repubblica
Italiana.
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Vince la DC di Alcide DE GASPERI (48 %). Perde il Fronte Democratico Popolare
(31 %) formato dal PCI di TOGLIATTI, il PSI di NENNI e altre formazioni minori.
11 maggio: Luigi EINAUDI, liberale, è eletto Presidente della Repubblica.
14 maggio: Il Presidente della Repubblica Luigi EINAUDI conferisce alla città
di Trieste la M.O.V.M. (Medaglia d’Oro al Valore Militare) .
29 giugno: L’Assemblea del Cominform (Centrale Internazionale dei Partiti
Comunisti) espelle dall’organizzazione il Partito Comunista Jugoslavo (e il suo Capo)
con l’accusa di “deviazionismo, nazionalismo, trotzkismo”.
Il PCI si schiera con STALIN contro TITO.
I Comunisti di Trieste si dividono fra filo Titini (i più) e filo Russi /una esigua
minoranza).
I Comunisti italiani che erano andati “Volontari” in Jugoslavia per edificare il
comunismo (in contro esodo), vengono arrestati e deportati in campi di
concentramento fra i quali il più famoso è quello di “Goli Otok” (Isola Calva).
Cresce l’interesse degli Alleati verso la Jugoslavia vista ora più di prima come un
possibile baluardo contro la minaccia russa all’Europa Occidentale.
14 luglio: Attentato alla vita del segretario del PCI Palmiro TOGLIATTI.
10 dicembre: L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dà vita alla
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Nella Zona “A” questi vengono garantiti alla “minoranza” slovena: non altrettanto
accade nella zona “B” nei confronti della “maggioranza” italiana.
1949: La Jugoslavia, Governo italiano compiacente, incamera i beni dei profughi
scontando di 47,5 miliardi di lire il debito dello Stato Italiano (!).
4 aprile: A Washington nasce la “NATO” (Organizzazione del Trattato
dell’Atlantico del Nord).
Comprendeva 12 Stati fra cui l’Italia. Oggi ne annovera 20 fra cui la Russia.
23 maggio: La Germania è divisa in due: la RFT (Repubblica Federale
Tedesca) con capitale Bonn e la RDT Repubblica Democratica Tedesca) con capitale
Pankow.
13 giugno: A Trieste schiacciante vittoria dei partiti “italiani” nelle prime
elezioni amministrative dopo il 1924.
18 luglio: Gianni BARTOLI è eletto Sindaco di Trieste.
Sarà un grande Sindaco. Resterà in carica fino al 1957.
1951: 19 marzo. Il Gen. Terence AIREY (inglese) è sostituito nel Comando Militare
della Zona “A” dal Gen. Thomas WINTERTON che si comporterà da tipico ufficiale
coloniale britannico. Non è al di sopra delle parti: è filo slavo.
1952: 15 aprile. Scadenza del termine per il ripristino nella forma originaria dei
cognomi Slavi italianizzati dal Fascismo:
su 17.093 aventi titolo solo 1.614 si avvalgono di tale facoltà (!)
28 luglio: Il prof. Diego DE CASTRO entra a far parte del GMA di Trieste
quale Consigliere Politico Italiano.
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28 novembre: Muore la Regina Elena. Sarà sepolta nel cimitero ortodosso di
Montpellier.
1953: 5 marzo. Muore Giuseppe STALIN (gli succede KRUSCEV).
TOGLIATTI lo definì “Padre della Russia e dell’umanità”.
Sandro PERTINI scrisse: “E’ stato un gigante della storia e la sua figura non
conoscerà tramonto” (!)
La YU e l’URSS si riavvicinano.
8 settembre: PELLA, Presidente del Consiglio dei Ministri, schiera 4.000
soldati sulla frontiera orientale per prevenire un colpo di mano su Trieste da parte dei
Titini.
8 ottobre: Dichiarazione bipartita (anglo americana) esprimente il proposito di
consegnare all’Italia l’amministrazione della Zona “A”.
Dura reazione delle minoranza slovena sul periodico “Primorski Dnevnik”.
5-6 novembre: A Trieste la Polizia Civile spara sui manifestanti per l’Italia
uccidendo davanti alla Chiesa di S. Antonio Nuovo Antonio ZAVADIL e Pietro
ADDOBBATI, e in Piazza dell’Unità d’Italia Francesco PAGLIA, Saverio
MONTANO, Leonardo MANZI, Erminio BASSA.
28 novembre: Muore in esilio, a Montpellier, la Regina d’Italia Elena di
Savoia, figlia di Nicola I del Montenegro.
1954: 26 aprile: Il Tribunale Supremo Militare di Milano (sentenza n. 747) afferma
che la RSI è un “Governo di fatto”; attribuisce inoltre il titolo di “Unità
combattenti” alle sue FF.AA.
5 ottobre. Memorandum di Intesa di Londra: Francia, Gran Bretagna e Stati
Uniti firmano con l’Italia e la Jugoslavia un accordo in forza del quale si restituisce
all’Italia la Zona “A” (Trieste).
26 ottobre: Trieste e l’intera Zona “A” ritornano definitivamente alla
madrepatria.
Le Truppe italiane con in testa il Gen. Edmondo DE RENZI entrano in Città fra un
tripudio di folla.
29 ottobre: Il Gen. Edmondo DE RENZI a Trieste consegna i poteri al
Commissario Generale di Governo e Prefetto Giovanni PALAMARA.
4 novembre: A Trieste Luigi EINAUDI, Presidente della Repubblica, celebra
il ritorno della Città all’Italia e ne decora il Gonfalone con la M.O.V.M.
9 dicembre: Nasce in Trieste l’Unione degli Istriani.
1959: 2 novembre. Prima cerimonia solenne alla Foiba di Basovizza a cura
dell’ANVGD, (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) officiante
l’arcivescovo Mons. Antonio SANTIN. L’imbocco della voragine era stato chiuso
pochi giorni prima con una gettata di cemento sormontata da una Croce, ad opera del
Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra e grazie
all’interessamento del Padre francescano Flaminio ROCCHI, Esule a sua volta.
Analogamente si procede per la foiba N. 149 detta di Monrupino.
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1961: 13 agosto. Un alto muro eretto dalla Germania “Democratica” (comunista)
divide in due quel Paese.
1965: 16 aprile. Il Presidente della Repubblica Giuseppe SARAGAT dichiara la
Risiera di San SABBA “Monumento Nazionale”.
1975: 10 novembre. Trattato di Osimo. Il Ministro degli Esteri italiano Mariano
RUMOR e quello jugoslavo firmano un trattato che sancisce la definitiva rinuncia
dell’Italia alla Zona “B”. La linea di demarcazione fra Zona “A” e zona “B” diviene
Confine di Stato. Altri 50.000 Italiani lasciano quella parte dell’Istria.
Anche questo non è stato un “trattato” ma un vile cedimento (!)
1976: 29 aprile. A Trieste si condanna all’ergastolo Joseph OBERHAUSER per gli
eccidi nella Risiera di San SABBA. La Germania non concede l’estradizione.
1978: 25-26 giugno. Elezioni comunali a Trieste: successo della “Lista per Trieste”.
1980: 22 febbraio. Le Foibe di Basovizza e di Monrupino vengono dichiarate
“Monumenti di interesse Nazionale”.
4 maggio: viene data la notizia della morte di Josip BROZ detto Tito.
Il Presidente della Repubblica Sandro PERTINI scrive in un messaggio:
“…l’umanità perde un combattente che si è battuto per i principi di libertà e
giustizia. Perdo un amico, compagno di lotta e di fede (ag. giorn. –Italia Notizie). (!)
Inizia il processo di dissoluzione della YU.
1983: 18 marzo. Muore a Ginevra UMBERTO II, Conte di Savoia, ultimo Re
d’Italia. Era nato a Racconigi il 15 settembre 1904.
Nella Basilica Romana di S. Lorenzo in Lucina, sotto un suo busto, sta scritto:
“Preferì alla guerra civile l’esilio…con la speranza che l’esilio cessi con la
traslazione della venerata salma nel Pantheon”. Speranza tuttora viva.
1984: 21 settembre: Il Presidente PERTINI si reca a Pljevlja (Jugoslavia) per
partecipare alla cerimonia per l’inaugurazione di un monumento ai partigiani della D.
“Garibaldi” ma non visita gli Alpini della D. “Pusteria” colà sepolti. (!)
Ottobre. Il Presidente del Consiglio Bettino CRAXI, celebrando in Trieste il
30° anniversario del ritorno all’Italia, definisce il confine con la YU “ingiusto,
angusto e perfino grottesco”.
1985: 23 giugno. Cerimonia solenne alla Foiba di Basovizza risistemata…in qualche
modo… dal Comune di Trieste pressato dal “Comitato per i Martiri delle Foibe”
costituito l’anno precedente.
Padri di tale Comitato: il Ten. Col. T.O. (Titolo Onorifico) Eugenio MATTARELLI,
il Ten. CC Angelo TRUZZI e il giornalista Marcello LORENZINI, più il Gen. G.d.F.
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Emilio GIOSIO e il dott. Renato SEGATTI per la Federazione Grigioverde; il dott.
Ermanno SONZIO per la Federazione Combattenti e Reduci; il Prof. Enrico
TAGLIAFERRO e il Ten. Col. T.O. Medaglia d’Argento al Valore Militare Tullio
DELISE per la Lega Nazionale; il Gen. Domenico RAGUSO per l’UNUCI.
1989: 9 novembre. Viene abbattuto il Muro di Berlino, “Muro della Vergogna”,
eretto dalla Germania dell’Est fra le due Germanie.
1990: 23 dicembre. La Slovenia, con un plebiscito, si stacca dalla Jugoslavia.
1991: 31 marzo. Inizia la fase cruenta della dissoluzione della Federativa Jugoslava.
19 maggio: La Croazia, con un plebiscito, si stacca dalla Jugoslavia.
25 giugno: Gli Stati Sloveno e Croato si dichiarano Stati sovrani ed
indipendenti.
L’Istria viene divisa da un ulteriore confine di Stato fra Slovenia e Croazia.
3 novembre: Il Presidente della R.I. Francesco COSSIGA visita la foiba di
Basovizza. Non pronuncia discorsi.
25 dicembre: Cessa di esistere l’Unione delle Repubbliche Socialiste
Sovietiche (URSS).
1992: 15 gennaio. L’Italia riconosce le nuove Repubbliche di Slovenia e Croazia.
11 settembre: Il Presidente della Repubblica, Oscar Luigi SCALFARO,
decreta che la Foiba di Basovizza è “Monumento Nazionale”. L’anno seguente viene
dato analogo riconoscimento alla Foiba di Monrupino (Foiba n. 149).
1996: 21 agosto. Leo VALIANI, noto antifascista, scrive:
“Non c’è differenza fra gli stermini nazisti e quelli comunisti. I comunisti italiani
hanno taciuto perché i nazionalisti jugoslavi, responsabili dei crimini commessi nelle
Foibe, erano comunisti…Per estirpare l’italianità delle città della VG ammazzarono
fascisti e antifascisti”.
1997: 17 maggio. Il Presidente della R.I. Oscar Luigi SCALFARO visita la foiba di
Basovizza. Non pronuncia alcun discorso.
25 settembre: Indro MONTANELLI scrive (Corriere della Sera):
“Del milione e mezzo di morti che ebbe la Resistenza jugoslava solo un terzo cadde
nella lotta contro i Tedeschi. Il resto fu fratricidio”.
2000: 24 febbraio. Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio CIAMPI visita la
foiba di Basovizza. Non profferisce alcun discorso.
2004: 10 febbraio. Istituzione del “Giorno del Ricordo” (Legge n. 92 del 30 marzo
2004, pubblicata sulla G.U. n. 86 del 13 aprile 2004) in memoria della vittime delle
Foibe, dell’Esodo Giuliano–Dalmata, delle vicende del Confine Orientale. Essa
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prevede la concessione di uno speciale riconoscimento (Medaglia e Diploma) ai
discendenti degli infoibati.
2007: 10 febbraio. A Trieste viene inaugurato il “Sacrario di Basovizza” risistemato
dall’architetto Ennio CERVI e dallo scultore Livio SCHIOZZI.
A Roma il Presidente della Repubblica Giorgio NAPOLITANO pronuncia un chiaro
e coraggioso discorso parlando per la prima volta di <disegno annessionistico
slavo>, <furia sanguinaria>, <pulizia etnica>. (!)
20 dicembre: Cade il confine con la Slovenia. Ora i Paesi dell’Area Schengen
(Unione Europea) sono 24: Estonia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia,
Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca, Malta (non completamente), Belgio, Francia,
Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Danimarca, Finlandia, Grecia, Islanda,
Italia, Norvegia, Portogallo, Spagna e Svezia.
2008: 10 febbraio. Una delegazione di Esuli, guidata da Massimiliano LACOTA,
Presidente dell’Unione degli Istriani, diretta alla Foiba di Roditti e alla ex sede
dell’OZNA a Capodistria per deporre un fiore in memoria del sacrificio di Italiani
colà trucidati, è fermata e multata dalla Polizia Slovena per “manifestazione non
autorizzata !”. La Corte Europea condannerà la Slovenia imponendole di annullare il
provvedimento amministrativo.
2009: 28 febbraio. Una Delegazione di Esuli comprendente anche un’autorevole
rappresentanza della Federazione Grigioverde, partita da Trieste e diretta alla vicina
foiba di Golobivnica, nei pressi di Corgnale, per deporre un omaggio floreale, è stata
affrontata da un nucleo di turbolenti manifestanti che portavano simboli e bandiere
della disciolta Repubblica Jugoslava. Coperta di insulti, minacciata con lo stesso
linguaggio usato dai partigiani del famigerato IX Corpus Sloveno, è stata costretta a
desistere dal pietoso intendimento. La Polizia slovena, pur presente, non è
intervenuta. Si noti che la Delegazione Italiana era in possesso di tutte le
autorizzazioni richieste dalle Autorità di quello Stato!
10 maggio. Il Presidente della Repubblica concede alla Bandiera di Guerra del
Corpo della Guardia di Finanza la Medaglia d’Oro al Merito Civile per la difesa delle
Terre dell’Istria di Fiume e della Dalmazia dopo l’8 settembre 1943 dalle milizie
titine.
23 maggio. Una delegazione dell’Unione degli Istriani ha potuto portare e
termine il pellegrinaggio a Golobivnica sotto la protezione della polizia croata.
Pochi i contestatori…tutti Italiani (?) …di casa nostra !
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