18/12/2013
L’APPARATO CARDIOVASCOLARE:
I VASI E LA CIRCOLAZIONE
Martini – Timmons
Anatomia Umana
Capitolo 22
COLORE ROSSO: SANGUE OSSIGENATO
COLORE BLU: SANGUE NON OSSIGENATO
APPARATO CARDIOVASCOLARE:
SISTEMA CHIUSO CHE VEICOLA IL
SANGUE IN TUTTI I DISTRETTI
CORPOREI
9% del
volume
ematico
totale
84 % del
volume
ematico
totale
CIRCOLO POLMONARE O PICCOLO
CIRCOLO (dimensioni più ridotte):
inizia dalla VALVOLA SEMILUNARE
POLMONARE e termina con
l’ingresso delle vene polmonari (4)
nell’atrio sinistro
CIRCOLO SISTEMICO O GRANDE
CIRCOLO: inizia a livello della
VALVOLA SEMILUNARE AORTICA e
termina con le vene cave nell’atrio
destro
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LE DUE ARTERIE POLMONARI, CHE ORIGINANO DAL TRONCO POLMONARE,
TRASPORTANO IL SANGUE AI DUE POLMONI, ORGANI DEPUTATI AGLI SCAMBI GASSOSI
TRONCO POLMONARE E AORTA: ∅ LUMINALE ≅ 2,5 cm;
SUCCESSIVAMENTE SI RAMIFICANO FORMANDO VASI DI DIAMETRO
PROGRESSIVAMENTE INFERIORE DIRETTI IN PERIFERIA
IL SANGUE CHE LASCIA I CAPILLARI ENTRA IN UNA RETE DI PICCOLE VENE CHE
GRADUALMENTE CONVERGONO PER FORMARE VENE DI MAGGIOR CALIBRO
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ORGANIZZAZIONE ISTOLOGICA DEI VASI SANGUGNI
CARATTERISTICHE FUNZIONALI DEI VASI:
RESISTENZA: PER SOPPORTARE LE VARIAZIONI DI PRESSIONE.
LA PRESSIONE SOPPORTATA DAI VASI VARIA COL VARIARE DELLA DISTANZA DAL CUORE,
pertanto LA STRUTTURA RISENTE DI QUESTO FATTO.
LA FUNZIONE DI ARTERIE E VENE E’ DIVERSA: SPECIFICI ADATTAMENTI STRUTTURALI
FLESSIBILITA’: PER MUOVERSI CON I TESSUTI E GLI ORGANI CHE ATTRAVERSANO
ROBUSTEZZA: PER RIMANERE APERTI E FUNZIONANTI IN TUTTE LE CONDIZIONI
OPERATIVE FISIOLOGICHE
ORGANIZZAZIONE ISTOLOGICA DEI VASI SANGUGNI
TONACA INTIMA (O TONACA INTERNA): STRATO PIU’ INTERNO; LAMINA ENDOTELIALE +
SOTTOSTANTE STRATERELLO DI TESSUTO CONNETTIVO (quantità variabile di fibre
elastiche).
MEMBRANA ELASTICA INTERNA: NELLE ARTERIE BANDA SOTTILE DI FIBRE ELASTICHE NEL
VERSANTE ESTERNO DELLA TONACA INTIMA
TONACA MEDIA: STRATO INTERMEDIO; STRATI CONCENTRICI DI TESSUTO MUSCOLARE
LISCIO, IMMERSI IN UNA DELICATA RETE DI TESSUTO CONNETTIVO LASSO.
RAPPRESENTA LO STRATO PIU’ SPESSO NELLA PARETE DELLE PICCOLE ARTERIE.
LE FIBRE COLLAGENE COLLEGANO LA TONACA MEDIA CON QUELLA INTIMA E CON
QUELLA PIU’ ESTERNA.
STIMOLAZIONE SIMPATICA O STIMOLI LOCALI: VASOCOSTRIZIONE
RILASSAMENTO: VASODILATAZIONE
MEMBRANA ELASTICA ESTERNA: NELLE ARTERIE; BANDA SOTTILE DI FIBRE ELASTICHE
TRA LA TONACA MEDIA E LA TONACA AVVENTIZIA
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ORGANIZZAZIONE ISTOLOGICA DEI VASI SANGUGNI
TONACA AVVENTIZIA (O TONACA ESTERNA): STRATO PIU’ ESTERNO; GUAINA DI
TESSUTO CONNETTIVO.
LE FIBRE SI DISPERDONO NEI TESSUTI ADIACENTI FORNENDO STABILITA’ E ANCORAGGIO
AI VASI SANGUGNI
ARTERIE: FIBRE COLLAGENE + FASCI DISPERSI DI FIBRE ELASTICHE
VENE: PIU’ SPESSA DELLA TONACA MEDIA;FIBRE ELASTICHE DISPOSTE A RETE + FASCI DI
FIBROCELLULE MUSCOLARI LISCE
ORGANIZZAZIONE ISTOLOGICA DEI VASI SANGUGNI
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LA DISPOSIZIONE A STRATI DELLA PARETE CONFERISCE AD ARTERIE E VENE UNA
CONSIDEREVOLE RESISTENZA
VASA VASORUM (“VASI DEI VASI”): a volte le pareti di alcune arterie e vene
sono troppo spesse per permettere scambi tra il sangue e i tessuti della parete stessa,
pertanto le pareti dei vasi di più grosso calibro contengono piccole arterie e vene
che apportano sangue alle fibrocellule muscolari lisce e ai fibroblasti della tonaca
media e della tonaca esterna
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ARTERIE E VENE CHE VASCOLARIZZANO UNA STESSA REGIONE VIAGGIANO TIPICAMENTE
FIANCO A FIANCO ACCOLTE IN UNA SOTTILE BANDA DI TESSUTO CONNETTIVO;
COME DISTINGUERLE????
LE ARTERIE
CARATTERISTICHE:
ELASTICHE:PERMETTONO MODIFICAZIONI PASSIVE DEL DIAMETRO DEL VASO IN SEGUITO A
VARIAZIONI DELLA PRESSIONE DEL SANGUE (ASSORBIMENTO DELL’ONDA PRESSORIA CHE
ACCOMPAGNA LA CONTRAZIONE DEI VENTRICOLI)
CONTRATTILI:CAPACITA’ DI MODIFICARE ATTIVAMENTE IL PROPRIO DIAMETRO
(INNERVAZIONE SIMPATICA DEL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO).
MODULAZIONE DEL FLUSSO EMATICO CAPILLARE
EFFETTO SULLA PRESSIONE DEL SANGUE PERIFERICO
IMPORTANTE NELLA FASE VASCOLARE DELL’EMOSTASI
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LE ARTERIE
NEL SUO PERCORSO DAL CUORE VERSO I CAPILLARI PERIFERICI, IL SANGUE SCORRE
ATTRAVERSO UNA SERIE DI ARTERIE DI DIAMETRO SEMPRE MINORE:
ARTERIE ELASTICHE (O ARTERIE DI CONDUZIONE):
GRANDI VASI (∅ 2,5 cm);
PARETI ESTREMAMENTE DEFORMABILI (FIBRE ELASTICHE)
TOLLERANO VARIAZIONI DI PRESSIONE DEL SANGUE DURANTE IL CICLO CARDIACO
IN SISTOLE: LA PRESSIONE SALE RAPIDAMENTE E LE ARTERIE ELASTICHE SI DILATANO
(SMORZAMENTO DELL’IMPROVVISO RIALZO DELLA PRESSIONE)
IN DIASTOLE VENTRICOLARE: LA PRESSIONE NELLE ARTERIE CROLLA E LE FIBRE ELASTICHE
TORNANO ALLA DIMENSIONE ORIGINARIA (RALLENTAMENTO DELLA CADUTA PRESSORIA
DURANTE LA DIASTOLE)
RITORNO ELASTICO DELL’AORTA: SPINGE IL SANGUE IN AVANTI NEL CIRCOLO SISTEMICO E
INDIETRO NEL SENO AORTICO E DA QUI NELLE ARTERIE CORONARIE ASSICURANDO UN
FLUSSO CONTINUO DI SANGUE
L’ELASTICITA’ DEI VASI ARTERIOSI
SMORZA LE OSCILLAZIONI PRESSORIE
CHE ACCOMPAGNANO IL CICLO CARDIACO,
E QUANDO IL SANGUE RAGGIUNGE LE ARTERIOLE,
LE OSCILLAZIONI PRESSORIE SONO SCOMPARSE
E IL FLUSSO EMATICO E’ CONTINUO
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VENA CAVA SUPERIORE E INFERIORE
Tonaca media con alta percentuale di
fibre elastiche e relativamente poche
fibre muscolari lisce: tollerano i
cambiamenti pressori e rallentano la
riduzione della pressione
O ARTERIE DI CONDUZIONE ∅ > 2,5 cm
TRONCO POLMONARE
AORTA
ARTERIE POLMONARI
CAROTIDE COMUNE
SUCCLAVIA
ILIACHE COMUNI
Parete relativamente sottile rispetto al
diametro del vaso, ma resistente
Pareti più sottili e meno elastiche rispetto a
quelle delle arterie corrispondenti, perché qui
la pressione del sangue è più bassa
O ARTERIE DI MEDIO CALIBRO O ARTERIE DI
DISTRIBUZIONE
∅ 0,5 cm
ARTERIA CAROTIDE ESTERNA NEL COLLO
ARTERIE BRACHIALI NELLE BRACCIA
ARTERIE FEMORALI NELLE COSCIE
ARTERIE MESENTERICHE NELL’ADDOME
Quota di fibre muscolari lisce
maggiore rispetto alle arterie elastiche
∅ 30 µm
RACCOLGONO IL SANGUE DAI CAPILLARI
LE ARTERIOLE CONTROLLANO IL FLUSSO
SANGUIGNO TRA LE ARTERIE E I CAPILLARI
∅ 20 µm
I CAPILLARI SONO I SOLI VASI LA CUI PARETE
PERMETTE GLI SCAMBI TRA IL SANGUE E I FLUIDI
INTERSTIZIALI CIRCOSTANTI ∅ 8 µm ≅ ∅ ERITROCITA
ipotalamo, ipofisi, epifisi, surreni, tiroide, rene
ARTERIE MUSCOLARI (O ARTERIE DI MEDIO CALIBRO O ARTERIE DI DISTRIBUZIONE:
∅ 0,5 cm
DISTRIBUISCONO IL SANGUE AGLI ORGANI INTERNI E AI MUSCOLI SCHELETRICI
COSTITUISCONO LA MAGGIOR PARTE DEL SISTEMA ARTERIOSO
SPESSA TONACA MEDIA CONTENENTE UNA QUOTA DI FIBRE MUSCOLARI LISCE
MAGGIORE RISPETTO ALLE ARTERIE ELASTICHE
PUNTI DI COMPRESSIONE: NELLE MANOVRE DI PRIMO SOCCORSO VENGONO
COMPRESSE ADDOSSO ALL’OSSO SOTTOSTANTE PER RIDURRE IL FLUSSO EMATICO E
CONTROLLARE UN’EMORRAGIA GRAVE
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LE ARTERIOLE ( O VASI DI RESISTENZA): controllano il flusso sanguigno tra arterie e
capillari
∅30 µm
TONACA AVVENTIZIA SCARSAMENTE DEFINITA
TONACA MEDIA: 1 O 2 STRATI DI CELLULE MUSCOLARI LISCE CHE POSSONO NON
FORMARE UNO STRATO COMPLETO (NELLE ARTERIOLE PIU’ PICCOLE)
STIMOLI SIMPATICI, STIMOLI ORMONALI E CONDIZIONI LOCALI: VASOCOSTRIZIONE
(anche nelle arterie muscolari di calibro più piccolo!!!)
(Es: VASODILATAZIONE quando i livelli di ossigeno sono bassi!)
LE VARIAZIONI DEL DIAMETRO ARTERIOLARE
MODIFICANO LA FORZA NECESSARIA
PER FAR CIRCOLARE IL SANGUE NEL SISTEMA:
E’ NECESSARIA UNA PRESSIONE MAGGIORE
PER FAR PASSARE IL SANGUE IN UN VASO COSTRETTO
CHE IN UNO DILATATO!!!!
ANEURISMA:
ESTROFLESSIONE DI UNA PARTE INDEBOLITA DELLA PARETE ARTERIOSA
L’EVENTUALE ROTTURA PUO’ PORTARE AD UN’IMPONENTE EMORRAGIA
ENCEFALO: ICTUS
AORTA
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I CAPILLARI
SONO I VASI SANGUGNI PIU’ PICCOLI E PIU’ DELICATI: UNICI VASI LA CUI PARETE
PERMETTE GLI SCAMBI (acqua; piccoli soluti; materiale liposolubile; NO globuli rossi; NO
proteine plasmatiche) TRA IL SANGUE E I FLUIDI INTERSTIZIALI CIRCONSTANTI
CAPILLARI CONTINUI:
ENDOTELIO = RIVESTIMENTO COMPLETO; FASCIAE OCCLUDENTES E DESMOSOMI
SOTTILE LAMINA BASALE
PICCOLO CALIBRO: UN’UNICA CELLULA ENDOTELIALE DELIMITA IL LUME
PRESENTI NELLA MAGGIOR PARTE DEI DISTRETTI CORPOREI (no epiteli e no cartilagine!!!)
IL SANGUE SCORRE LENTAMENTE: TEMPO SUFFICIENTE PER IL TRASPORTO ATTIVO O PER LA
DIFFUSIONE ATTRAVERSO LA PARETE ANDOTELIALE
SCAMBIO BIDIREZIONALE DI SOSTANZE TRA SANGUE E FLUIDO INTERSTIZIALE
BARRIERA EMATO-TIMICA E BARRIERA EMATO-ENCAFALICA: CAPILLARI SPECIALIZZATI CON CELLULE
ENDOTELIALI COLLEGATE DA GIUNZIONI OCCLUDENTI CONTINUE
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CAPILLARI FENESTRATI:
RIVESTIMENTO ENDOTELIALE PERFORATO PER LA PRESENZA DI PORI O FENESTRATURE
(aspetto a “formaggio svizzero”)
SCAMBIO RAPIDO DI ACQUA E SOLUTI GRANDI (piccoli peptidi)
IPOTALAMO, IPOFISI, EPIFISI, TIROIDE, SITI DI FILTRAZIONE DEI RENI, AREE ASSORBENTI
DELL’INTESTINO TENUE
SINUSOIDI (O CAPILLARI SINUSOIDALI):
CAPILLARI DI FORMA APPIATTITA ED IRREGOLARE: AMPIO SCAMBIO DI FLUIDI E GRANDI
SOLUTI (anche proteine plasmatiche)
INTERRUZIONI FRA UNA CELLULA ENDOTELIALE E L’ALTRA
LAMINA BASALE MOLTO SOTTILE O ASSENTE
IL SANGUE SCORRE MOLTO LENTAMENTE: molto tempo per gli scambi
FEGATO, MIDOLLO OSSEO, SURRENI, MILZA, IPOFISI
FEGATO E MILZA: CELLULE FAGOCITICHE POSTE TRA I SINUSOIDI PER INGLOBARE
EROTROCITI DANNEGGIATI, AGENTI PATOGENI E DETRITI CELLULARI
TUTTI GLI SCAMBI CHIMICI E GASSOSI TRA IL SANGUE E I FLUIDI INTERSTIZIALI
AVVENGONO TRAMITE LE PARETI DEI CAPILLARI
LA DIFFUSIONE AVVIENE MOLTO RAPIDAMENTE PERCHE’ LA DISTANZA IMPLICATA E’
MINIMA
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I 4 MECCANISMI DI BASE
RESPONSABILI DELLO SCAMBIO
DI MATERIALE ATTRAVERSO LE PARETI CAPILLARI E DEI SINUSOIDI
1) DIFFUSIONE ATTRAVERSO LE CELLULE ENDOTELIALI (materiali liposolubili, gas e acqua
mediante OSMOSI)
2) DIFFUSIONE ATTRAVERSO APERTURE PRESENTI TRA LE CELLULE ENDOTELIALI ADIACENTI
(acqua e soluti di piccole dimensioni; soluti più grandi nel caso di sinusoidi)
3) DIFFUSIONE ATTRAVERSO I PORI DEI CAPILLARI FENESTRATI (acqua e soluti)
4) TRASPORTO VESCICOLARE MEDIANTE CELLULE ENDOTELIALI (endocitosi sul versante
luminale ed esocitosi sul versante basale) (acqua e soluti specifici legati e non legati)
I LETTI CAPILLARI
I CAPILLARI NON FUNZIONANO COME ENTITA’ ISOLATE, MA COME PARTE DI UNA RETE
INTERCONNESSA DETTO PLESSO CAPILLARE O LETTO CAPILLARE
UNA SINGOLA ARTERIOLA DA’ ORIGINE A DOZZINE DI CAPILLARI CHE SI RIVERSANO IN
NUMEROSE VENULE
SFINTERE PRECAPILLARE: L’ACCESSO A CISCUN CAPILLARE E’ CONTROLLATO DA UN ANELLO
DI CELLULE MUSCOLARI LISCE (AUTOREGOLAZIONE CAPILLARE):
CONTRAZIONE( all’abbassarsi dei livelli di ANIDRIDE CARBONICA o sotto
stimolazione simpatica): RIDUZIONE DEL FLUSSO DEL SANGUE;
RILASSAMENTO (all’aumentare dei livelli di ANIDRIDE CARBONICA): IL
SANGUE PUO’ ENTRARE NEL CAPILLARE PIU’ VELOCEMENTE
IL FLUSSO IN UN DATO CAPILLARE
AVVIENE AD INTERMITTENZA
INVECE CHE CONTINUAMENTE
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IN CONDIZIONI DI RIPOSO
IL SANGUE FLUISCE IN CIRCA IL 25%
DEI VASI DI UN QUALUNQUE LETTO CAPILLARE
L’APPARATO CARDIOVASCOLARE
NON CONTINE SANGUE A SUFFICIENZA
PER MANTENERE UN FLUSSO EMATICO ADEGUATO
IN TUTTI I LETTI CAPILLARI DELL’ORGANISMO.
PERTANTO,
QUANDO TANTI TESSUTI INIZIANO A LAVORARE INSIEME,
IL FLUSSO DI SANGUE DEVE ESSERE REGOLATO
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LE VENE
RACCOLGONO IL SANGUE DA TUTTI GLI ORGANI E TESSUTI E LO RIPORTANO AL CUORE
LA PARETE DELLE VENE E’ PIU’ SOTTILE E MENO ELASTICA DI QUELLA DELLE
CORRISPONDENTI ARTERIE (la pressione del sangue è molto più bassa!!!) MA DIAMETRO
MAGGIORE DELLE ARTERIE CORRISPONDENTI
DIAMETRO CRESCENTE:
--VENULE
--VENE DI MEDIO CALIBRO
--GRANDI VENE (O VENE DI GRANDE CALIBRO)
ORGANIZZAZIONE ISTOLOGICA DEI VASI SANGUGNI
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LE VENULE
SONO I PIU’ PICCOLI VASI VENOSI (∅ INTERNO 20 µm)
RACCOLGONO IL SANGUE DAL LETTO CAPILLARE
MANCA LA TONACA MEDIA
ASSOMIGLIANO A CAPILLARI DILATATI
LE VENE DI MEDIO CALIBRO
∅ INTERNO: 2-9 mm
TONACA MEDIA SOTTILE: NUMERO LIMITATO DI CELLULE MUSCOLARI LISCE
TONACA AVVENTIZIA: E’ LO STRATO PIU’ SPESSO; FASCI LONGITUDINALI DI FIBRE
COLLAGENE E FIBRE ELASTICHE
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GRANDI VENE (O VENE DI GRANDE CALIBRO)
VENA CAVA SUPERIORE E VENA CAVA INFERIORE E LORO TRIBUTARIE SITUATE
ALL’INTERNO DELLA CAVITA’ TORACICA E ADDOMINOPELVICA
TONACA MEDIA : ESILE
TONACA AVVENTIZIA: SPESSA; FIBRE COLLAGENE E FIBRE ELASTICHE
LE VALVOLE VENOSE
NELLE VENULE E NELLE VENE DI MEDIO CALIBRO LA PRESSIONE EMATICA E’ TROPPO
BASSA PER OPPORSI ALLA FORZA DI GRAVITA’
Pertanto NEGLI ARTI LE VENE DI TALE CALIBRO CONTENGONO VALVOLE
UNIDIREZIONALI(leggero rigonfiamento della parete esterna della vena)
VALVOLE VENOSE: PIEGHE DELLA TONACA INTIMA che sporgono dalla parete del vaso e
puntano nella direzione del flusso sanguigno;
IMPEDISCONO IL REFLUSSO DEL SANGUE (come le valvole semilunari cardiache);
COMPARTIMENTALIZZANO IL SANGUE ALL’INTERNO DELLE VENE SUDDIVIDENDO IL PESO
DELLA MASSA EMATICA NEI VARI COMPARTIMENTI
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POMPA MUSCOLARE
SCHELETRICA: ogni movimento
dei muscoli scheletrici
circostanti preme il sangue
verso il cuore
POMPA RESPIRATORIA O
POMPA TORACO
ADDOMINALE:
le vene di grosso calibro, come
la vena cava, NON hanno
valvole, ma sono i cambiamenti
della pressione all’INTERNO
DELLA CAVITA’ TORACICA ad
assicurare il movimento del
sangue verso il cuore
CORRELAZIONI CLINICHE
VENE VARICOSE SUPERFICIALI DI GAMBE E COSCE: INDEBOLIMENTO DELLA PARETE
VENOSA CHE COMPROMETTE IL BUON FUNZIONAMENTO DELLE VALVOLE;
IL SANGUE SI RACCOGLIE NELLE VENE E I VASI DIVENTANO ECTASICI (DISTESI,
RIGONFI)
EMORROIDI
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DISTRIBUZIONE DEL SANGUE
IL VOLUME TOTALE DI SANGUE
NON E’ UNIFORMEMENTE DISTRIBUITO
FRA ARTERIE, VENE E CAPILLARI
30-35%: CUORE + ARTERIE + CAPILLARI
65-70%: VENE; 1/3 di questo E’ CONTENUTO IN FEGATO, MIDOLLO OSSEO E CUTE
VENE: PIU’ DISTENSIBILI DELLE ARTERIE; PARETE PIU’ SOTTILE DELLE ARTERIE; MINOR
CONTENUTO DI MUSCOLATURA LISCIA
AD UN UGUAL INCREMENTO DELLA PRESSIONE EMATICA,
LA VENA RISPONDE CON UNA DILATAZIONE
OTTO VOLTE MAGGIORE DELL’ARTERIA
(VASI DI CAPACITANZA)
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36%
DISTRIBUZIONE DEL SANGUE
SE IL VOLUME EMATICO AUMENTA,
LA PARETE ELASTICA DELLE VENE
SI DILATA E ACCOGLIE PIU’ SANGUE;
SE IL VOLUME CALA,
LA PARETE RITORNA ALLE DIMENSIONI PRECEDENTI
IN VIRTU’ DI QUESTA PROPRIETA’ DELLE VENE,
GRANDI VARIAZIONI DEL VOLUME DI SANGUE
HANNO SCARSO EFFETTO SULLA PRESSIONE NELLE ARTERIE
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EMORAGGIA GRAVE
CENTRO VASOMOTORE DEL MIDOLLO ALLUNGATO (BULBO)
VENOCOSTRIZIONE:
STIMOLAZIONE SIMPATICA DELLE CELLULE MUSCOLARI LISCE DELLA PARETE DELLE VENE
DI MEDIO CALIBRO: RIDUCE IL VOLUME DEL DISTRETTO VENOSO E AUMENTA QUELLO
DELLE ARTERIE E DEI CAPILLARI (al fine di mantenere livelli ematici vicini alla norma a
livello del distretto arterioso)
VENOCOSRTIZIONE NEL FEGATO, CUTE E POLMONI: RIDISTRIBUZIONE DI UNA
SIGNIFICATIVA FRAZIONE DEL VOLUME EMATICO TOTALE (RISERVA VENOSA: 20% del
volume totale del sangue) (il flusso agli organi più delicati, come l’encefalo, viene
mantenuto!!)
LA PRESSIONE ARTERIOSA
LA PRESSIONE ARTERIOSA NON E’ COSTANTE:
PRESSIONE SISTOLICA: SALE DURANTE LA SISTOLE
PRESSIONE DIASTOLICA: CALA DURANTE LA DISATOLE
VALORI NORMALI: 120/80
LA PRESSIONE ARTERIOSA MEDIA
E
LA PRESSIONE DI PULSAZIONE
DIMINUISCONO MANO A MANO CHE
CI SI ALLONTANA DAL CUORE
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