Premesse a un corso di Filosofia del linguaggio

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Premesse a un corso di Filosofia
del linguaggio
Prof. Stefano Gensini (2013-2014)
Le discipline filosofiche tradizionali
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Filosofia teoretica
Logica e Filosofia della scienza
Filosofia morale
Estetica (o Filosofia dell’arte)
Filosofia del linguaggio
Storia della filosofia (antica, medievale,
moderna)
• Filosofia Politica, ecc.
In questa cornice disciplinare…
• Il linguaggio è inteso come sinonimo di
«parola», «linguaggio verbale» e il suo
parente più prossimo è la parola artistica,
principalmente la poesia.
• Quest’accezione di linguaggio ha numerosi
antenati ma risale soprattutto a Benedetto
Croce, padre riconosciuto dell’idealismo e del
pensiero liberale italiano.
Croce «papa laico» della cultura
italiana fino agli anni ‘50
n. Pescasseroli 1866m. Napoli 1952,
direttore de «La
Critica» 1903-1944
• La teoria del linguaggio
cui si è fatto riferimento
trova il suo sfondo
tipico nell’opera forse
più famosa di B.C.
• L'Estetica come scienza
dell'espressione e
linguistica
generale (1902)
Motivi per respingere questa
impostazione
• Filosofia e linguistica
hanno contestato
l’unicità e l’isolamento
della nozione di
linguaggio: la parola è
solo una delle forme di
manifestazioni segniche
dell’esperienza
• Archeologia e
antropologia (ma anche
gli studi biologici)
hanno mostrato la non
unicità della parola in
chiave evolutiva:
funzione del gesto, della
musica, della danza…
Una visione «semiotica» del linguaggio
risale a…
Un logico e filosofo nordamericano,
Charles S. Peirce (1839-1914)
Un linguista svizzero,
Ferdinand de Saussure (18571913)
Questa nuova impostazione giunge in
Italia solo negli anni 1960-70
Ferruccio Rossi Landi
(1921-1985)
Umberto Eco (1932-)
Tullio De
Mauro
(1932-)
• Grazie al lavoro di
questi studiosi gli studi
filosofico-ling. si
internazionalizzano, e la
fdling. si articola in una
gamma di discipline
diverse: semiotica
(generale e del testo),
teoria dei linguaggi,
logica dei linguaggi
naturali ecc.
Riferimenti di una «nuova» filosofia
del linguaggio
• Suo inquadramento in
una più ampia
prospettiva semiotica,
che ha per oggetto non
solo la parola, ma in
teoria ogni possibile
sistema di segni (dal
greco téchne
semeiotiké)
• Suo svincolamento del
rapporto esclusivo con
la letteratura e
l’estetica, per un
incontro con le scienze
neuro-cognitive (basi
biologiche della
semiosi) , con
l’etnoantropologia, con
le teorie dell’evoluzione
La parola nel mondo dei sistemi
semiotici
• Sistemi naturali e storiconaturali
• 1. linguaggi animali
diversi dall’uomo
• 2. gestualità, cinesica e
prossemica
• 3. musica, danza
• 4. lingue e dialetti
• 5. Semiotizzazione dei
comportamenti (stili di
vestirsi, mangiare,
camminare…)
• Sistemi artificiali
1. Sistemi di scrittura,
cifrazioni, disegno,
pittura
2. Segnaletiche
3. Segni chimici, algebrici
ecc.
4. Comunicazione radio,
videotrasmessa, digitale
ecc.
5. Design, architettura,
moda….
Doppio percorso di un’analisi filosofica
del linguaggio
• Dal particolare al
generale: le
caratteristiche teoriche
dei sistemi di segni (ad
es. arbitrarietà,
iconicità,
convenzionalità,
articolatezza, creatività,
metacomunicatività)
• Dal generale al
particolare: che cosa
rende specifico il
linguaggio verbale
umano:
• Dal punto di vista dei
tratti semiotici
• Dal punto di vista
cognitivo e adattivo
Ma perché «filosofica»?
• Perché si interroga sulla
«natura» dei fenomeni,
cerca di spiegare la loro
necessità:
• - all’interno del mondo
umano;
• - per differenza rispetto
al resto del mondo
animale
• La linguistica generale è
parente della filosofia
del linguaggio ma non
coincide con essa: LG ha
compiti teoricodescrittivi, tipologici,
classificatorii e solo
secondariamente
compiti di «risalimento»
ai princìpi.
Una domanda filosofica sul linguaggio?
• Sì, questa domanda
esiste, ma non è solo
una domanda
sull’essere umano, ma
sul complesso del
mondo naturale,
storico-naturale e
artificiale. Di
conseguenza non è solo
una domanda dei
filosofi.
• E’ una domanda che i
filosofi si devono porre
in stretto rapporto con
le scienze cognitive, con
la storia della cultura,
con l’analisi delle
dinamiche della
comunicazione nelle
diverse società e tempi
storici.
Qualche lettura per chi volesse
saperne di più
• Ch. S. Peirce, Semiotica, To, Einaudi 1980
• F. de Saussure, Corso di linguistica generale
(1916), Bari, Laterza 1967 e risst.
• Ch. Morris, Lineamenti di una teoria dei segni
(1938), Pensa Multimedia 2009.
• U. Eco, Trattato di semiotica generale, Milano,
Bompiani 1975 (e ristt.)
• T. de Mauro, Minisemantica dei linguaggi non
verbali e delle lingue, Bari, Laterza 1982
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