Natura struttura e funzione del materiale genetico La struttura del materiale genetico -fine anni ’40: i cromosomi veicolano i geni - anni ’50 à vari esperimenti provano che il DNA è la molecola-deposito informazione genetica (i biologi Alfred Hershey e Martha Chase dimostrarono che alcuni virus sono in grado di riprogrammare le cellule ospiti per produrre nuovi virus, iniettando il proprio DNA dentro le cellule) -1953: Watson e Crick à modello DNA a doppia elica, coerente con funzione di deposito informazione Testa Coda Fibre della coda DNA Due tipi di acidi nucleici •DNA : deposito informazioni •RNA: a) espressione informazione (es. sintesi proteica) b) alcuni virus: deposito inform. genetica DNA e RNA sono polimeri di nucleotidi •Il DNA è un acido nucleico costituito da lunghe catene di nucleotidi. Scheletro zucchero-fosfato A C Gruppo fosfato Base azotata Zucchero Nucleotide del DNA A C Gruppo fosfato O H3C T T Base azotata (A, G, C, o T) O O P O HC O T T N H C CH H Zucchero (deossiribosio) Nucleotide del DNA Polinucleotide del DNA H Timina (T) O CH G C CH2 H C N C O O– G C •Il DNA ha 4 tipi di basi azotate: adenina (A), timina (T), citosina (C) e guanina (G) H O H3C H C C H H N C N C H O C C N C N H Timina (T) C Citosina (C) Pirimidine N N H H H H O C N C C N C N H O N N C H C N H H C C C N N C H Adenina (A) Guanina (G) Purine H N H H •Anche l’RNA è un acido nucleico ma è composto da uno zucchero leggermente differente (il ribosio) e una base azotata chiamata uracile (U) al posto della timina. Base azotata (A, G, C, o U) O Gruppo fosfato H O O P O H CH2 C N C H Ossigeno C C N O Uracile (U) O– O C H H C H C C H O OH Zucchero (ribosio) Legenda Idrogeno Carbonio Azoto Fosforo Il DNA ha la forma di un’elica a doppio filamento •Nel 1953 James Watson e Francis Crick determinarono la struttura tridimensionale del DNA, basandosi anche sul lavoro di Rosalind Franklin. struttura del DNA: 2 filamenti di polinucleotidi attorcigliati l’uno sull’altro in una doppia elica. come una scala di corda dotata di rigidi pioli. Torsione – I legami idrogeno tra le basi tengono uniti i 2 filamenti. – Ogni base è appaiata con una specifica base complementare: A con T, (2 legami idrogeno) G con C (3 legami idrogeno) G C T A A Coppie di basi appaiate C T C G C G A T O OH P –O O H2C O O O P –O O H2C –O T OH A T O A O P O H2C O C –O A T A O P O H2C O T A A O CH2 O O– O P O O CH2 O O– P O O O CH2 O O– P HO O T OH G CH2 O O– P O O G O A O C G O G T Legame idrogeno C T Modello a nastro Struttura chimica Modello computerizzato Modello molecolare coerente con funzione di deposito informazione genetica L’informazione genetica è rappresentata dalla sequenza di basi che è tradotta in sequenza di amminoacidi nelle proteine (codice genetico) La complementarità specifica tra le basi è alla base dei processi di: •trasmissione (DUPLICAZIONE), •trasferimento (TRASCRIZIONE-TRADUZIONE) •ed evoluzione (RICOMBINAZIONE) dell’informazione genetica Organizzazione dei genomi GENE: segmento di DNA contenente una specifica informazione sottoforma di sequenza nucleotidica (es informazione per la sintesi di polipeptide) Genoma: insieme di geni Procarioti: genoma costituito da una sola molecola di DNA ds circolare Eucarioti: genoma formato da numerose molecole di DNA ds lineari (cromosomi) Dimensione dei genomi •Grande variabilità •Dimensione non sempre corrisponde alla complessità della specie Virus- decine di migliaia di basi Batteri-milioni di basi Mammiferi-miliardi di basi Piante-centinaia di miliardi di basi numero di interazioni geniche à Complessità Nelle cellule il DNA non puo’ essere contenuto in forma estesa! à Strategie di compattamento mediante associazione con proteine e superavvolgimenti Nei batteri il DNA circolare presente nel nucleoide è superavvolto e ripiegato in anse trattenute da segmenti di RNA e proteine Negli eucarioti il DNA si avvolge attorno ad ottameri di proteine istoniche (molto basiche) per dare i nucleosomi La cromatina eucariotica è una struttura complessa formata da DNA e proteine (istoniche e non) Si forma una “struttura a collana di perle” che si impacchetta ulteriormente ripiegandosi in un solenoide Doppia elica di DNA (2 nm di diametro) Istoni Linker TEM «Perle di una collana» Nucleosoma (10 nm di diametro) TEM Fibra elicoidale compatta Superavvolgimento (30 nm di diametro) (300 nm di diametro) Cromosoma in metafase 700 nm Flusso dell’informazione genetica DNAàDNA DNAàRNAàPROTEINE Replicazione del DNA dipende dall’accoppiamento specifico tra le basi azotate • i 2 filamenti del DNA di partenza si separano (l’elica si srotola). • ogni filamento funziona da stampo per formare un filamento complementare. • gli enzimi DNA-polimerasi legano tra loro i nucleotidi per formare un nuovo filamento. G C A A T A C G C G C G A T A T A Molecola originaria del DNA. T T G C A C A T A T A T G C G C G C G C G C T A T A T T A A Entrambi i filamenti originari si comportano da stampo. T A A T A A G T T C G T G G G T G T A C T C C C A C A C A G A Due nuove molecole di DNA identiche. T T C G G C C C G A A T G T T A T A T A La duplicazione inizia presso specifici punti di origine della duplicazione sulla doppia elica àbolle di replicazione. Punto di origine della duplicazione Filamento originario Filamento di nuova sintesi Bolla di duplicazione Due molecole figlie di DNA Replicazione prima di mitosi e meiosi à Stessa informazione genetica per tutte cellule e trasmissione a discendenza – La cellula sintetizza un filamento nuovo in maniera continua (direzione 5’à3’) usando l’enzima DNA-polimerasi. – L’altro filamento è sintetizzato in brevi segmenti consecutivi (sintesi discontinua) uniti poi dall’enzima DNA-ligasi. Molecola di DNA-polimerasi 5¢ 3¢ DNA originario 3¢ 5¢ Filamento sintetizzato senza interruzioni 3¢ 5¢ 5¢ 3¢ DNA-ligasi Direzione complessiva della duplicazione Filamento sintetizzato in segmenti consecutivi Flusso dell’informazione genetica Il flusso dell’informazione genetica: DNAà RNAà proteine • Genotipo= informazione genetica contenuta nel DNA (sequenza nucleotidica di DNA) • Fenotipo= insieme di tratti specifici di un’organismo (risultato di proteine) • Il gene è una sequenza di DNA contenente l’istruzione per la produzione di un polipeptide (fornisce cioè le istruzioni per la sintesi proteica). •anni ’40: esperimenti di Beadle & Tatum Si determina la relazione tra geni ed enzimi grazie a ricerche su alcuni ceppi della muffa del pane definiti «mutanti nutrizionali». ALTERAZIONE DNA àDIFETTO PROTEINA àDIFETTO DI CRESCITA •Un gene à un enzima •Un geneà un polipeptide L’istruzione contenuta nel gene è prima trasferita dal DNA a una molecola di RNA (trascrizione) e poi dall’RNA a una proteina (traduzione). DNA Trascrizione NUCLEO RNA Traduzione CITOPLASMA Proteina Il linguaggio chimico del DNA (e dell’RNA) si basa su sequenza di nucleotidià gene= seq specifica e definita di nucleotidi Il linguaggio delle proteine si basa su seq. di amminoacidi Molecola di DNA Gene 1 Gene 2 •Trascrizione: DNAàRNA: stesso linguaggio •Traduzione: RNAàpolipeptide: dal linguaggio degli acidi nucleici a quello dei polipeptidi Gene 3 Filamento di DNA A A A C C G G C A A A A Trascrizione RNA Traduzione U U U G G C C G U U U U Codone Polipeptide Amminoacido Il codice genetico Il flusso d’informazione si basa su un codice a triplette di basi: CODONI le istruzioni che specificano la sequenza di amminoacidi di un polipeptide sono scritte nel DNA come codoni Seconda base azotata C A Il codice genetico è universale! Quasi tutti gli organismi (dai batteri alle piante agli animali) condividono lo stesso codice genetico. Prima base azotata U UUU UUC Phe UCU UCC UUA UCA Leu Ser UAU UAC G Tyr UGU UGC Cys U C UAA Stop UGA Stop A UUG UCG UAG Stop UGG Trp G CUU C CUC CUA CUG CCU CCC CAU CAC CGU CGC U AUU A AUC AUA Leu Ile Met o AUG inizio G GUU GUC GUA GUG Val Pro His Arg C CCA CCG CAA CAG CGA Gln CGG ACU ACC AAU AAC Asn AGU AGC Ser AAA AAG Lys AGA AGG Arg A G GAU GAC Asp GGU GGC ACA ACC GCU GCC GCA GCG Thr Ala GAA GAG Glu GGA GGG A G U C U Gly C A G Terza base azotata U Caratteristiche del codice genetico Basato su triplette di basi Non sovrapposto Continuo senza virgole Degenerato: con più codoni codificanti per lo stesso aa, ma non ambiguo in q. ad ogni codone corrisponde un solo Il codice genetico mette in relazione una seq nucleotidica con seq amminoacidica Questo codice molecolare consente di decifrare l’informazione genetica del DNA Filamento da trascrivere T A C T T C A A A A T C A T G A A G T T T T A G U A G DNA Trascrizione A U G A A G U U U mRNA Codone di inizio Codone di arresto Traduzione Polipeptide Met Lys Phe La trascrizione: trasferimento dell’informazione genetica dal DNA all’RNA •Avviene nel nucleo degli eucarioti •Un’elica di DNA funziona come stampo •Stesse regole appaiamento •RNA polimerasi Nucleotidi dell’RNA RNA-polimerasi T C C A A T T A A U C C A T A G G T Direzione della trascrizione RNA appena sintetizzato Filamento stampo di DNA Fasi di trascrizione di un gene: 1. 2. 3. Inizio Allungamento terminazione Il tipo di RNA che codifica per sequenze di amminoacidi è detto RNA messaggero (mRNA). La polimerasi avanzando sul DNA inserisce nucleotidi complementari allo stampo (DNA ss) sulla catena nascente di RNA (direzione 5’à3’) La doppia elica DNA si riforma a valle della RNA polimerasi (regione ibrida RNA-DNA limitata a pochi nucleotidi) L’RNA resta associato all’enzima durante tutta la trascrizione L’RNA eucariotico viene modificato prima di lasciare il nucleoà processamento dell’mRNA Esone Introne Esone Introne Esone DNA Trascrizione Aggiunta del cappuccio e della coda Cappuccio CAP e TAIL: alle estremità dei segmenti sono aggiunti un cappuccio e una coda. SPLICING Le regioni di geni non codificanti, introni, vengono rimosse. Gli esoni (regioni codificanti) si saldano per produrre una singola molecola codificante di mRNA. RNA trascritto con cappuccio e coda Gli introni vengono rimossi Coda Gli esoni si legano tra loro mRNA Sequenza codificante Nucleo Citoplasma La traduzione: trasferimento dell’informazione genetica dall’RNA alle proteine – Il messaggio sull’mRNA è tradotto in sequenza amminoacidica – avviene nel citoplasma sui ribosomi (gli organuli che coordinano le operazioni necessarie per passare dalle sequenze nucleotidiche alle catene polipeptidiche). – Richiede tRNA, rRNA, mRNA ed energia I ribosomi e i tRNA interagiscono con l’mRNA per tradurlo in polipeptide L’ RNA transfer (tRNA) è un “interprete molecolare”: permette la traduzione del messaggio genetico dell’mRNA nel messaggio proteico. Sito d’attacco dell’aminoacido Legame idrogeno Il tRNA ha un’ansa, con una speciale tripletta di basi chiamata anticodone (complementare a un particolare codone dell’mRNA). Ad una estremità c’è invece il sito di attacco di uno specifico amminoacido Catena polinucleotidica di RNA Sito d’attacco dell’amminoacido Anticodone Anticodone L’enzima aa-tRNA sintetatsi “carica” l’aa sul suo tRNA corrispondente •Le cellule contengono almeno 20 ≠ Aa-tRNAsintetasi (una per aa) •Quando per un determinato Aa esistono più tRNA, la stessa Aa-tRNA- sintetasi li riconosce tutti •Le Aa-tRNA-sintetasi riconoscono i nucleotidi localizzati in almeno 2 ≠ regioni della molecola di tRNA Molecole di tRNA RIBOSOMI Polipeptide in via di formazione Subunità grande mRNA Subunità piccola Il ribosoma è un organello costituito da 2 subunità, ciascuna formata da proteine e da RNA ribosomiale (rRNA). Durante la traduzione il ribosoma coordina l’interazione tra tRNA e mRNA Sito di legame per l’mRNA Subunità grande Successivo amminoacido da aggiungere al polipeptide Polipeptide in via di formazione tRNA mRNA Subunità piccola Codoni Le subunità ribosomali si pre-assemblano nella regione granulare del nucleolo Le subunità escono dal nucleo si associano solo durante sintesi proteica Inizio del messaggio genetico Fasi della traduzione mRNA con inizio e fine messaggio Fine TRADUZIONE 1) inizio: associazione tra mRNA, 1° aa (tRNA) e le 2 subunità ribosomiali Met Met Subunità ribosomiale più grande tRNA di partenza Sito P UA C A U G Codone d’inizio mRNA Sito A U A C A U G Subunità ribosomiale più piccola 2) Allungamento Amminoacido Polipeptide Completata la fase d’inizio, al primo amminoacido se ne aggiungono altri, uno alla volta Il processo di allungamento Movimento dell’mRNA prevede tre tappe: •riconoscimento del codone; •formazione del legame peptidico; •Traslocazione 3) Terminazione L’allungamento continua fino a quando un codone di STOP (UAA, UAG, UGA) giunge nel sito A del ribosoma, terminando la traduzione. Sito P mRNA Sito A Codoni 1 1 Anticodone Riconoscimento del codone Codone di arresto 2 2 Formazione del legame peptidico Nuovo legame peptidico Traslocazione 3 3 Traslocazione Il passaggio di informazioni genetiche nella cellula segue la direzione DNA®RNA®proteina percorso in diverse tappe 1 2 3 4 5 Elementi fondamentali di un gene: •promotore e regioni regolative, •tratto codificante, •terminatore di trascrizione Negli eucarioti il tratto codificante è “interrotto” da introni!! The sequence of a prokaryotic protein-coding gene is colinear with the translated mRNA; that is, the transcript of the gene is the molecule that is translated into the polypeptide. The sequence of a eukaryotic proteincoding gene is typically not colinear with the translated mRNA; that is, the transcript of the gene is a molecule that must be processed to remove extra sequences (introns) before it is translated into the polypeptide. Negli eucarioti trascrizione e traduzione avvengono in luoghi e momenti diversi (nucleo e citoplasma) Nei procarioti trascrizione e traduzione avvengono in contemporanea e nello stesso luogo! MUTAZIONI La sequenza dei codoni nel DNA «scrive lettera per lettera» la struttura primaria di un polipeptide àLe mutazioni possono cambiare il significato dei geni – mutazione = qualsiasi variazione nella sequenza nucleotidica del DNA rispetto alla sua conformazione originale. – Le mutazioni sono causate da errori nella duplicazione del DNA, da ricombinazione e/o da agenti mutageni. . – Possono interessare regioni estese o singoli nucleotidi Alterazioni/riarrangiamenti cromosomici possono provocare patologie congenite e/o tumori • Delezioni, duplicazioni, inversioni: Delezione Duplicazione Cromosomi omologhi Inversione Traslocazioni: Traslocazione Cromosomi non omologhi Cromosoma 9 Cromosoma 22 Traslocazione «Cromosoma Philadelphia» Gene cancerogeno attivato Alterazioni di singoli o pochi nucleotidi La mutazione di un singolo nucleotide è la base molecolare dell’anemia falciforme DNA di emoglobina normale C T DNA di emoglobina mutante T mRNA C A T mRNA G A A Emoglobina normale Glu G U A Emoglobina dell’anemia falciforme Val Le mutazioni puntiformi possono consistere in: • sostituzione di una base (missense, nonsense) • inserzione o delezione di nucleotidi (scivolamento fase di lettura). Gene normale mRNA Proteina A U G A A G U U U G G C G C A Met Lys Phe Gly Ala Sostituzione di una base azotata A U G A A G U U U A G C G C A Met Lys Delezione di una base azotata Phe Ser Ala U Mancante A U G A A G U U G G C G C A U Met Lys Leu Ala His Mutazioni sul DNA: la cellula possiede sistemi di riparazione per limitare danni e allo stesso tempo garantire una certa variabilità genetica I sistemi di riparazione si basano su vari enzimi: endonucleasi (che tagliano il DNA alterato) e DNA polimerasi (che risintetizzano tratto corretto) e ligasi. •Le mutazioni su cellule germinali saranno trasmesse a progenie •Quelle su cellule somatiche possono dare neoplasie e/o invecchiamento cellulare I virus I virus possono essere considerati come insiemi di geni impacchettati da proteine. Non sono veri esseri viventi in quanto riescono a riprodursi solo infettando cellule viventi, utilizzandone strutture ed energia. I virus infettano vari tipi di organismi “ospite”: •Virus che infettano batteri à BATTERIOFAGI o FAGI •Virus che infettano cellule vegetali o animali Testa Coda FAGI DNA Fibre della coda un fago può avere due tipi di cicli riproduttivi Il fago si attacca alla cellula • In un fago esistono due tipi di cicli riproduttivi: 1 1 DNA del fago La cellula si rompe liberando i fagi Cromosoma batterico Il fago inietta DNA 7 2 Numerose divisioni cellulari 4 Ciclo litico Si assemblano i fagi Ciclo lisogeno Il DNA fagico assume un aspetto circolare 3 5 OPPURE Vengono sintetizzati nuovo DNA fagico e nuove proteine Il batterio lisogeno si riproduce normalmente, duplicando il profago a ogni divisione cellulare Profago 6 Il DNA fagico si inserisce nel cromosoma batterico per ricombinazione Molti virus sono causa di malattie in piante ed animali (raffreddore, influenza, varicella, AIDS, epatite, poliomielite,…) Molti, come il virus dell’influenza o del mosaico del tabacco, hanno come materiale genetico RNA, invece di DNA. Involucro esterno RNA Rivestimento proteico Proteine RNA Estroflessione glicoproteica Ciclo riproduttivo di virus animale ad RNA dotato di rivestimento membranoso VIRUS Glicoproteina Rivestimento proteico RNA virale (genoma) Involucro esterno Ingresso Membrana plasmatica 1 della cellula ospite •L’RNA virale funziona come stampo per la sintesi sia di proteine virali sia di nuove copie di genoma •usano parte della membrana della cellula ospite come rivestimento; •possono rimanere latenti per lunghi periodi (herpesvirus) Viral RNA (genome) 4 mRNA 2 Eliminazione del rivestimento 3 Sintesi di RNA Sintesi di proteine Nuove proteine virali 5 Sintesi di RNA Filamento stampo Nuovo genoma virale 6 Assemblaggio Uscita Uscita 7 Il virus HIV, responsabile dell’AIDS, assembla il DNA utilizzando l’RNA come stampo à è un retrovirus. Involucro esterno Glicoproteina Rivestimento proteico RNA (due filamenti identici) Trascrittasi inversa l’HIV (human immunodeficiency virus) usa il proprio RNA come stampo per produrre DNA (enzima trascrittasi inversa o retrotrascrittasi) da inserire nel DNA cromosomico dell’ospite. HIV attacca globuli bianchi essenziali per il sistema immunitario