Si è svolto in data odierna, l’atteso incontro con Michele Dallapiccola Assessore alle Foreste della Provincia di Trento. I Segretari Regionali della FAI CISL e FLAI CGIL, Fulvio Bastiani e Manuela Faggioni, l’operatore sindacale FAI CISL Andrea Cipolla e una decina di delegati hanno partecipato a questo momento di confronto, durante il quale sono state rappresentate, per l’ennesima volta, le preoccupazioni dei lavoratori del Settore Forestale Trentino di fronte al clima di incertezza che si è venuto a creare, in modo particolare negli ultimi anni, nell’ambito di importanti Servizi Provinciali quali il Servizio Foreste e l’Agenzia Foreste Demaniali. L’assessore Dallapiccola dopo aver ripetuto nella fase iniziale dell’incontro alcuni concetti molto generali già esplicitati in altre occasioni, , si è finalmente “sbottonato” un po’ di più illustrando l’idea di fondo che sta portando avanti. In primo luogo sembra tramontata l’idea di un possibile coinvolgimento degli addetti dell’ ”Ex Progettone”: il confronto con l’Assessore Olivi durato più di un anno pare infatti non aver trovato un terreno comune sul quale elaborare una forma di collaborazione. L’Assessore, da quello che si è capito, si sta invece impegnando sul versante della riorganizzazione dei Servizi Provinciali nell’ottica di arrivare, a partire dal 2017, ad un’unica struttura che si occupi a tutto tondo della cura e della manutenzione del territorio trentino coinvolgendo il Servizio Foreste, l’Agenzia Foreste Demaniali e il Servizio Bacini Montani. Una nuova organizzazione dunque che crei sinergie e che permetta la razionalizzazione della gestione di servizi diversi, attualmente strutturati come veri e propri compartimenti stagni, caratterizzati solo da sporadiche forme di collaborazione. Dallapiccola ha inoltre affermato che il 2016 non porterà alcun stravolgimento nell’attuale gestione ma sarà propedeutico a concepire, almeno nelle sue intenzioni, un nuovo Servizio Provinciale che vedrà coesistere un “polo bianco” che si occuperà dei lavori svolti ora dai Bacini Montani e un “polo verde” dove troveranno posto i lavoratori boschivi del Servizio Foreste e dell’Agenzia Foreste Demaniali. La FAI CISL del TRENTINO pur delusa dal reiterarsi di questa fase interlocutoria, registra come aspetto positivo il fatto che sia stata indicata finalmente una prospettiva più chiara di razionalizzazione ( vista la forma dubitativa utilizzata in più passaggi dall’Assessore, dovrà trovare comunque ancora importanti conferme ) e nell’aver dichiarato non praticabile il progetto di coinvolgimento dei lavoratori dell’Ex Progettone, che vista l’età anagrafica dei lavoratori potenzialmente interessati, avrebbe decretato la fine della “ vocazione forestale” della Provincia Autonoma di Trento. Infatti, solo pensando di sostituire i lavoratori forestali “anziani” prossimi alla pensione ( all’incirca 50 pensionamenti previsti nei prossimi 5 anni ) con assunzioni di giovani che potranno avvenire presumibilmente nel 2018 quando il bilancio provinciale potrà giovarsi del ritorno di importanti risorse economiche, si potrà dare una vera nuova prospettiva all’intero settore forestale del Trentino che ha bisogno di essere rilanciato con forza. I boschi del Trentino sono un inestimabile patrimonio da tutelare ed una risorsa da utilizzare : in tutti questi anni la Provincia ha dimostrato di poter gestire direttamente questi lavori, regolamentando i rapporti di lavoro attraverso un contratto di natura privatistica ed usufruendo del regime agevolato previsto dalla previdenza agricola. Affidare direttamente al privato questi lavori, oltre a non comportare significativi risparmi, non garantirebbe assolutamente la stessa qualità degli interventi, resi possibili invece grazie agli addetti attualmente in forza, operai altamente specializzati che il Servizio Foreste e l’Agenzia Foreste Demaniali si sono “creati “ in casa con un intelligente quanto lungimirante piano formativo. Sul versante contrattuale, in assenza del rinnovo del Contratto Nazionale per gli operai forestali scaduto da tempo, l’Assessore, pur confermando a parole l’interpretazione univoca delle disposizioni previste dall’accordo di rinnovo del Contratto Integrativo Provinciale siglato nel 2013 ( che vede, già nella pratica, l’erogazione dell’elemento variabile della retribuzione fino alla sottoscrizione di un nuovo accordo ) ha di fatto rettificato le proprie dichiarazioni più possibiliste rese ai lavoratori nel corso dell’assemblea generale tenutasi nel maggio scorso, annunciando ufficialmente che non esistono le condizioni per stanziare le risorse destinate ad eventuali ulteriori riconoscimenti economici. Gli associati alla nostra Federazione saranno chiamati ad un giudizio di quanto emerso da questo incontro, nel corso dell’Assemblea Generale che si terrà a Trento il prossimo 12 novembre. Il Segretario Generale FAI CISL del Trentino Fulvio Bastiani