I Trimestre 2017 www.gaiabergamaschi.com ૐ Gayatri Mantra ૐ Om Bhur Bhuva Svah Tat Savitur Varenyam Bhargo Devasya Dhimahi Dhiyo Yo Nah Prachodayat 1 I Trimestre 2017 www.gaiabergamaschi.com Gayatri Mantra: origine e significato La Gayatri, dal termina gayatra (canto, inno) è la preghiera universale contenuta nei Veda, le più antiche Scritture Sacre dedicate alla conoscenza divina. Può essere recitata sia nella modalità invocatoria sia in quella interiorizzata di tipo tantrico (sandhya). I suoi versi che appaiono per la prima volta nei Rig Veda (III, 62, 10) e poi ripresi variamente in diverse Upanishad tra le quali la Maitri (VI, 7) e la Chandogya (III, 12, 2-9) sono dedicati a Savitr, il “dio stimolatore” del creato, simbolo della luce suprema del sole. La Gayatri viene quindi nominata anche come Savitri e venerata come dea, ovvero come luce che illumina il sapere dei Veda. Om Bhur Bhuvah Svah Tat Savitur Varenyam Bhargo Devasya Dhimahi Dhiyo Yo Nah Prachodayath L’analisi del testo può portare a diverse modalità di traduzione a seconda dei significati attribuibili ai vari termini e a seconda che si parta dal verbo (dhimahi = meditiamo) o dai piani di esistenza, fisico, astrale e celeste. La tradizione più comunemente accettata è la seguente: Om meditiamo sulla gloria di Ishwara che illumina i tre mondi: grossolano, sottile e causale. Risplendente e degno di essere venerato è colui che toglie peccati e l’ignoranza. La Luce Divina illumini le nostre menti. Om Bhur Bhuvah Swah Tat Savitur Varenyam Simbolo del Prana Brahman Bhu-Loka (piano fisico) Antariksha-Loka (piano astrale) Swarga-Loka (piano celeste) Quello; Paramatman trascendente Ishwara o Creatore Degno di essere venerato o adorato 2 I Trimestre 2017 Bhargo Devasya Dhimahi Dhiyo Yo Nah Prachodayat www.gaiabergamaschi.com Che toglie peccati e ignoranza; splendore di gloria Risplendente, luminoso Noi meditiamo Buddhi, intelletto, comprensione Che, chi Nostro Illumina Gayatri è Annapurna, la Madre, la forza primordiale che sostiene ed anima tutta la vita. Trattasi di un Mantra sacro che dimostra l'unità esistente dietro la molteplicità nel processo della creazione universale; attraverso il riconoscimento di questa unità possiamo comprenderne la molteplicità. L'argilla è una, anche se i vasi fatti con essa hanno diverse forme e dimensioni. La Gayatri è considerata l'essenza dei Veda. Veda significa “conoscenza”, e la Gayatri è una preghiera che nutre e rende più acuta la facoltà che permette di assimilare tale conoscenza. Come un terzo occhio ci rivela la visione interiore mediante la quale si può realizzare Brahman. Il Saggio Visvamithra ha descritto il Mantra Gayatri come “un nutrimento per l'aspirante yogi” grazie al quale si risveglia l’intelletto (buddhi), e si conferiscono la discriminazione (viveka), l’intelletto discriminante (vichakshana) e il distacco (vairagyam), ovvero quei tre tratti che elevano gli esseri umani ad una dimensione più spirituale. La Gayatri ha anche il potere sottile di rimuovere le cattive tendenze e di impiantare abitudini virtuose. Il triplice aspetto di Gayatri , i cinque volti e le dieci braccia Gayatri è la madre dei quattro Veda1(Gayatri Chandasam matha) e redime chiunque celebri il mantra “Gayantham thrayate ithi Gayatri”. Ha una triplice identità rappresentata dalle divinità Gayatri, Savitri e Sarasvati presenti in ciascuno di noi sotto forma di sensi, energia vitale e parola. In particolare: - Gayatri rappresenta i sensi e al tempo stesso li padroneggia; - Savitri (la verità) è l’emanazione dell’energia vitale ovvero del prana; 1 Rg, Yajur, Sama e Atharva. 3 I Trimestre 2017 - www.gaiabergamaschi.com Sarasvati è la divinità che presiede alla parola (vak). Gayatri, Savitri e Sarasvati rappresentano la purezza nei pensieri, nelle azioni e nelle parole (trikarana shuddhi). Gayatri è l’energia primordiale, causa prima di tutto ciò che è presente nel cosmo; è la suprema coscienza-trascendenza che ha dato nascita ai tre Guna, i tre principi fondamentali che reggono le leggi dell’universo: Sattva, Rajas e Tamas. Il primo si identifica con Brahma, il secondo con Vishnu e il terzo con Siva. Gayatri veniva adorata dalle tre dività come la Grande Madre. La leggenda racconta che quando i tre dei erano fanciulli, Gayatri Devi li mise nella culla dello spazio, Akasa, che era sospesa dalle quattro della Sapienza (i quattro Veda), e canto loro il Sacro Mantra Om per farli addormentare. Dopo di che, avendo visto che i tre figli, posseduti dai tre Guna stavano dormendo, scomparve. Passò molto tempo, i tre fanciulli si svegliarono e, non vedendo la madre, si misero a piangere. Crebbero e vagarono nel vuoto dello spazio posseduti dai tre Guna e si prefissero lo scopo di ritrovare la madre. Per far ciò, si sedettero in meditazione per lunghi anni e il fuoco della loro austerità cominciò a divampare nell’intero universo. Allora la Madre colta da grande compassione, mise in atto “Lila” e decise di apparire loro innanzi e benché la sua visione fosse onnipervadente, si manifestò nella sua forma individuata. Quando i tre dei la videro furono abbagliati dal suo fulgore; essa indossava un abito rosso e ghirlande di fiori ornavano il suo collo, il viso splendeva come la luna piena, aveva tre occhi e, al centro della fronte, un punto rosso vermiglio. Le sue molteplici braccia reggevano le armi celesti come il fiore di loto, la sacra conchiglia, un teschio bianco, una corda ed altre ancora. Portava bracciali e cavigliere e anelli e gioielli splendenti e vari ornamenti: venne incontro ai suoi figli correndo e il sudore scorreva sul volto sotto forma di perle. Li accolse fra le braccia e disse loro: “Oh! Figli divini, avrei dovuto correre a voi molto tempo addietro, ma volevo che voi guadagnaste il potere della Creazione, Preservazione e Dissoluzione attraverso l’austerità, affinché le anime che prendono parte al gioco divino nel Cosmo (Lila), potessero vedere gli ideali celati dietro l’austerità e ne prendessero esempio: Io ero con voi, però non ero visibile poiché abito nel regno della Trascendenza: Ora mi compiaccio e vi conferisco il triplice potere: che Brahma, attraverso la qualità di Rajas (passione e attività), crei; che Vishnu, attraverso le qualità di Sattva (equilibrio), preservi; che Siva, attraverso le qualità di Tamas (distruzione), porti la dissoluzione al termine di ogni ciclo cosmico. Rivolgetevi a me durante i momenti di dubbio e vi sarò da guida”. Detto questo la Madre Divina scomparve. Gayatri viene descritta e dipinta con cinque volti: Il primo è l’Om, o Pranava Il secondo è Bhur Bhuva Svah 4 I Trimestre 2017 - www.gaiabergamaschi.com Il terzo è Tat Savitur Varenyam il quarto è Bhargo Devasya Dhimahi Il quinto è Dhiyo Yo Nah Prachodayat Secondo altre interpretazione quattro dei cinque volti simboleggiano i quattro Veda e il quinto volto simboleggia Brahman. Gayatri viene rappresentata con dieci braccia che simboleggiano i quattro Veda e i sei shastra (testi sacri dell’Induismo). Gayatri è un'emanazione luminosa dell'infinito potere dell'Uno Originale nei tre aspetti e nelle tre parti del giorno: in qualità di Gayatri è il mattino, in qualità di Savitri è mezzogiorno, in qualità di Saraswati è la sera. Gayatri Mantra e i 24 elementi Gayatri designa un particolare metro vedico costituito da tre versi di otto sillabe ciascuno, per un totale di 24 sillabe. Gli eruditi indiani giunsero già in tempi antichissimi alla conclusione che tutto ciò che esiste quindi anche l’uomo è costituito da 24 sostanze primordiali comunicanti tra di loro le quali si completano vicendevolmente. Le 24 sostanze ed elementi si suddividono in: - Prakrti: la personificazione di Purusha nella materia - Buddhi: l’intelligenza che discerne - Ahamkara: l’intelligenza egoriferita - Manas: l’intelligenza elementare - 5 Jnana indriya: i 5 organi di senso (orecchie, pelle, occhi, lingua, naso) - 5 Karma Indriya: i 5 organi d’azione (bocca, braccia, gambe, organi escretori, organi riproduttivi) - 5 Tanmatra: i 5 sensi (udito, tatto, vista, gusto, olfatto) - 5 Bhuta: i 5 elementi (terra, acqua, fuoco, aria, etere) Lo squilibrio che tali sostanze esperiscono in casi di malattia e stress può essere ribilanciato attraverso la ripetizione del mantra che dovrebbe essere pronunciato 108 volte al giorno (suddivisibili in 54 volte al mattino, e 27 a mezzogiorno e di sera) per 42 giorni consecutivi. Dopo i primi 42 giorni il numero di recitazioni può essere mantenuto invariato o mutato in 18 e/o 27 volte. 5 I Trimestre 2017 www.gaiabergamaschi.com …Il Mantra… è una forza che può liberare la mente dai suoi normali stati di identificazione e dai suoi modelli di comportamento, permettendo alla stessa di diventare più recettiva e creativa. Mantra è una vibrazione sonora e le vibrazioni sonore possono modificare il campo vibrazionale del corpo, del cervello e della mente. Le vibrazioni sonore sono in relazione con i differenti centri psichici del nostro corpo, i chakra, e risultano essere una combinazione di suoni, consonanti e vocali Paramahansa Satyananda 6