LICEO SCIENTIFICO LEONARDO
Laboratorio teatrale di nuove forme di umanesimo
2008
‘l’identità’
Dove si racconta che ho bisogno di tutti i miei giorni per definire la mia identità
Dove si racconta che identità è accogliere le mie diversità e quelle dell’altro
gli insegnanti
Daniela Alberti - Lianella Achenza – Annamaria Bruno - Michele Cavalli - Paolo Di Rosa - Claudia
Fantozzi - Rosanna Frialdi - Manola Gavazzi – Lorella Poffa
Ombretta Resenterra - Marina Repetti
e gli alunni
Marco Ambrosini - Valentina Belli - Arianna Bettinsoli - Davide Candrina - Nicole Castioni Valentina Chiminelli - Andrea Cominetti - Marcella Valente D’Anna - Maria Di Rosa - Giacomo
Di Rosa - Letizia Foglietti - Hanna Grogono - Tania Gualeni - Maria Laura Inzerillo - Valentina
Lavagnini - Giulio Lovatti - Umberto Lussignoli - Giulia Mantelli - Francesco Merico - Valentina
Monchieri - Stefano Pardo - Elisa Peroni - Giulio Petushi - Giacomo Piazza - Monica Pugliese Erica Napoli - Camilla Robuschi - Elisa Sembeni - Stefania Stanga - Silvia Targhettini - Irene
Tiuloni - Ilaria Vizzardi
gli Uomini animatori di questo evento
1.Alberoni – l’albero della vita. 2. Anati – gli dei di pietra. 3.Andreoli – cosa si dice quando si dice
mondo. 4.Arendt – la vita della mente. 5.Bencivenga – la filosofia in 32 favole. 6.Berdjaev – l’io e
il mondo-cinque meditazioni sull’esistenza. 7. Bergson – saggio sui dati imminenti della coscienza
8. Bergson – introduzione alla metafisica. 9.Bezzi – sul silenzio. 10.Bianchi – l’arte del viaggio.
11.Bianchi – dare senso al tempo.12.Bianchi – lasciare che il viaggio accada.13.Blixen – il secondo
racconto del cardinale.14.Bodei – coscienza collettiva e egemonie.15.Cavarero - conferenza
sull’identità al liceo classico ‘Mamiani’ di Roma 16.The applicant - 17. Il piccolo teatrino del
sabato sera. 18.Chiminelli – frammenti 19.Chiminelli – dialogo fra uno studente e un poeta.
20. Crepet – conferenza sull’identità al liceo classico ‘Mamiani’ di Roma 21.Daldry – Billy Elliot.
22.De Botton – architettura e felicità.23.De Mello – messaggio per un’aquila che si credeva un
pollo.24.Demetrio – filosofia del camminare. 25.Ende – la storia infinita. 26.Eraclito – fr. 45.
27.Ferrarotti – al setaccio della storia.28.Ficesi – l’antisemitismo. 29.Gaber – il signor G. 30.Gaber
– la paura. 31.Gaburri – la trasformazione del sé. 32.Gaburri – un fantasma comune. 33.Grun – il
cammino.34.Heidegger – che cos’è la filosofia. 35.Jervis - conferenza sull’identità al liceo classico
‘Mamiani’ di Roma. 36.Jodice – tracce di memoria.37.Kandinskij – ognuno per sé. 38.Kipling/Walt
Disney – il libro della giungla.39.Lamanda – rock star per le rime.40.Magritte – il mese della
vendemmia. 41.Magritte – decalcomania.42.Magritte – gli amanti. 43.Monet – la cattedrale di
Rouen. 44.Natoli – parole della filosofia o dell’arte di meditare. 45.Omero – da l’Odissea. 46.Pardo
– omaggio a Pirandello 47.Parmiggiani – salita della memoria.48.Pascal – pensieri. 49.Pasolini –
ballata delle madri. 50.Perraut/ Walt Disney – la bella e la bestia. 51Pico della Mirandola –‘de
hominis dignitate’. 52.Prattico – l’io e l’altro. 53.Pugliese – l’identità.54.Queen Innuendo.
55.Ricoeur – la persona. 56.Rosenfield – memoria biologica e soggettività57.Sicari – introduzione
al castello interiore. 58.Sartre – l’esistenzialismo è un umanismo. 59.Sartre – l’essere e il nulla
60.Stello – quando gli albanesi eravamo noi. 61.Streben – sospesi nel limbo. 62.Targhettini –
63.Napoli – riflessioni 64.Weill – la prima radice. 65.Weir Peter – L’attimo fuggente
Perché l’identità
Nel mondo di oggi, dove ci sono pochissimi spazi per costruire relazioni autentiche e dove i tempi
vivono di accelerazioni molto forti e rendono le relazioni precarie, come è possibile che ‘l’altro’ si
possa formare un’immagine di noi stessi vera, autentica? E come possiamo noi stessi avere una
immagine di chi siamo, come possiamo arrivare a dare una definizione della nostra stessa persona?
L’angoscia di K , che non riesce mai a raggiungere il Castello, è anche l’angoscia del giovane di
oggi che si sente sradicato e in balia di avvenimenti e di forze incomprensibili; si sente spaesato,
‘gettato in un mondo dove non è atteso’, dove è di troppo e nessuno ha bisogno di lui.
Ecco, quindi, che il tema ‘dell’identità’ ci sembra un nodo essenziale del mondo giovanile di oggi.
L’identità si intreccia col tema del desiderio, educare a dare senso al desiderio che ogni giovane
(ciascuno di noi) ha, di poter entrare nel racconto della propria vita. E’ un desiderio che forse oggi
prende strade sbagliate come il narcisismo o l’ apparire, ma l’esigenza c’é. Soprattutto nell’epoca
dove anche la narrazione viene spesso spettacolarizzata.
L’identità si intreccia col tema del razzismo, del riconoscere l’altro come diverso ma anche con il
bisogno di accogliere le nostre intrinseche diversità: ciò che di noi stessi non amiamo, ciò che
vogliamo nascondere a noi stessi ancor prima che agli altri.
La società di massa è un peso schiacciante che rendere quasi impossibile l’espressione dell’unicità
e il giovane trova sempre meno spazi per l’espressione singola e si incanala nella massificazione o
nell’ imitazione.
Il lavoro di quest’anno coinvolge una cinquantina di alunni del liceo di diverse sperimentazioni, un
paio di genitori, alunni che sono usciti dall’istituto negli ultimi anni, una decina di insegnanti di
discipline diverse.
Il carattere particolare ‘dell’evento’, già sperimentato negli anni precedenti, consiste nel lavorare su
testi di autori classici, riflessioni di alunni, musica dal vivo, immagini, fumetti e filmati tratti da
films celebri, insieme di linguaggi diversi con i quali i giovani comunicano.
la traccia del lavoro
prima stanza
Cosa sono e chi sono io
Dove si racconta di ciò che biologicamente siamo, indipendentemente dalle nostre scelte
Dove si racconta la riflessione dell’uomo, nello straordinario viaggio delle scienze nella vita
seconda stanza
Il mio arrivo nel mondo
Dove si racconta che nessuno può scegliere dove nascere e da che famiglia essere generato
Dove si racconta che dobbiamo accettare la condizione di essere qui oggi, in questo tempo
terza stanza
Il mio cammino nel mondo
Dove si racconta che è nel cammino della mia vita che definisco la mia identità,
Dove si racconta che ho bisogno di tutti i miei giorni per definire la mia identità,
Dove si racconta che tu che mi guardi, tu che mi parli, racconti la mia storia.
quarta stanza
Il mio sguardo sul mondo
Dove si racconta che identità è accogliere le mie diversità e quelle dell’altro
Dove si racconta che l’identità non si forma sul pregiudizio ma sulla creatività