Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) a.a. 2010/2011 – Alessandria Controllo sociale, devianza e criminalità Paolo Parra Saiani 1 Socializzazione e controllo sociale Controllo sociale: modi secondo i quali la società tenta di assicurare la conformità alle norme sociali Controllo interno ed esterno… esterno 2 Controllo sociale interno ed esterno Controllo interno: Socializzazione Primaria Secondaria Controllo esterno: Punizioni Ricompense Æ Interiorizzazione delle norme 3 1 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) a.a. 2010/2011 – Alessandria Devianza Ogni atto o comportamento (anche se solo verbale) di una persona o di un gruppo che viola le norme di una collettività e che di conseguenza va incontro a qualche forma di sanzione. Æ Devianza non è una proprietà di un atto Æ Devianza come qualità derivante dalle risposte attribuiti dai membri di una comunità 4 Emile Durkheim Non bisogna dire che un atto urta la coscienza comune perché è criminale, ma che è criminale perché urta la coscienza comune comune. Non lo biasimiamo perché è un reato, ma è un reato perché lo biasimiamo (1893) 5 Importanza del contesto (ambito spaziotemporale) Impostazione relativistica ormai “classica” Non esistono mala in se (azioni intrinsecamente cattive e dunque da punire) ma solo mala quia prohibita (atti illeciti perché proibiti) Anche se non per tutte le forme di devianza N.B.: atto deviante ≠ reato “Numero oscuro” // zona grigia 6 2 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) a.a. 2010/2011 – Alessandria Teorie della criminalità Spiegazioni biologiche Teoria della tensione Teoria del controllo sociale Teoria della subcultura Teoria dell’etichettamento Teoria della scelta razionale 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7 1. Spiegazioni biologiche Cesare Lombroso (1835-1909) Il delinquente nato individuo che reca nella struttura fisica i caratteri degenerativi che lo differenziano dall'uomo dall uomo normale e socialmente inserito inserito. alcune caratteristiche innate degli individui sono viste come cause del comportamento deviante e criminale. predisposizioni di natura fisiologica, i quali spesso si rivelano anche esteriormente nella configurazione anatomica del cranio. 8 9 3 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) a.a. 2010/2011 – Alessandria 10 2. La teoria della tensione Anomia e devianza: Durkheim: forme di devianza dovute all’anomia (mancanza di norme sociali) 11 Durkheim (1897) Non si sa più ciò che è possibile e ciò che non lo è, ciò che è giusto e ciò che non è giusto, quali sono le rivendicazioni e le speranze legittime, quali quelle che vanno oltre la misura. Così, C non contenuti d da un’opinione ’ disorientata, gli appetiti non sanno più quali siano i limiti da non superare 12 4 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) a.a. 2010/2011 – Alessandria Durkheim: la devianza è un fatto sociale Inevitabile nessuna società raggiunge un consenso totale sui valori e le norme che la governano; - il mondo moderno lascia più spazio alle libere scelte individuali ⇒ meno conformismo. - - - Necessaria forza innovatrice (funzione adattiva); sollecita una risposta collettiva che rafforza la solidarietà di gruppo ed esplicita le norme sociali (definizione dei confini). 13 Robert K. Merton (1949) Devianza provocata da situazioni di anomia Anomia provocata da tensioni fra struttura culturale e struttura sociale 14 15 5 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) a.a. 2010/2011 – Alessandria Forme di adattamento individuale Metodi di adattamento Mete culturali Mezzi istituzionalizzati Conformismo + + Innovazione + – Ritualismo – + Rinuncia – – Ribellione +/– +/– +/-: “rifiuto di mete o mezzi dominanti e sostituzione con nuove mete e nuovi mezzi”. 16 Teoria della tensione L’individuo è un animale morale Rispetta le leggi perché si sente moralmente obbligato a farlo 17 3. Teoria del controllo sociale Travis Hirschi L’uomo è portato a violare le norme. La spiegazione della conformità si trova nel controllo sociale. La domanda fondamentale è “perché la maggior parte delle persone non compie reati?” Esterni (sorveglianza) Interni Un uomo è portato a violare una norma quando i suoi legami sociali sono molto deboli. 18 6 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) a.a. 2010/2011 – Alessandria Hirschi Quattro tipi di vincoli che legano l’individuo alla società, promuovendo così un comportamento rispettoso della legge: l’attaccamento: vincolo di tipo affettivo; l’impegno: vincolo di tipo materiale; il coinvolgimento: vincolo di tipo temporale; le credenze: vincolo di tipo p morale. Per alcuni teorici del controllo, l’aumento dei reati deriva dall’aumento delle occasioni favorevoli alle attività criminose. Due tipi di politiche: protezione del bersaglio: rende più difficile compiere il reato; tolleranza zero: mantenimento dell’ordine sociale. 19 4. La teoria della subcultura La devianza si apprende dall’ambiente sociale La devianza viene definita in riferimento alle subculture di gruppi, i quali adottano norme che incoraggiano o premiano il comportamento criminale. Chi commette un reato si adegua alle aspettative del suo ambiente 20 La scuola di Chicago Park (1864-1944) Shaw e McKay Tasso di delinquenza: Autori reato resid /popolazione area Tassi immutati nel tempo V Zona dei pendolari Area dei Bungalow 21 7 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) a.a. 2010/2011 – Alessandria Park, Burgess, McKenzie, The City, 1925 Il crollo dell’attaccamento ai luoghi e l’indebolimento dei freni e delle inibizioni del gruppo primario, sotto l’influenza dell’ambiente urbano, sono probabilmente b bil i maggiori i i responsabili bili dell’aumento del vizio e della criminalità nelle grandi città. 22 Park, Burgess, McKenzie, The City, 1925 Qual è la conseguenza del possesso dei beni - in modo particolare della casa - sull’assenteismo, sul divorzio, sulla criminalità? In quali regioni e in quali classi determinati tipi di delitti sono endemici? (…) In quale misura in un dato gruppo etnico per esempio i gli li italiani it li i a New N York Y k o i polacchi l hi a Chicago - genitori e figli vivono nello stesso modo, parlano lo stesso linguaggio e condividono le stesse idee, e fino a qual punto le nuove condizioni influiscono sulla delinquenza minorile in quel gruppo particolare? In qual misura i costumi del paese di origine sono responsabili delle 23 manifestazioni criminali di un gruppo di immigrati? Edwin Sutherland (1893-1950) Il comportamento deviante è appreso attraverso la comunicazione con altre persone Piccoli gruppi l differenza la diff sta t nell “cosa” “ ” sii apprende, d e non nel “come” 24 8 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) a.a. 2010/2011 – Alessandria Becker (1928-) Becoming a Marihuana User (1953) Eccitamento come risposta biologica? No, è un processo di apprendimento sociale IL FUMATORE DEVE PASSARE DIVERSE TAPPE DELL’APPRENDIMENTO: Della tecnica Della percezione degli effetti Del gusto degli effetti (piacere) 25 segue. Teoria della subcultura Chi commette un reato lo fa perché si conforma alle aspettative del suo ambiente Le motivazioni del suo comportamento non sono diverse da quelle di chi rispetta le leggi N è l’i Non l’individuo di id ad d esser deviante, d i t ma il gruppo cui appartiene 26 segue. Teoria della subcultura Centralità dell’ambiente, dell’assetto sociale e dei valori contestuali nel determinare i comportamenti degli individui. Æ L’ambiente sociale fornisce le definizioni delle situazioni e i valori culturali che regolano il comportamento dei membri di tale contesto. L’urbanizzazione, l’industrializzazione, l’immigrazione hanno creato ambienti sociali caratterizzati da una pluralità di culture in competizione tra loro: non esiste più un omogeneo sistema di valori. Indebolimento delle relazioni sociali primarie: dalla frammentazione dei valori derivano diverse definizioni della situazione, che producono una situazione di disorganizzazione sociale (disgregazione) e una diversità delle norme di condotta individuali (disorganizzazione individuale). 27 9 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) a.a. 2010/2011 – Alessandria 5. Teoria dell’etichettamento Labelling theory Dall’atto deviante al perché della norma Per capire la devianza dobbiamo considerare come sono create ed applicate le norme La devianza è il prodotto dell’interazione fra chi crea e fa applicare le norme e chi le infrange 28 Commettere atto deviante suscitare reazione sociale 29 • sovraesposizione di certe categorie di “svantaggiati” nei dati ufficiali della criminalità TIPI DI COMPORTAMENTO DEVIANTE Percepito come deviante Non percepito come deviante Comportamento conforme Comportamento non conforme FALSAMENTO ACCUSATO DEVIANTE PURO CONFORMISTA DEVIANTE SEGRETO 30 10 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) a.a. 2010/2011 – Alessandria Segue et. Lemert Devianza primaria Violazioni marginali (per chi le compie) Il concetto di sé che ogni individuo ha è rafforzato o diminuito dalle reazioni degli altri Devianza secondaria L’atto suscita condanna Atto con conseguenze Stigma Carriera deviante 31 Ancora Howard Becker (1953) l’aspetto centrale della devianza: essa è creata dalla società. Non voglio dire (…) che le cause della devianza sono da individuarsi nella situazione sociale del deviante o in ‘fattori sociali’ che suggeriscono la sua azione, ma voglio dire che i gruppi sociali creano la devianza istituendo norme la cui infrazione costituisce la devianza stessa, applicando li d quelle ll norme a determinate d t i t persone e attribuendo loro l’etichetta di outsiders. Da questo punto di vista la devianza non è una qualità dell’atto commesso da una persona, ma piuttosto una conseguenza dell’applicazione , da parte di altri, di norme e di sanzioni nei confronti di un ‘colpevole’. Il deviante è una persona alla quale questa etichetta è stata applicata con successo; un comportamento deviante è un 32 comportamento che la gente etichetta come tale. Un atto sarà considerato deviante o no, quindi, a seconda della reazione della gente (…). Diverso è il grado di reazione di chi definisce un determinato atto come deviante (…). Innanzitutto, va considerata la variazione del tempo. Una persona che si ritiene abbia commesso un determinato atto deviante po’ essere, in un dato momento, considerata con molta più tolleranza di quanto lo sarebbe in un altro momento. Chiari esempi di queste tendenze sono le varie campagne contro questo o quel tipo di devianza. Periodicamente, funzionari preposti all’applicazione della legge possono decidere di lanciare un’offensiva un offensiva contro un tipo particolare di devianza, devianza come il gioco, gioco la tossicodipendenza o l’omosessualità. Essere in uno di questi ‘giri’ è ovviamente più rischioso durante una di queste campagne (…). (…Davis scoprì che le valutazioni della gente in merito all’aumento del crimine … erano legate non tanto alle variazioni effettive del tasso di criminalità quanto all’aumento di notizie di cronaca nera). Le norme tendono ad essere applicate più a certe persone che ad altre, come dimostrano chiaramente studi sulla delinquenza giovanile. Ragazzi provenienti dai quartieri della classe media, quando sono arrestati, non vengono coinvolti nel processo giudiziario fino al punto in cui lo sono i ragazzi dei bassifondi… 33 11 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) a.a. 2010/2011 – Alessandria Ancora sull’etichettamento Il docente attende da certi allievi un comportamento e dei risultati specifici. A causa di queste diverse aspettative il docente si comporta in modo diverso con i differenti allievi. Il modo in cui il docente tratta lo studente gli indica quale comportamento e quali risultati s’attende da lui, influendo così sulla sua concezione di sé, sulla sua motivazione al lavoro, e sulle sue aspirazioni. 34 Situazione iniziale Î Aborto illegale Chi pratica l’aborto è UN DEVIANTE ATTORI POLITICI: Partiti, rappresentanti eletti Gli imprenditori di morale Alcuni attori sociali Domandano la legalizzazione dell’aborto Organizzano una campagna: stampa, attivismo politico, gruppi di pressione. APPROVAZIONE DELLA LEGGE SULL’ABORTO NUOVA SITUAZIONE CHI ABORTISCE A CERTE CONDIZIONI NON COMMETTE UN ATTO ILLEGALE 35 6. Teoria della scelta razionale Devianza come risultato di un’azione intenzionale Costi e benefici 36 12 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) a.a. 2010/2011 – Alessandria Forme di criminalità Attività predatoria comune (di strada) Omicidi Reati dei “colletti bianchi” Criminalità organizzata 37 I reati dei colletti bianchi (Sutherland, Wright Mills) La devianza non è un fenomeno che interessa solo i gruppi svantaggiati e deboli della società; ne commettono anche “persone rispettabili e di elevata l t condizione di i sociale i l nell corso delle loro occupazioni”. Æ reati dei colletti bianchi 38 Chi compie i reati? Molti reati non vengono registrati per: mancanza di segnalazione del reato alla polizia; assenza di registrazione del reato; scetticismo della polizia sulla validità di informazioni ricevute su un presunto reato. L statistiche Le i i h ufficiali ffi i li sulla ll criminalità i i li à forniscono f i i dati d i meno affidabili tra quelli pubblicati ufficialmente su temi di carattere sociale, perché tengono conto solo dei fatti registrati dalla polizia. Una risposta a questo problema sono le indagini sulla vittimizzazione rivolte a un campione di intervistati. 39 13 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) a.a. 2010/2011 – Alessandria Chi compie i reati? Tendenza a violare una norma per: Classe sociale Maggiore gravità del reato: classi soc svant Genere Età Maggiore gravità del reato: M Abbassamento età Ciclo di vita 40 Devianza e sanzioni Sanzioni formali e informali Carcere, invenzione recente (in Europa, seconda metà Settecento) 41 42 14