IDENTIFICAZIONE DELLE ARMATURE ALL'INTERNO
DEI GETTI DI CALCESTRUZZO MEDIANTE
INDAGINE PACOMETRICA
NOZIONI DI BASE
TODI MAGNETOMETRICI
1. GENERALITÀ SUI METODI MAGNETICI.
I METODI MAGNETICI UTILIZZANO LE PROPRIETÀ
MAGNETICHE DELL'ACCIAIO E VENGONO
DI SOLITO UTILIZZATI PER IL RILIEVO DELLE BARRE
DI ARMATURA ALL'INTERNO DEI GETTI DI
CALCESTRUZZO.
L'INDAGINE NON DISTRUTTIVA PER LA
LOCALIZZAZIONE DELLE ARMATURE NEI GETTI DI
CALCESTRUZZO È L'INDAGINE PACOMETRICA.
ESSA UTILIZZA UNO STRUMENTO PORTATILE
(PACOMETRO) DI IMPIEGO ESTREMAMENTE RAPIDO,
SEMPLICE E SICURO.
NERALITA’ E PROPRIETA’
IL CAMPO MAGNETICO A DIFFERENZA DEL CAMPO
ELETTRICO, PUÒ AVERE SOLO LINEE DI FORZA
CHIUSE, QUESTA PROPRIETÀ È LA CONSEGUENZA
DELL’ESISTENZA DEL MONOPOLO MAGNETICO.
NERALITA’ E PROPRIETA’
L’OPERA PIÙ IMPORTANTE DI MAXWELL È IL TREATISE
ON ELECTRICITY AND MAGNETISM, IN CUI APPAIONO LE
EQUAZIONI, DETTE IN SEGUITO EQUAZIONI DI
MAXWELL, CHE REGOLANO IL COMPORTAMENTO DEI
CAMPI ELETTRICO E MAGNETICO:
LE EQUAZIONI DEI FLUSSI DI CAMPI E DEI
CIRCUITAZIONI DEI CAMPI SONO SUDDIVISI IN CAMPO
ELETTRICO E E CAMPO MAGNETICO B:
NERALITA’ E PROPRIETA’
E .dS= q/(E0)
B .dS= 0
E.dl = d E/dt
B.dl= 0 (J)
Legge di Gauss per campo elettrico E
Legge di Gauss per campo elettrico B
Legge dell’induzione elettromagnetica o di Faraday
Legge di Ampere generalizzata (J=E)
GGE DI FARADAY
LEGGE DI FARADAY (DETTA ANCHE DI FARADAY
E NEUMANN)
È LA FORZA ELETTROMOTRICE INDOTTA IN UN
CIRCUITO CHIUSO, ED È PROPORZIONALE ALLA
VELOCITÀ CON CUI CAMBIA IL FLUSSO MAGNETICO
TRAMITE L’AREA SOTTESA DAL CIRCUITO.
E= d B = d∫B ndS dt dt S
!!
GGE DI LENZ
LA LEGGE DI LENZ È CONOSCIUTA COME IL
SEGNO NEGATIVO (-), QUESTA AFFERMA CHE LA
FORZA ELETTROMOTRICE E LA CORRENTE
INDOTTE IN UNA LINEA CHIUSA HANNO
POLARITÀ TALE DA OPPORSI ALLA VARIAZIONE
CHE LE HA PRODOTTE.
GGE DI LENZ
LA PRESENZA DI UN CAMPO ELETTRICO GENERA
SEMPRE UN CAMPO MAGNETICO CONCATENATO,
OVVERO, SECONDO LA LEGGE DI AMPERE
(GENERALIZZATA) IL CAMPO MAGNETICO CHE AGISCE
LUNGO UN CAMMINO CHIUSO È CONCATENATO CON LA
CORRENTE ELETTRICA CHE ATTRAVERSA LA
SUPERFICIE CHE LA LINEA STESSA DELIMITA.
EGGE DI AMPÈRE
PER TUTTI I CAMPI MAGNETICI E LE CORRENTI CHE
SONO COSTANTI NEL TEMPO È VALIDA LA LEGGE DI
AMPÈRE, CHE DETERMINA MATEMATICAMENTE LA
CIRCUITAZIONE DEL CAMPO MAGNETICO.
QUINDI, UN CAMMINO CIRCOLARE DI RAGGIO r
(OVVERO UNA CIRCONFERENZA DI LUNGHEZZA 2πr)
RACCHIUDE UN CIRCUITO .
TODI
MAGNETICI
I METODI MAGNETICI SFRUTTANO LE PROPRIETÀ
MAGNETICHE DEL FERRO, TALI METODI VENGONO AD
ESEMPI IMPIEGATI PER IL RILIEVO DELLE BARRE DI
ARMATURA ALL'INTERNO DEI GETTI DI
CALCESTRUZZO.
TODI
MAGNETICI
E’ UN’INDAGINE NON INVASIVA CHE CONSENTE DI
OTTENERE PREZIOSE INFORMAZIONI PER UNA
CORRETTA VALUTAZIONE DELLE RESISTENZE
MECCANICHE DI UNA STRUTTURA SENZA RICORRERE
A CAMPIONAMENTI O PROVE DIRETTE.
ALITÀ DELL'INDAGINE.
SPESSO SI OPERA SU MANUFATTI PER I QUALI NON
SI HANNO DATI SULL'ESECUZIONE
DELLE STRUTTURE, SULLE CARATTERISTICHE DEI
MATERIALI E SULLA DISPOSIZIONE DELLE
ARMATURE
SENZA DANNEGGIARE LA STRUTTURA IN ESAME
AGINE
QUINDI PER ESEGUIRE QUALSIASI INDAGINE
CHE CONSENTA UN CONTROLLO DI QUALITÀ E DI
CONSEGUENZA STIMARE LE CARATTERISTICHE
MECCANICHE DEL CALCESTRUZZO, MEDIANTE
PROVE DISTRUTTIVE E/O NON DISTRUTTIVE È
FONDAMENTALE
COLLOCARSI
IN
UNA
POSIZIONE DOVE NON CI SIANO BARRE DI
ARMATURA, AL FINE DI NON VANIFICARE IL
SIGNIFICATO DELLE INDAGINI.
PLICAZIONE
!  LOCALIZZAZIONE DI STAFFE E FERRI
LONGITUDINALI;
!  LOCALIZZAZIONE DI ELEMENTI STRUTTURALI
ALL’INTERNO DI MURATURE: PUTRELLE,
TUBAZIONI METALLICHE E
PLUVIALI, TIRANTI, CERCHIATURE, CAPICHIAVE E
CATENE;
PLICAZIONE
!  DETERMINAZIONE DELLO SPESSORE DEL
COPRIFERRO;
!  INDIVIDUALIZZAZIONE DI AREE PRIVE DI
ELEMENTI METALLICI PER L’ESECUZIONE DI FORI
E CAROTAGGI;
NTAGGI
!  ANALISI TOTALMENTE NON DISTRUTTIVA;
!  INDAGINE ESEGUIBILE DIRETTAMENTE IN
LOCO CON STRUMENTAZIONE PORTATILE E DI
FACILE APPLICAZIONE;
!  RISULTATO IN TEMPO REALE;
!  COSTI MOLTO CONTENUTI.
NCIPIO DI FUNZIONAMENTO.
1- PER INDIVIDUARE LA PRESENZA DELLE
BARRE, LA SONDA, IN UN PRIMO TEMPO, LE
MAGNETIZZA BREVEMENTE E QUINDI NE RIVELA IL
CAMPO MAGNETICO INDOTTO MAN MANO CHE
QUESTO SI DISSOLVE.
2- LA FORZA DEL CAMPO INDOTTO DIPENDE
ESSENZIALMENTE DALLA DISTANZA DELLA BARRA
DALLA SONDA DI RICERCA E, IN MISURA MINORE,
DAL SUO DIAMETRO.
NCIPIO DI FUNZIONAMENTO.
3- LA SONDA DI RICERCA CONTIENE DUE
BOBINE.
QUANDO RICEVONO UN IMPULSO DI CORRENTE,
QUESTE BOBINE CREANO UN CAMPO MAGNETICO
CHE MAGNETIZZA LA BARRA DI ARMATURA E VI
INDUCE DELLE CORRENTI PARASSITE (CORRENTI DI
FOUCAULT).
NCIPIO DI FUNZIONAMENTO.
L'ECO DELLE CORRENTI PARASSITE PROVENIENTE
DALLA BARRA DI ARMATURA NON È DETERMINATA
ESCLUSIVAMENTE DAL DIAMETRO DELLA BARRA E
DALLA DISTANZA DI QUEST'ULTIMA DALLA SONDA,
MA ANCHE DALL'ORIENTAMENTO DELLA SONDA
RISPETTO
ALLA BARRA DA CUI SI RISALE ALLA DIREZIONE
DELLE ARMATURE.
NCIPIO DI FUNZIONAMENTO.
GLI STRUMENTI CHE UTILIZZANO IL PRINCIPIO
OPERATIVO DELLE EDDY CURRENT (CORRENTI
PARASSITE) NON SONO SOGGETTI A MOLTEPLICI
PROBLEMI DERIVANTI DA
FATTORI DOVUTI A CONDIZIONAMENTI FISICI,
AMBIENTALI, E DALLE CARATTERISTICHE
INTRINSECHE DEL MATERIALE INDAGATO.
RMATIVA
TECNICHE OPERATIVE PER IL CORRETTO UTILIZZO DELLA
STRUMENTAZIONE CND
INDAGINE PACOMETRICA:
NORMATIVA DI RIFERIMENTO:
DIN 1045 P
BS 1881:204
NDUZIONE DELLA PROVA:
INDIVIDUAZIONE DELL’ELEMENTO INDAGATO;
ACCENDERE LO STRUMENTO POSSIBILMENTE LONTANO DA ELEMENTI
METALLICI;
NDUZIONE DELLA PROVA:
ESEGUIRE LA CALIBRAZIONE DELLE SONDE;
PREDISPORRE LO STRUMENTO PER LA RILEVAZIONE, FACENDO IN MOD
CHE LO STESSO EMETTA PER SEMPLICITÀ UN CICALINO OGNI QUAL
VOLTA LA SONDA SIA IN CORRISPONDENZA DELLE BARRE (AGIRE
DIRETTAMENTE SUL MENÙ DELLO STRUMENTO);
PORRE LA SONDA SULLA SUPERFICIE INDAGATA;
NDUZIONE DELLA PROVA:
SCANSIONARE LA SUPERFICIE SIA IN SENSO VERTICALE CHE
ORIZZONTALE COME IN FIG.1 E FIG. 2, FACENDO ATTENZIONE A
NON LASCIARE ZONE NON SCANSIONATE;
OGNI QUAL VOLTA CI SI AVVICINERÀ IN PROSSIMITÀ DELLA BARRA
LO STRUMENTO EMETTERÀ UN CICALINO CHE VARIERÀ
AUMENTANDO DI FREQUENZA, IN CORRISPONDENZA DELLA BARRA
AVREMO LA FREQUENZA MASSIMA E IL LED SULLA SONDA NON
LAMPEGGERÀ PIÙ MA SARÀ A LUCE FISSA. QUESTA
CONFIGURAZIONE INDICHERÀ CHE SI È IN PRESENZA DELLA BARRA
D’ARMATURA;
NDUZIONE DELLA PROVA:
!  SEGNARE LA POSIZIONE DELLA BARRA DIRETTAMENTE SULLA
SUPERFICIE;
!  RIPETERE LE FASI SUDDETTE PER OGNI ELEMENTO DA INDAGARE;
ECUZIONE PROVA
VIDEO DELL’ESECUZIONE DELLA PROVA
RUZIONE I LIV.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
BS 1881 – DIN 1045
DESCRIZIONE STRUMENTO: PACOMETRO _______
N° SERIALE ____________
DESCRIZIONE APPARECCHIATURA AUSILIARIA NECESSARIA
ALL’INDAGINE:
RUZIONE I LIV.
VERIFICA CARICA BATTERIA DEL PACOMETRO ED, IN GENERALE,
PIENA FUNZIONALITÀ DELLO STESSO PRIMA DI RECARSI SUL POSTO;
RECARSI SUL POSTO IN CORRISPONDENZA DELLE ZONE
INDIVIDUATE DALLA PLANIMETRIA COME DA INDAGINE;
COLLEGAMENTO DELLA SONDA;
ACCENSIONE (LONTANO DA OGGETTI METALLICI CHE POTREBBERO
COMPROMETTERE LA CALIBRAZIONE) E CALIBRAZIONE FINE DELLO
STRUMENTO;
RUZIONE I LIV.
POSIZIONAMENTO DELLA SONDA SULLA SUPERFICIE DA INDAGARE,
SCANSIONARE LENTAMENTE TUTTA LA SUPERFICE DEL PILASTRO
PRIMA IN ORIZZONTALE, AL FINE DI TROVARE I CORRENTI E POI IN
VERTICALE PER TROVARE LE STAFFE;
UNA VOLTA INDIVIDUATA UNA POSIZIONE RUOTARE LA SONDA FINO A
TROVARE IL PUNTO DI MAGGIORE VICINANZA;
RUZIONE I LIV.
SEGNARE IL PUNTO CON LA MATITA E FOTOGRAFARE LA MISURA DEL
COPRIFERRO;
UNA VOLTA INDIVIDUATI TUTTI I FERRI SEGNARE LA MAGLIA E
FOTOGRAFARE;
RUOTANDO E PARAGONANDO I DATI TRA LA DISTANZA DEI CORRENTI E
DELLE STAFFE CALCOLARE IL DIAMETRO DELLE ARMATURE
RUZIONE I LIV.
SE I DATI DIMOSTRANO UNO SCARTO +/- 6 MM. TRA IL COPRIFERRO O,
QUALORA SIA NECESSARIO DETERMINARE IN MODO PRECISO LO
SPESSORE DI COPRIFERRO O BARRE, PROCEDERE AD UNA PRIMA
MISURAZIONE DI UNO SPIGOLO TERMINALE E, SUCCESSIVAMENTE,
ASPORTARE CON IL PICOZZINO LA PASTA CEMENTIZIA DI COPERTURA
DELLO STESSO. MISURARE CON CALIBRO SIA LO SPESSORE
COPRIFERRO SIA IL DIAMETRO DEI FERRI E CONFRONTARE CON I DATI
RILEVATI
SEGNARE CON IL METRO LE POSIZIONI (ANCHE DELLE DISTANZE
INTERFERRO) E FARE UN REPORT FOTOGRAFICO COMPLETO.
EMPI
EMPI
EMPI
EMPI
EMPI
EMPI
EMPI
EMPI
EMPI
EMPI
EMPI
EMPI
EMPI
EMPI
EMPI
EMPI
EMPI
EMPI
EMPI