19 Novembre 2004 - Convegno Verso un manuale aperto per la qualità dei siti scolastici Laura Fiorini coordinatrice del Progetto “Porte Aperte sul Web” Elementi di scrittura per il Web - Concorso Siti Scolastici Oggi non parlerò della tematica da me trattata nel Manuale, scrivere per il web, che potrete leggere sul sito. Desidero invece riflettere sulla funzione del sito nell’attività didattica e in che modo si lega all’accessibilità. Leggendo gli interventi di questi ultimi due mesi nella nostra Mailing List mi sono resa conto che il livello di competenze dei partecipanti è notevolmente aumentato, anche se osservo che si tratta ancora di una piccola percentuale. Sono convinta che il silenzio di molti sia dovuto allo smarrimento che si prova davanti a “tanto sapere” che è solo di pochi. Il rischio, infatti, è di cadere in eccessivo tecnicismo perdendo di vista il ruolo che noi docenti abbiamo nella scuola. E’ giusto affrontare con serietà la tematica dell’accessibilità, senza però vestire i panni del webmaster professionista al posto di quelli dell’insegnante. Il manuale rappresenta la possibilità di andare oltre l’accessibilità, intesa in senso stretto, per dare al sito scolastico un valore più ampio e una qualità che merita. Ecco che anche lo scrivere per il web acquista importanza perché argomento didattico. Ci lamentiamo spesso dell’isolamento in cui siamo relegati. Solo portando ai nostri colleghi e dirigenti esempi concreti della grande possibilità di apprendimento che il sito offre, possiamo riscattarci dalla solitudine e dall’etichetta di maniaci dell’informatica (e forse avere un riconoscimento economico, anche se non sarà mai adeguato alle ore di lavoro impegnate). Cominciamo con il considerare il linguaggio Html, senza tenere conto dell’accessibilità, come un ambiente di apprendimento che può essere utile per sviluppare ipermedia, approfondire contenuti disciplinari, migliorare la conoscenza di sé e dell’altro, creare giochi come ad esempio un libro game o fare una divertente relazione della gita scolastica. Possiamo quindi parlare di apprendimento collaborativo, di interdisciplinarietà utilizzando un linguaggio che garantisce l’universalità della comunicazione (spesso si sono usati software che difficilmente potevano essere ‘esportati’ su altre macchine). Viene così scardinata la lezione frontale per passare dalla modalità di insegnamento intesa come trasmissione di saperi, al favorire l’apprendimento degli studenti: forse è questo che dà fastidio ai nostri colleghi. Fare didattica in modo costruttivista richiede tempo - specialmente nella preparazione del setting - e la necessità di mettere in discussione il modo tradizionale di fare scuola. Fatica ampiamente ripagata dall’entusiasmo e dalla motivazione dei ragazzi. E ancora: Internet è sicuramente lo strumento comunicativo destinato ad essere usato sempre di più dai nostri alunni. E’ compito del docente insegnare a conoscere, analizzare, giudicare Internet per dare loro gli strumenti, come si è fatto per la televisione e il giornale, di scegliere, capire ed eventualmente mettersi in guardia dai messaggi ‘nascosti’. In questo contesto anche l’accessibilità acquista un valore per i nostri studenti: senza farli diventare essi stessi dei tecnici, si possono far conoscere loro le esigenze di navigazione di altre persone con disabilità non solo fisiche e si possono utilizzare le specificità dell’accessibilità e dell’usabilità per sviluppare competenze linguistiche e grafiche. Pensiamo alla descrizione di un’immagine, alla stesura e all’impaginazione di un testo da leggere a video, alle scelte cromatiche della pagina. Sarà compito nostro, dei cosiddetti webmaster, rendere poi accessibili le pagine informative del sito scolastico: ma anche il sito più perfetto dal punto di vista di accessibilità non avrà alcun valore e impatto se non tiene conto dell’anima della scuola, gli studenti. E con loro, la creatività e la fantasia che le regole dell’accessibilità, o altre, non possono e non devono frenare. Possediamo uno strumento didatticamente fantastico: contribuiamo a diffonderlo e a renderlo veramente accessibile nel senso più ampio del termine. www.porteapertesulweb.it