STORIA Testi, progetto grafico e impaginazione: Alcadia Snc di Daviddi e Sandri, Bologna Revisione testi: Andrea Bachini Progetto grafico copertina: Simonetta Zuddas Foto: Archivio Giunti, Firenze Illustrazioni: Archivio Giunti (Studio Illibil, Santo Chitò, Lorenzo Orlandi, Claudio Pasqualucci, Rosanna Rea, Sergio, Gli antichi Egiziani, Vetrina delle civiltà) Per quanto riguarda i diritti di riproduzione, l’Editore si dichiara disponibile a regolare le eventuali spettanze per quelle immagini di cui non sia stato possibile reperire la fonte. Si ringraziano: Marzia Sandri per il contributo ai testi; Mariasilvia Grossi, Emilia Franchini e Julia Varela per la collaborazione. www.giunti.it © 2007 Giunti Editore S.p.A. Via Bolognese, 165 - 50139 Firenze - Italia Via Dante, 4 - 20121 Milano - Italia ISBN 9788809766686 Edizione digitale realizzata da Simplicissimus Book Farm srl Prima edizione digitale 2010 SOMMARIO L’Egitto: geografia, fauna e vegetazione La storia dell’antico Egitto Classi sociali e occupazioni Religione e mitologia Mummie, sepoltura, vita nell’aldilà I re e le regine d’Egitto Le piramidi Sepolture regali nel Nuovo Regno La costruzione di un grande tempio Trasporti via terra e via acqua Le grandi opere: irrigazione e canalizzazione La vita dei campi Caccia, pesca e allevamento Materie prime e commercio La vita in città Case degli umili e ville dei nobili Le arti e i mestieri La famiglia e la condizione femminile L’educazione e la scuola L’esercito: armi, carri e fortificazioni Divertimenti, sport e musica L’arte La scienza L’influenza egizia nei secoli pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 6 10 16 20 26 32 36 42 46 50 56 60 66 70 74 78 82 86 92 96 100 104 110 114 Cronologia Glossario Indice analitico pag. 118 pag. 122 pag. 124 5 L’EGITTO: GEOGRAFIA, FAUNA E VEGETAZIONE L’Egitto occupa l’angolo nord-orientale dell’Africa. Questa posizione strategica, ponte ideale tra il Continente Nero e le vicine zone dell’Oriente, ha favorito lo sviluppo di una civiltà unitaria molto particolare. Ma lo splendore della civiltà egizia è dovuto soprattutto alla presenza del Nilo, il fiume più lungo del mondo, che con le sue acque ha reso fertilissima una terra limitata a ovest e a est del deserto. Per questo l’Egitto fu definito dallo storico greco Erodoto “dono del Nilo”. 6 IL TERRITORIO Geograficamente il territorio egiziano è diviso in due regioni dalle caratteristiche molto diverse fra loro. Una prima regione, che si identifica con l’Alto Egitto, coincide con la Valle del Nilo ed è formata da una striscia lunga circa 900 km e larga da 3 a poco più di 20 km. È proprio in quest’area, beneficiata dalle inondazioni del fiume, che si concentravano le coltivazioni di grano, orzo, lino e che si sviluppò maggiormente l’attività agricola. Una seconda regione, il Basso Egitto, è costituita dall’immensa pianura del Delta del Nilo. Si tratta di un’area adatta all’allevamento del bestiame, ma anche ricchissima di acque – e quindi di pesci e selvaggina – oltre che di zone umide in cui crescevano il papiro e i giunchi che gli Egizi sapevano sfruttare abilmente. Nelle pitture che decoravano le tombe e i palazzi gli antichi Egizi hanno lasciato numerose raffigurazioni di animali domestici come buoi, asini e cavalli: tali animali fornivano un aiuto prezioso nel lavoro quotidiano e molti erano considerati divini. Nella pagina precedente, un particolare di un calendario solare Oltre a tante specie di animali, sono state trovate raffigurate nelle tombe anche molte varietà di pesci, le stesse che all’epoca popolavano le acque del territorio egizio. OSSIRINCO SQUALO DELFINO PESCE ANGELO PESCE PERSICO ANGUILLA 7 Nella cartina, il territorio della Valle del Nilo attraversato dal grande fiume intorno al quale si sviluppò l’antica civiltà egizia. IL FIUME NILO Il grande fiume egiziano nasce dai grandi laghi dell’Africa equatoriale e, dopo aver attraversato aride steppe e ben cinque impervie barriere rocciose, le cateratte, incontra l’antica città di Assuan. Da quel punto le sue acque procedono pigramente attraverso la verde e ampia vallata in cui è nata e si è sviluppata la millenaria civiltà egizia. A nord del Cairo il grande fiume si divide in più rami formando una vasta pianura alluvionale, il Delta, per gettarsi, infine, nel Mediterraneo attraverso due rami principali: quello di Damietta a est, e quello di Rosetta a ovest. La Valle e il Delta del Nilo formano una zona pianeggiante di circa 34000 kmq, in gran parte utilizzata per l’agricoltura, attività da sempre dominante in Egitto. Questa pianura era chiamata dagli Egizi “Terra Nera” (kemi), in quanto era caratterizzata da un terreno reso particolarmente fertile dalle piene del fiume che, da luglio a ottobre, inondava i campi depositandovi un fango ricchissimo di sali minerali fertilizzanti, il limo. LA FLORA La terra della Valle del Nilo era molto generosa e consentiva la coltivazione di miglio, orzo e altri cereali, lino, fave, lenticchie, ceci, lattuga, cipolle, aglio, sesamo, oltre a datteri, melagrane e meloni. Soltanto in età moderna si cominciarono a produrre anche cotone, canna da zucchero, riso e mais mentre, già nell’antichità, abbondavano uva, loto e papiro. Proprio dalle foglie della pianta di papiro, opportunamente tagliate, sovrapposte e pressate, si ricavava la carta utilizzata per scrivere. Riguardo alle piante spontanee dell’antico Egitto, soltanto le acacie, i sicomori, le tamerici, i fichi e soprattutto la palma, si sono diffuse in gran numero. 8 LA FAUNA Sia il clima dell’Egitto sia la flora e la fauna sono rimaste immutate dal 2000 a.C. a oggi e sono quelle tipiche di un Paese tra i meno piovosi al mondo. Già nel Neolitico troviamo quasi tutti gli animali domestici attuali: pecore, capre, buoi, cani, gatti, maiali, asini, anatre e oche. Solo intorno al 1700 a.C. si cominciò a praticare l’allevamento del cavallo e, molto più tardi, furono importati dromedari e gallinacei, mentre le scimmie erano considerate anch’esse animali domestici. Tra gli animali che furono sempre considerati esotici e rari compaiono gli elefanti e le giraffe, mentre abbondavano scorpioni, serpenti velenosi, coccodrilli e ippopotami. Molta parte della fauna si trova anche raffigurata nelle pareti delle tombe dove ricorrono avvoltoi, falchi, civette, fenicotteri, ibis e numerose varietà di pesci. A essa si contrapponeva l’area nota con il nome di “Terra Rossa”, dominata dai Deserti Occidentale e Orientale che si estendono attorno alla Valle, e che è caratterizzata, invece, da un clima torrido e secco. Uno spaccato del territorio egizio. La valle del Delta del Nilo è stata una delle regioni più fertili di tutto il mondo antico. 9 LA STORIA DELL’ANTICO EGITTO Tra l’8000 e il 5000 a.C. la valle del Nilo fu interessata da movimenti di popolazioni nomadi provenienti dall’Asia e dall’Africa centrale. A partire dal 3500 a.C. circa, in seguito ad alcuni, profondi cambiamenti del clima, queste popolazioni divennero sedentarie: unirono le loro forze per mettere a coltura le aree attorno al Nilo, impararono a regolarne le acque, costruirono le prime città. Posero, insomma, le basi della più progredita civiltà mai esistita fino ad allora: la civiltà egizia. 10 La fertile Valle del Nilo e le oasi favorirono il contatto fra le culture e le prime forme di struttura sociale. Uno dei più antichi insediamenti noti è quello di Merimde Beni Salama.