T scap - Conservazione degli alimenti

Forme biologiche secondo il sistema di classificazione di Raunkiær
Il sistema Raunkiær è un sistema di classificazione per le piante, inventato dal botanico danese
Christen Raunkiær, basato sull’adattamento acquisito dagli organismi vegetali per il superamento
della stagione avversa: il periodo invernale, nel caso delle piante che vivono in un clima temperato,
o la stagione secca, sfavorevole alle piante dei climi aridi e caldi. Infatti, a seconda dell’ambiente in
cui vivono, tutte le piante mostrano alcune caratteristiche anatomiche e fisiologiche volte alla
protezione, durante il periodo avverso, dei tessuti embrionali presenti nelle gemme (o nei semi) e
che ritorneranno a svilupparsi al ripristino delle condizioni favorevoli.
Queste particolari caratteristiche, ed in principalmente la diversa posizione delle gemme dormienti,
hanno permesso a Raunkiær di suddividere le piante in vari gruppi ecologici, o classi di forme
biologiche (figura 1), suddivise a loro volta in sottoclassi e che, in seguito, sono state modificate ed
ampliate sia dallo stesso autore, sia da autori successivi, tra cui Ellenberg e Mueller-Dombois.
Figura 1 - Le forma biologiche secondo lo schema di Raunkiær: 1: Fanerofite; 2 e 3: Camefite;
4: Emicriptofite; 5 e 6: Geofite; 7: Elofite; 8 e 9: Idrofite. Terofite ed Epifite non sono indicate.
Bisogna sottolineare il fatto che una stessa specie può appartenere ad una o ad un’altra forma
biologica a seconda della località e dell’ambiente in cui si trova. Tuttavia, il sistema Raunkiaer offre
un buon metodo per l'analisi floristica di un qualsiasi territorio, poiché piante di diversa specie e
posizione geografica mostrano simili adattamenti in simili ambienti.
Una volta esaminato il numero di specie vegetali di un territorio è possibile ottenere lo spettro
biologico di quella flora, ossia le percentuali delle varie forme biologiche presenti in quel territorio,
che ovviamente rispecchieranno le caratteristiche ambientali e, non meno importante, il grado di
azione antropica a cui è (o è stata) soggetta la zona studiata. Lo spettro biologico ricavato dalla
totalità delle specie che costituiscono la flora mondiale viene definito “spettro normale” e risulta
così composto: Fanerofite 47%, Emicriptofite 27%, Terofite 13%, Camefite 9%, Geofite 3%,
Elofite-Idrofite 1%. La maggiore presenza di fanerofite è dovuta all'influenza esercitata dalle grandi
foreste tropicali.
La seguente classificazione include le modifiche recenti e mostra degli esempi tipici della flora
italiana (tra parentesi viene posto il simbolo con cui viene indicato convenzionalmente il gruppo).
Fanerofite
Le fanerofite (P) sono piante perenni e legnose, con gemme svernanti poste ad un’altezza dal suolo
maggiore di 30 cm. Vengono suddivise in:
ƒ Nano-Fanerofite
Le nano-fanerofite (NP) sono piante legnose con gemme svernanti poste tra i 30 cm e i 2 metri
dal suolo, come, ad esempio:
Berberis vulgaris L.,1753, il crespino comune.
Juniperus nana Willddenow, 1802, il ginepro nano.
Rhododendron ferrugineum L., 1753, il rododendro rosso.
Hypericum androsaemum L., 1753, l’erba di San Giovanni arbustiva.
Pittosporum tobira (Thunb.) Ait. , 1811, il pittosporo.
Solanum dulcamara L., 1753.
Ribes alpinum L., 1753, il ribes alpino.
Rhamnus pumilus L., 1753.
Rubus idaeus L. 1753, lampone.
Rhododendron ferrugineum
Solanum dulcamara
Ribes alpinum
Rubus idaeus
ƒ Arboree
Le Fanerofite arboree (P scap) sono piante legnose con portamento arboreo e gemme poste ad
altezze dal suolo superiori ai due metri, come ad esempio:
Cupressus sempervirens L. 1753, cipresso.
Alnus cordata (Loisel) Desf., 1872, ontano cordato.
Castanea sativa Mill. 1768, castagno.
Fagus sylvatica L. 1753, faggio comune.
Ficus carica L. 1753, il fico comune.
Fraxinus ornus L. 1753, l’orno o orniello ed il Fraxinus excelsior L. 1753, il frassino maggiore.
Populus alba L. 1753, il pioppo bianco e Populus nigra L. 1753, il pioppo nero.
Molte altre specie del genere Pinus L. 1753 e Quercus L. 1753.
Cupressus sempervirens
Pinus pinea
Fraxinus excelsior
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Quercus robur
ƒ Cespugliose
Le Fanerofite cespugliose (P caesp) sono piante legnose con portamento cespuglioso, come ad
esempio:
Agave americana L. 1753,
Nerium oleander L. 1753,
Viburnum lantana L. 1753,
Viburnum opulus L. 1753,
Viburnum tinus L. 1753,
Medicago arborea L. 1753,
Myrtus communis L. 1753, il comune mirto. In inglese ed in americano “Myrtle”, in francese
“myrte commun”, in tedesco “Myrte”, in spagnolo “mirto”.
Rhamnus alaternus L. 1753. E’ il ranno lanterno; in inglese è chiamato “Italian buckthorn”, in
americano “Italian Buckthorn”, in francese “alaterne”.
Nerium oleander
Viburnum tinus
Myrtus communis
Medicago arborea
ƒ Lianose
Le Fanerofite lianose (P lian), piante legnose con portamento rampicante, come ad esempio:
Clematis vitalba L. 1753, clematide vitalba. Il nome inglese è “Traveller's joy”, in americano
“Evergreen Clematis”, in francese “clématite vigne-blanche”, in tedesco “Gemeine Waldrebe”,
in spagnolo “botigueras”, in portoghese “vide-branca”.
Hedera helix L. 1753. E’ la comune edera che in inglese è chiamata “ivy”, in americano
“algerian ivy” ed in tedesco “efeu”. Un sinonimo è Hedera taurica ( Hibberd ) Carrière, 1830.
Sono note delle sottospecie: Hedera helix L. ssp. helix ed Hedera helix ssp. poetarum Nyman.
Humulus lupulus L. 1753, luppolo comune. In inglese “Hop”, in americano Common Hop, in
francese “houblon”, in tedesco “Hopfen”, in portoghese “lúpulo”.
Lonicera caprifolium L. 1753, caprifoglio comune. Il nome comune in inglese è “Italian
honeysuckle” ed in americano “Italian Woodbine”.
Rubia peregrina L. 1753.
Vitis vinifera L. 1753, la vite.
Clematis vitalba che ricoperto un albero con le sue liane; fusto e foglie; fiori; pappo.
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Hedera helix
Humulus lupulus
Lonicera caprifolium
Vitis vinifera
ƒ Succulente
Le Fanerofite succulente (P succ) sono piante con fusti e/o foglie specializzate per
l’immagazzinamento dell’acqua.
Le piante succulente (impropriamente, piante grasse) vengono chiamate quelle piante dotate di
particolari tessuti “succulenti”, i parenchimi acquiferi, tramite i quali possono immagazzinare
grandi quantità di acqua.
L’acqua assorbita durante i periodi di pioggia viene amministrata sapientemente, durante i
periodi di siccità, migrando ad ogni distretto dell’organismo della pianta che la richieda. Per la
presenza del tessuto succulento, foglie, fusti e radici di queste piante diventano carnosi e
ingrossati, assumendo, a seconda del tipo, forme tipiche quali quelle sferiche, colonnari, a
rosetta, appiattite.
Le piante succulente sono spesso indicate, erroneamente, col termine generico di “cactus”, che
in realtà si riferisce ad una determinata famiglia di tali piante, tutte originarie delle Americhe.
Mentre quasi tutti i cactus sono piante succulente, non tutte le succulente sono cactus.
L’Opuntia ficus-indica (L.) Miller, 1768 è una tipica specie di questo raggruppamento di piante.
E’ il comune fico d’India che prende in altre lingue nomi disparati: in inglese “Prickly pear”, in
americano “Barbary Fig”, in francese “figuier de Barbarie”, in tedesco “Feigenkaktus”, in
spagnolo “tuna mansa”, in portoghese “palma-gigante”. Questa specie è nota anche con dei
sinonimi: Opuntia compressa McBride, 1922 e Opuntia ficus-barbarica A. Berger, 1912.
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Piante in fioritura di fico d’India
“Pale” di fico d’India con frutti
Fiore di Opuntia ficus-indica
Frutto di fico d’India
ƒ Epifite
Le Fanerofite epifite (P ep) sono piante legnose che si accrescono sopra altre piante usate come
supporto. Le piante epifite sono tutte quelle specie di piante che vivono su altre piante, di solito
usate come semplice sostegno e non per procurarsi il nutrimento, come ad esempio felci,
muschi, licheni o altri organismi sessili che non crescono sul terreno ma vivono prevalentemente
sui tronchi o sui rami degli alberi, soprattutto nelle foreste tropicali e subtropicali. Vengono
anche chiamate piante aeree. Nelle foreste tropicali la vegetazione è talmente fitta che
impedisce alla luce solare di raggiungerne gli strati più bassi, che restano perennemente in
ombra. Gli alberi tendono a svilupparsi molto in altezza onde permettere al fogliame di ricevere
la necessaria quantità di luce e le epifite sfruttano tale opportunità per raggiungere lo stesso
scopo. Utilizzano i tronchi altissimi o i rami delle piante ospiti come sostegno al quale si
ancorano mediante radici adesive o aggrappanti, creando all'interno di un ecosistema così
ombreggiato un habitat sopraelevato molto particolare, ma sufficientemente illuminato per lo
svolgimento del loro ciclo vitale. Quasi tutte, anche se con modalità differenti, sono in grado di
assorbire e conservare l’acqua piovana. L’origine delle piante epifite è da attribuirsi allo
sviluppo di piante all'inizio collegate al terreno, per esempio le Bromeliacee, che vivevano negli
ambienti aridi e assolati degli altopiani andini. Queste producevano una quantità enorme di
imponderabili semi, dotati di un apparato che ne favoriva la dispersione tramite il vento. Una
volta scaraventati dal vento in un ambiente pluviale, questi germogliavano. Le piante nate al
suolo morivano per la mancanza di luce e quelle nate sui rami più alti non potevano allungare le
proprie radici per arrivare al suolo. L’unica soluzione era l’epifitismo grazie alla loro capacità di
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assorbire i nutrienti dall'aria (pioggia; rugiada; nebbia). Questi nutrienti vengono risucchiati
tramite tanti tricomi assorbenti presenti sull’epitelio delle foglie. Nella maggioranza dei casi le
epifite non sono piante parassite in quanto riescono autonomamente ad assorbire l’acqua e i sali
minerali attraverso la superficie delle foglie o tramite le radici aeree che utilizzano anche per
ancorarsi al loro sostegno. È il caso, ad esempio, dei muschi e dei licheni o delle comunità
epifite che popolano le praterie di Posidonia oceanica (L.) Delile, 1813. Alcune orchidee epifite
trattengono l’acqua e le sostanze nutritive nei loro fusti, altre ricavano il nutrimento dalle radici
aeree rivestite da una specifica sostanza assorbente. Alcune Bromeliacee sono dotate di foglie
particolarmente robuste, disposte in modo tale da formare una specie di contenitore in cui si
raccoglie l'acqua piovana; altre hanno foglie ricoperte da peli appiattiti che, aprendosi,
consentono l’assorbimento dell'umidità dall’aria e, chiudendosi, ne evitano l’evaporazione
durante i periodi di siccità. Altre volte, invece, si hanno veri e propri casi di parassitismo, come
per esempio nel caso del vischio, che perfora con esoenzimi la corteccia dell’albero su cui vive e
sottrae nutrimento alla pianta con i suoi austori.
Viscum album L. sopra un platano.
Bacche di vischio
ƒ Reptanti
Le Fanerofite reptanti (P rept) sono piante con portamento strisciante, aderente al suolo. Un
esempio è rappresentato dal Pinus mugo Turra, 1764, il pino muga.
Pianta di Pinus mugo
Strobili di pino mugo
In sintesi, le Fanerofite si classificano come indicato nella seguente tabella.
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Forma biologica Sigla
Fanerofita
P
Sottoforma
Sigla
Nano-Fanerofita
NP
Arborea
P scap
Cespugliosa
P caesp
Lianosa
P lian
Succulenta
P succ
Epifita
Reptante
P ep
P rept
Camefite
Le camefite (Ch) sono piante perenni e legnose alla base, con gemme svernanti poste ad un'altezza
dal suolo tra i 2 ed i 30 cm. Vengono suddivise in:
ƒ Suffruticose
Nelle Camefite suffruticose (Ch suffr) le porzioni erbacee seccano annualmente e rimangono in
vita soltanto le parti legnose.
Esempi di camefite suffruticose sono:
Artemisia alba Turra, 1764; assenzio maschio.
Artemisia atrata Lam., 1783.
Artemisia glacialis Linneo, 1763, assenzio genepì nero.
Helichrysum italicum (Roth) G. Don, 1830, l’elicriso.
Helichrysum stoechas (L.) Moench, 1794, perpetuini profumato.
Euphorbia barrelieri (Savi), 1808, euforbia di Barrelier.
Euphorbia biumbellata Poiret, 1789, euphorbia con doppiaombrella.
Euphorbia pinea Linneo, 1763), euforbia delle scogliere.
Ruta angustifolia Pers., 1805, la ruta a foglie strette.
Ruta chalepensis L., 1767, la ruta d’Aleppo.
Ruta graveolens L., 1753, la ruta comune.
Artemisia alba
Helichrysum italicum
Ruta chalepensis
Ruta graveolens
ƒ Scapose
Le Camefite scapose (Ch scap) presentano un asse fiorale allungato e spesso privo di foglie,
come nella Stellaria holostea L. 1753, la “centocchio garofanina”. In lingua inglese è nota con il
nome di “Easter-bell”, in america si chiama “Addersmeat”.
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Stellaria holostea
ƒ Succulente
Le Camefite succulente (Ch succ) mostrano fusti e/o foglie specializzati per
l’immagazzinamento dell’acqua, come in molte specie del genere Sedum e Sempervivum:
Sedum acre L., 1753, la borracina acre.
Sedum alpestre Vil., 1779, la borracina alpestre.
Sedum sexangulare L. 1753, il sedo a sei angoli, detto anche borracina insipida.
Sempervivum calcareum Jordan, 1849, il semprevivo calcareo.
Sempervivum tectorum L. 1753, il semprevivo dei tetti.
Sedum sexangulare
Sedum alpestre
Sempervivum tectorum
ƒ Pulvinate
Le Camefite pulvinate (Ch pulv) sono poco sviluppate in altezza e di forma rigonfia e
tondeggiante. Appartengono a questo gruppo:
Campanula macrorrhyza J. Gay ex A.DC., 1830.
Androsace alpina (L.) Lam., 1778, l’androsace dei ghiacciai.
Androsace helvetica (L.) All., 1785, l’androsace emisferica.
Androsace imbricata (Lamarck), 1779.
Androsace pubescens DC. 1805, androsace pubescente.
Saxifraga biflora All., 1774.
Saxifraga pedemontana All., 1775, sassifraga piemontese.
Saxifraga purpurea All., 1773, sassifraga valdostana.
Silene acaulis (L.) Jacq., 1762, silene a cuscinetto.
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Androsace alpina
Androsace helvetica
Silene acaulis
ƒ Fruticose
Le Camefite fruticose (Ch frut) hanno un aspetto arbustivo, come, ad esempio:
Senecio angulatus Linn. f. 1782.
Senecio mikanioides Walp., 1845. In inglese “capeivy”.
Vaccinium myrtillus L. 1753, il mirtillo nero.
Vaccinium uliginosum L. 1753.
Vaccinium vitis-idaea L. 1753, mirtillo rosso.
Salix herbacea L.1753, salice erbaceo.
Salix reticulata L. 1753, salice reticolato.
Salix retusa L. 1759, salice retuso.
Salix herbacea Miller, 1768, salice erbaceo.
Antirrhinum majus L. 1753, bocca di leone.
Pianta e bacche di Vaccinium myrtillus
Salix reticulata
Antirrhinum majus
ƒ Reptanti
Le Camefite reptanti (Ch rept) si distinguono per l’accrescimento degli organi aderente al suolo,
con carattere strisciante, come, per esempio:.
Vinca major L. 1753, pervinca maggiore.
Vinca minor L. 1753, pervinca minore.
Vinca difformis Pourret, 1788, pervinca ovata.
Thymus alpestris Tausch, 1881, timo alpestre.
Thymus alpigenus (Kerner) Ronn. 1931, timo alpino.
Thymus longicaulis Presl, 1826, timo con fascetti.
Thymus serpyllum L. 1753, serpilio o pepolino.
Selaginella denticulata (L.) Link 1841, selaginella denticolata.
Selaginella helvetica (L.) Link, 1841, selaginella elvetica.
Selaginella selaginoides (L.) Link, 1841, selaginella alpina.
Medicago marina L. 1753, erba medica marina.
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Vinca major
Thymus serpyllum
Selaginella denticulatas
Medicago marina
In sintesi, le Camefite si classificano come indicato nella seguente tabella.
Forma biologica Sigla Sottoforma
Sigla
Suffruticosa Ch suffr
Camefita
Ch
Scaposa
Ch scap
Succulenta
Ch succ
Pulvinata
Ch pulv
Fruticosa
Ch frut
Reptante
Ch rept
Emicriptofite
Le emicriptofite (H) sono piante erbacee, biennali o perenni, con gemme svernanti al livello del
suolo e protette dalla lettiera o dalla neve. Vengono suddivise in:
ƒ Cespitose
Le Emicriptofite cespitose (H caesp) presentano ciuffi fitti di foglie che si dipartono dal suolo.
Sono un esempio di questo raggruppamento le seguenti specie:
Festuca alpina Suter, 1802, la festuca delle Dolomiti.
Festuca cinerea Vill. 1785, la festuca cinerina.
Festuca valesiaca Gaudin, 1811, la festuca del vallese.
Poa alpina L. 1753, la fienarola delle Alpi. In inglese “alpine bluegrass”, in americano “Alpine
Bluegrass”, in tedesco “Alpen-Rispengras”. I sinonimi di questa specie sono Poa badensis
Haenke ex Willd. subsp. insularis (Parl.) Hayek, Poa insularis Parl. 1850, Poa alpina L. 1753
subsp. vivipara (L.) Arcang., Poa borisii Stefanoff, 1930.
Poa pratensis , L. 1753.
Poa minor Gaudin, 1808, la fienarola dei ghiaioni.
Luzula campestris (L.) DC. 1805, l’Erba lucciola comune. In inglese “Field Wood Rush”, in
americano “Field Wood Rush”.
Luzula nivea (L.) Lam. et DC. 1805, l’Erba lucciola maggiore. In inglese “Snowy Woodrush”,
in americano “Snowy Woodrush”.
Luzula pilosa (L.) Willd. 1809, l’Erba lucciola pelosa. In inglese “Hairy Wood Rush”.
Veronica prostrata L. 1762, la veronica sdraiata. In inglese “Rockery Speedwell”, in americano
“Prostrate Speedwell”.
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Poa pratensis
Luzula campestris
Veronica prostrata
ƒ Reptanti
Le Emicriptofite reptanti (H rept) mostrano un accrescimento aderente al suolo con carattere
strisciante come ad esempio:
Agrostis stolonifera Cout. 1753, il cui nome comune italiano è cappellini comuni. In inglese
“creeping bentgrass”, americano “Spreading Bent”, francese “agrostide stolonifère”, tedesco
“weißes Straußgras”, spagnolo “agróstide estolonífera”, portoghese “erva-fina”.
Oxalis corniculata L. 1753, l’acetosella dei campi. In inglese “Yellow sorrel”, americano
“Yellow Wood Sorrel”, francese “oxalis corniculée”, tedesco “Horn-Sauerklee”, spagnolo
“acederilla”, in portoghese “erva-azeda-de-folha-pequena”.
Ranunculus repens L. 1753, il ranuncolo strisciante. In lingua anglosassone “Creeping
buttercup”, francese “renoncule rampante”, tedesco “Kriechender Hahnenfuß”, spagnolo “botón
de oro”, in portoghese “botao-de-oiro”. I sinonimi di questa specie sono Ranunculus
oenanthifolius Ten. & Guss. e Ranunculus pubescens Lag.
Fragaria vesca L. 1753. la comune fragola. In inglese “Wild strawberry”, in americano
“Woodland Strawberry”, francese “fraisier des bois”, tedesco ”Walderdbeere”, spagnolo “fresal
común”, in portoghese ”morangueiro-bravo”. I sinonimi sono Fragaria insularis Rydb. 1908,
Potentilla vesca (L.) Scop. 1771.
Potentilla anserina L. 1753, il cui nome comune in italiano è cinquefoglia pié d’oca. In inglese
inglese: “Silverweed”, in americano “Genserich”. Un sinonimo è Argentina anserina (L.) Rydb.
1908.
Agrostis stolonifera
Oxalis corniculata
Ranunculus repens Fragaria vesca Potentilla anserina
ƒ Scapose
Le Emicriptofite scapose (H scap) sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie.
Atropa belladonna L. 1753, belladonna.
Physalis alkekengi L. 1753, alchechengi comune.
Melissa officinalis L.1753, melissa vera.
Pulmonaria australis (Murr.) Sauer, 1975, polmonaria sudalpina.
Pulmonaria officinalis L. 1753, polmonaria maggiore.
Pulmonaria saccharata Miller, 1768, polmonaria chiazzata.
Gentiana cruciata L. 1753, genziana minore.
Gentiana lutea L. 1753, genziana maggiore.
Gentiana schleicheri (Vaccari) Kunz, 1939, genziana di Schleicher.
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Atropa belladonna
Physalis alkekengi
Pulmonaria officinalis
Gentiana lutea
ƒ Rosulate
Le Emicriptofite rosulate (H ros) hanno le foglie disposte a formare una rosetta basale.
Bellis perennis L. 1753, pratolina.
Taraxacum officinale Weber, 1780, tarassaco comune.
Trifolium alpinum L. 1753, il trifoglio alpino.
Pinguicula alpina L. 1753, l’erba-unta bianca.
Pinguicula leptoceras Rchb. 1823, l’erba-unta bianco-maculata.
Pinguicula vulgaris L. 1753, l’erba-unta comune.
Primula allionii Loisel.1809, la primula di Allioni.
Primula veris L. 1753, la primula odorosa.
Primula vulgaris Hudson, 1762, la primula comune.
Bellis perennis
Pinguicula alpina
Primula veris
Taraxacum officinale
ƒ Biennali
Le Emicriptofite bienni (H bienn) si distinguono dalle altre per il ciclo vitale biennale.
Cynoglossum cheirifolium L.1753, la lingua di cane giallastra.
Cynoglossum montanum L.1753, la lingua di cane montana.
Cynoglossum officinale L. 1753, la lingua di cane vellutina.
Campanula rapunculus L. 1753, la campanula commestibile.
Lactuca sativa L. 1753, la lattuga coltivata. In inglese “Lettuce”, in americano “Garden
Lettuce”, in francese “laitue”, in tedesco “grüner Salat”, in spagnolo “lechuga”, in portoghese
“alface”.
Melilotus officinalis (L.) Pallas, 1776, il meliloto comune.
Ptychotis saxifraga (L.) Loret et Barr. 1876. Ha tre sinonimi: Ptychotis heterophylla W. D. J.
Koch, 1824, Carum bunius L. 1767 e Falcaria saxifraga (L.) Rchb.f. 1863.
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Cynoglossum officinale
Campanula rapunculus Lactuca sativa Melilotus officinalis
ƒ Scandenti
Le Emicriptofite scandenti (H scand) presentano un portamento rampicante.
Bryonia dioica Jacq. 1774, brionia comune.
Convolvulus althaeoides L. 1753, vilucchio rosso.
Calystegia sepium (L.) R. Br. 1810, vilucchio bianco.
Calystegia sylvatica Choisy, 1845,
Lathyrus heterophyllus L. 1753, cicerchia a foglie variate.
Lathyrus latifolius L. 1753, cicerchia a foglie larghe.
Lathyrus sylvestris L. 1753, cicerchia silvestre.
Bryonia dioica
Convolvulus althaeoides
Calystegia sepium
Lathyrus sylvestris
In sintesi, le Emicriptofite si classificano come indicato nella seguente tabella.
Forma biologica Sigla Sottoforma
Emicriptofita
H
Sigla
Cespitosa
H caesp
Reptante
H rept
Scaposa
H scap
Rosulata
H ros
Bienne
H bienn
Scandente
H scand
Geofite
Le geofite (G) sono piante perenni erbacee che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante
la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei come
bulbi, tuberi e rizomi. Vengono suddivise in:
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ƒ Radicigemmate
Le Geofite radicigemmate (G rad) sono piante perenni con organi sotterranei portanti gemme,
dalle quali annualmente si sviluppano le parti aeree.
Aristolochia clematitis L. 1753, l’aristolochia clematite.
Cirsium arvense (L.) Scop., 1772, il cardo campestre. In inglese “Creeping thistle”, in
americano “Canada Thistle”, in francese “chardon des champs”, in tedesco “Acker-Distel”, in
spagnolo “cardo cundidor”, in portoghese “cardo-das-vinhas”. Ha alcuni sinonimi: Cirsium
setosum (Willd.) M. Bieb., 1819, Cirsium incanum M. Bieb., 1819, Cirsium horridum (Wimm.
& Grab.) Stankov, non (M.Bieb.) Fisch. 1949, Cirsium argenteum Peyer ex Vest. 1829.
Tamus communis L. 1753, tamaro.
Cytinus hypocistis (L.) L. 1767, ipocisto comune.
Thesium bavarum Schrank, 1786, linaiola bavarese.
Aristolochia clematitis
Cirsium arvense
ƒ Bulbose
Le Geofite bulbose (G bulb) sono piante perenni munite di bulbo, organo di riserva che
annualmente produce nuovi fusti, foglie e fiori.
Narcissus odorus L.1756, narciso odoroso,
Narcissus poeticus L. 1753, narciso selvatico.
Narcissus radiiflorus Salisbury, 1796.
Crocus albiflorus Kit. 1814, zafferano alpino.
Crocus medius Balbis, 1801, zafferano ligure.
Crocus napolitanus Tenore, 1815 , zafferano maggiore.
Gladiolus communis L. 1753, gladiolo maggiore.
Allium cepa L. 1753, aglio.
Allium flavum L. 1753, aglio giallo.
Allium sativum L. 1753, aglio comune.
Allium porrum L. 1753, porro.
Allium roseum L. 1753, aglio roseo.
Ophrys apifera Hudson, 1762, ofride fior di api.
Ophrys insectifera L. 1753, ofride insettifera.
Ophrys lutea Cav. 1793, ofride gialla.
Orchis cruenta Mueller, 1782, orchide sanguigna.
Orchis militaris L. 1753, orchide militare.
Orchis purpurea Hudson, 1762, orchide maggiore.
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Narcissus poeticus
Allium cepa
Orchis militaris
Oprhys apifera
ƒ Rizomatose
Le Geofite rizomatose (G rhiz) sono piante perenni dotate di rizoma, un fusto sotterraneo dal
quale, ogni anno, si dipartono radici e fusti aerei.
Tussilago farfara L. 1753, tossilaggine comune. In lingua anglosassone “Coltsfoot”, in francese
“tussilage”, tedesco “Huflattich”, spagnolo “tusilago”, portoghese “unha-de-asno”.
Geranium macrorrhizum L. 1753, geranio crestato. In inglese “Bigroot geranium”.
Geranium nodosum L. 1753, geranio nodoso. In lingua anglosassone “Knotted Crane's Bill”.
Geranium tuberosum L. 1753, geranio tuberoso. In inglese “Tuberous Wild Geranium”.
Iris florentina L. 1753, giaggiolo bianco.
Iris foetidissima L. 1753, giaggiolo puzzolente. In inglese “Stinking gladwin”, in americano
“Stinking Iris”.
Iris germanica L. 1753, giaggiolo paonazzo. In inglese “Purple flag”, in americano “Orris-root”.
Iris graminea L. 1753, giaggiolo susinario. In inglese: “Grassy Leaved Iris”.
Asparagus officinalis L. 1753, asparago comune. In inglese “Asparagus”, americano “Garden
Asparagus”, francese “asperge”, tedesco “Spargel”, spagnolo “esparraguera”, portoghese
“espargo”.
Epipactis atropurpurea Rafin, 1810, elleborine violacea.
Epipactis elleborine (L.) Crantz, 1769, elleborine comune. In inglese “helleborine”, in
americano “Broadleaf Helleborine”.
Epipactis microphylla (Ehrh.) Swartz, 1800 chiamata, in inglese, “Small Leaved Helleborine”.
Geranium tuberosum
Iris germanica
Asparagus officinalis
Epipactis helleborine
ƒ Parassite
Le Geofite parassite (G par) sono piante perenni con gemme sotterranee che mostrano organi
specifici per nutrirsi della linfa di altre piante.
Monotropa hypopitys L. 1753.
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Monotropa hypopitys
In sintesi, le Geofite si classificano come indicato nella seguente tabella.
Forma biologica Sigla
Sottoforma
Sigla
Radicegemmata G rad
Geofita
G
Bulbosa
G bulb
Rizomatosa
G rhiz
Parassita
G par
Elofite
Le elofite (He) sono piante semi-acquatiche con la base e le gemme perennanti sommerse, ma con il
fusto e le foglie aeree. Sono solitamente presenti nelle paludi e sulle rive dei laghi, terreni
acquitrinosi dove formano i canneti. Questa categoria non contiene suddivisioni.
Esempi comuni sono:
Typha latifolia L. 1753, tifa maggiore
Typha longifolia L. 1753, tifa.
Carix riparia, Carix elata, Carix lacca, sono le carici.
Phragmites australis (Cav.) Steud. 1841, la canna palustre.
Schoenoplectus lacustris (L.) Palla, 1888, il giunco di palude.
Rumex hydrolapathum Hudson, 1778, il romice tabacco di palude.
Iris pseudacorus L. 1753, il giglio d’acqua.
Oryza sativa L. 1753, il riso.
Schoenoplectus lacustris Typha angustifolia Carex acuta Phragmites australis
infiorescenza
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Idrofite
Le Idrofite (I) sono piante acquatiche perenni le cui gemme si trovano sommerse o natanti. Sono
relativamente poco comuni ed alcuni autori le sommano alle geofite. Vengono suddivise in:
ƒ Radicanti
Le Idrofite radicanti (I rad) hanno un apparato radicale che le ancora al fondale.
Callitriche hamulata Kuetz. 1835, gamberaja arrotondata.
Callitriche palustris L. 1753, gamberaja comune.
Callitriche stagnalis Scop. 1772, gamberaja maggiore.
Nymphaea alba L. 1753, ninfea comune.
Posidonia oceanica (L.) Delile, 1813, posidonia oceanica.
Potamogeton coloratus Vahl. 1813, brasca arrossata.
Potamogeton crispus L. 1753, brasca increspata.
Potamogeton perfoliatus L. 1753, brasca arrotondata.
Ranunculus aquatilis L. 1753, ranuncolo acquatico.
Zostera marina L. 1753, zostera maggiore.
Potamogeton crispus
Nymphaea alba
Posidonia oceanica
Ranunculus aquatilis
ƒ Natanti
Le Idrofite natanti (I nat) non presentano radici ancoranti e galleggiano sulla superficie
dell’acqua.
Lemna gibba L. 1753, lenticchia d’acqua spugnosa.
Lemna minor L. 1753, lenticchia d’acqua comune.
Utricularia minor L. 1753, erba-vescica minore.
Utricularia vulgaris L. 1753, erba-vescica minore.
Lemna gibba
Lemna minor
Utricularia vulgaris
In sintesi, le Idrofite si classificano come indicato nella seguente tabella.
Forma biologica Sigla Sottoforma Sigla
Idrofita
I
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Radicante
I rad
Natante
I nat
Utricularia minor
Terofite
Le terofite (T) sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo
annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme. Vengono suddivise in:
ƒ Cespitose
Le Terofite cespitose (T caesp) sono piante erbacee annuali con fitti ciuffi di foglie e steli che si
dipartono dalla base.
Cyperus flavescens L. 1753, zigolo dorato.
Poa annua L. 1753, fienarola annuale.
Vulpia bromoides (L.) Gray, 1821, il paléo bromoide.
Vulpia ciliata Dumort. 1824, il paléo ciliato.
Vulpia ligustica (All.) Link, 1827, il paléo ligure.
Anogramma leptophylla (L.) Link, 1841, felcetta annuale.
Juncus bufonius L. 1753, giunco annuale.
Juncus hybridus Brot. 1804, giunco ibrido.
Juncus tenageja Ehrh. ex Linn.1782, il giunco delle pozze.
Cyperus flavescens
Poa annua
Juncus bufonius
ƒ Reptanti
Le Terofite reptanti (T rept) mostrano un accrescimento aderente al suolo con carattere
strisciante.
Evax pygmaea (L.) Brot. 1804, l’evax comune.
Euphorbia maculata L. 1753, l’euforbia macchiata.
Euphorbia peplis L. 1753, l’euforbia delle spiagge.
Euphorbia prostrata Aiton, 1789, l’euforbia prostrata.
Trifolium patens Schreber, 1804, il trifoglio patente.
Trifolium subterraneum L. 1753, il trifoglio sotterraneo.
Trifolium tomentosum L. 1753, il trifoglio tomentose.
Lythrum portula (L.) D.A.Webb, 1967, la salcerella erba-portula.
Evax pygmaea
Trifolium subterraneum
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ƒ Scapose
Le Terofite scapose (T scap) sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie.
Borago officinalis L.1753, la borragine comune.
Impatiens balsamina L. 1753, balsamina coltivata.
Papaver somniferum L. 1753, papavero da oppio.
Matricaria chamomilla L. 1753, la camomilla comune.
Lamium purpureum L. 1753, la falsa ortica purpurea.
Datura stramonium L. 1753, stramonio comune,
Solanum melongena L. 1753, melamzana.
Solanum tuberosum L. 1753, patata.
Borago officinalis
(Papaver somniferum
Datura
stramonium
Solanum
melongena
ƒ Rosulate
Le Terofite rosulate (T ros) possiedono foglie formanti una rosetta alla base della pianta.
Limonium echioides (L.) Miller, (1768, il limonio annuale.
Hyoseris scabra L. 1753, il radicchio ruvido, in inglese “Annual Hyoseris”.
Androsace chaixii G. et G. 1853.
Androsace maxima L. 1753.
Hyoseris scabra
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ƒ Parassite
Le Terofite parassite (T par) possiedono organi specifici per nutrirsi della linfa di altre piante.
Le piante parassite sono piante che vivono sfruttando un’altra pianta da cui traggono le sostanze
necessarie alla sopravvivenza.
Il parassitismo è una forma di simbiosi (associazione di due individui di specie diversa) in cui il
vantaggio della associazione è a senso unico. Le piante parassite si distinguono in emi-parassite
e parassite propriamente dette. Le prime sono quelle che sottraggono all’ospite soltanto la linfa
grezza. Esempi di piante emi-parassite sono ad esempio il vischio e alcune specie di orchidee.
Le seconde sono quelle che sottraggono all’ospite la linfa elaborata e che vengono indicate
nell’elenco che segue.
Nel caso che l’associazione sia vantaggiosa per entrambi gli individui si parla di simbiosi
mutualistica come quella dei licheni composti da un fungo ed un’alga.Talvolta il termine pianta
parassita viene, erroneamente, usato per indicare le cosiddette piante infestanti.
Cuscuta campestris Yuncker, 1832
Cuscuta cesatiana Bertol. 1851, cuscuta di Cesati. Questa specie ha numerosi casi di sinonimia:
Cuscuta australis R. Br. subsp. cesatiana (Bertol.) O. Schwarz ,1949; Cuscuta australis R. Br.
subsp. cesatiana Feinbrun, 1970; Cuscuta australis R. Br. var. cesatiana (Bertol.) P.
Fourn.1937; Cuscuta scandens Brot. subsp. cesatiana (Bertol.), 1977; Grammica scandens
(Brot.) Holub subsp. cesatiana (Bertol.) Holub, 1973.
Cuscuta epithymum (L.) L. 1774, cuscuta epitimo. In inglese “clover dodder”. Un sinonimo è
Cuscuta prodanii Buia. Sono note alcune sottospecie: Cuscuta epithymum (L.) L. subsp.
kotschyi (Des Moul.) Arcang.
Cuscuta europaea Bove & Engelm. 1859.
Orobanche alba Stephan, 1800, succiamele del Serpillo. In lingua anglosassone inglese:
“Thyme Broomrape”.
Orobanche amethystea Thuill. 1800, succiamele ametistino.
Orobanche arenaria Borkh. 1794, il succiamele delle steppe. In inglese “Sea Holly
Broomrape”.
Orobanche crenata Forsskal, 1775, il succiamele delle fave. In inglese “Carnation Scented
Broomrape”, in americano “Bean Broomrape”, in francese “orobanche chevelue” in spagnolo
“jopo”, in portoghese “penachos”.
Orobanche loricata Rchb.1829, il succiamele delle asparagiaie.
Orobanche minor Sm. 1797, il succiamele minore.
Orobanche reticulata Wallr. 1825, il succiamele del cardo. Sinonimi: Orobanche platystigma
Rchb., Orobanche leucantha Griseb., Orobanche pallidiflora Wimm. & Grab., Orobanche
antirrhina Reut., Orobanche deucalion Rchb.f., Orobanche procera W.D.J.Koch.
Orobanche variegata Wallr. 1825, il succiamele screziato.
Cuscuta campestrisa
Cuscuta epithymum
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Cuscuta europaea
Orobanche alba
Orobanche amethystea
Orobanche crenata
In sintesi, le Terofite si classificano come indicato nella seguente tabella.
Forma biologica Sigla Sottoforma
Terofita
T
Sigla
Cespitosa
T caesp
Reptante
T rept
Scaposa
T scap
Rosulata
T ros
Parassita
T par
Bibliografia
•
•
Christen C. Raunkiaer, The Life Forms of Plants and Statistical Plant Geography, Oxford,
Oxford University Press., 1934.
Ellenberg H., Mueller-Dombois D. (1967). A key to Raunkiaer plant life forms with revised
subdivision. Ber. Geobotan. Inst. E.T.H., Stiftung Rubel. 37: 56-87.
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