Un paradigma nella terapia del cancro

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Un paradigma nella terapia del cancro
UN PARADIGMA NELLA TERAPIA DEL CANCRO
Cellule staminali cancerose dal laboratorio alla clinica [ English ]
Erga edizioni 2010
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Principi di biologia molecolare
Cellule staminali e cancro
Principi base di farmacocinetica
Molecole farmacologiche innovative
Farmaci autorizzati
Il paradigma terapeutico
Com’è possibile che le varie strategie e tecnologie utilizzate nella cura del cancro abbiano
ancora una percentuale di fallimento così elevata? Una delle possibili risposte, quella in cui
credo di più, è che
la biologia del cancro
sia diversa da quella attualmente condivisa.
Sino ad una decina d’anni fa sembrava certo che il ricambio cellulare in un essere umano fosse
garantito dalle cellule differenziate attraverso la loro attività replicativa. Lo studio delle cellule
staminali
, grazie a
tecnologie sempre più sofisticate, ha radicalmente cambiato questa convinzione. L’essere
umano dopo la nascita è governato, sia nelle fasi di crescita che di mantenimento nell’età
adulta, dall’attività delle cellule staminali.
Mentre è conosciuta l’attività staminale dallo zigote alla nascita dell’essere umano, meno
conosciuta è l’attività svolta dopo la nascita.
Grazie all’identificazione delle staminali oggi sappiamo che i vari tessuti crescono e vengono
rinnovati da queste cellule definite tessuto-organo specifiche. La staminale possiede una
replicazione diversa dalla cellula differenziata. La replicazione staminale genera una cellula
eguale a se stessa detta cellula madre (autorinnovamento) ed una cellula figlia, con diverse
caratteristiche biologiche, da cui trae origine la cellula differenziata di un determinato tessuto.
Per effetto di questa caratteristica biologica “la malattia” non può che derivare da una cellula
staminale che subito un “danno” lo trasmette al tessuto.
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Un paradigma nella terapia del cancro
Questo nuovo modo di concepire la “malattia” provoca un profondo cambiamento eziologico
obbligando ad intraprendere percorsi terapeutici assai differenti dagli attuali.
La “malattia cancro” non può essere estranea a questo cambiamento eziologico.
Su queste considerazioni si basa un nuovo paradigma nella cura del cancro illustrato nell’ultimo
capitolo. Una strategia terapeutica che segue un preciso algoritmo e si modula secondo i
comportamenti che il cancro esprime e la risposta clinica che ne consegue.
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