Pagina 06-2011 SO/51 Foglio 1 /2 Data I formiche. I La logica del dono di Stefano Zamagni Presidente dell'Agenzia per le Onlus motivazioni e argomenti tra loro molto diversi. I neoliberisti si appellano all'azione volontaria per portare sostegno alle ragioni del loro "conservatorismo compassionevole" al fine di assicurare quei livelli minimi di servizi sociali ai segmenti deboli della popolazione che lo smantellamento del Welfare state da essi invocato lascerebbe altrimenti senza copertura alcuna. Ma ciò genera un paradosso a dir poco sconcertante. Come si fa a parDue sono le concezioni di volontariato pre- lare in favore di comportamenti di tipo filansenti nel dibattito pubblico, oltre che in let- tropico, come si fa cioè a incoraggiare lo spiteratura - concezioni entrambe legittime, rito donativo quando la regolazione dell'attibeninteso, ma con implicazioni affatto diver- vità economica attraverso il mercato viene se sul piano del modello di ordine sociale che basata esclusivamente sull'interesse proprio e sulla razionalità strumentale, vale a dire si ha in mente di realizzare. La prima concezione, che possiamo chiama- sull'assunto antropologico dell'homo oeconore "additiva", vede il volontariato come un micus? Solamente se la società fosse composta s:~t?re ~ocietario che si al??iu.nge agli ~ltri di individui schizofrenici ciò sarebbe possibigia In eSIstenza, tanto che pm dI uno StudIOSO le - individui talmente dissociati da seguire ha avanzato la proposta di dare vita ad un la logica del self-interest quando operano nel "quarto. settore" distinto sia dal 'primo (mer- mercato e la logica della gratuità quando vecato), SIa dal secondo (Stato), SIa dal Terzo stono i panni del filantropo o dell'operatore settore (cooperative sociali, imprese sociali, sociale. fondazioni). I volontari andrebbero così ad Non intendo affatto negare che talvolta ciò occupare una nicchia ben circoscritta della possa accadere - come in effetti accade - ma società, una nicchia che manterrebbe rap- nessun ordine sociale può durare a lungo se porti di buon vicinato con gli altri tre settori, i suoi membri mantengono un codice dicotoma da essi separata. La seconda concezione, mico di comportamento, tenendo separate le invece, è quella "emergentista", secondo cui sfere di vita personale. Il volontariato autenquella del volontariato è una forma di agire tico risolve questo paradosso perché ci moche, una volta raggiunta la massa critica, va stra che l'attenzione a chi è nel bisogno non a modificare anche relazioni già in esistenza è oggettuale, ma personale. L'umiliazione di tra le altre sfere della società. L'immagine esse~e con~iderati ."oggetti" sia pure di filanche subito viene alla mente è quella del lievi- t~oI?Ia o dI attenZIOne compassionevole è il to che, una volta aggiunto alla massa di pa- lImIte .grave della concezione neo-liberista. sta, la fermenta tutta quanta e non solo una Non dlverso è lo "strattonamento" che viene sua parte. Per la concezione emergentista - al volontariato dal pensiero neostatalista. che è quella accolta da chi scrive - missione Anch'~sso gen.era un paradosso analogo, sia specifica e ad un tempo fondamentale del vo- pu~e sl.mI?etr.IC~. Pr~s':lpponendo una forte lontariato è quella di costituire la forza trai- sohdaneta del CIttadllll per la realizzazione nante per cambiare il modo di funzionare dei diritti di cittadinanza, lo Stato sociale delle istituzioni sia politiche sia economiche. rende obbligatorio il finanziamento della Di operare cioè per la propagazione di una sp~sa. s?cia~e. Ma ~r: tal modo, ess? spiazza il concezione non individualistica dell'identità pnnCIpIO dI gratUIta, negando, a hvello di dipersonale secondo la quale l'altro non è una scorso pubblico, ogni valenza a principi che mera proiezione del mio io, un qualcosa di siano diversi da quello di solidarietà, ad cui posso fare l'uso che voglio. A tale conce- e~e~pio al pri.ncipio di fraternità. Ma una sozione, il volontariato oppone l'idea di una Cleta ~he elogla. a parole il volontariato e poi identità in relazione con l'altro, per la quale nO~l ncon?s~: 11 .valore .del se~izio gratuito l'io si produce solo attraverso un processo di nel luoghl pm dlsparatl del bIsogno, entra, prima o poi, in contraddizione con se stessa. relazione con l'altro. Il limite più serio della concezione additiva è Se si ammette che il volontariato svolge una quello di esporre il volontariato ad un dupli- funzione profetica o - come è stato detto ce "strattonamento", quello che gli viene dal porta con sé una "benedizione nascosta" e pensiero neoliberista e quello che gli viene poi non si consente che questa funzione didalla posizione neostatalista, sebbene con venti manifesta nella sfera pubblica, perché Nel dibattito pubblico esistono due concezioni del volontariato. Una additiva che lo vede come un settore che si aggiunge agli altri esistenti; una emergentista per cui esso è una forma di agire che modifica l'intera società. In quest'ultima ottica, il dono non è più atto privato verso amici ai quali si è legati da una relazione a corto raggio, ma atto pubblico ad ampio raggio Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Data formicheG Pagina Foglio 06-2011 SO/51 2/2 a tutto e a tutti pensa lo Stato sociale, è chiaro che quella virtù civile per eccellenza che è lo spirito del dono non potrà che registrare una lenta atrofia. Non si dimentichi infatti che la virtù, a differenza di una risorsa scarsa, si decumula con il non uso. L'assistenza per via esclusivamente statuale tende a produrre soggetti assistiti ma non rispettati, perché essa non riesce ad evitare la trappola della "dipendenza riprodotta". Sono dell'idea che il volontariato deve opporre resistenza a queste due contrapposte sirene, pena la sua progressiva irrilevanza e uscita di scena. La sfida che esso deve raccogliere è quella di battersi per restituire il principio del dono come gratuità alla sfera pubblica. Per dirla in altro modo, il contributo più significativo che, per gli "emergentisti", il volontariato può dare alla società è quello di affrettare il passaggio dal dono come atto privato compiuto a favore di parenti o amici ai quali si è legati da relazioni a corto raggio, al dono come atto pubblico che interviene sulle relazioni ad ampio raggio. A ciò devono mirare l'advocacy (cioè la denuncia di quel che non va) e il counselling (cioè il coraggio di avanzare proposte concrete di intervento) che sono le modalità primarie, anche se non uniche, dell'azione volontaria. Il volontariato autentico, affermando il primato della relazione sul suo esonero, del legame intersoggettivo sul bene donato, deve poter trovare spazio di espressione ovunque, in qualunque ambito dell'agire umano e non solamente in una nicchia particolare. SEGNALIAMO Un filo diretto con il mondo del volontariato. Angeli, l'associazione da sempre impegnata nel Terzo settore fondata nel 1996 da Paola Severini, ha inaugurato un nuovo portale su Internet, www.angelipress.com. con tutte le notizie e gli approfondimenti riguardanti i temi sociali, in collegamento con centinaia di onlus, ong, centri servizio per il volontariato, cooperative e imprese sociali, in Italia e all'estero. Sul sito è inoltre consultabile gratuitamente tutto l'archivio delle 66 edizioni del giornale cartaceo Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.