Prevenzione e profilassi delle malattie infettive, igiene delle mani

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Corso Ostetricia
L’Igiene è una disciplina sperimentale interdisciplinare che studia l'uomo
nell'ambiente fisico e sociale in cui vive e svolge la sua attività.
OBIETTIVI
- la prevenzione delle malattie, rimuovendo le cause e i fattori di
malattia
- la promozione della salute, individuando e potenziando i fattori di
benessere
STRUMENTI
-individuazione di tutti i fattori positivi e negativi di salute
(EPIDEMIOLOGIA-fase della conoscenza)
-correzione di tutti i fattori di malattia e potenziamento
dei fattori utili alla salute (PREVENZIONE-fase dell'intervento)
-studio dell'organizzazione socio-sanitaria
-gestione (management) socio-sanitario
Tutela della salute collettiva ed individuale
In essa si distinguono:
Serbatoio di infezione
Fonte di infezione
Oggetto di infezione
Veicoli
Vettori
Habitat naturale dove il microrganismo sopravvive
(uomo, animale, substrato inanimato).
Per esempio in ospedale
pz colonizzati/infetti
personale sanitario colonizzato/infetto
(soprattutto mani)
Ambiente ospedaliero
Uomo o animale che elimina il
microrganismo
Esempio principale:
Individuo malato o portatore
Altro esempio:
Animali o insetti
PORTATORE SANO/ASINTOMATICO: uomo che ospita il
microrganismo che si moltiplica e viene emesso in modo
temporaneo/permanete senza segno di malattia
PORTATORE PRECOCE: uomo che elimina microrganismo
nel periodo di incubazione (prima della comparsa della
malattia)
PORTATORE CONVALESCENTE: uomo guarito ma che
elimina il microrganismo per qualche settimana
PORTATORE CRONICO: guarito che continua ad eliminare il
microrganismo patogeno per lunghi periodi (anche per
tutta la vita)
Oggetto di infezione
Uomo o animale che acquisisce il microrganismo
attraverso varie vie di penetrazione.
Sono mezzi inanimati:
acqua, aria, suolo, alimenti, polvere, pavimenti,
mobili, telefoni, maniglie, capelli,vestiti,
interruttori, corrimani, biancheria e effetti
letterecci, rifiuti, materiale medicazione, soluzioni
per infusione o iniezione, pomate, polveri, liquidi
biologici etc.
Vettori
Sono mezzi animati:
mosche, topi, zanzare e altri animali.
ž  CONTAGIO
DIRETTO
il microrganismo patogeno passa dal soggetto malato o
portatore al sano attraverso goccioline di saliva, bacio,
rapporto sessuale…
ž  CONTAGIO INDIRETTO
l’agente viene trasportato da un soggetto
all’altro
attraverso un veicolo contaminato (materiale o oggetto
inanimato-acqua, alimenti, siringhe, biancheria…) o vettore
(organismo animato- artropodi).
Vettori meccanici
di trasporto puro e semplice (mosche, o altri artropodi)
Vettori biologici
con parte del ciclo biologico del microrganismo nel vettore
( zanzare, flebotomi, pulci)
Il ruolo delle
mani
Il contatto
SORGENTE DI
INFEZIONE:
UOMO E
ANIMALE
(MALATO O
PORTATORE)
SESSUALE
VIE DI
ELIMINAZ.
SECRETI
ESCRETI
Lo scambio
ematico
PARENTERALE
INAPPARENTE
VERTICALE
VIE DI
PENETRAZ.
CUTE
MUCOSE
UOMO SANO E
RECETTIVO
Pediculosi
HIV
Scabbia
LAVAGGIO DELLE MANI
LAVAGGIO SOCIALE (1 minuto)
Semplice con acqua e sapone, rimuove la flora microbica transitoria e
non la residente. Prima e dopo procedure non invasive.
LAVAGGIO ANTISETTICO (2/3 minuti)
Con detergente-antisettico, rimuove flora transitoria e non la residente.
Pèrima di procedure invasive asettiche, dopo contatto con materiale
infetto, secrezioni ed escrezioni.
LAVAGGIO CHIRURGICO (5/8 minuti)
Con antisettico, rimuove tulla la flora transitoria e la maggior parte
della residente
La flora residente è costituita da microrganismi che colonizzano
stabilmente la cute (per il 20% sono nelle pieghe profonde e nei follicoli
piliferi e per l'80% sono sugli stati superficiali.
La flora transitoria è composta da microrganismi patogeni e non che
sono acquisiti occasionalmente.
Ò  Verifica dell’adozione di corrette procedure igieniche da parte del personale, per la prevenzione del rischio di contaminazione; inoltre, l’effettuazione di campionamenti prima e dopo il corretto lavaggio delle mani rappresenta un utile strumento formativo per coinvolgere il personale sull’importanza dell’applicazione delle procedure stesse nei luoghi di lavoro. Ò  Si utilizzano piastre da 84-­‐90 mm riempite con terreni nutritivi adatti alla ricerca dei parametri desiderati (ad esempio, carica totale batterica e fungina). Ò  Si fanno adagiare e premere delicatamente sul terreno, per 10 secondi, i polpastrelli di una mano del lavoratore. Ò  I risultati sono espressi in termini di UFC/5 polpastrelli. Effetto della disinfezione sul numero di
microbi presenti sulle mani: senza
lavaggio (A), a seguito di lavaggio con
sapone (B), a seguito di disinfezione con
alcool (C).
Ò  Ignaz Philipp Semmelweiss (1818-­‐1865) medico ungherese che, alla metà dell’Ottocento, è stato fra i primi ad introdurre nella pratica medica il principio dell’antisepsi, cioè della sterilizzazione, salvando la vita a migliaia di partorienti. Ò  Fino alla scoperta dei microrganismi da parte di Pasteur, e all’introduzione dei principi della sua teoria nella pratica chirurgica ad opera del chirurgo inglese Lister (che introdusse l’uso dell’acido fenico come disinfettante per ferite, strumenti, mani e tutto quanto entrava in contatto con le ferite), non esistevano le conoscenze teoriche necessarie ad individuare la febbre puerperale e la setticemia come malattie dovute all’azione dei microrganismi. Ò  Nel suo libro del 1861, Semmelweis dimostra la correlazione esistente tra l'introduzione, nel 1823, dell'anatomia patologica nella clinica viennese e l'aumento delle morti per febbre puerperale. Prima linea grigia verticale: introduzione anatomia patologica nella
clinica.
Seconda linea grigia verticale: introduzione lavaggio mani (soluzione
cloruro di calcio).
Curva blu: statistica dell'ostetricia di Dublino, priva di anatomia
patologica.
VEICOLI
SORGENTE DI
INFEZIONE:
UOMO E
ANIMALE
(MALATO O
PORTATORE)
VIE DI
ELIMINAZIONE
VIE DI
PENETRAZIONI
VETTORI
UOMO SANO E
RECETTIVO
ž  VIA
CUTANEA
(Tetano…)
ž  VIA RESPIRATORIA/CONGIUTIVALE
ž  VIA DIGESTIVA (Salmonellosi, Brucellosi,
Poliomielite…)
ž  VIA PARENTERALE (Epatite B, Epatite C, infezione
da HIV…)
ž  CON ARTROPODI VETTORI (Malaria…)
ž  VIA SESSUALE (Herpes genitale, Epatite B,
infezione da HIV…)
ž  VIA TRANSPLACENTARE-EMATICA(Rosolia,
Toxoplasmosi, HIV…)
TRASMISSIONE
DIRETTA
SORGENTE DI
INFEZIONE:
UOMO E
ANIMALE
(MALATO O
PORTATORE)
VIE DI
ELIMINAZIONE
SECRETI
ESCRETI
VIE DI
PENETRAZIONE
CUTE
MUCOSE
TRASMISSIONE
INDIRETTA
SERBATOIO
UOMO SANO E
RECETTIVO
INCUBAZIONE
Trasmissione attraverso l’aria
Respiratory droplets
(> 5 microns)
Goccioline
Sorgente di
infezione:
uomo e
animale
(malato o
portatore)
Aria
Nuclei di
Goccioline
Vie respiratorie
Uomo sano e
recettivo
Polveri
Airborne droplet nuclei
(≤ 5 microns)
Trasmissione
diretta/
indiretta
Sorgente di
infezione:
uomo e
animale
(malato o
portatore)
Vie di
eliminazione
Feci
Enterobatteri
Enterovirus
Parassiti intestinali
Trasmissione
indiretta
Malattie veicolate da alimenti
Tossinfezioni alimentari
Mani
Veicoli
Vettori
Alimentazione
Uomo sano e
recettivo
ARIA
SUOLO
SORGENTE DI
INFEZIONE:
UOMO E
ANIMALE
(MALATO O
PORTATORE)
VEICOLI
ALIMENTI
ACQUA
TRASMISSIONE
PARENTERALE
(dispositivi medici)
EFFETTI
DI USO
FAVORENTI
OSTACOLANTI
INDIFFERENTI
ALIMENTAZ.
UOMO SANO E
RECETTIVO
Scopo:
— 
— 
— 
— 
impedire l’insorgenza delle infezioni ospedaliere
evitare la diffusione delle infezioni all’interno degli istituti
di cura
evitare la diffusione dei microrganismi tra un paziente e
l’altro o tra pazienti e curanti
garantire la protezione del malato e dell’ambiente
—  Non deve essere un concetto teorico ma una pratica
quotidiana applicata con serietà, le misure di igiene
ospedaliera danno dei risultati se applicate
incondizionatamente da tutto il personale curante
Igiene delle mani
ž  Utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) à uso
guanti, mascherine, camici ed indumenti protettivi, schermi facciali,
occhiali protettivi
ž  Collocazione del paziente
ž  Smaltimento dei rifiuti
ž  Trattamento dei dispositivi e delle attrezzature riutilizzabili
ž  Manovre rianimatorie
ž  Trasporto campioni biologici
ž  Gestione biancheria ed effetti personali
ž  Sanificazione ambientale
ž  Educazione sanitaria al paziente ed ai visitatori
ž 
INFEZIONE IN GRAVIDANZA
ž  INFEZIONE DURANTE IL PARTO
ž  INFEZIONE DURANTE L’ALLATTAMENTO
ž 
ž 
INFEZIONE EMBRIO-FETALE
ž  INFEZIONE CONNATALE
ž  INFEZIONE NEONATALE
È la cosiddetta trasmissione verticale:
ž  INFEZIONE
PRENATALE (TRANSPLACENTARE)
dal concepimento all’inizio del travaglio
ž  INFEZIONE
PERINATALE
durante il passaggio nel canale del parto
(ingestione, inalazione, introduzione
transcutanea o transmucosa, sangue)
ž  A
seconda del momento di sviluppo del
prodotto del concepimento in cui l’infezione
viene contratta si ha un diverso effetto.
ž  Nelle
prime due settimane dal concepimento
le infezioni solitamente si comportano con
effetto “tutto o nulla”.
Toxoplasma gondii
Other agents
Rubivirus
Cytomegalovirus
Herpes simplex virus
ž 
ž 
Zoonosi causata da protozoo intracellulare obbligato: gatti e
altri felini sono ospiti definitivi del protozoo. Nel ciclo sessuale
del protozoo sono prodotte oocisti che possono contaminare
acqua e vegetali.
Nell’uomo il contagio può avvenire attraverso quattro vie di
trasmissione:
1. ingestione cisti tissutali attraverso carni crude e poco cotte
(inclusi salami, prosciutto e carne secca) e di tachizoiti
presenti nel latte di animali infetti
2. ingestione oocisti escrete dai gatti e contaminanti acqua e
terreno (incluse frutta e verdura mal lavata e contaminata)
3. trapianto di organi o emotrasfusioni da donatori sieropositivi
per toxoplasma
4. trasmissione madre-figlio, quando l’infezione primaria si
verifica durante la gestazione.
INFEZIONE CONGENITA ALLA NASCITA:
ž  FORMA ACUTA FATALE
ž  FORMA SUBACUTA-CRONICA (lesioni cerebrali ed oculari)
ž  FORMA con la sola sierologia positiva
La profilassi riduce del 50% la fetopatia quindi si effettua
monitoraggio sierologico in gravidanza e 1 mese dopo il parto.
Per diminuire il rischio di toxoplasmosi si consiglia di:
ž  lavare frutta e verdura (incluse le insalate già preparate) prima
della manipolazione e del consumo
ž  lavare le mani prima, durante e dopo la preparazione degli
alimenti
ž  cuocere bene la carne e anche le pietanze surgelate già pronte
ž  evitare le carni crude conservate, come prosciutto e insaccati
ž  evitare il contatto con le mucose dopo aver manipolato carne
cruda
ž  evitare il giardinaggio o almeno il contatto con terriccio
potenzialmente contaminato da feci di gatto (eventualmente
indossare i guanti e successivamente lavare bene le mani)
ž  evitare il contatto con le feci dei gatti (eventualmente indossare i
guanti nel cambiare la lettiera e successivamente lavare bene le
mani)
Causata da un Rubivirus (famiglia delle Togavirus).
Sintomi della madre: Faringodinia, rash maculopapulare tronco-estremità, linfoadenopatie
occipitali, artralgie, febbre, astenia….
Se contratta in corso di gravidanza può
determinare, nei primi 3 mesi, aborto o comparsa
di malformazioni caratteristiche (Embriopatia
rubeolica) oppure malattia sistemica evolutiva
(Fetopatia rubeolica).
ATTIVA: vaccinazione
PASSIVA: Ig
La vaccinazione:
In età pediatrica
Pre-concezionale (dopo sierologia)
Herpes virus eliminato per lungo tempo mediante liquidi
biologici, che causa infezione di solito asintomatica.
ž  La donna si infetta per via sessuale o per contatto diretto
di sangue.
ž  Nel 30-40% delle infezioni primarie materne il virus è
trasmesso al feto.
Può causare:
ž  INFEZIONE CONGENITA (determina: sindrome neonataleencefalite, microcefalia, calcificazioni cerebrali, sordità
oppure conduce a morte, in casi rari)
ž 
ž 
I N F E Z I O N E A C Q U I S I TA D E L N E O N ATO ( e p a t i t e ,
pneumopatia, porpora trombocitopenica…)
ž 
INFEZIONE ACQUISITA DEL BAMBINO (mediante saliva,
latte…)
PASSIVA: Ig anti CMV
ž  Tipo
1- soprattutto infezioni cutaneecontatto diretto stretto-soprattutto saliva
ž  Tipo 2- soprattutto infezioni genitali-via
sessuale, canale del parto
ž  Trasmissione
placentare/intrauterina
(aborto, parto prematuro, lesioni al SNC…)
ž  Trasmissione attraverso il canale del parto
(via ematica)/perinatale (lesioni SNC, lesioni
cutanee…)
ž  Controversa
la scelta del parto cesareo
ž  Terapia antivirale
ž  T. topica e sistemica
VIRUS
Varicella
Epatite C
Epatite B
Parvovirus B12
HIV
ž  BATTERI
Sifilide
Listeriosi
Gonorrea
Clamidia
Tubercolosi
ž  Protozoi
ž 
Malaria
Questionario sulle abitudini alimentari
Rilevazione misure antropometriche della
gestante (per evidenziare eventuali situazioni a
rischio)
Intervento informativo
Messaggi univoci
Distribuzione di materiale
stampato
Diario alimentare
Confronto e
discussione
Menù
esemplificativi
Incontri con cadenza regolare
All'interno dei corsi
di preparazione al
parto
Multidisciplinarietà
Collaborazione di più figure professionali
(ginecologo, nutrizionista, dietista etc)
• 
• 
• 
• 
• 
• 
Gestire e controllare il peso
Prevenire patologie ostetriche legate a
sovrappeso, obesità e altri squilibri alimentari
Conoscere norme igieniche e comportamentali
Conoscere fabbisogno calorico e diversi nutrienti
in relazione all'età gestazionale del nascituro
Conoscere ripartizione pasti durante la giornata
Consigli dietetici in riferimento a nausea ed
accessivo aumento ponderale
Gli alimenti da includere sono:
ž  abbondanti quantità di frutta e verdura
ž  farinacei come pane, pasta, riso, patate
ž  proteine derivate da pesce, carne, legumi
ž  abbondanza di fibre derivate da pane integrale, frutta e
verdura
ž  prodotti caseari come latte, formaggi, yoghurt.
ž 
Il consumo di caffeina (presente nel caffe, nel té, nella
cola e nel cioccolato) dovrebbe essere limitato a non
piu di 300 mg/die.
Informare le donne in gravidanza del fatto che alcuni tipi di
alimenti possono rappresentare un rischio per madre e feto:
ž  formaggi a pasta molle derivati da latte crudo e muffe e
formaggi con venature blu
ž  pâté, inclusi quelli di verdure
ž  fegato e prodotti derivati
ž  cibi pronti crudi o semicrudi
ž  carne cruda o conservata, come prosciutto e salame
ž  frutti di mare crudi, come cozze e ostriche
ž  pesce che può contenere un’alta concentrazione di metilmercurio, come tonno (il consumo deve essere limitato a non
più di due scatolette di media grandezza o una bistecca di
tonno a settimana), pesce spada, squalo
ž  latte crudo non pastorizzato.
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