Test di Ipotesi (su una singola popolazione) Dato un campione casuale estratto dalla popolazione F ( X 1 , X 2 ,, X n ) X - Popolazione Osservati/misurati i dati x1 , x2 ,, xn Decido la plausibilità di una ipotesi formulata sulla popolazione F a partire dai dati misurati Un test di ipotesi (statistica) è una regola attraverso la quale, sulla base dei dati osservati, si decide la plausibilità di un’affermazione formulata sulla popolazione F. 1 Non si fanno assunzioni circa la forma analitica della distribuzione stessa, ma si Test Non Parametrici esprime un’ipotesi su di essa o su alcune sue caratteristiche Test Parametrici si assume nota la forma analitica della distribuzione stessa e si esprime un’ipotesi circa uno o più dei suoi parametri. F x | Noi ci occupiamo solo dei test parametrici 2 Esempi Test Parametrico La moneta è “truccata”? Test Non Parametrico C’è un’associazione tra un dato SNP ed una patologia? Test Parametrico L’altezza (media) della (popolazione) è 100 cm? L’altezza (media) della bambine è uguale all’altezza media dei bambini? Test Non Parametrico Le due popolazioni hanno distribuzioni uguali? 3 Definizione di Ipotesi statistica Un'ipotesi statistica è un'affermazione che specifica parzialmente o completamente la legge di distribuzione della probabilità di una variabile casuale X che descrive la popolazione di interesse Sia F N ( ,1) la popolazione da cui è estratto il campione Affermazione che specifica completamente la Ipotesi semplice legge di distribuzione. Esempio: Ipotesi composta 1 Affermazione che NON specifica completamente la legge di distribuzione. Esempio: 1 4 L’ipotesi che viene formulata è detta ipotesi nulla H 0. Essa rappresenta lo stato di fatto o l’ipotesi neutra. L’ipotesi contraria, è detta l’alternativa. ACCETTO H0 NON LA RIFIUTO NON C’E’ EVIDENZA SPERIMENTALE PER RIFIUTARLA ACCETTO H 1 RIFIUTO H0 C’E’ EVIDENZA SPERIMENTALE PER RIFIUTARLA 5 Accettare l’ipotesi nulla non significa che questa sia vera, ma “solo” che non c’è nulla che ci porti a credere il contrario (i.e., manca l’evidenza del contrario). Viceversa rifiutare l’ipotesi nulla significa che, dati alla mano (sebbene possibile), appare molto improbabile che l’ipotesi nulla sia vera Per gli esercizi….: Se devo smentire/confutare un’ipotesi la uso come ipotesi nulla di un test statistico. …vedi Esercizio Cap. 8 n.1 in un sistema giudiziario garantista H0: innocenza Se devo provare/testare (sperimentalmente) un’ipotesi la uso come alternativa …vedi esempio seguente la moneta è truccata? 6 Esempio: moneta truccata? H0 : La moneta è onesta H1 : La moneta è truccata Matematicamente X Variabile Casuale Bernulliana P(X=0)=q=(1-p). Lanciamo n volte la moneta e registriamo il numero di volte che esce ogni faccia P(X=1)=p H0 : p 1 2 H1 : p 1 2 n=100 Totale 40 pˆ Totale 60 2 0.4 5 Cosa vi sembra? 7 Come costruiremo un test statistico….. Dato il campione casuale X 1 , X 2 ,, X n estratto dalla popolazione di interesse Si sfrutta una Statistica Test X ts g X 1 , X 2 , , X n che ad ogni set di dati fa corrispondere un valore numerico e di cui conosciamo la distribuzione PH 0 X ts supponendo H 0 vera. PH 0 X ts PH 0 g X 1 , X 2 ,, X n Si costruisce una regione di rifiuto identificando un insieme di valori che hanno bassa probabilità di accadere se l’ipotesi nulla H è vera. Quanto bassa lo 0 decide l’utente specificando il LIVELLO DI SIGNIFICATIVITA’ del test. 8 Regola di decisione: Se il valore della statistica osservato sul campione estratto cade nella regione critica o di rifiuto allora l’ipotesi nulla viene rifiutata, altrimenti viene accettata (i.e. non rifiutata) Nell'accettare o rifiutare, sulla base dell'evidenza sperimentale, una determinata ipotesi nulla, si può agire “correttamente”, e cioè accettare l’ipotesi nulla quando è vera o rifiutare l’ipotesi nulla quando è falsa, oppure si possono commettere errori di diversa natura: a) errore di I specie o di I tiporifiutare l’ipotesi nulla quando essa è vera . Falso positivo b) errore di II specie o di II tipoaccettare l’ipotesi nulla quando essa è falsa. Falso negativo decisione Accettare è inteso come “non rifiutare” H0 è vera H0 è falsa Accetto H0 Decisione Corretta 1-α Errore Tipo II β Rifiuto H0 Errore Tipo I α Decisione Corretta 1-β 9 Prifiutare H 0 | H 0 è vera Paccettare H 0 | H 0 è falsa 1 Prifiutare H 0 | H 0 è falsa 1 Idealmente si vorrebbe 0 Livello di significatività del test (coincide con la probabilità di commettere un errore di tipo I) probabilità di commettere un errore di tipo II Potenza del test (probabilità di individuare ipotesi false) 1 1 0 la soluzione ideale dovrebbe essere costituita da un test capace di minimizzare simultaneamente le probabilità di commettere gli errori di I e di II tipo, ma avendo a disposizione solo un campione della popolazione questo non è possibile. 10 Distanza tra ipotesi nulla ed alternativa PDati | H 0 è vera PH 0 Dati PDati | H 0 è falsa PH1 Dati Varianza statistica campionaria α β 11 Poiché errore di tipo I ed errore di tipo II sono in competizione La procedura che si esegue è quella di fissare la misura della probabilità di commettere un errore di primo tipo (si stabilisce cioè il livello di significatività α) e nell'individuare poi il test che minimizza la probabilità di commettere un errore di II tipo. In generale: Fissate le ipotesi ed il livello di significatività del test, per aumentare la potenza occorre aumentare la taglia del campione. tra tutti i test statistici che si possono costruire per una prefissata coppia di ipotesi, si cercherà di trovare (se possibile) quello con la potenza più grande a parità della taglia del campione. 12 Fasi da eseguire per un test delle ipotesi H0 Specificare le ipotesi da testare H1 (le ipotesi devono essere esaustive e mutuamente esclusive ) Fissare il livello di significatività Definire una statistica X ts g X 1 , X 2 , , X n per il test (i.e., una statistica per cui sia “calcolabile” la distribuzione campionaria quando l’ipotesi nulla è vera) . Definire sulla base della statistica scelta la regione di rifiuto per H 0 (i.e., i valori della statistica di probabilità < quando H 0 è vera). Eseguire il campionamento (i.e., l’esperimento) e calcolare il valore della statistica osservato sul campione casuale, i.e. xts g x1 , x2 , , xn Se xts g x1 , x2 , , xn cade nella regione di rifiuto, si decide di rifiutare H 0 , altrimenti si decide di non rifiutare H 0 La risposta del test è “rifiuto” o “non rifiuto” 13 P-value In corrispondenza di una particolare realizzazione xts g x1 , x2 , , xn assunta da una qualunque Statistica Test X ts g X 1 , X 2 , , X n si dice P-value la probabilità dei valori che superano, (in valore assoluto) e nella direzione estrema, il valore osservato. La probabilità sopramenzionata è calcolata assumendo che H 0 è vera In pratica, il p-value è una misura di ottenere realizzazioni ancora più estreme di quella osservata. Intuitivamente è una misura di plausibilità dell’ipotesi nulla. Un p-value molto piccolo viene interpretato come una misura a sfavore dell’ipotesi nulla. 14 PH 0 ( X ts ) 15 Approccio alternativo per un test delle ipotesi H0 Specificare le ipotesi da testare H1 (le ipotesi devono essere mutuamente esclusive ed indurre una partizione dello spazio degli eventi) Fissare il livello di significatività Definire una statistica X ts g X 1 , X 2 , , X n per il test (i.e., una statistica per cui sia “calcolabile” la distribuzione campionaria quando l’ipotesi nulla è vera) Eseguire il campionamento (i.e., l’esperimento) e calcolare il valore della statistica osservato sul campione casuale. xts g x1 , x2 , , xn Calcolare il p-value associato alla statistica osservata Se p̂ si decide di rifiutare H 0 , altrimenti si decide di non rifiutare H 0 La risposta del test è “rifiuto” o “non rifiuto” + p-value 16 Test sulla media di una popolazione Sia la popolazione del campione una N ( , 2 ) Obiettivo: testare una delle seguenti H 0 : 0 H1 : 0 Dove H 0 : 0 H 0 : 0 H1 : 0 H1 : 0 0 è un valore noto Si estrae il campione casuale X 1 , X 2 ,, X n 2 Caso a) varianza nota Caso b) 2 varianza incognita (di taglia n) Z X 0 / n X 0 T S/ n Statistica test Statistica test A seconda della tipologia della coppia nulla/alternativa da testare il test sarà “ad una coda” oppure “a due code” 17 Par. 8.3.1) caso a) 2 varianza nota Si sfrutta il fatto che la Statistica Test Z X 0 ~ N 0,1 sotto l’ipotesi 0 / n Distribuzione (estrema) assumendo che l’ipotesi nulla sia vera. Per determinate la regione critica occorre individuare le zone a bassa probabilità Il caso “varianza nota” è un caso pressoché “ideale” (con valore principalmente “didattico”). Nelle applicazioni reali molto raramente si è in grado di conoscere la varianza della popolazione. In R c’è z.test In Matlab c’è ztest 18 Test a due code 1 H 0 : 0 N 0,1 H1 : 0 2 2 z 2 Regione rifiuto Regione accettazione Z z Z z 2 2 0 z 2 z Z z 2 2 19 20 Esempio 1 (Ross Cap8 n.6) Supponiamo di sapere che negli Stati Uniti la statura media di un maschio adulto è di 70 pollici, con una deviazione standard di 3 pollici. Per verificare che gli uomini di una città sono “nella media”, si sceglie un campione di 20 maschi adulti e se ne misura la statura, ottenendo i risultati seguenti: 72 68.1 69.2 72.8 71.2 72.2 70.8 74 66 70.3 70.4 76 72.5 74 71.8 69.6 75.6 70.6 76.2 77 Cosa concludi? Spiega quali assunzioni stai facendo. H 0 : 70 H1 : 70 X 72.01 3 n 20 0 70 Ipotizziamo che la v.a. statura di un maschio adulto sia una normale ed eseguiamo uno z-test a due code con varianza nota X 70 3.004 3 / 20 21 Esempio 1 (continuazione) Decidiamo un livello di significatività e stabiliamo se rifiutare l’ipotesi nulla che il campione di uomini sia nella media. 0.05 | 3.004| 1.96 z0.025 0.01 | 3.004| 2.576 z0.005 In ambedue i casi rifiutiamo ipotesi nulla 3.004 pvalue P ( Z 3.004) 2 P ( Z 3.004) 0.0027 22 Test ad una coda H 0 : 0 ‘left’ H1 : 0 N 0,1 H 0 : 0 ‘right’ H1 : 0 N 0,1 1 1 z 0 Regione rifiuto Regione accettazione 0 Z z Z z z Regione rifiuto Regione accettazione Z z Z z 23 24 Esempio 2 (Ross Cap8 n.10) I salmoni cresciuti ogni anno in un allevamento commerciale hanno dei pesi con distribuzione normale di deviazione standard 1.2 libbre. La ditta dichiara che il peso medio dei suoi pesci quest’anno è superiore alle 7.6 libbre. Supponi che un campione casuale di 16 pesci sia risultato in un peso medio di 7.2 libbre. Si può dire che questo dato sia abbastanza forte da farci respingere l’affermazione dell’azienda (a) al 5% di significatività? (b) All’1% di significatività? (c) Quanto vale il p-dei-dati di questo test? H 0 : 7.6 H1 : 7.6 Poiché nel testo ci chiedono se possiamo respingere l’ipotesi basandoci sui dati, scegliamo proprio questa come H0 X 7.2 1.2 n 16 0 7.6 7.2 7.6 - 1.3333 1.2 / 16 25 Esempio 2 (continuazione) In base al livello di significatività, stabiliamo se rifiutare l’ipotesi nulla che la media del peso dei salmoni sia superiore a 7.6 libbre. 0.05 1.333 1.645 z0.05 0.01 1.333 2.326 z0.01 In ambedue i casi non possiamo rifiutare l’ipotesi nulla e dunque non possiamo respingere l’affermazione anche se questo non significa sia vera pvalue P ( Z 1.333) 0.0913 26 27 Par. 8.3.2) caso b) 2 varianza incognita Si sfrutta il fatto che la Statistica Test T X 0 ~ t n 1 sotto l’ipotesi S/ n 0 Distribuzione (estrema) assumendo che l’ipotesi nulla sia vera. Per determinate la regione critica occorre individuare le zone a bassa probabilità Il t-test è uno dei test statistici più utilizzati (spesso anche male utilizzato). Ne esistono diverse varianti. In questa fase vediamo il caso del t-test per la media di una popolazione In R il presente test (e le sue generalizzazioni) è implementato dalla funzione t.test 28 Test a due code T n 1 H 0 : 0 H1 : 0 t / 2,n 1 Regione rifiuto T t 2 Regione accettazione t 2 , n 1 , n 1 T t 2 T t 2 t / 2,n 1 , n 1 , n 1 29 30 Esempio 1 Supponendo che il livello medio di colesterolo in soggetti adulti sani sia di 180. Si consideri la popolazione di soggetti adulti affetti da una determinata patologia, si vuole verificare se tali soggetti associano un livello di colesterolo diverso da quello dei soggetti sani. H 0 : 180 Test a due code H 1 : 180 Caso 1) Supponiamo di estrarre n=10 campioni Fissato α=0,05 t 0.025,9 2.26 t 0.025,9 2.26 Supponiamo di aver calcolato che X 10 190 2,26 2,108 2,26 Quanto vale il p-value? T X 10 180 Ha 9 gradi di S10 / 10 libertà S10 25 da cui T 2,108 Decisione: L’ipotesi nulla non può essere rifiutata 31 Esempio 1 (continuazione) Caso 2) Supponiamo di estrarre n=15 campioni Fissato α=0,05 t 0.025,14 2.145 Supponiamo di aver calcolato che X 15 190 T X 15 180 Ha 14 gradi di libertà S15 / 15 t 0.025,14 2.145 S15 25 da cui T 2.582 T 2.582 2.145 t0.025,14 Decisione: L’ipotesi nulla deve essere rifiutata Aumentare la taglia del campione casuale estratto consente di riconoscere meglio le differenze (da un punto di vista matematico aumenta la potenza del test). “esempio artificiale”: nelle applicazioni reali se si aumenta la taglia del campione (o se si cambia il campione) le stime della media campionaria e della varianza campionaria risultano diverse Quanto vale il p-value? 32 Test ad una coda H 0 : 0 H1 : 0 ‘left’ H 0 : 0 H1 : 0 ‘right’ T n 1 T n 1 t ,n 1 t ,n1 Regione rifiuto Regione accettazione T t ,n 1 T t ,n 1 Regione rifiuto T t ,n 1 Regione accettazione T t ,n 1 33 34 Esempio 2 Si supponga di aver somministrato ad un gruppo di n=12 cavie un particolare farmaco e di aver riscontrato i seguenti incrementi di peso: 55, 62,54, 57, 65, 64, 60, 63, 58, 67, 63 e 61 grammi. Sapendo che le cavie del tipo considerato (di uguale età e condizione), quando non sono sottoposte a trattamenti, mostrano un incremento medio di peso pari a 65 grammi. Ci si domanda se le osservazioni siano tali da poter attribuire al farmaco la differenza riscontrata nell'incremento medio di peso; in particolare si vuole sapere cioè se il farmaco possa consentire una riduzione dell’aumento del peso o oppure se tale differenza possa essere attribuita a fattori aventi carattere puramente accidentale H 0 : 65 H 1 : 65 Test ad una coda (“left”) 35 Esempio 2 (continuazione) T dove X 65 Ha 11 gradi di libertà S / 12 X 60,75 Fissato α=0,05 S 16,38 t 0.05,11 1.80 T 3,63 T 3,63 t 0.05,11 1.80 Decisione: L’ipotesi nulla deve essere rifiutata 3.63 -3.63 -1.80 t0.05,110 pvalue PH 0 T 3.63 0.004 36 Esempio 3 Si vuole verificare l’efficacia di una data dieta dimagrante te, pertanto vengono monitorati n=11 individui al tempo t=0 (inizio della dieta) e t=3 mesi da quando la dieta è iniziata. A parte il regime dietetico gli individui selezionati continueranno a seguire lo stile di vita cui erano abituati. Si osservano i seguenti risultati T=0 mesi T=3 mesi Individuo 1 64.6 61.5 Individuo 2 63.9 62.2 Individuo 3 68.6 65.0 Individuo 4 59.4 57.5 Individuo 5 55.3 54.8 Individuo 6 53.7 53.4 Individuo 7 62.0 62.4 Individuo 8 59.7 58.2 Individuo 9 53.2 53.6 Individuo 10 61.5 59.5 Individuo 11 66.3 63.0 Possiamo concludere che la dieta è efficace con una significatività di 0.01? D 1.5545 H0 : d 0 H1 : d 0 S D 1.4243 Test ad una coda t0,01;10 2.7638 T 3.6198 Decisione: L’ipotesi nulla deve essere rifiutata La dieta è efficace 37 Par. 8.6 Test sulla proporzione di una popolazione Bernulli ( p ) Sia la popolazione del campione una Obiettivo: testare una delle seguenti Dove H 0 : p p0 H 0 : p p0 H 1 : p p0 H 1 : p p0 H 0 : p p0 H 1 : p p0 p0 è un valore noto Si estrae il campione casuale X 1 , X 2 ,, X n Caso a) np0 (1 p0 ) 20 Caso b) np0 (1 p0 ) 20 (di taglia n) n X X i Bin(n, p ) Statistica test i 1 Z X np0 N (0,1) np0 (1 p0 ) Statistica test A seconda della tipologia della coppia nulla/alternativa da testare il test sarà “ad una coda” oppure “a due code” 38 Caso a) np0 (1 p0 ) 20 n X X i Bin (n, p) Si sfrutta la statistica i 1 Obiettivo: dato p0 testare l’ipotesi H 0 : p p0 H 1 : p p0 Si estrae il campione casuale X 1 , X 2 ,, X n (di taglia n) Si calcola x numero di successi ottenuti nel campione di taglia n sfruttando la distribuzione di X sotto l’ipotesi nulla pvalue 2 min Pp0 ( X x), Pp0 ( X x) Eq. (8.6.4) del libro p accetto H0 p rifiuto H0 39 Caso a) np0 (1 p0 ) 20 n X X i Bin (n, p) Si sfrutta la statistica i 1 Obiettivo: dato p0 testare l’ipotesi H 0 : p p0 H 1 : p p0 Si estrae il campione casuale X 1 , X 2 ,, X n (di taglia n) Si calcola x numero di successi ottenuti nel campione di taglia n sfruttando la seguente disuguaglianza Pp p ( X x) Pp ( X x) 0 0 n i p0 (1 p0 ) n i ix i n pvalue Eq. (8.6.2) del libro x pvalue accetto H0 pvalue Rifiuto H0 40 Caso a) np0 (1 p0 ) 20 n X X i Bin (n, p) Si sfrutta la statistica i 1 Obiettivo: dato p0 testare l’ipotesi H 0 : p p0 H 1 : p p0 Si estrae il campione casuale X 1 , X 2 ,, X n (di taglia n) Si calcola x numero di successi ottenuti nel campione di taglia n sfruttando la seguente disuguaglianza Pp p ( X x) Pp ( X x) 0 0 n i p0 (1 p0 ) n i i 0 i x pvalue x pvalue accetto H0 pvalue rifiuto H0 Caso b) np0 (1 p0 ) 20 Si sfrutta la statistica z X np0 Z N (0,1) np0 (1 p0 ) 0 0 Test ad una coda “left” z 2 Test ad una coda “right” H 0 : p p0 H 0 : p p0 H 1 : p p0 H 1 : p p0 Regione rifiuto Regione accettazione Z z Z z z Regione rifiuto Z z Regione accettazione Z z 0 z 2 Test a due code H 0 : p p0 H 1 : p p0 Regione rifiuto Z z Z z 2 2 Regione z Z z accettazione 2 2 42 Esempio: moneta truccata? (continua) H0 : p 1 2 H1 : p 1 2 Test a due code Sono stati effettuati n=100 lanci Totale 40 le condizioni di applicabilità 11 n 25 20 sono valide, pertanto si può 22 utilizzare la seguente statistica test Totale 60 Z Con i dati osservati si ha Z pˆ 0.4 0.05 z 0.4 0.5 2 0.51 0.5 100 Pˆ p0 p0 1 p0 n L’ipotesi nulla è rifiutata 1.96 2 -1.96 01.96 43 Esempio 4 Un’azienda farmaceutica dichiara che il suo farmaco è efficace in più del 90% dei casi. In un campione di 30 persone che lo hanno utilizzato si è rilevato efficace in 25 casi. Stabilire se l’affermazione può considerarsi legittima con livello di significatività del 0.01 H0 : p 0.90 Test ad una coda H1 : p 0.90 E’ stata verificata l’efficacia su n=30 individui Lo z.test non può essere utilizzato!! (se lo utilizzassimo i risultati non sarebbero attendibili) Test “esatto” per p di bernulli np(1-p)=30*0.9*0.1=2.7 La condizione di applicabilità non è verificata, Aumentare la numerosità del campione fino a soddisfare le ipotesi (per p=0.9n>223) 44 Esempio 4 (continuazione) Un’azienda farmaceutica dichiara che il suo farmaco è efficace in più del 90% dei casi. In un campione di 30 persone che lo hanno utilizzato si è rilevato efficace in 25 casi. Stabilire se l’affermazione può considerarsi legittima con livello di significatività di 0.01 H0 : p 0.90 H1 : p 0.90 Test ad una coda …. vediamo se c’è evidenza sperimentale dell’affermazione della ditta p>0.9 Valutiamo il p-dei-dati 30 i PH 0 ( X 25) 0.9 (1 0.9 ) 30i 0.92 i 25 i 30 pvalue Essendo il p-dei-dati una misura di plausibilità dell’ipotesi nulla. Un p-value di 0.92 non ci autorizza a rifiutare l’ipotesi nulla a nessun livello di significatività plausibile. I DATI NON LEGITTIMANO L’AFFERMAZIONE DELLA DITTA 45 Esempio 4 (continuazione) Nello stesso esempio del caso precedente, ma con un campione di 300 persone (che hanno utilizzato il farmaco) di cui in 250 casi si è rilevato efficace. H0 : p 0.90 Test ad una coda H1 : p 0.90 E’ stata verificata l’efficacia su n=300 individui n*p*(1-p)=27 le condizioni di applicabilità sono valide pˆ 250 0.8333 300 Z 0.833 0.9 - 3.8509 0.91 0.1 300 z0, 01 2.326 - 3.8509 2.326 Il valore critico è si su una coda, ma su quella “sbagliata” L’ipotesi nulla è accettata (i.e, non si può rifiutare) 46 Conclusioni Come nel caso della stima dei parametri, anche nel caso dei test di ipotesi, per trarre conclusioni su un parametro caratterizzante una popolazione ci basiamo sui risultati ottenuti su un singolo campione. I singoli risultati che si ottengono dipendono dal campione estratto pertanto sono variabili casuali. L’interpretazione viene fatta su basi probabilistiche. Di conseguenza non sempre si giungerà a delle conclusioni corrette, ad esempio non è garantito che la decisione presa sul se accettare l’ipotesi nulla o se rifiutarla in favore dell’alternativa sia corretta. Si possono verificare infatti due tipi di errori (errore di primo tipo,. i.e, rifiutare l’ipotesi nulla quando questa è vera; ed errore di secondo tipo, i.e. accettare l’ipotesi nulla quando questa è falsa). La logica del test di ipotesi considerata controlla solo l’errore di primo tipo. Il rischio pratico è quello di “scaricare” questa scelta sull’errore di secondo tipo, cioè non essere in grado di individuare delle differenze presenti dei dati. In questo senso occorre ricordare che: accettare l’ipotesi nulla non significa che questa sia vera. 47 Esercizio da fare da soli….. Una compagnia di assicurazioni vuole valutare l’entità media delle richieste di risarcimento danni per incidenti automobilistici. Un’indagine svolta su di un campione di 25 richieste ha dato i seguenti risultati (con X si indica la variabile “richiesta di risarcimento in migliaia di euro”) 25 xi 112.12 i 1 25 2 x i 629.89 i 1 Ipotizzando che X abbia distribuzione gaussiana: a) Stimare l’entità media delle richiesta e la varianza delle richieste di risarcimento, giustificando la scelta degli stimatori usati; b) calcolare l’intervallo di confidenza al 95% per la richiesta media di risarcimento, commentando i passaggi; c)saggiare, ad un livello di significatività 0.05 , l’ipotesi l’alternativa H1 : 3 , commentando i passaggi. ; (nota che dalla tavola A.3 ho H0 : 3 t0.025, 24 2.064 t0.05, 24 1.711 contro ) 48