Linux Mint 8 - Guida all'installazione , configurazione e personalizzazione del sistema
di Roberto Lissandrin
Cos'è Linux
Linux (o GNU/Linux) è un sistema operativo libero di tipo Unix (o unixlike) costituito dall'integrazione del kernel Linux con elementi del sistema
GNU e di altro software sviluppato e distribuito con licenza GNU GPL o
con altre licenze libere. Linux è, in realtà, il nome del kernel sviluppato
da Linus Torvalds a partire dal 1991 che, integrato con i componenti già
realizzati dal progetto GNU (compilatore gcc, libreria Glibc e altre utility)
e da software di altri progetti, è stato utilizzato come base per la
realizzazione dei sistemi operativi open source e delle distribuzioni che
vengono normalmente identificate con lo stesso nome. Secondo Richard
Stallman, fondatore del progetto GNU, e secondo la Free Software Foundation, la dicitura Linux
(senza prefisso "GNU/") per l'intero sistema operativo sarebbe erronea, in quanto il nome Linux è
attribuibile al solo kernel e il sistema, strutturato a partire dai componenti dell'originale progetto
GNU, dovrebbe più propriamente chiamarsi GNU/Linux. Secondo altri e secondo l'uso della
maggior parte degli utenti e degli sviluppatori e delle società coinvolti nello sviluppo del sistema
operativo e del software ad esso collegato, il nome Linux è ormai divenuto sinonimo di sistema
"Linux based", cioè di sistema basato sul kernel Linux.
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Controversia sul nome GNU/Linux.
Il nome Linux, a dispetto dell'assonanza tra il nome dell'ideatore e quello del sistema (LINus UniX),
è da attribuire a Ari Lemke, l'amministratore che rese per primo disponibile Linux su Internet via
FTP. In particolare, Linux era il nome della directory in cui risiedevano i file del nuovo sistema
operativo. Il nome scelto da Torvalds era Freax, una combinazione tra "free", "freak" e "x", per
indicare la caratteristica di un sistema Unix-like.
Molto conosciuto nell'uso server, Linux gode del supporto di società come IBM, Sun Microsystems,
Hewlett-Packard, Red Hat e Novell ed è usato come sistema operativo su una gran varietà di
hardware; dai computer desktop ai supercomputer, fino a sistemi embedded come cellulari e
palmari, e ai netbook.
Effetto Grafico ottenibile con Compiz o Beryl installati sulla distribuzione Ubuntu
È anche un componente indispensabile del software per server LAMP, che ha raggiunto un'ampia
popolarità tra gli sviluppatori web e che è presente nella maggior parte dei server di tutto il mondo.
Con l'evoluzione di ambienti desktop come KDE e GNOME, il sistema offre una interfaccia grafica
simile a quella di Microsoft Windows o di Mac OS X, più vicina alle esigenze degli utenti meno
esperti, rendendo il passaggio da un sistema all'altro meno traumatico.
Storia di Linux
Il kernel Linux vede la luce nel 1991 grazie al giovane studente finlandese Linus Torvalds che,
appassionato di programmazione, era insoddisfatto del sistema operativo Minix (sistema operativo
unix-like destinato alla didattica, scritto da Andrew Tanenbaum, professore ordinario di Sistemi di
rete all'università di Amsterdam), poiché supportava male la nuova architettura i386 a 32 bit,
all'epoca tanto economica e popolare. Così Linus decise di creare un kernel unix con lo scopo di
divertirsi e studiare il funzionamento del suo nuovo computer, che era appunto uno 80386.
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Inizialmente, Linux (il sistema operativo basato sul kernel programmato da Linus) per girare
utilizzava, oltre al kernel di Linus, lo userspace di Minix. Successivamente, Linus decise di rendere
il sistema indipendente da Minix, anche perché non ne gradiva la licenza che lo rendeva liberamente
utilizzabile solo a fini didattici e decise, quindi, di sostituire quella parte del sistema operativo col
software del progetto GNU. Per fare ciò, Linus doveva cambiare licenza e adottare la GPL, che tra
l'altro considerava buona per il suo sistema operativo a prescindere dal software GNU stesso. E così
la licenza cambiò in GPL.
Linux, all'inizio, era un semplice emulatore di terminale scritto in C e assembly, e non aveva
bisogno di appoggiarsi a un sistema operativo. L'emulatore di terminale avviava e gestiva due
thread: uno per mandare segnali alla porta seriale, uno per riceverli; quando poi Linus ebbe bisogno
di leggere e scrivere file su disco, questo emulatore fu esteso in modo che potesse gestire un
filesystem. Lentamente, questo programma si trasformò in un intero kernel in grado di gestire un
sistema operativo e Linus iniziò a documentarsi sulle specifiche POSIX, chiedendo assistenza sul
newsgroup messaggio del 25 agosto 1991. La prima versione del kernel Linux, la 0.01, fu
pubblicata su Internet il 17 settembre 1991 e la seconda nell'ottobre dello stesso anno.
Torvalds preferiva chiamare Freax il kernel a cui stava lavorando ma Ari Lemke, assistente alla
Helsinki University of Technology che gli aveva offerto lo spazio FTP per il progetto (ftp.funet.fi),
preferì assegnare alla subdirectory dedicata il nome alternativo di lavorazione Linux.[1]
Sin dalla versione 0.01 si poteva compilare e far partire la shell GNU Bash. All'inizio era richiesto
un computer con Minix per configurare, compilare e installare Linux (fino alla versione 0.10, la
0.11 poteva essere compilata da linux stesso), perché usava il filesystem del sistema sul quale si
appoggiava. Presto i sistemi Linux superarono Minix in termini di funzionalità: Torvalds e altri
sviluppatori della prima ora di Linux adattarono il loro kernel perché funzionasse con i componenti
GNU ed i programmi in user-space per creare un sistema operativo completo, pienamente
funzionante e libero.
Distribuzioni base
Nel 1993-94 nacquero le prime vere e proprie distribuzioni Linux che per anni diedero un valido
contributo allo sviluppo del sistema operativo e dalle quali poi nacquero tutte le distribuzioni ora
disponibili.
Le prime distribuzioni Linux da cui derivano in gran parte le attuali furono:
• RedHat - http://www.redhat.com
RedHat è stata una delle più celebri distribuzioni Linux fondata nel 1994, che ha fatto la storia e che
con l'andare del tempo è diventata quasi uno standard, offrendo svariati tools ottimizzati per una
gestione del sistema davvero intuibile.
Oggi, RedHat, offre soluzioni commerciali sia a livello Enterprise che Desktop con un
efficientissimo servizio di supporto avanzato.
RedHat fornisce servizi di Training. Le certificazioni RedHat sono le più accreditate e rispettate,
basate sulle conoscenze pratiche e riconosciute nell'intero settore IT.
• Debian - http://www.debian.org
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Debian si presenta con più di 15000 pacchetti ed è una delle distribuzioni gratuite più conosciute.
Uno dei particolari di questa distro è la selezione granulare dei pacchetti forniti e del rinomato tool
di gestione dei pacchetti "apt".
• Slackware - http://www.slackware.com
è stata una delle prime distribuzioni Open Source ideata e sviluppata da Patrick Volkerding ed è la
più utilizzata dai puristi e dai più esperti. Per chi desidera approfondire i funzionamenti e la natura
di un sistema Linux puro questa è la distribuzione più indicata.
Qui possiamo reperire la Timeline di Linux con tutto l'albero genealogico delle principali
distribuzioni http://futurist.se/gldt/gldt1003.png
Oggi ce ne sono più di 300 disponibili e in continua evoluzione, punto di riferimento per il mondo
Linux resta sempre il mitico Distrowatch: http://distrowatch.com/
Ad oggi le 30 più diffuse sono:
1
Ubuntu
2
Fedora
3
Mint
4
openSUSE
5
Mandriva
6
Debian
7
PCLinuxOS
8
Sabayon
9
Arch
10
Puppy
11
MEPIS
12
FreeBSD
13
Slackware
14
CentOS
15
Tiny Core
16
Ultimate
17
Gentoo
18
PC-BSD
19
Kubuntu
20
KNOPPIX
21
CrunchBang
22
DreamLinux
23
PC/OS
24
sidux
25
Zenwalk
26
Elive
27
Vector
28
TinyMe
29
BackTrack
30
Chakra
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La classifica è in continua evoluzione anche in considerazione del fatto che le distribuzioni
subiscono continui processi di aggiornamento e del fatto che ne nascono frequentemente delle
nuove.
Da notare che alcune sono solo una evoluzione e/o personalizzazione di altre come nel caso appunto
di Linux Mint che deriva da una personalizzazione di Ubuntu.
L'interfaccia grafica, un pò di storia.
All'inizio c'era solo il prompt del dos o il prompt di Linux che permettevano all'utente di interagire
con il computer e quindi l'utilizzo avveniva mediante inserimento di comandi o mediante scelte da
menu testuali appositamente creati per l'esecuzione dei programmi.
Il boom del home computer scoppia con l'avvento delle prime interfacce grafiche dove, mediante
l'utilizzo di un semplice mouse, era possibile interagire più facilmente e più piacevolmente col
sistema operativo in uso.
La prima a sviluppare un'interfaccia grafica fu la Xerox Corporation fondata nel 1906
dalla quale la Apple acquisì i diritti e assunse diversi tecnici per sviluppare la prima interfaccia
grafica dei sistemi come l'Apple lisa e Macintosh nel 1984.
In seguito fu la Microsoft a sviluppare una propria interfaccia grafica che installata sul sistema
operativo dos rendeva più accessibile e piacevole l'utilizzo del pc (Windows 1.0 – 1985).
Nacque anche un'ampia controversia relativamente a questo argomento risolta legalmente e con
accordi tra le parti, Apple e Microsoft.
L'interfaccia grafica X window su cui si basarono invece gli ambienti grafici di Unix e in seguito di
Linux nacque nel 1984.
Basandosi sulla piattaforma X window, furono sviluppati tutti i desktop manager di Linux a partire
dai più famosi Gnome (1997) e Kde (1996) fino agli ultimi e più leggeri xfce, Enlightenment,
FVWM2, TWM, Blackbox, IceWM, Window Maker e a tanti altri.
Quindi più o meno il periodo fù lo stesso, chi prima chi dopo introdusse comunque un'interfaccia
grafica a complemento del proprio sistema operativo.
Poi fu una continua evoluzione in tutti gli ambienti Windows, Mac o Linux alla ricerca di interfacce
grafiche sempre più sofisticate ed evolute che portò alle attuali versioni in uso e a quelle nuove in
sviluppo.
Come tante altre la Mint è disponibile di default con desktop manager Gnome ma esiste anche con
altri più leggeri come Flubox, xfcee lxde oltre che al famoso Kde.
La versione base denominata Helena si divide in :
Main edition, Universal edition e x64 edition.
La seconda si differenzia dalla prima solo per essere pulita coiè priva di qualsiasi software non open
source, facilmente installabile da apposite voci di menu, mentre l'ultima rappresenta la versione a
64 bit per processori avanzati.
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Linux mint
Linux Mint ad oggi alle release 8 è una distribuzione derivata dalla più famosa Ubuntu da cui
eredita il nucleo principale al quale sono state effettuate personalizzazioni e aggiunte che la rendono
ancora più adatta agli utenti finali più o meno esperti e pronta all'uso.
Ogni volta che esce una nuova release di Ubuntu dopo pochi giorni esce anche una nuova release di
mint, attualmente è in lavorazione la 10.04 di Ubuntu e quindi la relativa release 9 di Mint.
Mentre il nucleo di Linux Mint è basato su Ubuntu, il design, alcune applicazioni ed in generale
l'aspetto grafico, sono sviluppate direttamente dal team di Linux Mint: le differenze includono dei
temi, codec multimediali, un menù personalizzato ispirato a quello di Windows Vista al posto di
quello standard di Gnome, una collezione di strumenti di sistema progettati per semplificare
l'utilizzo del sistema agli utenti.
Live cd
Anche Linux Mint nasce in versione live quindi avviabile da cd rom e utilizzabile per test senza
installazione, questa funzione risulta particolarmente comoda per testare la compatibilità con
l'hardware in nostro possesso e per effettuare determinate elaborazioni su hardware con altri sistemi
operativi installati.
Installazione
L'installazione avviene dopo l'avvio in modalità live cd mediante apposita icona presente sul
desktop (Install) .
Il processo si divide in 6 fasi principali:
1. Scelta della lingua
2. Scelta della localizzazione ( europa/rome)
3. Scelta della tastiera
4. Partizionamento del disco
5. Inserimento dati personali
6. Installazione
Subito dopo l'avvio del processo di installazione (tutto in modalità grafica) ci viene richiesta la
lingua da utilizzare, naturalmente Italiano.
In funzione della lingua scelta verrà proposta una mappa per la localizzazione e quindi
l'impostazione della data e ora, nel nostro caso sarà Europa – Roma.
Sempre in funzione della lingua scelta ci viene proposta la configurazione della tastiera che sarà
naturalmente italiana.
Eccoci nella delicata fase relativa al partizionamento del disco.
Arrivati a questo punto dobbiamo decidere dove e come installare la nostra distribuzione Linux e le
alternative sono tante; la più semplice e utilizzare l'intero disco e lasciare fare tutto alla procedura di
installazione, ma ovviamente nel caso in cui si sia poco esperti o si voglia appunto utilizzare l'intero
disco per l'installazione.
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Nel caso in cui si abbia già un altro sistema operativo ma si abbia spazio libero non partizionato si
può procedere manualmente creando due partizioni nuove una per Linux e una più piccola da 2gb o
4 gb a secondo della quantità di ram installata, per l'area di swap ( area utilizzata da Linux come
memoria supplementare).
Nel caso in cui si abbia già un altro sistema operativo che occupa tutto il disco, o lo si sostituisce
oppure occorre prima ridurre (ridimensionare) la partizione occupata dall'esistente s.o. Per creare
spazio a sufficienza (almeno 10gb, 8+2).
In ogni caso il partizionamento manuale è caldamente consigliato come del resto è caldamente
consigliato leggersi prima documentazione in merito per capire bene cosa e come avviene nel
processo di partizionamento.
Dati personali
Successivamente al processo di partizionamento verranno richiesti alcuni dati personali per la
predisposizione dell'utente principale con cui accederemo al sistema.
Cognome e nome, identificativo utente (userid), password (due volte per conferma) e nome del pc
sono le principali informazioni richieste.
Installazione finale
Dopo la conferma in una schermata di riepilogo parte in vero e proprio processo di installazione del
sistema operativo Linux che durerà diversi minuti a secondo dell'hardware a nostra disposizione.
Alla fine verrà richiesto di confermare il riavvio del sistema con espulsione automatica del cd di
installazione.
Il gioco è fatto e Linux è installato ma non configurato, inoltre viene installato nel Master boot
record ( mbr ) un menu di avvio del Grub che consente di selezionare con quale sistema operativo
avviare il sistema nel caso sia presente un altro s.o. oltre al Linux appena installato.
Configurazione
Dopo il processo di installazione al primo riavvio è necessario procedere con la configurazione del
sistema collegandolo per prima cosa alla rete internet mediante cavo di rete lan o wifi cliccando
sulla icona dei due terminalini o della scala graduata nel caso di wifi.
Fatto questo e verificato che la connessione internet funzioni, per esempio aprendo un browser e
navigando, la prima cosa da farsi è quella di installare gli aggiornamenti del sistema operativo che
nel frattempo sono usciti dalla data di creazione del cdrom di installazione.
Aprire dal menu una sessione terminale e digitare:
su +invio e inserire la propria password
tutto ciò per autenticarsi come amministratori di sistema, e poi digitare e confermare i seguenti
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comandi:
apt-get update
( aggiorna la lista del software disponibile in rete)
apt-get upgrade
( aggiorna il sistema applicando le variazioni opportune)
apt-get install build-essentials
( installa tutto ciò che serve per eventuali installazioni manuali di software)
Il processo di upgrade dura diversi minuti a secondo del numero di aggiornamenti disponibili da
installare.
Finito il tutto si consiglia caldamente anche se non indispensabile, di effettuare un bel riavvio del
sistema.
Successivamente gli aggiornamenti potranno essere installati semplicemente cliccando sulla icona
del lucchetto, se aperto, posta nella barra delle applicazioni in basso a destra e inserendo la
password di sistema.
Pannello controllo – languagge support
Dopo l'installazione e gli aggiornamenti è consigliabile perfezionare il settaggio della lingua da
utilizzare anche nei vari menu e nei software mediante l'opzione: menu – cenro di controllo –
languagge support, che scaricherà dalla rete tutto il necessario per una corretta impostazione della
lingua italiana nel nostro caso.
Personalizzazione
A questo punto il nostro sistema Linux è pronto ma per ottimizzarlo si può procedere con una fase
di personalizzazione del desktop e della barra delle applicazioni posta in basso oltre alla
installazione di software aggiuntivi.
Utilizzando il menu – centro di controllo e l'opzione Desktop configuration tool potremmo
abilitare la visualizzazione di icone sul desktop fino ad ora nascoste come il cestino, l'icona rete
etc...
Anche il menu stesso e personalizzabile mediante tasto destro preferenze, per abilitare o disabilitare
la visione di sezioni e/o programmi.
Nella barra delle applicazioni possiamo aggiungere e rimuovere icone e funzioni (applet)
semplicemente cliccando con tasto destro e selezionando rimuovi dal pannello o aggiungi al
pannello, due funzioni sicuramente utili da aggiungere sono:
elenco finestre e selettore spazio di lavoro.
Il primo consentirà di visualizzare nella parte centrale della barra un rettangolo per ogni finestra
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aperta, quindi comoda per passare da una applicazione all'altra.
La seconda consentirà di gestire più desktop in uno rappresentandoli con un riquadro diviso in due
o più sezioni (una per ogni desktop), molto comoda per passare da un desktop all'altro e per tenere
aperte molte applicazioni sullo schermo.
In pratica sarà come se avessimo più schermi collegati ad unico pc.
Ogni volta che si aggiunge un applet lo si può posizionare fisso nella barra spostandolo a destra o
sinistra selezionandolo con tasto destro e selezionando muovi.
La barra stessa delle applicazioni e personalizzabile mediante tasto destro proprietà, spostandola
sotto o sopra nel desktop, gestendone la dimensione, cambiandone lo sfondo e attivando la funzione
nascondi automaticamente.
Esiste una comoda utility per la personalizzazione del sistema denominata ubuntu tweak
scaricabile e installabile facilmente dalla rete, più utile nelle distribuzioni Ubuntu che Mint in
quanto quest'ultima offre già tanti strumenti per la personalizzazione.
Centro di controllo
Da menu - centro di controllo è possibile personalizzare:
• L'aspetto del desktop, temi, sfondo icone etc. con la funzione “aspetto”
Tanti temi, icone e sfondi possono essere aggiunti mediante l'installazione e l'utilizzo del
programma gnome-art
• Impostazioni del mouse con “mouse”
• Impostazione stampanti con “stampa”
• Risoluzione dello schermo con “schermo”
• Impostazioni del Bluetooth con “bluetooth”
• Impostazione utenti con “utenti e gruppi”
• Impostazioni del menu principale con “menu principale”
• Impostazioni di visualizzazione delle finestre con “finestre”
• Impostazioni dell'audio con “audio”
Screensaver
Come default troviamo lo spegnimento dello schermo dopo pochi minuti ma tutto è personalizzabile
da centro di controllo salvaschermo.
Risparmio energia
La gestione del risparmio energetico ha già una buona impostazione standard ma cliccando sulla
icona in basso a destra con simbolo della batteria o della spina possimo personalizzare anche questo
aspetto, molto comoda nel caso di utilizzo di portatili.
Effetti 3D
Installando compiz e abilitandolo se siamo in presenza di pc dotato di scheda video compatibile (di
solito ati o nvidia) è possibile abilitare particolari effetti sul desktop tipo schermo in 3d a forma di
cubo effetti grafici sulle finestre e tanto altro.
C'è da considerare che tale funzione impegna risorse rallentando comunque l'esecuzione del
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sistema.
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Installazione software
La dotazione software di default è buona già dopo l'installazione, ma per ottimizzare Linux potrà
essere utile installare da menu – gestore di pacchetti anche:
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acidrip (estrazione da dvd video)
avidemux (elaborazione conversione file video)
winff (conversione file video)
dvdrip (ripping dvd video)
k9copy (estrazione e copa dvd video)
audacity (editor di file audio)
soundconvert (convertitore file audio)
vlc ( player audio video)
showphoto e F-spot (visualizzatore immagini)
digikam (gestione immagini e fotocamera)
videoporama (creazione slideshow immagini)
imagination ( creazione slideshow immagini)
Avant window navigator (barra stile mac os per avvio rapido dei programmi)
gtkipod (gestione ipod)
gtk-recordmydesktop (cattura sequenze audio video dello schermo)
kino e pitivi (editor-montaggio video)
xsane (gestione scanner)
amule (p2p)
deluge (download torrent)
wine e wine doors (emulatore installatore programmi per windows)
acrored (acrobat reader per pdf)
gparted (editor partizioni disco)
cdcover e kover e koverartist (editor copertine cd)
grabcd-rip (cd ripping)
grabcd-encode (cd ripping)
ttf-mscorefonts-installer ( font aggiuntivi per compatibilità microsoft)
gnome-system-monitor ( gestore dei processi di sistema da associare poi mediante
preferenze e scorciatoia di tastiera ad una sequenza di tasti esempio crtl+esc )
streamripper ( per memorizzare sottoforma di file mp3 i brani trasmessi dalle emittenti radio
internet) utilizzabile da terminale mediante comando streamripper associato al link dello
streaming radio o con interfaccia grafica kstreamripper anch'essa da installare.
Gnome-art (per installare automaticamente temi, icone, sfondi e look finestre)
gnome-photo-printer ( per stampare più foto in unica pagina )
screenlets ( per abilitare widget stile mac windows sul desktop)
Dai siti ufficiali sono installabili:
• skype
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browser chrome
Atunes (programma copia del più famoso itunes)
Openshot ( video editing avanzato )
Dropbox ( 2 gb di spazio libero in internet da condividere tra i vari pc e vari sistemi
operativi – il tutto con l'utilizzo di una semplice cartella sul desktop)
Ogni volta che si apre il programma per installazione o aggiornamento software (Gestione
pacchetti-synaptic) è buona norma cliccare su aggiorna per riallineare il contenuto dei repository e
quindi l'elenco del software disponibile.
è anche possibile acquisire l'elenco dei software da installare da un file prodotto da un'altra
installazione precedente su altro computer purchè si abbia una distribuzione compatibile.
Per esempio per allineare il software tra un pc dove è stato installato e configurato ubuntu o debian
o mint o similari e una nuova installazione si può produrre nel pc master un file contenente l'elenco
dei programmi da installare, darlo in pasto al pc con la nuova installazione facendo si che vengano
aggiornati e installati automaticamente tutti i pacchetti presenti nel pc master.
Si procede in questo modo:
sul pc master creare il file con la lista dei pacchetti da installare con il comando da terminale
autenticandosi come root (su e password )
dpkg --get-selections > /home/utente/Desktop/pacchetti-installati.txt
viene prodotto un file denominato pacchetti-installati.txt che contiene l'elenco di tutti i software
presenti nel pc master, copiare questo file sul pc da clonare
Sul pc da clonare sempre da terminale e come supervisore root dare i seguenti comandi per
l'aggiornamento:
dpkg --set-selections < /home/utente/Desktop/pacchetti-installati.txt
apt-get dselect-upgrade
un bel sano e robusto reboot
Naturalmente nei commenti sopra elencati và sostituito utente con nome dello user da voi creato e
quindi il file và posto in desktop o scrivania a secondo della distribuzione.
La procedura può durare diversi minuti se si dovesse interrompere la si può riavviare oppure in caso
di problemi lanciare il comando: apt-get -f install che tenta di risolvere tutti i problemi.
Repository
Da dove vengono installati i programmi?
Ogni distribuzione ha dei propri server in rete internet che fanno da mega-contenitori di software e
di aggiornamenti del sistema operativo, l'elenco di questi server è presente nel file posto in
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/etc/apt/ e denominato source.list
quindi digitando per esempio more /etc/apt/source.list ne vediamo il contenuto.
Ogni volta che si cerca o si installa un programma da linea di comando o da programmi appositi
come synaptic o installa software, questi vengono ricercato e prelevati da quei server e scaricati su
pc.
Questi server prendono il nome di Repository ecco quelli base di linux mint 8:
deb http://packages.linuxmint.com/ helena main upstream import
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu/ karmic main restricted universe multiverse
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu/ karmic-updates main restricted universe mu
ltiverse
deb http://security.ubuntu.com/ubuntu/ karmic-security main restricted universe
multiverse
deb http://archive.canonical.com/ubuntu/ karmic partner
deb http://packages.medibuntu.org/ karmic free non-free
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Approfondimenti:
IT chiede: quale distribuzione Linux scegliere? con il prof.Cantaro dell'Istituto Majorana
L'ultima volta, abbiamo parlato di Linux nelle PA e nelle PMI con il prof.Antonio Cantaro
dell'Istituto Majorana di Gela. Il tema centrale di questa nuova chiacchierata è più esplicativo:
quale distribuzione Linux scegliere? Ovvero, quale calza meglio alle proprie esigenze, che
naturalmente cambiano da utente a utente. La parola quindi al nostro "VirgiLinux".
1) Come mai Linux ha tante distribuzioni a differenza di Windows?
Linux è un sistema operativo libero e gratuito di cui esistono molte versioni disponibili, che si
chiamano "distro", ossia distribuzioni. Sarebbe più corretto parlare di GNU/Linux, in quanto, per
essere più precisi, Linux rappresenta solo il cuore del sistema, ossia il Kernel (pensate al motore di
un'automobile).
Se al Kernel aggiungiamo il software di sistema e gli applicativi, otteniamo le distro che si
differenziano l'una dall'altra. Infatti, il motore è uguale per tutte, o quasi (Kernel), ma ognuna
utilizza una diversa carrozzeria, delle ruote differenti, tappezzeria personalizzata, ecc... (software di
sistema, applicativi).
Siccome stiamo parlando di sofware libero, ognuno può creare una versione diLinux secondo le
proprie esigenze, invece il codice sorgente di Windows è ermeticamente chiuso e segreto, quindi
nessuno può toccarlo e/o intervenire su esso. Ecco perché di distribuzioni (distro) Linux ve ne sono
tante e per tutti i gusti.
2)Quali sono le distribuzioni più diffuse?
La classifica proposta da distrowatch relativa agli ultimi sei mesi, almeno per pagine visitate, è
questa (riporto le prime 10):
1.Ubuntu
2.Fedora
3.Mint
4.openSUSE
5.Mandriva
6.Debian
7.PCLinuxOS
8.Sabayon
9.Arch
10.Puppy
Si evince che Ubuntu è la più gettonata, ma anche che Mint è tra le più diffuse.
3) A chi consiglieresti Ubuntu?
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Praticamente a tutti. Tra le tantissime (ormai centinaia) distribuzioni disponibili, io personalmente
ho scelto Ubuntu, ma non perché sia la migliore. Infatti, non esiste una distribuzione "migliore",
ognuna ha delle caratteristiche proprie e ognuno in definitiva, col tempo e con l'esperienza, andrà a
scegliere quella più confacente alle proprie esigenze.
Di certo Ubuntu è, oggi, la distribuzione più diffusa, ben supportata ed intuitiva. Il termine
"Ubuntu" deriva da un'antica parola africana che significa "Umanità verso gli altri". Un ulteriore
significato è: "Io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti". Ma vediamo, sinteticamente,
perché ho scelto Ubuntu:
- per la semplicità d'uso e perché molto intuitivo;
- per l'immediatezza con la quale si riescono a soddisfare le esigenze di produttività;
- perché l'esplorazione del sistema, la dotazione di software con la sua automatica suddivisione per
categorie (Accessori, Audio & Video, Giochi, Grafica, Internet, Strumenti di sistema) lasciano
stupefatti per ricchezza e originalità;
- perché Ubuntu non sarà mai a pagamento;
- perché Ubuntu comprende ottime traduzioni e strutture d'accesso che la comunità del software
libero offre, al fine di renderlo utilizzabile dal maggior numero di utenti possibile;
- perché Ubuntu è rilasciato regolarmente a scadenze prefissate; una nuova versione è rilasciata ogni
sei mesi ed è possibile scegliere se usare la versione stabile o quella di sviluppo corrente;
- perché ogni edizione è supportata per almeno 18 mesi e fino a 5 anni (LTS - Supporto a Lungo
Termine);
- perché Ubuntu è adatto sia all'impiego desktop (il computer di casa) che server (grossi computer al
servizio o di altri computer-client);
- perchè Ubuntu comprende più di 16.000 applicazioni software (programmi), spaziando
dall'elaborazione testi e fogli si calcolo, all'accesso internet, grafica, web server, posta elettronica,
linguaggi di programmazione, strumenti e giochi, ecc…;
- per la solidità e stabilità; Ubuntu è basata su Debian, nota quale distribuzione stabile e solida;
- per la semplicità di installazione, Ubuntu è distribuita su un solo CD e installa automaticamente
una serie completa di software, sufficiente per la maggior parte delle necessità, con un ottimo
riconoscimento hardware per semplificare la procedura di installazione, anche per l'utente meno
esperto;
- per gli aggiornamenti automatici; Ubuntu rilascia una nuova versione ogni 6 mesi e il passaggio
da una versione alla successiva avviene in modo automatico, inoltre gli aggiornamenti automatici,
anche giornalieri, oltre al sistema, riguardano tutto, ma proprio tutto, il software installato (sotto
Linux i programmi si chiamano pacchetti).
Potrei continuare ancora, ma rischierei d'annoiarvi. Personalmente ho già realizzato diverse versioni
personalizzate di Ubuntu, ossia le Ubuntu Plus Remix: che oltre ad essere completamente in italiano
sono molto più ricche della versione ufficiale.
4) A chi consiglieresti Fedora?
Una distribuzione GNU/Linux curata dal Progetto Fedora, un progetto Open Source sponsorizzato
(ma non direttamente supportato) da Red Hat e supportato dalla community. L'obiettivo è quello di
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di Roberto Lissandrin
lavorare con la community di GNU/Linux per creare un sistema operativo completo, utilizzando
esclusivamente software liberi e forum pubblici con processi aperti. Questo porta a un continuo
aggiornamento delle distribuzioni, aggiornamento che è diventato molto semplice, anche da una
distribuzione all'altra.
Fedora è indicata per qualsiasi utilizzo poiché contiene tutti gli strumenti per lavorare in ambiente
server senza tralasciare una serie di tool grafici per la configurazione, utili per gli utenti alla ricerca
di un desktop user-friendly. Basata sulla ricerca del massimo grado di aggiornamento è rilasciata su
base fissa semestrale con le versioni più recenti di ogni pacchetto, compreso il kernel.
5) A chi consiglieresti Mint?
Mentre il nucleo di Linux Mint è basato su Ubuntu, il design, alcune applicazioni ed in generale
l'aspetto grafico, sono sviluppate direttamente dal team di Linux Mint: le differenze includono dei
temi, codec multimediali, un menù personalizzato ispirato a quello di Windows Vista al posto di
quello standard di Gnome, una collezione di strumenti di sistema progettati per semplificare
l'utilizzo del sistema agli utenti.
6) A chi consiglieresti SuSE?
Celebre distribuzione europea, molto usata a livello aziendale, ma rivolta anche all'utente Desktop.
Anch'essa basata suRPM,è un prodotto commerciale. Recentemente è stata creata OpenSuSE,
distribuzione identica a SuSE Linux ma non commerciale.
7) A chi consiglieresti Mandriva?
Conosciuta fino a poco tempo fa come Mandrake, è una tra le distribuzioni più diffuse e
maggiormente orientate all'utentedesktop. È distribuita sia in forma gratuita che come prodotto
commerciale (in questo caso include alcuni pacchetti proprietari), con nuove release a cadenza
approssimativamente annuale. Ha un sistema di pacchettizzazione basato su RPM.
8) A chi consiglieresti Debian?
È la distribuzione più vicina al progetto GNU poiché composta soltanto da software libero. Offre un
ottimo sistema di gestione dei pacchetti software (in formato deb), compilati per ben 11 architetture
differenti: Alpha, AMD64, ARM, HP PA-RISC, Intel x86, Intel IA-64, MIPS (big endian), MIPS
(little endian), PowerPC, IBM S/390, SPARC. Viene definita per questo "il sistema operativo
universale". Ha un'installazione disponibile sia in modalità testuale che grafica.
9) A chi consiglieresti PCLinuxOS?
Distribuzione facile da utilizzare, basata su Mandriva utilizza i pacchetti RPM.
10) A chi consiglieresti Sabayon?
Precedentemente conosciuta come RR4, Sabayon è una distro basata su Gentoo che utilizza KDE
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come Desktop Environment.
11) A chi consiglieresti Arch?
È leggera, veloce, estremamente scalabile e adattabile alle proprie esigenze. Ottimizzata per i686
ora disponibile anche per X86-64 e PowerPC. Il CD che compone la base della distribuzione Ark
Linux fornisce le applicazioni fondamentali per una utenza di tipo "desktop"; applicazioni di tipo
server e strumenti di sviluppo sono forniti a parte in appositi CD aggiuntivi, oppure possono essere
ottenuti in rete.
Ark Linux usa pacchetti RPM e supporta APT, attraverso le interfacce grafiche Kynaptic e
Kpackage. Software non libero quali i driver proprietari NVIDIA o Adobe Flash sono comunque
disponibili tra i pacchetti non supportati.
12) A chi consiglieresti Puppy?
Distribuzione molto leggera, disponibile in versione Live cd, ed adatta a pc poco potenti o datati,
occupa poche risorse e spazio su disco.
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News:
A fine aprile uscirà ufficialmente la nuova versione di Ubuntu la 10.04 di cui sono già da tempo
disponibili beta di test, che promette una veste grafica rinnovata ( stile mac osx ) maggior velocità
di boot e di esecuzione, nuovo kernel con miglior riconoscimento driver, miglior compatibilità con i
netbook e tanto altro.
Naturalmente a ruota usciranno tutte le sotto-versioni di ubuntu come kubuntu xubuntu etc...
La vera rivoluzione però e' stata annunciata per la successiva release prevista per fine 2010-2011
Dopo poco uscirà la Mint 9 che come sempre esce dopo poco tempo da Ubuntu essendone
direttamente derivata e arricchita e semplificata etc...
Recentemente sono uscite le nuove versioni di altre maggiori distribuzioni come Fedora 12 e
OpenSuse 11.2 , anche di queste sono annunciate ancora nuove release a fine anno.
Parallelamente stanno nascendo prodotti alternativi sempre basati su linux, destinati a specifico
utilizzo quali ad esempio:
Moblin ( intel, look completamente innovativo mirato ad un utilizzo online sviluppato sia come
distribuzione a se stante che come interfaccia grafica nuova in aggiunta ai soliti e più famosi gnome
e kde)
Google os ( sistema operativo di google sempre basato su linux orientato a solo utilizzo online dei
servizi offerti da Google stesso)
Android ( di google, nato per i cellulari ma con ambizioni piu' ampie)
Meego ( frutto della fusione tra moblin e maego nuovo sistema operativo per cellulari nokia che
sostituirà symbian)
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