dove andare da shanghai CITTA’ SULL’ACQUA HANGZHOU E’ situata all’estremità meridionale del Gran Canale Imperiale e si estende a est del lago Xihu, a 140 km da Shanghai. Antica capitale della dinastia Song, è rinomata per le sue bellezze naturali, per i pittoreschi scenari dei suoi canali e dei suoi ponti, per le sue sete e i bellissimi giardini. Marco Polo scrisse “non c’e al mondo città uguale che offra tali delizie cosi che ci si crede in paradiso”. Celebrata in centinaia di poesie e saggi, è ritenuta una delle più belle città della Cina. NANJING Una delle 6 antiche capitali, oggi capitale della regione del Jiangsu, è situata sulle rive nord del fiume Yangtze. Qui è sepolto il fondatore della dinastia Ming e qui troviamo anche il famoso Tempio di Confucio, oltre a numerosi altri edifici storici. Da non perdere il Parco del lago Xuanwu, diviso in 4 sezioni. SHAOXING Posta presso il sud del delta dello Yangtze, è ritenuta la città delle acque, dei ponti e del vino di riso, che qui si produce in abbondanza. Dotata di scorci unici e tranquilli giardini, è attraversata da innumerevoli canali e da oltre 5000 ponti. Ha dato i natali a numerose personalità della politica, dell’arte e della cultura. Da non perdere la visita del Lago Jianhu e del mausoleo di Yu. SUZHOU Dista appena 80 km da Shanghai. Descritta da Marco Polo come “la città della seta”, è chiamata anche “la città dei 6000 ponti”. Attraversata da una fitta rete di canali, si affaccia al Gran Canale Imperiale (lungo 1794 km), costruito tra il 580 e il 620 d.C. durante la dinastia Sui, e molto utilizzato per il trasporto merci. Ha bellissimi giardini classici e, nonostante le costruzioni erette di recente, Suzhou offre l’opportunità di approfondire il periodo classico cinese. Da non perdere la Collina della Tigre a 4 km dalla città, con la bellissima pagoda di 7 piani alta 47 metri. WUXI Sulla riva nord del lago Taihu e attraversato dal Gran Canale Imperiale che collegava Pechino al sud del paese, è un importante centro di villeggiatura e di produzione della seta. Il lago è circondato da una vegetazione lussureggiante e ha tre isole chiamate dai cinesi le “isole della tartaruga”, perché insieme ricordano la forma 46 del corpo di questo animale, simbolo di lunga vita e fertilità. Oltre alla visita delle isole, da non perdere il Giardino Li Yuan e il Parco Xihiu. YANGZHOU Nella provincia dello Jangsu e attraversata dal Gran Canale Imperiale, deve la sua fama ai fiorenti commerci della dinastia Tang, e al fatto che fù luogo d’incontro prediletto da letterati, scrittori e poeti. Qui si è formato il gruppo dei “pittori eretici” che scelse di non copiare i dipinti classici, e diede vita ad uno stile insolito e personale. Il museo di Yangzhou ospita un centinaio di loro dipinti. Bellissimo il Tempio Fa Jing che comprende diverse costruzioni. Da non perdere il Ponte dei Fiori di Loto (Lianhuaqiao) e la Pagoda di Pietra. ZHOUZHUANG Si trova nella provincia dello Jiangsu, a soli 38 km dall’antica città di Suzhou. Considerata la prima città cinese sull’acqua, è circondata da oltre 30 canali e laghi, fra cui Denghu, Baiyanhu, Dianshanhu e Nanhu, ed ha maestosi complessi in stile rustico affacciati sui canali, che creano un quadro di vita semplice. Oltre il 60% delle case risale alle dinastie Ming e Qing: si contano 100 cortili classici, oltre 60 porte scolpite, 14 ponti antichi e si dice che la sua atmosfera tranquilla sia propedeutica allo studio. (qui sono nati ben 20 letterati che hanno dato splendore al borgo). C IN A - U TATVIA GGI Yangzhou Suzhou Nanjing Shanghai Wuxi Zhouzhuang Hangzhou Shaoxing dove andare da shanghai ANHUI E HUANGSHAN Situata a circa 300 km a ovest di Shanghai e con una dimensione pari circa alla metà dell’Italia, la regione dell’Anhui e’ storicamente nota per la produzione del legno e per l’ottimo pesce. Il suo territorio impervio, diviso fra aride pianure al nord e aspre montagne al sud, ha reso impossibile lo sviluppo industriale conservandola ancora oggi come un luogo semplice, dove si può ammirare la Cina rurale di un tempo, quella cosi lontana dalle grandi città, ma fatta di piccoli agglomerati, risaie, foreste di bambù e contadini dal classico cappello conico. I villaggi rurali sono infatti uno degli aspetti più caratteristici di questa regione. Tuxi, Xidi e Hongcun sono antichissimi insediamenti che risalgono al periodo dei primi scambi commercial di tè e sale, 2500 anni fa. Ancora oggi sono villaggi dall’atmosfera dolce e poetica, con piccoli vicoli incorniciati da lanterne rosse, antiche botteghe e abitazioni merlettate. Ma ciò che rende la regione dell’Anhui conosciuta nel mondo sono le famose Montagne Gialle, più precisamente il monte Huang Shan, luogo prediletto da pittori ed artisti che lo hanno raccontato nei secoli, conferendole un senso di mistica e mistero. Spesso definita “la prima montagna della Cina”, si tratta di un insieme di 72 picchi rocciosi (in maggioranza oltre i 1500 metri di altezza), inseriti in un vero e proprio spettacolo della natura all’interno del quale sono presenti esemplari di flora e fauna unici, cosi come molte erbe medicinali esclusive di questa zona. Le alte vette sono collegate da un continuo saliscendi di scale scolpite nella roccia 20 anni fa, in un ripido percorso che porta fino a 1864 metri di altezza e che consente di sovrastare il panorama sottostante, con nubi basse e pini che sbucano dalle montagne, come se si fosse sospesi nel vuoto. La prima tratta si può effettuare in cabinovia. Giunti in cima ci sono 4 percorsi suggeriti; il meno impegnativo è di 8 km (3 ore circa di cammino vista la ripida salita) e conduce al primo punto di ristoro. WUZHEN Antico villaggio situato a 150 km da Shanghai, a nord di Tongxiang fondato oltre 2600 anni fa e vero e proprio museo a cielo aperto su una delle civiltà più antiche e ricche mai esistite. La sua caratteristica principale è di aver conservato l’architettura tradizionale cinese con case basse e ponticelli in pietra che attraversano i numerosi canali d’acqua, un tempo preziose vie di comunicazione con il resto della regione. La popolazione locale è rimasta fedele alle antiche usanze e si dedica principalmente all’allevamento dei bachi da seta e alla coltivazione di crisantemi; alcune donne ancora indossano le tipiche gonnellone dal caratteristico colore blu cobalto. Da non perdere la visita al Museo degli Indumenti Tradizionali Cinesi, che mostra l’evoluzione dei vestiti tradizionali cinesi in questa parte della Cina, cosi come l’introduzione della moda occidentale negli anni 30, quando gli abitanti di Wuzhen cominciarono ad usare pantaloni, cappelli e giacche americane. Nelle diverse vetrine si potranno ammirare vestiti da uomo e da donna dell’inizio del XX secolo e indumenti tipici dei contadini cinesi della fine del XIX secolo. A G G I OR NA M ENTI E I NFOR MAZ I O N I SU WWW. U TAT. I T/ C I N A Wuzhen ANHUI Huangshan 47 dove andare da shanghai CHENGDU Capitale della provincia del Sichuan e suo centro economico e culturale, la città prese inizialmente il nome di Jincheng o “città del broccato” per la sua fiorente produzione sin dai tempi della dinastia Han (25 d.C.). Oggi il suo nome significa “città perfetta”e non delude le aspettative: immersa nel verde e ornata di fiori, ha una atmosfera vivace, ricca di vicoli animati da mercati, artigiani al lavoro e negozi tradizionali dalle tettoie di legno. Le sue case da té (chadian) sono famosissime, affollate e sature di vapore, utilizzate come punto d’incontro, per discutere o leggere. Da non perdere il Tempio Buddista di Baoguang e la Tomba di Wang Jian. Merita certamente una visita anche il centro di Ricerca e Riproduzione dei Panda Giganti a 10 km da Chengdu, aperto al pubblico dal 1995. Il momento migliore per fare visita ai panda è alla mattina presto, quando vengono nutriti, visto che subito dopo tendono a rimanere pigramente immobili. JIUZHAIGOU Jiuzhaigou o “Valle dei Nove Villaggi” per i nove villaggi antichi nati nella sua foresta, si trova nella provincia di Nanping. I villaggi sono sparsi in una vallata lunga circa 40 km ad una altitudine compresa fra i 2.000 e i 3.000 metri. Il luogo è magico: circondato da picchi innevati tutto l’anno e cosparso di piccoli laghi dalle acque cristalline e spettacolari cascate, è una riserva naturale protetta dall’UNESCO. Ecosistema ricco di tesori naturali da proteggere, favorisce la crescita di erbe medicinali e aromatiche che sono altrove a rischio di estinzione. Qui abitano il panda gigante, la scimmia dorata, lo gnu e il cervo dalla lingua bianca. LESHAN Il Buddha gigante di Leshan è la più grande statua di pietra del Buddha nel mondo. Essa è scolpita nella roccia nel punto in cui confluiscono i fiumi Minjiang, Dadu e Qingyi, vicino alla città di Leshan, nella parte meridionale della provincia del Sichuan. La scultura è posta di fronte al Monte Emei, con i fiumi che scorrono ai suoi piedi. La costruzione dell’opera iniziò nel 713, condotta da un monaco cinese di nome Haitong, e venne completata dai suoi discepoli 90 anni dopo. Nel 1996 l’area dei Monti Emei e la statua del Buddha Gigante di Leshan sono state inserite nell’elenco nei Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO. La statua, alta 71 metri, rappresenta un Buddha Maitreya in posizione seduta, con le mani appoggiate sulle ginocchia. Le spalle sono larghe 28 metri e sull’unghia più piccola si potrebbe comodamente sedere una persona. Un detto locale recita che “la montagna è un Buddha e il Buddha è una montagna”: questo anche a causa del fatto che la catena montuosa in cui la statua si trova ha una vaga rassomiglianza con le forme di un Buddha dormiente. 48 C IN A - U TATVIA GGI Jiuzhaigou Chengdu Leshan dove andare da shanghai GUILIN E’ una città affascinante per la grandiosità dei picchi, la bellezza dei fiumi, la bizzarria delle sue grotte, decisamente fra i paesaggi più incantevoli della Cina. Si trova nella parte nord-orientale del Guangxi ed è stata capitale della dinastia Ming. Famosa per l’abbondanza di piante di cassai che emanano un forte e dolce profumo, Guilin deve anche la sua fama al paesaggio carsico, decantato da pittori e poeti. Il fenomeno è dovuto all’erosione del terreno calcareo, avvenuta migliaia di anni fa quando l’area era sommersa dal mare, che ha formato colline, caverne e canali sotterranei. Le colline di Guilin sorgono perpendicolari al terreno e formano pinnacoli dalle forme insolite e diverse; tra queste il Picco della Bellezza Solitaria, la Grotta della Perla Restituita, la Grotta del Flauto di Canne e la Collina della Proboscide di Elefante. TIBET Il Tibet è una terra leggendaria, avvolta da un alone mistico e puro che spesso stride con i sanguinosi eventi che la storia gli ha dedicato. Definito “il tetto del mondo” perchè incastonato come un diamante tra le vette piu alte del pianeta, ha in Lhasa la sua capitale, in tibetano “trono di Dio”, situata a 3650 m di altitudine nella valle del Kyi Chu. Era già un importante centro amministrativo quando il sovrano Songten Gampo proseguì nell’opera di unificazione del Tibet. Nello stesso periodo furono costruiti la fortezza del palazzo del Potala e il tempio del Jokhang per ospitare le effigie del Buddha portate in dote dalle mogli, una cinese e l’altra nepalese. Da Lhasa i re di Yarlung governarono per 250 anni. Nel 1642 divenne capitale del Tibet e il 5° Dalai Lama costruì la sua residenza sulle rovine del vecchio Potala. Nel 1950 Lhasa e tutto il Tibet vennero invasi dalla Cina ed assoggettati alla sua amministrazione. Durante il capodanno cinese del 1959, quando si scoprì che i cinesi avrebbero tentato di rapire il Dalai Lama, scoppiò una rivolta popolare. Il Dalai Lama dovette rifugiarsi di nascosto in India, ed in seguito a tre giorni di repressione, morirono circa 15.000 tibetani. Il tempio piu importante è il Tempio Jokhang, cattedrale del buddhismo tibetano, vero centro della vita sociale e spirituale della città e del paese. La parte più vecchia del Jokhang risale al VII secolo. La leggenda dice che Songtsen Gampo lanciò il suo anello in aria promettendo di costruire un tempio in qualsiasi luogo fosse caduto. L’anello cadde in un lago e colpì una roccia, dove miracolosamente apparve uno stupa bianco, in segno di buon auspicio. Per le fondamenta furono poste attraverso il lago delle lunghe travi, ma il proposito si rivelò fallimentare. Alla fine il lago venne riempito con terra portata da capre e sopra vi fu costruito il Jokhang, ad opera di artigiani provenienti da Tibet, Cina, Nepal e Kashmir. Il Jokhang divenne il centro della religiosità tibetana per decisione di Tsong Khapa, il fondatore della Setta Gialla. All’interno del monastero si trovano più di 300 statue, tra le quali la statua dorata di Sakyamuni del XVII secolo, alta 26 m, e al primo piano statue del VII secolo del re Songtsan Gampo e delle sue due spose, la nepalese e la cinese. I muri della sala centrale sono decorati con affreschi alti 3 m che occupano una lunghezza totale di 600 m. Al secondo piano sono conservati i 108 sutra buddhisti introdotti nel Tibet sotto i Ming. Il tetto del Monastero dalle tegole dorate è decorato con campanelle che tintinnano quando tira vento, una delle immagini piu simboliche e poetiche del Tibet. TIBET Lhasa A G G I OR NA M ENTI E I NFOR MAZ I O N I SU WWW. U TAT. I T/ C I N A Guilin 49