Giornata studio La Rete Elettrica di Trasmissione Nazionale e la Sfida delle Energie Rinnovabili La compensazione del reattivo nei collegamenti marini in c.a. De Martins U. , Pisani C., Rossi S. Outline OHL vs CL in a.c. HV/EHV Effetti del surplus di potenza reattiva nelle CL Massima Potenza Trasmissibile vs lunghezza Capability Charts Compensazione reattiva derivata Il “progetto Insula” Elementi di riflessione OHL vs CL in a.c. HV/EHV Sebbene oggigiorno per applicazioni terrestri la soluzione tecnologica delle CL (Cable Lines) sia spesso scartata a priori visto l’elevato differenziale di costo rispetto alle linee OHL (Overhead Lines), per applicazioni in ambito marino rappresenta un’opzione tecnologica concreta. In particolare è prevedibile fin da subito una progressiva sostituzione dei cavi di tipo Fluid Filled (FF) con cavi in Cross Linked Polyethylene (XLPE) caratterizzati da margini operativi più ampi. Il problema principale di una CL in a.c. HV/EHV (High Voltage/Extra HV) è rappresentato dal fatto che essa ‘produce’ più potenza reattiva di quella che assorbe a causa dei ridotti valori di impedenza caratteristica ZC: cCL-XLPE ≥ (15-20)cOHL lCL-XLPE ≤ (0.5-1)IOHL Effetti del surplus di potenza reattiva nelle CL Pertanto, le CL in a.c. HV-EHV oltre ad avere un limite intrinseco sul valore di ampacity, richiedono, al fine di garantirne uno sfruttamento ottimale, di dover evacuare il surplus di potenza reattiva ad entrambi i terminali. L’effetto di tale surplus è triplice: 1. La q.tà di potenza reattiva che il sistema elettrico a cui la CL è connessa è in grado di assorbire è limitata da effetti locali (incremento della tensione) e da effetti su più ampia scala (funzionamento in sottoeccitazione dei generatori vicini); 2. Quando la q.tà di potenza reattiva che deve essere assorbita dal sistema elettrico a cui la CL è connessa è rilevante si verificano significative sovratensioni temporanee (Temporary Over-Voltage TOV) in caso di distacco improvviso del carico o di alimentazione a vuoto della CL ; 3. La circolazione di correnti capacitive di entità non trascurabile comporta una riduzione della potenza attiva che la CL è in grado di trasportare. Massima Potenza Trasmissibile vs lunghezza Nell’ipotesi di CL senza perdite, il profilo ottimale di potenza reattiva lungo la linea è ottenuto automaticamente mantenendo eguale la tensione ad ambo i terminali S ed R. La seguente relazione lega la massima potenza PMax trasmissibile alla lunghezza L della CL: con SZ è la potenza apparente al limite termico della CL [MVA]; PC è la potenza naturale (caratteristica) della CL [MVA]; ZC è l’impedenza caratteristica della CL [Ω]; K” è la costante di propagazione [km-1]. Profilo della tensione, potenza attiva e reattiva lungo una CL in a.c. Massima Potenza Trasmissibile vs lunghezza L’espressione della PMAX può essere risolta in L al fine di determinare la lunghezza della CL oltre la quale la potenza P potrebbe essere trasmessa senza necessità di compensazione derivata. In particolare per P=0 si determina il limite teorico LMAX: dove LCRIT rappresenta quel valore di lunghezza per cui la corrente capacitiva che interessa la CL eguaglia l’ampacity della CL stessa. Sotto l’hp di linea priva di perdite essa può essere espressa attraverso la seguente relazione: dove: IZ è l’ampacity della CL [kA]; U è la tensione all’estremità inviante [kV]. Massima Potenza Trasmissibile vs lunghezza Una volta definito il fattore di utilizzo della CL ρ=P/SZ , combinando le espressioni di LMAX e PMAX si individua la seguente espressione che pone in relazione L ed LMAX in funzione di ρ: Risolvendo tale espressione in ρ si possono ottenere i margini di caricabilità della CL in Massima Potenza Trasmissibile vs Lunghezza della CL funzione di L ed LMAX. 160 Un= 150 kV; fn= 50 Hz; S=400mm2; z=r+jx=0.101+j0.147 Ω/km c=160 nF/km; Pc=378 MVar; Iz=546 A; Sz=141 MVA; Massima Potenza Trasmissibile P Dati CL test in figura Max [ MW ] U = 160 kV 140 U = 150 kV U = 140 kV 120 100 80 60 40 20 0 0 50 100 150 200 Lunghezza della linea in cavo L [ km ] 250 300 Capability Charts Il funzionamento di una CL con tensione differente ai terminali implica un profilo asimmetrico della potenza reattiva lungo la linea, un irregolare sfruttamento della stessa e quindi una sostanziale riduzione della PMAX esprimibile in tal caso attraverso le seguenti relazioni: Capability Chart di una CL isolata in XLPE a 150 kV 100 Mantenendo costante la tensione ad uno dei terminali si possono individuare i limiti operativi della CL in condizioni di regime stazionario. Massima Potenza Trasmissibile P Max [ MW ] 150 50 0 -50 -100 -150 140 142 144 146 148 150 152 154 Tensione all'estremità ricevente UR [ kV] 156 158 160 Capability Charts In maniera del tutto equivalente si può far riferimento o ai classici diagrammi circolari od equivalentemente ad altre curve di caricabilità nel piano P-Q che permettono di apprezzare gli effetti della compensazione derivata: “R. Benato, A. Paolucci: Operating Capability of Long AC EHV Transmission Cables, Electric Power Systems Research, Vol. 75/1, luglio 2005, pp. 17-27. Compensazione reattiva derivata Dal momento che il surplus di potenza reattiva di una CL può produrre diversi effetti indesiderati sul sistema quali: • Incremento locale della tensione; • Funzionamento in sottoeccitazione non compatibile con la capability dei generatori presenti in prossimità della linea; • TOV a seguito di un’energizzazione a vuoto della CL o in caso di distacco improvviso del carico; • Corrente a vuoto superiore della corrente nominale dei sistemi di protezione a servizio del CL. È necessario operare una compensazione reattiva derivata tesa a ridurre le quantità di potenza iniettata nei sistemi elettrici interconnessi alla linea di trasmissione. Compensazione reattiva derivata Quando la distanza da coprire non è particolarmente significativa, una compensazione reattiva derivata ad entrambe l’estremità della CL può essere efficace. Quest’ultima se fatta con reattori modulabili consente il controllo della potenza reattiva lungo la linea assicurando la redistribuzione desiderata da ambo i terminali (reattori a rapporto variabile, Static Var System con Thyristor Controlled Reactors, STATCOM etc.). Compensazione reattiva derivata – Compensazione Shunt Progetto Insula L’anello elettrico delle isole campane Terna prevede di realizzare un sistema di cavi sottomarini, per un totale di 90 km, che collegherà tra loro e alla terraferma le isole di Capri e Ischia per un investimento complessivo di circa 130 milioni di euro. La prima tratta dell’anello tra Torre Annunziata e Capri, lungo circa 30 km, è in fase autorizzativa. Obbiettivo dell’intervento è quello di rendere più sicuro il sistema elettrico delle isole che per la scarsa affidabilità dei sistemi di produzione di energia elettrica attualmente in uso e per l’assenza di un collegamento con la rete continentale sono a rischio di black out, soprattutto nel periodo estivo. L’opera consentirà, inoltre, un risparmio per il sistema di circa 15 milioni di euro l’anno e un risparmio di CO2 in atmosfera di circa 127.000 tonnellate l’anno. Elementi di riflessione Condizioni di posa non uniformi lungo l’intera estensione dell’anello in a.c. Interconnessione di un sistema di trasmissione con un sistema di distribuzione dotato di un’unità di generazione installata direttamente al secondario del trasformatore AT/MT. Regolazione tariffaria dei prelievi e delle immissioni di energia reattiva nel punto di interconnessione tra rete AT-MT (DCO AEEG 13/11 che fa seguito alle delibere ARG/elt 48/08 e ARG/elt 6/4) Grazie per l’attenzione Cosimo Pisani Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’ Via Claudio 21 Napoli, Italy e-mail: [email protected] 14