Lezione 4

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Economia Finanziaria e Monetaria
Lezione 4 - Moneta, attività finanziarie ed
equilibrio macroeconomico – Approccio di Tobin
e trasmissione della politica monetaria
Economia Finanziaria e Monetaria
Giovanni Ferri
1
Bari, EIMF 2012
0. Outline
Scaletta della lezione 4
1. Approccio di Tobin e trasmissione della politica monetaria
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Giovanni Ferri
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Bari, EIMF 2012
1. Approccio di Tobin e trasmissione della politica monetaria – 1
Approccio di portafoglio e new view (Tobin, Gurley & Shaw,
Rapporto Radcliffe) ⇒ superamento preferenza liquidità
keynesiana e maggiore sostituibilità tra moneta e altre attività
finanziarie, il cui rendimento viene determinato sulla base delle
scelte di portafoglio:
Come cambia la relazione tra settore finanziario e reale?
Proviamo a inserire l’approccio di Tobin nello schema IS-LM.
Dovremo spostare il ragionamento dalle variabili di flusso (Y) a
quelle di stock, inserendo accanto alla moneta anche titoli e beni
capitali. Potremo poi considerare come le scelte di portafoglio
modificano lo spiazzamento finanziario indotto dalla retroazione
monetaria quando G è finanziata con titoli.
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1. Approccio di Tobin e trasmissione della politica monetaria – 2
Introduciamo prima gli effetti ricchezza nel moltiplicatore fiscale:
ΔY/ΔG = 1/[1–(c+v)(1–t)+(ak/m)]
diviene
ΔY/ΔG = [1+u-h(a/m)]/[1–(c+v)(1–t)+(ak/m)]
dove:
u esprime la maggiore spesa che deriva da un aumento di G
finanziato con titoli (ΔG = ΔB), se ΔB è considerato come
aumento di ricchezza e da’ quindi luogo a un aumento dei
consumi;
-h(a/m) esprime la maggiore detenzione di moneta per aggiustare il
protafoglio in presenza di un aumento dei titoli ΔB.
Riscriviamo la IS come Y=f(r):
[1] Y = {1/[1–(c+v)(1–t)]} [C0+I0+G-(c+v)T0 –ar]
ovvero, ponendo Q0= C0+I0-(c+v)T0
[2] Y = {1/[1–(c+v)(1–t)]} [Q0 + G – ar]
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1. Approccio di Tobin e trasmissione della politica monetaria – 3
Poniamo poi
e0 ={1/[1–(c+v)(1–t)]} Q0 ;
e1 ={1/[1–(c+v)(1–t)]} ;
e2 ={1/[1–(c+v)(1–t)]} a ;
r = rk = rendimento dei beni capitali;
e Y dipende anche da un effetto ricchezza e3[M+B+K] ove e3 è il
coefficiente e [M+B+K]=W è la ricchezza. Allora:
[3] Y = e0 + e1 G - e2 rk + e3[M+B+K]
ove l’aumento della ricchezza dipende dai riflessi sul protafoglio del
vincolo di bilancio pubblico:
[4] G – T = ΔM + ΔB
Ipotizziamo poi che le domande delle tre attività dipendano
positivamente dal rendimento proprio, negativamente dai
rendimenti alternativi e che Y influenzi positivamente Md
(transazioni) e negativamente Bd e Kd, avremo:
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1. Approccio di Tobin e trasmissione della politica monetaria – 4
[5] Md = m0 + m1 rm - m2 rb - m3 rk + m4Y + m5W
[6] Bd = b0 - b1 rm + b2 rb - b3 rk - b4Y + b5W
[7] Kd = k0 - k1 rm - k2 rb + k3 rk - k4Y + k5W
imponendo l’equilibrio [Md=M; Bd=B; Kd=K] e assumendo, per
semplicità, che rm=0, avremo:
[5’] M = m0 - m2 rb - m3 rk + m4Y + m5[M+B+K]
[6’] B = b0 + b2 rb - b3 rk - b4Y + b5[M+B+K]
[7’] K = k0 - k2 rb + k3 rk - k4Y + k5[M+B+K]
le [3], [4], [5’], [6’], [7’] e la
[8] W =[M+B+K]
rappresentano il sistema con scelte di portafoglio.
Consideriamo OMA di acquisto di B:
W non cambia; ↑Ms e ↓Bs; Ms = Md ⇒ ↓rb e ↓rk
↓rk⇒ ↑Y dalla [3]; dunque, OMAA⇒↑Y (solo nel caso b3=k2=0
avremo che OMAA ha solo effetti finanziari, con Y immutato)
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1. Approccio di Tobin e trasmissione della politica monetaria – 5
Consideriamo ΔG = ΔB:
dalla [3], abbiamo dapprima
ΔY/ΔG = e1 + e3
⇒ il moltiplicatore keynesiano e1 viene rafforzato dagli effetti
ricchezza e3
ma cosa succede alla retroazione monetaria?
Dalla [5] sappiamo che Md tende a crescere per effetto di m4 e di m5
e, dato che Ms resta costante, l’equilibrio richiede ↑rb e/o ↑rk
↑rb di sicuro: infatti, se b5<1 effetto ricchezza non consente di
assorbire ΔB a parità di rb;
sul mercato delle attività reali, l’effetto ricchezza (k5>0) tende ad
accrescere Kd e, ipotizzando che l’effetto transazioni (-k4) sia
inferiore all’effetto ricchezza, essendo K immutato, l’equilibrio
richiede ↑rb e/o ↓rk; ma se ↓rk agevola riequilibrio nel mercato dei
B, esso ostacola riequilibrio nel mercato della M:
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1. Approccio di Tobin e trasmissione della politica monetaria – 6
se ↓rk o se ↑rk dipenderà dai coefficienti m2 e b3
definiamo σ= m2/b3 l’indice di sostituibilità relativa e definiamo il
valore critico σ*= m5/k5. Si avranno tre casi possibili:
se σ < σ* [vale a dire, se vi è bassa sostituibilità tra B e M rispetto
alla sostituibilità tra B e K e se effetto ricchezza più forte per M
che per K] si ha uno “spiazzamento di portafoglio” che va ad
aggiungersi all’effetto di retroazione monetaria [NB: quando lo
“spiazzamento di portafoglio” è molto forte, il moltiplicatore può
divenire anche negativo];
se σ = σ* lo “spiazzamento di portafoglio” è nullo e si ha solo
l’effetto di retroazione monetaria;
se σ > σ* [vale a dire, se vi è alta sostituibilità tra B e M rispetto alla
sostituibilità tra B e K e se effetto ricchezza minore per M che per
K] la retroazione dal mercato dei K (∂rk/∂G<0) compensa in parte,
annulla o addirittura ribalta l’effetto di retroazione monetaria.
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1. Approccio di Tobin e trasmissione della politica monetaria – 7
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dunque, a parità di altre condizioni, la politica fiscale sarà tanto
più efficace quanto maggiore la sostituibilità tra B e M rispetto a
quella tra B e K.
Come vedremo, il dibattito tra keynesiani e monetaristi verterà in
ampia misura su questo:
per i keynesiani si ha alta sostituibilità tra B e M e bassa
sostituibilità tra B e K;
per i monetaristi si ha bassa sostituibilità tra B e M e alta
sostituibilità tra B e K.
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