Zoonosi e emergenze epidemiche: cosa cambia quando c’è di mezzo un vettore Stefano Marangon – Gioia Capelli Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie West Nile disease e patologie emergenti Definizione di infezione (re)-emergente E’ un’infezione non segnalata in precedenza (“nuova”) nota, ma con una “nuova” evoluzione: - aumento di frequenza - diffusione su una diversa e più ampia base geografica - coinvolgimento di nuovi ospiti o vettori West Nile disease e patologie emergenti Zoonosi emergenti Circa 70% di tutte le malattie infettive emergenti che hanno colpito l’uomo negli ultimi 20 anni sono il risultato del trasferimento di un agente patogeno dagli animali (spesso i selvatici) all’uomo = zoonosi West Nile disease e patologie emergenti Infezioni emergenti Insorgenza correlata ad interazioni dinamiche tra: agenti infettivi in rapida evoluzione ambiente sempre più antropizzato in continua trasformazione cambiamenti comportamentali degli ospiti recettivi (condizionati dall’uomo) Alterazione del “traffico virale” West Nile disease e patologie emergenti Malattie trasmesse da vettori West Nile disease e patologie emergenti WND – Ciclo epizootico Migratori Trasmissione Verticale Ciclo silvestre Ciclo urbano Vettore Ciclo oro-fecale Altri vettori ? Trasfusioni, trapianti, trasmissione madrefiglio West Nile disease e patologie emergenti Infezioni (virali) trasmesse da vettori vettori West Nile Virus: isolato da almeno 11 generi (piùospiti di 100 specie) di zanzare, 6 generi di zecche (sia ixodidi, sia argasidi), accidentali 1 specie di culicoidi virus reservoir West Nile disease e patologie emergenti Infezioni (virali) trasmesse da vettori vettori ospiti accidentali virus reservoir Popolazioni dinamiche, in continua evoluzione, con caratteristiche variabili in diverse aree e nel tempo, in funzione di specie, caratteristiche locali, clima, stagione, ecc West Nile disease e patologie emergenti R0 - Basic Reproduction Ratio R0= numero medio di infezioni secondarie indotte da un soggetto infetto, durante il periodo infettante Se R0≥1 l’epidemia continua a diffondere Se R0<1 l’epidemia tende ad estinguersi West Nile disease e patologie emergenti ..e può essere calcolato come: β recettivi R0 = α+γ+η β = tasso di contatto utile per l’infezione α = letalità γ = tasso di guarigione η = tasso di mortalità malattia indipendente West Nile disease e patologie emergenti La complicazione dei vettori ma2pnb R0 = -r ln(p) m = densità vettore a = n° punture/vettore/giorno; p = probabilità sopravvivenza giornaliera n = periodo di incubazione del patogeno nel vettore b = competenza del vettore Billingsley et al., 2008 West Nile disease e patologie emergenti La complicazione dei vettori E’ necessario considerare gli effetti quantitativi: quanti ospiti vertebrati sono infetti quanti ospiti invertebrati sono infetti quali sono i parametri delle due popolazioni che garantiscono la persistenza dell’infezione nell’ambiente West Nile disease e patologie emergenti WND: situazione epidemiologica in Europa West Nile disease e patologie emergenti WND: situazione epidemiologica in Europa Isolamento virale in vettori o vertebrati Casi confermati in uomo o cavallo Ab in vertebrati Hubalek et al., 1999 West Nile disease e patologie emergenti Situazione epidemiologica WND in Europa Dati di sorveglianza in EU potrebbero indicare: circolazione di ceppi virali diversi (lineage I e II) in Europa centrale (ciclo silvestre o introduzioni E’ ipotizzabile la diffusione e la persistenza su ripetute?) vasta scala della malattia in Europa, con introduzione ad opera di volatili comparsa dioccasionale numerosi casi di infezione nell’uomo? migratori in altre aree umide in EU (es. Toscana, 1998; delta del Po, 2008) possibile amplificazione locale in funzione della presenza, densità, abitudini alimentari dei vettori…… West Nile disease e patologie emergenti Distribuzione WND in USA nel 1999 67 casi di malattia nell’uomo 7 con esito fatale West Nile disease e patologie emergenti Distribuzione WND in USA - 2008 West Nile disease e patologie emergenti Differenze fra la situazione in USA e in Europa Europa Virus Lineage I Lineage II USA Lineage I – variante filogenetica con singola mutazione: > viremia (corvo americano) > virulenza Vettore Rara presenza di zanzare con abitudini alimentari ibride (uomo/uccelli) Larga presenza di zanzare con abitudini alimentari ibride Ambiente Frequenza >in aree umide Frequenza >in aree American crow urbane Ospite Specie/ceppi di volatili EU Possibile “resistenza” di popolazione Specie/ceppi volatili USA et al., 2007 PopolazioneBrault “naive” West Nile disease e patologie emergenti AGRICOLTURA. Il Ministero ha ridotto l’area soggetta a restrizioni per contenere la malattia Lingua blu, per Verona resta il blocco dei bovini West Nile disease e patologie emergenti Bluetongue virus (BTV) 40°- 45° N Considerata una malattia esotica fino al 1998 35° SDal 1998 al 2008 introduzione e diffusione in Europa di 8 sierotipi (BTV-1, BTV- 2, BTV-4, BTV6, BTV-8, BTV-9, BTV-11, BTV-16) West Nile disease e patologie emergenti Distribuzione BTV in EU – Marzo 2009 West Nile disease e patologie emergenti WND – Ciclo epidemiologico in aree non endemiche Introduzione La via principale di introduzione di WNV nelle regioni europee a clima temperato è costituita da volatili migratori infetti provenienti da Africa o MedioOriente (Europa Centrale) West Nile disease e patologie emergenti WNV – Ciclo epidemiologico in aree non endemiche Possibile amplificazione a livello locale in funzione di: specie/densità dei volatili specie/densità dei vettori caratteristiche dello stipite virale correlazione fra ambiti silvestri e urbani (“bridgevectors”, uccelli peri-domestici ) West Nile disease e patologie emergenti WNV – Ciclo epidemiologico in aree non endemiche Il ruolo degli insetti vettori è condizionato da: competenza (genetica) dinamica della popolazione clima comportamenti alimentari modifiche dell’ecosistema (< biodiversità) West Nile disease e patologie emergenti Cambiamenti della temperatura (anni ’80 vs anni ’90) Malattie infettive emergenti e possibili scenari: quali rischi corre il patrimonio bovino della Pianura Padana West Nile disease e patologie emergenti WNV - Relazione fra >T e diffusione del virus L’ aumento della temperatura può influenzare: - persistenza di specie “esotiche” di insetti - aumento delle popolazioni (> proliferazione), del livello e del periodo di attività dei vettori - estensione di aree/periodi a rischio - maggior virogenesi - < periodo di incubazione virale nell’insetto (EIP) - EIP richiede 109°C-giorni (temperatura minima di replicazione di WNV nel vettore = 14°C) West Nile disease e patologie emergenti …solo a seguito dei cambiamenti climatici globali? West Nile disease e patologie emergenti Infezioni trasmesse da vettori: prospettive West Nile disease e patologie emergenti Infezioni trasmesse da vettori: prospettive Probabile aumento del range di distribuzione dei vettori come conseguenza dei cambiamenti climatici (aumento temperatura, ……) Aumento frequenza di infezioni trasmesse da vettori con ciclo riproduttivo rapido, habitat non specializzato Culicoides obsoletus e molto mobili (Italia: WND, Leishmania, Rickettsiae.…) Alcune infezioni “vector-borne” (a rapida evoluzione, causate da agenti “promiscui”) potrebbero “rispondere” rapidamente ai cambiamenti climatici in Europa (es. Rift Valley Fever) Malattie infettive emergenti e possibili scenari: quali rischi corre il patrimonio bovino della Pianura Padana West Nile disease e patologie emergenti Infezioni “vector-borne”: prospettive di controllo Rafforzamento misure di sorveglianza “basata sul rischio” (messa a punto di modelli predittivi) e attivazione di sistemi di “early detection” Adeguata preparazione interventi medico-veterinari in caso di emergenze (piani di emergenza, con possibile vaccinazione, messa a punto e utilizzo di sistemi GIS……) Sorveglianza/lotta vettori basata sulla conoscenza della loro biologia nell’area di interesse West Nile disease e patologie emergenti Vuoi un rimedio “naturale”? West Nile disease e patologie emergenti West Nile disease e patologie emergenti ..e in caso di emergenza? occorre agire sulla capacità vettoriale laddove possibile Possiamo agire …? risposta ….sul numero di vettori/ adulti/persona? SI disinfestazione ….sul numero di pasti/vettore/giorno? NO ….sulla frazione dei vettori infetti? NO (a meno che tutta la popolazione recettiva non venga vaccinata) ….sul periodo di incubazione nel vettore? NO (solo la T può farlo…) ….sulla sopravvivenza media del vettore? NO (per ora…) (disinfestazione agisce solo su una parte di popolazione) Zoonosi e emergenze epidemiche: cosa cambia quando c’è di mezzo un vettore ……..possibilità di strategie di controllo future ma2pnb R0 = -r ln(p) VACCINI CONTRO I VETTORI MODELLI PER MALARIA E DENGUE ATTENZIONE: il vettore che punge un animale/uomo vaccinato CONTRO il vettore può trasmettere l’agente patogeno (quindi rischio individuale permane), o assumerlo in quel momento, MA NON VIVRA’ ABBASTANZA PER TRASMETTERLO AD ALTRI OSPITI Billingsley et al., 2008 Zoonosi e emergenze epidemiche: cosa cambia quando c’è di mezzo un vettore