Risultati della Ricerca Verifica stato sanitario di materiale di

Risultati della Ricerca
Titolo
Verifica stato sanitario di materiale di ecotipi di germoplasma olivicolo
meridionale
Descrizione estesa del risultato
I risultati ottenuti dall'analisi sanitaria hanno evidenziato un'alta percentuale di infezione nell'ambito
del germoplasma olivicolo meridionale. Più del 47% delle cultivar saggiate (50/105) sono risultate
infette da almeno uno degli otto virus presi in considerazione. In particolare il virus associato al
giallume dell'olivo (OLYaV) risulta molto diffuso, principalmente nell'ambito delle cultivar siciliane
(18/21), sarde (10/15), calabresi (7/13) e molisane (7/11). Il nepovirus CLRV è stato individuato in
6 varietà, di cui 4 in infezione mista con OLYaV. Il Nepovirus ArMV è stato rinvenuto in un
campione
di
Ogliarola
di
Montalbano,
cultivar
della
Basilicata.
Il confronto dei risultati ottenuti dai tre laboratori nell'analisi di 15 campioni in comune, con lo
scopo di verificare l'attendibilità del metodo diagnostico, ha evidenziato una loro sovrapposizione
evidente ma non perfetta. Infatti, circa il 90% dei risultati sono stati sovrapponibili e solo il 10% è
risultato differente. Questo è probabilmente dovuto all'erraticità della distribuzione dei virus
all'interno delle piante, mentre l'attendibilità del saggio (90%) si può ritenere soddisfacente. Ad
analoghe conclusioni si era giunti anche in un ring test effettuato nel 2007 in cui è stato dimostrato
sia la miglior efficienza del metodo diagnostico RT-PCR in singola fase rispetto all'amplificazione
genica in una sola fase sia la distribuzione non uniforme dei virus all'interno della pianta. Grazie
all'esperienza acquisita durante lo svolgimento di questo lavoro attualmente è possibile, presso i
laboratori del CRA-PAV, eseguire una diagnosi completa degli agenti virali e virus-simili dell'olivo
elencati in tutte le norme fitosanitarie vigenti. La radicazione delle talee è stata dell'80% nella
Carolea sana e del 78% nella Carolea infetta mentre nel confronto tra Frantoio sano e Raggiola
infetta è stata rilevata una percentuale di radicazione rispettivamente del 60 e del 62%. Nessuna
differenza apprezzabile è stata rilevata nelle dimensioni e nella morfologia dell'apparato radicale,
nel confronto sano/infetto di ciascuna tesi considerata. I risultati ottenuti in questa prova hanno
mostrato come la presenza di OLYaV e SLRSV rispettivamente in Carolea e Frantoio/Raggiola, non
abbia interferito né sulla percentuale di talee radicate né sulla morfologia delle radichette emesse
nelle
due
tesi
a
confronto
(sane
e
infette).
Per quanto riguarda la prova d'innesto relativa a Carolea sana e infetta da OLYaV, l'andamento nel
tempo della percentuale di marze attecchite, nelle tesi sane e infette, non ha evidenziato sostanziali
differenze e a circa due mesi dall'innesto (11/05/2007) è risultata del 78,3% in entrambe le tesi. I
valori massimi di germogliamento sono stati rilevati a 79 giorni dall'innesto (25/05/2007); in questa
data la percentuale di attecchimento delle marze è risultata leggermente superiore nella tesi sana
(87,5 %) rispetto a quella infetta (85%) ma non in modo statisticamente significativo (P = 0,7128).
Al verificarsi di un aumento delle temperature, con valori massimi di 35-40 °C, nel periodo dal 19
al 26 di giugno (111° giorno dall'innesto) si è registrato il disseccamento di molte marze
precedentemente germogliate. La mortalità delle marze ha raggiunto il 10 % nella Carolea sana,
mentre si è stabilizzata al 2,5 % nell'infetta. La differenza nel numero delle marze disseccate in tale
periodo, nelle due tesi considerate, è risultata statisticamente significativa (P = 0,0139) a vantaggio
della Carolea infetta. Alla luce di questi risultati emerge molto chiaramente che il germoplasma
olivicolo di Sicilia, Molise e della Sardegna risulta seriamente compromesso dalla presenza
dell'OLYaV. Analoghe indagini effettuate nel resto d'Italia confermano la localizzazione di OLYaV
nelle sole regioni meridionali. La presenza di tale virus rende particolarmente difficoltosa la
selezione di cultivar sane idonee per la certificazione in particolare per quanto riguarda le varietà
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della Sicilia e della Sardegna. Inoltre, OLYaV risulta essere anche di difficile eliminazione tramite
le normali pratiche di risanamento, rendendo il problema ancora più serio. L'ampia diffusione di
OLYaV in germoplasma olivicolo del meridione d'Italia molto probabilmente è dovuta all'efficienza
dei probabili vettori (cocciniglie) di questo virus, che sono particolarmente diffusi ed attivi nel
meridione.
Per quanto riguarda la situazione del germoplasma olivicolo della Calabria, Basilicata, Campania e
Puglia,
la
situazione
sanitaria
risulta
essere
invece
meno
compromessa.
I risultati ottenuti nella prova d'innesto hanno evidenziato che il virus OLYaV nella cv Carolea non
ha influenzato in maniera significativa la capacità di attecchimento delle marze infette rispetto alle
sane. Viceversa durante i mesi estivi la presenza del virus sembra aver predisposto le piante a
sopportare meglio gli stress termici, riducendo il numero delle marze dissecate a causa delle alte
temperature ambientali. La minore moria delle piante infette potrebbe essere legata alla parziale
occlusione dei fasci floematici (dovuta all'infezione del Closterovirus) e alle conseguenti ridotte
esigenze idriche/metaboliche rispetto a quelle sane. L'assenza di effetti negativi sulla capacità di
radicazione delle talee e sull'attecchimento degli innesti per opera dei virus considerati favorisce
notevolmente il passaggio e la diffusione di questi patogeni attraverso materiale di propagazione
infetto. Ciò ribadisce il ruolo determinante che le tecniche di propagazione possono giocare nella
diffusione dei virus in olivo rendendo quanto mai indispensabile il ricorso a materiale di
propagazione sano. I risultati ottenuti sottolineano ulteriormente l'importanza e la necessità di
approfondire le conoscenze sull'interferenza dei virus in olivo, per molti aspetti ancora carenti. Ciò
appare ancora più urgente se si considera che, nell'ambito delle Norme di certificazione volontaria
(D.M. 20/11/2006), il Comitato Tecnico-Scientifico del MiPAAF abbia previsto l‟assenza di ben
otto e cinque virus, rispettivamente, nel materiale certificato come "virus-esente” e
“virus-controllato”.
Responsabile del risultato
Francesco Faggioli
Via C. G. Bertero, 22, 00156 – ROMA ()
Tel.: +39-06-820701
E-mail: [email protected]
Anno
2010
Classificazione del risultato
Comparto produttivo: Produzioni vegetali fresche e trasformate
COMPARTO OLIVICOLO-OLEARIO
Comparto olivicolo-oleario in generale
Particolari categorie PARTICOLARI CATEGORIE DI PRODOTTI IN GENERALE
di prodotti/comparti Particolari categorie di prodotti/comparti produttivi in generale
produttivi:
Categorie di ambiti di TEMATICHE TECNICHE SU SPECIFICHE FASI DELLE FILIERE
ricerca:
PRODUTTIVE
Piante, coltivazione e produzione primaria (varietà, genetica, coltivazione
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biologica, agrotecniche, difesa, ecc.)
DIFESA E RELATIVI INPUT
Sanità germoplasma e materiale di propagazione
Parole chiave
virus/malattie virali, olivicoltura
Trasferibilità del risultato
Si, trasferibilità immediata
Natura del risultato
altro
Aree interessate
Basilicata
Calabria
Campania
Molise
Puglia
Sardegna
Sicilia
Impatto dal punto di vista tecnico
miglioramento qualità e salubrità dei prodotti
Impatto dal punto di vista socioeconomico
altro
Impatto dal punto di vista ambientale
tutela biodiversità
Presupposti di contesto
impianti/attrezzatura/laboratori specifici
Soggetti istituzionali da coinvolgere
Organizzazioni di produttori
Ditte vivaistiche
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Potenziali utilizzatori
Imprenditori agricoli singoli e associati
Ditte vivaistiche
Laboratori di micropropagazione
Modalità di diffusione
Progetti comuni con i vari soggetti, istituzionali e non, interessati
Progetti comuni con ditte vivaistiche
Pubblicazioni
Roschetti, A.; Ferretti, L.; Muzzalupo, I.; Pellegrini, F.; Albanese, G.; Faggioli, F. (2010):
Valutazione dell'influenza di alcuni virus sulla propagazione dell'olivo, Vol. p. 103-109; 263-269
Loconsole, G.; Saponari, M.; Faggioli, F.; Albanese, G.; Bouyahia, H.; Elbeaino, T.; Materazzi, A.;
Nuzzaci, M.; Prota, V.; Romanazzi, G.; Trisciuzzi, N.; Savino, V. (2010): Inter-laboratory
validation of PCR-based protocol for detection of olive viruses, Vol. 40 p. 423-428
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Progetto / Ricerca di riferimento
Titolo del progetto
Ricerca ed innovazione per l'olivicoltura meridionale - RIOM
Coordinatore del progetto
Enzo Perri
C/da Li Rocchi Vermicelli, 87036 – RENDE ()
Tel.: +39-0984-4052
E-mail: [email protected]
Ente finanziatore
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, MiPAAF
Breve descrizione del progetto e dei suoi obiettivi
Gli obiettivi generali del progetto sono i seguenti:
- caratterizzazione del germoplasma olivicolo delle sei regioni dell’obiettivo uno;
- miglioramento genetico e sanitario di ecotipi di germoplasma di olivo di interesse dell’Italia
meridionale per produrre accessioni da avviare alla certificazione volontaria;
- studio e valorizzazione della biodiversità dell’olivo;
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- caratterizzazione, valorizzazione e miglioramento quali-quantitativo delle produzioni olivicole
(olio e olive da mensa);
- sviluppo di strategie, agronomiche e tecnologiche, per la riduzione dei costi di produzione;
- sviluppo di sistemi di produzione olivicolo-oleari sostenibili per l’ambiente;
- sviluppo di innovazioni in alcune tecniche colturali (gestione del suolo, nutrizione delle piante,
difesa fitosanitaria, ecc.) finalizzate ad incrementi quantitativi e qualitativi della produzione;
- analisi di mercato ed analisi economica della filiera;
- riduzione dell’impatto ambientale dei sottoprodotti dell’industria olearia;
- maggiore sicurezza alimentare a tutela della salute del consumatore;
- studiare e promuovere lo sviluppo delle imprese olivicole multifunzionali per lo sviluppo rurale,
in accordo con la nuova politica agricola comune;
- sviluppare nuovi modelli di rinnovamento e ristrutturazione degli impianti olivicoli;
- studiare le proprietà salutistico-nutrizionali delle olive e degli oli;
- studiare le caratteristiche di tipicità degli oli di oliva e sviluppare tecniche per la loro
rintracciabilità, anche con l’ausilio della Spettroscopia di Risonanza Magnetica.
U.O. / Partner coinvolti nella realizzazione del risultato
Centro di ricerca per la patologia vegetale (Roma)
Referenti istituzionali già coinvolti nella ricerca
Non sono presenti Referenti già coinvolti per il risultato
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