Biol. Mar. Mediterr. (2008), 15 (1): 316-317 A. Bellante1,2, G. Buscaino1, G. Buffa1,3, V. Di Stefano1, A. Cuttitta1, G. Basilone1, B. Patti1, A. Bonanno1, S. Mazzola1 Istituto per l’Ambiente Marino Costiero, UOD di Mazara del Vallo (IAMC-CNR), Via L. Vaccara, 61 – 91026 Mazara del Vallo (TP), Italia. [email protected] 2 Dip. di Biologia Animale e dell’Uomo, Univ. di Torino, Via Accademia Albertina, 16, Torino, Italia. 3 Dip. Scienze Ambientali, Università Cà Foscari di Venezia, Italia. 1 REPORT SUGLI SPIAGGIAMENTI DI CETACEI LUNGO LA COSTA DELLA SICILIA SUD-OCCIDENTALE DAL 1999 AD OGGI REPORT ON CETACEAN STRANDINGS IN THE COAST OF SOUTH-WESTERN SICILY FROM 1999 UNTIL TODAY Abstract - Twenty-three single stranding events of cetaceans were recorded from 1999 until today in the coast of south-western Sicily. Seven different species were represented in this count. In the 50% of Tursiops truncatus specimens the death have human cause. Because the last five stranding concern exclusively Stenella coeruleoalba an epidemic form can be assumable. Key-words: marine mammals, stranding, carcasses, interactions. Introduzione - Il ritrovamento di cetacei spiaggiati lungo la costa rappresenta un importante fonte di dati per il loro studio. Essi infatti possono essere impiegati per differenti obiettivi: 1) raccolta di campioni di tessuti e di organi interni per future analisi chimiche per individuare la presenza di sostanze inquinanti 2) studio dell’interazione con le attività umane (tramite l’analisi delle cause di morte); 3) informazioni riguardanti la distribuzione spaziale e temporale di diverse specie. Nel presente lavoro si riportano le informazioni principali riguardanti il ritrovamento di cetacei spiaggiati dal 1999 fino ad oggi lungo la costa della Sicilia sud-occidentale, un area in cui gli spiaggiamenti documentati risultano essere meno frequenti rispetto ad altri tratti di costa italiani (solo 14 segnalazioni dal 1996 al 2001) (SIDIMAR, 2001). Materiali e metodi - Il ritrovamento delle carcasse di cetacei lungo la costa è stato possibile grazie alle segnalazioni della capitaneria di porto di Mazara del Vallo e di Marsala (TP). Il campionamento ha coperto un tratto di costa di circa 80 km compreso tra Marsala e Sciacca (AG). Per ogni esemplare il protocollo di campionamento prevedeva: l’identificazione della specie (Wurtz e Repetto, 2004); riconoscimento della classe d’età (adulto, giovane, piccolo) (Shane, 1990); misure morfometriche esterne; identificazione del sesso; raccolta di campioni di tessuti e di organi interni per future analisi di sostanze inquinanti; raccolta di parassiti. Segni particolari sul corpo hanno permesso di identificare la causa di morte di alcuni esemplari. Risultati – Nell’area di studio si sono verificati dal 1999 fino ad oggi trentatre spiaggiamenti singoli di cetacei. Sono state identificate sette specie diverse che includono il tursiope, Tursiops truncatus (n=10), la stenella striata, Stenella coeruleoalba (n=12), il delfino comune, Delphinus delphis (n=4), il grampo, Grampus griseus (n=1), il globicefalo, Globicephala melas (n=1), il capodoglio, Physeter macrocephalus (n=1), lo zifio, Ziphius cavirostris (n=1) e tre individui la cui specie non è stata identificata. Gli spiaggiamenti delle specie T. truncatus e S. coeruleoalba sono stati i più frequenti. Durante il periodo di studio non si è verificato nessuno spiaggiamento di massa. Il più alto numero di spiaggiamenti si è verificato nel 2003 (n=7) e nel 2007 (n=7). Dal 2007 fino ad oggi il 67% degli individui spiaggiati appartiene alla specie S. coeruleoalba. Un giovane individuo appartenente a questa specie è stato ritrovato ancora vivo, mentre Report sugli spiaggiamenti di cetacei lungo la costa della Sicilia sud-occidentale dal 1999 ad oggi 317 le carcasse di altri cinque esemplari sono state ritrovate in buone condizioni (non ancora in stato di decomposizione). Cinque esemplari (50%) di T. truncatus sono stati ritrovati senza la pinna dorsale e la pinna caudale (i pescatori solitamente tagliano questa parte del corpo per liberare i cetacei rimasti impigliati nelle reti). L’esemplare di P. macrocephalus presentava all’altezza dello sfiatatoio un taglio netto e profondo causato probabilmente dall’elica di una nave. Dalle carcasse sono stati prelevati 33 campioni di tessuto (muscolo, grasso e pelle) e 42 campioni di organi interni. Conclusioni - Gli spiaggiamenti delle specie T. truncatus e S. coreuleoalba sono stati i più frequenti. In accordo con questo risultato queste sono le due specie di cetacei maggiormente avvistate nel Canale di Sicilia (Buscaino et al., 2007). L’alto numero di spiaggiamenti di S. coeruleoalba nel 2007, e l’assenza di segni riconducibili a cause umane di mortalità, potrebbe essere riconducibile ad un’infezione virale, già testimoniata in Italia tra il 1990 e il 1992 (Aguilar e Raga, 1993). Inoltre, riscontrando un livello poco avanzato di decomposizione, si deduce che le morti siano avvenute vicino la costa. È noto che le stenelle durante la notte si avvicinano alla costa per cacciare (Gannier, 1999) ma anche che un alta percentuale di cetacei spiaggiati vivi risultano essere gravemente malati. Infine, l’elevato numero di esemplari di T. truncatus (50%) morti non per cause naturali, dimostra che l’interazione tra questa specie e le attività di pesca, già documenta in questo tratto di mare (Buscaino et al., 2007; Bellante et al., 2007), rappresenta un importante fattore di mortalità, il cui impatto sulle popolazioni resta ancora da valutare. Ringraziamenti - Si ringraziano le Capitanerie di porto di Mazara del Vallo (TP) e di Marsala (TP) ed il comune di Mazara del Vallo (TP) per la loro disponibilità ed il loro costante supporto. Bibliografia AGUILAR A., RAGA J.A. (1993) - The striped dolphin epizootic in the Mediterranean Sea. Ambio, 22 (8): 524-528. BELLANTE A., BUSCAINO G., BUFFA G., GENOVESE S., BONANNO A., PATTI B., MAZZOLA S. - Report on the sightings of bottlenose dolphin (Tursiops truncatus) in coastal waters of south-western Sicily during surveys carried out between 2003 and 2006. Annual meeting of the European Cetacean Society. San Sebastian, Spain, 22-25/04/07. BUSCAINO G., BUFFA G., SARÀ G., BELLANTE A., TONELLO J.A., HARDT F.A.S., CUTTITTA A., MAZZOLA S. - Acoustic device reduce negative interaction between fishing activities and Tursiops truncatus. Annual meeting of the European Cetacean Society. San Sebastian, Spain, 22-25/04/07. GANNIER A. (1999) - Diel variations of the striped dolphin distribution off the French Riviera (north-western Mediterranean Sea). Aquatic Mammals, 3 (25): 123-134. SHANE S.H. (1990) - Comparison of bottlenose dolphin behaviour in Texas and Florida, with a critique of methods for studying dolphin behaviour. In: Leatherwood S., Reeves R.R. (eds), The Bottlenose Dolphin. Academic Press, San Diego: 541-558. WURTZ M., REPETTO N. (2004) - Guida al riconoscimento di balene e delfini del Mediterraneo. Auriga Publishing Int.: 68 pp. SIDIMAR (2001) - Sito del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. www.sidimar.ipzs.it