Determinazione della cifra di perdita di un pacco lamierini OBIETTIVO: DETERMINAZIONE DELLE PERDITE NELLE LAMIERE MAGNETICHE MEDIANTE L’APPARECCHIO O GIOGO DI EPSTEIN DESCRIZIONE DELLA PROVA: La prova descritta nella relazione è di collaudo, in quanto prevede la verifica o la rilevazione delle caratteristiche di un utilizzatore o una parte di esso, che verrà successivamente messo sul mercato. In particolare la prova mira a determinare le perdite nel ferro di un determinato tipo di lamierini, che verrà espressa a un Tesla di induzione magnetica massima. MATERIALE OCCORRENTE PER LA PROVA: 1) 1) 1) 1) 1) 1) GIOGO O APPARECCHIO DI EPSTEIN WATTMETRO 1) AMPEROMETRO VOLTMETRO 1) INTERRUTTORE DI COMMUTAZIONE SCHEMA DEL CIRCUITO DI PROVA: + A W Avv Primario G V + V 2 1 CENNI TEORICI SUL CALCOLO DEI VALORI DI PROVA: Per legge le perdite nel ferro vanno espresse all’induzione massima di 1 T. Non è possibile nel nostro caso determinare direttamente tale induzione, quindi verrà calcolata matematicamente mediante la seguente formula, in funzione di E2 V1 : E2 4,44 f N BMax S BMax E2 4,44 f N S Sempre per legge tale misura deve essere ricavata dal grafico di P fe=f(BMax), dopo aver interpolato i punti di rilevazione sperimentali fra il 40% e il 120 % dell’induzione di 1 T. Nel nostro caso il parametro da variare per ottenere l’induzione magnetica nel ferro desiderata è la Tensione di alimentazione V 1, che a sua volta coincide con la caduta di tensione induttiva a vuoto sul secondario E 2, in quanto il giogo di Epstein ha la particolarità di avere rapporto spire m=1 (N1=600, N2=600); noi misureremo E2 anche perché essendo privo di carico e quindi senza corrente che circola, il circuito secondario non è soggetto a fenomeni dissipativi. E’ importante che tutta la prova avvenga a frequenza costante; noi ci siamo fidati della frequenza di rete di 50 Hz. Prima di recarsi al banco di prova è opportuno conoscere anticipatamente il range di tensione nel quale si svolgerà la prova; coma già accennato prima tale range deve avere come estremo minore la tensione che provoca un induzione magnetica del 40% di 1T e come estremo massimo, la tensione che provoca un induzione magnetica del 120% di 1 T. Calcolo del range di misurazione: Sappiamo che: E2 4,44 f N BMax S ; Noi conosciamo f 50 Hz ; N 600 e Bmax che una volta sarà 0,4 T (40% di 1 T) e successivamente di 1,2 T (120% di 1 T), manca la sezione. Calcolo della sezione S: Peso S PS lm , dove Peso= peso totale dei lamierini magnetici; PS=peso Dalla formula specifico del ferro e Lm=lunghezza media del nucleo ferromagnetico, ricaviamo: S Peso 10 Kg 0,00064m 2 Kg PS lm 7700 2m m3 Sostituendo tutti i dati nella formula iniziale avremo: E (valore minimo): E2 min 4,44 f N BMax S 4,44 50 600 0,4 0,00064 34,1V E (valore massimo): E2 max 4,44 f N BMax S 4,44 50 600 1,2 0,00064 102,3V Quindi la prova verrà effettuata con una tensione che varia fra 34 V e 102 V. Rilevazione dei dati sperimentali: Si procede nella rilevazione dei dati sperimentali partendo dai valori più alti per poi giungere ai più bassi, in modo da non falsare le misure a causa dell’eccessivo riscaldamento del giogo. Si procede poi posizionando il commutatore sul morsetto 1, in modo da escludere per le operazioni di fissaggio della tensione di alimentazione l’avvolgimento primario, verranno a questo punto rilevati i valori di tensione e corrente. Successivamente si procederà ad alimentare l’avvolgimento primario commutando l’interruttore sul morsetto 2; si procederà a ritarare la tensione in modo da ottenere il valore di corrente misurato precedentemente, e si rileverà la potenza assorbita dal circuito primario. Approssimativamente la tensione E 2 sentita dal Wattmetro risulterà uguale alla tensione di alimentazione per il motivo visto in precedenza. I dati sperimentali sono riportati in tabella: TABELLE DATI: E2 (V) Im (mA) Pm (nt) Kw Pm (W) Bmax (T) Pfe (W) 102,5 580 138,5 0,2 27,7 1,202 26,373 93,9 441 116 0,2 23,2 1,101 22,087 86,5 366 101 0,2 20,2 1,015 19,255 78,9 310 85 0,2 17 0,926 16,214 72,3 274 145 0,1 14,5 0,848 13,840 65,4 246 129 0,1 12,9 0,767 12,360 57,7 221 94 0,1 9,4 0,677 8,980 50,2 201 144 0,05 7,2 0,589 6,565 43 181 108 0,05 5,4 0,504 4,934 35,9 167 78 0,05 3,9 0,421 3,575 Le formule utilizzate sono le seguenti: BMax E2 ; 4,44 f N S E2 Pfe Pm RW W La potenza misurata dal Wattmeto sarà quella che l’avvolgimento primario assorbirà a vuoto, solo che avendo collegato la bobina voltmetrica dello stesso Wattmetro ai morsetti dell’avvolgimento secondario non possiamo non tenere conto dell’autoconsumo dello strumento, quindi alla potenza misurata andrà sottratta quella autoconsumata. Una volta rilevati i dati si dovrà analizzare il grafico di Pfe=f(BMax), e se la prova sarà stata eseguita a regola d’arte la curva risultante dovrà avere andamento parabolico; infatti è dimostrabile matematicamente che le perdite nel ferro sono direttamente proporzionali a un parametro costante fittizio detto G0 che assume il significato elettrico di una conduttanza, e al quadrato della tensione di alimentazione. In sintesi: Pfe G0 E 2 GRAFICO DELLE PERDITE: Curva di perdia nelle lamiere magnetiche 30 Pfe [W] 25 20 15 10 5 0,000 0,200 0,400 0,600 0,800 0 1,000 1,200 1,400 Bm ax [T} DETERMINAZIONE DELLE PERDITE A 1 T E DELLA CIFRA DI PERDITA: Il grafico è stato realizzato mediante il programma excel; con un apposita funzione di previsione dell’andamento della curva ha calcolato che le perdite nel ferro all’induzione magnetica di 1 T valgono 19,1 W con il metodo manuale di rilevazione dal grafico si è ottenuto un valore di circa 18,74 W. Per il proseguimento della prova si farà riferimento al valore calcolato con excel; da esso possiamo risalire alla cifra di perdita Cp. La cifra di perdita è un parametro costante per ogni tipo di lamierino, che ci permette di risalire alle sue perdite interne all’induzione di 1 T conoscendone solo la massa, secondo la seguente relazione: Pfe Cp Peso da cui: Cp Pfe Peso 19,1 1,91W Kg 10 CONCLUSIONI: Mediante l’apparecchio di epstein abbiamo determinato la cifra di perdita del pacco di lamierini magnetici che ci si era proposti di testare; il valore ricavato è di 1,91 W/Kg, ovvero per ogni chilo di lamierini dello stesso tipo utilizzati per un trasformatore si avrà una perdita interna dovuta a correnti parassite di 1,91 W.