Le varietà dell’italiano - chiavi Varietà settentrionali: 1. uso quasi esclusivo del passato prossimo, rispetto alla forma concorrente del passato remoto: ma come non ti ricordi? te l’ho detto qulache giorno fa; 2. assenza dell’articolo determinativo davanti a pronomi possessivi con nomi di parentela che lo richiederebbero: mia mamma, mio papà; 3. costrutti particolari per rendere l’aspetto verbale: sono dietro a pensare (= sto pensando), non stare a pensarci (= non pensarci); 4. uso pleonastico dei pronomi e delle particelle pronominali: a me mi piace tanto viaggiare; 5. nomi propri di persona femminili preceduti dall’articolo determinativo: la Lucia; in certe zone (Lombardia, Trentino) il fenomeno è diffuso anche con i nomi maschili: il Carlo; 6. rafforzamento delle congiunzioni temporali per mezzo di che (tratto veneto): quando che vai via, chiudi la porta per favore. Varietà centrali 1. che enfatico con funzione interrogativa (tratto originariamente romano): che, vieni a cena stasera? 2. sistema tripartito dei dimostrativi (tratto toscano), che comprende forme riferite all’ascoltatore, poco o nulla rappresentate nella lingua comune: codesto, costì, costà, costassù ecc.; 3. uso della prima persona plurale in forma impersonale: noi quest’estate si va al mare. Varietà meridionali 1. uso generalizzato del passato remoto rispetto alla forma concorrente del passato prossimo (tratto diffuso soprattutto in Sicilia): ma come non ti ricordi? te lo dissi qulache giorno fa; 2. alta frequenza dei verbi pronominali intensivi: mi sono mangiato un bel piatto di spaghetti; mi sono vista il film, e poi sono andata a letto; 3. uso del cosiddetto accusativo preposizionale, vale a dire dell’oggetto introdotto dalla preposizione ‘a’: hai visto a tuo padre? 4. scambi di modi tra protasi e apodosi nel periodo ipotetico: se direi farei, se dicessi facessi, se dicessi facessi, al posto di se dicessi farei; 5. allocuzione inversa, soprattutto con i nomi di parentela: hai mangiato, mamma? (detto dalla madre al proprio figlio); 6. sostituzione dell’interrogativo perché con la locuzione che + verbo + a fare: che ridi a fare? ESERCIZIO 2 Nelle frasi che seguono identifica i tratti regionali e decidi se appartengono alle varietà settentrional, centrali o meridionali: 1. Mah, guarda, è stato un po' tutto un casino: prima c'è stato un casotto all'aeroporto, i voli in ritardo, i bagagli che non si sapeva dove metterli, una fila pazzesca agli stand della Meridiana. (centrale) 2. Un nostro amico imbranato lasciò la telecamera sul banco dell'accettazione. (meridionale) 3. Il Carlo e la Chiara hanno ignorato la compagnia e si sono fatti i fatti loro. (settentrionale) 4. La prossima volta si va da soli. (centrale) 5. Hai chiamato a Maria ? (meridionale) 6. Sono dietro a fare i compiti per domani. (settentrionale) 7. Mia mamma si chiama Giovanna. (settentrionale) 8. Quando che hai finito i compiti ricordati di andare a comprare il giornale. (settentrionale) 9. A noi ci è sempre piaciuto andare a sciare. (settentrionale) 10.Se avrei tanti soldi andrei in vacanza. (meridionale) 11.Che ti guardi allo specchio a fare ? (meridionale) 12.Che, ce la facciamo ad incontrarci prima di cena ? (centrale)