Infezione da Parvovirus
Prof. Vincenzo Cuteri
Dipartimento Scienze Veterinarie
UNICAM
Eziologia
Fam. Parvoviridae
– Sottofam. Parvovirinae
• Gen. Parvovirus
• Gen. Erythrovirus
– (B19 Eritema inf. - 5ª malattia)
• Gen. Dependovirus
– Sottofam. Densovirinae
• Gen. Densovirus
• Gen. Iteravirus
• Gen. Contravirus
Genere Parvovirus
DNA monocatenario
Simmetria icosaedrica, 32 capsomeri (12?)
Dimensioni 20 nm
Sprovvisti di envelope
Virus con caratteristico effetto teratogeno
– comparsa di anomalie fetali e neonatali
• danno sulle cellule in attiva moltiplicazione
Genere Parvovirus
Esigono per la replicazione cellule recettive
in fase S
– Resistenza dell’adulto rispetto al feto e neonato
– Possibilità di replicazione nell’adulto in tessuti
in via di rigenerazione o blastomatosi
• Blastoma: neoplasia a scarsa differenziazione con
cellule a carattere embrionale.
– Ulteriore possibilità di replicazione nella
mucosa intestinale e sistema ematopoietico con
cellule in attività mitotica
Eziologia
Resistenti a pH compreso tra 3 e 9
Resistenti ai solventi dei lipidi
Resistenti ai comuni disinfettanti
Parvovirus del gatto
Gruppo Parvovirus del gatto
–
–
–
–
FP – Feline Parvovirus
FPV - Feline Panleukopenia Virus
MEV - Mink Enteritis Virus
CPV - Canine Parvovirus
Vengono indicati come biotipi di uno stesso
virus
Tutti esprimono attività agglutinante su
emazie di maiale e scimmia rhesus
Infezione da Parvovirus
Patogenesi influenzata dall’età
Necessitano di cellule in attiva moltiplicazione
Tessuto linfoide
Epitelio intestinale
Cellule permissive per
FPV
CPV
Non permissive per altri Parvovirus
Infezione da Parvovirus
Patogenesi nei soggetti infettati dopo 6
settimane di età
– Penetrazione per via orale e nasale
• possibili anche altre vie
–
–
–
–
Tonsille
Linfonodi regionali
Linfonodi mesenterici
Timo - Milza
Infezione da Parvovirus
Dopo 4 - 6 giorni cellule intestinali
Eliminazione del virus con le feci dal 5° giorno
Infezione da Parvovirus
Infezione fetale e neonatale
– Gatto
• Atassia felina
– Cane
• Miocardite / Enterite
Panleucopenia felina
Malattia tipica del gatto domestico
– alta contagiosità
– nei giovani
• alta letalità
Caratterizzata da
– grave leucopenia
– enterite
Panleucopenia felina
Epidemiologia
– Diffusione mondiale
– Interessa i
• Felidi
– Leopardo, leone, tigre, pantera
• Mustelidi
– Visone, furetto
• Procionidi
– Orsetto americano
Panleucopenia felina
Epidemiologia
– Principale fonte d’infezione
• Feci di soggetti in fase acuta
• Escrezione attraverso oro-faringe da soggetti asintomatici
– Notevole resistenza nell’ambiente
• possibile contatto indiretto
– Prevalenza elevata nei luoghi con giovani recettivi
– Soggetti con ipoplasia cerebellare sono escretori di
virus per lungo tempo e immunotolleranti
Panleucopenia felina
Patogenesi infezione post-natale
–
–
–
–
insorgenza nel periodo svezzamento
contagio per via orale
replicazione oro-faringe
viremia e localizzazione successiva
• cellule della cripta
• cellule staminali midollo osseo
• cellule linfoidi
Panleucopenia felina
Patogenesi infezione pre-natale
– Si realizza a metà gestazione
• Necrosi delle cellule del Purkinje del cervelletto
• Necrosi della retina
• Raramente aborto
Infezione da Parvovirus
Sintomatologia nel gatto (Panleucopenia)
– Periodo d’incubazione 4-6 giorni
– Forma acuta
•
•
•
•
Sonnolenza, anoressia
Vomito persistente
Ipertermia (oltre 40°C)
Diarrea con sangue nelle feci
– Forma subacuta
• Stessa sintomatologia di intensità ridotta
• Possibile cronicizzazione enterite
– Forma inapparente
• possibile nei soggetti adulti
Infezione da Parvovirus
Leucopenia
– Leucociti e Granulociti neutrofili del sangue
periferico
12.000 / mm3
1.000 - 100 / mm3
Infezione del tessuto linfoide
Linfocitolisi
Deplezione cellulare
Rigenerazione tissutale nei soggetti guariti
Replicazione virale e distruzione cellulare
– nelle aree di divisione cellulare
– nei centri germinativi dei linfonodi
– nella corticale del timo
Compromissione del midollo osseo
– linea mieloide, eritroide, magacariocitica
Infezione intestinale
Distruzione cellule della cripta
Appiattimento epitelio
Accorciamento dei villi
Mancata regolazione osmotica
– Diarrea
Panleucopenia felina
Diagnosi
– Clinica (sospetto)
– Sperimentale
• Diretta
– Microscopio elettronico
– Dimostrazione dell’antigene mediante IF
• Indiretta
– Doppio prelievo
Panleucopenia felina
Profilassi
– Scarsa efficacia profilassi igienico-sanitaria
• Infezioni asintomatiche
• Randagismo
– Profilassi immunizzante
• Vaccini a virus vivo attenuato
• Vaccini a virus inattivato (da preferire ?)
• Interferenza con immunità passiva ?
Enterite-Miocardite del cane
Malattia enterica del cane
– spesso ad esito letale
Sindrome caratterizzata da morte per
insufficienza cardiaca
Entrambe le forme sono sostenute
dallo stesso virus
– CPV - Canine Parvovirus
Le origini di CPV
Il ceppo originale di canine Parvovirus,
scoperto nel 1967 e denominato "CPV-1,"
non sembra rappresentare un reale problema
sanitario se non per i cuccioli
Nel 1978, un a nuova variante, "CPV-2"
appare negli U.S.A.
Questa nuova variante sembra essere una
mutante del feline Parvovirus
– "feline distemper virus"
Evoluzione di Parvovirus
Nel 1979 una seconda mutazione crea
CPV-2a
– Maggiore virulenza
– Molti veterinari iniziano a vaccinare con Feline
Parvovirus correlato antigenicamente
Dopo circa 20 anni emerge una nuova
variante CPV-2b
Nel 2000 compare in Italia CPV-2c
Ulteriore evoluzione
Parvovirus nel cane
Diffusione
– 1978/79 Iª grande epidemia
– Indagini sierologiche su sieri di collezione
• Grecia 1974
• Belgio - Olanda 1976/77
• Australia, Usa, Danimarca, Nuova Zelanda,
Giappone 1978
• Alaska 1980
Enterite-Miocardite del cane
Comparsa improvvisa in diversi continenti
– Disseminazione attraverso prodotti biologici
accidentalmente contaminati
– Virulentazione di stipiti presenti nel cane ma
incapaci di indurre malattia
Recettività esclusiva tra i Canidi
–
–
–
–
Cane
Coyote
Volpe
Lupo
Enterite-Miocardite del cane
Principale fonte d’infezione
– animali ammalati, in fase viremica, che
eliminano virus con
•
•
•
•
feci
urine
saliva
vomito
– eliminazione per diverse settimane
– disseminazione per via indiretta
Enterite-Miocardite del cane
Patogenesi
–
–
–
–
Assunzione per via orale
Replicazione nell’oro-farine e linfonodi regionali
Viremia
Localizzazione secondaria
• organi linfoidi
• mucosa intestinale
– Dopo 7-8 giorni virus non più dimostrabile nelle feci in seguito
alla presenza di IgA secretorie
– Localizzazione al miocardio nel periodo perinatale
Parvovirus: patogenesi
Miocardite da Parvovirus
Comparsa indipendente dalla forma enterica
Periodo d’incubazione più lungo
Prevalente in soggetti 3-7 settimane
Possibile in soggetti che hanno superato la
forma enterica
Mortalità elevata - morte in pochi minuti
Infezione da Parvovirus
Miocardite / Enterite del Cane
–
–
–
–
–
–
Aritmia cardiaca
Dispnea acuta
Edema polmonare
Gemiti violenti
Vomito
Morte rapida
Infezione da Parvovirus
Miocardite / Enterite del cane
–
–
–
–
–
–
Dispnea
Tachicardia
Polso debole
Cianosi
Durata infezione prima della morte 24 ore
Casi rari
Infezione da Parvovirus
Miocardite / Enterite del cane
–
–
–
–
–
Ascite
Tachicardia
Cianosi o pallore mucose apparenti
Ipotermia delle estremità
Rarissimi casi a lungo decorso
ECG: fibrillazione ventricolare con segni di
necrosi muscolare
Lesioni anatomo-patologiche
Diagnosi differenziale
Infezioni batteriche generalizzate
Intossicazioni
Coccidiosi
Pancreatite acuta
Cimurro nel cane
Leucopenia, diarrea, vomito ??? sospetto
Diagnosi
Attività emagglutinante di estratti di feci o
mucosa intestinale su emazie di scimmia o
maiale
Microscopia elettronica ?
– Presenza di Parvovirus non patogeno (MCV)
Isolamento del virus ?
– Difficile adattamento alle colture
Immuno-microscopia elettronica
Immunofluorescenza
Profilassi
Igienico sanitaria
– rimozione precoce delle feci
– disinfezioni con cloro o formalina
Immunizzante
–
–
–
–
Interferenza con anticorpi materni (12-16 sett)
Nessuna efficacia contro l’infezione
Vaccinazione con virus omologo o eterologo ?
Vaccini vivi attenuati o inattivati ?
Efficacia della vaccinazione