Il Rock Acido ed il Rock Psichedelico 50 ANNI DI ROCK! g.edi.c. Il fenomeno dell'Acid Rock Erano happening per i giovani californiani inizialmente gli spettacoli organizzati dalla Family Dog Production nei locali underground; il Long Shoreman's Hall, che diede la prima festa hippy nell'ottobre 1965; l'Avalon Ballroom, il Matrix (aperto da Marty Balin nell'agosto del 1965); il Carousel. Questi shows si tramutarono presto in una orgia di suoni, di droga e di amore battezzate love in. L'acid rock nacque con i party di LSD (LSD= dietilamide25 dell'acido lisergico: è una fra le più potenti sostanze psichedeliche conosciute) che si diffusero nel 1965, ma aveva anche origine dall'umore pacifista di quegli anni. Il termine acid rock venne coniato per analogia con gli acid tests di Ken Kesey; i rituali comunitari di iniziazione al LSD si tennero nel 1965 in diversi luoghi, dalla San Francisco State University al Fillmore. Il rock acido aveva inizialmente la jam elettrica, l'improvvisazione di gruppo, per riprodurre in musica lo sballo/viaggio mentale del LSD. Differiva dal free jazz perché il rock usava la chitarra elettrica come strumento guida ed era suonato da ragazzi bianchi invece che da ragazzi neri dei ghetti. L'idea originale continuava ad essere quella di essere la colonna sonora per accompagnare quei trips. Frank Zappa utilizzò sia il free jazz, sia l'acid rock in chiave dissacrante, in quel geniale suo primo album del 1966. Frank Zappa apriva così le porte alla Musica Rock Sperimentale. Nello stesso anno un jazz d'avanguardia, di elettronica minimale prendeva vita da Terry Riley che componeva "In C", spezzando definitivamente i cardini della musica contemporanea ed aprendo le sue visioni musicali e concettuali al nascente genere psichedelico. Ma la jam di acid rock era appena nata e fu sempre più blues che jazz. L'improvvisazione fece emergere l'elemento blues della musica rock: semplici 12 battute sulle quali inventarsi di tutto. Era in effetti più propriamente la musica degli hippies, di cui rifletteva la loro filosofia trascendente del peace & love. Quindi Albums dotati di un interessante impressionismo folk acido elettrico elettronico cominciarono ad essere pubblicati. E dal 1966 al 1969 ci furono centinaia di gruppi acidi che produssero almeno un disco. Valga come esempio l'ottimo esordio del 1968 dei The United States Of America. Molti artisti ebbero poi voglia, agli inizi degli anni '70, di dire ancora qualcosa su quella magica esperienza del rock acido. Paul Kantner diede vita nel 1970 ai Jefferson Starship e pubblicava il bellissimo "Blows Against The Empire". David Crosby nel 1971 con il suo "If I Could Only Remember My Name" celebrava ancora un' isola felice di pace amore musica assieme ad elementi di spicco dei Grateful Dead e dei Jefferson Airplane. Era forse l'ultima oasi musicale generata da Paul Kantner e David Crosby? Non proprio: Paul Kantner, Grace Slick, David Freiberg diedero vita nel 1973 ad un capolavoro: "Baron Von Toolbooth & The Chrome Nun". Una neo reunion riuscitissima di parecchie menti fertili della San Francisco Bay Area. Il Rock Acido ed il Rock Psichedelico 50 ANNI DI ROCK! g.edi.c. La Psichedelia si espande L'era di San Francisco ebbe ufficialmente inizio il 17 ottobre 1965 al Long Shoreman's Hall con quello che fu il primo concerto rock. Davanti a circa duemila persone si esibirono tre complessi locali: Great Society, Charlatans e Jefferson Airplane. Il 6 novembre 1965 venne inaugurato il primo Fillmore (all'angolo fra Geary e Fillmore), fondato da Bill Graham. Il primo concerto fu uno show di beneficenza per la San Francisco Mime Troupe a cui parteciparono i Jefferson Airplane ed i Grateful Dead. Il 21 gennaio 1966, di nuovo al Long Shoreman's Hall, si tenne il Trips Festival, una manifestazione multimediale (che di fatto continuava gli acid tests di Ken Kesey) a cui presenziarono in tre giorni circa ventimila persone. La psichedelia si sparse rapidamente nel 1967 in tutti gli USA e poi raggiunse l'Europa, soprattutto l'Inghilterra nella quale party a base di LSD, guru e maestri orientali che filosofeggiavano nuove ideologie panteiste plagiarono le menti di alcuni notissimi gruppi. In Europa il rock acido perse subito gran parte del blues che l'aveva caratterizzato per divenire più psichedelico ovvero musica rock con altre caratteristiche sonore. Sono soprattutto i Pink Floyd che si appropriano del genere reinventandolo grazie, inizialmente, al genio di Syd Barrett vero nome Roger Keith Barrett . Già nel 1966 all'UFO di Londra i Pink Floyd proponevano musica completamente nuova e fuori dai canoni commerciali con scenografie irreali, futuriste e psichedeliche. Il loro rock era abbastanza grezzo, ma fatto anche di canzoncine e filastrocche condite di testi allucinati. Va menzionato che il loro primo album "The Piper At The Gates Of Dawn" del 1967 offre due magnifiche composizioni psichedeliche intitolate: "Interstellar Overdrive" ed "Astronomy Dominé". Per riprodurre la distorsione dei sensi dello stato mentale alterato dalla droga, i musicisti orientati nel rock psichedelico utilizzarono sintetizzatori, amplificazioni potenti, feedback, ed anche strumenti orientali. Divenne una ricerca di molti gruppi che proponevano un beat stralunato fatto di canzoncine condite con effetti sonori (feedback, distorsioni, rumori): Cream, Pink Floyd, U.F.O., per esempio); o rifacendo da capo folk, blues, soul, jazz con l'inserimento di strumenti esotici ed orientaleggianti come per i Traffic del primo LP (1967) o per i Kaleidoscope di "A Beacon From Mars" (1968) . La sperimentazione acida si divideva (grosso modo) in tre tipi di approccio: quello morbido, proveniente dal folk rock (la Incredible String Band, Donovan, Tim Buckley, i Pentangle, i Fairport Convention, i T. Rex, Nick Drake) che si esprimeva in un caos leggero; quello più elettronico ed esotico come i Kaleidoscope, i Byrds, i Clear Light, gli U.S. of A., ; e quello duro, con un rock martellante ed amplificazione potente: negli States i Red Crayola ed i Velvet Underground, ed in GB i psichedelici Pink Floyd dei dischi "A Saucerful Of Secrets" del 1968, di "Ummagumma" del 1969.