Esercitazione La definizione del PIL 1) Nella definizione di PIL: A) non rientrano tutti i servizi finali perché sono beni immateriali B) il PIL è la somma del valore aggiunto dell’economia C) vanno aggiunte le importazioni perché fanno parte delle risorse dell’economia D) nessuna delle precedenti è vera La risposta giusta è B) perché … Ricordando la metodologia di formazione e di calcolo del PIL, esso si determina sommando i valori aggiunti dei settori aggregati dell’economia. Gli altri metodi sono quelli della spesa e dei redditi percepiti. 2) L’identità fondamentale del reddito nazionale ci dice che: A) -produzione totale = reddito totale = spesa B) produzione totale = reddito totale - spesa totale C) produzione totale = reddito totale *spesa totale D) produzione totale > reddito totale + spesa totale La risposta giusta è A) perché … deriva dalla definizione di prodotto aggregato e dei metodi per determinarlo. La prima parte dell’identità segue la definizione di output aggregato calcolato come valore dei beni e servizi finali prodotti in un dato periodo di tempo. Le altre due parti dell’identità seguono l’approccio della spesa e quello della somma dei redditi di tutta l’economia (salari, profitti, imposte indirette). Per l’equivalenza dei tre metodi di calcolo del PIL la A) deve essere vera in ogni specifico periodo di tempo. Su PIL e PNL 3) Se il PIL è minore del PNL: A) le esportazioni superano le importazioni B) il settore pubblico è in deficit C) le passività finanziarie sull’estero dei residenti superano le rispettive attività D) i redditi dei nazionali all’estero superano quelli degli stranieri nel paese La risposta giusta è D) perché … Essendo il PNL = PIL + redditi netti dall’estero (RNE), i due concetti coincidono solo se i Redditi netti dall’estero sono pari a zero. Essendo in questo caso il PIL minore del PNL, ciò significa che i redditi netti sono positivi per il paese in questione. La crescita del PIL reale 4) Se il PIL reale del 2005 è 5000, il PIL nominale 2006 è 6150 e il deflatore del PIL è 120. Qual è il tasso di crescita del PIL reale? A) 3% B) 2% C) 1,5% D) 2,5% La risposta giusta è D) perché … Si tratta di calcolare il tasso di variazione del PIL reale PIL nominale 2006 6150 100 100 5125 . deflatore del pil 2006 120 TASSO DI CRESCITA DEL PIL reale = 5125 5000 5000 =2,5% IPC e deflatore del PIL 5) Confrontando indice dei prezzi al consumo e deflatore del PIL: A) l’IPC è sempre più alto perché include i beni esteri B) sia IPC che deflatore del PIL si riferiscono allo stesso paniere ma con pesi diversi C) l’inflazione è data dal tasso di crescita percentuale dell’IPC o del deflatore del PIL D) tutte le precedenti sono vere La risposta giusta è C) perché … il tasso di inflazione può essere calcolato utilizzando uno qualsiasi dei due indici. Ma, il significato del tasso di variazione dei due indici è diverso. Se si utilizza il deflatore del PIL, si ottiene una media ponderata dei tassi di variazione dei prezzi di tutti i beni finali prodotti nell’economia. Con l’IPC si ha il tasso di variazione dei prezzi di un paniere fisso di beni (acquistati dal consumatore tipo) inclusi quelli importati. I due tassi di inflazione pertanto potranno differire. Ancora su PNL • IL PNL non include: A)i beni e servizi prodotti all’interno del paese B)i beni e servizi prodotti da lavoratori nazionali all’estero C) i beni e servizi prodotti da imprese estere in Italia D)sono vere la A e la B Il tasso di partecipazione 6) Il tasso di partecipazione è dato da: A) Occupati/Forza Lavoro B) Occupati/Disoccupati C) Forza Lavoro/Popolazione attiva D) Occupati/Popolazione La risposta giusta è C) … che è vera per definizione. Si ricordi che nella Forza Lavoro sono inclusi tutti gli occupati e i disoccupati (definiti tali solo se trattasi di soggetti in cerca di occupazione). Gli altri, anche se inclusi nella popolazione attiva, sono lavoratori scoraggiati e pertanto non inclusi nella FL. Tasso di disoccupazione Il tasso di disoccupazione: A) è usato come misura delle variazioni della domanda di lavoro B) è misurato dal rapporto tra occupati e disoccupati C) è misurato dal rapporto tra disoccupati e (occupati +disoccupati) D) sono vere la A) e la C) Risposta corretta D • La A è vera perché se il tasso di disoccupazione diminuisce significa che è aumentata la domanda di lavoro • E’ vera anche la C perché il tasso di disoccupazione è misurato dal n° dei disoccupati/ FL. Ma FL= occupati + disoccupati Il moltiplicatore 8) Nel solo mercato dei beni il moltiplicatore: A) è pari al reciproco della propensione marginale al risparmio B) cresce introducendo la tassazione dipendente da Y (T=t0+t1•Y) C) è più alto quando diminuisce la tassazione autonoma che quando aumenta la spesa pubblica D) è maggiore quando varia la spesa pubblica piuttosto che quando variano gli La risposta giusta è A) perché … È noto che 1-cY=s per definizione, ovvero la propensione al risparmio è il complemento a 1 della propensione al consumo. La spiegazione è semplice se poniamo la variazione del reddito pari a uno allora l’incremento del reddito potrà essere consumato o risparmiato ovvero: cY+s=1 e quindi s = 1- cY. Sostituendo nella formula semplice del moltiplicatore otteniamo la risposta A). Ancora il moltiplicatore 9) Nel modello reddito-spesa con I esogeni e assenza dello Stato, il moltiplicatore: A) esprime il legame tra spesa autonoma e produzione di equilibrio B) può essere visto come una serie geometrica che ha per ragione la propensione marginale al consumo C) è il reciproco della propensione marginale al risparmio D) tutte le precedenti sono vere La risposta giusta è D) perché … Tutte le risposte sono vere: discendono dalla definizione di moltiplicatore e dalla sua derivazione algebrica. La A è vera perché il reddito di equilibrio è dato dal prodotto tra spesa autonoma e moltiplicatore [1/(1-cY)]. Nella derivazione algebrica del moltiplicatore, tra i diversi metodi vi è quello del calcolo della serie di spese indotte dall’incremento di reddito iniziale, dovuto all’incremento esogeno della spesa (A). Segue… A genera un pari incremento in domanda aggregata, produzione e reddito. Genera però anche una sequenza di spese indotte dall’incremento del reddito per cui l’effetto cumulato su produzione e reddito è: Y=A+cYA+cY2A+cY3A+…=A(1+cY+ cY2 +cY 3+…) Essendo cY<1, i termini della serie diventano via via più piccoli. La loro somma è approssimata dalla seguente formula: 1 Y A 1 cY Segue ancora risposta giusta Perciò, la variazione cumulata della domanda aggregata (e quindi del reddito) è un multiplo dell’aumento della spesa autonoma (B vera). Essendo 1-cY = s (propensione marginale al risparmio) ne discende che il moltiplicatore è anche pari al reciproco della propensione (marginale) al risparmio. Ancora il moltiplicatore 10) Nel solo mercato dei beni, il moltiplicatore della spesa pubblica: A) è sempre maggiore del moltiplicatore degli investimenti B) aumenta se il disavanzo pubblico cresce C) aumenta nel caso di economia aperta D) nessuna delle precedenti è vera La risposta giusta è D) perché … La A è falsa perché il moltiplicatore (che dipende dalla propensione marginale al consumo) è immutato se varia G o gli I o il consumo autonomo. La B è falsa perché, quando la spesa in deficit non influenza il valore del moltiplicatore ma del moltiplicando La C è falsa perché, come è noto, il moltiplicatore in economia aperta è minore che in economia chiusa. Al denominatore infatti compare la propensione marginale a importare. Ciò significa che parte degli incrementi di reddito si rivolgono all’acquisto di beni prodotti all’estero. Moltiplicatore monetario • Se gli agenti economici non detengono circolante, la base monetaria è 1000 (mld) di euro e il rapporto riserve/depositi è pari a 0,1, l’ammontare delle riserve sarà: A)1000 B) 500 C)10.000 D)I dati non sono sufficienti per rispondere Si ricordi che quando il pubblico non detiene circolante allora la base monetaria che è pari a H=R+CU sarà esattamente pari all’ammontare di riserve . Pertanto alla domanda precedente si risponde facilmente essendo H=R L’introduzione del rapporto riserve/ depositi non deve fuorviarvi. Esso serve per calcolare il moltiplicatore dell’offerta di moneta • 2.Nell’esercizio precedente se il rapporto riserve depositi è pari a 0,25, l’offerta di moneta sarà: A)10.000 B)5.000 C)4.000 D)8.000 • La risposta anche in questo caso è semplice. Siamo nel caso in cui gli agenti non detengono circolante e il moltiplicatore dell’offerta di moneta è il reciproco del coefficiente di riserva (mm=1/)) • Applicando la formula e i dati a disposizione: M=1/0.25* H(=1000) • il moltiplicatore è 4 • M=4*1000=4000 Semplificazioni della macro Quale tra queste semplificazioni riguarda esclusivamente la macro? • Considera variabili aggregate • utilizza modelli per spiegare i fatti economici • non considera i prezzi relativi• Tutte le precedenti sono vere La A è falsa perché anche la micro utilizza il processo di aggregazione per costruire le curve di domanda e di offerta dei mercati La B è falsa perché la teoria economica sia micro che macro utilizza modelli per spiegare i fatti economici la C è vera perché la principale semplificazione della macro è l’esistenza di un solo bene (o bene composito e di un livello generale dei prezzi . Non sono pertanto rilevanti i prezzi relativi (rapporto tra prezzi dei beni) Modello reddito-spesa Un’economia è descritta da: C=600+0,9YD; T=1000, G=2000; I= 100. Il livello della produzione di equilibrio è: • 15.000 • 16.000 • 18.000 • Nessuna delle precedenti Sappiamo che per risolvere questo esercizio dobbiamo scrivere l’equazione della domanda aggregata e uguagliarla al livello di produzione: Y=600+0,9(Y-1000)+100+2000 =600+0,9Y-900+100+2000 Y-0,9Y=1800 Y=1/0,1*1800=18.000 Modello reddito spesa • Il riequilibrio in un modello semplice keynesiano avviene: • attraverso variazioni di i • attraverso variazioni dei prezzi • attraverso variazioni del reddito• Sono vere la A e la C La A è falsa perché siamo nel modello semplice e gli investimenti sono esogeni La B è falsa perché i prezzi in questo modello sono dati (così come nel modello IS-LM La C è vera: Gli aggiustamenti infatti avvengono attraverso variazioni del livello di produzione (sinonimo di reddito) Un viaggio intorno al mondo Tra i problemi dell’economia USA possiamo annoverare: • una riduzione del tasso di crescita del Pil nel 1996-2006 • una marcata riduzione dei valori azionari nei primi anni 90 • Un tasso di inflazione elevato negli anni 2000 • Nessuna delle precedenti è vera In un modello IS-LM un aumento della preferenza per la liquidità • A) riduce la domanda di beni e sposta la IS • B) Sposta la curva LM verso il basso • C) Sposta la curva LM verso l’alto • D) non influenza l’equilibrio macroeconomico Risposta • La A è falsa perché l’equazione della IS non dipende da fattori monetari : Si ricordi che il tasso di interesse è quello reale (= a quello monetario solo per l’ipotesi che l’inflazione è=0) • La B è falsa perché l’aumento della domanda di moneta (data l’offerta) non riduce il i ma anzi l’aumenta • La C è vera. Infatti l’incremento della quantità di moneta (considerate il mercato monetario fa spostare la Md verso l’alto e fa aumentare i). Questi effetti possono essere catturati solo se la LM si sposta verso l’alto • D) falsissima. L’equilibrio macroeconomico è ottenuto simultaneamente dall’incrocio della IS e la LM e quindi dall’equilibro reale e da quello monetario Nel modello IS-LM • A) Esiste dicotomia tra settore reale e monetario • B) La moneta è neutrale • C) L’equilibrio è ottenuto attraverso l’uguaglianza tra domanda e offerta di beni • D)variazioni di i spostano la curva IS e la curva LM • E) nessuna delle precedenti Risposta • La A e la B non sono vere in quanto caratterizzano l’equilibrio macroeconomico neoclassico • La C è falsa perché non descrive l’equilibrio del modello IS-LM ma solo quello nel mercato dei beni • La D è falsa perché nel modello IS-LM variazioni del tasso di interesse si misurano lungo le curve . Solo le variabili esogene spostano le curve • La E è vera per esclusione Nel modello IS-LM • A) Una riduzione delle imposte sposta la curva LM verso il basso. • B) Uno spostamento della IS verso l’alto è determinato da un incremento della propensione al risparmio • C) L’inclinazione della LM è tanto maggiore quanto maggiore è il moltiplicatore • D)nessuna delle precedenti è vera Risposte • La A è falsa perché le imposte non influenzano la LM • La B è falsa perché un aumento della propensione al risparmio non sposta la IS (variabile endogena) Una variazione del risparmio autonomo sposta la IS • La C è falsa perché il moltiplicatore influenza l’inclinazione della IS • La D è vera per esclusione Nel modello macroeconomico neoclassico • A) la curva AS è crescente rispetto a P • B) l’equilibrio reale non può essere disgiunto da quello monetario • C) la legge di Say descrive l’equilibrio reale e la TQM quello monetario • Nessuna delle precedenti Risposta • La A è falsa perché la AS è perpendicolare • La B è falsa perché c’è dicotomia tra settore reale e monetario • La C è vera . La legge di Say affermando che l’offerta crea sempre la propria domanda garantisce l’equilibrio di piena occupazione. Il livello dei prezzi di equilibrio è invece determinato in base alla TQM Secondo la TQM si può affermare che: • la velocità di circolazione della moneta diminuisce nel corso del tempo • Il livello dei prezzi è determinato dal mercato reale • Il livello dei prezzi è proporzionale alla quantità di moneta in circolazione• La VC aumenta quando M aumenta Risposta corretta C • La A è errata perché in base alle ipotesi della TQM la VC è costante • La B è falsa perché il mercato reale determina l’output e non i P • La D è falsa perché VC= PY/M: all’aumentare di M la VC diminuisce (fermo restando le altre condizioni) Spesa autonoma in economia aperta 3) Un’ipotetica economia è descritta da: C=85+0,75YD; T=0,2Y; I=60; G=160, NX=20, con I e NX esogeni. Il livello della spesa autonoma è: A) 285 * B) 305 C) 712,5 D) 534 La risposta giusta è A) perché … La risposta è banale perché bisogna solo sommare le componenti esogene della spesa ivi comprese le esportazioni nette, per cui si ha: Domanda esogena o moltiplicando = c0 +I+G+NX= 85+60+160+(-20)=285 Relazione tra i e prezzo dei titoli 1) Il prezzo dei titoli: A) non è influenzato dalle operazioni di mercato aperto della banca centrale B) si riduce quando aumenta i * C) sono vere sia A) che B) D) aumenta quando aumenta la domanda di moneta La risposta giusta è B) perché … Per la nota relazione inversa tra prezzo dei titoli e tasso di interesse. Si consideri un titolo che assuma la forma di rendita perpetua (consol) che dia diritto al possessore a riscuotere una determinata somma di denaro per sempre a partire dal periodo successivo. Se PB è la quotazione del titolo e il titolo da diritto a ricevere R euro per sempre, si dovrà avere che il prezzo del titolo oggi dovrà essere pari al valore attuale dei suoi rendimenti futuri attesi: La risposta giusta è B) (segue) … R R R PB .... 2 3 1 i (1 i ) (1 i ) questa somma infinita è una progressione geometrica di ragione 1/(1+i) il cui valore è: R PB i Il valore attuale di una sequenza di pagamenti costante (R ) è dato dal rapporto tra R e il tasso di interesse, per cui il prezzo del titolo è inversamente correlato al tasso di interesse. Operazione di mercato aperto: 2) Un acquisto di titoli da parte della banca centrale: A) diminuisce l’offerta di moneta e sposta la curva LM in alto B) aumenta MS, ma lascia invariata base monetaria C) aumenta base monetaria e tassi di interesse D) aumenta la base monetaria e aumenta i prezzi dei titoli La risposta giusta è B) perché … A una operazione di mercato aperto corrisponde una politica monetaria espansiva (BC emette nuova moneta). Note le relazioni tra mercato dei titoli e mercato monetario e quelle tra prezzo di titoli e tasso di interesse, si ricordi che sarà il prezzo dei titoli a mutare per effetto dell’acquisto da parte della BC. L’aumento del prezzo dei titoli determina una riduzione del tasso di interesse sui titoli stessi. Infatti, quanto più elevato è il prezzo dei titoli tanto più basso sarà il tasso di interesse pagato sul titolo. Velocità di circolazione della moneta 3) La velocità di circolazione della moneta: A) aumenta all’aumentare del tasso di interesse B) aumenta se le transazioni aumentano C) è aumentata con l’introduzione di tecniche elettroniche di pagamento D) tutte le precedenti sono vere La risposta giusta è D) perché … Dall’equazione degli scambi di Fisher si ha: MV=PY da cui: V=PY/M ove V = velocità di circolazione della moneta, M = quantità di moneta, PY =output nominale. In equilibrio Ms=Md. Sostituendo nella formula di V la funzione di Md, M(Y,i) si ha: V=PY/M(Y,i) Se i, la Md e, quindi, V (A vera). Se il reddito nominale (PY) le transazioni , e V (B vera). Le tecniche elettroniche di pagamento riducono la Md (M(i,Y)) e V (C vera). La domanda di moneta 4) La domanda di moneta aumenta quando: A) si diffondono tecniche di pagamento alternative (es. carte di credito) B) il reddito nominale PY aumenta e i diminuisce C) diminuisce il coefficiente di riserva obbligatoria D) sono vere sia A) che B) La risposta giusta è B) perché … Dalla funzione di domanda di moneta che dipende positivamente dal reddito e negativamente dal tasso di interesse si deduce facilmente che la B) è vera. Al contrario, la A) è errata perché, come visto alla domanda precedente, la diffusione di tecniche di pagamento alternative accresce V e, quindi, riduce Md. La riduzione del coefficiente di riserva obbligatoria aumenta il moltiplicatore monetario ma non influenza la Md. Curva LM 5) La curva LM è positivamente inclinata perchè quando il reddito aumenta: A) il livello dei prezzi deve aumentare per equilibrare il mercato monetario B) Il tasso di interesse i deve aumentare per equilibrare il mercato monetario C) il prezzo delle attività finanziarie deve aumentare D) tutte le precedenti sono vere La risposta giusta è B) perché … La costruzione della curva LM poggia sull’ipotesi di una offerta di moneta esogena e data per cui qualsiasi squilibrio nel mercato delle attività finanziarie implica variazioni di i. Se Y aumenta la domanda di moneta aumenta anch’essa per il movente transattivo. L’eccesso di domanda di moneta fa sì che gli agenti vendano titoli, il che determina una riduzione del loro prezzo e un aumento di i. Tale aumento spinge gli agenti a detenere minori scorte liquide e riporta l’equilibrio nel mercato monetario. Politica fiscale espansiva 7) Una politica fiscale espansiva: A) provoca un aumento del reddito e una riduzione del tasso di interesse B) sposta la curva IS verso il basso e verso sinistra C) è più efficace quando gli investimenti sono insensibili a variazioni del tasso di interesse * D) è più efficace quando gli investimenti sono molto sensibili a variazioni del tasso di La risposta giusta è C) perché … L’effetto indesiderato dell’espansione fiscale è l’aumento di i (per lo spostamento della IS a destra e in alto), che spiazza la spesa privata. L’effetto sarà più o meno marcato a seconda dell’elasticità della domanda di I a i. Se tale domanda è anelastica (caso limite di IS verticale) l’aumento di i non ha alcun effetto su I e lo spiazzamento è nullo. In questo caso, l’interazione tra mercati dei beni e della moneta non è rilevante. Riduzione preferenza per la liquidità 8) Nel modello IS-LM una riduzione della preferenza per la liquidità (riduzione della domanda di moneta a parità di i) comporta: A) un immediato aumento di i, ma poi una sua progressiva riduzione e un aumento di Y B) uno spostamento verso l’alto della LM e, quindi, una riduzione di Y e un aumento di I C) una riduzione di i, inizialmente maggiore, che fa crescere gli investimenti e poi Y * D) nessuna delle precedenti è vera La risposta giusta è C) perché … Riduzione della preferenza per la liquidità significa riduzione della domanda di moneta. Ciò genera un aumento della domanda di titoli e una riduzione di i. Tale riduzione inizialmente maggiore (data la istantanea variazione di i) sarà meno accentuata nel ripristino della situazione di equilibrio. Lo spostamento della LM verso il basso determina un nuovo equilibrio in cui i aumenta per effetto dell’incremento di reddito e del conseguente incremento della domanda di moneta per fini transattivi. Caduta del consumo autonomo 9) Nel modello IS-LM, il peggioramento nella fiducia dei consumatori a causa di una guerra in corso provoca una caduta del consumo autonomo e quindi: A) una diminuzione di Y e un aumento di i B) una diminuzione di Y e di i * C) una diminuzione di Y e, quindi, sicuramente una diminuzione degli investimenti D) una diminuzione di Y, ma un aumento della domanda di moneta a parità di i La risposta giusta è B) perché … La caduta del consumo autonomo c0 causa una riduzione della domanda autonoma e uno spostamento della IS in basso e a sinistra. Anche se il moltiplicatore rimane immutato la riduzione della spesa autonoma causa una riduzione di Y e di i (diminuisce la domanda di moneta per transazioni). Aumento propensione marginale consumo 10) Se la propensione marginale al consumo cresce: A) la curva LM si sposta verso sinistra perché aumenta la domanda di moneta per transazioni B) la curva IS diviene più verticale C) una riduzione delle imposte farà crescere Y più di prima D) il reddito disponibile si riduce La risposta giusta è C) perché … Dalla formula del moltiplicatore, nel modello reddito–spesa, questo aumenta al crescere di c1 qualsiasi politica fiscale espansiva (qui una riduzione di T) incrementa Y più di quanto si sarebbe avuto con un c1 minore. Si noti tuttavia che in presenza di imposte il valore numerico del moltiplicatore è sempre inferiore al valore che assumerebbe in assenza di imposte o con imposte fisse. Mix stretta fiscale/espansione monetaria 11) Nel modello IS-LM un mix di stretta fiscale ed espansione monetaria: A) riduce il tasso di interesse nominale e quindi sicuramente fa crescere Y B) Y si riduce se lo spostamento della LM a destra è insufficiente a compensare lo spostamento a sinistra della IS * C) la LM non si sposta ma la IS diviene più orizzontale e quindi Y può crescere D) Y cresce o cala secondo la sensibilità dei consumi a i La risposta giusta è B) perché … È un mix di politica che sarebbe utile se un paese ha elevati deficit di bilancio e un debito pubblico molto elevato. In tal caso la politica fiscale restrittiva (riduzione G e/o aumento T) riduce il deficit e la politica monetaria espansiva, riducendo i rende meno oneroso il peso del debito. Gli effetti sono quelli descritti nella risposta B. Se lo spostamento della LM è insufficiente a bilanciare la riduzione di Y che si genera per effetto dello spostamento della IS verso il basso, l’economia sperimenta una fase recessiva. Aumento G e aumento Ms 12) Nel modello IS-LM un aumento di spesa pubblica finanziata da un acquisto di titoli da parte della banca centrale: A) sposta sia la curva IS che al curva LM verso l’alto B) aumenta il reddito e non sappiamo cosa accade al tasso di interesse nominale * C) provoca uno spiazzamento completo della spesa privata per investimenti D) tutte le precedenti sono vere La risposta giusta è B) perché … Poiché la politica fiscale espansiva, spostamento della IS a destra e in alto causa un aumento di i, è seguita da una politica monetaria espansiva (aumento Ms che sposta la LM in basso) che riduce i, non possiamo dire con certezza quale sarà il nuovo i di equilibrio. Dipenderà dagli spostamenti relativi delle due curve. Se la politica monetaria controbilancia esattamente l’aumento di i provocato dalla politica fiscale espansiva, l’effetto finale sarà un incremento di Y e un i costante al Modello semplice • 5. Supponete di avere le seguenti informazioni riguardo un’economia: C= 100+0,75 YD; Y=500; T=150, il livello del consumo è: • )200 • )150 • )250 • )nessuna delle precedenti* La risposta è la D • Infatti sostituendo i valori a nostra disposizione, nessuna delle risposte risulta corretta. • C=100+0,75(Y-T) • C=100+0,75*350=362,5 Modello semplice • 6. Se nell’economia dell’esercizio precedente l’inclinazione della funzione del consumo diminuisce, il consumo e il reddito di equilibrio • aumentano • diminuiscono* • rimangono immutati • i dati non sono sufficienti per rispondere Inclinazione = cY • Se nell’esercizio precedente diminuisce l’inclinazione della domanda aggregata vuol dire che diminuisce la propensione marginale al consumo (che è la misura della sua inclinazione). Ne consegue che il valore del moltiplicatore si riduce e quindi anche il reddito Spostamenti IS-LM • In un modello IS-LM gli spostamenti delle curve sono dovuti: • A mutamenti nelle politiche di governo * • A disturbi derivanti esclusivamente da mutamenti nelle equazioni di comportamento • Al processo di aggiustamento verso l’equilibrio • Tutte le precedenti sono vere Politica fiscale restrittiva Un aumento delle imposte T in un modello IS-LM: • A)riduce il valore del moltiplicatore • B)rende la curva IS più inclinata • C)sposta la curva IS verso il basso* • D) Sono vere la A) e la B) effetti • La A è falsa perché T non figura nel moltiplicatore • La B è falsa perché non influenzando il moltiplicatore non può influenzare neanche l’inclinazione • La C è vera. Si tratta di una politica restrittiva che sposta la IS verso il basso (Y diminuisce e anche i Un deprezzamento del tasso di cambio • A) causa un immediato e istantaneo miglioramento della bilancia commerciale • B) fa migliorare la bilancia commerciale se l’effetto sulle quantità è superiore all’effetto sui prezzi • C) non ha necessariamente effetti sul saldo commerciale in quanto l’evidenza empirica mostra • che non c’è alcuna correlazione tra saldo commerciale e variazione del cambio • D) sono vere sia la A che la B Risposta corretta: B. • Quando il tasso di cambio si deprezza si ha sia un effetto sulle quantità - le esportazioni in quantità aumentano e le importazioni in quantità diminuiscono- sia un effetto sui prezzi, i.e. i prezzi in valuta nazionale delle importazioni aumentano. Quando l’effetto sulle quantità prevale sull’effetto - prezzi, allora il deprezzamento migliora la bilancia commerciale. La condizione di Marshall-Lerner garantisce che l’effetto quantità superi l’effetto sui prezzi. • La risposta A è errata poiché sappiamo che nell’immediato, per una serie di ragioni spiegate dalla curva J • La risposta C non è esatta poiché sia la teoria sia l’evidenza empirica dimostrano l’esistenza di una stretta relazione tra variazioni del tasso di cambio e saldo commerciale. • La risposta D è ovviamente errata. In un’economia aperta in un regime di cambi flessibili un aumento del reddito estero (Y*) determina: • A) un miglioramento del saldo della bilancia commerciale • B) uno spostamento verso il basso sia della curva di domanda aggregata che della curva delle esportazioni nette (NX) • C) certamente un aumento degli investimenti interni • D) nessun effetto sul reddito interno (Y), essendo la variazione di NX pari a zero Risposta corretta: A. • Le esportazioni dipendono dal reddito estero (o reddito mondiale): quando il reddito estero aumenta, aumentano le importazioni dei paesi esteri e quindi le esportazioni del nostro paese. Ferme le altre variabili, le esportazioni nette aumentano quindi si ha un miglioramento del saldo di bilancia commerciale. • La risposta B è errata poiché sia la curva della domanda aggregata di beni nazionali che la curva delle esportazioni nette (NX) si spostano verso l’alto: un aumento delle esportazioni, dovuto all’aumento di Y*, aumenta la domanda aggregata autonoma e aumenta la componente delle esportazioni nette che non dipende dal reddito interno. • La risposta C è sbagliata poiché gli investimenti interni dipendono dal tasso di interesse nazionale e dal reddito interno. • La risposta D è errata poiché, come visto appena sopra, le esportazioni nette aumentano La curva LM è positivamente inclinata perchè quando il reddito aumenta: • A) il livello dei prezzi deve aumentare per equilibrare il mercato monetario • B) i deve aumentare per equilibrare il mercato monetario • C) il prezzo delle attività finanziarie deve aumentare • D) tutte le precedenti sono vere