“determinante” di malattia

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15/09/2011
CONCETTO DI SALUTE
La salute è uno stato di completo
benessere fisico, mentale e sociale e non
semplice assenza di malattia o di infermità
(Atto di Fondazione O.M.S., 1948)
La salute è uno stato di ottimale
rendimento produttivo, ottenuto nel
rispetto dell’uomo, dell’ambiente e degli
animali stessi
(Atto di Fondazione O.M.S., 1948)
CONCETTO DI SALUTE
UOMO:
stato di completo benessere fisico, mentale, sociale
ANIMALI DA REDDITO:
la produttività è un buon indicatore dello stato di salute
salute = produttivita’
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CONCETTO DI MALATTIA
• Stato di non-salute; assenza di salute
• Alterazione dello stato fisiologico e psicologico dell'organismo, capace
di ridurre, modificare negativamente o persino eliminare le
funzionalità normali del corpo
• Qualsiasi condizione del corpo e della mente che diminuisce la
probabilità di sopravvivenza dell’individuo o della specie
• “Manifestazioni anormali presentate dai soggetti di una popolazione,
che li pone in uno stato di svantaggio biologico rispetto agli individui
sani della stessa specie “ (Campbell et al., 1979)
• In passato: la linea di demarcazione tra stato di
salute e malattia → punto 2
• Attualmente: la linea di demarcazione tra salute e
malattia → punto 1
– Esposizione a fattori di rischio → fattori che potenzialmente
inducono malattie
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Il concetto di “determinante” di malattia
una malattia è prodotta da una sola causa
EZIOLOGIA MONOFATTORIALE
Es. un trauma produce una ferita, una sostanza velenosa causa avvelenamento
una malattia è prodotta da alcune cause
EZIOLOGIA MULTIFATTORIALE
Interazione complessa di fattori, esterni ed interni
“determinante” di malattia
MALATTIE TRASMISSIBILI
spesso ad eziologia multifattoriale
Es. rinite atrofica del suino, causata da Bordetella bronchiseptica e da
Pasteurella multocida
Es. colibacillosi del pollo: interazione tra E. coli e fattori ambientali
(sovraffollamento, cattiva qualità dell’aria ecc)
Es. malattie respiratorie dei bovini: interazione tra agente eziologico (virus
IBR) e fattori ambientali (microclima)
Razza, sesso, età possono condizionare lo sviluppo o meno di certe MT
DETERMINANTI: fattori la cui alterazione induce un
cambiamento nella frequenza o nei caratteri della malattia; in
grado di influenzare la comparsa e/o l’andamento della malattia
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CAUSA e DETERMINANTE
• CAUSA: si intende un qualsiasi fattore, elemento,
circostanza che dà origine alla MALATTIA
• DETERMINANTE: fattore che incrementa la probabilità
della malattia
RISCHIO: probabilità che la malattia si verifichi in
un dato momento o in un dato periodo di tempo
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Malattie diffusive
Malattie trasmissibili
Malattie sostenute da un agente biologico
(agente eziologico), che si trasmette da un
individuo ad un altro (ospiti) in natura in
modo diretto o indiretto
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Malattie trasmissibili
•
Infezioni e malattie infettive, sostenute da
microrganismi (virus, batteri, miceti, protozoi)
•
Infestazioni (malattie infestive è poco usato),
sostenute da organismi pluricellulari (elminti ed
artropodi)
• MICRORGANISMI: organismi talmente piccoli da non
poter essere visti chiaramente ad occhio nudo (< 1 mm)
sei gruppi tassonomici:
protozoi, funghi, alghe, batteri, cianobatteri, virus
subcellulari, unicellulari e pluricellulari
procarioti, eucarioti e acellulari
Microscopio di van Leewenhoek (1632-1723)
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Malattie trasmissibili
• Malattie infettive, sostenute da virus, batteri,
(miceti)
• Malattie parassitarie o parassitosi, sostenute da
protozoi, elminti ed artropodi, cioè infestazioni +
alcune infezioni
Zoonosi
• malattie ed infezioni naturalmente trasmesse tra (altri)
animali vertebrati e l’uomo (OMS, 1959)
• qualsiasi malattia e/o infezione che possa essere trasmessa
naturalmente, direttamente o indirettamente, tra gli animali e
l'uomo (Direttiva 2003/99/CE e D.l.vo 2006/191)
• qualsiasi danno alla salute e/o alla qualità della vita umana
causato da relazione con (altri) animali vertebrati o invertebrati
commestibili o tossici (Mantovani, 2000)
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Modello di malattia trasmissibile
Agente eziologico
Ambiente
Ospite
determinante “primario”
(necessario ma
non sufficiente)
determinanti secondari
interni all’ospite
(endogeni)
OSPITE
specie, razza,
sesso, età,
immunità
AGENTE
EZIOLOGICO
tipo, numero,
virulenza, tropismo
AMBIENTE
Ricoveri, clima,
microclima,
alimentazione
determinanti secondari
esterni all’ospite
(esogeni)
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Agente eziologico (A.E.
(A.E.))
determinante primario
Agente biologico (batterio, virus, micete, protozoo, elminta,
artropode), che penetra (o è già presente) e/o attecchisce
all’interno o all’esterno di un ospite
• Fattore “primario” indispensabile ma non sufficiente ad evocare un
evento morboso.
• Può, ma non necessariamente, determinare sintomatologia.
Raffaella Baldelli
DSPVPA
malattia clinica
malattia subclinica
esposizione senza malattia
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CONCETTO DELL’ICEBERG
Percezione clinica del problema Stato reale della mandria
Infezione
subclinica
Infezione e Malattia
• Infezione: penetrazione e moltiplicazione dell’A.E. nell’ospite.
• Malattia: risposta dell’ospite all’infezione con evidente modificazione
del suo stato fisiologico
sintomatologia di diversa gravità
lesioni anatomo-patologiche
ripercussioni produttive (diminuzione o cessazione delle produzioni)
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Periodo di incubazione: intervallo tra il momento dell’esposizione
all’agente eziologico e l’inizio delle manifestazioni cliniche
• Malattia clinica: l’animale manifesta disfunzioni
rilevabili dall’osservatore → SEGNI CLINICI
• Malattia subclinica: anomalie anatomiche e/o
funzionali evidenziabili solo attraverso test diagnostici
Infezione e Malattia
• A seconda dell’evoluzione nell’ospite:
iperacuta, acuta, subacuta, cronica
• A seconda dell’andamento temporale di insorgenza:
sporadica, endemica, epidemica
sporadica: si verifica raramente e senza regolarità.
endemica: si manifesta con frequenza regolarmente prevedibile e
con fluttuazioni di modesta entità.
epidemica: si manifesta con una frequenza in eccesso rispetto a
quella prevedibile.
andamento epidemico ⇒ andamento endemico
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definizioni
• Periodo di incubazione: intercorre tra l’instaurarsi dell’infezione e la
comparsa dei sintomi.
• Periodo di prepatenza: intercorre tra l’instaurarsi dell’infezione e
l’eliminazione dell’A.E. all’esterno dell’ospite (di solito riferito a parassiti)
• Batteriemia, viremia, parassitemia: presenza di batteri, virus o
parassiti nel torrente circolatorio.
• Setticemia: attiva replicazione di un A.E. nel sangue.
• Recettività: potenzialità di un soggetto ad ospitare un A.E. e a
permetterne la replicazione.
definizioni
• Infezione subclinica: causa sintomi clinicamente non rilevabili
• Infezione abortiva: in ospiti scarsamenti recettivi; A.E. si
moltiplica localmente e viene poi eliminato (Afta epizootica nell’uomo)
• Infezione latente: perdura senza segni clinici anche per lunghi
periodi (inf. da herpesvirus)
• Infezione locale: limitata ad un singolo distretto dell’organismo
• Infezione sistemica: l’A.E. in attiva moltiplicazione viene
disseminato in tutto l’organismo
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MODELLO DI STUDIO DELLE MALATTIE TRASMISSIBILI
•
EZIOLOGIA: studia gli agenti causali (virus, batteri, miceti, protozoi, elminti,
artropodi)
•
EPIDEMIOLOGIA: studia la distribuzione e la diffusione delle malattie nelle
popolazioni, il loro andamento temporale e i fattori che ne condizionano
l’insorgenza, la diffusione e il mantenimento in natura
•
PATOGENESI: studia il comportamento degli agenti stessi all’interno dell’ospite
colpito (tropismo per determinati organi o tessuti ecc..)
•
SINTOMATOLOGIA: studia i sintomi, se presenti, dei soggetti malati (es. febbre,
tosse, dimagramento, difficoltà respiratorie, diarrea, lesioni cutanee, ......)
•
ANATOMIA PATOLOGICA: studia le lesioni macro e microscopiche rilevabili nei
soggetti morti (naturalmente o a seguito di abbattimento)
•
DIAGNOSI: studia i metodi che permettono la diagnosi della malattia (anamnesi,
visita clinica, esami di laboratorio...)
•
TERAPIA: studia i farmaci che vengono o possono essere utilizzati per la cura di una
malattia
•
PROFILASSI studia i metodi di prevenzione e controllo delle malattie
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