Il nome Aosta deriva dal latino Aosta trae origine dal Augusta. Augusta Praetoria latino Augusta. Augusta Praetoria (l’odierna Aosta), infatti, è stata Aosta) era infatti la città fondata dai Romani (25 a.C.), sulle sponde della Dora DoreaBaltea, Baltea,ininuna una zona strategica per i traffici commerciali attraverso le Alpi. POSIZIONE VALLE D’AOSTA VALLÉE D’AOSTE E CONFINI La Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste è POSIZIONE E CONFINI una regione di frontiera, situata all’estremità nord-occidentale La Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste dell’Italia. è una regione di frontiera, situata Confina a nord con la Svizzera e, all’estremità nordoccidentale per un breve tratto, con la Francia; dell’Italia. a ovest con la Francia; a sud ede,a Confina a nord con la Svizzera est con il Piemonte. per un breve tratto, con la Francia; È regione piccola d’Italia adlaovest conpiù la Francia; con appena 3 263 di a sud e ad est con kmq il Piemonte. estensione. È la regione più piccola d’Italia con solo 3 263 kmq di estensione. la LO STEMMA Lo stemma della regione trae origine dal simbolo dell’antico ducato d’Aosta: un leone rampante, già utilizzato nel XIII secolo. Allo scudo è stata aggiunta recentemente una corona, per uniformarlo agli emblemi degli altri Enti della regione. (kmq) VALLE D’AOSTA VALLE D’AOSTA 3 263 % su ITALIA % su ITALIA 1,1% (kmq) 3 263 1,1% 120 125 343 979 0,2% Superficie Superficie Popolazione (ab.) Densità (ab./kmq) 39 198 (ab./kmq) 38 191 Densità Zone altimetriche Zone altimetriche www.regione.vda.it © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas storia Nell’antichità la Valle d’Aosta, a causa della sua posizione geograficamente strategica, è stata occupata da diversi popoli: Romani, poi Burgundi e Franchi. Dall’XI secolo la regione passa sotto il controllo dei duchi d’Aosta. Con l’Unità d’Italia, viene annessa al Piemonte come provincia. Ma la popolazione ha sempre chiesto l’autonomia. Nel 1948 lo Stato italiano, perciò, ha concesso alla regione lo Statuto Speciale, venendo incontro a tali richieste. Per il patrimonio naturalistico della regione: LA NATURA PROTETTA - Pagg. 14-15 La Valle d’Aosta è un vero corridoio tra Italia, Francia e Svizzera, anche attraverso i Passi del Piccolo San Bernardo e del Gran San Bernardo. Leggere la carta • Con quali Stati eu Il massiccio del Monte Bianco si estende sia in territorio italiano, sia in territorio francese. Il Parco Nazionale del Gran Paradiso si trova tra la Valle d’Aosta e il Piemonte. © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Alte vette, boschi e castelli: sono i tre elementi simbolo della regione. Nella pagina a fianco: i resti del Castello di Châtelard. ropei e con qual i regioni italiane co nfina la Valle d’Ao sta? • Quali sono i massic ci e le vette più al te? • Quale fiume percor re la valle principale? • Quali città e centri sorgono lungo questo fiume? • Quali passi e trafo ri mettono in comunicazione la Valle d’Aosta con la Francia e la Svizz era? • Perché i nomi dei centri abitati so no quasi tutti in lin gua francese? • Qual è il Parco Naz ionale della regi one? La più importante via di comunicazione segue il corso della Dora Baltea, che solca l’intera regione, in un’ampia valle. Ambiente fisico e clima Il territorio della regione è completamente montuoso. È caratterizzato dalla presenza di numerose valli (Valle di Cogne, Valle di Gressoney, Valle del San Bernardo, Val di Rhemes) e di alcune tra le montagne più alte d’Europa. Diverse sono le cime che superano i 4 000 metri: il Monte Rosa, il Monte Bianco, il Gran Paradiso e il Cervino. Un’ampia valle attraversa l’intero territorio ed è compresa tra le Alpi Pennine a nord e le Graie a sud. Il maggiore fiume è la Dora Baltea, che solca tutta la regione; in esso confluiscono numerosi corsi d’acqua (Buthier, Lys, Marmore) di origine glaciale. Diversi sono i laghi di piccole dimensioni. Il clima della regione è caratterizzato da inverni particolarmente freddi e nevosi ed estati brevi (alpino). Le precipitazioni sono scarse per la presenza della barriera naturale delle Alpi, che impedisce l’ingresso di venti umidi. Il paesaggio è particolarmente ricco e vario: ampi boschi di castagni, querce, faggi, abeti e larici dominano i versanti montuosi; in alta quota si distendono, invece, praterie alpine e pascoli. Alcuni esemplari di stambecco, simbolo del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste 9 Popolazione e città La Valle d’Aosta possiede la densità abitativa (39 ab./kmq) più bassa d’Italia, ed è la regione meno popolosa (125 979 abitanti). A causa della particolare conformazione del territorio, la maggior parte della popolazione si concentra nella valle centrale e nelle zone soleggiate, mentre le cime più elevate sono poco abitate. Buona parte della popolazione appartiene alla comunità franco-provenzale e parla il patois, un dialetto in uso anche in molte regioni francesi. Nella regione è in vigore il bilinguismo: accanto all’italiano, è riconosciuto come lingua ufficiale il francese. È per questo che, nel 2001, anche nella Costituzione è stato introdotto il nome bilingue: Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste. Diverse sono le minoranze ancora presenti sul territorio che difendono la propria identità e le proprie tradizioni; tra di esse spicca quella dei Walser, che parla una forma di tedesco medioevale ed è insediata nella Valle del Gressoney. Aosta (34 726 abitanti) è la città principale e il capoluogo della regione. La città ospita circa un quarto dell’intera popolazione e conserva numerose tracce della sua origine romana: l’impianto architettonico a scacchiera, la Porta Praetoria, l’Arco di Augusto e i resti del Foro. Meta turistica di grande attrazione, Aosta sta rapidamente cambiando il suo aspetto con l’espansione di aree residenziali e alberghiere. Economia La Valle d’Aosta è la regione più ricca d’Italia e possiede il reddito pro capite maggiore. Le attività agricole sono poco sviluppate a causa della scarsità di pianure presenti sul territorio. Nel settore è impiegato circa il 3% della popolazione. Le principali attività sono le coltivazioni cerealicole, i vigneti e i frutteti, concentrate nei fondivalle e sulle pendici più soleggiate. 10 Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Le Alpi, e quindi anche il massiccio del Monte Bianco, sono una catena geologicamente “giovane”: le vette, infatti, sono increspate e non arrotondate dall’azione secolare degli agenti atmosferici. Il traforo del Monte Bianco, inaugurato nel 1965, è una delle fondamentali vie di comunicazione fra il Nord e il Sud d’Europa. Dopo il terribile incendio del 1999, che si scatenò all’interno della galleria, a causa di un autocarro che trasportava materiale altamente infiammabile, il tunnel venne riaperto nel 2002 e solo esclusivamente per il transito delle automobili, dopo lunghi lavori di riparazione e ristrutturazione. Nelle zone montane è molto diffuso l’allevamento bovino, che ha permesso lo sviluppo di una rinomata industria casearia che produce formaggi tipici come la fontina. La produzione industriale della regione attraversa oggi un’importante fase di riconversione. Il settore siderurgico ha subìto un forte ridimensionamento e sono state chiuse importanti fabbriche (Cogne, La Thuile). Fondamentale risulta ancora oggi la produzione di energia idroelettrica, che viene utilizzata soprattutto dalle industrie piemontesi e lombarde. Un ruolo tradizionalmente importante svolgono le attività artigianali, basate sulla lavorazione del legno (con la produzione tipica della grolla, una coppa panciuta), di pizzi e merletti. Il settore terziario impiega il 70% della popolazione e rappresenta il comparto trainante dell’economia valdostana. Il turismo montano costituisce l’attività principale. La regione dispone di ottimi servizi alberghieri e sciistici, ed innumerevoli attrattive paesaggistiche e culturali: i castelli di origine medioevale (circa 120), le rinomate vette meta del turismo escursionistico, e le località alla moda (Courmayeur, Cogne, Cervinia, Gressoney). © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Il punto sulle conoscenze • Da quando la Valle d’Aosta è indicata con nome bilingue? • Da che cosa deriva il suo nome? • Quali importanti monumenti romani conserva la città di Aosta? • Perché la regione è definita un corridoio verso l’Europa? • Quali sono le maggiori risorse economiche? • Qual è la più importante minoranza linguistica della Valle d’Aosta? Dove vive? • Alcuni dei castelli più noti sono quelli di Fénis, di Issogne, di Châtillon e Aymavilles: svolgi una ricerca su uno di essi. Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste 11