REALIZZATA DA ENRICO ANDREOLI Indice: Indice: ..............................................................................................................1 Bibliografia: .....................................................................................................3 La cronologia della guerra ...............................................................................4 Le origini della guerra......................................................................................6 La guerra lampo di Hitler: l’occupazione della Polonia e l’offensiva ad occidente. .........................................................................................................7 L’espandersi del conflitto.................................................................................9 Le campagne di Russia e d’Africa, l’intervento degli Stati Uniti e i successi giapponesi nel Pacifico (1941 – 1942)...........................................................10 La controffensiva alleata su ogni fronte (1942 – 1943) .................................13 La guerra in Europa: Dallo sbarco in Normandia alla resa tedesca (1944 – 1945) ..............................................................................................................16 La fine della guerra in Estremo Oriente (1944 – 1945)..................................18 Benito Mussolini............................................................................................20 Biografia .....................................................................................................20 Biografia (INGLESE) .................................................................................24 Socialist Affiliations ...................................................................................24 Birth of Fascism..........................................................................................25 Enrico Andreoli 2 Bibliografia: Moduli di storia vol. 3 “Il Novecento” Giorgio De Vecchi, Giorgio Giovanetti, Emilio Zanette (edizioni Scolastiche Bruno Mondadori) Atlante Storico Georges Duby Società Editrice Internazionale Torino Enciclopedia Encarta DVD http:\\www.gransito.com http:\\www.studenti.it http:\\www.google-immagini.it Enrico Andreoli 3 La cronologia della guerra 1939 Settembre : Truppe tedesche attaccano la Polonia ; Francia e Gran Bretagna dichiarano guerra alla Germania ; Varsavia capitola ; truppe sovietiche occupano la Polonia orientale secondo quanto stabilito nel "Patto NaziSovietico" ; l’Italia proclama lo stato di non belligeranza . Novembre : L’Unione Sovietica attacca sorprendentemente la Finlandia . 1940 Aprile/Maggio : La Germania occupa la Danimarca e la Norvegia . Maggio/Giugno : Attacco tedesco alla Francia , che capitola . Giugno : L’Italia entra in guerra e attacca la Francia , già vinta dalla Germania nazista ; in Francia vanno organizzandosi i primi nuclei di resistenza antitedesca .Luglio/Settembre : Battaglia d’Inghilterra durante la quale gli inglesi respingono gli attacchi aerei tedeschi . Agosto/Ottobre : Offensiva italiana in Africa , bloccata dalle forze inglesi . Ottobre : L’Italia attacca la Grecia senza successo . Novembre : Attacco inglese alla flotta italiana nel porto di Taranto ; all’Italia vengono inflitti gravissimi danni . 1941 Marzo : Gli Stati Uniti , ancora neutrali , promulgano la legge "affitti prestiti" , un provvedimento , di fatto , totalmente a favore dell’Inghilterra . Marzo/Aprile : Vittoriose campagne tedesche contro Grecia , Jugoslavia ed in Africa Settentrionale . Giugno : Truppe tedesche e alcuni contingenti italiani attaccano l’Unione Sovietica ; l’offensiva , vittoriosa , si promulga sino a dicembre . Agosto : Incontro tra Roosevelt e Churchill , firma della Carta Atlantica . Dicembre : Attacco giapponese a Pearl Harbor ; gli Stati Uniti entrano in guerra. 1942 Gennaio/Aprile : Importanti vittorie giapponesi in Asia . Maggio/Giugno : Controffensiva americana nel Pacifico contro il Giappone . Enrico Andreoli 4 Giugno : Nuova offensiva tedesca in Unione Sovietica . Ottobre/Novembre : Truppe inglesi sconfiggono in Africa le armate dell’Asse . Novembre : Controffensiva sovietica , l’armata nazista è imbottigliata a Stalingrado ; truppe alleate sbarcano in Marocco . 1943 Gennaio : Le truppe naziste sgombrano la Libia . Febbraio : A Stalingrado l’armata tedesca si arrende . Maggio : Gli alleati conquistano la Tunisia . Luglio : Sbarco americano in Sicilia ; Mussolini viene fatto arrestare dal re . Badoglio diviene capo del governo ; i Tedeschi assumono il controllo militare della penisola italiana . Agosto : La Sicilia è completamente conquistata dagli statunitensi . Gli alleati continuano a salire lungo la penisola ; Badoglio chiede l’armistizio ; L’Italia non è più alleata con la Germania ; Formazione dei primi gruppi partigiani . Novembre/Dicembre : Conferenza di Teheran tra Churchill , Roosevelt e Stalin. 1944 Gennaio : Le truppe russe liberano la Crimea e l’Ucraina ed entrano in Polonia . Febbraio/Ottobre : Offensive americane contro i giapponesi . La situazione nel Pacifico è ormai totalmente appannaggio degli USA . Giugno : Le armate alleate entrano a Roma ; Sbarco alleato in Normandia . Luglio : Attentato senza successo ad Hitler . Agosto/Settembre : Parigi e quasi la totalità di Francia e Belgio sono liberate dagli alleati . Agosto/Ottobre : L’esercito sovietico entra in Romania , Bulgaria , Estonia e Lettonia . Ottobre : I tedeschi si ritirano da Atene e dalla penisola greca . 1945 Gennaio/Marzo : I russi entrano in Polonia , Ungheria , Cecoslovacchia ed Austria . Febbraio : Conferenza di Jalta tra Churchill , Roosevelt e Stalin , nella quale decidono il futuro assetto dell’Europa . Marzo : Truppe americane varcano il Reno ed entrano in Germania . Aprile : Truppe statunitensi e truppe sovietiche si incontrano sull’Elba ; nel Pacifico la marina statunitense ha ormai il totale controllo su quella nipponica . Aprile/Maggio : Battaglia finale a Berlino ; la capitale tedesca viene devastata ; Hitler si uccide. Maggio : La Germania capitola senza condizioni ; La guerra in Europa è terminata. Enrico Andreoli 5 Agosto : Gli Stati Uniti sganciano la bomba atomica sulle città nipponiche di Hiroshima e Nagasaki ; anche il Giappone si arrende senza condizioni . Settembre : Il Giappone firma la resa , è la fine della Seconda Guerra Mondiale Le origini della guerra La seconda guerra mondiale fu originata dall’azione aggressiva della Germania in Europa e del Giappone in Asia. Mentre in Germania l’ascesa al potere di Hitler aveva segnato la rinascita del nazionalismo, in Giappone si vedeva nella creazione di un grande impero la soluzione dei gravi problemi interni. Incoraggiato dal potere conquistato da Hitler, Mussolini assunse un atteggiamento colonialista e nel 1936 proclamò l’Impero d’Etiopia. In seguito, assieme alla Germania offrì il proprio appoggio alla guerra di Franco contro il fronte popolare spagnolo. A questi primi atti di violenza, gli stati democratici non reagirono, mentre l’Italia e la Germania erano sempre più unite dall’asse Roma – Berlino. Il 1° settembre 1939 ci fu l’invasione della Polonia da parte della Germania a causa della rivendicazione della città di Danzica. Questo fu l’ultimo anello di una catena di atti aggressivi con i quali Hitler voleva realizzare il III Reich (3° grande impero tedesco), avendo già annesso alla Germania Austria e Cecoslovacchia. Fu a questo punto che Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania, il 3 settembre ebbe così inizio il 2° conflitto mondiale. In seguito i due stati condussero trattative con l’Unione Sovietica per ottenerne l’appoggio, ma si Enrico Andreoli 6 conclusero velocemente quando, i ministri degli esteri sovietici firmarono il patto di non – aggressione con la Germania. Mussolini nonostante fosse legato ad Hitler e alla Germania dal “ patto d’acciaio “ con il quale si impegnava in caso di conflitto ad intervenire a favore dell’alleato, si vide costretto a causa della grave impreparazione delle forze armate italiane a proclamare, con il consenso del Fuhrer, lo stato di non belligeranza dell’Italia. La guerra lampo di Hitler: l’occupazione della Polonia e l’offensiva ad occidente. In meno di un mese fu occupato tutto il territorio polacco. La Polonia venne divisa fra la Germania e l’Unione sovietica: a questa spettò, sulla base di precedenti accordi il potere sulle repubbliche Baltiche e su una parte della Finlandia. Hitler intanto, stava preparando l’offensiva anche ad occidente, tale attacco ebbe inizio nel maggio del ’40. Dopo alcuni successi nell’Atlantico, con l’azione di sommergibili, mine magnetiche e di unità corsare, indirizzò il suo attacco verso le coste del mare del nord. Occupò Danimarca e Norvegia (aprile – giugno 1940) e invase Olanda e Belgio nonostante fossero neutrali. Le truppe francesi furono aggirate e travolte dalle corazzate tedesche che poterono così raggiungere Parigi il 14 Enrico Andreoli 7 giugno. Nell’arco di dieci giorni tutto il territorio settentrionale francese era in mano ai tedeschi. Il 10 giugno, nel frattempo Mussolini aveva dichiarato guerra alla Francia e alla Gran Bretagna. Egli ritenne opportuno l’intervento anticipare dell’Italia in previsione della futura, e ormai prossima, resa della Francia e delle concessioni territoriali che ne sarebbero derivate. L’esercito tuttavia non era in grado di sostenere un tale sforzo bellico; prova ne è che le truppe italiane, colte di sorpresa dalla dichiarazione di guerra, furono costrette a ritardare l’attacco alle frontiere francesi, per conseguire al termine delle operazioni, due giorni dopo, risultati di scarso rilievo e Mussolini dovette accontentarsi di modeste assegnazioni territoriali. L’8 agosto del 1940 Hitler ordinò l’offensiva aerea sulla Gran Bretagna che durò fino al 31 ottobre dello stesso anno. Gli inglesi resistettero ai continui bombardamenti che si scatenarono sulle loro città e l’aviazione tedesca, pur superiore per numero di unità, non riuscì a prevalere su quella inglese. A rendere efficace la difesa inglese contribuì in modo particolare l’impiego del Radar. Hitler fu costretto a rinunciare allo sbarco nell’isola. Questa prima sconfitta si dimostrò determinante per l’esito finale del conflitto. Enrico Andreoli 8 L’espandersi del conflitto Durante l’attacco tedesco agli stati occidentali, L’U.R.S.S. procedette alla definitiva incorporazione dei paesi baltici. Per fermare l’avanzata russa, Hitler, si preoccupò d’intervenire nelle regioni orientali dell’Europa e firmò con il Giappone il 27 settembre 1940 un patto che rappresentava un’aperta minaccia all’Unione Sovietica a causa dell’impegno sottoscritto dalle potenze dell’asse di costruire una grande Asia. Intanto Mussolini, combatteva gli inglesi nel Mediterraneo e in Africa dove nell’Agosto del 1940 l’esercito Italiano occupava la Somalia e nel settembre dello stesso anno avanzò verso l’Egitto. Successivamente il Duce tentò la conquista della Grecia, ma l’armata Italiana non solo non riuscì ad occupare il territorio Greco, anzi fu costretta ad arretrare in Albania di fronte alla controffensiva di truppe ben addestrate. L’apertura da parte dell’Italia di due nuovi fronti non aveva significato per l’Asse alcuna conquista di degno rilievo per il futuro del conflitto e già alla fine del ’40 si registrarono i primi successi inglesi nella controffensiva in Africa orientale. Un nuovo attacco alla Grecia fallì miseramente e Hitler fu costretto a fare intervenire le proprie armate sui fronti aperti da Mussolini, per rimediare ai fallimenti delle truppe italiane. Le sconfitte subite nel mediterraneo, ebbero l’effetto d’indicare il punto debole dello schieramento nell’Asse e di riportare in Enrico Andreoli 9 equilibrio la situazione che sembrava a favore della Germania. Nel ’41 la Gran Bretagna, forte degli aiuti ricevuti dagli USA, che le permisero la ripresa, fece si, che alcuni Stati europei tesero ad uscire dall’alleanza con Berlino. Nell’aprile del ’41 la Germania iniziò la campagna dei Balcani con un imponente schieramento e l’appoggio degli eserciti italiano, bulgaro e ungherese. I tedeschi conquistarono la Jugoslavia, la Grecia e Creta. Hitler che fino a questo momento aveva riportato molte vittorie ma nessuna decisiva per l’esito finale del conflitto fu costretto ad affrontare l’U.R.S.S.. Le campagne di Russia e d’Africa, l’intervento degli Stati Uniti e i successi giapponesi nel Pacifico (1941 – 1942) Il 22 giugno 1941 ebbe inizio l’attacco a sorpresa della Germania all’U.R.S.S.. Le armate tedesche sfondarono le frontiere russe secondo tre diverse linee di marcia. La prima verso Leningrado, la seconda verso Mosca e la terza verso Kijev e Harkov. I tedeschi raggiunsero in meno di un mese la linea fortificata Stalin, che andava dal golfo di Finlandia al Mar Nero guadagnando Enrico Andreoli 10 ogni giorno chilometri su chilometri. Nell’Ucraina le forze Russe opposero una tenacia resistenza. Ciò non impedì che in agosto la parte occidentale della Regione fosse in mano ai tedeschi, e in ottobre Leningrado restò isolata dal restò dell’U.R.S.S.. Nonostante le rilevanti conquiste, il piano di Hitler poteva dirsi a questo punto fallito. Stalin, infatti, non aveva buttato allo sbaraglio il grosso delle sue forze come il Fuhrer aveva previsto, ma l’aveva mantenuto al di la delle zone conquistate dal nemico, così, al termine dell’offensiva i tedeschi non solo dovevano accusare perdite rilevanti ma dovevano subire anche dopo il loro inutile tentativo di conquistare Mosca, la controffensiva dei sovietici. In Africa gli inglesi poterono riunire le forze e nel novembre del 1941 ebbe inizio la controffensiva che riconsegnò l’intera Cirenaica alle truppe britanniche. Quasi contemporaneamente della ripresa degli inglesi in Africa avvenne l’entrata in guerra degli Stati Uniti. L’episodio che provocò l’intervento statunitense nella seconda guerra mondiale fu l’attacco dei giapponesi alla base aeronavale di Pearl Harbor nelle Hawaii il 7 dicembre 1941. Il Giappone mirava da tempo ad estendere il suo dominio in estremo oriente: aveva occupato la Manciuria, invaso la Cina occupando Pechino, Shanghai e Nanchino, aveva esteso la sua occupazione all’Indocina Francese suscitando la reazione di Roosevelt e Churchill, (rispettivamente il Presidente degli U.S.A. e il primo ministro inglese) che avevano deciso la sospensione di rifornimenti di petrolio essenziale all’economia giapponese. Enrico Andreoli 11 Da qui la decisione di attaccare gli Stati Uniti come premessa per la conquista della supremazia navale nel Pacifico. Il Piano operativo giapponese tendeva alla creazione di una fascia difensiva intorno allo stato con la possibilità di sfruttare entro questo perimetro le notevoli ricchezze offerte dalle terre del Pacifico sud – occidentale. Il congresso americano votò lo stato di guerra contro il Giappone. Germania e Italia su richiesta del governo nipponico che si avvaleva del patto stipulato precedentemente, dichiararono guerra agli Stati Uniti. Il 1° gennaio del 1942 venticinque Stati firmarono l’atto costitutivo delle Nazioni Unite e formarono un blocco compatto contro la coalizione Nazifascista. Gli Americani in questa prima fase della guerra nel Pacifico decisero di tenere una condotta puramente difensiva. Nel frattempo gli Italo – Tedeschi, effettuate con successo alcune operazioni nel Mediterraneo, fecero affluire in Libia un notevole gruppo di forze. Ad ElAlamein si spense la spinta iniziale sia per la difesa opposta dagli inglesi sia per il difetto di rifornimenti: 400 Km di deserto separavano le divisioni Italo – Tedesche dalle basi. Nell’ottobre del ’42 il contrattacco alleato segnò la fine della guerra d’Africa. Enrico Andreoli 12 La controffensiva alleata su ogni fronte (1942 – 1943) Dal maggio ’42 gli Stati Uniti, terminata la fase difensiva nella guerra del Pacifico iniziarono una fase di difesa attiva. La flotta americana, si rivelò più efficiente che quella giapponese e meglio organizzata per la disponibilità di numerose basi, utili per il rifornimento di combustibili e carburanti e per l’imbarco delle truppe. Le parti erano ormai invertite: il Giappone modificò il proprio piano operativo riducendo in modo notevole il progettato “perimetro difensivo”, mentre gli Stati Uniti tendevano alla conquista delle isole del Pacifico. La disparità di forze divenne evidente nel ’43 quando gli americani avanzarono sia nel Pacifico centrale sia in quello sud – occidentale. La presenza americana si faceva sentire anche sui fronti occidentali. Le forze inglesi e statunitensi eseguivano le direttive di un unico comando in ogni luogo. I bombardieri, inviati in Gran Bretagna, iniziarono nell’agosto del’42 i loro voli sull’Europa, arrecando gravi danni all’industria bellica tedesca. Quando le truppe statunitensi sbarcarono in Marocco e Algeria, i tedeschi si trovarono serrati tra le armate anglo – americane. Nell’aprile del ‘43 le truppe americane si congiunsero con quelle inglesi e le ultime forze italo – tedesche furono costrette a firmare la resa. Le coste tunisine costituirono la base per la campagna d’Italia. Gli alleati effettuarono lo sbarco sulle coste meridionali della Sicilia ad Anzio. Gli Enrico Andreoli 13 americani occuparono l’isola in circa quaranta giorni e le previsioni ottimistiche fatte da Mussolini crollarono in breve tempo. Del resto solo una minoranza credeva ancora nella vittoria dell’Asse. Questo si poteva capire perché nel marzo del ’43 le masse popolari scioperarono contro il governo, i partiti politici, disciolti dal regime, ripresero clandestinamente la propria attività e alcuni gruppi avevano posto come priorità l’uscita dell’Italia dalla guerra. Il 25 luglio Vittorio Emanuele III (Re d’Italia) fece arrestare Mussolini e affidò il governo a Badoglio. Questo dapprima continuò il conflitto poi, iniziò le trattative per l’armistizio. L’annuncio avvenne l’8 settembre del 1943 ma, le truppe italiane si ritrovarono indifese contro la reazione tedesca. Gli anglo – americani sbarcati in Calabria entrarono il 1° ottobre a Napoli, ormai in mano alla popolazione insorta contro i nazisti. La loro marcia a nord incontro delle forti linee di resistenza: alla fine del ’43 mentre Mussolini, liberato dai tedeschi, costituiva la repubblica di Salò, le truppe americane erano ferme sulla linea Gustav. E’ da dire che la lentezza delle operazioni rientrava nel piano statunitense, infatti, lo scopo non era quello Enrico Andreoli 14 di raggiungere la Germania attraverso l’Italia ma quello di indebolire la difesa tedesca, tenendo impegnato nella penisola un rilevante numero di divisioni avversarie ed evitandone così l’impiego su altri fronti strategicamente più importanti. La controffensiva Russa cominciata nel ’42 trovò il suo epicentro nella città di Stalingrado, che raggiunta dall’armata tedesca e attaccata da ogni lato non rese le armi. I tedeschi assedianti Stalingrado divennero assediati. Hitler ordinò di non abbandonare il campo ma la sua armata dovette arrendersi nel febbraio del’43. Nella ritirata resa ancora più problematica dall’inverno russo, persero la vita migliaia di soldati di cui la maggior parte italiani. Enrico Andreoli 15 La guerra in Europa: Dallo sbarco in Normandia alla resa tedesca (1944 – 1945) Sconfitta in Africa, costretta in U.R.S.S. ad abbandonare quasi tutte le posizioni conquistate, martellata dai bombardamenti che ridussero le sue città ad ammassi informi di rovine, la Germania iniziò il 1944 già sull’orlo della sconfitta. La Resistenza che nacque come moto spontaneo di reazione alla politica della Germania, divenne un vero e proprio “secondo fronte” che creò gravi problemi organizzativi e militari ai tedeschi. In Italia e in Francia gli anglo – americani ebbero i primi rapporti con i movimenti clandestini. Solo nel maggio del’44, a causa del appenninico condizioni gli alleati sistema e delle meteorologiche, statunitensi riuscirono a sfondare il fronte della linea Gustav giungendo a Roma nel giugno ’44 e a Firenze nel settembre dello stesso anno. Qui le operazioni alleate dovettero subire al sopraggiungere dell’inverno una nuova sosta sulla linea Gotica. Nella primavera del ’45, con la ripresa dell’avanzata alleata e dell’azione partigiana anche l’Italia del Nord fu liberata: il 25 aprile gli alleati entrarono a Milano e Genova, il 26 a Torino. Il 29 aprile Mussolini fu catturato mentre tentava la fuga in Svizzera e successivamente giustiziato. Enrico Andreoli 16 Nel frattempo il comando anglo – americano sferrò il suo attacco ad Ovest della Francia, precisamente in Normandia. Occupata la Bretagna, le truppe alleate avanzarono nell’interno della Francia verso Parigi. Qui il 19 agosto venne dato l’ordine di insurrezione: i carri armati americani, preceduti da quelli francesi, entrarono nella città e il comando della guarnigione tedesca firmò la resa. Ai primi di settembre quasi tutta la Francia era ormai liberata e De Gaulle poteva costituire il nuovo governo. Intanto gli alleati entravano nel Belgio e nell’Olanda. Sul fronte sovietico, i russi dopo aver sgomberato tutto il proprio territorio dall’esercito invasore, lanciarono successivi attacchi che all’inizio dell’ultimo anno di guerra, portarono il suo esercito al confine germanico. All’inizio del 1945 la situazione in Europa era già ben definita. Ad est la Germania aveva perso tutti i suoi stati satelliti. Nella Iugoslavia il movimento di resistenza Tito aveva già rioccupato gran parte del territorio. In Grecia gli Inglesi avevano liberato Atene con l’ausilio delle forze partigiane. Nelle regioni dell’Italia settentrionale le comunità di resistenza avevano impegnato una parte considerevole delle forze nazifasciste. Enrico Andreoli 17 Quando gli alleati avevano da poco iniziato l’ultima offensiva contro la Germania, Stalin, Roosevelt e Churchill si incontrarono a Jalta per concordare il coordinamento del piano d’attacco e la successiva spartizione in zona d’influenza dei territori liberati. Il 13 febbraio, si scateno l’attacco contro le linee fortificate della Germania occidentale, mentre sull’altro confine i russi forzavano le frontiere orientali. L’armata inglese nel frattempo avanzava da settentrione. Il 30 aprile Hitler si suicidò insieme con alcuni suoi fidati collaboratori. L’armata rossa entrò a Berlino il 2 maggio e il 7 la resa della Germania segnò la fine della 2a guerra mondiale in Europa. La fine della guerra in Estremo Oriente (1944 – 1945) Al momento della resa tedesca il Giappone resisteva americani. Mentre ancora agli andava restringendosi il cerchio intorno al Giappone, questo tentò di rafforzare le proprie posizioni all’interno della zona di difesa colpendo le basi americane in Cina. Con queste operazioni i giapponesi ottennero qualche risultato, ma non riuscirono a contrastare il rifornimento alleato della Cina. Intanto gli americani proseguivano nella loro avanzata. Gli U.S.A. possedevano intorno al Giappone tutti i punti strategici utili per lo scatenamento dell’offensiva finale ma, il Enrico Andreoli 18 Giappone non accennava ad arrendersi, anzi ricorse all’impiego di nuovi mezzi (i Kamikaze) e risparmiò la propria aviazione per resistere all’ultimo attacco nemico. In ogni modo il Giappone appariva già battuto e il 26 luglio ricevette dal nuovo presidente degli Stati Uniti, Harry Truman, l’intimazione della resa incondizionata. Al rifiuto, gli U.S.A. lanciarono su Hiroshima e Nagasaki (6 e 9 agosto) le bombe atomiche. Il 14 agosto l’Impero Nipponico accettò la resa e la guerra ebbe fine in tutto il mondo. Enrico Andreoli 19 Benito Mussolini Noto anche come : Il Duce Data di Nascita : 29 luglio 1883 Data di Morte : 28 aprile 1945 Genitori : Alessandro Mussolini e Rosa Maltoni Posizione : Presidente del Consiglio ( Duce ) Biografia Benito Mussolini nacque il 29 luglio del 1883 a Dovia di Predappio , in provincia di Forlì , figlio di Alessandro Mussolini , fabbro ferraio di impronta socialista , e di Rosa Maltoni maestra elementare . Studiò nel collegio salesiano di Faenza (1892-93) e poi nel collegio Carducci di Forlimpopoli, conseguendo nel 1901 il diploma di maestro elementare. Nel frattempo , si iscrisse al partito socialista , nel 1902 andò in Svizzera per sottrarsi al servizio militare, rientrò in Italia nel 1904 grazie all'amnistia , fece il bersagliere a Verona. Nella sua breve emigrazione , entrò in rapporto con Serrati , Balabanov e altri rivoluzionari, Enrico Andreoli 20 ponendo le basi della propria cultura politica, in cui si mescolavano gli influssi di Marx e Blanqui insieme a quelli di Nietzsche e Pareto. Nel 1909 di ritorno a Forlì da un’esperienza giornalistica a Trento , Benito Mussolini conobbe Rachele Guidi che sposò sei anni più tardi . Nel 1915 venne nominato direttore dell’ "Avanti" e di conseguenza si trasferì a Milano . Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale , Mussolini cambiò radicalmente idea sulla posizione dell’Italia , era favorevole all’entrata del nostro paese nel conflitto , naturalmente questo cambiamento non fu gradito dal partito socialista che lo espulse dal partito stesso e lo sollevò dall’incarico di direttore del giornale . Il 24 maggio 1915 , quando l'Italia entrò in guerra , definì questa giornata "la più radiosa della nostra storia". Richiamato alle armi nell’agosto 1915 , dopo essere stato ferito durante un'esercitazione (febbraio 1917) , ritornò alla direzione del suo giornale, dalle colonne del quale, ruppe gli ultimi legami ideologici con l'originaria matrice socialista . Nell’immediato dopoguerra partecipò alla fondazione dei fasci di combattimento , ancora precariamente organizzati e di ideologie politiche molto vaghe , che non riscossero pochi consensi . Tuttavia , man mano che la situazione italiana si andava deteriorando e il fascismo si caratterizzava come forza organizzata in funzione antisocialista e antisindacale, Mussolini otteneva crescenti adesioni e favori da agrari e industriali e quindi dai ceti medi. Alle elezioni del maggio 1921 alla Camera vennero eletti 36 deputati fascisti . Nel 1922 dopo la marcia su Roma il Re lo incaricò di formare il nuovo governo, nel 1924 consolidò il suo potere grazie anche al risultato delle elezioni. Mussolini , dopo l'assassinio Enrico Andreoli 21 di Matteotti che aveva denunciato irregolarità nelle elezioni, entrò in crisi ma i partiti antifascisti non ne approfittarono , Mussolini ne uscì con un atto di forza. Col discorso alla Camera del 3 gennaio 1925 e le misure adottate in seguito sconvolse la struttura liberale dello stato italiano. Nacque di lì a poco il culto del Duce. Concluse un importante accordo con la Chiesa , noto come Patti Lateranensi , nei quali la Chiesa riconobbe lo stato italiano e la sua capitale che a sua volta riconosceva lo stato della Città del Vaticano, inoltre l'Italia si impegnava a pagare una forte indennità ripagare perdita il Papa dello Pontificio, inoltre per della Stato fu ideato un concordato che intaccava il carattere laico dello stato ; la politica interna italiana fu decisamente conservatrice. Invece la politica estera faceva perno sullo spirito nazionalistico e tentò di essere al centro delle vicende internazionali, a volte con successo, come durante il tentativo di annessione tedesco dell'Austria, e quando promosse il convegno di Stresa con l'Inghilterra e la Francia dove sembrava essere nato un fronte ostile alla rimilitarizzazione della Renania , ma le cose cominciarono a cambiare quando conquistò l'Etiopia, cosa che gli mise contro gli inglesi e gli fece sprecare grandi quantità di entrate dello stato . Inoltre fece combattere alcuni reparti dell'esercito a fianco di truppe dell'esercito tedesco e Franco nella rivoluzione spagnola, permise senza opporsi l'Anschluss e la persecuzione ebraica, il suo destino si legava sempre più a quello di Hitler , fino alla nascita dell’Asse Roma-Berlino . Nel "Patto d’Acciaio" italo-tedesco vi era Enrico Andreoli 22 un articolo che sanciva che in caso di entrata in guerra di una delle due nazioni , anche l’altra era automaticamente tirata in causa . Mussolini fu quindi "obbligato dalle proprie scelte" ad entrare in guerra benché l’Italia sia totalmente impreparata ad un conflitto , sia militarmente che economicamente . Il primo settembre 1939 la Germania nazista attacca la Polonia , questo è l'inizio della Seconda Guerra Mondiale che vedrà Mussolini e Hitler alleati . In realtà la "politica bellica italiana" ottenne solo insuccessi che ridiedero spazio a tutte le energie contrarie al fascismo precedentemente represse. E così vennero le gravi vicende della guerra, in Grecia nel 1941 e poi in Egitto nel 1942 . Dopo l'invasione alleata della Sicilia e il suo ultimo colloquio con Hitler ( il 19 luglio 1943 ), fu sconfessato da un voto del Gran Consiglio il 24 luglio e fatto arrestare dal re Vittorio Emanuele III il 25 luglio . Trasferito a Ponza, poi alla Maddalena e infine a Campo Imperatore sul Gran Sasso, il 12 settembre fu liberato dai paracadutisti tedeschi di Otto Skorzeny e portato in Germania, da dove il 15 proclamò la ricostituzione del Partito Fascista Repubblicano. Mussolini ritornò in Italia per fondare la Repubblica Sociale Italiana , o Repubblica di Salò , che cercava di far rivivere il mito fascista ma ormai era tardi e anche la Germania dava segni di cedimento. Negli ultimi mesi di guerra lo si vide raramente in pubblico, una volta crollata la linea gotica penso' a rifugiarsi a Milano tentando di venire patti col Comitato di Liberazione Nazionale, temendo la cattura fuggì verso Como per poi andare in Svizzera . Nonostante fosse vestito da soldato in una colonna di tedeschi in ritirata venne riconosciuto ad un posto di blocco partigiano . Dopo un sommario processo , venne fucilato il 28 aprile 1945 , il suo corpo venne esposto in piazzale Loreto a Milano assieme alla compagna e alcuni gerarchi fascisti, poi dopo numerose traversie venne sepolto a Predappio . Enrico Andreoli 23 Biografia (INGLESE) BENITO MUSSOLINI, (1883-1945), Fascist dictator of Italy from 1922 to 1943. He centralized all power in himself as the leader (il duce) ofthe Fascist party and attempted to create an Italian empire, ultimately in alliance with Hitler’s Gcrmany. Mussolini was born in Predappio, near Forlì, in Romagna, on July 29, 1883. His father, Alessandro was a blacksmith, and his mother, Rosa was a schoolteacher. Like his father, Benito became a fervent socialist. He qualified as an elementary schoolmaster in l901. Socialist Affiliations He became the editor at Forlì of a socialist newspaper, "La lotta di classe" (the class struggle). His early enthusiasm for Karl Marx was modified by a mixture of ideas from the philosophy of Friedrich Nietzsche, the revolutionary doctrines of Auguste Blanqui, and the syndaca1ism of George Sorel. In 1910, Mussolini became secretary of the local Socialist party at Forlì. At this stage in his life his political views were almost the opposite of what they later became. When Italy declared war on Turkey in 1911, he was imprisoned for his pacifist propaganda. Appointed editor of the official Socialist newspaper " Avanti", he moved to Milano, where he established himself as the most forceful of all labor leaders of Italian socialism. He belived that the proletariat should unite "in one formidable fascio" (bundle). Some see this as the start of the fascist movement. When World Enrico Andreoli 24 War I broke out in 1914, Mussolini agreed with the other Socialist that Italy should not join it. Only a class war was acceptable to him, and the threatened to lead a proletarian revolution if the government decided to fight. But several months later he unexpectedly changed his position on the war, leaving the Socialist party and his editorial chair. Birth of Fascism In November 1914 he founded a new paper, "il Popolo d'Italia". He evidently hoped the war might lead to a collapse of society that would bring him to power. Called up for mililary service, he was wounded in grenade practice in 1917 and returned to edit his paper. Fascism became an organized politica1 movement in March 1919 when Mussolini founded the "Fasci di combattimento". After failing in the 1919 elections, Mussolini at last entered parliament in 1921 as a rightwing member. The fascist formed armed squads to terrorize, Mussolini former Socialist collegues. The government seldom interfered. In return for the support of a group of industrialists and agrarians, Mussolini gave his approva1 to strikebreaking, and he abandoned revolutionary agitation. When the liberal governments of Giovanni Giolitti, Ivanoe Bonomi and Luigi Facta failed to stop the spread of anarchy, Mussolini was invited by the king in October 1922 to form a government. Enrico Andreoli 25