MALATTIE
SESSUALMENTE
TRASMISSIBILI
Proteggi l’Amore
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Testo a cura di:
Fabia Businco - Azienda USL di Modena
Simona Casari - Azienda USL di Modena
Commissione AIDS - Modena
Azienda USL di Modena
Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena
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MST: MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI
I rapporti sessuali non protetti (eterosessuali e omosessuali, vaginali, orali e anali) possono trasmettere
diverse malattie: esistono più di 30 malattie sessualmente trasmissibili (MST) tra cui l’AIDS causata dal
virus HIV. Più precisamente, non sono le malattie che si trasmettono, ma gli agenti infettivi quali i virus, i
batteri e i parassiti, che possono poi causare le malattie vere e proprie.
Quindi ci sono persone che possono trasmettere questi agenti infettivi anche se non hanno (o almeno non
hanno ancora) sintomi e sembrano perfettamente “sane”. Così, attraverso rapporti sessuali non sicuri (non
protetti), in particolare se i partner sono occasionali, anche apparentemente sani, si rischia di contrarre
delle malattie sessualmente trasmesse.
Le infezioni dell’apparato genitale possono essere causate da diversi microrganismi, in particolare: batteri,
miceti (funghi), protozoi e virus. Queste malattie sono attualmente in aumento: le più comuni sono quelle
dovute alla Candida (un fungo), alla Clamidia (un batterio), all’Herpes Virus Simplex (HSV, un virus) e al
Trichomonas (un protozoo).
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È importante prestare attenzione ai seguenti segnali:
• secrezioni anomale o pus dalla vagina o dal pene. La donna, che ha già normalmente delle secrezioni,
noterà in esse variazioni quantitative e qualitative come il cambiamento del colore e l’eventuale presenza di cattivo odore;
• sensazione di bruciore, irritazione, dolore durante l’emissione di urina oppure necessità di urinare frequentemente e in piccole quantità;
• comparsa di ulcere, noduli o vescicole sui genitali;
• arrossamento e gonfiore dei genitali esterni;
• ingrossamento delle ghiandole inguinali (linfonodi);
• dolore a uno o a entrambi i testicoli;
• dolori addominali;
• perdite di sangue dopo i rapporti sessuali.
I disturbi elencati potrebbero essere dovuti anche ad altre malattie. Infezioni diverse possono presentare
sintomi simili, ma necessitare di cure completamente differenti. È necessario che sia fatta sempre una
diagnosi accurata in modo da affrontare la cura più appropriata e il più tempestivamente possibile.
È quindi importante rivolgersi al proprio medico o a uno specialista allorché dovessero comparire
uno o più di questi sintomi. Inoltre è importante informare anche il proprio partner affinché effettui
dei controlli e, se necessario, assuma le terapie corrette.
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Papillomi e condilomi genitali (HPV)
Cosa sono e come si trasmettono: sono infezioni virali provocate dal Papillomavirus Umano (HPV). Si
trasmettono attraverso i rapporti sessuali, per semplice contatto cutaneo o, in rarissimi casi, per contatto
con materiale contaminato (asciugamani, biancheria intima, sanitari igienici).
Quali sono i sintomi: comparsa di piccole
escrescenze (singole o a gruppi) denominate
condilomi, creste di gallo o verruche genitali, di
colore biancastro, rosato e grigiastro e pruriginose, che crescono sui genitali (pene, vulva, vagina
e collo dell’utero), intorno all’ano e anche nell’orofaringe (parte interna della bocca). Nei casi più
gravi possono essere molto estese o voluminose.
Non sempre però la lesione è visibile ad occhio
nudo e può essere identificata solo con esami
specialistici, eseguiti dal ginecologo per la donna
e dal dermatologo per l’uomo, quali il pap test o
striscio, la colposcopia, la peniscopia e l’ispezione
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Come si curano: le escrescenze vengono eliminate attraverso semplici pratiche ambulatoriali con il laser,
l’elettrobisturi o la crioterapia, ma anche con creme specifiche. A volte l’infezione si può manifestare di
nuovo (recidiva), soprattutto nei casi in cui siano presenti carenze nelle difese immunitarie.
Se non si curano: le lesioni possono aumentare di volume e causare prurito e bruciore. In alcuni casi
possono scomparire spontaneamente, ma il virus può rimanere nella pelle o nelle mucose anche senza
dare manifestazioni evidenti.
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Candida
Cos’è e come si trasmette: conosciuta anche come mughetto è provocata da un fungo: la Candida albi-
cans. La candida è presente in bocca, nel tubo digerente e nella vagina, dove cresce in equilibrio con l’ambiente. L’infezione si sviluppa quando questo equilibrio si rompe, per es. dopo una cura con antibiotici o un
abbassamento delle difese immunitarie determinato da malattie, stress, stanchezza o malnutrizione. Lo
stato di gravidanza e il diabete possono favorire la crescita della candida. Fattori di rischio per l’infezione
possono essere: indossare biancheria sintetica, portare indumenti stretti e utilizzare detergenti in quantità eccessive. L’infezione può essere trasmessa per contagio sessuale con partner infetto o attraverso un
contatto indiretto (indumenti o asciugamani contaminati).
Quali sono i sintomi: intenso prurito vaginale, bruciori e una perdita bianca che ha l’aspetto del latte
cagliato, molto viscosa. La Candida determina inoltre dolore durante i rapporti sessuali. Negli uomini spesso è asintomatica, anche se, in alcuni casi, compaiono sul pene eruzioni rossastre, a volte in rilievo, che
causano bruciore e prurito.
Come si cura: farmaci antimicotici (candelette, creme o capsule orali). In una coppia, in cui l’infezione sia
ricorrente, può essere utile trattare anche il partner. Se non si cura: Non ci sono gravi complicazioni. Sono
frequenti le recidive.
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Clamidia
Cos’è e come si trasmette: è una delle più comuni malattie sessualmente trasmesse. È provocata dalla
Chlamydia trachomatis, un batterio che si trasmette attraverso i rapporti sessuali vaginali, orali e anali.
Quali sono i sintomi: a volte l’infezione è asintomatica, soprattutto tra le donne. Spesso è facile non
accorgersi della clamidia fino a che non si verificano serie complicazioni. Se i sintomi dovessero comparire,
si manifestano in una o due settimane dopo l’esposizione. Possono essere presenti: dolore durante il rapporto sessuale; dolore mentre si urina; dolore pelvico (nella parte inferiore dell’addome), perdite anomale
dai genitali e dall’uretra.
Come si cura: la terapia antibiotica è efficace, ma deve essere assunta il più precocemente possibile.
Se in una coppia uno dei partner contrae l’infezione, è importante che si curino entrambi per evitare che
l’infezione si trasmetta da uno all’altro, anche più volte.
Se non si cura: può portare a serie complicazioni, fino alla sterilità; nelle donne sono possibili dolori
pelvici cronici.
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Herpes Genitale
Cos’è e come si trasmette: è un’infezione a livello genitale provocata dall’Herpes Simplex Virus, l’HSV2
(l’HSV1 è quello che provoca l’infezione generalmente localizzata al volto, soprattutto nelle labbra). Si
trasmette con i rapporti sessuali. Il contagio avviene attraverso il passaggio del virus dalle lesioni infette
alle mucose della persona sana. L’infezione non può essere contratta tramite il contatto con gli oggetti
usati dalla persona malata (posate, bicchieri, sanitari, ecc.). Infatti nell’ambiente esterno il virus non può
sopravvivere.
Quali sono i sintomi: normalmente l’infezione è priva di sintomi; se ci sono, si manifestano dopo una
settimana dal contagio, con prurito, bruciore e vescicole sui genitali, che si rompono lasciando piccole
ulcere dolorose che gradualmente guariscono in 10-12 giorni, di solito senza lasciare cicatrici.
Come si cura: si cura con farmaci antivirali (compresse e pomate), che alleviano i dolori e rendono più
veloce la scomparsa dei sintomi. Iniziare precocemente la terapia permette di limitare le ulteriori manifestazioni cliniche. Non ci sono cure che eliminino completamente il virus, che resta nell’organismo tutta la
vita. In ogni caso la sintomatologia regredisce rapidamente con una cura adeguata.
N.B.: le ulcere genitali aumentano il rischio di contagio di HIV (il virus che causa l’AIDS).
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Tricomoniasi
Cos’è e come si trasmette: è un’infezione causata da un protozoo, il Trichomonas vaginalis. Si trasmette
soprattutto con i rapporti sessuali, ma anche per contatto con biancheria infetta. Nei maschi colpisce
l’uretra.
Quali sono i sintomi: il Trichomonas può vivere in vagina per anni, senza provocare sintomi. Se i sintomi
sono presenti compaiono perdite bianco giallastre, schiumose, di odore sgradevole, con prurito e un’infiammazione che rende dolorosi i rapporti sessuali. Nei maschi in genere non presenta sintomi; raramente
provoca infiammazione del glande e fastidio nell’urinare.
Come si cura: la cura è rapida (candelette vaginali e compresse orali). Poiché spesso non provoca disturbi, è importante informare il partner e curarsi insieme.
Se non viene curata: non ci sono gravi complicazioni, però l’infezione potrebbe aumentare il rischio di
trasmissione dell’HIV, il virus che causa l’AIDS.
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Vaginosi Batterica
Che cos’è e come si trasmette: è una delle infezioni più diffuse nei paesi occidentali. È provocata da
batteri anaerobi quali Gardnerella, Micoplasmi, Bacteroides. Non c’è certezza di un’origine sessuale, anche
se le donne sessualmente attive sono più soggette a questa infezione. Fattori di rischio possono essere:
indossare biancheria sintetica, portare indumenti stretti e utilizzare detergenti in quantità eccessive.
Quali sono i sintomi: è caratterizzata da perdite vaginali maleodoranti, bruciore e dolore durante i rapporti sessuali. In più del 50% delle donne può non presentare sintomi. L’incubazione è di 1-2 settimane.
Come si cura: terapia antibiotica locale. La terapia per il partner non è prevista perché non comporta
effetti benefici nella prevenzione delle recidive.
Se non si cura: si mantengono i disagi durante i rapporti sessuali e lo sgradevole odore che può provocare imbarazzo.
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Gonorrea
Cos’è e come si trasmette: la gonorrea si trasmette attraverso rapporti sessuali. È provocata dal bat-
terio Gonococco o Neisseria gonorrheae. Dato che questo batterio prospera in cavità come la bocca, la
gola, il retto e il collo dell’utero, la via di trasmissione più frequente è quella sessuale. Non si riscontra un
contagio da contatto indiretto con indumenti o altri oggetti.
Quali sono i sintomi: l’incubazione è breve, 3-10 giorni. Si verificano perdite biancastre e purulente dal
pene o dalla vagina, forte irritazione dell’uretra con bruciore e dolore alla minzione. Se l’infezione è localizzata al retto possono essere presenti sanguinamento e prurito anale, perdite giallastre e dolori. L’infezione
può essere anche priva di sintomi.
Come si cura: gli antibiotici sono efficaci e portano ad una guarigione rapida e completa. Chi sospetta
un’infezione deve avvisare il proprio partner. La cura non protegge da nuove infezioni: per questo è fondamentale sospendere ogni attività sessuale fino alla guarigione di entrambi i partner. In caso contrario, la
malattia può passare da uno all’altro, anche più volte.
Se non si cura: l’infezione si estende. Nei maschi provoca infiammazione della prostata o dei testicoli;
nelle donne può risalire verso le tube. Se non trattata adeguatamente può far sviluppare la malattia
infiammatoria pelvica (PID). Può provocare seri danni all’apparato riproduttivo di entrambi i partner e
causare sterilità.
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Sifilide
Cos’è e come si trasmette: la sifilide è un’infezione causata da un batterio a forma di spirale, il Trepo-
nema pallidum, che entra nel corpo attraverso piccole ferite della pelle o delle mucose genitali, del retto
o della bocca. Questo batterio ha una bassa resistenza nell’ambiente esterno al corpo umano ed è molto
sensibile ai comuni disinfettanti. Si può contrarre l’infezione attraverso rapporti sessuali con una persona
infetta o, molto raramente, attraverso contatto indiretto con oggetti contaminati. Durante la gravidanza,
se la madre è infetta, è possibile che il batterio passi al feto attraverso la placenta o al momento del parto
in caso di lesioni genitali. Una volta dentro l’organismo il Treponema usa la circolazione sanguigna e i vasi
linfatici per diffondersi in tutto il corpo.
Quali sono i sintomi: il primo sintomo (infezione primaria o Sifiloma) è una piccola lesione che compare
3-4 settimane dopo il contatto, nella zona del corpo in cui è avvenuto il contagio (genitali, ma anche cute,
mucose, bocca, ecc.). Si tratta di un’ulcera, simile ad un foruncolo, con base dura e umida, di colore rosso
vivo, coperta da siero. Poiché non produce dolore, spesso passa inosservata.
Come si cura: è importante una diagnosi precoce attraverso un semplice test sul sangue, perché la malattia si cura in modo efficace utilizzando un comune antibiotico (la penicillina).
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Se non si cura: 6-12 settimane dopo l’infezione inizia lo stadio secondario (infezione secondaria o Macule
papule). Nei pazienti di razza bianca compaiono macchioline tonde di colore rosa o rosso chiaro, nei pazienti di origine africana le macchie sono più scure del colore della pelle. Si ingrossano i linfonodi, possono
comparire mal di testa, stanchezza, dolori delle ossa e febbre. I capelli possono cadere a ciocche e nelle
zone umide della pelle, per esempio inguine o ascelle, compaiono chiazze grigie o rosa, molto infettive.
Questa fase dura circa un anno ed è seguita dalla fase di latenza: sembra che tutto sia a posto, ma nel
30% dei casi la malattia prosegue fino alla fase terziaria. La sifilide terziaria (infezione terziaria o Gomma)
può comparire dopo molti anni, anche 25. Distrugge i tessuti: ossa, lingua, pelle, vasi sanguigni. Può essere
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Epatite
Cos’è e come si trasmette: l’epatite è una malattia contagiosa che colpisce il fegato. Ci sono diversi tipi
di virus che causano l’epatite:
• I virus dell’epatite B e C (HBV e HCV) si trovano nella saliva, sangue, sperma e secrezioni vaginali. Il contagio avviene quando questi liquidi vengono in contatto con il sangue o con le mucose di un soggetto
sano, per esempio attraverso rapporti sessuali. Un ruolo di primaria importanza nel mantenere la catena
di trasmissione è giocato dai portatori: persone che convivono con il virus, anche senza accusare disturbi,
e possono trasmetterlo ad altri individui.
• Il virus dell’epatite A (HAV) si trasmette più frequentemente mangiando cibi contaminati, ma è possibile
anche la trasmissione sessuale (via ano-orale) come dimostra la diffusione della malattia, in particolare
tra gli omosessuali/bisessuali maschi. Al contrario della situazione precedente non esiste lo stato di
portatore del virus dell’epatite A.
Quali sono i sintomi: l’epatite A si manifesta dopo 3-6 settimane dal contagio; le epatiti B e C posso-
no manifestarsi mesi dopo l’infezione. I sintomi sono simili: malessere generale, dolori muscolari, fatica,
perdita d’appetito, nausea, vomito e talvolta febbre; la pelle e gli occhi ingialliscono, le feci si sbiancano
e l’urina diventa molto scura e spumosa. Chi scopre di avere l’epatite B deve avvisare il proprio partner,
perché il virus è molto contagioso proprio durante il periodo di incubazione.
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Come si cura: non ci sono vere cure per le epatiti in forma acuta e la malattia tende a guarire da sola. È
importante mantenere uno stile di vita sano (riposo, dieta salutare, niente alcolici, ecc.), che dia all’organismo il tempo di reagire. A differenza dell’epatite A che non cronicizza, l’epatite B e l’epatite C possono
diventare croniche. In casi selezionati, persone con epatite cronica possono trovare giovamento da trattamenti terapeutici, disponibili già da alcuni anni e gestiti sotto controllo specialistico.
Come si previene: per l’epatite B è disponibile un vaccino, sicuro ed efficace, obbligatorio per i nuovi
nati e raccomandato per diverse categorie di persone. Per l’epatite C non esiste un vaccino ed osservare
comportamenti corretti è l’unica misura veramente efficace per prevenirla.
Se non si cura: tende a guarire spontaneamente, ma l’epatite B e l’epatite C possono diventare croniche e
provocare gravi danni al fegato, quali la cirrosi epatica e il tumore. In rarissimi casi l’epatite acuta può avere
un’evoluzione fulminante; il trapianto di fegato può diventare l’unica soluzione terapeutica per salvare la
vita del paziente.
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HIV • AIDS
Cos’è e come si trasmette: Con la sigla H.I.V. (“Human Immunodeficiency Virus”, cioè “Virus della Immunode-
ficienza Umana”) si individua il virus che può condurre all’A.I.D.S. (“Acquired ImmunoDeficiency Sindrome”/“Sindrome da Immunodeficienza Acquisita”), la più pericolosa delle malattie a trasmissione sessuale, l’infezione che
produce un forte e progressivo indebolimento del sistema immunitario dell’organismo. Tutte le persone possono infettarsi, indipendentemente dal sesso, dall’età o dalle abitudini sessuali. Chi è stato contagiato dall’HIV
si definisce “sieropositivo”. Una persona sieropositiva, fino a quando non compare l’AIDS, può godere di buona
salute, ma è lo stesso in grado di trasmettere il virus. Il virus si può trovare nel sangue e in altri liquidi biologici,
quali: il liquido che precede l’eiaculazione, lo sperma, le secrezioni vaginali, il latte materno e la saliva.
Ci si può infettare in tre modi:
• attraverso rapporti sessuali, non protetti dal preservativo, con persone infette.
• attraverso il passaggio di sangue da una persona infetta a una persona sana (es. lo scambio di siringhe infette).
• durante la gravidanza, il parto, l’allattamento, da madre sieropositiva.
Oltre il 98% delle infezioni da HIV viene trasmesso attraverso il rapporto sessuale. Il virus può entrare
nell’organismo principalmente attraverso le mucose della vagina e dell’ano durante rapporti sessuali,
non protetti da profilattico, con una persona sieropositiva. Oggi i nuovi casi d’infezione sono dovuti prevalentemente a rapporti eterosessuali a rischio e l’AIDS è in aumento soprattutto tra le persone che, non
ritenendosi a rischio, tendono ad avere rapporti sessuali non protetti.
L’eventuale presenza di malattie veneree (Herpes genitale, Sifilide, Gonorrea, ecc.) contribuisce ad aumentare
il rischio di infezione. Le procedure estetiche ed alcune terapeutiche (estetista, centri per l’ago puntura, per
i tatuaggi e i piercing, ecc.), se accompagnate da fuoriuscita di sangue, possono determinare un rischio di
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esposizione al virus HIV; questo rischio è presente anche per i virus dell’epatite B e C. Bisogna quindi rivolgersi
solo a professionisti presso strutture autorizzate ad operare e chiedere sempre aghi e strumenti monouso,
controllando attentamente che non vengano riutilizzati, o in alternativa, strumenti sottoposti a trattamenti
di sterilizzazione. È importante seguire le normali regole igieniche: non scambiare depilatori elettrici ad ago,
spazzolini da denti, rasoi, forbici appuntite, limette e aghi.
L’effetto di droghe e alcool (da soli o in combinazione) può indurre una disinibizione nel rapporto con gli altri. Può far dimenticare i limiti, alterando la capacità di giudizio e abbassando la soglia di attenzione. Si possono così sottovalutare i rischi e avere comportamenti irresponsabili,
lasciandosi andare a rapporti sessuali occasionali non protetti. In questo caso ci si espone alla
possibilità di contrarre una malattia sessualmente trasmissibile, AIDS compresa.
Come non si trasmette: con la tosse, gli starnuti, le lacrime, il sudore, le strette di mano. Donando il sangue
ad altri. Non si rischia il contagio neanche frequentando luoghi pubblici e servizi igienici. Le carezze, i toccamenti, gli abbracci, tutte queste pratiche non comportano alcun rischio. Il bacio, in presenza di sanguinamenti anche modesti e di lesioni delle mucose orali, comporta un rischio di contagio anche se non elevato.
Quali sono i sintomi: il sistema immunitario ci difende dalle infezioni. Quando si indebolisce, l’organismo
subisce gravi danni, anche da parte di virus e batteri che normalmente non provocherebbero malattie. Si
possono così avere diverse infezioni chiamate “opportunistiche”, dalla tubercolosi alla polmonite, dalle
infezioni cerebrali ai tumori. Il tempo che trascorre perché le persone sieropositive sviluppino l’AIDS varia
da individuo ad individuo. Possono passare anche molti anni.
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Come si cura: Per l’AIDS non esiste ancora un vaccino o una cura risolutiva; attualmente sono presenti
farmaci antivirali che ritardano l’evolvere della malattia. Per evitare l’infezione da HIV, l’unica difesa è la
prevenzione. Poche e semplici precauzioni possono concretamente aiutarci a combattere l’AIDS.
Il test: l’unico modo per accertare la presenza dell’infezione da HIV è quello di sottoporsi ad un sem-
plice prelievo di sangue per effettuare il test HIV. Il test è gratuito. In alcune strutture sanitarie (vedi
pag. 25) viene svolto in anonimato. Non serve né la prescrizione del medico, né il tesserino sanitario.
Una persona è sieropositiva se nel suo sangue sono presenti i virus e gli anticorpi anti-HIV. Si può
vivere anni senza sintomi, ma si è comunque portatori del virus e si può trasmettere l’infezione ad
altri. Perché il risultato sia sicuro deve passare un determinato periodo di tempo, “periodo finestra”,
che corrisponde alla fase in cui è avvenuta l’infezione, ma la produzione di anticorpi non è ancora cominciata o gli anticorpi prodotti non sono ancora sufficienti per essere rivelati dal test HIV. In questo
periodo, se c’è stato contagio, si può trasmettere l’infezione anche se il test è risultato negativo. I test
HIV di ultima generazione sono sempre più sensibili e il risultato è da considerare definitivo dopo 90
giorni dall’esposizione al rischio. Ogni persona sessualmente attiva dovrebbe eseguire periodicamente il test come segno di rispetto per se stessi e per il partner.
Cosa protegge dal virus: l’uso del preservativo nei rapporti sessuali è oggi l’unico comportamento
preventivo, efficace e di tutela della propria salute, oltre all’astensione dai rapporti sessuali.
Tutti gli altri metodi contraccettivi non hanno alcuna validità preventiva nei confronti del virus HIV.
LE MALATTIE SESSUALMENTE TR ASMISSIBILI (MST) SI POSSONO PREVENIRE CON L’USO CORRETTO DEL PRESERVATIVO
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Le malattie sessualmente trasmissibili (MST) si possono prevenire
con l’uso corretto del preservativo, quindi:
• acquista preservativi di buona qualità;
• conservalo con cura: lontano da fonti di calore (cruscotto dell’auto e altro) e non ripiegato (nelle tasche,
nel portafoglio);
• controlla la data di scadenza;
• leggi le istruzioni accluse;
• usalo dall’inizio del rapporto sessuale;
• srotolalo sul pene in erezione, tenendo chiuso il serbatoio tra le dita perché non si crei dell’aria che
potrebbe favorire al momento dell’eiaculazione la rottura del profilattico;
• non danneggiarlo con unghie o anelli;
• usalo una sola volta: non riutilizzarlo.
• anche i profilattici femminili proteggono dalle infezioni a trasmissione sessuale.
La miglior protezione è l’uso del preservativo insieme ad uno spermicida. Non usare lubrificanti oleosi
(vaselina, burro) perché potrebbero alterare la struttura del preservativo e provocarne la rottura. L’uso
di un lubrificante a base di acqua può facilitare la penetrazione, diminuendo così le probabilità di rottura
del preservativo. Tutti, o quasi, sanno come ci si contagia. Ma pochi prendono le precauzioni necessarie.
Spesso si fa l’amore con qualcuno senza il preservativo per imbarazzo o per superficialità. Nella decisione
di usare il preservativo è importante proporlo e gestirlo insieme al partner. Se usato correttamente ci
permette non solo di proteggerci dalle MST, ma diventa anche un anticoncezionale sicuro.
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Consultori Familiari Ausl Modena
Distretto di Modena
• Consultorio Familiare di Modena
Viale Molza 3 • tel. 059 2134359
• Consultorio Familiaredi Modena
Via Don Minzoni 121 • tel. 059 2134006
Distretto di Carpi
• Consultorio Familiare di Carpi
Via Don Sturzo 21 • tel. 059 6554170
Distretto di Castelfranco Emilia
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Viale Martiri 63 • tel. 0536 29369
Distretto di Sassuolo
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Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena
Ambulatorio MST Ingresso 16, Via del Pozzo 71 • tel. 059 4222673 • Accesso diretto dal lunedì al venerdì: 8.30-10.00
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Per prenotare tel. 059 659921 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.00
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Spazio Giovani Azienda USL Modena
Lo spazio giovani è un servizio di informazione ed educazione alla salute e alla sessualità. Operatori qualificati sono disponibili per fornire informazioni, chiarimenti, consulenze su tutto ciò che riguarda la vita
affettiva e sessuale. Si può frequentare da soli, in coppia o in piccoli gruppi.
• Modena Viale Molza 3
tel. 059 2134366
martedì e mercoledì: 14.30-18.30
• Pavullo Viale Martiri 63
tel. 0536 29369/29373
lunedì: 14.00-17.30
• Carpi Via Don Sturzo 21
tel. 059 6554170
lunedì: 14.30-18.00
• Sassuolo
tel. 0536 863717
giovedì: 14.30-18.30
• Castelfranco Emilia Corso Martiri 368
tel. 059 929509
mercoledì: 14.30-18.00
• Spilamberto Via Marconi 4
tel. 059 7574528
lunedì: 15.00-18.00
• Mirandola Via Smerieri 3
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• Vignola Rivolgersi allo Spazio Giovani
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