Corso interfacoltà in Economia Politica economica e finanza Modulo in Teoria e politica monetaria La domanda di moneta (prima parte) Giovanni Di Bartolomeo [email protected] Domanda di moneta • Definizione: Domanda di moneta (MD) è la quantità di moneta trattenuta in media dal “pubblico”, inteso come l’insieme delle famiglie e delle imprese (escluse le banche). • Notazione – MS per l’offerta (nominale) di moneta – MD per la domanda (nominale) di moneta – P per il livello dei prezzi – Y per reddito reale, YN reddito (reale) naturale – i = tasso di interesse nominale – r = tasso di interesse reale Due triadi (Hicks) • Funzioni della moneta • Mezzo di pagamento • Unità di conto e misura del valore • Riserva di valore • Moventi della domanda di moneta • Transattivo • Precauzionale • Finanziario - speculativo • I diversi moventi sono diversamente enfatizzati dalle teorie economiche. Motivi per cui si domanda moneta Si trattiene (domanda) moneta per tre motivi principali: 1. Il motivo delle transazioni. Si trattiene moneta (contante e depositi) in attesa di spenderla; questo perché le date in cui si percepiscono i redditi e quelle in cui questi vengono spesi non sono sincronizzate. 2. Il motivo precauzionale. Si trattiene moneta perché potrebbe verificarsi (anche se non è detto) una situazione in cui si vogliono o si debbono effettuare dei pagamenti. 3. Il motivo speculativo. Si trattiene moneta come attività finanziaria in alternativa ai titoli (se si vuole speculare sulla differenza tra prezzo corrente e prezzo atteso dei titoli). Teorie della domanda di moneta • Teorie macroeconomiche – Teoria quantitativa della moneta (neoclassica) • Equazione degli scambi (Fisher) • Equazione di Cambridge (Marshall) – Teoria Keynesiana • Preferenza per la liquidità (Keynes) • L’approccio di portafoglio (Tobin) – Il contributo di Friedman • Teorie microeconomiche • Baumol-Tobin La velocità di circolazione della moneta • Si tratta del tasso a cui la moneta circola. • Definizione: Il numero medio delle volte che la moneta cambia di mano in mano durante un periodo di tempo • Ad esempio: – Nell’area Euro, €500 miliardi di transazioni all’anno – Quantità di moneta esistente = €100 miliardi – In media ogni euro è stato utilizzato in 5 transazioni – La velocità è quindi 5 volte l’anno La formula della velocità di circolazione • Formalmente la velocità è definita da: • Dove PT V M – V = velocità – PT = valore di tutte le transazioni – M = offerta di moneta • Nota PT si può approssimare attraverso PY (PIL nominale) – P = Deflatore di PIL – Y = PIL reale L’equazione degli scambi (Fisher, 1911) • Segue l’equazione degli scambi (identità): MV=PT • Oltre l’identità. Secondo Fisher: – V è costante nel medio periodo e dipende da fattori istituzionali (grado di sviluppo del sistema bancario/finanziario, frequenza incassi, esborsi, etc. etc.), – Y è determinato nel mercato finanziario dall’uguaglianza tra risparmio ed investimento, – Quindi vi è una relazione diretta tra M e P. L’equazione degli scambi (Fisher, 1911) • Segue l’equazione degli scambi (identità): MV=PT • Oltre l’identità. Secondo Fisher: – V è costante nel medio periodo e dipende da Un’identità diventa una teoriadel facendo fattori istituzionali (grado di sviluppo sistema bancario/finanziario, frequenza incassi, esborsi, ipotesi sulle variabili. etc. etc.), Manca la domanda di moneta!!! – Y è determinato nel mercato finanziario dall’uguaglianza tra risparmio ed investimento, – Quindi vi è una relazione diretta tra M e P. Equazione di Cambridge • Secondi Marshall e la scuola di Cambridge, gli individui, confrontando vantaggi e svantaggi, vogliono detenere una certa proporzione (costante) del reddito in moneta M kY P k 1 V MD = kPT • k di Cambridge. • Data MS si ottiene l’equazione di Cambridge: M kPY Il mercato monetario • L’equilibrio del mercato monetario kY M M P M S D 1 Aumento dell’offerta di moneta genera un aumento dei prezzi Teoria quantitativa della moneta • Ipotesi neoclassica: reddito determinato dai fattori reali (Y=YN ), quindi M kPY N • Si ricorda che k è dato. YN reddito naturale. • La teoria quantitativa implica – Saldi monetari reali (real money balances) costanti M/P = k YN. – Proporzionalità tra i prezzi e la moneta (k YN). – Neutralità moneta (variazioni di M non influenzano Y). – Ruolo causale della moneta (aumenti di M aumentano P). Nota • Il tasso di crescita di un prodotto tra due variabili (x e y) è uguale alla somma dei tassi di crescita delle variabili. D xy xy Dx x Dy y – Dx è la variazione di x. – Dx/x è il suo tasso di crescita. – Dy è la variazione di y. – Dy/y è il suo tasso di crescita. Dai livelli ai tassi L’identità (equazione quantitativa), in termini di variazioni, può essere riscritta come: DM DV DP DY M V P Y Definiamo come il tasso di inflazione: DP P Da cui risolvendo per si ottiene DM M DY Y DV V L’equazione degli scambi di Fisher • Assumiamo che – La velocità di circolazione della moneta sia costante (DV=0) – Il reddito reale sia costante (DY=0) determinato del mercato dei fondi (Fisher) lavoro (Marshall) • Segue che: DM M • Un aumento di del tasso di crescita della moneta implica un aumento del tasso di inflazione. Cosa ci ricorda???? Modello AD/AS • Variazione della AD nel lungo periodo P LRAS P2 Aumento dei prezzi Il reddito non varia AD2 P1 AD1 Reddito naturale Y La velocità della moneta è costante? • Dati per gli Stati Uniti (velocità di M1 e M2) La teoria quantitativa può valere nel lungo periodo, ma non nel breve. Esercizio • Data la seguente domanda di moneta MD = 0.5 P YN, a quanto ammonta la velocità di circolazione? • Assumendo che il reddito naturale YN sia 1 e che l’offerta di moneta sia MS = 2, derivare il livello dei prezzi di equilibrio. • Assumendo che l’offerta di moneta aumenti del 5%, derivare la variazione percentuale dei prezzi (inflazione).