n °666 - Parrocchia Candiolo

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GIORNO X
GIORNO
n° 666
04 luglio 2010 - 4.662
Parrocchia San Giovanni Battista di Candiolo, Piazza Riccardo Sella 2
666, il numero della bestia
Il mio amico Stefano che inserisce “giorno per giorno” su
internet (www.parrocchiacandiolo.it/ ) mi ha fatto notare che
siamo arrivati al foglio numero 666, il numero della bestia.
Ne approfitto per parlare male della bestia, cioè di Satana.
Molti non credono al demonio ed in questo modo si
autoproclamano più sapienti della Bibbia. Poveretti.
La Bibbia parla molto di satana, del diavolo, della sua forza.
In questo numero di Giorno per Giorno mi limito i passi del
Vangelo che parlano del diavolo.
Gesù, senza mai mettere Satana al centro del suo
Vangelo, ne parla tuttavia in momenti cruciali e con
dichiarazioni chiare e importanti.
Prima di tutto, dà inizio al suo ministero pubblico accettando
di essere tentato dal diavolo nel deserto (Mt 4, 1-11; Mc 1,
12-13; Lc 4,1-13). Contro questo avversario egli mette in
guardia nel discorso sulla montagna e nella preghiera del
Padre nostro (cfr. Mt 6,13).
Nelle parabole attribuisce a Satana gli ostacoli incontrati
nella sua predicazione, come nel caso della zizzania nel
campo del padre di famiglia (cfr. Mt 13, 19).
Lo stesso Pietro, quando cerca di distoglierlo dalla passione,
viene da lui paragonato a Satana (Mc 8, 33).
A Pietro, però, Gesù annuncia che «la potenza degli inferi»
non avrebbe prevalso sulla Chiesa (Mt 16, 18) e che Satana
lo avrebbe passato al vaglio insieme con gli altri apostoli
(Lc 22, 31). Guarendo una donna curva afferma: «È Satana
che ha tenuto legata per diciott’anni questa figlia di Abramo»
(Lc 13, 16). È Satana che entra in Giuda e mette nel suo
cuore il tradimento del Maestro (Gv 13,2.37). Nel
Getsemani, quando i soldati gli mettono le mani addosso
per arrestarlo, egli dichiara giunta l’ora della «potenza delle
tenebre» (Lc 22, 53).
Ciononostante, egli aveva detto nel Cenacolo che «il principe
di questo mondo era già stato giudicato» (Gv 16,11).
Nel Vangelo perciò appare chiaramente che Gesù è il
vincitore indiscusso di Satana (Lc 11, 14-26).
Questi, pur essendo forte, non ha potuto resistere all’attacco
di Cristo, ben più potente di lui, ed è stato vinto, spogliato
della sua armatura sulla quale confidava, e privato del suo
dominio. Lo stesso Gesù dichiara: «lo vedevo Satana cadere
come folgore dal cielo» (Lc 10, 18).
Parole che richiamano quelle di Isaia: «Negli inferi è
precipitato il tuo fasto ... Come sei caduto dal cielo? .. Eppure
tu pensavi: Salirò in cielo ... , innalzerò il trono ... , mi farò
uguale all’Altissimo. E invece sei stato precipitato negli inferi,
nelle profondità dell’abisso!» (Is 14, 11-15).
Tuttavia Cristo ricorda anche che Satana, pur vinto,
potrà prendersi una rivincita e tornare all’assalto con
nuove forme e, perfino, ricuperare il possesso perduto. Allora
la situazione dell’uomo sarebbe peggiorata rispetto alla
precedente. Occorre perciò attenzione, perché il dissidio
tra il bene e il male, tra Dio e Satana rimane sempre presente
nell’uomo e nel mondo (Lc 11,24-26).
Credo che nessuno possa banalizzare il demonio:
lavora troppo e bene.
Chiamaci a lavorare
Signore Gesù,
che hai chiamato chi hai voluto,
chiama molti di noi
a lavorare per Te,
a lavorare con Te.
Tu, che hai illuminato con la tua parola
quelli che hai chiamati
e li hai sostenuti nelle difficoltà,
illuminaci con il dono della fede in te.
E se chiami qualcuno di noi,
per consacrarlo tutto a Te,
il tuo amore riscaldi questa vocazione
fin dal suo nascere
e la faccia crescere e perseverare
sino alla fine. Amen
14ª domenica anno C
Salmi della 2ª Settimana
Collaboratori
del Signore Gesù
Isaia 66,10-14
Galati 6,14-18
Luca 10,1-12.17-20
1. GESÙ SÌ, CHIESA NO.
Molti separano Gesù dalla Chiesa: «credo in Gesù, non credo
nella Chiesa». Non si accorgono di fare un errore gravissimo
e di cancellare intere pagine del Vangelo.
Gesù, da subito, ha voluto con se i 72 discepoli. Con loro
ha condiviso tutto. A loro ha dedicato molto tempo.
Il vangelo di oggi ci ricorda che li manda in missione ad
annunciare il Regno di Dio.
2. GESÙ SI IDENTIFICA CON LA CHIESA.
Gesù stesso si identifica con la Chiesa.
Ecco alcune frasi che Gesù ha detto:
A. Gesù, Chiesa ed Eucaristia.
«Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta
vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva
tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò
e disse: “Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo
in memoria di me”. Allo stesso modo, dopo aver cenato,
prese anche il calice, dicendo: “Questo calice è la nuova
alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne
bevete, in memoria di me”» (1 Corinti 11, 23-25) .
Senza Chiesa non ci può essere Eucaristia.
Venerdì 10 luglio
ore 20.30
Festa di Estate
Oratorio
I responsabili e gli Animatori
di Estate Oratorio 2010
invitano le famiglie ed i ragazzi
a partecipare
alla festa di conclusione delle attività.
Raccomandiamo la puntualità
B. Gesù, Chiesa e Perdono dei Peccati.
«Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: “Ricevete
lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi
e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi”».
(Giovanni 20, 22-23).
Chi si confessa direttamente con Dio, di fatto cancella
queste parole di Gesù ed abolisce il Sacramento della
Confessione.
C. Gesù, Chiesa e Battesimo
«E Gesù, avvicinatosi, disse loro: “Mi è stato dato ogni
potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate
tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare
tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi
tutti i giorni, fino alla fine del mondo”».
Quando il Sacerdote battezza, è Cristo che battezza.
Questo vale per ogni Sacramento.
D. Parole di Gesù e parole della Chiesa.
«Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza
me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha
mandato”. Le parole della Chiesa sono parole di
Gesù, cioè parole di Dio stesso. La Chiesa, attraverso
il magistero del Papa e dei Vescovi, vigila perchè le parole
dei ministri siano quelle di Gesù.
3. SENZA CHIESA = SENZA GESÙ = SENZA DIO
Queste frasi di Gesù (ma ce ne sono altre) ci fanno capire
chiaramente che chi elimina la Chiesa, in realtà
elimina Gesù, cioè elimina Dio.
San Paolo scrive nel suo inno: «Egli è anche il capo del
corpo, cioè della Chiesa» (Colossesi 1, 18).
La Chiesa è dunque necessaria: senza la Chiesa non c’è
Gesù. E senza Gesù non c’è la Chiesa.
Rispetto per la Chiesa
Per entrare in una moschea, in segno di rispetto, bisogna
togliersi le scarpe. Per entrare in Chiesa bisogna:
1. Essere coperti fino alle ginocchia.
2. Essere coperti fino ai gomiti.
3. Avere petto, schiena e pancia coperti.
Rispettiamo quattro regole di comportamento:
1. Non gettare carta per terra.
2. Fare silenzio per consentire la preghiera.
3. Spegnere il telefonino.
4. Evitare di masticare caramelle o altro.
Estate Oratorio e Campi
Sabato 10 luglio
ore 10.30
Partenza Campo Giovani
ore 16.30-17 Rientra il Campo 3 Media
Lunedì 5 giugno
ore 8.30 inizia la 4ª settimana di Estate Oratorio.
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