OSSERVAZIONE DEL CIELO
Iniziamo con una osservazione virtuale del cielo dimenticando per un momento tutto
quello che già sappiamo: fingiamo di essere uno dei nostri antenati, per esempio un
babilonese che già più di 5.000 anni fa osservava il cielo con una certa attenzione.
Di giorno vediamo il Sole che sorge verso oriente e tramonta verso occidente, alle
volte c’è anche la Luna, che percorre la stessa strada.
Di notte vediamo una moltitudine di Stelle e in certi periodi anche la Luna.
Se osserviamo per un pò di tempo vediamo che
anche le Stelle hanno un movimento simile a quello del
Sole, sorgono e tramontano, non tutte però; guardando
bene vedremo che una stella rimane fissa verso Nord: è
la Stella Polare, intorno alla quale tutte le altre ruotano,
da Oriente verso Occidente. Alcune stelle, quelle che si
trovano in un cerchio attorno alla Stella Polare, ruotano
intorno ad essa senza tramontare mai.
Le Stelle sono disposte in modo casuale, ma il
nostro cervello è portato a individuare alcuni disposizioni
più regolari, dei disegni formati in genere dalla stelle più
luminose: sono le Costellazioni, alle quali sono stati dati
dei nomi fino dall’antichità.
Queste osservazioni possono essere compiute nell’arco di 24 ore.
Se ripetiamo le osservazioni nei giorni e mesi successivi noteremo altre variazioni.
Il Sole non percorre sempre lo stesso arco: d’estate sorge prima, tramonta più tardi e
si alza di più sull’orizzonte rispetto all’inverno.
La Luna cambia forma nell’arco di circa un mese.
Le Stelle che vediamo nella serate estive non sono quelle visibili nelle serate invernali;
per esempio Altair, nella costellazione dell’Aquila è ben visibile d’estate mentre la
costellazione di Orione è alta d’inverno. Questo perché le costellazioni si spostano lentamente da oriente verso occidente man mano che passano i giorni e i mesi.
Osserviamo anche che nel loro movimento le costellazioni mantengono la stessa
forma: ne deduciamo che le stelle non variano le loro posizioni relative, ruotano tutte insieme
Astronomia – Lezione 1
come se fossero appiccicate su una cupola girevole: è quello che è stato creduto per tanto
tempo.
Noteremo anche alcune stelle che si spostano rispetto alle altre: non sono stelle, sono
i pianeti (il nome viene dal greco e significa erranti).
CIELO in ANCONA il 14 OTTOBRE alle Ore 20
Tutti questi movimenti possono essere spiegati con i moti all’interno del Sistema
Solare: i movimenti giornalieri dipendono dalla rotazione della Terra su sé stessa, mentre
quelli annuali dal movimento della Terra (e degli altri pianeti) intorno al Sole e della Luna
intorno alla Terra.
Cominciamo allora col dare un’occhiata intorno per vedere dove ci troviamo: all’interno
del Sistema Solare.
Astronomia – Lezione 1