07/10/2008 Sede pro tempore: via Moro, n. 1 - 60010 Ostra Vetere (An) I - telefono: 071-965399 fax e segreteria telefonica: 071-964066 C.F.92016580422 - www.confraternite.altervista.org - web.tiscali.it/confraternite.marche.htm - [email protected] TOLENTINO (MC): LA STORIA DELLA VENERABILE CONFRATERNITA DEL SACRO CUORE DI GESU’, DETTA ANCHE DEI SACCONI, TRATTA DA INTERNET Dal sito www.missaleromanum.it ricaviamo le notizie storiche della Confraternita del Sacro Cuore di Gesù, detta dei Sacconi di Tolentino (MC), guidata dal Priore Professor Andrea Carradori: Confraternita Sacro Cuore (detta dei sacconi) Il Culto del Sacro Cuore di Gesù si diffuse in tutta Europa a partire dalla fine del XVIII secolo, in seguito alle visioni di S. Maria Margherita Alacoque. Presso la chiesa di S. Teodoro in Campo Vaccino nel 1729 venne istituita una Confraternita sotto il titolo di Santissimo Cuore di Gesù i cui membri erano tenuti ad esercizi ed opere di Pietà. Il culto del SS. Cuore fu introdotto a Tolentino dal Vescovo Domenico Spinucci (1777‐1796) il quale volle che in ogni chiesa vi fosse un altare dove fosse esposta l’immagine del SS. Cuore. Agli inizi del secolo XIX il nobile Giacomo Bonelli, insieme agli ecclesiastici Stefano Benadduci, Vincenzo Morici e ai nobili Stefano Catinelli, Giovanni Dionisi, e Giuseppe Angeli, si adoperò per creare anche a Tolentino una Confraternita dedicata al Sacro Cuore di Gesù che venne istituita il 14 giugno 1805 da Mons. Vincenzo Maria Strambi, vescovo di Macerata e Tolentino. Il 21 giugno, nella ricorrenza della solennità del Sacro Cuore, i Confratelli iniziarono la loro attività, vestiti di sacco, nella piccola Chiesa di S. Vito, cercando di uniformarsi nel titolo, nell’abito, nelle pratiche della povertà e del silenzio e negli altri esercizi di pietà e di penitenza, alle regole dell’Arciconfraternita di S. Teodoro di Roma, alla quale la confraternita tolentinate fu aggregata il 30 marzo del 1806. In seguito alle soppressioni napoleoniche (8.VII. 1808) la Confraternita cessò la sua attività, che riprese nel 1815 nella Chiesa di S. Nicolò, mediante rescritto del Vescovo Strambi in data 30 dicembre. In seguito i Confratelli avanzarono una supplica al Papa Gregorio XVI perché volesse loro assegnare la chiesa di S. Benedetto da Norcia, abbandonata dai Monaci dopo la soppressione. Il Pontefice, con Breve del 17 dicembre 1835, concesse in perpetuo la proprietà della piccola chiesa alla Confraternita del Sacro Cuore di Gesù che fu poi ingrandita con progetto dell’Architetto Luigi Fontana che si occupò anche della decorazione interna ed esterna dell’edificio. Il 22 aprile del 1880 il Vescovo Gaetano Franceschini (1867‐1881) benedisse la chiesa restaurata. Da allora la vita della Confraternita è proseguita nella devozione verso il Sacro Cuore, la Santissima Eucaristia e la Passione di Nostro Signore. I Confratelli si recano ogni anno processionalmente, rivestiti di sacco, nella seconda domenica di Passione, detta delle Palme, per compiere l’Adorazione Eucaristica nella Chiesa Cattedrale (dove si tengono le solenni Quarantore) , il Giovedì Santo in tutte le Chiese Cittadine e nel Monastero delle monache carmelitane, dove sono allestiti gli altari della “Reposizione” e partecipano la sera del Venerdì Santo alla Processione detta del “Cristo Morto” portando le sculture ottocentesche che riproducono gli arnesi della Passione di Nostro Signore. La Chiesa, che conserva anche il titolo originario di San Benedetto da Norcia, è stata riaperta, dopo lunghi lavori di restauro, nella Solennità di Cristo Re dell’Universo il 24 Novembre 2006 da Sua Eminenza Rev.ma il Card. Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, che ha consacrato l’Altare, rivolto “ad oriente”, ponendovi le Reliquie di San Raniero Martire, San Benedetto da Norcia, San Josè Maria Escrivà, Santa Giacinta Marescotti e Santa Rosa Venerini. Dalla riapertura la Chiesa cura le solenni Quarantore, prima della Quaresima, che si svolgono ininterrottamente dalla sera al mattino e la festa del Sacro Cuore preceduta dal Triduo Eucaristico.